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Messaggi pubblicato da LedZepp

  1. 3 minutes ago, juanraza85 said:

    Sceneggiatura che promette di essere insolita, e dunque mi incuriosisce assai, quasi quanto vedere su carta la resa dei disegni della Zuccheri (del cui ritorno sulle pagine di Tex non posso che essere felice) in versione color.

     

    Per il resto, mi auguro di poter finalmente leggere una storia degna su questa collana.

    Una storia di una caccia nella caccia... Non so, a me sembra un tema, che con alcune variazioni lievi sul tema è stato proposto di recente. Il texone soprattutto e forse il bis. 

    Forse si potrebbe variare un po', anche se devo dire che incuriosisce comunque

  2. On 6/30/2022 at 10:51 PM, ggaaco said:

     

    Mah, io vedo un disegno di TEX fatto da Villa e nient'altro, si va be qualche roccia. Piuttosto mi dà l'impressione che Villa non ci sta più dietro a fare tutte le copertine.

    condivido questa opinione. Villa grandissimo artista, non lo scambierei con nessuno, ma si alternano copertine spettacolari a copertine anonime come questa dove c'è Tex in posa e basta. Il fatto che sia la copertina di un bis fa pensare, se il prezzo è lo stesso e fa parte della collana gigante come altri albi, bisognerebbe sempre cercare di dare il massimo.

    Attenzione la critica non è a Villa, ma semplicemente quando si moltiplicano le uscite non si può pretendere, anche se da un grande artista, che la fantasia galoppi a duemila e permetta di sfornare sempre cose particolari e di alto livello.

    L'arte non è fatta per i robot ma per gli essere umani, che hanno i loro tempi e soprattutto non si autoimpongono l'ispirazione.

    Questa copertina stona proprio perché su un albo bis, la cui uscita non si può giustificare con il solo " beh il bis ha venduto bene nel 2021 evidentemente, per forza ne fanno un altro anche nel 2022, che pensate??". 

     

    Queste sono considerazioni da casa editrice che a me da lettore che spende i suoi soldi fregano zero. 

    Mi dispiace ma trovo triste chi da lettore ragiona come l'editore anche a proprio discapito, supportando ogni scelta con cieca genuflessione. 

    Poi magari sarà una storia spettacolare, ma l'impressione è che sia sicuramente più anonima rispetto al soggetto dell'agente indiano, quello si perfetto per un'uscita speciale. A me questa storia pare un riempitivo per far cassa, allora come riempitivo bastava metterlo dopo la storia di Mefisto.

     

    Vediamo come va, ma queste copertine mi fanno cadere le braccia. Purtroppo pur apprezzando Piccinelli come grande disegnatore e bravissimo copertinista, anche su Zagor la posa plastica sta diventando praticamente la regola fissa.

    Date il tempo agli artisti di fare il loro lavoro, non sono macchine loro, non lo siamo noi, due uscite in meno ma con le altre di alta qualità sono certo darebbero i frutti anche alla Bonelli nel lungo termine

  3. UN FEROCE TAGLIAGOLE E UNA BELLA, INAFFERRABILE LADRA DI GIOIELLI!
    Formato: 16x21 cm, colore

    Pagine: 160

     

    Uscita: 05/08/2022

     

    Soggetto: Ruju Pasquale

    Sceneggiatura: Ruju Pasquale

    Disegni: Zuccheri Laura

    Colori: Celestini Oscar

    Copertina: Villa Claudio


    Lorelai Winter si fa chiamare “la gazza ladra”: le piacciono le cose preziose e luccicanti, come monete d’oro, diamanti e smeraldi, ed è bravissima a impossessarsene… Purtroppo per lei, commette l’errore di derubare Blackwell, un killer implacabile sulle cui tracce sono Tex e Carson. Il duello impari tra la scaltra ladra e il feroce assassino si svolge sullo sfondo caotico e colorato del Carnevale di New Orleans e, per sua fortuna, Lorelai ha un angelo custode: Kit Willer, che è stato beffato in passato da Lorelai e forse se ne è un po’ invaghito…

     

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  4. Le anastatiche sono nel pieno della seconda serie e tra qualche settimana in edicola inizierà la terza serie. Non è stato ancora chiarito ufficialmente se si andrà oltre le previste 66 uscite (fino alla fine della quarta serie) o se sulla base delle vendite si andrà oltre. Mi chiedo e vi chiedo quindi, voi come vi state comportando con le strisce anastatiche che ripropongono le prime storie di Tex nella loro veste originale e forse più affascinante??

  5. 2 hours ago, borden said:

    Ecco per fortuna David Padovani, che vorrebbe far studiare a scuola di sceneggiatura il terzo albo della saga che per molti di voi è semplicemente "arruffato", quando non decisamente sbagliato e brutto... :DChe volete, mi consolo così!

     

     

    https://www.lospaziobianco.it/tex-740-chiusi-in-manicomio/

     

    E' evidente che se a molti di voi non è piaciuto avrò fatto una scelta sbagliata, decidendo di serrare l'azione e alternarla vorticosamente sul finale, come nei vaudeville francesi, per causare il bailamme (bedlam, appunto)  che avrebbe fatto perdere i cattivi... Mi spiace, io ne ero soddisfatto.

     

    Ma devo dire  che una cosa mi perplime. Che qualcuno continui a parlare di buchi e incongruenze evidenti  senza però mai dire quali effettivamente siano (a parte il laccio di Diablero, che considero personalmente solo un problema di difficile esecuzione grafica e un'accettabile scelta "da fumetto" popolare). Insomma, caro Bob Rock e compagnia, quali sarebbero le altre incongruenze "ampiamente citate" dai forumisti? Ancora attendo di conoscerle. E non mi dite che Yama e Kit fanno degli errori, perché questa non è un'incongruenza, bensì una normalissima scelta narrativa. Contesto che i personaggi non possano mai fare errori. Se Renzo  non facesse gravissimi errori durante l'assalto ai forni  di Milano, il romanzo di Manzoni finirebbe quattrocento pagine prima. Se Laverdure o Frankie Bellevan o Haddock o Salvini non facessero errori anche grossi, Tanguy, Kit Teller, Tintin e la Lega non sarebbero mai in difficoltà...  Perché solo Tex deve vivere in un mondo dove sbagliare non è consentito??:blink:

     

     

     

    forse la critica su Yama e Kit nasce dal fatto che per una volta Kit poteva essere un po' più scafato. Dopo la storia con la Montoya in cui sembra più risoluto del solito (e che ho apprezzato) qui forse è involuto come abilità e sicurezza trasmessa al lettore. Yama invece forse ce lo aspettavamo un po' meno fiacco e palla al piede, soprattutto nel momento in cui  torna alla realtà. Ma sono scelte narrative che piacciono o meno. Nel mio caso il terzo albo risulta meno entusiasmante perché seguito di un secondo albo, sempre per me, ai limiti della perfezione.

    Nel complesso però sono comunque contento della storia al netto di diverse cose che ho scritto e che un po' non mi sono piaciute (ma sempre facendo riferimento ad una storia bella e che sono tentato già di rileggere per la terza volta). 

     

    Con queste premesse penso che le critiche si possano anche cogliere come un segnale di stima da parte del lettore, che di fronte ad una storia di alta qualità cerca sempre di spingere l'asticella più in alto. Cosa che si può fare solo quando si ha la sensazione di trovarsi di fronte ad uno sceneggiatore con i numeri per saltare sempre più in alto ;) 

     

    Dopo la storia sulle navi, il bis dell'anno scorso, questa storia di Mefisto e le tante belle storie su Tex Willer che ci regali, non puoi certo stupirti di chi ti spacca il capello in due e non solo il capello! Non è un esercizio che si può fare con tutti, quindi mi sa che le tue storie saranno paradossalmente quelle che subiranno la critica più spietata ma anche i riconoscimenti dovuti!

     

  6. Domanda per @borden 

    GLB era fondamentalmente Tex. Almeno dai racconti di chi gli era vicino sembrava davvero immedesimarsi nel personaggio e credo avrebbe voluto vivere quelle storie (e in parte deve averlo fatto quando seduto alla macchina da scrivere si calava nei panni del nostro eroe).

     

    Borden, in quale personaggio dei fumetti che ha curato o scritto si immedesima se ne ha uno, o di quale personaggio avrebbe voluto vivere le storie?

     

    Borden è più vampiro, Cico, vecchio cammello o fiero capo/boss di una tribù indiana?  

  7. 11 hours ago, F80T said:

     

     

    E' una chiave di interpretazione dell'albo che mi convince.

     

    Volendo, infine, concludere con una breve recensione a un albo che ne ha avute già tante, debbo esprimere i miei favori sia per la sceneggiatura, ben articolata e che, a mio parere, ben riempie i buchi - anche logici - che fino ad ora c'erano nella vicenda umana e magica di Mefisto; sia per i disegni, semplicemente sontuosi.

    Concordo sulla mini recensione. I disegni sono davvero di alto livello. Da questo punto di vista Tex Willer è davvero un gran bel prodotto sui cui si vede la cura ed il rispetto verso le origini del personaggio e quindi per me del lavoro dei suoi genitori (GLB e Galep) agli albori

  8. Storia letta tutta d'un fiato ieri.

    Senza parole, vi sono rimasto incollato finché non l'ho finita. 

    Disegni S P E T T A C O L A R I. Si respira puro western, dalla scena di apertura con Tex che aspetta sotto al porticato, mentre due bambini giocano sotto il sole cocente, la quiete prima della tempesta, fino alle bellissime scene con i cavalli e alla fuga dal carcere. 

    Romantico l'anziano rinchiuso da tempo immemore che lascerà il carcere alla fine, a modo suo, ma con la gioia di essersi ribellato nel cuore.

    Convincenti i nemici, il cangreio è forse il nemico più bello visto di recente su Tex, finalmente un pistolero in grado di essere alla pari con i nostri, un avversario all'ultima pallottola, che ha solo un difetto, quello di incrociare i passi di Kit Carson per finire inesorabilmente a mangiar polvere- sotto il sole cocente - è la fine della tempesta. Non meno valido SantaCruz, uno che la fa sudare a Tex nel corpo a corpo e che sicuramente è un boccone duro da masticare per l'esperienza che deve avere. Uno di quei duelli che sicuramente daranno a Tex tanto in termini di esperienza.

     

    Tex e Hutch si trovano alle prese con nemici altrettanto pericolosi, seguendo una trama non particolarmente complessa, ma fluida e ben gestita.

    Bello vedere anche i rangers capeggiati da Carson. 

    Non condivido l'idea che usare volti cinematografici sia sbagliato. Forse usare il volto di Barella su un personaggio già apparso, beh si poteva evitare di stravolgere la fisionomia, ma usare i volti di Charles Bronson etc., non vedo il problema.

    Lo stesso Galep dichiarò di essersi ispirato a Gary Cooper per Tex, per cui chi siamo noi per dire ad un disegnatore di non usare le fattezze di Charles Bronson per caratterizzare un nemico?

    L'importante è che non avvenga ad ogni storia, ma in modo salturario, per regalare un omaggio ai lettori appassionati di western e cinema, ma senza scadere nel citazionismo di chi non ha idee e fantasia.

     

    Da brivido il finale con Kit Carson e la ragazza. Da amante del personaggio, leggere questa storia con questo Carson è stata pura gioia.

     

    Non ci sono storie di Giusfredi sulla regolare? Era questo il suo esordio? Che dire... arrivo in ritardo nella lettura, ma per me la migliore storia dell'ultimo anno al pari delle Navi Perdute. Mi sono svegliato stamattina ripensando alla storia che ho letto ieri.

    Tex ha trovato decisamente un nuovo sceneggiatore per dar man forte a Boselli e Ruju.

    Mi auguro sia al lavoro su una storia della regolare o almeno di Tex Willer, che è per me la serie più importante dopo la regolare e al pari dei Texoni! 

    I più scafati del forum sanno darmi delucidazioni?

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  9. 46 minutes ago, Diablero said:

    @LedZepp In realtà Mefisto non "sboccia", in questa storia, SI RICHIUDE.

     

    il Mefisto delle ultime pagine ha perso praticamente ogni potere (per essere nelle condizioni in cui lo mostrò GL Bonelli)

     

    Questo albo, per Mefisto, è la storia di un fallimento nella magia, tanto da intraprendere una professione "alternativa" (la spia) e abbandonare totalmente l'ipnosi. Questa è "la storia di come Mefisto ha perso i poteri", non la storia di come li ha guadagnati!

     

    All'inizio, abbiamo un Mefisto sicuro dei suoi poteri, quasi arrogante. Prendere le gemma per lui è un gioco da ragazzi, e non è sicuramente il suo primo furto. Affronta il mago persiano quasi stupito che riesca a resistergli.

     

    Poi, le difficoltà. L'Ipnosi di massa è più difficile di quanto pensava. Quando ci riesce, poi perde i poteri per un sacco di tempo. E soprattutto HA I PINKERTON ALLE COSTOLE. La sua "magia" non è bastata.

     

    COSA è veramente efficace? Sua sorella. Sua sorella sbaraglia in una sera un agente Pinkerton che lo perseguitava da anni, e di cui non sapeva come liberarsi. Gli fa svelare tutto, tutti i nomi, che la "magia" di Mefisto non aveva scoperto.

     

    Se l'albo mostra il FALLIMENTO e L'ABBANDONO della magia da Parte di un Mefisto scoraggiato e che ha perso le speranze di poter diventare un praticante della "vera magia", mostra invece una VERA "origine", L'UNICA "ORIGINE" CHE CI VIENE MOSTRATA IN TUTTO L'ALBO.

     

    Ci viene mostrato come nasce la complicità e il sodalizio fra Lily e Mefisto. E come parte la loro carriera di "spie". E di come Lily al suo fianco si dimostri alla fine più efficace della magia.

     

    (Oh, io continuo a ritenerlo poco credibili, se sapessi ipnotizzare la gente qualche utilizzo lo troverei, ma questo è quello che dice la storia: alla fine Mefisto NON HA PIÙ POTERI, di quale "sbocciare di Mefisto" stai parlando?

    Sbocciare, come ho già scritto nei commenti precedenti, e non insisto, è il passaggio di Mefisto dall'essere prestigiatore/truffatore/criminale di piccolo rango al diventare quello che sarà in futuro.

    Prima spia e criminale di ben altro spessore (non è da tutti finire in intrighi internazionali ed essere immischiato in certe situazioni) e poi il Mefisto stregone.

    Seppur vero che alla fine di questa storia ne esce ridimensionato come mago, vediamo comunque come Mefisto inizialmente percorra quella strada e sviluppi discreti poteri e conoscenze che abbandonerà solo per un periodo della sua vita. Poi sulla credibilità, nutro anche io delle perplessità sul fatto che non faccia mai riferimento a quei poteri sulla prima apparizione di GLB, ma evidentemente si sta cercando di aggiustare un po' la storia di Mefisto senza tradire comunque le origini. Un esercizio difficile che porta inevitabilmente a qualche incongruenza, che però accetto volentieri se serve ad avere qualche storia con Mefisto come Pinkerton Lady. 

     

    Si poteva infatti anche evitare Mefisto in toto su Tex Willer, creando qualche altro nemico che potesse ricoprire un ruolo d'impatto su Pinkerton Lady, ma una volta che si è scelto di portare Mefisto su quella serie ed utilizzarlo già in parte come spia, secondo me non avrebbe però avuto alcun appeal come semplice spia, per cui Boselli deve aver pensato di caratterizzarne il lato più da ipnotizzatore/mago provando a incastrare il tutto. La storia in sé in fondo era riuscita e quell'azzardo di dare a Mefisto già tanti poteri andava giustificato. Boselli ci propone nello speciale uno stratagemma, non so onestamente proporre alternative alla fine più credibili, perché siamo sempre nell'ambito del fumetto e di una storia che comprende poteri e magia. Mefisto poteva restare spaventato dalle conseguenze di una magia finita nel modo sbagliato e decidere così di non farne uso? 

    Io accetto l'idea che Mefisto resosi conto di non poter controllare a piacimento i poteri tanto da perderli facilmente abbia deciso di ignorare quel lato della sua vita anche per una sorta di delusione personale.

     

    Lily ha si un ruolo importante ma non è comunque lei la mente della banda, l'ultima decisione spetta a Mefisto e si ha l'impressione che al fianco del fratello Lily passi dall'essere una teppista/brutta persona, ad una sorta di piccolo genio del male. Tanto che la stessa Lily evolve con Mefisto, non viene messa al corrente dell'omicidio del mago persiano all'inizio, ma successivamente Mefisto le da fiducia quando lei decide di attirare in trappola il detective. 

     

    Questa evoluzione della coppia alla fine per me segna l'inizio della loro attività criminale di rilievo e degli eventi che li porteranno a scontrarsi con Tex più volte, e dato che l'eroe è Tex e alla fine tutto girerà intorno a lui, le origini del male non possono non essere viste in funzione della narrazione Texiana. Qui si narrano le origini del fenomeno Mefisto, che comprendono il suo essere spia inizialmente per GLB, e poi uno stregone, ma sono le origini di colui che sarà l'arcinemico di Tex. Se Mefisto non avesse vissuto gli eventi di questa storia, avrebbe incontrato Tex o sarebbe rimasto il criminale anonimo di inizio storia? Io accetto la seconda e quindi per me queste sono le origini del nemico di Tex, che comprendono Lily, le attività di spia e poi il ritorno dei suoi poteri.

     

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  10. 11 hours ago, borden said:

     

     

     

    Ovvio che ci stiamo solo divertendo, ma a me grossomodo serve come traccia di lavoro.

    Tex è del 38, ha dunque 22 anni nel 1860.

     

    Carson ha circa tredici, quattordici anni più di lui. Fai tu i conti. In quell'anno è sui 35-36-

     

    Mefisto  non può essere più giovane, ha dai 38 ai 40 nel 1860. E nel 1850, quando lo incontriamo  all'invio dello Speciale, ha dunque come minimo 28-30 anni.

     

    Infatti si prende cura della sorellina in collegio, sorellina che ha dimenticato come sia fatto il fratello e che ha 15 anni meno di  lui e quindi tredici anni nel 1850 e circa 17-18 quando lui la va a prendere nel 1854-55 e dunque 20 o 21 nel 1858 all'epoca di Pinkerton Lady. Toh, Kily e Tex sono più o meno coetanei, anno più  anno meno, propendevo per Lily più giovane di un anno o due, ma poco importa.

     

    Yama, nel 1850, è già nato (e abbandonato) da un paio d'anni, quindi ha dieci anni meno di Tex. Mentre Myriam è più o meno coetanea di Mefisto e avrà circa 39-40 anni nel 1860. Data che scelgo non a caso.

     

    Kate Warne ha cinque anni più di Tex, circa otto o dieci meno di Carson.

     

     

     

     

     

     

     

     

    ma quindi.... se le storie di Tex si svolgono grossomodo intorno al 1885 (così mi pare di aver capito) Tex è un cinquantenne e Carson un sessantenne?????

    Io pensavo che Tex fosse fissato sui 40 e Carson sui 50-55.... Non si smette mai di imparare ! 

    Beh, allora la mia già enorme stima verso Carson ora diventa infinita

  11. 14 hours ago, Diablero said:

    Direi che è un interpretazione MOLTO azzardata, visto che Mefisto entra alla fiera espressamente per fare una rapina, stordisce il mago persiano, e decide di non ucciderlo solo perchè pensa possa essergli utile... mentre il Mago Persiano non fa nulla di illegale fino a diverse pagine dopo (e solo come "palo e appoggio" di Mefisto). Indicare quindi il mago persiano come coli che ha indotto Mefisto al crimine mi pare sia pura diffamazione basata su niente! :laugh:

     

    Mefisto all'inizio è GIÀ un illusionista e un ipnotizzatore, ed è GIÀ un rapinatore e probabilmente un assassino (vista la tranquillità con cui parla di ammazzare). Dal mago persiano impara alcune tecniche "da baraccone", cioè finte, la teatralità del palcoscenico, e conoscenze che gli sono utili per sviluppare i suoi poteri e fare ipnosi di massa tramite droghe (ma il mago persiano NON LO SA FARE, ha solo informazioni utili a Mefisto su questa tecnica).

     

    Sulla narrazione delle "origini", ho già scritto che per me è un ossessione malata frutto di un rapporto malsano con quello che si legge, ma lo è in quanto OSSESSIONE, come capita con Burattini quando fa le origini della giubba di Zagor, dei suoi pantaloni, delle sue scarpe, della sua capanna, del suo commercialista, etc (e poi, non contento, rifà le origini delle cose che avevano già un origine, cambiandola). Ma non significa che, se si ha un idea per una bella storia delle origini di qualcuno, non si possa fare.

     

    Concordo anche con il fatto che se non sei un supereroe che viene punto da un ragno radioattivo, non hai una "origine" 9se non al massimo "nasce in una notte buia e tempestosa), i personaggi semplicemente crescono, imparano, fanno cose, vedono gente e un po' alla volta diventano quelli che conosciamo. Ma anche questo non vuol dire che non possano essere personaggi interessanti anche PRIMA di essere quelli che conosciamo...

    Quello che volevo evidenziare, è che per come ho compreso la storia o per la lettura che ne ho dato, Dickart fino a questa storia è una specie di fiore non sbocciato, il male c'è ma è ordinario probabilmente (in effetti non ho considerato il discorso rapina), da questa storia però parte la sua carriera come il Mefisto che abbiamo imparato a conoscere. Non si può negare che l'incontro con il mago persiano apra una qualche porta nella sua mente, facendogli comprendere che la sua ambizione è giustificata e che nel futuro non sarà più un criminale ordinario ma sarà destinato a qualcosa che va oltre la concezione umana. Da qui in poi forse Mefisto diventa più concreto e trova la sua strada. In fondo Mefisto stesso dice di voler raggiungere il controllo della vera magia, quella nera. E questa storia secondo me descrive come in qualche modo lui si avvii verso quella strada. Non vediamo la magia nera ma vediamo il passo intermedio, che è fondamentale, passa dall'essere un prestigiatore/discreto ipnotizzare a dar sfogo a già grandi poteri e capacità. Sicuramente poi c'è l'ingresso di Lily, nemico di Tex malvagio a modo suo forse quanto Mefisto.

    Concordo in toto sull'assurdità di dover narrare l'origine di ogni cosa, va fatto solo se con una bella storia e per dire qualcosa di veramente interessante

  12. Non capisco chi lamenta l'assenza di una narrazione delle origini. Vediamo chiaramente come Mefisto inizia ad operare il male, chi è il suo maestro e si intuisce senza troppa fatica che la carriera di Mefisto, quella criminale, ad alti livelli inizia a partire da questo incontro. 

    Prima Mefisto aveva si quei poteri, ma poco sviluppati. Onestamente chissene di sapere se Mefisto si è svegliato di colpo una mattina con quei poteri, oltre all'alzabandiera che nei fumetti non si può vedere, o se lo ha morso un pipistrello radioattivo. Credo che questa roba sia roba non utile, quello che al massimo andava fatto, e @borden lo ha fatto alla grande, era mostrare come Mefisto fosse finito a fare il criminale usando i suoi poteri e incrementandoli al servizio dello scopo criminale, passando dall'essere un prestigiatore/illusionista di rango regionale e magari un piccolo truffatore ambizioso, a quello che si vede già nella parte seconda dell'albo, dove il suo futuro sembra grandioso (fino all'incontro con il suo arcinemico).

    Queste sono le origini del male, di Mefisto.

    Poi magari faranno una storia sull'infanzia di Mefisto dove acquisisce i poteri, ma non sarebbero le origini del male. Il male è dato dall'uso che fa di quei poteri, e questo lo vediamo narrato proprio in questo speciale

     

    Per me questa è una storia anche sul libero arbitrio. Mefisto non è pazzo e non è impossessato dal male. Lo sceglie, lo abbraccia, è ambizioso. In questo vi è l'origine del male, l'origine di Mefisto. 

    Se vogliamo identificare la nascita dei poteri di Mefisto con le origini del male, dovremmo assumere che ogni persona andrebbe condannata a prescindere per una predisposizione o un segno premonitore di un possibile futuro criminale, chiunque abbia una predisposizione ad una determinata malattia la svilupperà etc..

    Certo, qualcuno poteva trovare interessante conoscere l'origine dei poteri, ma a mio avviso, non dettagliare quella parte ha dato maggiore risalto a quello che io ho inteso essere l'origine del male; ovvero il momento in cui Dickart diventa Mefisto e prende consapevolezza del suo futuro

     

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  13. Comunque, per riprendere una vecchia discussione sul se avesse senso leggere gli albi uno ad uno, tutti e 7 insieme alla fine o spezzando la storia in due parti leggendo 3 e poi 4 albi....fermo restando che ognuno fa come gli aggrada, dalla lettura di Bedlam per me è chiaro che si può tranquillamente leggere questa prima parte di 3 albi come una storia a se, senza aspettare gli altri 4.

    Certo, ci sarà una certa continuazione nei prossimi 4 albi, si sapeva, ma questi primi 3 albi possono essere letti senza dover aspettare davvero 7 mesi. 

    Io, appagato dal metodo che ho scelto per i primi tre albi, proseguirò allo stesso modo con i successivi 4 della storia Sierra Nevada. 

    Li leggerò di mese in mese e poi prima dell'ultimo (il quarto) rileggerò i precedenti (a partire da Sierra Nevada) come ripasso

  14. 5 minutes ago, Lety said:

    Quando ci si accosta ad un fumetto o, ad una narrazione surreale, la cosiddetta sospensione dell'incedulità è una condizione necessaria (e sufficiente) a far sì che, l'inverorimile diventi quanto più possibile....verosimile. L'importante è che lo scrittore  (in questo caso lo sceneggiatore) si avvalga di una azione, di un evento  che renda possibile tutto questo. Deve avere, comunque un senso, come  accade in questo caso. Una lama incandescente vicina sia ad una cinghia che al volto di Tex. Il lettore si potrà pure  domandare se  il calore non provochi una qualche ustione al nostro, ma il riuscire da parte di Tex a liberarsi e riprendere il controllo della situazione (liberare Carson e far fronte ai suoi avversari) diventa predominante .

    non so nel mio caso si sconfina nella forzatura, soprattutto perché segue due ingenuità di Mefisto (lasciare il coltello a portare e lasciare Yama da solo senza aver dimostrato una gran fiducia nelle sue capacità)... ma capisco ciò che intendi

  15. 6 minutes ago, Lety said:

    Per quanto riguarda l'eventuale "incongruenza" su come Tex si libera della cinghia, seppur vero che poco prima il suo pensiero era che essa..."non cedeva neanche di un millimetro", è anche vero che la lama incandescente che procura un poco simpatico  calore al volto di Tex,  può benissimo far "cedere" di quel tanto che basta la cinghia, grazie al calore che sprigiona, da consentire al nostro di liberarsi.

     

    Bisogna accettarlo e darlo per buono, senza guardare troppo alla realtà. Una lama tanto incandescente da far allentare una cinghia di cuoio prima inamovibile, ma che al tempo stesso non provoca dolori, ustioni, nulla che sia veramente degno di nota sul volto o le mani di Tex (che sono a contatto con li cinghia e alla stessa distanza dalla lama)? Evidentemente Tex ha la faccia di cuoio (per citare una recente storia di Mister No ristampata nelle Grandi storie Bonelli). 

    Sono stratagemmi che si accettano, ma tra tutti quelli evidenziati, è un po' il punto debole  della storia. Ma comunque resta un'ottima e piacevole avventura per me

  16. 1 hour ago, dario63 said:

    Concordo sul disappunto su quel dettaglio (l'unico, a mio avviso, un po' stonato in tutti i tre albi) messo in luce da @Diablero.

     

     

     

     

    POSSIBILE SPOILER (?)

     

     

    In particolare, ben prima della scena "incriminata", lo stesso Tex aveva espresso un pensiero preciso. A p. 25 "...questi legacci non cedono di un millimetro".

    Inoltre, a p. 28 si vede chiaramente che Mefisto inchioda la lama incandescente vicinissima al viso di Tex, tanto da affermare esplicitamente "la lama rovente è a un pelo dalla tua guancia". Ora, fra la guancia di Tex e la posizione della sua mano ci deve essere una distanza notevole, se l'avambraccio di Tex è fissato in modo ortogonale o quasi rispetto al resto del suo braccio. A meno di sostenere che Tex, in un empito di tirchieria (in questo caso, quanto mai provvidenziale) sia dotato di un braccino corto....

    Quindi questi elementi sono scarsamente compatibili con la piena verosimiglianza degli sviluppi successivi (e anche i disegni non contribuiscono a dissipare i dubbi, anzi...). 
    Detto questo, abbiamo assistito a liberazioni di Tex ben più discutibili (già con GL Bonelli, un Tex che allarga la distanza fra sbarre che dovrebbero essere d'acciaio con le sue mani quasi fossero di burro), per cui io non me la prendo poi tanto ....

    Rispetto a quanto osservato da LedZepp, mi sento in disaccordo su un punto.

     

     



    POSSIBILE SPOILER

     

     

     

    Per me, Mefisto non fa la figura di un uomo poco intelligente. E' un uomo pieno di sé, che presume di essere invincibile e  che vuole tendere tutto sotto controllo. Però viene anche pressato dalle iniziative non perfette, ma comunque incalzanti in primis dei pards di Tex, poi anche di alcuni dei suoi stessi sottoposti. Che senso avrebbe l'episodio di Lorna e Duke, se non quello di costituire un ulteriore elemento di deviazione dell'attenzione di Mefisto dal vero centro di tutta la vicenda? In tutta onestà, pur con una teleologia completamente differente, questo dato mi ha istintivamente fatto venire in mente il tentativo, chiaramente inadeguato e privo di possibilità di successo, svolto da Aragorn e un gruppo di uomini (ovviamente, ne Il signore degli Anelli) per andare ad attaccare il cancello di Mordor, giusto per distrarre Sauron e consentire a Frodo qualche chance in più di riuscita nella sua difficilissima impresa.

    Del resto, questo meccanismo di deviazione dell'attenzione del "cattivo", si vede anche con Carson che tenta (con esito positivo) di distrarre Yama. Quindi Mefisto pecca di presunzione, a mio avviso, non difetta di intelligenza. A meno di argomentare che la presunzione, spinta oltre certi limiti, si traduca in un offuscamento dell'intelligenza di una persona che pure non ne sarebbe priva...

    Su Yama, poi, mi pare eccessiva la definizione di imbecille. Per me la sua condotta è chiaramente segnata dalla follia da cui è stato da poco estratto, ma che lo mantiene ancora, con quell'efficace immagine impiegata da uno dei demoni su cui ha fatto affidamento, in questa condizione di confine. No, per me Yama ha proprio un comportamento "borderline", da persona instabile, che però, come il padre, è contraddistinto da un ardente orgoglio che non gli fa percepire in modo nitido i suoi limiti. Che certamente, rispetto al suo diabolico genitore, nel suo caso sono nettamente superiori, anche per comprensibili motivi contingenti, stante questa condizione di essere stato da pochissimo sottratto a un periodo lunghissimo di allucinazioni devastanti.

    A mio modo di vedere l'eccesso di arroganza e presunzione se ti portano a distorcere la realtà, sottostimando i tuoi avversari o sovrastimando te stesso, sono una via attraverso la quale si manifesta se non la stupidità ma l'assenza di un'intelligenza degna di nota. Mefisto per me è un super cattivo ma non così tanto intelligente e lo dimostra non solo ora ma anche in passato. 

    Rimane atipico, in generale Tex incontra nemici bravi con le pistole o con la violenza, altre volte incontra uomini intelligenti che risultano anche più pericolosi di quelli che menano le mani e usano le armi. 

    Mefisto non rientra in nessuna delle due categorie, non è un genio del male, ma il male puro, spesso incontrollato. Nel senso che dopo aver ordito piani quasi perfetti, tutto va in vacca per errori anche banali e in una serie di eventi che sfuggono al controllo di Mefisto. 

    Non lo definirei certamente più intelligente di nessuno dei 4 pards, forse scaltro in alcune circostanze ed ingannevole, ma non più intelligente. Ordinario e umano da quel punto di vista. 

    Yama lo si giustifica con la storia della follia quando ammazza gente senza rendersene conto. Evidentemente alterna momenti di lucidità a momenti in cui torna ad uno stato di allucinazioni.

    Ma quando poco prima tortura Carson e lo libera dall'incubo è abbastanza lucido da capire come liberare un uomo dall'ipnosi, agisce seguendo una logica (seppur facendo la figura dell'idiota), sa cosa sta facendo, si impegna per conseguire il risultato ed è evidentemente abbastanza forte mentalmente da imporre la sua volontà al demone e da liberare Carson dall'ipnosi di Mefisto.

    Per cui è capace di intendere e di volere in quel frangente, ed in uno stato di lucidità piuttosto evidente si comporta comunque da imbecille. 

    Se dovesse, nel proseguo della storia tornare lucido in pianta stabile, credi che Yama potrebbe essere un serio nemico? Per me risulterebbe davvero difficile da credere, sarebbe inferiore a Mefisto di molto e Mefisto è già stato in parte sconfitto. Ergo, Yama è davvero inutile se non per diventare sacrificabile o per creare qualche danno. 

    MI stupirei e sarebbe grottesco se Yama fosse capace di dar noia ai nostri pards, svilirebbe i pards

    • +1 1
  17. Terzo albo letto, dopo aver riletto le prime due parti. Scrivo la mia, anche io ho diversi dubbi, con possibili

     

    SPOILER 

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    Il terzo albo si mantiene su buoni livelli ma a mio avviso se questa storia avesse l'aspetto di un oggetto sarebbe quello di una campana.

    Parte come un diesel, fa scaldare il lettore nel primo albo, introducendo tutto ciò che c'è da introdurre e lo fa bene. Ti fa venir voglia di leggere il continuo e l'attesa di un mese si sopporta davvero a fatica. Disegni belli, giusti per la storia, anzi direi proprio al servizio della storia che per me è uno dei migliori complimenti si possano fare a un disegnatore (in questo caso disegnatori). 

     

    Il secondo albo raggiunge vette davvero alte a mio avviso, con tantissima azione, dalla folle corsa sul promontorio con annessa apparizione della morte e di un diavolo, spaventosi, perfetti, scena davvero suggestiva, passando dal rapimento di Devlin, alla trappola quasi fatale per Tex e Carson nel vecchio edificio abbandonato.

    Quest'ultima scena del secondo atto è spettacolare, terrificante, angosciante, ma i nostri si battono fino all'ultimo, spettacolare Carson che spezza la corda al secondo colpo di pistola (si contano i millisecondi in questa scena), e il ragazzo che si cala dall'edificio ormai in fiamme dondolando alla campana, i cui rintocchi fanno da eco agli spari. Un richiamo della recente "le navi perdute" con la campana nella nebbia a fare da richiamo? Bello bello.

    Dopo le altissime vette, si scivola verso il terzo atto, vissuto in tempo reale o quasi (con i minuti che si sovrappongono alle vignette), quasi per intero nel manicomio. Terzo atto buono, ma più da storia normale che eccezionale (come invece si può supporre leggendo il secondo albo).

     

    Nel terzo albo qualche nota stonata a fronte comunque di una storia godibile e con degli ottimi disegni (anche se leggermente tirati via rispetto alla quasi perfezione del secondo albo).

    Note stonate che fanno si che per me, questa storia che ha sfiorato un 9 pieno, si assesti su una media di 8 (7 per il primo albo e il terzo, 9 per il secondo+ un bonus per la storia nell'insieme). 

    - Si parte con la quasi inutilità di Tiger e Kit Willer. Si battono un po', più Kit che Tiger ma oltre a sfuggire ad un primo rapimento (per merito anche della polizia), comunque poi finiscono per farsi catturare alla seconda occasione utile (pur avendo la certezza di aver a che fare con Mefisto e avendo Tiger capito che Devlin non è chiaramente se stesso), e vengono liberati solo grazie all'intervento dei ragazzi della palestra. Forse invece di dare tanto rilievo a così tanti personaggi secondari, si poteva dare a Tiger e Kit Willer un ruolo maggiore nel liberare Devlin e mettere Mefisto tra due fuochi.

    - Tex si libera in modo troppo banale. Bella la tortura di Carson, ma difficile da comprendere il modo di agire di Mefisto, che torna ad essere terrificante per davvero rispetto alla macchietta Nizziana, ma non sembra averci guadagnato poi così tanto in termini di intelligenza. 

    Alterna lo scherno e l'amore per il figlio, ma di fatto lo considera un imbecille eppure lo lascia da solo a controllare Tex e Carson. Risultato: Yama è un imbecille per davvero, e comunque il lettore non lo prende mai per un attimo sul serio.

    - Mefisto lascia un coltello piantato a pochi centimetri dalla mano di Tex. No no no non ci siamo Steve, mi sa che l'imbecille sei anche un po' tu. Lasciando perdere Tex in versione Hulk, che allunga le cinghie all'inverosimile, forse si poteva trovare un'altra via di fuga.

    - Mefisto rivela la sua identità a mezza San Francisco, sicuro di non pagarne le conseguenze. Risultato: tutta la polizia e un'intera palestra di forzuti invadono il suo manicomio. Well done Mefisto. Avrei comunque trovato più poetico vedere i 4 pard districarsi nel covo di Mefisto tra agguati e pazzi assassini senza tutto quel supporto, ma attraverso una sfida giocata tra passaggi segreti di un manicomio che deve averne molti.

    -Yama, per me totalmente inutile (almeno per questa prima parte della storia) se non a liberare di fatto i pards con le sue azioni da imbecille. 

    Sarà meno forte del padre, ma di fatto non ne è nemmeno l'ombra. Un pazzo come molti altri (anzi meno temibile) all'interno di un manicomio. Ordinario rispetto a tanti criminali presenti nella storia. Tempo dieci minuti e tempo di fare una cazzata di troppo e Yama torna a fare il pazzo.

    Finora il peggiore della storia per distacco, sarà una palla al piede anche nel secondo?

    Magari Mefisto alla fine della storia in sette albi uscirà sconfitto male ma non morirà del tutto, in modo da poter tornare tra vent'anni. Ma questa rappresentazione di Yama come un pazzo all'ultima spiaggia mi fa pensare che forse almeno lui verrà ammazzato per sempre (e ci starebbe), così da accontentare almeno in parte chi vuole il mondo di Mefisto fuori dal mondo di Tex senza far danni irrimediabili e sacrificando una pedina sacrificabile. Una possibile morte di Yama potrebbe dare a Mefisto una ragione di ritorno tra tanto tempo, con l'odio per il ranger ogni oltre confine immaginabile.

    Mefisto dice chiaramente di voler ammazzare l'unico figlio di Tex di fronte al ranger, chissà magari subirà una sorta di beffa subendo proprio lui questa sorte (in fondo Yama è l'unico figlio di Mefisto).

     

    Sembrano dettagli abbastanza pesanti per come riportati e dal mio punto di vista lo sono se messi a confronto con la quasi perfezione del secondo albo, ma nonostante questi aspetti che non ho molto gradito, la storia nel complesso è riuscita bene, non era facile infatti trattare il ritorno di Mefisto, e soprattutto andrà rivista in parte dopo averne letto il seguito che sicuramente ci terrà incollati alle pagine!

     

     

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  18. Comunque devo dire che il leggere albo per albo e poi tutto insieme alla fine si sta rivelando interessante (non lo avevo mai fatto, sempre letto tutto alla fine). 

    Ho infatti ripreso il primo albo di questa storia e riletto le prime ottanta pagine e mi è venuto da sorridere quando ho notato che, nella vignetta che precede l'agguato di Tex (sbucato dalle acque fognarie per catturare il macellaio), i topi sembrano accorgersi della presenza del ranger, ed escono ordinatamente dall'acqua. Non me ne ero accorto alla prima lettura.

    Sono cazzate, magari non è neanche voluta, e sicuramente sono altri i dettagli da cogliere alla seconda lettura, ma se davvero è stata voluta voglio far sapere a @borden che ho riso come un povero idiota vedendo quei topolini allontanarsi dal luogo dell'appostamento

  19. 13 minutes ago, Piombo Caldo said:

    Kit Willer ha imparato a sparare e usare il cervello da Tex, a seguire le tracce e scagliare le frecce da Tiger, e ad andare a donne e in cerca di ristoranti da Carson.

    Con una scuola così mi sa che è il migliore di tutti.😋

    e il paradosso è che sembri essere il meno caratterizzato e meno interessante, ma forse questo è il frutto di anni di oblio/ostaggio. 

    Basterebbe rappresentarlo come un ventenne con le qualità che gli erano state attribuite dal creatore (abile cavaliere, pistolero abilissimo, cercatore di tracce, un po' scavezzacollo, istruito etc.,).

    Gli spunti ci sono per renderlo utile e funzionale a molte tipologie di soggetto e trama, proprio la sua educazione, intesa come istruzione lo rende unico tra i pard, l'unica difficoltà sta nel non mettere in ombra Tex e a farlo dialogare in modo efficace con altri pard coinvolti, che sia solo Tex o che si tratti di Carson e Tiger.

    A me non sembrerebbe ingombrante, o un doppione di Tex, perché il Kit vero non è un doppione di Tex, al massimo può avere tratti in comune col Tex giovane (grazie al ca***, ne è il figlio) e semmai può essere un valore aggiunto come contraltare col Tex maturo. 

     

    Ci vuole solo un bravo sceneggiatore, chi meglio di Borden, che non lo usi solo come comparsa. E ci vuole coraggio nel far uscire il personaggio dall'anonimato, smettere di trascinarlo e farlo evolvere in modo definitivo in qualcosa di utile, non bambinesco ma nemmeno soprammobile di Tex. 

    Non capisco questa voglia di ammazzarlo o farlo sposare/sparire e lo dice uno che nelle sue preferenze mette Kit Willer come quarto pard.

    Ma proprio per questo esigerei da lettore che Kit Willer venisse utilizzato come un vero pard, perché il potenziale c'è e Boselli nella storia della Montoya lo ha parzialmente mostrato, facendomelo diventare simpatico!!!! 

    Se io fossi uno sceneggiatore vivrei come una sfida la necessità di valorizzare un comprimario comunque storico (Kit appare già dai primissimi numeri ed è il figlio di Tex, non un coglione qualunque passato di lì per caso). 

     

    Perché non dedicare un albo bis, quindi parte della serie regolare (si, ci vuole coraggio in certe cose) che racconti un'avventura in solitaria di Kit Willer?  Abbiamo visto storie "in solitaria" del fratello di Tex, di Montales, abbastanza di recente, vedremo probabilmente storie dove Tex è sullo sfondo, e allora perché non puntare su Kit Willer?

    Si stanno facendo sforzi notevoli per dare una cronologia accurata su Tex, per raccontarne vita morte e miracoli, be usiamo un albo importante, un bel bis, per rimettere Kit Willer sui binari giusti, darne una caratterizzazione chiara che poi non cambi drasticamente nelle storie future a seconda dello sceneggiatore. Ed in questo modo Kit, senza rubare il post di comprimario a Carson, diventerà più facilmente arruolabile in qualche storia in più senza stonare. 

    Lancio simpaticamente la sfida al Bos @borden

    5 minutes ago, Diablero said:

    Davvero ti ha entusiasmato quel Kit Willer?

     

    Per me è una copia sbiadita (perchè appunto ha perso le sue caratteristiche originali senza ottenerne altre in cambio) rispetto a quello era.

    Diciamo che mi è parso un passo in avanti rispetto ad un Kit Willer palla al piede. Preferisco questo genere di tentativo, se poi sfocia in una riabilitazione e miglior caratterizzazione del personaggio in storie future, piuttosto che l'oblio, il matrimonio, la morte. Certo non è facile partendo dal Kit attuale.

    Troppo facile per uno sceneggiatore parcheggiarlo, si può usare in modo efficace, ma gli si deve dare una caratterizzazione nitida, sfruttarne gli aspetti peculiari (penso all'istruzione che lo renderebbe adatto in storie dove sono necessarie indagini e conoscenze che Tex e Carson non hanno), magari trasformandolo in una sorta di alternativa meno potente del Morisco, ma capace di sparare e districarsi in vicende dove si richiede un certo grado di conoscenze e istruzione (per le quali magari non serve scomodare il Morisco, o magari perché no, mandare Kit Willer a fare scuola dal Morisco per accrescere la sua istruzione o farli agire insieme in una storia ed usarla come pretesto per far avvicinare Kit al Morisco come sorta di nuovo mentore da cui attingere e che quindi potrebbe beneficiare di Kit Willer come alleato in prossime storie, una sorta di studente!).

     

    Fermo restando che se ne potrebbe accentuare anche il lato indiano, facendolo agire con Tex, potrebbe essere Kit Willer ad andare in avanscoperta, come fa spesso Tiger, o potrebbe essere Kit in alcuni casi ad assumersi la responsabilità di azioni spericolate, dosando il tutto, senza oscurare Tex. 

    In fondo spesso Carson si dimostra validissimo anche in solitaria senza oscurare Tex, perché? Perché Carson ci sta simpatico, ci piace avere la dimostrazione che è capace, quasi pari di Tex. Basta lavorarci e si può ottenere qualcosa di ottimo anche da Kit Willer, non si tratta di stravolgerlo dato che al momento è abbastanza neutro, basta rispolverare in modo saggio l'essenza originale del personaggio. Se Borden riesce anche in questo e ha tutti i numeri per farlo, sarebbe una grande conquista per Tex in generale e a me sembra l'unica vera strada percorribile per cambiare le cose. Oppure lasciare Kit come è, ma che peccato!

    22 minutes ago, Diablero said:

     

     

    (e, scusate, ma fra i tafazzi ci metto anche quelli che invece di chiedere più spazio autonomo per kit, propongono di ammazzarlo o di farlo sparire sposandolo... cose buone per un "evento" magari con copertine multiple e attori travestiti con finta cerimonia a Lucca, come le cose che piacciono tanto oggi, ma che non risolvono il problema perchè non lo toccano minimamente...   :rolleyes: )

     

     

     

    Sono d'accordo. Per questo penso che sia necessario osare, far evolvere un po' il personaggio, dandogli o restituendogli qualche caratteristica fondamentale. 

    La storia dell'istruzione potrebbe essere una via, renderlo davvero il pard istruito e non solo un saccente che conosce qualche nozione in più del padre, magari farlo agire con Tex e il Morisco. Tex è un fumetto un po' statico, non avvezzo a grossi cambiamenti, almeno dal punto di vista del lettore medio, ma se c'è davvero in atto un tentativo di modernizzazione, anche dando a Tex una cronologia chiara etc., Kit paradossalmente è il personaggio su cui investire per qualche cambiamento che dia una sferzata positiva.

    Non credo i lettori vedrebbero bene grossi cambiamenti di Tex, Carson o Tiger, su Kit si può osare secondo me di più, offre la possibilità di fare dei cambiamenti (e con cambiamenti intendo un' evoluzione che dia una chiara connotazione al personaggio e quindi lo renda utile e funzionale a molte storie) con un rischio molto minore e con una grande possibilità di guadagno

  20. Ho letto con interesse la discussione che inevitabilmente finisce su Kit Willer. 

    Personaggio che non mi ha mai entusiasmato, fino alla lettura della storia con la Montoya. Si, una storia non proprio spettacolare per diversi motivi ma quel modo di rappresentare Kit è secondo me efficace. 

    Capace, sicuro di se, un pelino arrogante. 

    Il Tex giovane come è? Spericolato, arrogante, sicuro di se, abile quasi quanto il Tex maturo.

    Kit Willer potrebbe essere questo, non un personaggio destinato a fare da ostaggio, non la copia del Tex maturo ma qualcuno che ricordi quel Tex giovane.

    Basterebbe rappresentarlo per quello che è, un meticcio, con le qualità degli indiani e in parte di suo padre. Non all'altezza di Tex in tutto, ma complementare a Carson e Tiger in termini di efficacia.

    Potrebbe essere infatti un abilissimo cercatore di tracce (Carson lo è ma apparentemente un po' meno di Tex e di Tiger), abile cavaliere, atletico, in una situazione in cui ci sia da andare in avanscoperta, in assenza di Tiger lui potrebbe farlo, etc.,

    Insomma potrebbe funzionare in coppia anche con Tex, o nel trio, se tratteggiato come un abile combattente ma comunque un po' al di sotto del padre. 

    Non dovrebbe prendere il posto di Carson come comprimario, ma lo si potrebbe usare più di frequente. Non sarebbe un doppione di Tex ma soltanto suo figlio.

    I suoi studi, il sarcasmo che spesso mostra, sono tutti tratti che si prestano anche a renderlo uno spalla del padre, o come dicono altri in coppia con altri pard.

     

    Dragon Ball, per carità molto diverso da Tex, ci presenta Goku, in un'ideale parallelismo sarebbe il nostro Tex. Gohan, che ne è il figlio, è simile al padre per molti tratti, ma è uno studioso (chi vi ricorda?), e in certi frangenti della storia diventa pari al padre in quanto a forza e capacità di combattimento, senza eclissarlo. 

    Bisognerebbe solo accettare il fatto che Kit Willer sia cresciuto rispetto al bambino che tirava frecce a Carson, pur restando però giovane e in parte ribelle. 

    La storia con la Montoya dimostra, al netto dei difetti, che Kit Willer può essere un gran personaggio, ma la differenza la fanno l'abilità dello sceneggiatore e il soggetto che non devono eclissare Tex ma rendere Kit un alleato credibile e non una palla al piede

  21. 3 minutes ago, Enrico said:

    Quindi il terzo lo avrai letto solo una volta mentre i primi due, due volte ciascuno... e non ti turba aver letto il terzo soltanto una volta?

     

    No, e non vedo perché dovrebbe:blink:

     

    5 minutes ago, Enrico said:

     

    In realtà non credo sia mai stato detto ma, trattandosi di DUE storie collegate fra di loro, presumo che si possano leggere separatamente... ma è soltanto una mia congettura

    lo stesso Borden ha in sostanza suggerito che si potrebbe fare così in qualche post sopra, chiaramente rimandando poi alla preferenza di ognuno. Ma penso si possa fare tranquillamente 3+4 per chi non vuole leggere tutti e 7 alla fine

  22. Guardate che condivido il fatto che ognuno legge come gli pare. 

    Con questa storia, per la prima volta in assoluto, ho iniziato a leggere albo per albo, altrimenti ho sempre letto le storie solo alla fine! Però con questo sistema mi sto trovando bene. 

    Paradossalmente mi trovo meglio a leggere Tex Willer tutto di un fiato (quando si presterebbe forse meglio a una lettura per episodi), mentre inizio a maturare l'idea di leggere Tex classico, mese per mese. Boh sono strano io eh!

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