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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 09/01/2018 in Messaggi

  1. Il problema di questo secondo albo è la totale mancanza di coinvolgimento, di pathos, di imprevedibilità della narrazione. Mi puoi anche fare un albo di puro BANG-BANG (come era il mitico "Sfida sulla sierra"), ma questo deve essere preparato bene, ci deve essere una storia avvincente che porta allo showdown finale, bisogna saper creare l'aspettativa nel lettore e il giusto coinvolgimento. Qui, purtroppo, tutto questo manca. Non solo, ma ci sono almeno un paio di scene nella sparatoria che a me proprio non vanno bene: la prima, la già criticata scena del Tex-cecchino; la seconda, il capovolgimento dell'esito della sparatoria finale in cui Tex è accerchiato dai banditi (va bene il Tex che non cala il cinturone, ma qui si sfocia nell'eccesso opposto). La città nascosta, infine, fa soltanto da sfondo e non è mai vera protagonista, come ci si aspetterebbe. Questo vuol dire buttare alle ortiche un ottimo spunto iniziale.
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  2. Secondo albo penoso e sconcertante,che evidenzia come Faraci continui imperterrito sulla sua strada lastricata di banalità,ripetizioni,carneficine,errori ed ora anche di un Tex improbabile,impassibile ed implacabile "sniper". Si parte già male con un titolo quasi identico a quello del nr.97,si prosegue peggio con banditi da operetta,statici bersagli da tiro a segno,con un Tiger che prima impugna la Colt per poi passare sette pagine dopo disinvoltamente al Winchester, per finire con l'incredibile invenzione di una futura detenzione dei villains superstiti nelle galere (ah !,ah !,ah !,ah !) a prova di evasione del villaggio,in barba a qualsiasi mandato di cattura di un qualsiasi giudice federale. Per tacere,visto il naturale rimando mnemonico che quasi tutti i texiani hanno fatto,della assoluta mancanza di accenno alla Città d'Oro (nr.43) da parte di Tex e Tiger e dei disegni di Venturi un bel po' buttati via in questo secondo albo. Come inizio del 2018,anno del settantesimo compleanno di Tex,peggio non si poteva scegliere. Sceneggiatura 3,disegni 4.
    1 point
  3. Nel commento al primo albo avevo scritto che, con un po' di pathos e sana violenza, il secondo albo sarebbe potuto essere molto bello; ma dicevo anche che Faraci non è Ruju. E infatti, come volevasi dimostrare, siamo di fronte all'ennesima faraciata, a una storia, cioè, che mostra tutti i limiti e i difetti di un autore che sembra essere giunto su Tex già bollito e stanco, quasi sempre incapace di scrivere qualcosa di lontanamente memorabil. Possibile che i banditi non riescono nemmeno a uccidere uno, dico uno, dei "buoni" che appaiono nella storia? Che non riescano a mettere in difficoltà i pards nonostante i tanti ostaggi? Che si facciano macellare imperterriti quasi senza battere ciglio? Ancora una volta, insomma, i nemici di Faraci sono burattini senz'anima, buoni solo perché numerosi e quindi più lunghi da fermare tutti (più nemici, più BANG BANG, più pagine riempite facilmente: il solito nulla faraciano). Davvero, mi auguro che questo strazio finisca al più presto e definitivamente. Ah, l'ultima chicca: il Tex cecchino che ammazza a sangue freddo e a distanza di sicurezza. E qui anche Boselli, in quanto curatore, ha la sua parte di colpa. Insomma, mi auguro di non leggere mai più robetta di questo tipo, specie nella serie regolare: se storielle del genere devono finire sulla testata principale, e si si fanno passare cose come il Tex cecchino, allora forse davvero la sbornia di speciali, extra, storielle e cartonati rischia di portare a un problema qualitativo. Venturi ancor più sintetico che nel primo albo. Bontà dei pards e delle scene d'azione a parte, devo ancora capire se è una evoluzione che mi piace del tutto
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