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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 09/02/2019 in Messaggi

  1. Sai, quello è l'inizio di tutto. Di fatto è il primo comprimario che appare in Tex. Come si fa a dire che Tesah è un personaggio sconosciuto o indifferente. Il fatto di riproporlo dopo 70 anni in occasione del n. 700 è comunque un omaggio a GLB e secondo me anche a tutti quelli che hanno apprezzato un personaggio, non ancora ben definito e solo abbozzato. Molti personaggi ricorrenti di Tex (Montales, Jim Brandon, Gros Jean, Pat) sono comparsi nei primissimi numeri. Altri (Devlin, El Morisco, Nat) comunque entro i primi 100 numeri). e sono solo stati usati più spesso. Tesah è un personaggio che ha pagato il fatto di non essere inserita in un quadro ben definito, sorte toccata anche a Marie Gold, Lupe, Joan Baker e se vogliamo anche a Lilyth (apparsa solo in poche tavole e poi abbandonata per 100 numeri). Sono ritornati anche altri personaggi che secondo me hanno molto meno apeal (El Carnicero, Cane Giallo e altri) Capisco il problema di Boselli, di usare personaggi che non sono suoi e deve comunque adattarli al suo modo di scrivere, ma secondo me ci è riuscito benissimo. Riguardo all'albo 700 poi, si legge una storia godibile, sicuramente non un capolavoro, ma piacevole e scorrevole. La Tesah di Civitelli non mi sembra affatto glamour, ma in linea con quella disegnata da Galep, lo è molto di più quella di De Angelis. Un caro saluto pard.
    1 point
  2. Da uno a cento, o settecento, quanto ritieni importante Tesah nel canone texiano? Io penso ad una strategia editoriale che non giudico e no contesto e che ha portato alla creazione della serie parallela. Poi giudico il prodotto singolo, nel caso mediocre. E lo dico senza l'uso dei termini francamente, sinceramente, onestamente che spesso ammorbano ogni questione, compreso lo sfruttatissimo IMHO. Non mi è piaciuta la storia, trovo piaciona la ripropoposizione di Tesah e la sua proposta grafica glamour, ritengo penalizzante il colore sull'operato di Civitelli.
    1 point
  3. Albo celebrativo che festeggia il settecentesimo albo della collana, ma ci pensate, sette volte cento, S-E-T-T-E-C-E-N-T-O!!! e al tempo stesso chiude le celebrazioni di un altro importantissimo traguardo, 70 anni dalla nascita di Tex. E se il 7 ha sempre avuto una connotazione magica, stavolta il numero ricorre, nello stesso albo, sia per i 700 albi che per i 70 anni. Non poteva allora esser fatta scelta migliore di quella che è stata, organizzando una storia che fa riferimento alla prima, pionieristica, sfolgorante e amatissima storia della saga, riproponendoci due degli elementi fondanti di quella prima avventura, l'oro dei Pawnee e naturalmente Tesah. Tesah che abbiamo amato nella sua versione originale di intrepida ragazza a fianco del nostro eroe e che qui vediamo ancora bambina, in occasione del suo primo incontro con Tex, che tutti sapevamo esserci stato, ma ora viene consegnato alla storia e assistiamo anche al suo ritorno, dopo quello di Lupe, che ci conferma come a distanza di oltre vent'anni abbia mantenuto una invidiabilissima forma fisica e un accresciuto fascino. E in tale occasione è naturale l'incrocio con la nuova avventura che si sta sviluppando contemporaneamente nella parallela collana Tex Willer, con rimandi da una serie all'altra a eventi che caratterizzano le vicende del giovane Tex, narrate in presa diretta nei primi numeri di entrambe le collane o in flashback nella cosiddetta serie "regolare" La storia raccontata in questo Tex 700 è alla fine soltanto un pretesto per celebrare l'origine del tutto. E da abile creatore di storie e profondo conoscitore della essenza di Tex, fedele al suo ruolo che va oltre a quello di mero curatore, Boselli si erge a vero e proprio custode di quel tesoro, che non è rappresentato dall'oro dei Pawnee, ma da colui che in tanti anni abbiamo imparato a conoscere e ad amare, partecipando alle sue avventure e condividendo decenni di emozioni e sogni, sospesi tra realtà e fantasia ma sicuri che Tex comunque avrebbe preso SEMPRE la decisione giusta. E se in flashback abbiamo modo di assistere al famoso primo incontro tra Tex e Tesah, scoprendo che in tale occasione erano presenti anche i pards di allora, Rod, Hutch e Dick, e poi al secondo incontro nei pressi del Rainbow canyon, la storia in diretta si sviluppa non priva di colpi di scena. Cosa vogliamo di più da un albo celebrativo di questa portata?
    1 point
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