Angelo1961
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Ottimo le Tigri volanti, ma...
Non è da poco uscito questo?
Sulle letture.
XIII, per me, è imperdibile.
A proposito, ho appena ordinato questo... Mi pare interessante. Un horror ambientato durante la guerra di secessione... Non so nulla degli autori, ma mi ispira...
L'ho ordinato assieme a qualche giallo di Olivieri e Simoni, sempre ambientati nella "nostra" Milano...
Cavoli. Vedo che è morto Mino Milani. Un tuo "conterraneo" che magari ti ha ispirato in carriera...
Io penso a Bob Crokett, Lord Shark... Melchiorre Ferrari...
Mi dispiace....
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Dovrò attendere allora... Come ormai da abitudine, leggerò la storia quando avrò in mano tutti gli albi che la compongono.
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Mi pare, a naso, una storia interessante. Mi lascia perplesso (pignolo ) solo il titolo, assai poco evocativo e, per certi versi incomprensibile. Capisco che dopo migliaia di albi sia arduo trovare un titolo, ma questo mi suona strano. A meno che non scimmiotti qualche frase letteraria famosa... ma io in questo campo ( e non solo in questo) sono assai ignorante...
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Ma no dai Gilas. Se in cover ci mettono Il Piccolo Ranger, concordo con te, perchè è un personaggio alieno alla saga. Ma se ci mettono uno dei personaggi capisaldi della saga, non c'è nulla di anomalo.
Peraltro, come dice Il Biondo, stiamo parlando di una serie nata da una manciata di anni, che deve ancora storicizzarsi e, di conseguenza, avere alle spalle una tradizione di copertine. Capirei, ripeto, una cover senza Tex nella serie che ha quasi 800 numeri, allora sì che è strano.
Perchè allora potremmo contestare quando su Topolino ci mettono Paperino o Qui-Quo-Qua!
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A me risulta che Kit Carson faccia parte integrante e sostanziale della mitologia texiana. Secondo me è più consona questa cover rispetto, per esempio, al sempre citato e classico "Assedio al post numero 6" (sempre che quell'indiano non sia Tex)
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<span style="color:red">2 ore fa</span>, MacParland dice:
3) La storia "Rick Master" è ambientata nel 1892, la storia sarà ambientata in quel decennio o in quello precedente?
Semplice. Se c'è il suo assistente giapponese (che poi diventa cinese...), siamo dopo il 1892, con Tex quindi almeno 54enne...
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<span style="color:red">14 ore fa</span>, Carlo Monni dice:
Richetto, personaggio interpretato da Peppino Mazzullo nello Zecchino 'Oro degli anni 60. I suoi duetti il Mago Zurlì finivano sempre con lui che gridava: "Pignolo"
Marzullo è stato anche la storica voce di Topo Gigio.
Mazzullo o Marzullo?
Pignolo!!!!!
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<span style="color:red">45 minuti fa</span>, PapeSatan dice:
Personalmente compro tutti (e solo) gli inediti di qualunque collana di Tex perché seguo il personaggio e considero le varie collane come le diverse vetrine, ciascuna con le sue peculiarità, di uno stesso negozio che vende quel dato prodotto in diverse sue forme, tutte ugualmente pensate per offrire il meglio, almeno nelle intenzioni di autori e disegnatori, all'acquirente.
Si, anche io, a parte le brevi e i cartonati (non sempre) perché sono contrario alle storie brevi. Le altre si devono acquistare tutte, anche perché un fumetto è sempre bello finché non lo leggi e scopri che è brutto.
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<span style="color:red">4 ore fa</span>, virgin dice:
Va be', è legittimo trovare qualcuno antipatico. Basta non insultarlo. Non qui sul forum, almeno.
Aggiungo la mia. Recchioni mi è antipatico. Entra troppo in rotta di collisione con i lettori. Ma oltre a questo non mi piace quello che scrive. E mi riferisco a John Doe, ai miniTex e ai samurai, perchè Dylan l'ho abbandonato molto tempo prima di lui. Se non lo vedo su Tex, per me (egoisticamente) è meglio.
E' vero quello che dice Monni. A me, per esempio, Fred Vargas è molto antipatica, se non altro per le sue posizioni su Battisti. Ma scrive gialli da Dio e li leggo!
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<span style="color:red">4 ore fa</span>, valerio dice:
Ammazza, se per godersi una storia si deve andare a spulciare vignetta per vignetta come fa il buon Diablo, credo che mi verrebbe in odio qualsiasi cosa che leggo.
Come ti capisco!
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<span style="color:red">11 ore fa</span>, PapeSatan dice:
Buona sera,
mi rassicurate sul fatto che non devo andare dall'oculista, confermandomi che nel prossimo numero di "Tex Willer" in copertina non compare Tex Willer?
A te va ancora bene. Io invece non la vedo nitida, come se la superficie fosse rigata. Devo decidermi ad andare dall'oculista...
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Posto che la cover è la cover è l'ultima cosa che mi interessa di un albo, devo dire che questa è bruttina... E mi pare anche un Tex corto di gamba.
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Interessante però questa discussione . Ma, ragionando da sempliciotto, dico che GLB ci ha portato in Canada, Messico, Yucatan (sempre Messico comunque), Isole caraibiche, Isole "kanakike", Bolivia, New Orleans e San Francisco, Florida, Nolitta ci ha portato a Panama, sull'isola di Provvidencia, Boselli fino a Cuba e Patagonia (oltre che New York, New Orleans ecc...ecc...), Ruju in Guatemala... E chissà quanti posti non "west" dimentico... Per ribadire (ripeto, da sempliciotto) che Tex non è western, ma è tutto. Per cui io non i chiederei se Nizzi sa scrivere storie western, ma se sa scrivere storie di Tex.
SE stringiamo troppo l'obiettivo dovremmo dire che neanche Soldati a cavallo di John Ford è un western...
Mente wikipedia, par quanto sia più o meno credibile dice: "Soldati a cavallo (The Horse Soldiers) è un film western del 1959 di John Ford"
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Faccio mia la tua considerazione "C'è da dire che Nicolò ha disegnato la storia più bella,ovvero la cella della morte". Ma oltre a questo, per me, Erio Nicolò riusciva a rendere "poetiche" le storie e tutte, e a me personalmente le dipinge quasi di nostalgia struggente. Una sensazione che, su Zagor, me la rende solo Donatelli (che pure non era un grandissimo artista).
Consiglio, a chi prova le stesse cose, questo volume Allagalla:
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Se poi devo aggiungerci quella di Tex Willer, un 9 glielo dò...
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Io invece mi aggiungo a chi ha letto con piacere questa storia. In cui anche i disegni di Matrantuono, che non apprezzo su Tex, hanno il loro perchè...
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Non resisto a dare le mie valutazioni...
- n. 3-4 prima storia di Mefisto VOTO 7
- n. 39-40 seconda apparizione di Mefisto ("La Gola della morte") VOTO 7
- n. 78-79-80 terzo scontro Tex e Mefisto ("Incubo") VOTO 6
- n. 93-94-95 quarta di Mefisto ("Black Baron") VOTO 9
- n. 125-126-127-128 morte di Mefisto e prima di Yama ("Il figlio di Mefisto") VOTO 9
- n. 162-163-164 "Il ritorno di Yama" VOYO 7,5
- n. 265-266-267-268 ancora Tex contro Yama VOTO 6,5
- n. 501-502-503-504 "Mefisto" di Nizzi VOTO 7
- n. 673-674-675 "Il segno di Yama" di Boselli VOTO 7
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Evado dall'argomento Tex e resto nell'argomento Boselli. Caro Mauro, sono un grande lettore di Dampyr, però, sinceramente l'albo di questo mese è assai deludente, quasi un supplizio, al punto che sono volato via velocemente sulle pagine per arrivare alla fine. E fa il paio con l'albo del Messia, altra storia per me molto negativa.
Lo dico solo per lasciarti l'impressione di un lettore.
Mandi!
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E' possibile bannare un utente per bestemmie?
Invece concordo con Innocente. sono andato a rileggermi Winnipeg e l'ho trovata deludente.
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<span style="color:red">12 ore fa</span>, Juan Ortega dice:
Io credo che sia la sintesi tra sceneggiatura e disegni a rendere una storia bella o brutta.
Non puoi prescindere dalla buona riuscita di queste due componenti.
Altrimenti la storia ti potrà piacere perché è fatta bene ma i disegni sono così così, oppure l'esatto contrario.
Io ho un debole per Erio Nicolò e, non a caso, le mie due storie preferite di Tex sono state disegnate da lui.
Questo però grazie anche a due sceneggiature appassionanti.
Potrei citarti diverse storie disegnate divinamente ma senza una trama coinvolgente e viceversa.
In genere un disegnatore che non ami particolarmente ti indispone alla lettura (a me è capitato soprattutto con Blasco, il cui tratto non digerisco per nulla) mentre lo sceneggiatore gode di maggior propensione alla fiducia del lettore.
A meno di qualche eccezione
Concordo con il secondo e terzo punto. Nicolò resta per me il top dei top, Blasco avrebbe potuto "rovinarMI" anche una storia stupenda. Come dici tu mi "indispone alla lettura". Penso, per esempio, con estremo fastidio a I rapinatori del Missouri, il ritorno dell mano rossa, la banda del teschio, La spia, Topeka, il seme dell'odio. Sono titoli che mi portano alla mente disegni fastidiosi e, pur trattandosi magari di buone storie, non riuscirei mai a riprenderle in mano, perchè, appunto, "mi indispone alla lettura". Cosa personale ovviamente. E questo risponde al primo punto, perchè, come ho detto, una bella storia disegnata male (no, mi correggo, disegnata in modo che non digerisco) non potrà mai piacermi.
E ha ragione Carlo Monni. Come ho già detto, non apprezzavo Muzzi, però, storie come La dama di Picche o Wanted, le ricordo con estremo piacere e le rileggerei. A differenza del citato Blasco. Ma resto sulla mia idea che un disegnator può solo peggiorare una bella storia. Se il Grande inganno (per me la miglior storia di Tex in assoluto, seguita a ruota da Sulle piste del nord e Tra due bandiere) anzichè da Nicolò fosse stata disegnata da Blasco... Cioè, NIcolò non "migliora" la storia (magari sarebbe stata bellissima anche con Galep o Ticci o Letteri), è semplicemente adattissimo, direi perfetto. Ma un altro (cito ancora il "povero" Blasco) l'avrebbe per me, rovinata...
Ps. Ha ragione Monni anche sul fatto che non ci sono disegnatori "peggiori", ma piuttosto "che non piacciono". Perfino Gamba ha avuto il suo perchè...
Ps2. Però, un fondo di verità di Juan vale anche per me. Infatti qualunque storia di Nicolò mi piace. E non solo quelle "epiche" che mi vengono facilmente in mente, come Le colline della paura, I due rivali, Sasquatch, Trapper, Fantasmi nel deserto, Il tiranno dell'isola, Gilas...
Nicolò è l'unico caso in cui le storie sono belle perchè le disegna lui.
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<span style="color:red">11 ore fa</span>, Diablorojo82 dice:
E qualcuno tornerà vero un giorno?
Sì, nella trasferta europea di Tex...
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E' evidente che tu, a differenza di me, sei un cultore dell'arte. Io, non lo nasconde, considero il fumetto solo come un modo per occupare il mio tempo libero. Anzi, per sfruttare al meglio il mio tempo libero. Tenendo presente che il tempo libero, per me, è la cosa più preziosa. Ergo, il fumetto è importantissimo perchè mi permette di sfruttare al meglio la mia cosa più preziosa.
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No dai. E' una similitudine che non ci sta. Il fumetto è una storia raccontata con disegni. Nient'altro (eppure tantissimo!!!!!)
Quindi, alla fine, è una storia. E i disegni sono al servizio della storia.
Ps. Infatti la cosa peggiore che può capitare, secondo me, è una storia al servizio dei disegni. Capovolgendo la finalità di un fumetto. E ce ne sono di casi così...
Anche per questo non ho mai capito chi prende un fumetto solo per chi lo disegna, infischiandosene di cosa raccontano quei disegni.
Quanti Tex rileggete mediamente in un mese?
in Domande dei lettori
Pubblicato
Una volta, da ragazzino, avevo solo scuola, sport, giochi e fumetti, per cui rileggevo anche 3-4 volte in un mese gli albi, attendendo i successivi. Ora, essendo (pare) adulto, ci sono altre mille cose per cui non riesco neanche a stare al passo, metto in libreria e quando posso leggo. E ogni tanto, se c'è un rimando, vado a pescare la storia. Per esempio ho riletto Winnipeg, ispirato dalla quadrupla artica. Rileggerò anche Nei territori del nord Ovest...
Il secondo problema da (sempre pare) adulto è che se leggo la sera, dopo 10 minuti mi addormento...