Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

jack65

Collaboratori
  • Contatore Interventi Texiani

    252
  • Iscritto

  • Ultima attività

  • Giorni con riconoscenze

    1

Tutto il contenuto pubblicato da jack65

  1. jack65

    [606/607/608]Caccia Infernale

    THE SONG, 'SHE WORE A YELLOW RIBBON'By Russ MorganSung by the Andrews Sisters "Round her neck she wore a yellow ribbon She wore it in the winter And the merry month of May When I asked her, Why the yellow ribbon° She said, It?s for my lover who is far far away. Far away, far away, far away, far away She said, It?s for my lover who is far far away Far away, far away, far away, far away She said, It?s for my lover who is far far away. When, at first, she met a winsome Johnny He wasn°t sure her heart was pure Her eyes were far too bold So, round her neck He tied a yellow ribbon He tied a yellow ribbon ?Cause it matched her hair of gold Hair of gold, hair of gold He tied a yellow ribbon ?Cause it matched her hair of gold Hair of gold, hair of gold He tied a yellow ribbon For her eyes were far too bold. If, perchance, you spy a lovely maiden And by her side, there walks with pride A Johnny strong and gay And round her neck there is a yellow ribbon No matter how you love her Please stay far far away, Far away, far away, far away, far away No matter how you love her Please stay far far away Far away, far away, far away, far away Her love is for another So stay far far away Far far away Far far away For her lover who is far far away." ---a memoria dovrebbe essere, l'hanno trasmesso non più di una decina di giorni fa, una delle canzoni de "I cavalieri del nord ovest", dove John Wayne è il capitano(?) Nathan Brittles del terzo(?) cavalleria a un passo dal congedo, posso sbagliare il titolo, ma il film mi sembra quello.
  2. jack65

    [606/607/608]Caccia Infernale

    Tex: non pervenutoRitmo: molto rallentato rispetto alla prima parteStoria: qualche episodio inutile di troppoTexDov?? Tex? Che fa? Come Dio, dopo più di seicento storie anche lui sente il bisogno di riposarsi?Faccio una cosa che non si dovrebbe mai fare perchè è il modo più sbagliato di leggere Tex: una banalissima statistica comparativa.125: Il figlio di Mefisto. Tex è in scena, compare, in 22 pagine su 110, pari al 20% del totale.607: La valle degli d'i. Tex è in scena, compare, in 21 pagine su 110, pari al 19% del totale.125: Tex compare nel riassunto degli eventi, all'inizio, e poi, alla fine, per mettersi in moto iniziando la caccia. Siamo all'inizio di una storia.607: Tex compare negli intermezzi fra eventi che sostanzialmente riguardano altri, è uno spettatore non pagante. Siamo nel mezzo di una storia, la caccia è più che cominciata.125: anche se Tex non si vede molto, la storia è ricca di tensione, ti inchioda alla sedia, al divano, alla tazza, e non ti lascia finch? l'albo non è finito.607: Tex non si vede molto, e la tensione generale è a un livello medio, è diminuita rispetto all'inizio, con diversi momenti di stanca fatti anche di episodi e chiacchiere inutili. Insomma, il Tex fancazzista del 125 è più che comprensibile e giustificabile, ma qui? L'unica cosa che fa è trovare le tracce e seppellire i morti, il resto lo fanno gli scout Apache e Tiger. RitmoIn questa seconda parte il ritmo è lento, ci vengono mostrati tutti i preparativi di una doppia, se non tripla, spedizione, a me piace l'andamento lento, però, confrontandolo con la prima parte, c'è una bella frenata, e anche lunga, e l'impressione che ho, forse sbagliata, è di una fortissima discontinuit?, il che non mi piace molto. StoriaCi sono secondo me alcuni episodi che sono completamente inutili ai fini della trama, che allungano noiosamente certe parti.
  3. IL ROMANZO DELLA MIA VITAUn'autobiografia alternativa?Il romanzo della mia vita? vorrebbe essere un'autobiografia del primo Tex bonelliano, pensato forse per far presa su possibili futuri lettori del fumetto. Di autobiografia in senso stretto, però, non si può parlare. Il lettore abituale, infatti, anche non particolarmente esperto, non può non notare delle discrepanze, delle piccole ma significative differenze fra il romanzo e il fumetto, omissioni e variazioni di particolari in alcune delle storie più importanti del ranger. Vedi infatti la totale assenza dell'incontro con Tiger regalataci da un altro autore postbonelliano, uno dei momenti più drammatici dell'intera serie, che sarebbe stato sufficiente anche solo richiamare. Piacerebbe all'autore del romanzo se una biografia di Kit Carson saltasse a più pari il suo contributo? Ne dubito fortemente. Poi l'accenno all'esclusione totale di ogni altro episodio all'interno Guerra Civile dopo Shiloh, la modifica delle parole di Rod in punto di morte, che cambia totalmente la prospettiva narrativa (n.115), o le leggere modifiche dei finali di storie fondamentali come la seconda di Mefisto (n. 39-40) e la vendetta su Brennan (n. 103-104-105-106), che toccano le corde più intime del nostro eroe. In questo modo si va a intaccare, se non l'essenza stessa del personaggio, alcuni momenti fondamentali, dei veri e propri cardini della sua vita emozionale e biografica creando, dopo le difficolt? cronologiche intrafumettistiche dovute allo stesso Bonelli riguardo episodi come la rivoluzione messicana e la Guerra Civile americana, giustificabili almeno in parte con la giovinezza della testata e la scarsa preoccupazione dell'epoca per l'accuratezza storica, un'ulteriore confusione narrativa extrafumettistica, fra fumetto e romanzo. Non se ne capisce il perchè, vista l'aderenza scrupolosa al fumetto in tanti altri episodi meno importanti. E? possibile quindi giustificare questo inutile e dannoso revisionismo con la massima libertà espressiva dell'autore, senza mettersi a bestemmiare maledicendolo?Solo fino a un certo punto, per quanto mi riguarda. Se si vuole scrivere un libro con una avventura di Tex inedita, non ci vedo nessun problema, ma se si vuole scrivere un'autobiografia, anche se parziale, gli spazi sono molto più ridotti e sanciti da una corposa tradizione fumettistica che si ha il dovere di rispettare. Oltretutto le modifiche più sostanziose riguardano proprio momenti altamente drammatici, che hanno dato un certo tono all'intera serie e influenzato un po' tutta la produzione posteriore. Carson e Kit criminali sotto l'influsso di Mefisto è un episodio fondamentale della saga, non si può cancellare, nemmeno in un romanzo. Cosè come la morte di Brennan è avvenuta in quel modo l' e basta, Tex non presta servizio per lui sulla nave bisca per infiltrarsi nella cricca ed eliminarlo. E soprattutto Brennan non sa chi lo rovina e lo manda a morire, e questo è fondamentale. Da un certo punto di vista Tex è come la Bibbia, dove non risulta da racconti alternativi che gli Ebrei abbiano attraversato il Mar Rosso camminando sulle acque o che Gesè sia morto impiccato. L'atteggiamento giusto dovrebbe essere quindi quello di ignorare completamente questo romanzo ai fini di una biografia texiana: semplicemente, non conta niente, è un'altra cosa. A meno di pensare che nella finzione romanzata le variazioni siano dovute all'estro del giornalista, o magari a un Tex che abbellisca volutamente i ricordi in stile Buffalo Bill, o che, vecchio arteriosclerotico, non ricordi bene, sarebbe cosa buona e giusta pensare, leggendo il romanzo, ad un altro Tex, a un Tex alternativo. Razionalizzando al massimo le ipotesi possibili usando il rasoio di Ockham, acquistabile nei migliori supermercati, l'ipotesi migliore sembra essere quella neveriana ristretta, fatta di N=2 universi paralleli con linee temporali contigue intersecantesi ma non coincidenti, dove la linea temporale principale è data dal fumetto, che ha la prevalenza e tende a riassorbire quella alternativa data dal romanzo, senza annullarla. In questo modo si giustificherebbe anche il fatto che nel primissimo numero della serie gigante, ?La mano rossa?, compaia l'anno 1898, mentre qui, alla fine della fiera, siamo nel 1899. Nel multiverso formato da infiniti universi paralleli, secondo l'ipotesi ristretta esaminata poc?anzi fatta di N=2 universi, infatti, saltando dall'uno all'altro il tempo può subire contrazioni e dilatazioni, quindi la carriera di un ?Tex? multiplo può benissimo durare un solo anno. Seguendo questa ipotesi, nel romanzo abbiamo quindi tutta la sacra famiglia alternativa formata da:Tex Biller (Aquila della Botte), Kit Barson (Capelli d'Armento), Kit Biller (Piccolo Palco), Tiger Back, il capo Breccia Rossa dei Bavajos, sua figlia Bilyth, il corpo dei Bangers con a capo mister Barshall, Gros Bean, Jim Grandon, El Borisco, per tacere di Steve Bickart detto Befisto, di sua sorella Bily, di Bitla e di suo fratello Buaimas detto Biadlero. Insomma, anche senza digressioni neveriane, questo Tex è altro dal fumetto, è un Tex alternativo, e messa così la questione, si può anche apprezzare. L'eroe e l'uomoUno dei motivi originari del Tex bonelliano, un vero e proprio marchio di fabbrica, è sempre stato quello di far vivere l'uomo attraverso l'eroe, di far trasparire pensieri, sentimenti, riflessioni, qualora ce ne fossero, solo ed esclusivamente all'interno dell'azione. E? quindi possibile, forzando artificialmente le cose, separare l'eroe, fatto di azioni ed avventure, dall'uomo, fatto di pochissimi spunti di riflessione nei rari momenti di pausa. In questo romanzo all'eroe non viene aggiunto nulla, il racconto delle imprese non affette da revisionismo è quasi per filo e per segno quello che tutti conoscono. Il racconto risulta quindi meno incisivo del fumetto da cui è tratto, sia in termini di linguaggio, sia perchè risente proprio di questa ripetizione di eventi che già conosciamo, il che può dare una sensazione di dejavu se non di vera e propria noia. Avrebbe giovato forse una presenza maggiore del giornalista, che poteva essere reso più attivo nella sua funzione, ponendo cioè domande nel corso della rievocazione delle storie per sottolineare certi momenti e offrire punti di vista diversi, anzich? limitarsi alla semplice registrazione di un monologo. L'unica ?impresa? di rilievo aggiunta è quella in cui veniamo a sapere che Tex insegna a Tiger la ?conversazione western°. Cosa sarà mai?Presumo sia la versione politicamente corretta della conversazione ?da uomini? impartita da Clint Eastwood al suo giovane amico orientale in ?Gran Torino?. C?? tutto, umorismo compreso, tranne le parolacce. Siccome apprendiamo che Tiger non sarebbe stato in seguito inferiore al maestro, dev?essere stata davvero un'impresa fra le più difficili della carriera di Tex: dai grugniti fatti di ugh! e woah! all'eloquio in puro stile western il passo non è breve. Possiamo immaginare la soddisfazione del maestro alla prima formulazione della propria espressione preferita da parte dell'allievo: ?Nespole!?Nella serie regolare non mi sono mai accorto di questa maestria del navajo, ma bisogna pensare che qui siamo nell'universo billeriano, in cui Tex Biller insegna al guerriero bavajo Tiger Back, e quindi, perchè no?Nell'universo willeriano, invece, Tex insegna a Tiger soprattutto la conversazione con bistecche, patate, torta di mele, birra??e rutto libero. Le parti più interessanti del libro sono i pochi, purtroppo, ma significativi, momenti di riflessione, dove Tex smette di raccontare le sue imprese e rivela qualche particolare, diciamo così, intimo, inedito, dove l'eroe lascia trasparire l'uomo, fatto anche di debolezze. Il prologo, marcia di avvicinamento di un giornalista a una leggenda vivente in pensione, è molto bello, quasi commovente, soprattutto il brevissimo accenno alla moglie sull'onda dei ricordi, che conferisce all'atmosfera un tono familiare e colloquiale intimo. Lo sapevamo già, Tex è come nato adulto, a 19 anni ha già una nettissima personalit?, i suoi riferimenti principali sono sempre stati maschili, qui ne troviamo una conferma precisa. I suoi maestri sono stati il vecchio Gunny Bill, per i cavalli e soprattutto per le pistole, e il padre Ken, importantissimo, per quanto veniamo a sapere, perchè ha insegnato al figlio la caratteristica fondamentale che lo ha contraddistinto da sempre, e cioè la differenza fra bene e male, fra giusto e ingiusto. L'intera parabola esistenziale di Tex può essere delineata prendendo spunto dalle tre figure maschili con cui ha avuto a che fare nella giovinezza. La sua vita oscilla fra il fratello Sam, il rispetto della legge, e il padre Ken, la giustizia al di l' della legge, passando per Gunny Bill, le pistole, ossia la violenza, il mezzo, a volte l'unico, per passare dalla prima alla seconda. In questo giovanissimo Tex possiamo notare anche un altro tratto fondamentale della sua personalit?: trattenere le emozioni, il dolore in primis, non esprimerle, soprattutto verso il mondo esterno e gli altri. Vediamo come sia incapace di trattenerle per la morte di Gunny Bill, mentre risulta molto più composto per il padre e il fratello, pur ammettendo la propria disperazione e solitudine. Pu? sembrare il ritratto di un estraneo, un Tex debole molto diverso da quello duro e risoluto che siamo abituati a conoscere, ma secondo me ne guadagna molto in spessore e profondit? interiore. Se le amicizie familiari e virili hanno segnato il cammino di Tex, anche per quanto riguarda le donne la giovinezza ha lasciato un'impronta indelebile. Veniamo infatti a sapere dell'innamoramento platonico per la messicana Lupe, e del metodo universale per porvi rimedio: la fuga. Ma una volta al palo della tortura non si può scappare, ecco dunque l'incontro con Lilyth. Non viene aggiunto niente che non sia già noto, la riconoscenza che pian piano si trasforma in amore, eccetto il fatto che cogliamo per la prima e forse unica volta un segno di eccitazione sessuale in Tex, precisamente ?lo strano calore? che lo invase a prima vista. Questo è un bell'inedito, un dettaglio che dimostra come Tex, almeno un tempo, non fosse completamente di ghiaccio.(Il calore indice di eccitazione mi rimanda al ?Carmide? platonico, dove un Socrate adulto, vedendo le vesti trasparenti del nobile giovinetto aristocratico minorenne Carmide, viene preso da vere e proprie vampate di eccitazione. Altri tempi, altri personaggi, altri minorenni). E finalmente una bella riflessione sui pochissimi anni vissuti con la moglie, dove la vita di un Tex finalmente in pace con se stesso e col mondo aveva avuto una svolta. Questa breve ma importante riflessione permette di capire in modo ancora più marcato l'importanza determinante di Lilyth nella vita di Tex, e permette di vedere il suo ricordo come un'oasi di pace della memoria dove potersi rifugiare e abbandonare. Anche la caccia fallita all'assassino della moglie è un inedito quasi commovente, Tex e Tiger insieme, il primo in preda alla disperazione che viene richiamato alla realtà e ai suoi doveri dal secondo: bellissimo. E anche il pianto liberatorio dopo il compimento della vendetta è perfetto, giusto non vederlo nel fumetto e altrettanto giusto sapere che c'è stato. I suoi doveri di padre, a dir la verità, Tex non li rispetta poi molto, dedicandosi per diversi anni, sentendone il richiamo, all'avventura e alla vecchia vita d'azione. E dalla sua elezione a capo dei Navajos (?Nazione Navajo? sembra un termine troppo moderno per l'epoca) Tex amplia la sua funzione di padre, non più di un unico figlio ma di un'intera tribù. L'indecisione e il dubbio interiore, contrapposta alla risolutezza esteriore, con cui affronta una guerra all'esercito americano perchè sia resa giustizia ai suoi indiani, ci fornisce ancor di più quel lato umano nascosto che forse può far storcere il naso a qualcuno. Per la prima volta Tex ci parla poi apertamente della mentalit? magico-rituale della sua tribù, con un'interessante interpretazione del suo ruolo di capo, a metà fra il razionalismo pragmatico dell'epoca, scettico verso il soprannaturale e l'aldil', e la spiritualit? indigena imbevuta di sacralit? di cui si nutre quotidianamente. Interessante e centrata anche la figura di El Morisco, correttamente visto come un ponte fra le due culture. Dopo i familiari più stretti, dopo la moglie, il figlio, la tribù, mancano gli ultimi due pards. Sui quali non si dice gran che, si tace sul loro incontro, non si apprendono novità, fino al momento finale. Commovente e da brividi, infatti, è la tomba del vecchio cammello accanto a Lilyth, nelle terre indiane dove ha voluto terminare la propria vita, è l'intervento di Tiger e soprattutto il gesto silenzioso fra vecchi fratelli di sangue. Non c'è bisogno di altro, la profezia della strega papago può attendere. Cosè il quartetto si riunisce idealmente, e via, forse verso una nuova avventura, forse verso una semplice visita, in direzione del figlio finalmente autonomo e indipendente. Bellissima conclusione. Sia chiaro, è Kit Barson a morire, non Carson, i nostri non muoiono, e neanche invecchiano, forse solo un poco, sono fumettisticamente ?eterni?. L'unico dubbio che mi rimane è se a scrivere questo romanzo sia stato Mauro Goselli.--scritto da back65. Quello alternativo? No, quello grullo.
  4. mah, io tutta questa introspezione non ce l'ho mai vista, per qualche personaggio sè, su Tex non mi sembra proprio. Non ho mai visto nelle vignette, per esempio, parole come quelle a pagina 28, e caso mai Tex è un fumetto western che privilegia l'azione su tante altre cose, ma che non è detto non si possano fare, se solo si volesse, invece di confinarle in un romanzo.
  5. Ho letto solo la prefazione di Sergio Bonelli e il capitolo introduttivo, ma qualche considerazione mi sento di farla fin da ora. Se questa vuol essere davvero un'autobiografia, se pur parziale, vista anche la bella introduzione ?giornalistica?, mi aspetto per lo meno un Tex che ripensa e riflette su episodi della propria vita, magari con particolari inediti, e non posso che essere contento di questo. Non so con che taglio sarà fatto, se mi piacer? o meno, ma una domanda mi viene naturale: perchè affidare un Tex più introspettivo ad un romanzo, ad un racconto, e non alle vignette?Non è proprio possibile inserire qualche elemento di riflessione, o di emozione, ogni tanto, per dare un taglio leggermente diverso?Basterebbero poche vignette, tipo le ultime della storia commemorativa a colori su Lilith, senza indugiare sul sentimentalismo o scadere nello sdolcinato, qualche pennellata qua e l', dove Tex si ferma un attimo e ripensa, riflette, ci fa sapere un po' quello che pensa, quello che sente, anche in generale, non solo per eventi privati passati. Tex ha sempre lasciato poco spazio a tutto ciò che non fosse finalizzato alla situazione, all'azione del momento, così è stato pensato, voluto e mantenuto nel corso degli anni, vederlo in un altro modo è sempre stato un tab?, uno dei tanti, mi sa che questo romanzo è il taglio definitivo a chi vorrebbe, come me, una timida apertura introspettiva nel bel mezzo delle vignette e non solo affidato alla parola scritta, interessante quanto si vuole, ma staccata nettamente dalla forma espressiva che caratterizza Tex da più di sessant?anni.
  6. jack65

    [606/607/608]Caccia Infernale

    che ti rispondo a fare? l'ha già fatto molto meglio di me Carlo Monni dicendo le stesse cose che direi io. Su Tex nullafacente o damerino gironzolante, si vede che abbiamo letto due albi diversi. Io ho avuto un po' quest?impressione su Vegas, ma dopo averla letta tutta. Non ho mai detto che questo forum è antiboselliano, ma, e lo ribadisco, che c'è una fronda antiboselliana che sta venendo sempre di più allo scoperto, della guerra fra forum, se esiste, me ne frego altamente. Però, venendo a sapere ora che su TWO la maggior parte è composta da ragazzini belanti decerebrati e che qui invece esisterebbero le vere eminenze grigie texiane, mi chiedo se la mia condizione di cignale sia più appropriata di l' che di qua. Attenzione a sentirsi superiori, è pericoloso, anche se lo si è veramente. Comunque è vero, sul bosellismo questo forum non lo batte nessuno. Di cosa si nutre infatti ultimamente? Soprattutto di pane, bistecche, patate, Boselli, centralit?, rubascena, storie DI Tex, storie CON Tex. E ora anche la critica preventiva. E direi anche in malafede, un pochino sè, salvo poi scoprire alla fine che io sono molto più severo di tutti nei giudizi finali, altro che osanna incondizionati da parte mia. Mi dispiace di essere io ad aver tirato in ballo il tutto, ma non interverr? più su simili questioni, vi lascio liberissimi di sfogarvi come più vi piace. Tanto, alla prossima storia boselliana, saremo, anzi, sarete, daccapo. Ora però rispondi te alla mia, di domande. Ma ti piaceva così tanto il Tex unica mente del quartetto che organizzava i piani e prendeva sempre le decisioni finali, stando dieci spanne sopra gli altri? Che ci voglia un capo va bene, ma sembra solo lui dotato di cervello. O quel Tex che convince sempre e comunque gli indiani a fare quello che vuole lui, soprattutto come organizzare un attacco?Se leggo le singole storie separate le une dalle altre, come tanti singoli film diversi l'uno dall'altro, sè, piaceva anche a me, e parecchio, leggendo il tutto come una serie, mah, insomma, qualche dubbio mi viene. Il problema semmai per me è quando Tex fa meno degli altri, come mi sembra in Vegas e anche un pochino in Deadwood, e chissà, forse anche qui? Potr? essere. Potr?. Ma questa non è questione di centralit?, semmai di protagonismo. Direte che in questo modo butto all'aria decenni di storia del fumetto italiano?E perchè no?
  7. jack65

    [606/607/608]Caccia Infernale

    Tranquilli, niente supercazzola. Mi immagino come andr? a finire alla fine della fiera, all'uscita del terzo albo, finir? che io sarà il più critico di tutti, d'altra parte non è un mistero che le ultime storie boselliane non mi abbiano entusiasmato particolarmente. Però un conto è criticare fino al massacro una storia dopo averla letta tutta, un altro è criticare a priori vendendo la pelle dell'orso prima di averlo scuoiato. Il fatto di definire, ma sarebbe meglio ?denigrare?, dopo solo un terzo della storia, alcuni personaggi come ?rubascena? e ?da circo?, mi sembra un'ulteriore sintomo di un certa fronda antiboselliana, sè, fronda antiboselliana, che va benissimo purch? non sia a priori come questa e sia resa esplicita. E? bene dirle chiaramente, le cose, senza fare n° i santi n° le vergini: se qualcuno ?accusa?, si fa per dire, l'altro forum di essere antinizziano a prescindere, bene, io ?accuso?, si fa per dire, una parte di questo forum di essere antiboselliano a prescindere. E? bene capire subito gli schieramenti, anche per capire dove si va a parare. Questa fronda non mi sembra critichi le storie di Boselli, ma piuttosto il modo di scrivere di quest?autore, quasi sempre negli stessi termini. Perchè sono almeno vent?anni che sappiamo che è altamente probabile che Boselli infiler? nelle sue storie 84725 personaggi, che il punto di vista narrativo non sarà solo quello di Tex, che le scene si susseguiranno a ritmo vorticoso, che Tex non sarà l'unico centro gravitazionale esistente, che gli intrecci saranno spesso e volentieri intricati, che i personaggi agiscono anche pensando e non pensano solo agendo, che i momenti riflessivi si alterneranno spesso a quelli di azione?In altre parole, lo sappiamo che Boselli non scrive e non scriver? mai come Bonelli. E allora, dopo l'ennesimo rispolvero della mitica centralit? texiana, ora mi vedo giudicare seduta stante dei personaggi finora insignificanti: sono o saranno dei rubascena? Lo scopriremo solo leggendo. Ma mi sembra che siano già bollati a priori, sono circensi, sottinteso forse che sono dei buffoni o peggio. Gli avrà disegnati Boselli?Cosèhanno fatto di male? Si presentano, parlano di sè, per due secondi a testa, invece di essere introdotti nel corso dell'azione. E se poi spariscono dell'insignificanza, che problema c'è? Il discorso è se sono funzionali e ben integrati all'interno della storia, ma per saperlo bisogna saper aspettare la fine, dopo di che si può anche massacrare a gogo, ma bisogna farlo dopo, non prima. Già se i personaggi collaterali al quartetto sono più di tre o quattro parte la critica a priori. Volete che siano tutti quanti ben caratterizzati psicologicamente, uno per uno, cosicch? ci vogliano sei albi per una storia, salvo poi lamentarsi che più un personaggio è caratterizzato più ruba spazio a Tex? Faccio fatica a capire dove si vuole andare a parare. Tex vi sembra sempre oscurato, ma volete antagonisti ben caratterizzati, volete gli altri pards protagonisti, ma in questo modo si ruba la scena al protagonista principale. E allora?Costruire la storia su questi personaggià E perchè? Non dovrebbero essere loro gli antagonisti principali, ma altri. E questi altri, per ora, ci sono, eccome se ci sono, e sono ben delineati anche psicologicamente. Aspettiamo a giudicare. E la fronda antiboselliana, oh, non v?offenderete mica, eh, se vi chiamo così, secondo me critica non la storia, ma il modo in cui questa è narrata, all'infinito, come un disco preregistrato, non perchè più o meno ?tradizionalista?, ma perchè ?nostalgica? della narrazione bonelliana. E questo va bene, ci mancherebbe altro, ma per piacere, non lo fate a priori, e aspettate sempre la fine.(Perchè in fondo il possibile massacro poi lo farà io, mica voi).
  8. jack65

    [606/607/608]Caccia Infernale

    Tex, il Sarchiapone CazzeggianteSarà per merito mio, anzi, per colpa mia, ma ultimamente questo forum sta indirizzandosi fortemente verso la supercazzola. No, la recensione di Baciespari non mi è piaciuta per niente, l'ho detto a modo mio, preferisco mille volte quelle di UBC che su questo forum sono spesso e volentieri massacrate. Trovarci offese personali mi sembra davvero una supercazzola. Bisogna essere seri? Bene, già dire ?nulla di nuovo sotto il sole? non mi sembra tanto simpatico, perchè nei 3/4 delle storie, nei 2/3, a essere generosi, non succede nulla di nuovo. E allora? E? un problema? Ogni nuova storia deve apportare novità?Quanto poi al Tex damerino gironzolante (nonchè esperto nel cazzeggio, oserei dire), non lo prendo nemmeno in considerazione. Si può dare torto a questa recensione? S?, al mille per cento, dal mio punto di vista, che vale zero. Anche questa icona della ?centralit?? texiana che ogni 3x2 salta fuori mi sembra sempre di più una supercazzola. Vogliamo prendere ogni episodio delle singole storie e guardare se Tex domina, attrae, risucchia, risolve, emerge, comanda, superomeggia, troneggia, catalizza, centrifuga, maramaldeggia, impera, governa, rivoluziona, e dare un giudizio in base a questo?Lo vogliamo fare su tutte le storie? Nooooooooo, no davvero. Però pigliate ?Il figlio di Mefisto? e ditemi che Tex domina la scena, che è l'assoluto protagonista, che è il risolutore della vicenda, ditemi che l'ha scritta Boselli con la ?esse?, ditemi che Tex è il motore, il carburatore, lo spinterogeno, la ruspa, il trattore, l'attrattore, il motore immobile della storia, anzich? essere un Sarchiapone Cazzeggiante o un Damerino Gironzolante che non fa altro che prendere a cazzotti e pistolettate dei sudici negri puzzolenti, che se non avesse i braccialetti sarebbe già a spalar carbone all'inferno;ditemi che qui Tex è centrale e non stopper, portiere, libero, terzino, mezzapunta, punta o trequartista;ditemi tutto questo e vi giuro che m?ignudo seduta stante e vado in giro con l'uccello di fuori. Supercazzola forever
  9. jack65

    [606/607/608]Caccia Infernale

    non so se quelli di Baciespari siano amici di questo forum, o collaboratori, o tutt'e due, fatto sta che sono stati contagiati. Da cosa? Dalla supercazzola, ovviamente, anche se con un mese di ritardo. Più precisamente dal "voto creativo", ossia..... ahem..... citando me stesso, da "una valutazione libera, molto libera, voto e giudizio, data in base a personalissimi criteri, che può essere anche totalmente in contrasto col commento alla storia dato due secondi prima". E ancora più precisamente dalla prima fattispecie, ossia dal voto alla Io Boia, detto anche CdC. Infatti, come potete leggere nella loro recensione, per quanto riguarda la storia, nulla di nuovo, Tex damerino gironzolante e non dominante, i comprimari meglio di lui, GLB bla bla, eccetera. Dopo questa entusiasmante recensione, un voto in perfetto stile CdC, ossia 8, pardon, VIII, non voglio far torto a nessuno. Sarà per i disegni? Sarà per la copertina? O sarà che hanno trangugiato troppo cibo degli dei, o forse se lo sono fumato?"Alto confusionamento" è uscito il mese scorso. Dovessimo dare una preferenza fra UBC e Baciespari, chi vincerebbe?
  10. jack65

    [606/607/608]Caccia Infernale

    Per il momento sembra una buona storia, indiani e cowboy, come preferisco. Aspettiamo il seguito. Bella la sparatoria introduttiva. L'atmosfera generale mi ricorda un po' ?Nessuna pietà per Ulzana?. Vecchi e nuovi personaggi sono interessanti. Buoni anche gli episodi successivi in cui la storia di divide in due tronconi. Contento di vedere Tex che finalmente sbatacchia qualcuno. Un po' perplesso sulla droga, mi sa un po' di effetto-uomini giaguaro, spero che nel seguito non ci si butti un po' troppo sulla magia, comunque stiamo a vedere. Dimenticavo: Kit, per com?? disegnato, sembra più il fratello minore di Tex che il figlio.
  11. jack65

    [604/605] Attacco Alla Diligenza

    Quel qualcuno ero io. Hai già "sbagliato" una volta. Non rifarlo. Prova a (ri)leggere Zagor.... P. S.: e poi, un lettore in piu' non fa mai male..... P. S. 1: quest'anno, tra l'altro, si festeggia il 50ennale e inizierà la nuova "odissea" sudamericana. Storie da leccarsi i baffi, credo...! guarda, ti prendo in parola. Lo Zagor di questo mese vale la pena? Se sì lo leggo. Giuro.
  12. io smisi di leggere Tex dal n.268, dalla fine della storia di Yama. Non distinguevo per niente gli autori, mi ricordo che percepivo un certo calo qualitativo, a partire da Santa Cruz, I due rivali e La piramide misteriosa. Dovrebbero essere tutte di GLB, se non sbaglio, quindi non do nessuna "colpa" a Nolitta se cominciai a dubitare di Tex. I ribelli del Canada mi sembra sia sua, e mi piacque tanto, così come Il segno di Cruzado e Giungla Crudele. Sasquatch all'epoca non mi piacque, rileggendola invece la trovo davvero interessante. Il clan dei cubani non mi è mai piaciuta particolarmente, come L'oro del Colorado, molto meglio L'aquila e la folgore e Tucson. Di Nolitta poi, nel centinaio precedente mi erano piaciute molto sia Il giudice Maddox che El Muerto. Non mi ricordo di chi siano la storia coi vichinghi, bruttina, quella coi dinosauri sulla nave, pessima, e soprattutto quella degli extraterrestri con tanto di missile, che mi fece prendere la decisione definitiva di smettere. Del periodo 268-300 non ho tanti ricordi, segno che le storie non mi hanno fatto una grande impressione, tranne Il colonnello Watson, che mi piacque e mi piace tuttora. A parte qualche orrore, però, a posteriori questo periodo non è stato così tragico come quello dell'ultimo Nizzi, in questo dissento da Ym al mille per cento, Tex sarà diverso, sarà demitizzato, ma non rincoglionito, ridicolizzato e rottamato. Concludendo con Nolitta, la Strage di Red Hill, pur verboso in certi punti, mi è sempre piaciuta molto, invece la storia sugli uomini-giaguaro, pur discreta e apprezzabile, è come un brodo un po' allungato. Ripensato oggi, Nolitta mi rimane impresso per questo suo Tex con meno certezze e più dubbi ma non meno sicuro o eroico, cosa che a me piace parecchio, come carattere.
  13. jack65

    [604/605] Attacco Alla Diligenza

    pagherei anche per questo:pagherei per vedere l'orgia fumettistica di Tex;pagherei per le ragazze in carne e carne per una vera orgia :shock:
  14. jack65

    [604/605] Attacco Alla Diligenza

    ogni tanto un'apoteosi del delirio come la mia SUPERCAZZOLA fa bene, non va presa sul serio, non risparmia nulla e nessuno, nemmeno il sottoscritto. Torno un'ultima volta sulla questione del voto, in modo serio (spero). Io non voto il voto (che sia una nuova fattispecie di voto creativo? :shock: ) ma il giudizio. Qui ho votato "pessimo", perchè per me la storia è pessima, qui corrisponde al 2, amen, dovessi darlo secondo la mia scala siamo su per già sul 3,5. Perchè a volte bastano poche pagine, come numero, a farmi squalificare una storia, e qui la figura fatta fare a Tex mi ricorda da vicino le prime pagine di Fort Sahara. Con l'almanacco 2010 me la presi a morte, ora mi viene solo da ridere, anche se ci sarebbe da piangere. Vorrei sapere come fanno in redazione a far passare non dico la storia, ma queste figure al personaggio cardine del fumetto italiano. Quanto paga la SBE a Nizzi per una storia? Le pubblica perchè deve rientrare nei costi?Sono disposto a pagare io la SBE purch? non pubblichi l'ultima nizziana, comunque sia, e dico sul serio, e lo releghi fin da ora nel dimenticatoio a raccontare barzellette. Qualcuno ha detto di rifarsi con Zagor, mi pare, io l'ho letto qualche volta da bambino ma ho subito smesso, troppo fantastico e fantascientifico, ma mi sta venendo la curiosità.
  15. jack65

    [604/605] Attacco Alla Diligenza

    Bene, mi sembra il momento giusto per celebrare degnamente una delle migliori storie texiane mai scritte, e soprattutto la discussione che ne è scaturita su questo forum, che contiene delle perle non indifferenti. Dopo due osservazioni assolutamente imprescindibili, segue infatti un commento alla mia maniera, che non avevo mai osato fare qui, ma d'altra parte c'è una prima volta per tutto. Che succeder? mai? Mi censurerete? Pazienza. Oggi tutta vita. Quando mi piglia bene non mi tiene nemmeno la camicia di forza. Allora cominciamo. Nessuno ha notato, ed è una pecca gravissima alla quale rimedio volentieri, il ciuffo spettinato del colonnello dopo il cazzotto di Davis, nonchè la sua espressione da ebete. E? una citazione finissima: non ricordano forse capigliatura ed espressione di Mefisto, stravolto dalle visioni provocategli da Padma? Non è un chiaro esempio letterario, a proposito di gusto retr? e di recupero del Tex delle origini, di scapigliatura lombarda?Nessuno, nemmeno i più informati, sa che dopo aver letto ?Alto Rincoglionimento? i Navajos vogliono cambiare nome ad Aquila della Notte ribattezzandolo Aquila Fetente, i più acculturati proponendo invece Ameba Fetecchia?Su, facciamo un sondaggio a livello mondiale fra i lettori. Aiutiamo i popoli nativi. Ma veniamo ora al clou della serata, la cosa veramente importante, che intende celebrare degnamente questa storia e soprattutto la discussione. Ho sempre saputo di avere tanto da imparare, e questa è un'occasione imperdibile e irripetibile. C. e V. mi hanno insegnato infatti il ?voto creativo?. In cosa consiste? Diciamo in una valutazione libera, molto libera, voto e giudizio, data in base a personalissimi criteri, che può essere anche totalmente in contrasto col commento alla storia dato due secondi prima. Si suddivide principalmente in due fattispecie. Prima fattispecie. Il voto di C. è inquadrabile come ?voto alla Io Boia?, detto anche ?voto alla C***o di Cane? (CdC). Per spiegarlo e per coglierne l'intrinseca complessit?, gli esempi valgono più di mille parole. Infatti, esordisce con: ?Sa di poco! E temo che ciò non sia giustificabile nemmeno con la faccenda dei due-albi-due che tanto infastidisce la sottoscritta. Già l'inizio è quantomeno confuso. Non riesco a capire il pensiero di Tex sul colonnello Fairmont. E' in buona fede, ma anche no! E' il caso di non fidarsi troppo, ma anche sè! Boh!La storia ha comunque uno sprazzo di texianit?? eccetera. E alla fine conclude: ?Metto un generoso 7 in considerazione del buon inizio della storia e della scena della sparatoria nel villaggio.?Urca! Valle a capire, le donne. Ti dicono di sè, e vuol dire no, ti dicono di no, e vuol dire sè. Creative al massimo. Recepisco e mi adeguo. Storia bruttissima. Voto: 9. Giudizio: quasi capolavoro.?Quasi? perchè l'indianina disegnata a pag. 109 potrebbe risvegliare gli istinti erotici di qualcuno, soprattutto nella giovent?, che potrebbe pensare: ?Questa me la farei?, e su Tex vige la massima sorveglianza della garanzia morale, niente trombate n° pensieri impuri che portino alla masturbatio. Seconda fattispecie. Il voto di V. è inquadrabile come ?voto criptico? o ?ermetico?. Per spiegarlo e per coglierne l'intrinseca complessit?, nonchè la profonda conoscenza della cultura classica che tutto il mondo gli riconosce, gli esempi valgono più di mille parole. Ascoltiamolo: ?Voglio essere sincero: io tutto sto schifo inqualificabile nell'ultima storia di Nizzi non l'ho visto?, ed espone le sue ragioni, fra le quali ?che Tex e Carson scampino dai colpi sulla canoa in mezzo al fiume è perfettamente realistico. Chi sostiene il contrario ha forse letto troppe storie di Boselli, in cui qualsiasi essere prenda in mano un'arma si ritrova a sparare manco fosse Carlos Hathcock.? [e chi cacchio ?? Il tuo insegnante al poligono di tiro?]E ancora: dopo la demenza suicida vista ne "La città del male", i Tex e Carson prudentissimi nell'avvicinarsi al villaggio fanno proprio piacere?, e infine un chiaro indizio delle sua notoria fede progressista: ?Tex mi piace in quanto fumetto narrativamente reazionario?. Già l'intervento in sè è un piccolo capolavoro, ma ancora manca la ciliegina sulla torta. Infatti, ecco emergere il grande latinista: ?dimenticavo, voto globale V?Vuu? Ah!? Beh!? S?!? Boh?? Ubi maior, minor cessat. Poco dopo abbiamo la traduzione per i mortali, il voto in volgare, cioè: 5. Recepisco e mi adeguo, unendo latino e algebra, tradizione e modernit?, formuletta idiota che trovate nelle brochure delle migliori aziende commerciali a livello mondiale. Voto a questa storia: ?X / (X è V)?. Riepiloghiamo. Uno pensa che la storia sa di poco, e vota 7, ad un altro sembra sia piaciuta di più, e vota 5. Titolo giusto per voi: ?Alto Confusionamento?. Ragazzi, questa è creativit? allo stato puro, è un trampolino di lancio per entrare in politica, votate la lista ?Voto Creativo? alle prossime elezioni e non ve ne pentirete. Mai. Il PdP e Cetto Laqualunque sono superati. In seguito vedo che C. si è in parte corretta tornando sui suoi passi. Titolo giusto: ?Altissimo confusionamento?. Invito quindi tutti quanti a proporre il vostro ?voto creativo?, inventando nuove fattispecie. Y. e company, che avete votato ?7 è discreto?, il vostro era un CdC, vero?Titolo giusto per voi: ?Alto Gradimento?. Non ho visto finora nessun fanatico nizziano, ma qualora saltasse fuori, ho già pronto il titolo giusto: ?Alto Godimento?, nel senso di ?Alto masochismo?. Non posso quindi esimermi dal proporre il mio personalissimo contributo, fondamentale per la crescita di questo forum e per il progresso dell'umanit?. Dal voto in volgare al voto volgare, la mia specialit?. Propongo quindi, all'interno del ?voto creativo?, dopo il ?voto alla Io Boia? e quello ?criptico?, una terza fattispecie, il ?voto al Culo?, anzi, per la precisione, il ?voto al Culo Multiplo?, nel senso sia di un voto multiplo ai singoli culi, sia di un voto singolo a culi molteplici. D'altra parte, c'è chi legge Tex con la testa, chi col cuore, io, se permettete, leggo il Tex di Nizzi con il deretano. Per spiegarlo e per coglierne l'intrinseca demenzialit?, gli esempi valgono più di mille parole. Culo di Tex: 9Culo di Davis: 10Culo di Nizzi: 1000, chissà quanto si è fatto pagare per queste stronzate. Culo della Sergio Bonelli Editore: INFINITO, visto quanti, compreso il sottoscritto, continuano a comprare Tex. Culo di Papi: flaccido (uno come lui, che se ne fa 6 diverse in mezz?oretta scarsa, prima è spompo, poi rifinito, poi va all'altro mondo, poi risorge). Culo dell'indianina di cui sopra: non pervenuto. Culo di Belen: fuori categoria, mi sbottono già la patta, alla faccia della garanzia morale. Culo di Ruby (da non confondere col cuBo di RubiK): mai visto dal vivo, ma una giratina ce la farei volentieri. Minorenne? No, poppante?.. e mi fermo qui. Questi attacchi di demenza senile, di ?delirium demensè, mi vengono sempre dopo aver letto storie al limite dell'impresentabile, prego leggere l'ultimo Vigna su Nathan Never, anzi, leggete il mio commento sull'apposito forum, penso immodestamente sia più divertente dei due albi, è gratis e dura poco, e capirete perchè da un paio di mesi la mia demenza sia ormai diventata più che galoppante. Semper laudatus Claudius.
  16. jack65

    [604/605] Attacco Alla Diligenza

    Io non starei a vedere i voti, ma la sostanza. E la sostanza, credo, sono le opinioni espresse nei singoli post. La storia alla maggioranza del forum è piaciuta? Io, badando alla sostanza, dico "no"!@Lupo:a parte questo ultimo Nizzi, per quanto riguarda le ultime annate di Tex sono a dir poco soddisfatto.siccome la forma è sostanza, a casa mia "sufficiente" e "discreto" vuol dire superiore a "insufficiente", quindi come minimo accettabile. Se la storia non piace non si può valutarla in questo modo, quindi per ora, statisticamente è piaciucchiata. Se penso che per me "discreto" era la valutazione giusta per il texone cubano, per Deadwood e per Vegas, vederlo attribuito a questa storiella mi fa veramente senso, forse la prossima volta user? "fantasmagorico", "strabiliante", "megagalattico".
  17. jack65

    [604/605] Attacco Alla Diligenza

    soprattutto in questo secondo albo, ma direi in generale:imbarazzante la sceneggiatura;imbarazzante Tex;imbarazzante Carson;imbarazzante l'autore;imbarazzante la redazione. Poi leggo:discreto - 6 votisufficiente - 1mediocre - 1 (ma è sufficiente o no? a che punto sta?)insufficiente - 3pessimo - 2a maggioranza quindi la storia per ora è piaciuta, o per lo meno è sufficiente. Imbarazzante anche questo. Complimenti quindi a Claudio Nizzi, l'unico, il vero Rottamatore presente sulla scena in Italia.
  18. jack65

    [604/605] Attacco Alla Diligenza

    Che dire? La fine del primo albo aveva già incrinato, se non proprio rovinato, una storia interessante, questa seconda parte mi sembra francamente imbarazzante. Apprezzo la narrazione lenta e lineare, di fronte a certi virtuosismi boselliani costretti nei limiti dei due albi secchi, dove si cambia scena ogni cinque pagine, dove bisogna ricordarsi di occhi azzurri, di partite di poker, del numero di banditi, di bottini restituiti in parte o in toto, questa lentezza mi fa l'effetto di aria fresca, ma quando diventa così noiosa ed esasperante mi porta ad addormentarmi, basterebbero le prime 35 pagine di fuffa preparatoria all'unica scena di ?azione?, si fa per dire, per fare la nanna tutto il giorno. Non mi voglio soffermare su qualcosa in particolare, tutta la sceneggiatura è di una piattezza deprimente, si chiacchiera tanto, si racconta soprattutto, si agisce poco o nulla. Fra l'ultima storia di Vigna per Nathan Never e questa, è una bella lotta.
  19. jack65

    [18] [Almanacco 2011] La Città Del Male

    se si ragiona in termini di intrusione in faccende private, perchè abbiamo visto Tex intromettersi mille volte in situazioni private anche familiari, capitandoci anche per caso, coi bianchi e con gl'indiani? Non sarà che è parte del suo mestiere?
  20. jack65

    [18] [Almanacco 2011] La Città Del Male

    non ci avevo pensato: che si apra forse un ciclo della saga con un Tex portasfiga? :shock: Riguardo le produzioni erotiche, stai attento, ymalpas, stai mooooolto attento. Sei già caduto sotto l'occhio della Procura di Milano, quindi occhio a come parli, a come di muovi, e soprattutto a cosa dici al telefono.
  21. jack65

    [18] [Almanacco 2011] La Città Del Male

    Innanzitutto chiedo al Partito l'immediata espulsione di Ym da questo forum per aver mancato clamorosamente ai suoi doveri proletari. Non si proclama ai quattro venti uno sciopero del commento per poi vendersi alla borghesia in modo così spudorato per un piatto di lenticchie. Che Ym sia dunque indicato come "nemico della classa operaia", messo al bando e immediatamente radiato dal Partito, anche fisicamente!Metto ai voti la proposta di vaporizzazione. Contrariamente a quanto detto per la storia di Ruju, non mi sembra che si possa imputare a Tex una responsabilità diretta per i due giovani Navajos. Ma potrei anche essere d'accordo e dire che sè, ha sull'anima anche questi due. La differenza abissale, e ripeto abissale, fra le due storie è che qui Tex si sente responsabile e agisce di conseguenza, mentre nell'altra se ne frega e basta. Se non ci vedete nessuna differenza, mi dispiace ma pur conoscendo il personaggio mille volte più di me non ne avete colto lo spirito di fondo, come secondo me non lo ha colto Ruju. Il suo Tex è uno schifo dal punto di vista etico, uno schifo punto e basta. Questo qui è un'altra cosa da questo stesso punto di vista. che io non conosco :malediz... , non conosco :malediz... , non conosco :malediz...
  22. jack65

    [604/605] Attacco Alla Diligenza

    Parlare della storia?Prime 77 pagine da 7 e forse anche qualcosa di più. Ultime 33 da 4 o poco più. Non m'interessa se Tex non spara, non cazzotta e non sbatacchia, la trama era interessante lo stesso, ma poi arriva il nonnetto. Come avrebbero fatto infatti i due rincoglioniti che non lo sentono nemmeno arrivare a trovare i banditi e a scoprire qualcosa senza di lui? In fondo, non sono mica i due rangers più in gamba del west. E in fondo, nessuno sceneggiatore al mondo avrebbe potuto fare a meno di un sapientone come il vecchio Caleb, nessuno sceneggiatore al mondo sarebbe riuscito a tirarsi fuori da questo punto morto senza una trovata geniale come questa, fra l'altro inedita. Parlare di Tex?La faina pensa di saper giudicare le persone, quindi progetta di studiare il colonnello, non si sa mai, e lo studia per ben due minuti, dopo di che ha concluso che ci si può fidare, forse è bastata la divisa pulita a fargli cambiare idea, e allora canta a squarciagola. Parlare del generale DavisèChe fine avrà fatto? Ve lo dico io, salvato al volo da uno pterodattilo che passava di l' per caso.
  23. jack65

    [603] Faccia Di Cuoio

    Grandissimo Legend, davvero leggendario. Dico davvero, non è uno scherzo. Non la vedo proprio come te, ho dato insufficiente, per me è la più brutta storia di Boselli, ma mi fa piacere la schiettezza e poi, finalmente uno che critica più di me. Dire che somiglia, che ha l'aria di certe storie del primo centinaio, è una conferma che la storia non è davvero gran che, perchè mi sembra davvero scritta quarant'anni fa, e leggerla ora non mi d' nemmeno quell'effetto vintage delle vecchie storie bonelliane degli esordi. Andava confinata nell'almanacco, sono più tollerante verso una storia che di per sè è limitata dalle 110 pagine e quindi non mi aspetto niente di che. Anche la storia di Fast Dan, se pubblicata sulla serie regolare, mi avrebbe infastidito non poco, la considero quasi una storia sperimentale ed è stato giusto pubblicarla l'.
  24. jack65

    Tex E Il Cinema Western

    anche se si dovrebbe parlare di cinema, parlo di una serie TV. Quando ho ricominciato la collezione e ho letto la storia con la morte di Nuvola Bianca, sono rimasto impressionato perchè mi sembra presa da un bell'episodio della serie "Alla conquista del west", serie del 1976-77 che avevano appena trasmesso su La7, in cui il capo lakota Satangkay si toglie la vita, il momento forse più bello e intenso di tutta la serie. Se digitate "alla conquista del west" su Google, uno dei primi risultati è proprio il video della fine di Satangkay, con vari taglietti nel montaggio. Ognuno può giudicare se l'autore si sia ispirato a questa vicenda.
  25. jack65

    [604/605] Attacco Alla Diligenza

    :deserto non è che le dimissioni ti hanno dato un po' alla testa? :shock:
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.