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TWF - Tex Willer Forum

Leo

Ranchero
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Tutto il contenuto pubblicato da Leo

  1. Leo

    [710/711] L'assedio di Mezcali

    Guarda, mi sono cadute le braccia. Dopo anni di Boselli (ma in questo senso anche di Ruju), tornare al peggior Carson nizziano è stato uno sgradevole tuffo nel passato. Non sono contro Nizzi, anzi amo il Tex di Nizzi e sono diventato un appassionato di Carson SOTTO Nizzi. Storie come La leggenda della vecchia missione, Gli uomini che uccisero Lincoln, La Congiura, in cui c'e' un Vecchio Cammello in grande spolvero, mi hanno fatto innamorare del pard più anziano. Ma non posso dimenticare Delitto sul porto, in cui Carson soccombe in maniera poco dignitoso davanti al pugile nero, né potrò mai scordare Topeka, storia indigeribile per la figuraccia che fa il vecchio Cammello contro il vilain della storia. E or, purtroppo, sembra si torni alle vecchie abitudini...Vabbe va, vado a rileggermi I Giustizieri di Vegas.
  2. Leo

    [Tex Willer N. 14 / 15] Paradise Valley

    Anche quella. Ma lì il suo intento è quello di aiutare il suo amico Jonah, promessa peraltro fatta ai genitori dello stesso che sono affranti; la vera professione di intenti è secondo me più tardi, quando, pur non essendo coinvolto personalmente (nel senso che non è coinvolto nessun suo amico), decide di non infischiarsene, dopo un momento di dubbio. Tex in formazione
  3. Leo

    [Tex Willer N. 14 / 15] Paradise Valley

    YM, la vignetta era quella giusta? Grazie a Barbanera per i consigli
  4. Leo

    [Tex Willer N. 14 / 15] Paradise Valley

    Sei una brutta persona. Dovresti condividere il sapere, non puoi tenerti tutto per te
  5. Leo

    [Tex Willer N. 14 / 15] Paradise Valley

    Non te la cavi cosi. Voglio qualche titolo!
  6. Leo

    [Tex Willer N. 14 / 15] Paradise Valley

    D'accordo con te. Anche qui, d'accordo con te. Queste storie non hanno il solo intento di divertire, ma di mostrare al lettore, tramite una continuity soft, il background che ha reso Tex ciò che egli è. D'altronde, queste storie sono scritte nel solco di Nueces Valley, vero grande romanzo di formazione del nostro, un'opera - oltre che bellissima - anche di fondamentale importanza per la saga e seminale per la collana Tex Willer. Penso che tu ti riferisca alla prima vignetta di pag.60. Dimmi se ci ho azzeccato, ovviamente. In effetti quella sequenza mi ha colpito molto, e in questo senso la vignetta che più mi ha sorpreso non è stata quella sopra citata ma la vignetta immediatamente precedente (l'ultima di pag.59). Anche se si sta leggendo il giovane Tex, uno si aspetta sempre che Tex ragioni da Tex e non diversamente. E infatti Tex ragiona da Tex, esprimendo l'intenzione, a pag.60 appunto, di dare la caccia ai cattivi. Epperò, prima di questa "professione d'intenti", Tex dice all'amico mormone, nella vignetta di pag.59, che dare la caccia a quegli uomini malvagi "non è affar nostro". Eccolo, il Ruju che conosco! Che ha cura dei minimi dettagli. Il grossolano lettore (quale io sono) resta spiazzato di fronte alle parole di Tex, che pare infischiarsi della vicenda in cui è coinvolto. Ma invece è corretto così, Tex NON E' ANCORA il Tex che conosciamo, è un fuorilegge, è braccato dagli sceriffi. Tex DEVE infischiarsene, o almeno deve rifletterci su, come lui fa a pag.59. Poi, nel giro di un attimo, o nel volgere di una pagina, decide che no, non può far finta di niente: il Tex che conosciamo è già tutto qui. E' in piena formazione, prima dubita, poi decide. Due vignette, ma quant'è bravo Ruju! Ma che razza di post è questo? Devi veramente farmi sentire uno scarto di verme? Ti chiedo un consiglio su qualche libro sul West: dove hai preso questo stramaledetto sapere enciclopedico?
  7. Leo

    Sentieri di carta nel West

    Altro giro, altra giostra, stavolta con Mauro Boselli. La sua intervista spazia dal suo rapporto con Glb alle sue preferenze fumettistiche, dalle storie scritte da lui stesso di cui è maggiormente soddisfatto a ciò che deve essere Tex: a questo proposito, Boselli ha compilato un piccolo manuale di istruzioni per nuovi autori che però, per sua stessa ammissione, non legge mai nessuno Un passaggio mi ha intristito: Boselli dice di non capire chi non vuole i ritorni dei personaggi storici in Tex. Dobbiamo proporli ora, dice in soldoni, questo è il momento giusto, Tex ha 70 anni e 700 numeri e "sarebbe assurdo pensare che vivrà per altri 70 anni". È triste pensare che, come tutte le cose umane, anche Tex in futuro sarà solo materia da narrare. Spero però, anche se io non ci sarò più da tempo, che altri 70 anni siano ancora un orizzonte raggiungibile dal vecchio Tex: mai sottovalutare la sua forza, chissà.
  8. Leo

    [Tex Willer N. 14 / 15] Paradise Valley

    Ma infatti il mormone è solo un indiziato; lo sceriffo dice che a decidere dovrà essere il giudice. In definitiva, di mormoni giovani e grandi e grossi non ce ne devono essere poi tanti, e un potenziale efferato assassino è meglio comunque non lasciarlo in libertà. qui sono d'accordo, anche se lo sceriffo motiva la sua scelta dicendo che preferisce non avere troppo in forze un ragazzone del genere. Prostrato dalla fatica, è più gestibile. Siamo sempre nell'Utah di metà ottocento, ci può stare. In effetti tutta la famiglia ha una crudeltà patologica ma proprio per questo affascinante. Trovo in definitiva che questa storia rappresenti per Ruju un gran debutto!
  9. Leo

    Sentieri di carta nel West

    Obiettivamente è stato un comportamento da primadonna un tantino antipatico...e comunque Carson non gli deve stare tanto simpatico, vista la figura che gli fa fare in Oklahoma. Forse per questo vorrebbe scrivere sul giovane Tex, perché non c'è Carson...
  10. Leo

    Sentieri di carta nel West

    Nella stessa intervista, quando gli chiedono se scriverebbe ancora per Tex, Berardi afferma di essere interessato a scrivere una storia ambientata nel periodo in cui Tex è ancora un giovane fuorilegge. Tenete conto che l'intervista è di oltre due anni fa e probabilmente Berardi non poteva immaginare che fosse in cantiere la collana Tex Willer. Si potrebbe tentare una cosa di questo genere, @bordenvisto l'interesse palesato dall'autore di Ken Parker?
  11. Leo

    Sentieri di carta nel West

    Nel frattempo, ho letto l'intervista a Giancarlo Berardi, che in effetti conferma che dovette chiudere la saga con una sola storia perché Milazzo aveva abbandonato il fumetto seriale per dedicarsi a operazioni più autoriali. Ma non si ferma qui: dice anche che l'idea del finale gli è venuta solo mentre scriveva le ultime dieci tavole! E che subito dopo, passeggiando sul mare, gli sono scappate le lacrime. Una lettura preziosissima, questo bel librone della allagalla
  12. Leo

    Sentieri di carta nel West

    Allora l'ho letto ma nono ricordo. Urge una rilettura, ma vorrei farla dell'intera saga. Chissa quando troverò il tempo... Un'altra domanda, nk... perché nell'episodio finale sono intervallate tantissime scene dell'episodio precedente? Mi pareva una cosa un po' forzata, forse solo per arrivare ad una lunghezza di pagine accettabile... magari lo hai letto da qualche parte. Grazie.
  13. Leo

    [Texone N. 35] Tex l'inesorabile

    Una bojata che a me piace
  14. Leo

    [Tex Willer N. 14 / 15] Paradise Valley

    Senza dimenticare la bella figura dello sceriffo, uomo integerrimo e coraggioso. Penso che a questa figura Ruju abbia dedicato belle pagine nella seconda parte, soprattutto per via del fatto che, da avversario del fuorilegge Tex, dovrà riconoscere nel futuro ranger l'uomo giusto che egli è.
  15. Leo

    [Texone N. 35] Tex l'inesorabile

    Con tutta la simpatia per dix, e restando convinto che i gusti non si prestino a essere discussi, mi sembrano francamente eccessive le critiche al cartonato. È un prodotto editoriale e-cce-lle-nte: non trovo altre parole, è una soddisfazione tenerlo tra le mani e farsi riempire gli occhi da quella carta sì bianca ma non riflettente, da quei disegni goduti in tutta la loro bellezza, proprio GRAZIE alle dimensioni di quelle pagine. Non scherziamo, su. E questa è una bella idea. Che ne dici, Mauro?
  16. Leo

    Sentieri di carta nel West

    Quello che dici, nk, è estremamente interessante. Purtroppo non ho mai letto Faccia di rame, che dovrò procurarmi in qualche modo: non faceva parte della collana Mondadori, no? Quindi non sapevo dei tanti temi rimasti in sospeso. Ma tu dici addirittura che Berardi avrebbe potuto scrivere un finale alternativo, magari in più episodi, e che la cosa non è stata realizzata perché: 1) Milazzo non se la sentiva 2) contemporaneamente, rifiutava che altri lo facessero. Non che diffidi di te, lungi da me, sei sempre una miniera inesauribile e preziosa di informazioni succose e un appassionato di prim'ordine, ma sarei curioso di sapere quali sono le fonti delle tue affermazioni, che di fatto attribuiscono la "responsabilità" della morte di Ken al disegnatore (mi colpisce che non abbia lasciato spazio ad altri, soprattutto, visto che lui non se la sentiva). Non c'è alcun benché minimo intento di polemica in questa mia domanda, nk, so che sei iper affidabile; volevo solo sapere come eri venuto a conoscenza di questi aspetti così importanti Detto ciò, ribadisco che anch'io ritengo che l'esperienza di Ken sia conclusa. Vorrei solo una storia con Tex e Carson, che può ben collocarsi nella fase antecedente al suo arresto. Se non sbaglio era anche un tuo desiderio, no?
  17. Leo

    Sentieri di carta nel West

    Ma siamo d'accordo, ho detto la stessa cosa. Ciò che io auspico non è infatti una prosecuzione di Ken; la storia che io propongo - e che vorrei leggere - sarebbe un unicum: cronologicamente si situerebbe prima del suo arresto, e avrebbe lo scopo di uno storico incontro con l'accoppiata Tex e Carson, incaricati di catturarlo. D'altronde, lo stesso Milazzo ha ammesso di voler fare cose nuove, tanto che tornare a Ken per la storia finale non lo ha entusiasmato più di tanto.
  18. Leo

    Sentieri di carta nel West

    Nella sua intervista, Ivo Milazzo dice che Ken, nell'ultima storia edita da Mondadori, è ferito, ma c'è il carro, la donna il mulo; insomma - conclude - non è mica morto stecchito. Tanto che un domani potrebbero ricrearsi le condizioni per riprendere il discorso... insomma, il disegnatore principe della collana berardiana dice a chiare lettere che Ken potrebbe non essere morto. Ora, nell'ultima storia siamo nel 1908, e Ken è un vecchietto purtroppo nemmeno tanto arzillo perché provato e fiaccato dai tanti anni di carcere che Berardi, il suo destino, gli ha riservato, proprio a lui, uomo nato libero in grandi spazi liberi. Io non credo che una "resurrezione" di Ken possa avere reali conseguenze, in termini di proseguio delle avventure kenparkeriane: si è trattato di una collana straordinaria, con picchi altissimi e una fine tristissima e poetica insieme. L'unico spazio che ancora potrebbe avere Ken non è da ambientare, per me, nel 1908 ma prima del carcere, negli anni della sua fuga. I Pinkerton, che inutilmente tentano da tempo di catturarlo, si rivolgono ai due segugi più tosti del West... lo so che per diritti e quant'altro questa cosa non si può fare, ma io confido - ci confido sempre - di poter leggere, un giorno, la storia dell'inseguimento, da parte di Tex e Carson, di un fuggiasco biondo e (quasi) imprendibile. Chissà che, ripetendo più volte lo stesso concetto, oltre a rompere i cosiddetti a qualcuno, quelli stesso qualcuno non prenda in considerazione seriamente l'idea e decida di risolvere i problemi burocratici che ostacolano il concretizzarsi di una storia leggendaria...
  19. Leo

    [Tex Willer N. 14 / 15] Paradise Valley

    Beh, a volte non ci si fa caso, al frontespizio. Personalmente, sapevo già di Carson perché me lo avevi anticipato tu qui nel forum; ciò che non sapevo era che le storie in preparazione fossero ben QUATTRO, e di questo non posso che esserne contento.
  20. Leo

    [Tex Willer N. 14 / 15] Paradise Valley

    Mentre leggevo questa storia, mi chiedevo chi fosse più bravo. A chi dovessi attribuire maggiormente il merito del piacere che provavo nel leggere queste (poche) pagine. A quel Del Vecchio che già con Nueces Valley mi aveva conquistato? O a Pasquale Ruju, che nonostante la discontinuità nelle prestazioni che continuo a rimproverargli, sa innegabilmente scrivere un gran bel Tex e un gran bel western? Non so chi sia più bravo, di sicuro lo sono entrambi, e la storia, pur nella sua semplicità, mi prende davvero tanto. Aspettare un mese sarà una tortura, bravi davvero Ma ovviamente non posso far passare sottotraccia la rubrica della posta di pag.4. In essa, Boselli riporta larghi stralci di una lettera ricevuta da un farmacista di Saronno, che fa i complimenti al Mauro nazionale per la sua capacità di scrivere qualcosa di diverso, o di scrivere cose già viste, ma sempre in modo originale. Naturalmente sono d'accordo al 100 per cento con il nostro pard, e sono ancora più d'accordo con lui quando dice che sì, Tex Willer è una bella collana, ma non sarà mai Tex perché non c'è Tex senza Kit Carson. Il Bos allora lo rassicura annunciando la presenza di ben QUATTRO storie con il (giovane) Vecchio Cammello, e a conferma di questo annuncio riporta a centro pagina un bel primo piano dello storico pard di Tex con baffo e pizzetto neri. Che dire, se non che sono felicissimo di ciò? Carson è in effetti un personaggio troppo amato dai lettori per pensare di tenerlo fuori dalla nuova - fantastica - iniziativa editoriale. È chiaro che Tex da solo può stare, ci mancherebbe, ma come dice il signor Nicoli, non c'è davvero Tex, senza Kit Carson
  21. Leo

    [Texone N. 35] Tex l'inesorabile

    E sbagli, perché non ho mai speso trenta denari con tanta...letizia A parte gli scherzi, è un volume superlativo per formato, per consistenza, per contenuti, per i meravigliosi disegni, in scala 1;1 poi! Fatevelo regalare per Natale, tornerete bambini
  22. Leo

    [Texone N. 35] Tex l'inesorabile

    D'accordissimo con te. La mia UNLIMITED, non mi stanco di mirarla e rimirarla, riempie la libreria con le sue dimensioni e con quel suo rosso vivo e bellissimo (e natalizio, anche ). La storia che c'è dentro, poi, e ciascuna delle sue tavole, che spettacolo... A me, l'unica cosa che mi fa incazzare, è che non se ne possa ancora parlare, è questa consegna del silenzio per un'opera che meriterebbe invece di essere commentata e condivisa tra i tanti pards del forum e non solo.
  23. Leo

    [Maxi Tex N. 21] Nueces Valley

    Speravo rispondessi "claro que sì"
  24. Leo

    [Maxi Tex N. 21] Nueces Valley

    Ok ok ammetto volentieri la mia faciloneria. E alla mia domanda, non c'è risposta?
  25. Leo

    [Maxi Tex N. 21] Nueces Valley

    A distanza di due anni, ho riletto questo romanzo di formazione. Un'opera che è un purissimo condensato di western e al contempo la premessa perfetta della vita del Tex che conosciamo. Non voglio aggiungere nulla a quanto già detto nei precedenti post, il grosso dei quali ispiratissimi dall'eccelsa qualità della storia che commentano, se non una segnalazione di un errorino e una richiesta per Borden: L'ERRORE: a pag.37, il Maggiore dice di aver combattuto gli Shawnee sotto il generale Tippecanoe. Ma Tippecanoe è il nome del luogo della battaglia, non del generale che la combatté. La Storia del West, lettura di questi mesi, docet LA RICHIESTA: a pag.233, Jim Bridger rievoca uno scontro, avvenuto nel '66, che lo stesso Jim combatté contro una dozzina abbondante di avversari affiancato da un giovane Carson: vedremo mai questa storia?
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