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Carlo Monni

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Messaggi pubblicato da Carlo Monni

  1. <span style="color:red">5 ore fa</span>, ElyParker dice:

    La parola sultano e sultanato non andrebbero usate per le monarchie musulmane generalmente non arabe?

     

    Non è detto. Sultano è proprio un termine arabo e come tanti altri di quella lingua ha attecchito nel mondo musulmano non arabo.

    Solo nella Federazione della Malaysia Sultano è il titolo dei governanti di sette degli Stati federati.

    <span style="color:red">5 ore fa</span>, ElyParker dice:

    Però nell'impero ottomano il sovrano aveva questo titolo,

     

    Il sovrano dell'Impero Ottomano aveva molti titoli tra cui anche quello di Qaisar - i -Rum, Cesare di Roma dopo la conquista di Costantinopoli e quello di Sultano dei Sultani.

  2. <span style="color:red">21 ore fa</span>, Il Biondo dice:

    Viene citata la battaglia di Adobe walls come fatto già narrato sulle pagine texiane, ma in quale albo/storia?

     

    Non torna nemmeno a me.

    Le battaglie di Adobe Walls sono state due: una nel 1864 ed un'altra nel 1874. La prima non può essere perché siamo nel 1867 e comunque dopo la guerra civile e la seconda sarebbe troppo in là nel tempo. Che Boselli si sia confuso? Anche Omero talvolta sonnecchia, quindi perché non Boselli? :laugh:

     

    <span style="color:red">21 ore fa</span>, Il Biondo dice:

    E sempre in quale storia Tex avrebbe dato una ripassata al colonnello Baylor, come afferma zagor in una vignetta?

     

    Come: in quale storia? Ma in "Bandera" naturalmente.

     

    Ed ora consentitemi il piacere di correggere Diablero. :D

     

    <span style="color:red">3 ore fa</span>, Diablero dice:

    a seconda battaglia di Adobe Wall è stata presentata non su Tex ma su "Deadwood Dick", nei numeri 5-7 (poi raccolti in un unico volume cartonato)

     

    Ha anche un adattamento sul n. 56 della Storia del West (54 prima edizione. Testi e disegni di Gino D'Antonio.

     

    <span style="color:red">3 ore fa</span>, Diablero dice:

    adattato sempre da Boselli da una storia di Phil Lansdale.

     

    Joe Lansdale. :P

  3. <span style="color:red">2 ore fa</span>, Angelo1961 dice:

    Mi accorgo che Monni e Enrico hanno detto le mie stesse cose.  Benissimo, solo che  io le ho pensate senza leggere l'albo, loro dopo averlo letto. Mi faccio i comlimenti da solo! 

     

    E stavolta sono meritati .:lol:

  4. <span style="color:red">3 minuti fa</span>, Tenente Castillo dice:

    P.S. Sul fatto che questa sarà la miglior storia con la Tigre non credo di avere molti dubbi, a prescindere dal rapimento di Kit che me l'ha resa meno gradevole. 

     

    Questo perché probabilmente l'hai guardato con una prospettiva errata.

    Il rapimento di Kit serve a più di una funzione narrativa.

    La meno importante è rafforzare la determinazione di Tex nell'inseguimento della Tigre Nera.

    Soprattutto, quel che è veramente importante è la costruzione del rapporto tra Kit e Daniel Silva in cui Kit agisce sostanzialmente da buona coscienza del ragazzo che non conosce realmente suo padre e prima che la storia finisca sarà , ne sono sicuro, costretto a fare una scelta.

    Per tutto l'albo Kit è tutt'altro che inerme e se la caverebbe benissimo da solo se la fuga non fosse oggettivamente impossibile.

    Il suo rapporto con la Tigre Nera è emblematico: Sumankan può anche avere un suo personale codice d'onore, ma è e rimane un cattivo. Non ci sarà redenzione per lui, Tex ed i pards non lo aiuteranno a riconquistare il suo trono , ma nemmeno staranno dalla parte di Van Gulik.

    Saranno 110 pagine molto interessanti mi sa .

     

    • +1 1
  5. <span style="color:red">12 ore fa</span>, Diablero dice:

    Beh, Pamina non può fare la fine di Jenny in una storia prima del 1868, e Cico non può morire. Direi che è una limitazione terrificante, non so come farà Burattini a scrivere Zagor con questo vincolo...

     

    In effetti è un compito titanico.:laugh:

  6. <span style="color:red">11 ore fa</span>, Diablero dice:

    personaggi sono al servizio della storia (o almeno, dovrebbero esserlo), e il loro spazio è dato per il ruolo che hanno nella storia, non per "l'importanza storica". Mettere la storia al servizio di scene "abbastanza lunghe per il loro rango" per me significa avere storie lunghe, pallose e piene di spiegoni...

     

    In genere chi fa certe osservazioni non ha la più pallida idea di come si costruisce una storia, di quali ne siano i tempi ed i ritmi. Io, forse, ce l'ho perché fin da ragazzino mi diletto a scrivere e può darsi che qualcosa abbia imparato. 

    Mi ricordo di uno che una volta si è lamentato per quello che definiva finale affrettato e poi è saltato fuori che avrebbe voluto qualche pagina di saluti tra Tex, i pards e gli altri personaggi della stori.

    • Confuso (0) 1
  7. Che paletti avrebbe mai posto Boselli? Ci ha descritto un futuro di Zago che è perfettamente logico e coerente. Lo avesse scritto chiunque altro non avremmo visto nulla di diverso se non nelle sfumature . Forse Burattini non avrebbe fatto diventare Cico un locandiere sposato con figli... o forse sì, chissà. Non lo sapremo mai a meno che non sia lui stesso a dirlo e dubito che lo farebbe,

    In ogni caso quali sarebbero questi enormi, addirittura, paletti? Nulla di quanto visto in questa storia si vedrà mai, perché la saga di Zagor non arriverà mai fino al 1868, il suo mondo narrativo resterà sempre fermo intorno al 1840 così come quello del Tex maturo da decenni è sostanzialmente fisso intorno al 1885.

    E per quanto mi riguarda Boselli, che Zagor lo conosce e lo ama come pochi, aveva tutto il diritto di scrivere questa storia, quella precedente e quella finale che comincio fortemente a sospettare sarà l'incontro tra un Tex maturo e lo Zagor invecchiato che Boselli avrebbe voluto scrivere già  25 anni fa.

    • +1 2
  8. <span style="color:red">28 minuti fa</span>, Diablero dice:

    Dubito molto che Boselli abbia deciso una cosa così importante senza essersi assicurato che Burattini non fosse contrario...

     

     

    Ed infatti erano perfettamente d'accordo.  Me lo ha confermato Burattini in persona se mai ce ne fosse stato bisogno e non c'era.

     

    <span style="color:red">18 minuti fa</span>, Cactus Pete dice:

    Il mondo del fumetto è fatto di idee, non di gradi.

     

    Il mondo del fumetto forse, ma non una casa editrice dove le gerarchie esistono eccome e di persone che avrebbero avuto  avuto il potere di bloccare tutto nella SBE ce ne sono almeno quattro, cinque con Burattini come curatore di Zagor. 

  9. Bellissima storia nello stile del miglior Boselli. Mi ha fatto ridere e commuovere al tempo stesso 

    Mi ha sorpreso trovare Cico sposato e con figli, ma la sorpresa è stata piacevole e pensandoci bene Pamina era la scelta migliore come moglie del Piccolo Uomo dal Grande Ventre.:laugh:

    Tutti i personaggi sono ben caratterizzati. Non è mancata nemmeno una bella rissa in stile fordiano scatenata da Arkansas Joe, decisamente un bel personaggio e spero lo si possa rivedere spesso prima della sua inevitabile fine cinque anni circa dopo il periodo in cui è ambientata questa storia.

    E veniamo a Zagor. Confesso che il vederlo mi ha provocato una struggente malinconia. Boselli lo ha caratterizzato in maniera ottimale: è ancora in gamba nonostante l'età, è ancora un idealista che non vuole smettere di combattere per un sogno che ormai non potrà più avverarsi. Il finale è amaro lo definirei nolittiano nello spirito quantomeno.

    L'ultima didascalia fa pensare che questa sia stata l'ultima impresa conosciuta di Zagor. A Lucca Giusfredi ha detto che il capitolo finale sarà molto particolari. Che sia l'incontro tra il Tex maturo ed uno Zagor ormai anziano a cui Boselli pensava già circa 25 anni fa? Sinceramente non mi dispiacerebbe.

     

     

     

     

     

  10. Il 27/11/2023 at 22:26, Hellingen dice:

    ella prima storia un po' forzato il finale con Tex teletrasportato alla fattoria

     

    In realtà è semplice: 1) sono passati due giorni, tempo più che sufficiente. 2) In realtà, proprio come Nash,  non si sono mai allontanati da Mesa Blanca. Non c'è bisogno che si mostri tutto quello che accade tra una scena e l'altra.

     

    Il 27/11/2023 at 22:26, Hellingen dice:

    con Slater che aspetta di spalle che gli sparino vicino le tombe.

     

    In realtà è fermo a guardare le lapidi delle sue vittime. Sa che nessuno gli sparerà alla schiera e quindi può farlo.

     

     

  11. <span style="color:red">1 ora fa</span>, Arthur Morgan dice:
    <span style="color:red">7 ore fa</span>, Marcello R. dice:

    Ho un vuoto...chi è che Tex sembra riconoscere nel saloon? Non ho l'albo sottomano, mi sembra che dica: "Possibile che sia...?"

    Se ti riferisci al saloon di Pueblo Feliz quello è Sandy il cercatore d'oro comparso nella storia di Nolitta invece quello nel saloon di shadow è il tizio con cui si era battuto prima Scott e che Tex credeva morto 

     

    Perché era morto come Ruby del resto.:lol:

    Se sei già morto cosa vuoi che sia una morte in più o in meno.:lol:

  12. Il 19/7/2020 at 21:05, Diablero dice:

    Berardi su Tex l'avrei voluto, ma sotto la supervisione di altri.  A scrivere e basta. E con il divieto di usare "assistenti"... 

     

    Capito in questa discussione ed ecco che mi ritrovo a rispondere ad un post di tre anni fa .:P

    In effetti questa è stata l'unica vera condizione che Boselli pose a Berardi a suo tempo: che scrivesse la storia da solo. Se Calza o Mantero avessero voluto provare a scrivere Tex avrebbero potuto presentare un loro soggetto in proprio, per così dire 

    Tornando a D'Antonio, nell'ormai lontana tarda primavera del 2006 assieme a Rossano Rossi accompagnai a Milano Civitelli che doveva fare le ultime revisioni all'albo n. 555, "Il killer misterioso" che sarebbe poi uscito a gennaio 2007. Per una fortunata coincidenza  trovammo in redazione proprio D'Antonio. Sergio Bonelli ci invitò tutti a pranzo ed io mi ritrovai seduto alla destra di D'Antonio e di fronte a Bonelli e Canzio.

    In quell'occasione D'Antonio disse che scrivendo Tex si accorse di aver giudicato male il personaggio e che scriverlo gli piaceva. L'unico problema era il vincolo sulla lunghezza delle storie.

    Bonelli e Canzio replicarono quasi all'unisono: "Per lei non c'è".

    Allora D'Antonio chiese se poteva presentare dei soggetti. Fu divertente vedere sulle facce di Bonelli e Canzio l'espressione di chi pensa: e ce lo chiede pure ? :lol:

    Allora D'Antonio cominciò a chiedere  se Tex era mai stato tra gli indiani della costa del Pacifico e se avesse mai incontrato Calamity Jane. A proposito di quest'ultima, Bonelli disse che a lui non piaceva molto vedere personaggi storici su Tex, ma che non poteva dirgli di no.

    Ce ne tornammo a casa tutti ringalluzziti dall'idea che D'Antonio avrebbe scritto Tex. Lo rividi a settembre a Città di Castello, ospite di Tiferno Comics, e lo vidi molto entusiasta. Mi disse che gli erano venuti in mente altri tre soggetti di cui uno sul conflitto tra Apache e Hopi. Sua figlia, che era con lui, sorrise e disse che purtroppo era molto pigro e non aveva ancora scritto niente. Lui promise che si sarebbe messo presto al lavoro. Purtroppo non potè farlo.

    Mi sono chiesto spesso che Tex avremmo letto se fosse riuscito a scrivere quelle storie. Uno che a me sarebbe sicuramente piaciuto è la mia risposta.

    Gran peccato che D'Antonio non abbia accettato la sfida già nel 1980 quando, finita la Storia del West, Sergio Bonelli glielo propose.

     

     

    • Grazie (+1) 1
    • +1 1
  13. <span style="color:red">2 ore fa</span>, Mister P dice:

    Quindi, sommando l'inedito di Bonelli e Tarquinio, sono arrivato a dedurre che a un certo punto GLB (o magari qualcun altro, non so), avesse deciso di eliminare i prossimamente ancora prima della chiusura della serie a striscia e che le testatine probabilmente non presentavano più un riassunto ma un disegno.

     

    Deduzione errata, te lo dice uno che le strisce le ha comprate fino alla fine. Al termine di ogni albo c'era sempre una colonnina con il prossimamente. Se nell'ultima parte manca è perché qualcuno ossia Sergio Bonelli ì, l'unico che avrebbe potuto prendere questa decisione gli ha detto che non era più necessario lasciare quello spazio perché non più necessario. Notare che sia all'inizio che alla fine di ogni sequenza GLB scrive rispettivamente un breve riassunto dell'albo precedente ed un breve teaser,  diciamo così, di quello successivo poi lascia uno spazio per il titolo perché lui non sa quale sarà. Il titolo del singoli albi non è una decisione che spetta a lui, ma alla redazione, ossia a suo figlio  Da quello che si vede, però,, direi che l'ultimo lo ha suggerito lui.

  14. 15 ore fa, Mister P dice:

    ho fatto una scoperta interessante, che sposterebbe la scrittura della storia alla seconda metà del '66/inizio '67.

    Il primo episodio a striscia ha il prossimamente, il secondo la testatina con il riassunto e il prossimamente, il terzo... la testatina senza riassunto ma con un disegno e l'ottantesima striscia senza il prossimamente. E qui mi sono ricordato di un paio di particolari che avevo notato in precedenza nelle storie concepite per le strisce ma pubblicate inedite sul gigante...

     

    Credo di aver capito a cosa ti riferisci e se è così, non posso che darti ragione.

    Chiariamo innanzitutto una cosa:  alla fine di ogni capitolo è stata inserita una striscia con un'illustrazione per arrivare a fondo pagina e questo spiega perché la storia si articola in 81 pagine e non in 80.

    il riferimento ai n. 70/72 fa sì che si possa datare la sceneggiatura a non prima dell'ottobre 1966. La mancanza del prossimamente al termine del terzo capitolo porta a ritenere che mentre Tarquinio lo stava disegnando o prima Sergio avesse già deciso di chiudere la serie a striscia ed avesse avvertito il padre di non mettere più l'avviso del prossimo numero a pag 80.

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