Saludos amigos!
Appena terminata la lettura del terzo albo. Qualche pagina fa, avevo paragonato questa storia ad un pesante aereo che, in fase di decollo, sfrutta la lunga pista per accelerare e prendere faticosamente quota. Mi auguravo che potesse farlo, perché le premesse per una vicenda importante c’erano tutte. E la storia, rispettando le mie più rosee previsioni, è decollata senza intoppi.
Un terzo albo dal ritmo incalzante, con numerosi colpi di scena e situazioni mai telefonate. Questo va sottolineato, perché non scontato. Dopo tantissimi anni è difficile continuare a stupire e creare dinamiche differenti. I numerosi comprimari sono gestiti sapientemente, come un Borden che pare particolarmente ispirato ci ha abituato negli anni. I dialoghi non mancano, anzi abbondano, ma non li ho trovati affatto stucchevoli bensì funzionali allo sviluppo della trama e dei personaggi.
Anche il rapimento di Kit ha il suo senso nella vicenda, e noto con piacere che faccia la sua bella figura in come ragiona e agisce, non risultando l’anello debole del quartetto. Ho apprezzato anche un Carson meno svogliato e più sul pezzo rispetto ai precedenti due albi.
Per l’aspetto grafico, ho trovato i disegni di Venturi davvero notevoli, tra i migliori apparsi negli ultimi anni su Tex a mio avviso. Non è semplice disegnare questa storia, i numerosi cambi di location, i costumi, le navi sono tutti riprodotti in modo impeccabile. La relativa documentazione deve essere costata al disegnatore un notevole allungo dei suoi (da quel che leggo sul forum biblici) tempi di realizzazione. Ma se la qualità del prodotto finale è di tale fattura, allora ben venga aspettare!
Un particolare momento mi ha visivamente colpito, ossia quando i tre pards fanno il loro ingresso nella capitale. Delle tavole meravigliose, sono rimasto a bocca aperta. Sembrava di respirare quei profumi, sentire il vociare delle persone, vivere quelle atmosfere. Non so spiegarlo, ma era come se percepissi anch’io le inquietudini e i sentimenti dei pards, come se ne fossi partecipe, qui riprodotti in modo magistrale.
Attendo con trepidazione l’ultimo capitolo di questa ottima storia che, ad ora, mi ha piacevolmente coinvolto, sebbene i primi due albi (soprattutto il primo) paiono essere un lungo prologo.
Confido, seppure abbia delle ipotesi contrarie, in un finale meno scontato di quel che un lettore possa immaginare nel leggere i primi tre albi.
Staremo a vedere
Hasta pronto hermanos!