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Letizia

Ranchera
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Tutto il contenuto pubblicato da Letizia

  1. GLB ha liquidato Florecita in una vignetta in cui si limita a raccontare della sua fine. Poi ne parla di nuovo in un'altra unica vignetta (quella della catenina). Forse gli importava solo di togliersela alla svelta dai piedi (non ha mai gradito troppo la presenza femminile nel mondo di Tex) e forse poteva trovare un modo meno tragico. Io spero che Boselli parli molto di Florecita prima dell'incontro con Tex e quasi niente sulla sua fine. Chi non è rimasto male, anzi malissimo, alla notizia del suicidio della povera Florecita? Avrei preferito mille volte una morte meno spietata (anche se la morte non conosce pietà) magari accidentale nel tentativo di fuggire da Mohican.
  2. Letizia

    [Texone N. 13] Sangue Sul Colorado

    L'Apocalisse di Giovanni è di difficilissima interpretazione. I quattro cavalieri appaiono all'apertura dei primi quattro dei sette sigilli e così pure i quattro esseri viventi che non necessariamente coincidono con i quattro cavalieri. È probabile invece che si tratti di "personaggi" diversi, perché ognuno dei quattro esseri viventi dice «Vieni» a qualcuno che può essere soltanto un cavaliere. La simbologia degli oggetti posseduti dal cavaliere in sella al cavallo bianco, l'arco e la corona, può tranquillamente avere il significato di potere e di conquista: il cavaliere (Ap. 6.2) ... uscì vittorioso per vincere ancora. Non dimentichiamo che il libro dell'Apocalisse è attribuito a Giovanni, l'apostolo di Cristo che era ai piedi della croce, per cui è abbastanza improbabile che abbia associato arco e corona alla potenza divina del Cristo. Il colore dei cavalli è: bianco, rosso fuoco, nero, verde (Ap. 6.2-8). Il versetto 8 recita testualmente: "E vidi: ecco, un cavallo verde. Colui che lo cavalcava si chiamava Morte e gli inferi lo seguivano."
  3. Letizia

    [Texone N. 13] Sangue Sul Colorado

    Io penso che il titolo originale inglese si riferisca non al colore o alla tonalità del colore del cavallo, come recita l'Apocalisse di Giovanni, ma che l'aggettivo sia da attribuirsi, in un gioco di parole, proprio al cavaliere. Lo si intuisce dalle parole di LaHood quando incontra il predicatore e gli dice che lo avrebbe immaginato più emaciato. Non ricordo l'aggettivo usato nella versione italiana e non conosco la versione inglese del film, ma il senso è comunque quello: pallido. Inoltre la versione più accreditata su ciò che simboleggiano i quattro cavalieri dell'Apocalisse è: conquista, guerra, carestia e morte. Il primo cavaliere, sul cavallo bianco, sembra essere più l'anticristo che il Cristo stesso.
  4. Letizia

    [Texone N. 13] Sangue Sul Colorado

    Se io dovessi tradurre in inglese "cavaliere pallido" (con l'aggettivo pallido che assume i vari significati, tipo non abbronzato, smunto, malandato, smorto, debole ecc.), avrei delle serie difficoltà a non usare la traduzione "pale rider".
  5. Letizia

    [Maxi Tex N.33] La città che scotta

    Se nel commento tu avessi cancellato il "mi spiegate" non avrei mai osato "spiegartelo". Non sei di certo un minus habens, ma un po' distratto, sì.
  6. https://en.m.wikipedia.org/wiki/Sachem Sachem era un termine in uso quasi esclusivo degli indiani di etnia Algonchina delle regioni nordamericane (Canada, zone limitrofe ai grandi laghi). Il termine é stato storpiato in sakem che stranamente é di origine ebraica.
  7. Letizia

    [Tex Willer N.67/69] El Diablo

    Ma se le tavole sono in BN! Io farei in BN anche la copertina, così ciascuno si immagina la camicia del colore che vuole.
  8. Letizia

    [762/764] Il Mistero del Monte Rainier

    Mi pare di aver già letto una storia simile, ma forse (se non ricordo male) il barista gli ha fatto solo causa.
  9. Letizia

    [762/764] Il Mistero del Monte Rainier

    Gli hanno massaggiato i marroni con la carta vetrata.
  10. Letizia

    [762/764] Il Mistero del Monte Rainier

    Bos, ti prego, torna a riferire personalmente (senza nulla togliere all'amico Carlo). Qui c'è ancora un sacco di gente a cui manchi e che, almeno credo, si merita la tua presenza. Please.
  11. Letizia

    [Maxi Tex N.33] La città che scotta

    Domanda fatta a una AI: scrivimi una storia di Tex in stile nizziano su un ranchero che spadroneggia in una città del west: Risposta dell'AI: identica parola per parola alla Città che scotta. Che Nizzi si sia modernizzato?
  12. Letizia

    [Maxi Tex N.33] La città che scotta

    Eri ironico? Tu? Ma dai!
  13. Letizia

    [Maxi Tex N.33] La città che scotta

    Sei nizziano? Ma nel senso che sei concittadino di Garibaldi? Io pensavo che tu fossi troppo intelligente per affibbiarti delle etichette. Pensavo che tu fossi del tipo: Nizzi mi piace quando scrive "Tex il grande" e non mi piace quando scrive "La città al microonde". Che non ti piacessero i cliché.
  14. Letizia

    [Maxi Tex N.33] La città che scotta

    L'alcol non fa male. È una diceria inventata dagli astemi. Potrei dire che anche l'automobile, che provoca un numero troppo alto di decessi, fa male.
  15. Letizia

    [Maxi Tex N.33] La città che scotta

    C'è frizzante e frizzante. Champagne e idrolitina. Indovina cosa beve Nizzi.
  16. Letizia

    [Maxi Tex N.33] La città che scotta

    Dialoghi frizzanti i battibecchi da vecchie comari tra Tex e Carson?
  17. Letizia

    [Maxi Tex N.33] La città che scotta

    Parafrasando Jacovitti, lo supponevo. Ti ringrazio per la delucidazione ... e per il resto.
  18. Letizia

    [Maxi Tex N.33] La città che scotta

    Mi piacerebbe, anche se immagino quello che è rimasto nella tastiera, che tu completassi la frase. Davvero.
  19. Letizia

    [Maxi Tex N.33] La città che scotta

    L'adulterio in Tex. Se i due sono consenzienti non ci trovo niente di così scandaloso. In Tex si è visto anche lo stupro. E questo è "leggermente" peggio.
  20. Letizia

    [Maxi Tex N.33] La città che scotta

    Sbagli. Il mio personaggio è Coguaro. E, a onor del vero, Ruju ha ripreso il soggetto ma ha realizzato una sceneggiatura che rispecchia molto poco la mia trama. Avevo in mente di pubblicare il mio racconto originale, ma non l'ho fatto e non lo farò per rispetto prima di tutto per Boselli e poi per Ruju. Ecco un giudizio che non accetto, che dimostra che non hai capito assolutamente niente. Io adoro alcune storie di Nizzi, specialmente il primo Texone: se fossi dannatamente prevenuta (che significa dare un giudizio negativo a prescindere), non direi mai una cosa del genere. E questo è sintomo di scarsa capacità analitica: spari sulla croce rossa perché non ti piace il rosso. Se non hai afferrato il paragone, sarò più esplicita: esprimi giudizi superficiali. Ecco un altro tuo giudizio a conferma di quanto ho già detto. Non so se conosci il significato delle parole: astio è il rancore provato nei confronti di una persona da cui ritieni di aver ricevuto un grave torto. Portato all'estremo è un sentimento peggiore dell'odio. Se non sapessi che tu hai usato questa parola con la superficialità che ti contraddistingue, ti direi: "ma come ti permetti di bollarmi come un essere così schifoso?", ma sono sicura della tua immaturità e, per questa volta, ci passo sopra. Ma in futuro stai ben attento a sparare sentenze così offensive, perché io non sono uno zuccherino.
  21. Letizia

    [Maxi Tex N.33] La città che scotta

    Non lo terminare, non ne vale la pena. È solo, secondo me, un continuo e insulso battibecco tra Tex e Carson inserito in una trama vista e rivista che non presenta alcun nuovo o interessante elemento che ne giustifichi una rivisitazione. Io credo invece di sì. Ciascuno è libero di esprimere i suoi giudizi anche se sono stati espressi precedentemente fino alla nausea. E con questo voglio dire anche che pure tu hai il diritto di esprimere i tuoi giudizi, specialmente perché, anche se non li condivido, il tuo diritto di espressione pesa quanto il mio e quello di chiunque altro.
  22. "Avete una Miss Piggy?" E si scatena l'inferno.
  23. A proposito di politicamente corretto. In questi giorni ho rivisto per l'ennesima volta i Blues Brothers. A parte il fatto che i nazisti dell'Illinois ci fanno una figura di m...a e che si tratta di satira antinazista, ma il loro capo dice "... l'ebreo sta usando il negro ..." e io, sarò profondamente scorretta, ma preferisco di gran lunga la frase originale piuttosto che "... l'israelita sta usando l'uomo di colore ...".
  24. Parere indiscutibilmente accettato ma non condiviso. E sai perché? Perché la modifica non migliora né peggiora assolutamente nulla. A nessuno, che leggesse oggi la Mano Rossa di GLB per la prima volta, verrebbe in mente: certo che un barbiere cinese stona proprio, perché l'autore non ci ha messo un barbiere messicano?
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