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ilpadronedelvapore

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Messaggi pubblicato da ilpadronedelvapore

  1. Mi è capitato di vedere per caso il video del recente matrimonio di Giorgio Bonelli (è pubblico, su facebook). Ci sei anche tu, che mostri tavole di Tex, oltre che Davide Bonelli. Ma quello che è splendido è vedere un esempio della sana follia e voglia di divertirsi che evidentemente scorre nelle vene di quella famiglia. Spero che il suo progetto di parco a tema su Tex riesca a vedere la luce.  

  2. Inedito o no.

     

    Non è la prima volta che una ristampa su Gazzetta e Corriere presenta al suo interno un inedito.

    Nella riproposte delle storie del Dylan Dog Color Fest vennero inseriti due inediti, uno all'inizio e uno dopo qualche numero. Storie che poi vennero ripresentate successivamente all'interno di un DDCF.

    Secondo me è molto difficile che questa storia di Burattini e Torti non veda la luce direttamente per Bonelli.

     

    Mi viene poi il dubbio che la richiesta di un inedito non sia arrivata proprio da RCS.  

  3. Il 8/9/2021 at 14:03, paco ordonez dice:

    Molto curioso anche io di leggere questa storia - anche, lo ammetto, per vedere se Bruzzo si è finalmente riuscito ad emancipare dalle "riprese" delle vignette di Ticci, cosa che il tema canadese potrebbe non aver favorito.

    Comunque anche io ricordavo che questa storia ha avuto una gestazione travagliata, addirittura (ma potrei sbagliare) mi sembra di ricordare anche esternazioni sconfortate di Boselli.

     

    Bruzzo lo conobbi anni fa quando disegnava Brad Barron. Visitai il suo studio a Genova mentre stava lavorando a una tavola del suo primo albo.

    Grande appassionato di vela, se non sbaglio uno dei motivi dei ritardi furono la sua partenza per una lunga traversata con alcuni amici. Lessi l'articolo da qualche parte ma non riesco più a trovarlo.

  4. Una domanda velo veloce su una cosa che non ho capito:

     

    I tre Bill (ma lo stesso vale per Rick Master) sono da considerare inseriti all'interno del gruppo dei comprimari della serie tipo Morisco?

    Per intenderci, se a te o a qualcun autore venisse in mente una nuova idea che li coinvolgesse potrebbe farlo, o la loro apparizione nel Maxi è da considerarsi un unicum?

  5. Secondo me Villa è ancora il meglio, anche se forse non è più ai suoi massimi livelli.

    Credo che dovrebbe rimanere per sempre ma se proprio dovessi trovare un sostituto direi Alessandro Poli (guardatevi le sue cover per Cassidy o le sue illustrazioni a tema western).

    Trovo molto bravo Piccinelli anche se forse il suo stile non è proprio perfetto per Zagor (ma quale alternativa?).

    Bene il cambio Cavenago per Stano, che adoro come disegnatore ma come copertinista non mi è mai piaciuto.

    Per lo stesso motivo ho sperato che sostituissero Alessandrini su MM con il cambio di formato, ma a quanto pare così non sarà.

    Non mi piace nemmeno Riboldi su Dampyr che, complice anche un logo atroce, non riesce a dare nessuna emozione in una serie horror.

    E' cresciuto molto Spadoni su Julia tanto che forse lo preferisco al miglior Soldi. 

    Dopo lo strepitoso Castellini Nathan Never non ha avuto molta fortuna ne con De Angelis ne con Giardo.

     

    Tra i copertinisti storici, ottimo Mastantuono (a cui tocca rimanere in panchina)  mentre non mi è mai piaciuto troppo Diso.

  6. Parlando di aumenti mi chiedo chi veramente li decida. Si parla ad esempio di gestione Marcheselli, ma io ho sempre pensato che il suo ruolo fosse prevalentemente editoriale, quindi artistico, e che il suo ruolo sia stato preso da Masiero.

     

    Non viene mai citata invece una figura poco nota (io ho avuto l'occasione di vederlo solo al funerale di Ferri) ma da quello che ho sentito molto importante. Parlo di Giulio Terzaghi, l'amministratore delegato storico della SBE, quindi uomo dei conti. Non dovrebbe essere lui a dire se e quando fare gli aumenti?

  7. Il Texone serve a mettere sotto i riflettori soprattutto il disegnatore. Lo sceneggiatore non viene neppure nominato in copertina. Eppure è in questi casi che viene alla luce l'abilità di Mauro Boselli. La sua fantasia e i diversi registri della sua scrittura.
    Basta prendere in esame gli ultimi tre, tutti e tre bellissimi e tutti e tre profondamente diversi tra di loro. Nel raccontare un genere ritenuto vecchio e ripetitivo abbiamo avuto un mistery con protagonista un celebre personaggio storico in "Doc", una classica caccia all'uomo in "Tex, l'inesorabile" e in questo ultimo una storia di vendetta dai toni horror.

    "La vendetta nelle ombre" mette in evidenza una delle caratteristiche per me più affascinanti del suo modo di scrivere. Il saper creare un gruppo di avversari numeroso e variegato e di saperlo gestire al meglio dando ad ognuno il suo spazio. Mi vengono in mente gli oramai classici "Il passato di Carson" o "I sette assassini". In questo caso abbiamo un circo composto da freak indiani. Personaggi tutti diversi, alcuni, come la Signora dei ragni, veramente incisivi. E una trama articolata, ricca di tensione e di momenti difficili per Tex e i suoi compagni.

    Ma il Texone, come detto, serve soprattutto a evidenziare l'abilità del disegnatore di turno.
    La storia sembra cucita su misura per lo stile di Massimo Carnevale. Le prime scene hanno una tensione elevatissima. Le sue inquadrature e il suo tratto graffiato rendono al meglio le scene notturne, il terrore che attanaglia le prime vittime, i mostri che si nascondono nell'ombra. Gran parte dell'albo è uno spettacolo grafico che trova pochi eguali. Solo l'ultima parte, a voler essere pignoli, non riesce a tenere la stessa qualità.
    Rimane nel complesso una storia che per affinità tra testi e disegni tra le migliori tra quelle viste all'interno della pur ricca collana.

    Un piccolo dispiacere per l'intervista pubblicata all'inizio del volume. Lì si intuisce un non grandissimo amore per il media fumetto da parte del disegnatore e fa intravedere per lui un futuro prevalentemente come illustratore.

  8. Il programma di Boselli mi sembra chiaro. Utilizzare ancora Nizzi, che può ancora dare qualcosa e ha un certo seguito, e nel frattempo inserire gradualmente le nuove leve Rauch, Giusfredi e forse Barbieri in modo da permettere loro di crescere senza fretta e garantire un passaggio di consegne il meno traumatico possibile.

  9. Domande forse già fatte:

    - Oltre ai tre Bill ci saranno storie con altri personaggi Glbonelliani? (mi sono sognato Hondo?)

    - Se Manfredi ti proponesse un incontro Tex-Magico Vento lo escluderesti a priori o ci penseresti su? (la stessa domanda potrebbe essere con Berardi per Ken, ma ricordo che se ne era parlato ampiamente).

    - Visto che lo avevi già scritto, riprenderesti in mano il personaggio de Il piccolo ranger o pensi che abbia fatto il suo tempo?

     

    (se non si è capito mi piace l'idea dell'universo condiviso dei personaggi western Bonelli :p)

  10. Per me "Verso l'Oregon" è un piccolo gioiello.

    E ho apprezzato molto "Sette divise nella polvere". Quelle che mi sono piaciute meno sono le ultime.

     

    Se mi concedete la metafora calcistica, nello staff di Tex io vedo Boselli come il fuoriclasse di sicuro affidamento, Nizzi quello a fine carriera che riesce comunque a ritagliarsi ancora qualche spazio da protagonista, Ruju il mediamo che porta sempre a casa la sufficienza e Manfredi quello talentuoso, che ogni tanto tira fuori il colpo a sorpresa, ma che è incostante.

  11. Finito pochi giorni fa.

     

    Non memorabile, ma molto piacevole.

    La prima storia ha il grande pregio di riuscire a dare un grande spazio a Tiger Jack senza nascondere il protagonista. Parentesi su Cossu. Io l'ho sempre considerato, già dai tempi di Dylan Dog, un autore dotato ma forse senza troppi stimoli. Uno di quelli che probabilmente non buca una consegna, ma che si è rifugiato nel solito tran tran. In questo caso l'ambientazione lo aiuta molto, la raffigurazione dei boschi è pregevole, ma ho notato alcune imprecisioni nei personaggi. 

    La seconda è poco più che un divertissement. Le prime tavole fanno pensare che se il disegnatore fosse arrivato qualche anno prima sarebbe potuto diventare un valido aiuto per la testata, ma con il procedere si nota troppo la differenza con le tavole probabilmente affidate all'assistente.

  12. Letto stamattina. E' solo un antipasto, anche se denso di spunti.

    Una cosa però la voglio dire da subito. Ma quanto è diventato bravo Rubini???? Già nelle ultime storie di Zagor aveva dato gran prova di sé (quella con i dinosauri in Sud America è un piccolo gioiello), ma qui sembra che abbia raggiunto la piena maturità. Sono convinto che questa storia sarà la sua consacrazione.

  13. <span style="color:red;">8 ore fa</span>, ymalpas dice:

    Da quanto  so ci sono due nuove storie di Nizzi in attesa di... disegnatore e una di Burattini (idem). Mauro sono state assegnate e si può sapere a chi (sono liberi per esempio Prisco e Mastantuono)? La tua storia sul ritorno di Raza chi la disegna ?

     

    Da qualche parte Burattini ha scritto o detto che la sua storia lunga la disegnerà Rubini.

  14. Letto da poco.

     

    La prima è un piccolo gioiellino che fila liscio dall'inizio alla fine. In una storia abbastanza breve c'è tutta la parabola di un personaggio molto ben pensato e descritto. Alla fine mi aveva così colpito che avevo paura che non riuscisse a completare la sua avventura ben sapendo che Tex difficilmente avrebbe fallito.

     

    In confronto alla prima la seconda mi ha colpito meno e forse per questo la trovo meno riuscita. L'unica cosa che mi rimasta è che la conclusione sembra la premessa per un più che probabile seguito.

     

    Mignacco. Promosso.

     

    Cossu. Non è il mio disegnatore preferito, ma nemmeno uno dei peggiori. Si inserisce nel gruppetto di disegnatori (che ha come Civitelli massimo esponente) che propone un west pulito e ordinato. Molto più a suo agio qui che su Dylan.

     

    Piccole cose negative. Una paginetta di redazionali ci poteva stare. Dopo poche pagine c'è un intervento redazionale veramente grossolano, con un primo piano ripreso da una tavola precedente, ingrandito e sgranato. Certe cose proprio non si possono vedere. 

  15. La cosa più ovvia potrebbe essere che Boselli abbia raggiunto i requisiti per andare in pensione e che porti a termine il suo rapporto di dipendente della Bonelli per dedicarsi a tempo pieno all'attività di sceneggiatore. Chi prenderebbe il suo posto in redazione? Io credo che il più indicato dovrebbe essere quello che già adesso è il suo braccio destro, ovvero Giorgio Giusfredi, oppure un altro giovane redattore particolarmente amante del west, Luca Barbieri.

     

    Questo se fosse tutto ok.

     

    Non vorrei che la frase buttata lì da Mauro facesse seguito a qualche scazzo redazionale. Nel qual caso spero prima di tutto che possa rientrare e, secondo, che non sia scaturito da qualcosa di preoccupante.

  16. On 3/11/2018 at 10:32, kento dice:

    Ho finalmente letto il n. 0 di Tex Willer allegato a Zagor, in edicola da oggi... Che dire, ci aspettano mesi (anzi, anni) di grandi avventure. :)

    Il trailer della serie, così come l'ha definito Boselli, fa venire davvero l'acquolina in bocca. :indiano:

     

    I disegni mi sembrano tutti molto belli e spettacolari, anche se da una prima occhiata si intravede una maggiore uniformità grafica rispetto alla serie regolare. 

     

    Facendo un giochino sull'attribuzione delle tavole, direi che queste ultime sono nell'ordine di:

    • Piccinelli (presente come guest star)
    • De Angelis
    • Brindisi
    • De Angelis
    • De Angelis
    • Boh :lol:
    • Valdambrini
    • Giardo
    • Brindisi
    • De Angelis
    • De Angelis
    • Piccinelli

    Ci si vede presto in edicola! :indianovestito:

     

    Le tavole dello Zero sono state realizzate appositamente o sono prese dai primi numeri della serie? Le tavole di Piccinelli mi sembrano create apposta, ma le altre mi sa di no.

     

    f.

  17. Vabbè che forse leggete solo Tex e alcune cose non le avete mai viste, ma su Dylan Dog e soprattutto Martin Mystère i triangolini ci sono stati mille volte. Soprattutto su MM si sono visti tutti i mesi per ANNI. Per non parlare di Nathan Neve, Ken Parker Magazine e altri che sicuramente dimentico.

     

    La lista degli arretrati e la presentazione in quarta e terza di copertina dell'albo del prossimo mese sempre su Dylan Dog è scomparsa da una vita! 

     

    Ho l'impressione che come spesso succede si scateni una tempesta in un bicchier d'acqua. Anche perchè, tornando al discorso dell'albetto di figurine, da quello che si vede è perfettamente fruibile anche senza completare l'albo. E' un espediente che induce a far provare altre testate, ma non è obbligatorio e come ha fatto notare qualcuno, se avessero messo in vendita le bustine in vendita separata, per completare l'albo si spenderebbe sicuramente di più.

  18. Ho da poco finito di leggere il Texone in questione e devo dire di ritenermi pienamente soddisfatto.

    Non sarà forse uno dei miei preferiti in assoluto, ma fatico a trovare difetti in questa storia. Lo spunto di partenza è intelligente e ben raccontato, lo svolgimento coerente e sufficientemente articolato. Mi piacciono poi le storie in cui il carattere del giovane Kit viene sviluppato e non presentato solo come quello di un Tex jr. Solo il finale non mi ha colpito al 100%, ma solo perchè in questo caso mi sembrava più coerente che il cattivo fosse catturato vivo e consegnato alla giustizia.

     

    Dal punto di vista grafico Majo poi si supera. Forse a tratti troppo oscuro e il suo Tex troppo serioso, ma il suo modo di rappresentare il west è eccezionale e sono convinto che, una volta che avrà preso bene la mano con il personaggio, il suo sarà un ottimo acquisto per la serie regolare.

     

    In sintesi, non un 10, ma un 8 pieno se lo merita.

     

    f.

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