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West10

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  1. Immagine postata

    L'insieme degli schizzi che Claudio fa per le copertine viene inviato a SB per la scelta. Questo ad esempio è uno schizzo che non è stato scelto. Nel corso dell'incontro Claudio ha fatto vedere come per arrivare alla copertina definitiva possa preparare molti schizzi diversi. In particolare ha mostrato i 5 schizzi scartati della copertina in cui Tex entra in un locale dove c'è una mummia indiana. Ognuna di essi mostrava la stessa scena ma sotto diverse angolature che davano a chi le guardava impressioni diverse, ad esempio in una si aveva l'impresione che Tex stesse entrando nella stanza, in un altra Tex era già dentro la stanza... e così via.

  2. Immagine postata

    Siamo sempre sullo stesso disegno, questa foto è un pochino più centrata, Claudio tra le altre cose ha sottolineato l'importanza di tener presente cosa l'occhio del lettore vedrà per primo. Ad esempio questo cambia fra un lettore italiano che legge da sinistra verso destra ed un lettore giapponese che fa esattamente il contrario.

  3. Immagine postata

    Con questo disegno Claudio inizia la spiegazione di come viene costruita una copertina. Questa è la prima fase, si comincia con uno schizzo a matita. Trattandosi di un disegno di Villa mi permetto di aggiungere ?schizzo per modo di dire?!!!
    Ovviamente per ogni copertina Claudio fa generalmente più schizzi, ognuno diverso dall'altro, che interpretano il titolo e la situazione della copertina.

  4. 2)e soprattutto, alla Bonelli, quando capiranno che le copertine di Villa, colorate da lui in persona, sono molto ma molto più belle di quelle definitive colorate al computer??Davvero credono che la freddezza del computer sia migliore della mano dell'artista?... d'altronde, credo che basti confrontare le colorazioni di "Quel treno a mezzogiorno" e "Deadwood" con le foto in questo topic per vedere quali siano più belle!!

    Me lo stavo chiedendo anch'io, e sarebbe bello saperlo, il motivo!Comunque, ottimo resoconto!
    Beh AtTheRocks, grazie per l'ottimo ma il resoconto non è ancora finito, avrei voluto continuare fino alla fine ma stamattina dovevo essere al lavoro presto, come si suol dire restate sintonizzati nel corso della giornata continuerà postando nei ritagli di tempo libero. Paco a quanto pare la notte ci ha portato gli stessi consigli. Anch'io ieri notte riguardando i disegni mi rendevo conto dell'enorme differenza fra il disegno originale di Villa e la trasposizione sulle copertine. Claudio ha detto del notevole impegno che si ritrov? ad affrontare il tecnico che negli anni 90 dovette per la prima volta "trasportare" gli effetti delle sue nuove copertine dal disegno originale alla copertina finale non avendo i mezzi di oggi. Allora impostava i colori principali e poi in un secondo momento per ottenere le sfumature agiva con filtri e polverine coprenti (Claudio so che non ho detto esattamente ciò che hai riferito tu ma purtroppo in questo momento non ricordo le esatte tue parole) in modo da ottenere lo stesso risultato. Ciò era molto impegnativo e richiedeva abbastanza tempo ma il tecnico era abbastanza felice di cimentarsi su questa nuova sfida ed orgoglioso del risultato ottenuto. Ora con le nuove tecnologie Claudio ha fatto capire che è tutto molto più semplice. Però come anche Paco ha notato le copertine non sono belle come gli originali e le sfumature non sono proprio le stesse. Azzardo... sarà un problema di costi? io penso proprio di si. Le copertine rappresentano il giusto rapporto fra qualità e prezzo.
  5. Claudio comunque accontent?, naturalmente, Sergio Bonelli con un disegno in cui inquadra sempre Tex ed il cavallo di spalle ma con il cavallo con il suo "sederone" non più al centro della scena ma defilato sulla destra di Tex. Ma anche Sergio Bonelli fece una concessione in questo caso, infatti, se ben ricordo, questa è una delle poche copertine in cui Sergio lasciò a Claudio l'ultima parola su quale soggetto scegliere per la pubblicazione. Giusto Claudio?Spero di non aver sbagliato perchè di questo non ne hai parlato sabato ma io ricordo di aver letto in passato una tua dichiarazione in proposito.

  6. Immagine postata

    Si passa ad un altro disegno, Claudio sottolinea subito l'atipicit? della copertina. In genere sono focalizzate su Tex o comunque su poche persone. Questa invece ha tante persone, alcune si vedono altre si intuiscono, come la persona che regge il fucile puntato su Tex.

    Da notare il soldato a cavallo in secondo piano alla sinistra di Tex, è una persona realmente esistente, un amico di Claudio residente a Roma. Raccontando questo Claudio Villa parla di come per un disegnatore è abbastanza normale guardarsi continuamente attorno in cerca di nuovi volti.

  7. Immagine postata

    In questa seconda foto si sofferma ancora sui colori del disegno, questa volta l'oggetto di interesse non è il colore della camicia ma la colorazione della stazione. Fa notare come in un paesaggio abbastanza piatto e monotono come quello del west in cui il marrone era il colore dominante, le stazioni della linea ferroviaria con i loro colori abbastanza accesi rendevano il paesaggio meno piatto.

  8. 3. Poi parla dello sguardo di Tex, nella drammaticit? del momento si evidenzia comunque un Tex sicuro di se;4. Parlando del modo con cui Tex sta a cavallo, Claudio confessa di leggere abitualmente numerose riviste sul cavallo da cui trae spunto per i diversi modi di andare a cavallo;5. Sottolinea l'importanza dei particolari la necessit? di fissare bene i punti che attraggono per prima l'occhio del lettore come ad esempio le mani di Tex che reggono le briglie dei due cavalli;6. A proposito dei cavalli, fa notare come nel disegno originale il cavallo era marrone mentre in copertina è stato cambiato in grigio, se non ci è piaciuto il cavallo grigio lui sottolinea di non averne colpa? :trapper: per lui il cavallo doveva essere marrone; :) 7. Prima di passare al disegno successivo qualcuno gli chiede quale fonte di illuminazione illuminasse il volto di Tex e Claudio pronto ribatte:?C'era una lampadina accesa in alto sulla sinistra di Tex? ;) Poi più seriamente fa notare che il disegnatore deve comunque fare una concessione alla realtà. Se si dovesse disegnare esattamente la scena notturna di Tex, dei cavalli e di tutto il resto si vedrebbe molto poco!

  9. Immagine postata

    Cominciamo a fare sul serio, dopo un bel po' di domande del bravo Luca Raffaelli si passa a vedere un po' di disegni. Questa è il primo. Claudio si intrattiene su vari particolari, provo a riassumerli sinteticamente:

    1. Innanzitutto il colore della camicia di Tex, si passa dal giallo piatto tradizionale dell'era Galep alle sfumature, Claudio racconta la gradualit? con cui ha potuto fare accettare questi cambiamenti alla SB editore ed anche la difficolt?, dieci anni fa quando ancora non c'erano le tecnologie attuali, di trasferire queste tonalit? sfumate dal suo disegno originale alla copertina vera;

    2. Si sofferma anche sull'importanza delle pieghe sulla camicia e su tutti gli indumenti in generale. In un disegno le pieghe su un vestito aiutano ad illustrare il movimento e l'azione del personaggio che indossa l'indumento;

    (segue)

  10. La conferenza ha inizio, Luca presenta Claudio ospite d'onore di Romics 2010 e vincitore del Romics d'oro. Si inizia a parlare di Tex, Claudio ricorda come il grande Galep disegnava Tex "con la mano sinistra" e di notte rubando ore al sonno in quanto il giorno e l'impegno maggiore era dedicato a Occhio cupo, ma pian piano Tex prende piede fino a spodestare molti fumetti e ad arrivare ad essere uno dei maggiori successi editoriali nel campo dei fumetti. Claudio fa notare come tutt'ora Tex vende più di 200.000 copie al mese quando anche per i fumetti americani è difficile superare le 100.000 copie. Claudio pensa, e di questo chiede conferma a Luca che non ha nulla da eccepire, che forse Tex per numero di copie in totale da quando è stato edito è il fumetto che ha stampato più copie al mondo!Si prosegue con il parlare ovviamente di Tex, con il bravo Luca che fa una domanda dietro l'altra e il grande Claudio che risponde senza perdere un colpo ipnotizzando la platea. Ma di quanto si è detto in questa fase magari ne dir? più avanti ora passiamo ai disegni.

  11. Immagine postata

    Ecco la seconda foto, Claudio Villa è appena arrivato, alla sua destra (per chi non lo conosce) Luca Raffaelli.

    Avete notato lo sguardo di Claudio che fissa la platea? sembra quello di Aquila della notte poco prima di affrontare un pericolo, forse il grande Claudio a furia di disegnare Tex Willer ne avrà un poco assimilato le caratteristiche o per meglio dire si è calato nel personaggio!

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