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TWF - Tex Willer Forum

frank_one

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Messaggi pubblicato da frank_one

  1. Adesso, Paxa dice:

     

    La comprerei all'istante! Attualmente prendo sia la Nuova Ristampa che TuttoTex per riempire buchi nella collezione, ma l'idea di una VERA ristampa, stile "3 stelle" in formato magari leggermente più grande (rigorosamente in b/n) mi attirerebbe non poco!

    Chissà che non facciano qualcosa quando terminerà la pubblicazione delle strisce anastatiche attualmente in corso..

  2. <span style="color:red">1 ora fa</span>, Otami dice:

    Non sono però d'accordo sul fatto che "non si potevano saltare queste storie o riassumerle in poche vignette": un genio come Boselli avrebbe potuto eccome!

    Riassumere la vicenda della Mano rossa, la storia in cui Tex diventa ranger, in poche vignette? Non avrebbe avuto molto senso. Queste sono storie chiave che vanno raccontate al meglio, possibilmente anche espanse. Sono passaggi obbligati.

    Ovviamente la speranza è che oltre a queste ne vedremo anche di nuove e altrettanto curate e rilevanti.

  3. 3 ore fa, Tex_Willer90 dice:

    Mi piacerebbe che il personaggio del Tenente Lagarde, visto il finale, venisse ripreso più avanti in qualche altra storia, mi ha colpito molto.

    Anche a me. Più ripenso a questa storia e più mi rendo conto di aver inizialmente dato troppo peso, nel mio giudizio, alla pochezza della vicenda di contorno, quella che coinvolge Tex e i contrabbandieri. I veri protagonisti sono Lagarde e i suoi fantasmi interiori e non c'è nulla di male se ogni tanto Tex e soci stanno sullo sfondo. Tutto sommato è stata una buona storia e Lagarde, se sviluppato in storie successive, potrebbe diventare un personaggio ricorrente interessante, al pari di Jim Brandon o anche meglio.

    • +1 2
  4. 4 ore fa, Jeff_Weber dice:

     

    I cinesi erano maggiormente presenti in California e soprattutto a partire dal termine della Guerra d'Indipendenza, con la costruzione delle linee ferroviarie. Ovviamente @borden ha voluto contestualizzare meglio le vicende.

    Non sono sicuro di apprezzare questi adeguamenti. Se Bonelli aveva piazzato un cinese e ora Boselli lo trova fuori luogo, preferirei che quest'ultimo si inventasse qualcosa per spiegare come c'è capitato un cinese in quel posto insolito, piuttosto che sostituire un cinese con un messicano. Anche perché c'è il rischio di far passare il messaggio che uno straniero vale l'altro.

     

    Revisioni a parte, ho apprezzato molto questo secondo albo.

    Ghion mi sembra ancora meglio che nel primo: magistrale! Con certi disegnatori così bravi comincio a chiedermi se faccio bene a seguire la serie Tex Willer comprando gli albetti mensili o se forse non dovrei recuperare queste storie tramite i volumi da libreria che le ristampano in un formato più grande.

    Ho trovato qua e là qualche dialogo poco naturale, come se chi scrive senta il bisogno di spiegare ogni cosa. Serviva che Tex mi spiegasse che si mette i fiammiferi dietro l'orecchio per non bagnarli? Serviva che i banditi mi spiegassero di cosa si occupa la Wells Fargo? O quei dialoghi per spiegarmi che Dinamite sembra comprendere quello che gli si dice? Si cade un po' spesso nel didascalico, quando invece mi aspetterei dialoghi un po' più sporchi, veristi, soprattutto quando a parlare sono furfanti e rapinatori. Siamo nel vecchio west, dannazione!

  5. <span style="color:red">5 ore fa</span>, Poe dice:

    Non c'è nessun dramma psicologico?:dubbioso:  La storia ruota proprio su questo, su una mancata elaborazione del lutto da parte di Lagarde, che non riesce ad accettare la morte della fidanzata né del suo amico Larry (che è costretto ad uccidere proprio nelle primissime pagine per alleviargli le sofferenze), finendo per sentirsi in colpa e dialogare continuamente coi loro fantasmi che lo tormentano.

    Lettura corretta. Lagarde non ha elaborato il lutto, quindi veder morire i suoi compagni prima e dover uccidere Larry dopo gli fanno rivivere il trauma non risolto della morte della fidanzata fino a farlo disregolare. Esce di senno per proteggersi da un dolore troppo complesso da gestire. Parlare con i "fantasmi" di Larry e della fidanzata equivale ad una negazione della loro morte. La negazione è una delle prime fasi dell'elaborazione del lutto, evidentemente lui è rimasto bloccato a quella fase.

     

    D'accordo anche col tuo voto: per me è una storia da 6,5, massimo 7. Purtroppo oltre alla vicenda di Lagarde, vero protagonista dei due albi, non c'è molta sostanza. Se consideriamo anche i disegni di Font, che mi sono piaciuti molto (ma non moltissimo), allora potrei portare il mio voto finale ad un 7,5.

    È comunque una storia che ricorderò positivamente e anzi non escludo di poterla rileggere.

    • +1 2
  6. Letto e apprezzato il primo albo. Ottima prova di Ghion (che ancora non conoscevo), a parte quando in un paio di occasioni nel ritrarre i volti dei personaggi lontani piazza una chiazza nera informe al posto degli occhi, cosa che mi ricorda certi incubi generati dall'AI. Non vedo l'ora di leggere il seguito e sono curiosissimo di vedere Tex abbandonare per la prima volta la sua casacca con le frange in favore della camicia.. rossa! Sì, vorrei quella rossa sulle copertine, almeno per un po'. Per quella classica gialla c'è tempo!

    Tex giovane fuorilegge: giacca con le frange

    Tex giovane ranger: camicia rossa

    Tex adulto: camicia gialla

  7. <span style="color:red">3 ore fa</span>, Diablero dice:

    guardando le tavole così, una ad una... ma che cavolo gli ha fatto la carta bianca a Bocci? Perché davvero, pare non ne sopporti la vista, deve coprire tutto con la china (si vede soprattutto nella prima tavola"...  :blink:

     

     

    Non sono d'accordo. La prima tavola è in effetti molto piena (normale, sono in una foresta), ma tutte le altre hanno ampi spazi privi di china, quindi la tua critica barcolla un po'.

    Oltretutto veniamo da una storia ambientata sulla neve, dove sulla pagina c'era più bianco che nero.

    • +1 1
  8. Storia piacevole, ma salvata dalla banalità solo dalla vicenda di Lagarde e delle sue visioni, aspetto questo attorno al quale ha gravitato quasi tutto il mio interesse durante la lettura di questi due albi. Sarà che per me la rivelazione della già avvenuta morte della fidanzata è stata una sorpresa a cui non ero ancora arrivato da solo, ma quello è stato per me il principale colpo di scena.

    Il resto purtroppo è stato poca roba: Tex che va di qui e di là seguendo tracce, una tribù massacrata senza un vero motivo, indiani un po' ingenui, un avvocato in mezzo a montagne innevate, Carson che si prende una botta in testa stranamente fuoricampo, Carson (lo stesso che si è appena fatto sfuggire un bandito) che viene chiamato a confermare la versione di Tex (che senso ha? I blackfoot non sembravano conoscerlo), Tex che butta una poveretta in un fiume gelato.

    La cosa che più mi ha fatto storcere il naso però è stato Louis che dice di non riuscire ad abbandonare le montagne perché sente di dover fare ancora qualcosa lì, anche se non sa bene cosa, nonostante più di una volta confermi di conoscere la direzione del forte. Mi ha ricordato un classico stratagemma dei videogiochi, quando non ti permettono di passare all'area successiva se prima non compi un'azione prestabilita che fa andare avanti la storia. Tante piccole ingenuità in queste 200 pagine.

     

    Nel complesso, una storia comunque piacevole, sufficiente a farti venire voglia di sapere come andrà a finire ma forse da sola non sufficiente a farti venire voglia di tornare in edicola il mese successivo.

    Io quando ho finito di leggere una storia faccio sempre due conti: questa storia vale i 9,80€ che ho speso? Temo non siano stati i soldi meglio spesi della mia vita, ma sono ancora contento di averli spesi. Paradossalmente avrei preferito spenderne 15€ ed avere un racconto su 3 albi: conoscere un po' meglio la storia di Lagarde, assistere alla partenza della spedizione della sua pattuglia, avere maggiori retroscena sulle attività dei contrabbandieri e i loro traffici con gli indiani, conoscere meglio Big Frank, capire meglio la questione dell'avvocato (anche se credo sia insalvabile), avere un finale meno frettoloso (ma avevano contato male le pagine che mancavano?).

     

    Chissà se rivedremo Louis e Nadine, non mi dispiacerebbe. Lui andrà a vivere con lei e i blackfoot? Se ne andranno più a sud a farsi una vita insieme? Temo si aggiungeranno ai tanti personaggi a cui mi affeziono e che purtroppo non rivedrò più.

     

    Disegni: mi piace molto Font, ha un suo stile unico e questo lo apprezzo sempre molto in un disegnatore. Ha uno stile che si fa voler bene, difficile spiegare perché.

    Stavolta non mi ha fatto cadere la mascella come nelle pagine finali di "Mezzosangue!" (621-622), ma mi ha regalato tante belle tavole piene di personaggi buffi tra alberi e neve. Se sono contento di aver speso quello che ho speso per questi due giornaletti è soprattutto per Font.

  9. Il 26/2/2024 at 23:04, frank_one dice:

    Finalmente sto per leggere questa storia, ma prima ho una richiesta:

    Volume alla mano, riuscireste ad indicarmi le pagine disegnate dai singoli autori? Non ho ancora imparato a distinguere con certezza gli stili di ognuno.

    È stato più semplice del previsto e molto istruttivo. Ho giusto avuto qualche difficoltà a capire dove finivano le tavole di Dotti e dove cominciavano quelle di Rubini conoscendo poco questi due artisti, anche se Dotti lo sto già apprezzando da qualche mese tramite le copertine di Tex Willer. Soffermarmi sugli stili dei vari disegnatori, confrontare tratti, osservare i diversi modi di rendere le ombreggiature, è stata un'avventura nell'avventura che mi ha divertito molto e mi ha fatto fornite un ulteriore livello di apprezzamento per questa bellissima storia.

    Ho trovato raffinato invece l'omaggio di Ticci... a se stesso. Davvero una bella idea.

     

    Per me che ho ancora molto da imparare, anche le pagine di approfondimento si sono rivelate utili.

  10. <span style="color:red">8 minuti fa</span>, Valter Favaro dice:

    Quando gli editoriali erano di Sergio Bonelli li leggevo sempre con molto piacere.

    Adesso devo dire che spesso do una rapida occhiata e raramente mi sento "coinvolto" nel leggerli.

    Pensavo proprio agli editoriali di Sergio Bonelli, ne ho letti un po' su vecchi Tutto Tex, sempre interessanti e sinceri. Spesso contenevano curiosi retroscena sulla serie e sulla sua lavorazione.

     

    Gli editoriali di oggi, specie sulla serie principale, invece spesso sono più una pubblicità sotto mentite spoglie dei volumi in pubblicazione, peccato. Per assurdo sono più interessanti quelli pubblicati sulle ristampe.

  11. Se le fumetterie non tengono Tex è perché in quei luoghi non vende. Non so se siete entrati in una fumetteria di recente, è il regno delle statuine e dei gadget della cosiddetta "cultura pop", ma soprattutto dei manga. Tex fa parte di un altro mondo, un altro pubblico. Se vi va bene trovate un angolino con qualche vecchio numero alla rinfusa, resti di una sezione dell'usato che il gestore non si ricorda nemmeno più avere (che però pretenderà di vendervi ancora al prezzo di copertina).

    Sicuramente nelle grandi città qualche fumetteria vecchio stile è rimasta (beati voi), ma il trend è questo.

     

    Le fumetterie sono ormai in mano al nemico, la nostra battaglia si combatte nelle edicole. Chiuse quelle non so dove andremo a prendere Tex, forse in tabaccheria.

  12. Sicuramente l'Associazione dei becchini gli passa qualcosa!

    Seriamente, pur trattandosi di un fumetto, trovo abbastanza plausibile il fatto che la gente che Tex aiuta gli dia qualche ricompensa, anche se per motivi narrativi non ci viene mai mostrato. Oppure quando per un suo intervento viene recuperato un bottino di migliaia di dollari e riconsegnato ai legittimi proprietari, volete che non lo ringrazino con una piccola parte di tale somma? Sarebbe strano il contrario.

    O perché no, potrebbe fare qualche lavoretto tipo il mandriano, lo scortatore, ... il postino! Il ragazzo ha talento da vendere, di certo pure nel far west non avrebbe faticato a racimolare qualche dollaro.

    E comunque la vita doveva costare DANNATAMENTE meno.

  13. Come mi dissero due commessi di due fumetterie diverse qualche mese fa, quando stupito di non trovare nulla chiesi informazioni: se cerchi i Bonelli la fumetteria non è il luogo giusto. I numeri nuovi li fanno arrivare esclusivamente su richiesta, quindi è meglio andare in edicola, e per l'usato è meglio rivolgersi a mercatini ed ebay. Ripeto, parola di commessi.

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