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TWF - Tex Willer Forum

paco ordonez

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Tutto il contenuto pubblicato da paco ordonez

  1. paco ordonez

    [Texone N. 31] Capitan Jack

    Con un po' di ritardo, ho finalmente letto questo Texone. Posso dire, senza ricevere lezioni di "disegno texiano", che per me questo albo a livello grafico è un capolavoro, allo stesso livello di quelli di Giolitti, Magnus, Frisenda? E che, se problema di antitexianità c'è, non riguarda i disegni ma la storia? Mi spiego meglio. Io non ho niente contro le storie col "Tex perdente contro la storia": i finali di "Nuvola rossa", "La strage di Red Hill", e una storia come "Apache Kid", io li considero gioielli della saga texiana. Lì però c'era un fatto determinante: seppur perdente contro la "Storia", Tex nel piccolo della storia immaginata in qualche modo vinceva: in "Apache Kid" castigava i Comancheros, in "La strage di Red Hill" sconfiggeva i Wolfers, in "Nuvola Rossa" garantiva ai Sioux la pace. Qui niente. Tex non salva Capitan Jack (e ci sta: appunto la Storia è imbattibile anche per Tex), non salva il suo popolo (almeno non si vede), non salva la ragazza e soprattutto non punisce nemmeno gli assassini del vecchio ranger, quelli che aveva giurato di punire. Questa allora non è una storia di Tex. Ma una storia che narra, in maniera romanzata, la vicenda dolorosa, triste, perfino deprimente, di Capitan Jack. Una storia che lascia l'amaro in bocca in maniera assoluta (ripeto: almeno la ragazza, che se non sbaglio è un personaggio inventato, non poteva essere salvata da Tex, rendendo un po' meno inutile la sua presenza?). Faraci, se non sbaglio, in una intervista per questo albo ha detto che in storie del genere non bisogna farsi ingabbiare dalla "Storia": giusto, peccato che qui è proprio quello che è successo. Quindi, come storia di Tex, per me questo albo è totalmente fallito. L'ennesima dimostrazione, per me, che Faraci non sa scrivere Tex.
  2. paco ordonez

    [Color Tex N. 09] La Pista dei Sioux

    Testi di Faraci, sverniciate piatte che sembrano quelle tipiche del Paint Tex estivo (forse solo la prima pagina sembra migliore)... per me può rimanere tranquillamente in edicola (fino a un annetto fa non avrei mai fatto un discorso del genere su Tex, ma data la prolificazione di uscite extra, un minimo di selezione per il mio portafogli da studente è necessaria).
  3. paco ordonez

    [Texone N. 31] Capitan Jack

    Non posso che quotare questa parte del lungo commento di Dee (del resto non dico nulla perché non ho ancora letto il Texone): prima il periodo "fuggiaschi"; ora questo "rivolte indiane", tra pochi mesi i "grandi ritorni". Questo è l'unico difetto dell'ottimo lavoro che Boselli sta svolgendo da curatore (lo so, qualcuno ora mi dirà che dipende dai disegnatori che finiscono e robe del genere: ma da lettore sono scuse che mi interessano relativamente).ps. ci rinuncio a capire la trappola infernale delle citazioni di altri utenti in questo nuovo forum. Dissento. Indiani e banditi sono i due temi principali del western, in ragione di fify-fifty. Dire che si tratta di tre storie di indiani equivale a dire che sono tre storie western. Punto. Le trame differiscono che più non si possa. Quindi... obiezioni rimandate ai mittenti con accuse di ignoranza, quanto meno... Idem sui ritorni... Se ti sembra che Yama e Lupe abbiano qualcosa in comune... Rileggiti le storie classiche del grande GL con la loro sfilza ininterrotta di mandrie razziate e città corrotte. Io non mi lamentavo. Tu sì? Ok Borden, allora regalateci un'altra sfilza di storie con poveri innocenti accusati di qualcosa, braccati da più o meno pericolosi avversari. Non vediamo l'ora noi poveri ignoranti lettori
  4. paco ordonez

    [Texone N. 31] Capitan Jack

    Non posso che quotare questa parte del lungo commento di Dee (del resto non dico nulla perché non ho ancora letto il Texone): prima il periodo "fuggiaschi"; ora questo "rivolte indiane", tra pochi mesi i "grandi ritorni". Questo è l'unico difetto dell'ottimo lavoro che Boselli sta svolgendo da curatore (lo so, qualcuno ora mi dirà che dipende dai disegnatori che finiscono e robe del genere: ma da lettore sono scuse che mi interessano relativamente).ps. ci rinuncio a capire la trappola infernale delle citazioni di altri utenti in questo nuovo forum.
  5. Boh, ottime... se uno non avesse letto la storia, penserebbe, leggendo la recensione, che il figlio dell'amico ucciso di Lunga Lancia ("A complicare le cose ci si mettono [...] nonché un giovane guerriero Cheyenne smanioso di vendicare il padre ucciso dai Crow") sia un elemento centrale della vicenda. E invece è del tutto marginale ai fini del suo svolgimento.
  6. Esempio: leggo sui forum che molti trovano ridicolo il soprannome "Mano Cattiva" nel titolo. Eppure quello non è un soprannome poco riuscito inventato dallo sceneggiatore, ma il vero modo in cui gli indiani chiamavano il colonnello. Ebbene, io tutto questo lo so perché frequento questo forum, ma quanti dei 200 000 lettori di Tex lo sapranno? Non sarebbe stato utile spiegare queste cose al lettore "comune" che non segue i forum? Non sarebbe servito a fargli contestualizzare meglio la storia, perfino a fargliela godere di più (io, per esempio, quando so che le storie di Tex che si ispirano alla Storia le leggo con più interesse)? No, meglio far pubblicità a Magico Vento...
  7. Lasciatemi fare una piccola polemica a proposito della "Storia". Ecco, mai come questo mese si vede l'assoluta inutilità della pagina di Graziano Frediani: invece di una bella presentazione dell'albo che spiegasse ai lettori il retroterra storico su cui basa la vicenda e su cui sono modellati i personaggi (mica tutti i lettori di Tex vanno sui forum, mica tutti sono esperti di storia del West!), ecco la solita pubblicità che con Tex non c'entra una mazza (si fosse almeno pubblicizzato il Texone!). Così la stragrande parte dei lettori di Tex non saprà che questa storia è, appunto, "storica".
  8. Primo albo splendido, che annuncia una storia tipica del miglior Boselli: epica, con personaggi memorabili e i Nostri in gran spolvero (il Tex sorridente che risponde al capo dei rangers "qualche problema?" per è "vero Tex"). Son davvero curioso di vedere come si evolveranno le cose (in maniera più tragica?) con l'entrata in scena di "Mano cattiva". Capitolo disegni: bellissimi! Oltre ad aver centrato perfettamente Tex e Carson, oltre a essere bravissimo nelle ambientazioni e nelle scene d'azione, la cosa che mi piace di Biglia è la pulizia e l'eleganza delle sue tavole: pur avendo uno stile abbastanza dettagliato, non si perde nei grafismi e nei virtuosismi inutili, lascia molto spazio nelle sue vignette, rendendo i suoi disegni davvero piacevoli alla vista e facilmente leggibili.
  9. paco ordonez

    Cartoni animati di Tex?

    Ho letto male, scusatemi. Se ritenete opportuno, cancellate pure il topic
  10. Sulla pagina Facebook ufficiale di Tex oggi è stato pubblicato questo disegno col commento: "Ecco il model sheet di Snakeman a opera di Enrique Breccia. Personaggio della storia per la serie di cartonati di Tex in lavorazione scritta da Mauro Boselli". Qualcuno ne sa qualcosa in più??
  11. E comunque voglio segnalare che sembra che l'albo sia uscito ovunque in anticipo - meno che a Foggia e Campobasso, in cui oggi non si è visto
  12. Da questa storia mi aspetto tantissimo: grandi personaggi, eroismo e dramma, pathos. Poi, almeno per me, le storie lunghe e coi pards al completo hanno sempre qualcosa in più, in quanto ad aspettativa. Ah... ma quanto sono belle, pulite e comunicative le tavole di Biglia!
  13. Io, come sa chi frequenta da più questo forum e il suo Magazine, amo il Ticci "vecchio" poco amato da una larga fetta di lettori. Considero "Buffalo soldiers" e "Sei divise nella polvere" due capolavori grafici di impressionismo dinamico che non hanno niente da invidiare al Ticci più amato di "Sulle piste del Nord" o "Fuga da Anderville". Stesso dicasi, sostanzialmente, per il Ticci del primo albo di questa storia. Ma in questo secondo albo, pur tenendosi su un livello qualitativo ragguardevole (e infatti il confronto con le ultime storie di Galep e Letteri non è nemmeno da proporsi), per me il nostro artista ha avuto un calo evidente. Un calo su cui non mi sono soffermato nel mio commento proprio per amore di questo disegnatore: mi si conceda, però, di votare "discreto".
  14. Una gran bella storia, che conferma quanto di buono visto nel primo albo: in particolar modo è nella gestione dei quattro pards che Ruju riesce alla grande, realizzando quella che, da questo punto di vista, è la sua storia più "texiana" tra quelle apparse finora - non però, per i miei gusti, la sua più bella. Forse in questo secondo albo Carson rimane un po' più nelle retrovie: ma se questo è stato necessario per avere un maggior protagonismo di Kit e Tiger, a me va benissimo. Forse il personaggio più interessante di questo secondo albo è il tenente bastardo, un nemico cinico e astuto, che riesce con poco a mettere in difficoltà i nostri - ecco, se un difetto c'è da trovarsi in questa storia (che comunque raggiunge un 8 abbondante) è nel modo in cui il tenente viene punito: il finale, insomma, mi è sembrato un po' affrettato e il modo in cui si è giunti all'arresto di un ufficiale dell'esercito degli Stati Uniti (per mano, tra l'altro, di suoi sottoposti) non del tutto convincente (però che bello il Tex giustiziere che arriva inarrestabile e spara pugni!). Capitolo disegni. Mi spiace dirlo, ma rispetto al primo albo qui Ticci mi è parso in evidente calo.
  15. Proprio nelle storie di Boselli, in cui la "montagna di patatine fritte" è stata sostituita dalle filologicamente corrette "patate" (rileggi Mondego il killer").
  16. Non concordo Leo: questi sono problemi della Bonelli, che non la giustificano e che a me lettore in ogni caso non interessano. Io so soltanto che negli albi di Tex i refusi sono quasi all'ordine del giorno, mentre in passato non era così: sintomo di una qualità del prodotto complessivo minore. E questo - ci tengo a precisare - non c'entra nulla con la bellezza delle storie e il super lavoro del curatore.
  17. Leo, su questo non ci piove... ma comunque i refusi stanno diventando un motivo ricorrente, e non è piacevole - e che questo venga da una redazione di professori e filologi che tolgono "i cheyenne" e le patatine fritte "perché all'epoca non c'erano", beh, fa un po' ridere
  18. spiace dirlo, ma refusi ed errori del genere nel Tex attuale sono all'ordine del giorno - cioè, quasi in ogni albo (però oh, con l'imprescindibile - e texianamanente sbagliato - "GLI cheyenne" si sono impegnati ). Comunque secondo me non è un'incongruenza il fatto che Tex non sappia che Grande Lancia (ooops!) avesse un fratello: i due sono amici, certo, ma non al punto da avere un rapporto così intimo (a quanto ho capito, non si vedevano da anni, e Tex infatti non conosceva nemmeno la moglie del capo indiano).
  19. L'ennesima prova, a mio avviso, che Ruju Tex ce l'ha nel sangue: insieme a Boselli è senza dubbio il miglior sceneggiatore attuale di Tex. Questa storia, se possibile, lo dimostra ancor più chiaramente: perché qui Ruju si trovava di fronte al non facile compito di mettere in scena il quartetto al completo (non ho letto il Maxi con Diso), e riesce nell'impresa perfettamente (almeno per ora). Si vedano i battibecchi tra i pards (davvero efficaci i commenti tra i due Kit), o il modo in cui riesce a mettere in risalto Tiger. Mentre leggevo l'albo lo confrontavo ai quattro mesi precedenti di Faraci: al momento, nonostante i miglioramenti di quest'ultimo, l'abisso rispetto a Ruju continua a essere enorme. Per fare un esempio: sia nell'ultima storia di Faraci che in questa abbiamo l'esaltazione, quasi la celebrazione, del carisma e del prestigio di Aquila della Notte presso gli indiani: solo che nella storia di Faraci gli indiani sono totalmente succubi del capo dei Navajos, facilitando quindi la sua missione; qui, invece, il prestigio di Tex non trasforma gli indiani in tanti burattini pronti a tremare come una foglia: al contrario, Ruju come al solito tratteggia dei personaggi tridimensionali, con una psicologia anche complessa, che dunque non diventano, non possono diventare succubi facilmente gestibili - e l'esempio più evidente, ovviamente, lo offre Lunga Lancia che, rientrando nella lunga e splendida lista dei personaggi tormentati "alla Ruju", prometto scintille! Insomma, al momento abbiamo una grande storia western piena di personaggi quantomeno interessanti: senza arrivare a Lunga Lancia, posso pensare al fedele e generoso Bisonte Nero (bellissima la scena notturna nel bosco), o al tenente Morris, un bastardo come pochi - più in generale, mi sembra che una delle capacità più evidenti del Ruju texiano è quella di saper tratteggiare con pochi colpi di penna personaggi credibili, anche quando meramente di contorno (il capitano Bennett per esempio). Il secondo albo si prospetta (già vedendo la scena della copertina) memorabile. Capitolo disegni: Ticci è sempre Ticci, ed è una gioia per gli occhi anche in questo suo sempre maggior sintetismo impressionistico (particolarmente evidente, in questo albo, soprattutto in alcuni primi piani). Il suo modo di far recitare i pards, il suo dinamismo, i paesaggi (l'ambientazione nel Montana sembra pensata apposta per lui), hanno pochissimi eguali. E forse è per la bellezza dei suoi chiaroscuri (specie nei notturni) che con questo albo ho avuto la personale conferma che Ticci è fatto per il bianco e nero, e che il colore (specie quello piatto e anonimo del Paint Tex estivo) svilisce il suo tratto.
  20. E sai che problema! Non è stato certo GL Bonelli a mettere "i", ma la Redazione. la stessa che scritto Boffin per Coffin e coperto le gambe di Tesah, tolto i sacchi di letame, di carbone e i limoncini ecc.. Quale delle tante tradizioni ti sta bene, rompiscatolucce? Caro Borden, "patatine fritte" lo trovi in non so quante decine di storie di GL Bonelli, lo sai meglio di me
  21. "Gli" Cheyenne è come l'abolizione delle "patatine fritte" perché nel West non esistevano: storicamente corretto, ma antitexiano.
  22. paco ordonez

    [664/665] Partita Pericolosa

    Una onesta storia di Tex, con una seconda parte che è fatta apposta per esaltare la figura dell'eroe - di colui, cioè, che prende in mano la situazione e la risolve con la sola forza del proprio carisma e della propria audacia: una celebrazione, insomma, dell'Eroe Tex Willer. Ecco perché, onestamente, tutte le aspre critiche a questa storia non riesco a capirle (e parla uno che con Faraci nel recente passato è stato durissimo). Una storia lineare, semplice, ma raccontata bene e che non annoia, in cui le caratteristiche di Tex (e Carson) sono delineate nel modo giusto: una storia da 7 pieno, a mio avviso. Si conferma così il netto miglioramento di Faraci, già visto nella doppia precedente con Dotti. Capitolo disegni: davvero belli! Nespolino è un ottimo acquisto: sa far recitare i personaggi, è bravo nelle ambientazioni, è dinamico al punto giusto, e ha colto bene sia Tex che Carson. Ampiamente promosso.
  23. ...e quindi quelle inguardabili nuvole metalliche sarebbero lo standard di Tex... mah!
  24. Il giorno in cui Villa si stancherà di vedere le sue copertine stuprate da queste ricolorazioni assurde, e disegnerà altri personaggi per altre case editrici, io (da più che ventennale lettore di Tex) sarò felice.
  25. Titolo e copertina molto evocativi; i pards al completo; Ticci ai disegni e finalmente Ruju che torna sulla serie regolare... io prevedo una grande storia!
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