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TWF - Tex Willer Forum

Leo

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Tutto il contenuto pubblicato da Leo

  1. Leo

    I personaggi grigi di Claudio Nizzi

    Sì, in effetti l'idea iniziale, quindi una porzione di soggetto, può considerarsi sua. Inoltre, la Tigre di Nizzi era già presentata come un principe che aveva subito un'ingiustizia nel suo paese, e da qui nasce il soggetto della storia futura. Potremmo anche annoverarla tra i grigi di Nizzi, in effetti.
  2. Leo

    I personaggi grigi di Claudio Nizzi

    finora non lo è stata, quindi, quella di Nizzi non lo è stata. La Tigre di Boselli probabilmente lo sarà.
  3. Leo

    [Tex Willer N. 0]

    Video molto istruttivo. E' un piacere sentirvi parlare, noi potremmo stare ad ascoltarvi per ore, ma il bello è che anche voi avreste parlato per ore (non siete ad esempio riusciti a presentare il cofanetto, che pure avevate messo lì in bella vista), se ci fosse stato il tempo. Segno questo di un amore profondo per Tex e per il proprio lavoro. Sempre complimenti, avete il dono di inventare storie (che è un talento datovi dal Cielo, o dal Fato), ma avete anche tanta voglia e professionalità. Siete esemplari. Mi ha divertito il fatto che, ogni volta che qualcuno si cimenta con le storie del giovane Carson, vengano sempre fuori storie con donne procaci e bellissime Altra cosa che mi ha fatto ridere sono le continue allusioni alla cultura del West o fumettistica dell'Avvocato Guarino, che dimostra quanto Borden sappia essere simpatico , mentre mi ha un po' sorpreso il sassolino che Villa ha voluto togliersi dalle scarpe, ma il tono disteso con cui se ne è parlato fa capire quanto in redazione la squadra sia comunque affiatata nonostante le divergenze di idee. Voglio, ancora, farti i complimenti per aver votato contro Dotti nonostante siate molto amici: ciò denota, come dici tu, il fatto che non guardi in faccia a nessuno. L'Italia, sin dai papi ma anche prima, è sempre stata nepotista, e chi aveva il potere ha sempre cercato di privilegiare i propri protetti. Tu pensi solo al bene del personaggio, non ti fai scrupoli ad esternare gesti che potrebbero mettere a rischio anche qualche affetto personale. E' cosa rara, ti fa molto onore. Oltre alle tavole del Texone di Villa, mi sono letteralmente stropicciato gli occhi di fronte a quelle della Zuccheri: sono veramente una meraviglia!!! La visione di questo video non solo mi ha confermato le buone sensazioni che ho sulla nuova serie, ma ha accresciuto notevolmente le mie aspettative anche sul Color Tex prossimo venturo. Infine, mi ha lievemente amareggiato l'idea che tu tra cinque anni possa non sentirtela più di scrivere la serie Tex Willer: credo e spero che ce la farai ancora egregiamente. Se, invece, tra due settimane la nuova serie non dovesse avere successo (cosa che non succederà), vai pure in Tibet, ma vacci con qualcuna più carina di De Angelis
  4. Leo

    I personaggi grigi di Claudio Nizzi

    Per me la mia è l'unica interpretazione possibile. Su questo non recedo Guarda, a furia di ripeterlo mi hai convinto. Leslie assolutamente non è grigio, per me. Ma se un personaggio grigio c'è in questa storia, beh, questo è sicuramente il vecchio zio Howard.
  5. Leo

    I personaggi grigi di Claudio Nizzi

    Come ho già detto, non sono d'accordo. Scorreva finché l'impavido Cuore Apache non si è tinto la faccia. Lì il fiume ha incontrato una diga e ha esondato, seppellendo quanto di buono c'era stato fino ad allora. Ma stiamo parlando di Tex! Non ci si può permettere un atteggiamento di rassegnazione. Bisogna sempre pensare in grande. Tu mi dirai: ma altri non ce ne sono, e gli stessi tentativi di Borden di assoldare nuovi autori tra le vecchie stelle Bonelli non hanno avuto finora fortuna. OK, ti rispondo, non so nemmeno io come si debba risolvere il problema, ma si deve farlo. Quando Nizzi era in crisi, la Bonelli sfornò un Borden! Quando GLB invecchiò, Sergio Bonelli tirò fuori dal cilindro un Nizzi! A questi esiti si deve puntare, altro che rassegnazione (detto con simpatia eh)! Leslie era antipatico, ma non si può confondere l'antipatia con l'anima del personaggio. Leslie era un figlio di cane che sprigionava ceffoni per stessa ammissione di Tex, ma in fondo era solo un militare ottuso con un rigidissimo codice personale, in nome del quale era pronto a sacrificare la sua stessa vita. Che c'entra la poetica? Ma allora sei un provocatore? E' chiaro che le ultime scene, con il rimorso, la foto dei suoi due ragazzi sulla scrivania, il suicidio, inducono il lettore ad una maggiore indulgenza, ma per il vecchio non può esserci perdono...
  6. Leo

    I personaggi grigi di Claudio Nizzi

    Dimentichi il formidabile "Cuore Apache" (che si tinge di nero la faccia trasformandosi repentinamente da avvocato della Capitale a ribelle pellerossa che fa la rivoluzione con quattro scannagatti come lui). Cuore Apache è un punto bassissimo della produzione texiana. Per non parlare dell'eccellente ritorno di Mister P Anch'io lo leggo con piacere. Ma il problema del guizzo è notevole. Io credo che colpi di classe siano presenti ne Le Catene della Colpa, nella storia di Makua, nel bellissimo Maxi Il Ponte della Battaglia. Ma è ancora troppo poco. Le ultime storie - quelle citate sopra - mi hanno un po' sconfortato. E non è quindi un Nizzi, il nostro Nizzi, quello ante 500 Ma io confido ancora in lui.
  7. Leo

    I personaggi grigi di Claudio Nizzi

    Sei arrivato alle mie stesse conclusioni. L'alternanza Boselli-Nizzi può rappresentare la sintesi perfetta per accontentare tutti i gusti. L'ho detto in chissà quale topic, tempo fa. Aggiungendo che speravo che il posto di Nizzi venisse preso da Ruju, che mi pareva sulla buona strada. Poi Ruju ha sbandato un po' troppo, a mio modo di vedere. E ora sono meno sicuro. Il Nizzi dei giorni nostri, per quanto mi auguri di leggere sue grandi storie nel prossimo futuro e auguri a lui una lunghissima vita, non credo che possa diventare lo sceneggiatore seriale di un tempo. Sarà una guest star, ma non ci si può affidare (solo) a lui, come alternativa a Borden.
  8. Leo

    I personaggi grigi di Claudio Nizzi

    Attenzione. John dice che Leslie gli avrebbe scatenato contro i soldati sudisti, non che lo avrebbe fatto ammazzare. E non si può escludere che John esagerasse. Infatti, in seguito, Leslie ottiene per John la scarcerazione dal campo di prigionia di Anderville. Su Leslie, per me, stai sbagliando completamente lettura. Su Barbanera, posso darti ragione
  9. Leo

    [416/418] Cercatori Di Piste

    Sono neri tendenti al grigio (Jesus Zane infatti l'ho appena annoverato tra i grigi in un altro topic...)
  10. Leo

    I personaggi grigi di Claudio Nizzi

    Leslie era un fanatico, uno che per la causa confederata avrebbe sacrificato anche sé stesso. Tex per lui era una spia nordista che si muoveva in territorio confederato, non dimenticarlo. Leslie è un buono a tutto tondo, per me è l'unica lettura possibile del personaggio. Forse sì. Ma nella storia di Nizzi Barbanera sta dalla parte dei nostri sin da subito. Non lo considererei tra i grigi. Sulle altre storie, come ho detto ne dubito, ma se saprai smentirmi ne sarò felice
  11. Leo

    [416/418] Cercatori Di Piste

    Non sono d'accordo. Finn è un malvagio, ma la caratterizzazione psicologica che ne fa Boselli nel flashback può farlo annoverare - con un po' di buona volontà - tra i grigi. Bos è un appassionato dell'Irlanda e della sua storia. Me lo ha detto lui in un'intervista per un articolo sul TWM. Il mio viaggio in Irlanda di ormai tredici anni fa lo devo alla passione che Bos ha saputo ispirarmi tramite la Banda degli Irlandesi.
  12. Leo

    I personaggi grigi di Claudio Nizzi

    In numerose interviste, Nizzi ha ripetuto sempre lo stesso concetto, e cioè che un autore chiamato a gestire un personaggio non suo deve fare un bagno di umiltà e conformarsi allo stile e alla sintassi del medesimo personaggio, senza stravolgimenti o personalismi. Ha rimproverato spesso ai nuovi sceneggiatori di non seguire l’ineludibile modello di Tex, che è quello del suo creatore. In un’intervista a Ubc, ha affermato che "nelle sceneggiature di G. L. Bonelli, come nelle mie (ma anche in quelle di Sergio Bonelli), Tex è assolutamente centrale nella storia. È lui il protagonista indiscusso. Tutto gira attorno a lui, anche i cattivi. Tex è la colonna portante della narrazione. È chiaro che se riesci a mettere Tex in un angolo, puoi sviluppare in maniera molto più approfondita le vicende dei co-protagonisti, e se queste vicende sono interessanti o commoventi, la storia può risultare più intrigante. Ma, ripeto, è un gioco pericoloso ”. E poi: "Il mondo di Tex è sempre stato manicheo. Quello che è bianco è bianco, quello che è nero è nero: Tex di fronte al grigio resta spiazzato, non sa cosa fare. Non è psicologicamente costruito per affrontare il grigio”. Questa è la poetica di Claudio Nizzi. Sarebbe interessante capire a quali alludi, perché io non ne ricordo così tanti. In realtà credo che ci si debba sforzare un po' di più per rendere l'idea di "grigio": ad esempio, i due cugini Walcott, protagonisti della storia più "grigia" propostaci da Nizzi (non a caso Tex ci si arrovella per anni, proprio perché non è psicologicamente costruito per affrontare il grigio), sono anch'essi personaggi grigi, oppure no? Per tutta la storia i sospetti si appuntano su di essi, si potrebbe pensare che il colpevole della sparizione dell'oro sia Leslie, poi John, poi di nuovo non ci si capisce più nulla. Ma essi alla fine si rivelano dei buoni a tutto tondo. Non possono definirsi "grigi". Ancora, e per fare un esempio opposto: Macready de "I delitti del lago ghiacciato", che il lettore crede un buono per tutta la storia, può definirsi un personaggio grigio? No, lui è un cattivo e basta. E la ragazza de La locanda dei fantasmi? Non è grigia, essa è noir, con problemi psichici, alla Psyco appunto. Barbanera, come ha detto Barbanera (scusate il gioco di parole), è più un simpatico canaglione, che non un personaggio veramente grigio. Galindez è un traditore. Chi resta? Sempre Nizzi, nel libro di Guarino, afferma: "nelle sceneggiature di Boselli certi cattivi non sono del tutto cattivi, talvolta si ravvedono, Tex non sempre è al centro della scena...i personaggi sono troppo numerosi e si possono confondere, il lettore rischia di perdere il filo. Nella stragande maggioranza i fan di Tex non hanno una grande cultura fumettistica. Lo zoccolo duro dei lettori non è quello di chi frequenta le mostre dei fumetti e partecipa ai forum su internet ( ), ma di quelli che leggono Tex con la semplicità con cui le donne di una volta leggevano i fotoromanzi del Grand Hotel. Tex viene letto con l'innocenza e l'incultura fumettistica con cui lo si leggeva nel 1948". Non so se Nizzi abbia ragione, se questo è davvero il fedele ritratto del lettore medio di Tex; fatto sta che, essendo io uno che partecipa ai forum ( ), sono più contento delle storie boselliane che di quelle nizziane. Faccio davvero fatica ad individuare un grigio (un vero grigio) nizziano. Chi resta, dicevo prima? Ebbene, io credo che si debba distinguere tra serie regolare e Texone, perché Nizzi è in quest'ultima collana che scioglie un po' le briglie della sua fantasia e si slega dai lacci che si auto-impone sulla regolare. Sul Texone abbiamo secondo me i suoi personaggi grigi più riusciti: - il figlio di Sutter de La Valle del Terrore (storia bella ma tuttavia riuscita in parte) - la bellissima Lola Dixieland de L'Uomo di Atlanta: il primo dei grandi personaggi grigi dei Texoni - Jesus Zane de L'Ultima Frontiera, un gran cattivo che però diventa tale per il vissuto violento in età giovanile - il vecchio ranchero di Sangue sul Colorado, che non è mai veramente un cattivo (il cattivo è infatti il figlio) - lo splendido Freemont de L'Ultimo Ribelle: qualche tempo fa, Ymalpas ha scritto che Nizzi non andava fiero di questa storia. Io non so da dove Ym abbia attinto l'informazione; so però di essere totalmente in disaccordo con l'autore dell'affermazione, anche se esso fosse lo stesso Nizzi. Per me questo è uno dei più bei texoni dell'autore modenese e forse il Capitano sudista è il suo personaggio grigio più riuscito. - il personaggio del Predicatore de I Predatori del Deserto, texone per me molto sottovalutato (alcuni lo reputano una copia di Una ballata del mare salato, ma lo stesso Nizzi ha spiegato essere invece solo un omaggio a quella che ritiene la più bella storia a fumetti mai pubblicata). Vedete bene insomma quanti personaggi grigi nei Texoni, probabilmente più di quanti possano riscontrarsene nella regolare. Chi troviamo, infatti, nella regolare? - l'amico di Kit Willer de I Lupi del Colorado (storia per nulla riuscita, a mio modo di vedere) - il vilain de La Maschera dell'Orrore, storia indubbiamente bella - il cattivo dell'ottima storia breve Pioggia - la donna di Walker in Puerta del Diablo (storia che peraltro all'epoca apprezzai tantissimo; essa fu scritta in collaborazione con il ghost writer Mauro Traversa in qualità di soggettista in incognito). Non ne ricordo altri, a meno che, come ho detto in premessa, non si debbano considerare grigi anche i cugini Walcott, personaggi non grigi di una storia, essa sì, grigia. Ma se anche facessimo questo sforzo, non credo che troveremmo molti altri casi (sarò felice se mi smentirete). In conclusione, non sono d'accordo con gli enunciati di Nizzi da me riportati in questo post. Se avesse voluto proporre più personaggi grigi, probabilmente la saga ne avrebbe giovato. Il calore dei personaggi grigi boselliani ha mantenuto alta la qualità della collana e la capacità della stessa di attrarre vecchi e nuovi lettori. Per dire, senza Boselli io avrei abbandonato Tex da tempo, proprio dal periodo della crisi di Nizzi, il cui nome sul tamburino alle volte mi faceva venire i nervi (perché speravo di trovarci "Boselli"). Nizzi non era sceneggiatore per personaggi grigi. Quelli che ci ha dato sono buoni, segno che li aveva anche nelle corde, ma non aveva la volontà di proporli .
  13. Leo

    I personaggi grigi di Claudio Nizzi

    Bella discussione. Qualche anno fa, scrissi un articolo sul Twm su Fuga da Anderville, in cui mi soffermavo proprio su questo aspetto. Non appena rientro da lavoro, andrò a recuperare il Twm e a ripescarne alcuni stralci, che possono dare un contributo a questo bel Topic
  14. Leo

    [Tex Willer N. 0]

    Guarda, il fatto che indaghino, parlino e non sparino a me va benissimo, soprattutto in un'avventura di quattro albi. Forse non sono stato chiaro, ma il ritmo che ho definito "dilatato" a me è piaciuto molto; preferisco questo tipo di storie a quelle fatte da tanti bang bang. Un'altra simile che mi viene in mente è I Giustizieri di Vegas. Quando ti accusano, anche qui, di "verbosita'", non mi trovano quasi mai d'accordo. Quindi, continua così! Sulla tazza di caffè, Letizia ha già spiegato che era solo un'iperbole, senza alcuna accezione negativa. Quoto ogni singola parola
  15. Leo

    [Tex Willer N. 0]

    Ken Parker credo sia uno degli esiti più alti della letteratura mondiale. Mescola terra e cielo, prosa e poesia, abiezione e grandezza. Il tutto in uno stile "verista", alla Verga, antieroico, antiepico, solo vero. Penso non si discosti molto dalla storia del West di D'Antonio. È una delle opere che mi ha emozionato di più in assoluto.
  16. Leo

    [Tex Willer N. 0]

    Ahimè pecos, la storia del West no. È uno dei miei crucci, sto aspettando una qualche ristampa, non saprei come altro recuperarla, anzi se avete suggerimenti sono ben accetti. Di Magico Vento ho letto tanti episodi, ma confesso che non amo le storie inverosimili, e questo mi ha spesso allontanato dal fumetto di Manfredi. Lo so che può sembrare paradossale per uno che ha amato - e tanto - Dylan Dog, ma mentre l'elemento horror non mi disturbava nella grigia Londra, non amavo vederlo molto nel West. Per la stessa ragione mi torna indigesto Zagor (ovviamente so che i due fumetti sono incomparabili, per tante ragioni).
  17. Leo

    [Tex Willer N. 0]

    Non è una questione di soldi. Oggi non lesino risorse sulle mie passioni. Il problema è che, crescendo, ho capito di non amare la fantascienza (e qui se ne va un bel numero di fumetti americani), mentre con Zagor e Diabolik non ho mai avuto feeling, neanche quando li leggevo, appunto perché gratis. Dylan Dog l'ho perso strada facendo, perché lo ritengo il pallidissimo ricordo di quello che era e che ha rappresentato per me , mentre altri fumetti che oggi comprerei anche a costi elevati non li fanno più, come Ken Parker e Mister No. Non sono appassionato del medium fumetto; sono appassionato di ogni forma di parto della fantasia, dai fumetti ai romanzi, dalle serie televisive ai film. Non mi importa il mezzo con cui le storie vengono veicolate, mi importano invece i temi. Se un tema mi affascina, tendo a leggerlo, sotto forma di fumetto o romanzo, o a vederlo, sotto forma di serie o film. Ad esempio, Le Storie lo compro spesso, a seconda del tema proposto di volta in volta. In conclusione, non è che vivo di solo Tex; vivo di sole passioni, quale che sia il medium con cui mi vengono proposte. Nella presentazione del numero zero, "Due Manifesti", Boselli spiega che il nome prende spunto dagli avvisi di taglia che in quel periodo, nel Sudovest, recavano il nome di Tex Willer. Non credo quindi che dietro ci sia un tentativo di umanizzazione; si tratta di un puro rimando alle vecchie avventure. A questo proposito, vorrei fare i miei più grandi complimenti a Mauro per l'introduzione "Due Manifesti": un pezzo di prosa che, nella sua linearità, mi è piaciuto davvero tanto. Troppe volte ho letto prefazioni o editoriali scialbi o non interessanti. Invece il numero zero parte bene già dalla prefazione. Un giovane e aitante ranger, con un pizzico di indecisione, guarda due manifesti in una ghost town. Non sappiamo cosa farà lui, ma sappiamo cosa faremo noi, che non abbiamo una precisa missione affidataci da Marshall. Veramente un gran bel pezzo, questo e l'altro, "Quando il West era giovane", il cui ritmo galoppante sortisce l'effetto voluto di far salire l'adrenalina e moltiplicare le aspettative... Beh, nell'ultima storia i ritmi sono abbastanza dilatati, soprattutto dall'arrivo a Manhattan in poi. Ma anche queste scene, talvolta, vanno fatte. A me tutta la parte in città, con il teatrino del vecchio Carson in albergo è piaciuta un casino.
  18. Leo

    [Tex Willer N. 0]

    Ma anch'io lo sono. Non vedo l'ora di leggerlo
  19. Leo

    [Tex Willer N. 0]

    Io non condivido i tuoi timori. Borden ha già dimostrato di saper replicare i ritmi serrati di Bonelli ma con una scrittura moderna. Hai dimenticato Il Magnifico Fuorilegge? Il fatto che salterà su e giù da cavallo non vuol dire che le trame siano solo movimentate. Non siamo più negli anni '40, lo stile forse sarà un po' vintage, ma vedrai che la scrittura sarà in linea con le esigenze del lettore del 2018. Io credo e spero che anche nella nuova serie Borden mantenga queste sue peculiarità, che qui hai ben riassunto. solo "niente male"? Speravo meglio...
  20. Leo

    [Tex Willer N. 0]

    Sono letteralmente cresciuto in un'edicola, di proprietà di una zia di mia madre che per me è stata una seconda nonna. Ho letto di tutto, Topolino, Tex, Dylan Dog, Zagor, Mister No, L'Uomo ragno, Alan Ford, Diabolik, ecc. Li leggevo aggratis, capirete bene che potevo leggere tutto. Eppure, ho abbandonato tutto, restando ancorato al solo Tex. A differenza di te, ripongo le più alte aspettative nella nuova serie; soprattutto, da dove hai tratto l'idea che sia scritta in maniera "adolescenziale"? Conoscendo Borden, mi aspetto un prodotto del tutto diverso da quello da te immaginato...
  21. Leo

    [Tex Willer N. 0]

    Me lo chiedo anch'io. Aspetto l'espulsione dai moderatori
  22. Leo

    Galleria Di Luca Vannini

    Allora, Ken mi sembra tutto fuorché morto...ha la faccia distesa e beata mentre un harem di donne lo sta massaggiando con unguenti profumati...e infatti anche loro sorridono... E poi, sappiamo che Ken muore a sessant'anni... Su Tex: non so perché si sia divertito a ritrarlo defunto, ma il fatto stesso che a farne le onoranze funebri sia Ken testimonia che il mio desidero di team up è esteso a tutti i livelli, anche all'interno dello staff Bonelli
  23. Leo

    [Tex Willer N. 0]

    Io non l'ho acquistato. Del collezionismo non me ne frega nulla, guardo solo al contenuto, alle storie. Oggi l'Avvocato Monni ha detto che non ricordare Giungla Crudele o Il Tiranno dell'Isola è imperdonabile per un texiano (e ha ragione, sia chiaro), e ora scopro che ho quest'altra macchia. A quando la mia cacciata dal forum?
  24. Leo

    Il volto di... Tex!

    Non è molto texiano, ma non è malaccio...
  25. Leo

    [676-677] Il ragazzo rapito

    Io purtroppo continuo ad averlo pessimo. Qualche giorno fa, Bob Rock mi accusò (con simpatia) di aver sovra-interpretato L'Ultima Vendetta. Ebbene, il commento di Texfanatico è nel solco di quel mio post bonariamente contestato: Sono d'accordo che il bello di fumetti e libri sia anche questo, ma devo ammettere che qui mi sento tanto "Bob Rock", nel senso che a me pare che la tua lettura degli eventi sia nettamente più bella dell'originale propinatoci da Faraci; per parafrasare il suddetto Bob, se l'avessi scritta tu la storia avresti fatto meglio dello stesso autore A parte gli scherzi, io di questa storia ricordo delle spaventose voragini narrative; soprattutto, per me durante lo svolgersi della trama non deve MAI vedersi l'autore. Se la vicenda fila, l'autore diventa invisibile; se invece non funziona, ecco che l'autore si materializza, diventa esso stesso un personaggio (negativo), come quando "organizza l'appuntamento" affinché buoni e cattivi si incontrino nel finale di questa storia per la resa dei conti. Non c'era nessuna logica in quell'incontro-scontro finale, se non quella dell'autore che doveva fare andare avanti la storia, come illogico era anche il desiderio di vendetta di Bowen, motore (!) della storia. Secondo me, Texfan, eri proprio in crisi di astinenza texiana Riconosco però che la lettura non fu malvagia, e che io sono un insopportabile pignolo. L'ho già detto, è il mio modo di leggere, non è bello essere un talebano ma d'altro canto posso assicurare che, se quando una storia non mi piace arrivo veramente a detestarla (come in questo caso), quando invece ne apprezzo una la goduria sale all'ennesima potenza. Per quanto la tua lettura sia bella (ma per me non convincente), la parte che più mi è piaciuta del tuo post è la seguente: Non scrivevi sulle storie da tanto; ti do ufficialmente il bentornato non solo come Admin ma anche come utente commentatore
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