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la rileggerò, forse ho rimosso qualche dettaglio (i due indiani forse erano dei predoni o qualcosa del genere?) ma potrei averlo rimosso perché in ogni caso li reputo due "acchiappagalline" rispetto al feroce criminale Higgins e di quella scena ciò che mi rimane impressa è la cattiveria del criminale a discapito di chiunque abbia trovato sulla sua strada (ha comunque ucciso altre persone in seguito). In ogni caso, per quel che mi riguarda, anche le tue storie che non annovero tra le migliori (per mio gusto) rimangono comunque godibili e offrono spunti memorabili. Su Higgins, hai preso un rischio notevole , sicuramente in modo consapevole, ma con le migliori intenzioni, ovvero un omaggio a GLB e ad un momento chiave della vita di Tex. Per cui io, da amante della storia "il Giuramento" vedo sempre il positivo quando le intenzioni dietro ad una storia sono le migliori. Personalmente aspetto con ansia quando Tex Willer incontrerà nella saga giovanile Lilith, sperando, ma immagino sia così, non morirà nel giro di un albo buona serata Bos
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Albo che considero da 7 complessivo...spiego. Boselli resta ad oggi il mio autore preferito su Tex e non di misura (escludo GLB che non metto in queste classifiche, come d'altronde faccio per Galep, per me intoccabili). E Boselli anche quando scrive una storia dove non sono d'accordo su alcune cose, anche in modo drastico, per come scrive lo apprezzo comunque. Sulla sceneggiatura, poco da dire, una volta che si è scelto di far tornare Higgins quella scena finale diventa sicuramente evocativa e la trovo ben sceneggiata. Avrei solo dedicato più spazio a Lilyth, che percepisco poco presente (non parlo di numero di tavole, è una impressione che ho avuto io, la percepisco poco nei ricordi di Tex e nell'atmosfera della storia). Disegni di Villa eccezionali, ed in alcune tavole i colori rendono in maniera eccellente (ad esempio la vignetta dove il sole viene parzialmente coperto da una mano è accecante), in altre i colori finiscono per rendere poco e male offuscando a mio avviso come spesso accade il disegno in b/n (per me o le storie nascono in b/n e colorarle sembra un esercizio da scuola materna, o nascono per essere a colori!, pubblicare una storia in tutte le salse per me è un espediente puramente commerciale che non condivido). Sono d'accordo con chi ha trovato sbagliata la scelta di far tornare Higgins, per ciò che rappresenta l'episodio del Giuramento nella saga di Tex. Il curatore ha scelto così credo nello scopo di omaggiare GLB e riaprire una ferita, giocando sull'impatto emotivo, non credo però il tutto sia riuscito al meglio. Penso sarebbe bastato evitare il ritorno di Higgins e mettere al suo posto un criminale della stessa pasta, che ricordasse Higgins e gli eventi del passato, magari alimentando un giallo, se effettivamente qualcuno del passato fosse tornato a tormentare Tex. Aggiungo che le storie celebrative sono sempre ostiche, questa si pone sopra la media e per quanto mi riguarda la rileggerò semplicemente mettendo un criminale qualunque al posto di Higgins e lasciando nella mia "storyline di Tex" intatta la vendetta di Tex, al momento del Giuramento. Soggetto: 5 (per il ritorno di Higgins) Sceneggiatura: 7 Disegni: 8.5 Colori: 6.5 ps: Quanto dovremo aspettare per rivedere una storia disegnata da Villa? Se lo si alleggerisse di qualche copertina di speciali e collaterali vari, forse riuscirebbe a disegnare qualcosa pubblicabile nel giro di un paio di anni? Sarebbe bello vedere più spesso il copertinista ufficiale di Tex anche nelle pagine interne dell'albo. ps-ps: so bene che GLB non lascia Higgins morto e sepolto, ma ormai è senza scampo. Ho trovato per questo inverosimile che fosse proprio lui a salvarsi anziché il compagno lasciato con la pistola ed un colpo (comunque ad indicare che la sua unica via di salvezza fosse farla finita rapidamente) e comunque in migliori condizioni. Questo secondo me sminuisce un po' Tex, 2 su 2 lasciati senza scampo a suo giudizio e solo con un proiettile per farla finita e 2 su 2 che riescono quasi a sfuggire al deserto, andando anche ad uccidere delle persone innocenti passate di lì per caso (ecco questo si, lo avrei evitato proprio, mentre Tex è sulla tomba di Lylith nella scena finale del Giuramento, i due tipi in teoria potrebbero aver giù ucciso i pastori nel deserto).
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[Romanzi a fumetti 17] La fonte della giovinezza
LedZepp replied to MacParland's topic in Le storie inedite
Dalle poche tavole di anteprima onestamente la voglia di acquistarlo è poca. Soffermandomi solo sui disegni li trovo statici, con un colore piatto e che sembra appiccicato lì per caso (una involuzione rispetto ai precedenti cartonati). Essendo tavole scelte come anteprima, immagino che siano anche tra le più suggestive o invoglianti, per cui peggio mi sento. Non amo particolarmente lo stile di Civitelli ma qui devo dire che le espressioni dei volti sembrano dei meme e poco curate. Preciso, non amare lo stile di un disegnatore non impedisce di riconoscere (come è ovvio che sia) il suo innegabile talento e bravura. Ma su Tex è uno dei disegnatori che preferisco meno e da questa tavole confermo ancor di più le mie sensazioni di povero ignorante. Comunque lo sfoglierò in edicola e ci penserò su, in genere i cartonati li acquisto volentieri e Giusfredi fino ad ora ha sempre offerto belle storie. Ma entusiasmo per ora smorzato. Se la storia ha a che fare in qualche modo con Zagor non credo sia un problema, nel momento in cui si legge da sola senza problemi (e in Bonelli e su Tex è praticamente sempre così) per cui non comprendo la polemica a riguardo. Tra l'altro nel loro unico vero incontro (Tex e Zagor) Boselli ha tirato fuori una bellissima storia, senza snaturare i personaggi. Per cui se ci dovessero regalare altre storie, scritte bene, che rispettano i personaggi, che creano dei punti di contatti tra eroi che hanno già dei punti in comune (Tex e Zagor avranno caratteri diversi ma voglio dire non è un caso che molti lettori di Tex leggano anche Zagor o viceversa) perché no? Quel che conta sono le idee e il prodotto finale. -
[587/588] L' Artiglio Della Tigre
LedZepp replied to Pedro Galindez's topic in Le Storie dal 501 al 600
Complice l'imminente uscita della storia con il ritorno (se di ritorno si tratta) della tigre nera ho deciso di leggere qualcosa di precedente. Delle tre storie sulla tigre finora uscite l'unica nella mia collezione ad essere completa è proprio questa, la terza. Partendo da qui, ed ignorando i precedenti capitoli, la tigre nera mi sembra tutto tranne che un cattivo di spessore. In questa storia i cattivi più pericolosi sono paradossalmente i cinesi, ma senza di loro, la tigre nera in pratica sa solo scappare e addirittura lasciare nel finale la compagna/servitrice a combattere contro Tex pur di farla franca (ma che minchia di principe/reale/condottiero sarebbe questo tizio ?). Una storia che ho fatto fatica a finire nonostante la brevità, e che nelle ultime pagine ho sfogliato rapidamente. Una storia palesemente scritta senza ambizione e col solo intento di buttare fuori di scena un personaggio che almeno in questo capitolo aggiunge nulla alla saga di Tex. Carson sembra un pivello, ok finire in trappola una volta, ma appena liberato sembra voler menare le mani a destra e sinistra e poi finisce malmenato senza neanche sferrare un colpo contro il cinese energumeno, finendo per frignare e chiedendo l'aiuto del pard. Ok che si tratta di nemici possenti, temuti anche da Tex nel corpo a corpo, ma si poteva sceneggiare meglio una eventuale sconfitta di Carson. In questa storia il suo ruolo è quasi esclusivamente negativo e di impiccio e da amante di Carson non posso non essere infastidito da certe scene. Alla fine, il suo ruolo diventa quello di fare la balia alla complice/compagna della tigre. Fine. Tex finisce in trappola facilmente e viene perculato anche abbastanza per questo, e anche quando potrebbe evitare figuracce inutili le fa comunque. Come quando si lancia all'inseguimento del cinese assassino nel primo albo gridando che "lo prenderà quanto è vero che si chiama Tex" per poi perderselo nel giro di due vignette. Bastava non fargli dire quella scemenza. A me è saltata davvero agli occhi, inutile e dannosa. Rende una scena tragica quasi comica, ma in senso ridicolo. Una storia che si salva grazie ai disegni ma che personalmente mi ha fatto venire il latte alle ginocchia. Manco dei primi due capitoli, che leggo qui essere migliori di questo, ma dopo questo terzo capitolo l'unico motivo per cui penso che valga la pena ripescare la Tigre, è che a scrivere la quarta puntata sia Boselli. Altrimenti, ne avrei fatto volentieri a meno di storie di questo genere e di un personaggio che non mi pare aggiunga molto se non eventualmente nel suo ambiente/territorio naturale (il Borneo). Se in questa storia ci fosse stato un altro cattivo al suo posto a dirigere il traffico di oppio a Frisco, avremmo avuto comunque una storia abbastanza classica, ma si sarebbe evitato di utilizzare male un personaggio che sembra piacere molto ai lettori ed il risultato sarebbe stato migliore. La storia ha un finale (seppur letto frettolosamente) della giusta lunghezza, quello che mi è saltato all'occhio è invece un incipit/inizio un po' povero. Forse la brevità della storia richiedeva di andare subito al dunque ma ho avuto l'impressione che fosse tutto predisposto per arrivare già alle prime vignette con i pard alla caccia della Tigre con il grossolano errore di lasciare il pugnale/indizio; questo ha ammazzato completamente la tensione e il mistero, almeno per me. Soggetto/idea di base: 5 Sceneggiatura: 4.5 (alcune scene ed anche il finale hanno qualche guizzo e dialogo interessante, come ad esempio l'accusa della Tigre a Tex nel finale di non aver difeso la sua causa di oppresso come fatto con i nativi americani e la brillante risposta di Tex, ma per il resto buio totale) Disegni: 7.5 -
l'ho letta in un colpo solo. Tre ore affilate. Sapevo in parte a cosa andavo incontro tra l'altro, avendo letto prima i commenti sul forum. Ma sto rileggendo tutto il materiale letto tanti anni fa prima che interrompessi l'acquisto di Tex per oltre 18 anni (ho ripreso da poco). Ho molte storie di cui non ricordo molto e le leggo quasi come fosse la prima volta. Ho riletto molti Maxi, mi mancava questo
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Storia riletta in questi giorni. Ricordo che l'avevo letta quando uscì nel 2003 e ricordavo solamente lo stallone figlio del vento ma nient'altro di questa storia. In effetti, ricordavo la parte migliore, ovvero un bel soggetto di cui mi par di capire ci fossero comunque dei precedenti simili. Per il resto, la storia è abbastanza noiosa, tirata per le lunghe e si intuisce che ad un certo punto è stato allungato il brodo. Anche se devo dire, paradossalmente la parte "allungata" è forse meglio, se presa da sola, rispetto alla parte iniziale. Perlomeno il maggiore Duncan risulta quasi simpatico e non è soltanto il classico militare ottuso. Purtroppo, trattandosi della parte finale dell'albo, risulta pesante dopo essersi smazzati oltre 200 pagine ma di base non sarebbe scritta male. Se i volti dei pards urtano come una strusciata di ortica sotto le ascelle, devo dire che la parte che ho apprezzato di più della storia sono i paesaggi rappresentati da Diso. Ci sono delle vignette particolarmente belle, per cui il giudizio sui disegni risulta difficile. Se per i volti dei pards, credo fuori fuoco/bersaglio, per tutto il resto un'ottima prova. Un albo che risfoglierei per apprezzare alcuni disegni, con la natura selvaggia spesso a farla da padrone, ma che non rileggerei a breve (forse tra altri 20 anni) Soggetto; 7 Sceneggiatura: 5 Disegni: 4 (per i pards); 8 per ciò che non è la faccia da schiaffi di Tex
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Ho la sensazione che questo Texone ci regalerà una storia di altissimo livello, per due motivi. La sceneggiatura è di Boselli e i disegni sono di Dotti. E anche se mi ero ripromesso di non acquistare gli Extra di Tex Willer, a meno che non fossero totalmente inediti per me (cioè assenti nella mia raccolta di Tex), prenderò anche gli Extra a questo giro, per la storia contenuta di GLB (nella mia raccolta mi manca un albo e quindi non l'ho mai letta) e perché come iniziativa editoriale ci sta far uscire quella ristampa in un periodo ravvicinato con questo Texone. Ovviamente chi dispone già della storia intera non è obbligato all'acquisto. Grande attesa per le due uscite
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Sto finalmente leggendo questa storia, grazie agli extra di "Tex Willer" usciti qualche mese fa che per mancanza di tempo avevo lasciato sulla libreria. Ho letto i primi due albetti dei 4 di questa versione ristampa, essendo arrivato quindi a metà della storia. Mi era già capitato soltanto una volta con un fumetto, ma mi sono commosso letteralmente almeno in una paio di scene, quella in cui Ken Willer riabbraccia i figli dopo aver pensato di averli persi in seguito all'agguato dei desperados, e quella in cui la famiglia si riunisce sulla tomba di Mae Willer, durante la grande festa organizzata in paese. Si respira, in generale, lungo tutta la storia un'atmosfera tra il sognante, il malinconico, e lo spensierato. Non è semplice mescolare questi sentimenti e farli coesistere e @borden ci riesce. Non è solo il soggetto, che porta ovviamente a provare tra i vari sentimenti quello della nostalgia, ma è Boselli a narrare con maestria e delicatezza. L'autore in questa storia mostra, non tanto nelle parole scelte per la sceneggiatura, ma per il modo in cui si pone nel raccontarla, un estremo rispetto verso Tex. Non è un semplice racconto biografico, si racconta infatti con una sorta di riverenza, delicatezza, dolore e compassione, il dramma della perdita di una madre, attraverso il racconto di un quotidiano, col passaggio dall'età della spensieratezza a quella della maturità. Si raccontano come fossero eventi realmente accaduti ad un amico (si intende nella vita reale, non quella del fumetto). Traspare con enorme potenza il lato umano, e al tempo stesso si fa spazio il mito, la nascita della leggenda e di un futuro eroe, che piano piano fa capolino, costretto a farsi duro prima del tempo per la condizione in cui la famiglia vive. Ho trovato ancora un parallelo, probabilmente non voluto, tra emozioni provate e escamotage narrativi. Il racconto intorno ad un falò di un periodo felice ma non privo di dolore, con delicatezza da parte di Tex, e il rimando ai racconti esagerati di storie vere o verosimili di Gunny Bill e Bridger ai tempi dei loro bivacchi. Non c'è solo l'arte dell'artista nella penna di @borden ma anche l'arte dell'artigiano che sapientemente conosce quali tasti toccare, e li tocca senza forzare la mano, lasciando il lettore piacevolmente spiazzato ma coinvolto, senza possibilità e voglia di opporsi. Siamo soliti parteggiare per Tex e Carson quando pistole in pugno fanno i duri, qui proviamo empatia verso l'uomo. Ho provato qualcosa del genere soltanto leggendo il Giuramento di GLB. E credo, @borden, nonostante sia un autore navigato, e ormai da tempo tra i grandi sceneggiatori di fumetti, vorrà prenderlo come il più grande complimento che potessi fargli. I disegni sono la ciliegina sulla torta. Ho l'impressione che stasera mi godrò un bel finale. edit (aggiunta): e che dire della scena in cui lo schiavo viene comprato per essere liberato. Costruita pagina dopo pagina, tocca il cuore. Questa è la differenza tra il trovare una buona scena ad effetto e buttarla a caso e il costruire una sceneggiatura coinvolgente dalla prima all'ultima pagina dove è la storia a crescere con i personaggi e viceversa, fino ad un epilogo quasi naturale
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Ho riletto ieri il primo albo (l'ho trovato un po' meno noioso della prima lettura), e completato poi con il secondo atto fresco di edicola. Storia passabile, un intermezzo, privo di guizzi ed entusiasmo. Storia senza mordente, ne alti ma nemmeno grandi bassi. Da l'impressione di una storia nata e morta senza troppe pretese. Ho apprezzato i disegni. Sicuramente non era necessario andare a riprendere una vecchia storia per farne un seguito, considerando che la vecchia storia era carina ma non un "capolavoro" di GLB, insomma una storia nella media di GLB (anche se la sua media resta superiore a quella di altri autori). Ma quel boss non era certo memorabile. Ma alla fine ci può anche stare, magari ad altri sarà piaciuta più che a me. Paradossalmente mi sono consolato col Maxi di Nizzi, che tutto mi sarei aspettato tranne che di restarne sorpreso in positivo. Onestamente non ho neanche tutta sta gran voglia di lamentarmi, però resto dell'idea che l'aumentare delle uscite alla fine porta anche a pubblicare storie banali. Questa di fatto, tranne che per qualche lieve variazione e la differenza di stile, sembra scritta con la carta carbone sulla precedente di GLB.
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Ciao e benvenuto. Quest'anno ricorrono i 75 anni di Tex (in termini editoriali). Puoi verificarlo anche dal bollino presente sulle copertine delle varie uscite. Se vai a ritroso, scoprirai che il n° 1 di Tex Gigante (ovvero la serie inedita che esce in edicola e ha raggiunto numero 750 questo mese) intitolato "La mano rossa" aveva una copertina con una grafica simile. Si tratta in sostanza di un omaggio/ispirazione a quel tema. Inoltre questo mese la Bonelli ha allegato (anche in concomitanza di un aumento di prezzo, ahimè temo inevitabile) dei gadget (le minicopertine), iniziativa che proseguirà nei prossimi mesi. Al di là delle opinioni che si possono avere su queste iniziative, credo si sia trattato in sostanza di una serie di azioni promozionali/celebrative, che strizzano l'occhio alla storia di Tex. ps: non sono un moderatore, ma potrebbe esserti utile (è solo un suggerimento) verificare se esistono già dei topic aperti in cui si parla di cose simili a quelle di tuo interesse, dove poter trovare utenti che ti risponderanno volentieri ai vari quesiti. Puoi anche far riferimento alla chat sulla home page per domande su argomenti vari, qualora tu non volessi creare direttamente un topic ad hoc. Ti auguro una buona lettura e permanenza nel forum!!! ciao
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è vero, per una valutazione completa e "fair" bisognerebbe leggere la storia intera ma qualcosa si può già dire su questo primo albo. Premetto che non avevo letto "taglia duemila dollari" e quindi per me "Ritorno a Redrock" è stato di fatto il primo approccio con la "storia". Nonostante questo ho avuto davvero l'impressione di un remake più che di una continuazione. Senza leggere l'antefatto, in questa storia lo si mostra chiaramente, il morto non è morto e quindi torna ad essere il nemico principale, il tirapiedi non è finito in galera quindi torna a vestire i suoi panni. L'unico che era morto, si capisce per certo da quanto leggo qui nel forum (e poi verificato da me leggendo taglia duemila dollari) viene sostituito dal fratello. Tra l'altro le dinamiche sono molto simili se non identiche, c'è la banca, le concessioni aurifere, la stessa città... Sinceramente, l'impressione è che si sia presa la conclusione di una vecchia storia e si sia detto, ok raccontiamola di nuovo facendo tornare tutti gli attori in scena. Mancano forse le idee su delle belle storie? C'è modo e modo di far tornare i cattivi, se proprio si deve (ma questi cattivi erano davvero così rilevanti da meritare un ritorno?). Non si poteva tornare a Redrock per una nuova minaccia, rappresentata magari da qualcun altro? O magari riportando in scena solo un nemico (il fratello del tuerto)? Ho scoperto poi di avere "taglia duemila dollari" in collezione, tra i tanti Tex acquistati per mercatini e ancora da leggere. Ovviamente ho recuperato la storia, non epocale, ma bella. Tex è gagliardo, senza fronzoli, insomma è il Tex di GLB. Non credo che la nuova storia rovini la vecchia. Seppur ritengo vero che non fosse il caso di mostrare in un solo colpo così tanti "fallimenti di Tex", ci può anche stare far tornare un nemico e ci sta ovviamente che non tutti i cattivi finiti al gabbio poi si facciano tutti gli anni in galera (siamo realistici in fondo, Tex è il primo ad esserlo quando si parla di giudici e sceriffi). Ma l'impressione è che sia davvero troppo e che manchi della fantasia. La sceneggiatura non aiuta, pallida rispetto all'originale. La storia di GLB non è rovinata, GLB voleva morto il banchiere e in galera il tirapiedi. Poi qualcuno ha deciso di inventarsi una cosa diversa per fare un'altra storia. Eviterei di dargli troppo peso o di incattivirsi sulla cosa, semplicemente sarà questa seconda storia a sbattere il muso sulla prima e semmai a rimetterci e finita lì. L'unica cosa è sperare in una seconda parte godibile in termini di trama per salvare la baracca. Concludo dicendo che certi ritorni possono essere stucchevoli o dar l'impressione di essere messi li a forza. Penso ad un parallelo con Zagor dove ogni tre per due torna qualcuno. L'ultimo ritorno di Mortimer ad esempio, una storia che aveva davvero poco da dire e che mi ricorda molto questa qui di Tex. Inventarsi nemici sopravvissuti miracolosamente ci sta, ma solo se si ha davvero qualcosa da raccontare. Sono un po' deluso, trattandosi anche di un albo a modo suo celebrativo, ma c'è da dire che confrontarsi con una storia di GLB richiede anche coraggio e credo questa storia non volesse ovviamente "rovinare" ma semmai "omaggiare" e forse si è incappati in un eccesso
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Torno sulle mie precedenti osservazioni/sensazioni/previsioni riguardo questo albo. Alla fine ho avuto modo di leggerlo tramite prestito e credo di poter dire che ne sia valsa la pena, inaspettatamente. Potrebbero esserci SPOILER, seppur minori. Il soggetto è classico, il più classico dei classici. C'è tutto il classico di Tex in questa storia, i Navajos in pericolo, il militare ottuso, il potente di turno. E ci sono i quattro pards. La sceneggiatura, al netto di qualche episodio su cui potremmo discutere, scorre benissimo e la lettura è davvero stata piacevole. Ci sono degli origlioni? Beh, in un certo senso si. C'è "Grande Puma", un pastorello che non visto si avvede della direzione presa dai cattivi di turno e per un dollaro rivela a Tex la giusta direzione da seguire. Ma la scena per me è risultata davvero piacevole, ben sceneggiata, curata, dal nome sicuramente ironico del pastorello, alle poche battute recitate in modo spontaneo. Il pastorello che assiste ad un delitto non è certo un'invenzione nuova, ma è uno stratagemma che se usato bene non disturba, anzi. C'è poi il tizio che parla nel sonno e rivela inconsapevolmente alla sua "compagna di letto" di sapere dove fosse Ely Parker. Ma senza spoilerare oltre, basta leggere la storia per capire che alla fine non sarà un vero e proprio origlione. Anzi, qui Nizzi ci sorprende, avrebbe potuto davvero risolverla così, ma non lo fa, regalandoci anche una scena che ho trovato divertente e perfettamente inserita nella narrazione. Tra l'altro non si tratta di una scena fine a se stessa ma funzionale in parte alla storia come si vedrà più avanti. Se in altre storie Nizziane gli origlioni sono fastidiosi, mal gestiti, banali e abusati, qui ho trovato un Nizzi che gestisce benissimo questo suo "difetto", senza cadere nella trappola, ma anzi, gestendo una trama anche abbastanza intricata e con diversi personaggi interessanti. Uno su tutti Samuel. Ogni pard ha un ruolo e alla fine, al netto di qualche errore di valutazione (ma non di vere e proprie piccionate), recitano tutti in scene decisamente importanti e facendosi valere. Disegni un po' fuori canone, ma nel complesso non stonano in questa storia, non saprei spiegare perché, anche se è vero, alcune volte Tex sembra MM e Parker sembra Java. Ne consiglierei l'acquisto, soprattutto perché Nizzi migliora decisamente rispetto all'ultimo Maxi e la sceneggiatura è davvero frizzante con dialoghi che non annoiano mai. Resta un parere soggettivo, ma partendo anche prevenuto su Nizzi (non per antipatia, ma per le ultime letture che mi avevano davvero deluso), devo dire di essere rimasto soddisfatto, tanto da aver deciso di acquistare l'albo. Non credo tra l'altro che Nizzi abbia sacrificato la sceneggiatura, con escamotage vari per semplificarsi la vita, puntando tutto sulla caratterizzazione di Tex. Tex mi è sembrato riconoscibile, e la sceneggiatura ben orchestrata. Unico neo, Nizzi gestisce diversi scenari contemporaneamente, ma poi nel finale, tutto sembra concludersi un po' troppo facilmente. Forse si, sul finale è mancata quella brillantezza che ha caratterizzato il resto della storia. Rimane uno di quegli albi che mi ha lasciato la voglia di un rilettura a breve. Non capita così spesso, soprattutto con un soggetto così classico, non dei miei preferiti. Il merito è proprio della sceneggiatura. Soggetto: 6.5 (un classico, difficile dare voti alti) Sceneggiatura: 8.5 Disegni: 7
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dopo l'anonimo, ma per me direi più pessimo, Maxi di Nizzi di 6 mesi fa, volevo metterci una pietra sopra sulle storie di Nizzi e anche sui Maxi. Rimaneva comunque la tentazione di acquistarlo, perché dispiace sempre perdersi una storia di Tex, ma sinceramente se devo sorbirmi un tizio che confessa nel sonno e la prostituta che va a spifferare a Tex.... (una specie di doppio origlione). A questo punto la prostituta avrebbe potuto spifferare tutto ad un altro cliente che ubriaco avrebbe potuto raccontare tutto al barista del saloon che a sua volta avrebbe potuto confessare tutto a Tex a seguito di un pestaggio... A qualcuno magari sarebbe pure piaciuto leggere una roba simile. Se avevo ancora un minimo di tentazione, simili espedienti fanno solo passare la voglia. Sembra un Tex destinato a gente ipodotata. Sarei curioso però di sapere se almeno in questo Maxi sia stato evitato l'abuso di patatine e bistecche.
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Minicopertine con soggetto "Tex": quali albi comprerete?
LedZepp replied to PapeSatan's topic in Sondaggi Texiani
Ho acquistato (ovviamente non in doppio) alcune uscite (Dampyr, Julia, Zagor attirato dalle storie e nonostante l'aumento dei prezzi che accetto consapevole di quanto sia probabilmente inevitabile), tutti e tre contenenti le famose minicopertine. Al netto del giudizio ipernegativo su questa iniziativa, imbarazzante per motivi già elencati e discussi qui e altrove, ora ho potuto anche verificare la qualità della minicopertina e posso trarre tre conclusioni fondamentali: - la minicopertina è un pezzetto di plastica, flessibile e di dubbia qualità, al tatto ancora peggiore che alla vista. Qualità infima. Nei pacchetti di patatine si trovavano gadget migliori. - la grafica della minicopertina è scadente, le immagini sembrano sfocate, sarà la qualità del colore, sarà la tessitura della plastica. Ma in generale, è un prodotto davvero scadente e che non reputo degno di figurare come "materiale da collezione". Semmai è plasticume che andrà a prendere polvere e/o spazio a cose ben più utili. Ma contento per chi si ritroverà tutte queste plastichine di valore pari a 0 dopo aver sborsato decine e decine di euro in più (e magari accumulando pure albi doppi a iosa). - I magneti risultano davvero inconsistenti al tatto. In generale sembra di ritrovarsi in mano una roba raffazzonata e scadente. Ripeto, al netto, delle ben più gravi criticità già evidenziate su questa iniziativa che per me è al limite dell'offensivo. Tra l'altro sto facendo di tutto per ridurre i consumi di plastica, me ne invento di ogni, e poi con tre fumetti acquistati mi ritrovo già ad avere un inutile spreco di plastica (incluso l'impacchettamento). Potrei restituire la minicopertina all'edicolante, ma comunque il mio acquisto produrrebbe lo stesso consumo di plastica (l'impacchettamento e la minicard sono comunque prodotte e associate al mio albo). Ecco, avrei voluto poter acquistare l'albo senza alcun plasticume, ma per portare avanti una passione sono costretto anche ad inquinare (più di quanto sia necessario, dato che quasi ogni gesto produce inquinamento). Uun pacchettino di plastica non cambia il mondo, ma se Tex lo comprano in 150000, bel consumo di plastica, e se ci metti che questa roba è stata pensata su tante testate e con albi doppioni, beh.... Non è certo questo lo spirito di Tex, leggere Tex significa avere anche a cuore temi come la preservazione dell'ambiente e la bellezza del non contaminato. Per me. I fumetti hanno anche un odore diverso, in particolare Julia, le pagine puzzano di plasticume. Da vomitare, spero sia un caso isolato. Davvero, spero qualcuno si metta una mano sulla coscienza e cambi direzione, perché c'è da vergognarsi nel 2023 a proporre una cosa del genere e farla passare per innovativa e "spettacolare".- 70 replies
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Minicopertine con soggetto "Tex": quali albi comprerete?
LedZepp replied to PapeSatan's topic in Sondaggi Texiani
Lavoro ad Ancona, non una metropoli, ci sono almeno due mercatini dell'usato dove si possono trovare tanti Tex. A volte in ottime condizioni, anche se bisogna selezionare bene dato che come ovvio, la gente porta in questi mercatini anche l'immondizia che ha dentro casa, pensando di scambiarla con dei lingotti d'oro. Ci ho comprato albi recenti di Zagor per un periodo, e una 70ina di vecchi Tex (fascia 400-650) tenuti bene (pagine non ingiallite, copertine non rovinate, coste buone etc.,). Più o meno la stessa qualità di quelli che ho in casa, acquistati da me anni fa. Prezzi variabili tra 0.60 e 1 euro. Se uno ne compra a blocchetti, quando ha voglia, conviene, altrimenti meglio andare su megablocchi a prezzi ancora più convenienti da rivenditori online, come scritto da altri utenti. Però esistono, anche se non ti ci fai le intere collezioni facilmente. Ad Ascoli Piceno, mia città di origine, una volta al mese mercatino antiquariato dove si trovano tantissimi Tex, non solo serie gigante.- 70 replies
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Minicopertine con soggetto "Tex": quali albi comprerete?
LedZepp replied to PapeSatan's topic in Sondaggi Texiani
No, assolutamente. Dicevo proprio il contrario. La gente semmai comprerà i doppioni, si terrà la patacca di entrambi e rivenderà l'inutile doppio al mercatino. Che è la cosa più logica o uno degli scenari più realistici. Non dico avverrà sempre, ma sono sicuro vedremo molti Tex recenti e freschi nei mercatini nei prossimi mesi. Più del solito. A 1 euro o meno. Uno dei possibili effetti collaterali dell'iniziativa è sicuramente l'aumento di offerta che di sicuro non porta a una valutazione in crescita del bene. Io un periodo ho smesso di comprare Zagor in edicola perché trovavo regolarmente nel mercatino di fiducia gli ultimi inediti a 1 euro dopo 2 settimane. Qualcuno evidentemente lo comprava, lo leggeva e se ne liberava. Questo per circa 4/5 mesi. Non mi aspetto nulla di diverso con tanti doppioni acquistati. Ovviamente come dici tu, nei mercatini finiranno senza patacca, se chi li compra doppi lo fa per la patacca. Ma ai tanti acquirenti ai quali la patacca non interessa, il Tex nuovo a 1 euro nel mercatino farà comodo e magari estenderanno l'abitudine di aspettare di trovare nel mercatino l'albo anche per altre testate. Io più ci penso e più vedo solo aspetti negativi in questa iniziativa. Per me senza capo ne coda- 70 replies
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Minicopertine con soggetto "Tex": quali albi comprerete?
LedZepp replied to PapeSatan's topic in Sondaggi Texiani
Più che un sondaggio è un massacro per ora nei confronti dell'iniziativa "minicopertine". Saremo anche poco rappresentativi, ma non credo che il mondo fuori da questo forum pulluli di gente completamente differente da noi e che in massa assalterà le edicole per comprare due copie di uno stesso albo, soprattutto vedendo anche l'aumento dei prezzi (che mi pare sia dato ormai per certo?; su questo ancora non ho ben chiara la situazione). Prevedo tanti albi stampati in eccesso (aumento della tiratura dichiarata dall'editore) che finiranno al macero con buona pace della "difficile reperibilità della carta" (sempre dichiarata dall'editore). E le tante edicole dove potrete trovare minicopertine diverse (leggasi la stessa copia di un albo con due patacche diverse) si troveranno a vendere albi ad acquirenti magari non usuali (chi compra da un'edicola, dovrebbe andare anche in un'altra per trovare una minicopertina diversa, come da suggerimento esplicito dell'editore in tale situazione). Tutto questo con buona pace del "patto tra amici di acquistare il più possibile sempre dallo stesso edicolante per poter aggiustare il tiro su quante copie inviare a quell'edicolante, dato che la carta scarseggia". Si, è un'iniziativa davvero bislacca, per non dire altro. Si punta al portafoglio, non c'è qualità, sono infatti dei pezzi di plastica (inquinano pure, altro che spreco di carta e passaggio al digitale), non c'è valore aggiunto dal punto di vista artistico (si riutilizzano vecchie copertine e le patacche di plastica saranno anche brutte e ridicole; appiccicare Galep sul frigorifero, boh contenti voi), si usa plastica aggiuntiva per incelofanare (altro spreco di plastica), si aumentano le tirature (quando il problema è cercare di diminuirle e tararle sugli acquirenti per ogni edicola), il tutto condito da acquisti doppioni (spreco vero e proprio di carta). Problema non da poco: I mercatini verranno probabilmente inondati di copie di Tex, farò un giro nei prossimi mesi per verificarlo. I doppioni non credo finiranno in bella mostra nelle librerie già strapiene. Per cui tanta gente magari nemmeno comprerà Tex in edicola, aspettandosi di trovarlo a un euro ai mercatini dopo un mese, con buona pace anche di possibili guadagni su future ristampe e sul digitale che arriverà inesorabilmente due mesi dopo. In sostanza si immette sul mercato tanto Tex, che è un po' come immettere tanto denaro contante per combattere l'inflazione e la svalutazione del denaro stesso. GENI E sono felice del risultato del sondaggio. Spero si tramuti in un fallimento dell'iniziativa minicopertine (ovviamente mi auguro che non si tramuti in minori vendite perché a Tex voglio bene, ma temo che nel medio periodo sarà così). Ma se qualcuno si disaffezionerà alla lunga, la colpa non è di Tex e nemmeno di chi critica simili iniziative. Semmai chi critica, diversamente da chi è sempre positivo su tutto a prescindere, sta cercando di fare un favore all'editore, dando consigli gratuiti che forse andrebbero presi un po' più sul serio- 70 replies
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Minicopertine con soggetto "Tex": quali albi comprerete?
LedZepp replied to PapeSatan's topic in Sondaggi Texiani
Rispondendo ai commenti degli utenti. Nel rispondere al sondaggio ho indicato la preferenza per una minicopertina (ad esempio; Una stella per Tex). Ma non l'ho fatto per indicare che comprerò l'albo in questione per quella minicopertina. L'albo lo avrei comprato ugualmente, ma dato che comunque devi beccarti una patacca allegata, scelgo quella che mi piace di più. Ma nel compilare il sondaggio ho rafforzato la mia convinzione su due cose: - comprerò quello che avrei già comprato prima. Non acquisterò albi o storie che non avevo in programma di comprare già - non comprerò alcun doppione. Insomma la Bonelli avrà da me forse più soldi, ma solo per l'aumento dei prezzi delle testate, non per le minicopertine. Questo nel breve periodo. Ho infatti in programma di smettere l'acquisto di alcune testate o di comprare solo gli albi che più mi ispirano per alcuni personaggi (Dampyr, Julia e Dylan Dog), mentre fino ad oggi di questi stavo comprando ormai tutti gli inediti. Non trovo tutte le storie all'altezza delle aspettative (che sono spesso anche modeste) e questo vale anche per Tex, per il quale però ho una maggior predilezione. Tex continuerò a comprarlo come fino ad oggi. Finché non mi stancherà la valanga di uscite. La motivazione non è nell'aumento dei prezzi ovviamente, dato che al mese spenderei solo 2-3 euro in più del solito, ma per il proliferare delle uscite che su di me ha l'effetto nausea e saturazione della voglia di star dietro a tutto, quando ti tirano dietro le cose e ogni settimana c'è un'uscita l'interesse scema, almeno per me. Come in amore, chi fugge vince, chi ti cerca di continuo perde appeal. Situazione diversa, ma concetto simile. Ridurrò anche per le iniziative mal costruite che percepisco quasi come una presa in giro e mancanza di rispetto. Un piccolo segnale- 70 replies
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Siete favorevoli all'aumento costante delle uscite "fuori serie" di Tex?
LedZepp replied to Poe's topic in Sondaggi Texiani
Concordo con chi per diverse ragioni si dice contrario al proliferare delle uscite. Perché si tratta si di avere maggiore scelta, ma inevitabilmente sempre di minor qualità. E così si finiscono per mandare in stampa storie mediocri non perché queste scapperebbero comunque ogni tanto, ma perché la produzione forsennata porta a questo e non se ne può fare a meno. Inoltre, non è nemmeno vero che questo sistema di proliferazione fa contento chi vuole acquistare e leggere di più senza danneggiare chi potrebbe solo scegliere di comprare le cose ben fatte. Perché dovreste spiegarmi, come faccio io a sapere quali sono le uscite "buone"? Posso basarmi sull'autore? Ni. Non è detto che un autore di mio gradimento possa sfornare a questi ritmi sempre belle storie. E non vorrei nemmeno dire "siccome questo autore spesso non mi piace, a maggior ragione lo evito". Posso basarmi sui soggetti? Ni. Perché tanti soggetti di Tex sono di stampo classico e dovrei leggere la storia per poter dire se è ben fatta, e perché spesso soggetti promettenti possono anche svilupparsi in pessime storie o soggetti quasi anonimi e semplici trasformarsi in storie molto godibili (in questo GLB era maestro, prendeva un soggetto semplice e sfornava bellissime storie). Di questo mi rendo conto tutt'ora, ci sono storie che mi deludono e storie che vanno meglio delle aspettative. Per saperlo devo comprarle e leggerle. E queste storie possono stare sui Maxi, sui Texoni, sui cartonati etc etc. Per cui, il proliferare di uscite forse farà guadagnare qualcosa nel breve periodo ma per motivazioni già descritte altrove anche da altri utenti, può portare a nuove perdite di lettori nel futuro, come anche le operazioni spudorate in stile mini copertine, su cui mi sono già espresso. Inoltre, non è affatto vero che il risultato sia solo una maggiore scelta per tutti. Vi faccio un paio di esempi facili facili. Preferite una piattaforma di streaming dove, a parità di costo di abbonamento, ci sono 120 contenuti tra film e serie, tra cui almeno una 30ina che vi interessano, o una piattaforma dove ci sono valanghe di serie e film, ma che ogni volta che ne cercate uno di vostro gradimento finite per non trovarlo e dovervi accontentare di quello che la piattaforma vi vuol far vedere, o a dover pagare un extra per il film che vi interessa? Al ristorante, è meglio trovarsi di fronte un menù con 200 portate diverse, che ti chiedi come facciano ad avere tutto fresco e a saper cucinare bene tutto, o un menù con una 15ina di portate tra primi, secondi e antipasti? La scelta c'è ma tra tre primi, che però si suppone siano ben fatti e abbastanza vari. La maggiore disponibilità di cose non implica sempre una maggiore libertà di scelta. Spesso si sceglie meglio se già a monte avviene un filtro qualità. Quando siamo sommersi di possibilità in realtà quasi mai scegliamo meglio, ma semmai finiamo per essere sommersi di possibili letture e non saper nemmeno dove iniziare e cosa valga la pena leggere. Il lavoro di editore non è per me quello di stampare tonnellate di pagine e basta, ma operare delle scelte editoriali, mandando in stampa storie che l'editore ritiene degne del suo pubblico. Tra l'altro, ma vi pare che già ad oggi manchi la scelta? Esce una storia di Tex (contando solo gli inediti) con una media di una ogni 10 giorni-15 giorni. Ci sono poi tutte le storie vecchie (ora disponibili anche in digitale) e di fumetti Bonelli ce ne è una valanga. Abbiamo davvero bisogno di valanghe di fumetti inediti o è più l'editore ad averne bisogno? Chi leggeva Tex negli anni 70' non era forse più contento all'idea di trovare un albo a colori ogni centinaio, vedendolo come un fatto speciale? Non dico si debba tornare a quei tempi, ma magari un compromesso? Pubblicare a colori solo se si riesce a colorare decentemente una storia? Meglio un Maxi Tex di qualità annuale o due mediocri? Meglio un Tex Willer speciale bello che 2 anonimi che non hanno nulla di speciale? E perché fare il Tex bis (che ha anche senso visto che ex vende) ma dover per forza estendere l'iniziativa a tutte le testate o quasi, anche quelle ormai sull'orlo della perdita? -
Devo dire, a me Burattini non fa impazzire come sceneggiatore, anzi. Ho smesso di comprare Zagor per le sue ultime storie, e sbagliando ho riacquistato Zagor con l'ultima storiella sulla banda degli assassini per decidere definitivamente di metterci una pietra sopra. Davvero, meglio stendere un velo pietoso. Qui, su Tex, invece non mi è dispiaciuto. Sia chiaro, non parlo di un capolavoro o di una storia memorabile, ma di un buon riempitivo. Una storia che non verrà ricordata come tra le memorabili ma che comunque si legge con piacere, al netto di un finale un po' compresso e sul quale paradossalmente se Burattini avesse voluto dare qualche spiegazione in più non sarebbe stato male. Il soggetto è interessante e la sceneggiatura scorre liscia con una buona dose di azione. Una storia che rileggerei Non mi dispiacerebbe rivedere l'autore su Tex, magari con uno sforzo in più ed una storia un po' più succosa e solida. Disegni che ho apprezzato, anche se concordo che in alcuni casi possano risultare un po' confusi (ho faticato anche io come qualcuno già intervenuto nel comprendere bene la scena dello scontro nell'arena). Soggetto 7.5 (si poteva sfruttare un po' meglio, queste storie esoteriche per me sono un Jolly su Tex, aggiungono valore alla saga che altrimenti sarebbe puro western e basta) Sceneggiatura 6.5 Disegni 7
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Continua la mia lettura de novo o rilettura in alcuni casi di tutte le storie di Nizzi in mio possesso. Se fino ad oggi il bilancio era abbastanza negativo e non ho lesinato critiche anche aspre a diverse sue storie (ma non a tutte), qui devo dire di essere rimasto piacevolmente colpito dalla storia. Non una storia epocale, l'impressione è che manchi qualcosa, ma una storia davvero eccellente, perché gli ingredienti ci sono e sono di qualità: -Il quartetto e Gross Jean, lavorano bene. -Carson non è una macchietta, fa da spalla e fa risaltare Tex nelle decisioni, ma il modo in cui ciò avviene non è fastidioso e il vecchio pard non viene fatto passare per un povero scemo. -Jim Brandon ha un ovviamente un discreto ruolo e spazio. La storia non è soltanto su di lui, ma con lui. -La storia è di ampio respiro, una lunga traversata, storie così mi piacciono per natura -Dialoghi asciutti, mai noiosi, scambi e battute sempre ben dosati. -Bistecche e patatine tenute a freno e l'aspetto abbuffate gestito in modo ottimale - Non mi risultano piccionate o comportamenti completamente fuori di logica. Forse i pards commettono degli errori comprensibili, ma quello poteva avvenire anche con GLB. Tex non è infallibile, ma non è un idiota neanche per un secondo. -Trama e soggetto sicuramente ben riusciti e pensati -Espedienti narrativi non banali (la scena dello scambio di navi è per me scritta in modo magistrale). Una goduria leggerla. -Il tutto condito da bei disegni ed un'ambientazione sicuramente tra le più amate e suggestive (il Nord). Ci sono poi tanti personaggi secondari e quasi comprimari. Forse i cattivi sembrano un po' sfocati e in una storia di 4 albi qualcosa in più su di loro lo si poteva vedere. Infatti, tra le altre cose, il finale è un po' frettoloso. Avrei voluto vedere nel finale il maggiore Fielding al cospetto di Jim Brandon, essendo questi forse il peggior traditore della storia. Ma così è andata, forse era giusto che il finale fosse solo di Jim Brandon. Larouche personaggio top della storia, mi chiedo se sia mai stato fatto tornare su Tex e se si dove. Dando dei voti: Soggetto 7.5 Sceneggiatura 8.5 Disegni: 8 Villa alle copertine fa un ottimo lavoro, come sempre. Quella dell'albo i predoni del fiume per me la più suggestiva
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Io mi ritengo abbastanza soddisfatto dell'annata passata. Sulla regolare un'ottima chiusura per la storia delle Navi Perdute (per me un gioiellino di Boselli), alcuni riempitivi sicuramente piacevoli (Le frecce dei Nemici), ma dipende ovviamente dalle aspettative che ci si pone verso storie che credo non pretendano di essere epocali, storie ottime, quasi eccellenti se non per lievi sbavature (la prima di mefisto), a storie riuscite male ma anche a causa di aspettative elevate (la seconda di Mefisto). Poi c'è una bella Vancouver e un bis dimenticabile, se confrontato con quello dell'anno precedente. Tex Willer si mantiene sicuramente bene, una bella serie che non mi pare abbia avuto delle cadute, se non qualche storia un po' meno avvincente, ma li dipende dai gusti. A me quella di Cortina ha onestamente un po' annoiato, per altri è un mezzo capolavoro. Color della Gazza Ladra sicuramente buono, il color con le brevi da dimenticare se non per la storia di Boselli e in parte quella di Burattini. Maxi di Nizzi tremendo, ma l'altro, quello disegnato da Scascitelli mi ha fatto sognare per i disegni, con le trame invece un po' piatte. Il Texone ottimi disegni e bella storia. Cartonati buoni, anche se non mi hanno fatto impazzire. Dando dei voti di media Regolare 7.5 Tex Willer 7.5 Color 6 (peccato le brevi a cui do un 4, alla gazza do 8) Maxi 5 (ma Nizzi è da 3; fate la media) Cartonati 6.5 Texone 7 Sono d'accordo con chi dice che qualche uscita in meno farebbe rifiatare alcuni autori e darebbe la possibilità di guardare di più alla qualità, ma non ho percepito il disastro totale. Sono rimasto si deluso da alcune uscite come il Maxi di Nizzi, ma alcuni lo hanno amato. Per cui, de gustibus
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Aiuto per iniziare la lettura di Tex Willer
LedZepp replied to slv396's question in Domande dei lettori
concordo, se il digitale non ti dispiace rispetto alla carta e non hai interesse a collezionare/ avere in casa albi (spesso anche vecchi), la soluzione di questa app è sensatissima. Hai tutto a portata di mano e puoi leggere anche altri personaggi. Come modalità di fruizione sicuramente può funzionare per te, poi come vedi la quantità di storie è enorme. Magari fai abbonamento mensile per provare e ti leggi storie sparse, sia più "moderne" sia i grandi classici e dalle diverse testate. Poi valuti se l'inedito vale la pena di prenderlo cartaceo per apprezzare anche le emozioni che da la carta e magari leggerti il resto in digitale, così da non riempirti casa di fumetti in tempi brevi, ma poter leggere sempre la storia corrente in edicola senza attese e su carta e il resto con un abbonamento che ti comprende centinaia di albi (mi pare abbastanza conveniente), Io pur avendo tanti fumetti cartacei ho stoppato l'acquisto nei mercatini. La mia strategia per ora è stare in stand by, dato il poco tempo che ho, comprare solo inedito cartaceo e poi appena ho più tempo e ritrovate energie, valutare anche la digital classic per leggere lì le tante storie o pezzi di storie (molte storie escono su più albi, e alcuni mi mancano per cui ho storie spesso incomplete in libreria) senza dover riempire casa di stock di fumetti dai mercatini. Ci sto pensando anche io, mi frena il fatto che però amo leggere su carta e ho un po' la tendenza all'acquisto e al possesso di "cose" (in questo caso fumetti) pur senza sfociare nel collezionismo vero e proprio. Hai già letto qualcosa di Tex? come ti stai trovando anche con i consigli ricevuti? -
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LedZepp replied to slv396's question in Domande dei lettori
Dimenticavo poi di dire... Da poco Bonelli offre la possibilità con abbonamento mensile o annuale di leggere per Tex (ma non solo) tutte le storie uscite, serie regolari e speciali dagli inizi. Sono esclusi solo gli albi usciti negli ultimi 3/6 mesi che poi vengono caricati dopo un po'. Può essere un'opzione se con una cifra contenuta vuoi per un mese farti un abbuffata di vecchie storie. Però per quel che mi riguarda, leggere Tex su carta ha comunque un qualcosa in più e se non hai molto tempo a disposizione, resta valido il consiglio di prendere qualche storia in formato cartaceo e farti un'idea e valutare poi cosa rientra più nelle tue preferenze. Ti cito questa possibilità del digitale perché hai scritto che il collezionismo non ti interessa particolarmente -
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LedZepp replied to slv396's question in Domande dei lettori
Ciao e benvenuto. Ti suggerisco di seguire Tex mensile serie regolare (ovvero il Tex che trovi in edicola e che viaggia oltre il numero 740). Al momento trovi ancora l'ultimo albo (Il Grande Incendio) atto conclusivo di una storia molto bella e lunga tre albi in tutto. Tra qualche giorno uscirà un numero dove inizierà una nuova storia. Questa serie è quella più longeva, è il Tex per antonomasia e racconta le storie di Tex adulto (sui 40-45 anni). Soltanto nei primi numeri di questa serie (molto datati ma che sono stati anche ristampati più volte e in forma di ristampa si trovano disponibili anche sul sito Bonelli) Tex è più giovane, Kit Carson (suo fedele pard) ovviamente anche e il figlio di Tex deve ancora nascere o apparirà come adolescente per qualche numero fino al salto temporale che porterà tutti i pards (compagni di Tex, incluso il non citato Tiger Jack e Tex stesso) alla loro età ormai fissata per convenzione nella serie. Io seguo ovviamente questa serie e da un annetto la ricompro (dopo aver smesso di leggere Tex per 20 anni). Nel frattempo ho recuperato vecchi numeri ai mercatini (si trovano facilmente e a prezzi ridicoli). Per cui se questo Tex maturo e "regolare" ti piace puoi valutare di recuperare vecchie storie senza grossi patemi sia come ristampe varie che come originali (che dal numero 100 in poi costano veramente poco). Ti segnalo che Tex per ovvi motivi è un po' cambiato nel tempo, lo scrive gente diversa e cambiano i tempi in generale. Ma le storie più vecchie e le storie di Gianluigi Bonelli, che ha creato il personaggio, sono davvero meritevoli di recupero per capire appieno la filosofia di Tex. Da valutare per eventuali recuperi anche le storie scritte dal curatore attuale, Boselli (che nel forum si cela sotto il nome di Borden e che spesso interviene discutendo con noi del personaggio e delle storie). Tex, avendo riscosso enorme successo negli anni ha dato vita a serie speciali e collaterali. Tra queste si deve citare il Texone, albo annuale pubblicato ormai per oltre 30 numeri. Contiene singola storia esce intorno a giugno ed è disegnato da vari disegnatori che offrono prove di gran qualità, essendo poi particolarmente apprezzata dai fan ed in formato più grande. Te lo consiglio quando uscirà e magari di recuperare belle storie del passato sempre ai mercatini o se disponibili sul sito Bonelli. Degna di nota in questa collana "Tex l'inesorabile" capolavoro recente di Boselli e Villa, puro western, ma anche "La Vendetta delle Ombre" di Boselli e Carnevale, con contaminazioni horror. Sono i miei Texoni preferiti e forse disponibili ancora su internet al sito Bonelli. Ci sono poi i Maxi Tex, i Color Tex e il Magazine annuale (fino a qualche anno fa pubblicato con il nome di Almanacco del West). Sono uscite caratterizzate da vari formati, diverse colorazioni, presenza di editoriali sul west, ma ovviamente c'è sempre almeno una storia dentro, se non due di Tex. Fino ad ora, la maggior parte delle storie parlano del Tex maturo e adulto ma ci sono storie in flashback dove si narrano eventi della sua giovinezza. Ci sono poi i cartonati a colori, storie relativamente brevi ma in un formato molto accattivante e bei disegni. Puoi valutare queste uscite di volta in volta se la storia e i disegni ti intrigano. Ma conoscerei Tex un minimo leggendo come detto la serie regolare e la serie Tex Willer di cui ti parlo qui sotto. Sotto la cura di Boselli poi si sta cercando anche di mettere coerentemente insieme la biografia di Tex e recentemente ha visto la luce una specie di spin off chiamato Tex Willer. Qui si narrano le storie di Tex (ma in parte compare anche Kit Carson) da giovane. Siamo arrivati al numero 51 e capirai che recuperare questi albi è ancora semplice, ed esistono anche ristampe in forma di cartonato. La prima storia come citava @MacParland rinarra, in modo fedele con l'aggiunta di qualche elemento, la prima storia di Tex che fu scritta da Gianluigi Bonelli (GLB per semplicità da ora), creatore di Tex, e contenuta nell'albo "La mano rossa" (numero 1 della serie regolare di cui ti parlavo sopra). Ma in generale, in questa collana "giovanile" si narrano episodi inediti che si intrecciano con storie già note e scritte da GLB nella prima fase del Tex ancora giovane dei primi numeri, cercando di "tappare" tanti bucchi e salti temporali in cui GLB semplicemente non aveva inserito storie. Tex di fatto nel giro di pochi numeri (parlo della serie regolare storica) passava dall'essere scapolo, senza figli, ad avere moglie e un figlio, che sempre in pochi numeri viene fatto crescere di diversi anni). Capirai che in questa nuova serie spin off in tutti questi salti temporali si possono creare nuove storie che raccontino cosa faceva Tex in quegli anni. Qui Tex è più guascone, impulsivo (come in fondo ce lo raccontava il primo GLB che vale la pena leggere sulla serie regolare nelle sue vecchie e tante storie) e devo dire che è davvero una bella serie. Esce mensilmente e conta 64 pagine a differenza della regolare che ne conta 114. Giungo a un riassunto su ciò che consiglio. Seguirei la serie regolare mensile di Tex adulto, soprattutto se alla sceneggiatura leggi il nome di Boselli (ma vale la pena vedere come ti trovi con tutti gli scrittori, Ruju ha di recente tirato fuori una storia bellissima, e mentre io però preferisco il Tex di Boselli, molti si riconoscono in quello di Ruju). Ma Tex lo scrivono anche altri, seppur con minor frequenza. Sicuramente ti suggerisco di leggere qualche vecchia storia di GLB senza farti scoraggiare dal fatto che magari come formato il Tex del 1948 e dei primi numeri era un po' diverso. Le storie sono fantastiche e quel Tex è esplosivo, diretto e senza fronzoli. Nel mezzo ci sono centinaia di albi, magari col tempo puoi recuperarli se ti affezioni al personaggio e recuperarti così storie epiche e fondamentali che qui gli esperti sapranno consigliarti. Dando secondo me la priorità alle storie di GLB e di Boselli ma anche alcune belle di Nizzi (altro storico sceneggiatore di Tex). Il Texone (ufficialmente chiamato Tex Speciale), se ti piace Tex lo comprerei. Esce una volta all'anno. Seguirei poi sicuramente la serie Tex Willer, che ha anch'essa degli speciali semestrali (prima erano annuali), per ora pochi. Di questa serie, essendo recente si recupera tutto con facilità e se ti appassiona in un mese ti leggi praticamente tutti gli arretrati. Insomma, serie regolare e serie Tex Willer con i loro speciali (annuali o semestrali) valgono la pena di essere presi. Sugli altri speciali ed Extra (Maxi, cartonati, color, magazine), beh se ti appassioni a Tex puoi valutare l'acquisto se magari la storia ti stuzzica sulla base delle preview di sceneggiatura e disegni che trovi sul sito. Ma ti consiglio di partire con calma e acquistare le storie che ti interessano, nuove e vecchie delle due serie top di Tex, dove a mio avviso, oltre al Texone si esprime ancora oggi il meglio degli sceneggiatori e che credo siano anche le serie che vendono di più. ps: dimenticavo. Tex, nonostante il lavoro di Boselli/Borden di dare una continuità e fissare una biografia coerente del personaggio, incastrando gli eventi della vita di Tex, non ha una continuity serrata e rimane ancora oggi una serie dove le singole storie si possono apprezzare anche leggendola qua e là. Ciò significa, che se leggi il numero XXX di Tex, comunque la storia la capisci, magari c'è qualche richiamo a storie vecchie, magari hai bisogno di una rilettura per fissare in mente i personaggi principali, ma vai tranquillo che non devi partire dal numero 1 per capire tutto. Per la serie Tex Willer invece, magari si segue meglio partendo dal numero 1, essendoci maggiore continuity te la godi di più, ma alla fine segui comunque tutto bene anche se prendi una storia a caso. Facci sapere come va!