Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

Leo

Ranchero
  • Contatore Interventi Texiani

    2939
  • Iscritto

  • Ultima attività

  • Giorni con riconoscenze

    154

Tutto il contenuto pubblicato da Leo

  1. Leo

    [Tex Willer N. 0]

    La donna è bellissima. E in effetti ti somiglia, Letizia, o perlomeno somiglia alla Lupe del tuo avatar (anche se non è Lupe). Mi piace molto la figura spavalda e lo sguardo intenso di Montales. Come detto, ho preferito il guerrigliero del romanzo alla marionetta de "L'eroe del Messico", non fosse altro che per il rapporto con Tex che, per quanto abbozzato anche nel romanzo, ha comunque una dimensione intima più densa. Prima ho detto che da questa serie mi aspetto un super Carson; ebbene, non mi dispiacerebbe trovare un Montales del calibro di uno Shane 'O Donnel, di un Clemmons, di un Laredo. Un co-protagonista, non solo una comparsa o un pretesto, come tante, troppe volte è stato sulla regolare.
  2. Leo

    La biografia di Tex

    Sapete quanto abbia partecipato alla discussione sulla biografia di Tex. Mi è piaciuto l'intervento di Borden (e poi di Texan) finalizzato a mettere dei paletti e a dare dei punti di riferimento sulla giovinezza di Tex. Ho anche detto mille volte che sposo la teoria di Pecos sulle date storiche parzialmente sfalsate, sulla realtà texiana che può ben essere lievemente differente da quella storica. Certo, quando Borden fa partecipare Tex al primo conflitto civile messicano nel '60-'61 da giovane fuorilegge, poi alla guerra civile subito dopo, e poi ancora alla guerra dell'imperatore Massimiliano nel '65-'66, e tutte queste date si incastrano con le date reali, io sono molto più contento. Ma, dopo il periodo della giovinezza, per me il ragionamento di Pecos si fa ancora più necessario: in Morte di un soldato, Tex avrebbe 53 anni; ma soprattutto, il baldanzoso giovanottone di Oklahoma, avrebbe 51 anni (la grande corsa è del '89), e questo lo vedo davvero inverosimile. Diciamo che, a partire da un certo punto, secondo me tutte le storie sono ambientate tra l'80 e l'85, non oltre, con buona pace dell'aderenza perfetta alle date della Storia. Impresa titanica, anche se Texan, che alla fine dei singoli periodi cronologici espone il puntuale riferimento ai vari albi, ha cominciato a fare proprio una cosa simile...
  3. Una cosa davvero impensabile, per me! Bellissimo aneddoto
  4. Leo

    [Tex Willer N. 0]

    Escludo possa essere Lena. Sarà legata a Tex una volta tanto, non a Carson
  5. Leo

    La biografia di Tex

    Ken, devi ammettere che la risposta a Barbanera, e molte altre risposte, sono fortemente sarcastiche, e arroganti, non solo caustiche. Sei troppo in gamba per non saperlo. Molti tuoi post sono a rischio ban, come quelli di Wy, ed è seccante perdere utenti interessanti perché non riescono a frenare la propria veemenza verbale, che non sempre è educata, ammettilo. Dissento quando dici che protervia e maleducazione sono cose distinte; io le ho sempre viste strettamente correlate, nei forum virtuali e nella vita reale, sul lavoro o per strada. Ora, non sono un moderatore né mi sento di dare lezioni a nessuno, soprattutto a chi è più grande di me, e a chi dimostra tanta competenza, però penso di poter consigliare una maggior moderazione nelle parole, soprattutto perché scritte in un forum e rivolte a persone che non si conoscono personalmente. Non è una paternale, è un consiglio interessato, dove l'interesse sta nel non perdere un altro utente competente. Spero che capirai lo spirito di questo mio intervento
  6. Leo

    [Tex Willer N. 0]

    Ah ok, non lo sapevo. Peccato, perché questa era fantastica! Il giovane Carson, poi, è favoloso. Potrei innamorarmene, nonostante la mia a questo punto presunta eterosessualita' A parte gli scherzi, io mi aspetto un giovane Carson in gran spolvero da questa serie, dei livelli de Il Passato di Carson o de I Giustizieri di Vegas. Ci spero fortemente.
  7. Leo

    [Tex Willer N. 0]

    Comunque la tavola è bellissima... Sembra un po' ricalcare, nella struttura della pagina, la pagina 3 di Galep della serie regolare
  8. Leo

    [Tex Willer N. 0]

    Secondo me potrebbe essere la pagina 3, al posto di quella di Galep. Se così fosse, i personaggi sarebbero tutti legati a Tex, e quella quindi non può essere Lena, che invece è connessa a Carson. Peraltro, non sembra affatto Lena...
  9. Leo

    La biografia di Tex

    Messaggio in linea con il tuo nickname: simpliciter, semplicemente. Chiaro da leggere, elegante nella forma, semplice da capire. Anche a me capita di dire: "è solo un film", "è solo un fumetto", "è solo una partita di calcio", "è solo un romanzo". Sono tutte mie PASSIONI. E le tengo tutte in grande rispetto, come anche Barbanera. Ma restano cose "non serie". "Non facciamo nulla di serio, ma lo facciamo in modo serio", diceva qualcuno: io mi aspetto da Borden e da Antonio Scurati e da Rino Gattuso serietà e professionalità, e mi incavolo se non mi piace qualcosa. Ma ciò non toglie che siano "solo" passioni, e che l'incazzatura non debba mai trascendere e diventare altro. Questo è il senso di espressioni del genere; attaccarsi ad esse mi pare esageratissimo. Non vi capisco, a voi competentoni... Quanto più siete (o vi ritenete; ed io ti ritengo, beninteso) competenti, tanto più non riuscite a frenare un'arroganza a tratti veramente odiosa... usando il VOI, sto pensando anche all'altro amico sardo WY. A me piace parlare con voi, ma siete a rischio ban e io non me ne faccio una ragione...sei stato pure un insegnante, lo hai fatto con così tanta protervia? Scusa la franchezza, Ken51, ma sono veramente dispiaciuto. Si può parlare diversamente, a una certa età dovremmo averlo capito tutti, che scrivere le cose su un forum è diverso che dirle a voce. Mah! E' spiacevole anche quando ci spacci per cortigiani che adulano il re, dicendo: "Contenti tutti quelli sempre contenti di dare ragione a Borden, a prescindere ...;", come se non avessimo un autonomo raziocinio che ci consenta di pensare con la nostra testa...
  10. Leo

    La biografia di Tex

    Ken, scusami, ma per quel che mi riguarda sei ancora fuori strada. Ho espresso più volte in questo topic apprezzamento per l'intervento in cui pecos spiegava cos'era il West di Tex, e cosa è SEMPRE stato il West di Tex, con Eli Parker commissario A VITA per gli affari indiani, Cochise ancora vivo ai tempi di Tex, la possibilità di utilizzare la dinamite e di mangiare le patatine fritte. Tex non è mai stato un libro di storia, questa era la premessa (vedi anche il bell'intervento di Apache Kid in ultimo), né stilare una cronologia ha lo scopo di renderlo totalmente aderente alla realtà, ma solo di dare maggior coerenza alla saga. Peccato che i tuoi figli non abbiano mai preso in mano un fumetto Ora vado al tristo lavoro... Buona settimana a tutti.
  11. Leo

    La biografia di Tex

    D'accordissimo. Il tuo discorso vale anche per me. Io non voglio giustificare alcuna incongruenza. Ne prendo atto, ci sono e basta. Le letture di Mondillo e De Falco sono legittime, ma non sono nemmeno esse "verità evangeliche". Perché dovrebbero esserlo? Perché il Tex di Tra due bandiere è in società con i suoi due amici? Perché ha abbandonato la casa paterna? Forse - ipotizzo - perché ormai non ce l'ha più, una casa paterna. E' un'ipotesi, per me giusta, ma è buona come l'altra - alternativa - che ce l'abbia ancora. Nessun vangelo, Ken. Però riflettiamo su una notizia: Il Passato di Tex è la prima storia di Tex. Lo ha detto GLB. Ma tu dici: 'ndo' sta scritto? Ammettiamo allora che NON lo abbia detto GLB (che significherebbe rigettare quanto dice Borden, che con GLB ci è cresciuto, ma vabbé). Tu dici che, poiché il romanzo è opera di Borden, esso diventa meramente "strumentale", Borden se la canta e se la suona. Sai chi ha scritto la prefazione al romanzo, presentandolo come un'autobiografia? Sergio Bonelli, il figlio di GLB. Sergio Bonelli, l'editore di Tex. Perché Mondillo e De Falco - studiosi competenti e che meritano rispetto - devono essere portatori di verità evangeliche, e l'editore e il curatore di Tex no? Se l'è cantata e se l'è suonata anche Sergio Bonelli? Né vale dire: ma Sergio parlava del romanzo, che era alternativo agli albi. No, Sergio parlava dell'autobiografia di Tex (parole sue) contenuta nel romanzo. C'erano alcune rivisitazioni, certo, ma c'era tutto un impianto cronologico che è stato non solo accettato, ma anche avallato e condiviso dall'editore di Tex. Impianto cronologico avallato e condiviso dall'editore. Studiato, per ragioni di maggiore coerenza, dall'attuale curatore, nonché primo discepolo di GLB. A me basta. Ri-d'accordissimo Questo dovrebbe essere lo spirito. Se poi non lo accetti, ok, ci sta pure. Le posizioni sono ormai chiare
  12. Leo

    La biografia di Tex

    Dipende dal significato che si dà all'aggettivo "inverosimile". Tutte quelle che tu poni sono alternative, come un'alternativa è quella di continuare con l'arte paterna. Bounty killer e gambler, uno come Tex? Sceriffo o ranger? Borden spiega perché Tex non contempla questa scelta: "Dopo l'esperienza della guerra rivoluzionaria, in quel momento il mio unico desiderio era di vivere in pace". Ci può stare o no? Non è inverosimile, Ken51. Rispondo non perché voglia difendere Borden (risponderà lui quando vorrà), ma perché avevo già parlato di questo aspetto e sono costretto ad auto-quotarmi:
  13. Leo

    La biografia di Tex

    E poi, perché Tex avrebbe dovuto abbandonare il ranch paterno per andare a fare lo stesso lavoro con Rod e Dick? Se i suoi erano ancora vivi prima della guerra, non ci sarebbe stata la necessità di questa società, di cui invece si parla in Tra due bandiere. Ergo, Tra due bandiere è successiva alla morte di Ken e di Sam...
  14. Leo

    La biografia di Tex

    Perché, nel West esistevano tante altre alternative? Non era il lavoro della vita, era una società temporanea per fare un po' di soldi. E' un assunto come un altro, puoi non condividerlo, ma nemmeno definirlo ASSURDO. Non c'è nulla di assurdo in questa scelta, siamo nel sudovest americano dell'ottocento! era più coerente PER TE. Per me, che il Tex reduce dalla guerra civile fosse il fuorilegge de Il Totem misterioso è molto meno coerente. Sono opinioni, nulla di assurdo né di inverosimile. Non l'ho mai detto, figurati. Ma il problema è che in molti - come per l'appunto, Ken51 - non vogliono condividerlo. Per loro l'Eroe del Messico non si svolge nel '60-'61, ma dopo la guerra civile. E purtroppo non c'è nulla di incontrovertibile, se non le parole di Borden (sulla storia Il Passato di Tex), che però non dipanano i dubbi dei fautori dell'altra cronologia. Dix, io convengo già con te: so' fumetti. Ma ciò non toglie che ci si possa divertire non solo a leggerli, ma anche a interpretarli, a collocarli cronologicamente, a trovarvi una coerenza interna. Come tutte le passioni, ci si diverte a discuterne.
  15. Leo

    La biografia di Tex

    Ma infatti io ho detto che le cose possono incastrarsi come si vogliono. Poi, bisogna vedere quelle che si incastrano meglio. E a questo punto ho detto: - quale versione aderisce meglio alle date storiche (se teniamo conto che la rivoluzione di Montales sia il conflitto civile del '60-61)? - è più verosimile che il Tex di Fuga da Andervile sia successivo al Tex fuorilegge o antecedente ad esso (per me - per me - è successivo)? Infine, non sta scritto da nessuna parte che GLB intendesse Il Passato di Tex come la prima storia di Tex. Lo ha però riferito Borden, che con GLB ci è cresciuto. Per cui per me resta sempre l'ipotesi più verosimile Ma certo che lo stiamo facendo, Texan! Siamo in un forum di TEX, nel settantennale di TEX, alla vigilia di una serie attesissima sulla giovinezza di TEX. Stiamo facendo un OCEANO di chiacchiere. E ognuno ha la sua idea. La tua biografia, che si fonda su quella di Boselli e che io condivido, non è l'unica possibile. Non lo è perché chi ha letto i primi albi di Tex ha letto altro e ha diritto di avere una sua opinione. Qui si sta parlando della biografia più opportuna, di quella che incastra meglio tutte le date e gli eventi, di quella più coerente. Ma non sarà mai l'unica. Ken51 ha ben scritto, qualche tempo fa, che gli autori passano e il personaggio resta, e nulla vieta che tra qualche centinaio di anni un altro autore scriva un episodio in cui enfatizza l'incontro tra Tex e Carson e Arkansas Joe, con la consegna della mitica stella n.3 da parte di Marshall. E noi muti (oltre che già defunti ) Quindi le nostre restano chiacchiere, che non vuol dire fumo. Io sto apprezzando molto la tua opera e la condivido, avendo sposato la versione cronologica del Romanzo, che è quella a me più congeniale. Ma qualche "vecchia mummia" non sarà mai d'accordo con noi. E non avrebbe torto.
  16. Leo

    La biografia di Tex

    Esatto. "Ciascuno può preferire una cronologia rispetto ad un'altra" è anche il succo del mio pensiero. Anche questo è vero, ma magari Borden avrà l'accortezza, nella nuova serie, di non rendere questo azzeramento manifesto, così da non urtare la suscettibilità dei "puristi" (termine che qui uso in modo per nulla polemico ma del tutto rispettoso del loro pensiero). In effetti non lo sapremo finché non leggeremo.
  17. Leo

    La biografia di Tex

    Il mio intervento originario diceva più o meno la stessa cosa. Il Tex de Gli Invincibili era ancora un fuorilegge. Mi auto-quoto: Scrivo che nell'albo "la cronologia è quella degli albi o di Carlo Monni". Tanto che poi parlo di "sforzo di trovare una certa coerenza nella cronologia" e faccio ipotesi che di fatto annullano le parole di Tex che si auto-definisce fuorilegge. Il Borden del '97 non si era ancora posto il problema della cronologia, e aveva fatto dire a Tex di essere un fuorilegge nel 1865-66. Il problema della cronologia se lo è posto dopo, o meglio penso se lo sia sempre posto, per poi però "cristallizzarlo", dopo una lunga gestazione immagino, nel romanzo. Se "Il Passato di Tex" è la prima storia di Tex, come può la stessa essere precedente alla Guerra Civile? E' un'ipotesi altrettanto possibile, ma è da escludere che Tex diventi fuorilegge durante la guerra civile. Questa ipotesi non tiene conto di Fuga da Anderville, che è del 1864. Anzi, comincia nel settembre 1864. L'avventura si dipana in diversi mesi, tanto che lo stesso Tex dice a Carson di aver rivisto John (al campo di prigionia) "parecchio tempo dopo". Passa ancora del tempo, e John muore, ucciso da una granata. Siamo ormai alla fine della guerra. Ancora, "alcuni mesi dopo la fine della guerra" (siamo ormai quindi sul finire del 1865), Tex depone davanti ad una commissione d'inchiesta circa la vicenda Walcott. Quindi, quand'è che Tex diventa fuorilegge? Durante la guerra civile, come dice Mondillo, non è possibile Siamo quindi ormai a fine '65, inizi '66, anno in cui presumibilmente si colloca l'avventura in Messico de Gli Invincibili. Se il Tex de Gli Invincibili è fuorilegge in Messico per la prima volta, dove collochi l'avventura con Mefisto e Lily? Che storicamente dovrebbe essere avvenuta nel 1860-61 (come abbiamo detto sopra in altri post)? Vedi che non si incastra neanche questa? @pecos qualche tempo fa aveva scritto un bel post in cui diceva di non prendere per oro colato le date storiche con quelle di Tex. Il succo del messaggio era che la storia texiana può essere anche falsata, una sorta di realtà storica parallela in cui alcuni eventi storici sono accaduti in anni imprecisati, e comunque diversi o non necessariamente collimanti con la realtà storica. Con questo assunto, ad esempio, il Tex fuorilegge de Gli Invincibili potrebbe davvero essere arrivato in Messico da fuorilegge per la prima volta, con la rivoluzione di Montales che avviene in un momento successivo al 1861 (magari, nello stesso periodo de Gli Invincibili). Come si vede, si può dire quello che si vuole. Ergo, non si può invece dire che "Mondillo ci aveva azzeccato alla grande": se diamo per buona la premessa di Pecos, possiamo dire che Mondillo, o Monni, sono coerenti (e sono sicuramente coerenti con la tradizione degli albi), ma se invece dobbiamo "incastrare tutto alla perfezione" (come dici tu) ecco che non si incastra un bel niente (Tex fuorilegge nel 1866 non ha ancora conosciuto Montales quindi?). Se proprio dobbiamo trovare degli incastri, che tengano conto di: - una certa aderenza alle date storiche - verosimiglianza della saga (può il giovane fuorilegge essere il reduce della guerra civile?) allora, per me, l'ipotesi di Borden è la più coerente. Buona domenica a tutti.
  18. Leo

    La biografia di Tex

    Poi voglio entrare nei crediti però
  19. Leo

    La biografia di Tex

    Per prima cosa, trovo insopportabilmente ingenuo il complotto orchestrato ai danni di Tex, che si sarebbe fatto corrompere da una biondona di cui si sarebbe innamorato e con cui vorrebbe fuggire ... Esatto. Di fronte all'inconsistenza del complotto architettato da Lily, l'abbandono di Tex da parte di Marshall mi è sembrato assurdo: ma come? Tu sai che quello è un tuo uomo che sta cercando di sventare un complotto: non immagini che abbiano cercato di incastrarlo? Con quali meriti sei diventato capo dei Texas Rangers, se hai il cervello pieno di segatura? Diverso è il Marshall di Boselli, che conta sull'aiuto di Carson per liberare Tex. La statura del personaggio ne risulta incomparabilmente ingigantita. Forse no, ma almeno lui, Marshall intendo, ne sarebbe uscito bene. Ma qui dobbiamo intenderci. A me capita spesso che la gestione dei personaggi dei primissimi numeri di Tex mi lasci insoddisfatto. Montales, ad esempio, non mi piace nemmeno lui, perché è poco più di una marionetta. Sono storie di fine anni '40, capisco perfettamente che a risaltare dovesse essere il protagonista in tutto e per tutto. Sono cose che capisco, ma che in fondo mi piacciono poco: preferisco il Montales boselliano, un personaggio e non un pretesto. Tornando a Marshall, preferisco un Marshall assennato che, da capo di un corpo investigativo, sappia discernere le macchinazioni dalla realtà. Boselli ci dà questo Marshall, mentre il Marshall degli albi era insopportabilmente ingenuo. Ci ho pensato, ma francamente ritengo Arkansas Joe un NON personaggio. Non mi fa né caldo né freddo. Ma con questo non voglio imporre il mio punto di vista. La mia personalissima versione di Tex è un mix tra il romanzo e gli albi. Ma è solo la mia versione. Quando ero piccolo, trovavo troppo diversi il Batman di Tim Burton da quello del telefilm. Mi affascinava di più il primo, ovvio, ma dentro di me mi arrovellavo per far quadrare il cerchio ed arrivare ad una sintesi. Ero un ragazzino con molti problemi Più tardi, mi accadde la stessa cosa con il romanzo Excalibur di Bernard Cornwell: una trilogia che ho molto apprezzato, ma che non tornava con la leggenda arturiana che avevo amato sin da bambino. Anche in quella circostanza, mi ingegnai e mi inventai una personalissima sintesi tra le due storie, in cui salvavo gli elementi delle due versioni che ritenevo fondamentali, di fatto riscrivendo una terza storia, con elementi di entrambe. Con Tex, evidentemente, sto facendo la stessa cosa. Segno che, a dispetto degli anni che passano e della mia pseudo-maturità, in fin dei conti resto sempre un bambino con dei bisogni inalienabili di fantasticare e di scegliermi le versioni che più mi piacciono. Sto facendo così anche ora. Per me Tex incontra Carson nella cella, ma è la mia personalissima visione. E chi se ne frega di Arkansas Joe, un nome che non mi scalda il cuore. Diverso è il discorso della cronologia: qui, al di là dei desideri personali, c'è una situazione di opportunità che consiglierebbe che il giovane Tex sia ventenne e non ventottenne. E c'è una storia di GLB che voleva essere la prima storia di Tex. Non credo che lo ritroveremo sul nuovo mensile, infatti. La cosa fondamentale, nel nuovo mensile, sarà la cronologia, la "cornice" appunto, non il quadro, che non sarà stravolto ma arricchito. Almeno io credo che andrà così.
  20. Leo

    La biografia di Tex

    Sicuro, ma di soggetti potrebbero trovarsene comunque. Le guerre civili - e quella americana non fa eccezione - sono un carnaio, dove esce fuori la bestialità dell'uomo. Certo, su questo tema è già stata scritta Missouri (che storia!) ma niente esclude che, prima o poi, si trovino altre varianti. Il periodo è tra i più avvincenti, ovviamente, si presta alla grande. Sono d'accordo con te. Quanto ho scritto nel mio post precedente riguarda la "cornice", gli aspetti generali, quali per l'appunto la cronologia, non gli eventi particolari, per i quali (da Il giuramento a Furia rossa) restano salvi gli eventi narrati nella serie. Ma non l'incontro con Carson. Quello mi piace pensare che sia avvenuto nel carcere, avallato da Marshall. Ma questa è una scelta puramente personale, mi piace vederla così. Come ho già detto, non ho mai molto accettato il Tex ranger che ridiventa fuorilegge...
  21. Leo

    La biografia di Tex

    Certo, se non fosse che, ne Il Passato di Tex, lo stesso GLB riscrisse il passato del personaggio... Quando Tex "esce di casa", lo fa per fare il re del rodeo e poi, vendicando il fratello, diventa fuorilegge. Ed è la prima storia di Tex. Il resto, tutto il resto, viene dopo. Vedi sopra. Nessuno impedisce di sposare l'una o l'altra biografia. Ken e Carlo, avete ragione entrambi quando dite che il Tex de "Il Totem misterioso" potrebbe avere tranquillamente ventisette-ventotto anni. Ma potrebbe averne anche venti. Tre sono i dati su cui fondo la mia preferenza per la biografia boselliana: 1) la considerazione che "Il Passato di Tex" è la prima storia del nostro ranger, il suo primo "uscire di casa" (se si esclude ovviamente Nueces Valley). Sembra che questa fosse anche l'intenzione di GLB. Se lo dice Mauro Boselli, che con GLB ci è cresciuto, io ci credo. 2) la mia incapacità di accettare che il Tex fuorilegge de Il Totem misterioso sia successivo al Tex di Fuga da Anderville, o Missouri. Ovviamente questa seconda considerazione è puramente soggettiva, mentre il primo punto potrebbe (uso sempre il condizionale) presentare una maggiore dose di oggettività. 3) l'endorsement di Sergio Bonelli, strenuo difensore - come ho già detto - dell'ortodossia texiana, che però ha firmato la prefazione del romanzo, definendolo una "vera autobiografia". Non fa alcun riferimento ad una biografia diversa da quella del fumetto. La presenta come "un'autobiografia dell'inossidabile ranger" per la quale si è affidato il compito ad una persona che "ha avuto il privilegio - prima come compagno di scuola di mio fratello Giorgio, poi come nostro assiduo collaboratore - di frequentare il papà di Tex (e il mio)". Sergio non aveva letto il libro? Oppure, avendolo fatto, perché non si è sentito in dovere di avvertire il lettore che il romanzo è una rivisitazione alternativa dei fumetti? Se non lo ha fatto, è perché anche lui era d'accordo con quanto proposto da Boselli. Come detto più volte, io non do' torto né a Ken né a Carlo, né a Ymalpas, che pure è un assertore della vecchia cronologia. Non mi sogno proprio di dire che ho ragione. Dico solo che credo - credo, ma non ne sono certo - che le nuove storie di Tex Willer si rifaranno alla biografia del libro, perché quella è la scelta di Borden, immagino ponderata a lungo. Credo che per la scrittura di quel libro, Mauro abbia seguito un lungo percorso preparatorio, in cui si è posto tutti i problemi possibili e alla fine, conscio di non poter pervenire ad una soluzione perfettamente soddisfacente o che salvasse capre e cavoli, ha effettuato delle scelte. E a queste resterà ancorato. Se la mia ipotesi fosse giusta, ne sarei felice perché personalmente sono entusiasta della nuova cronologia bordeniana. Ma le vostre considerazioni sono corrette, non di meno. quello che tu dici qui incuriosisce anche me. Infatti, io ho l'idea che nella nuova serie rivedremo anche il giovane Tex impegnato nella guerra civile. In definitiva, sono tra i cinque anni più densi della storia americana, e in Tex abbiamo visto pochissimi episodi di questo periodo, per quanto significativi. Chissà.
  22. Leo

    [Color Tex N. 11] Cowboys

    E Texfan si farebbe fregare da un hacker? Non ci casco
  23. Leo

    [Color Tex N. 11] Cowboys

    è andata persa la discussione? Come ne Il Ritorno di Lupe? Allora a questo punto metto sotto accusa TexFanatico: in questo topic molti di noi non furono teneri con questa storia, mentre nel topic di Lupe fummo severissimi nei confronti di Borden (alla faccia di chi ci chiama fan club: se potessero rileggersi quello che scrivemmo sul secondo albo di Lupe cambierebbero idea. Cerchiamo solo di dire la nostra e di riconoscere i meriti - grandi - pur non mancando di sottolineare quelli che riteniamo difetti (pochi). Poiché sono spariti due topic in cui eravamo (a volte ferocemente) critici nei confronti delle storie o della pubblicazione in sé, comincio a pensare che la Bonelli, tramite Borden, abbia corrotto TexFan per far sparire i topic in questione. Vergogna!
  24. Leo

    La biografia di Tex

    Sei un ottimo insegnante di storia, amico Barbanera, nonché grande cinefilo e fummettofilo. Concordo sul 1866 (è l'ipotesi che avevo fatto nel mio primo post), e se ci pensate è abbastanza impressionante come le date si incastrino a pennello se si parte dalla biografia del romanzo di Borden. Che è maggiormente avvalorata dalla stessa storia de Gli Invincibili: dopo l'esperienza della Guerra Civile - in cui il Tex del 1864 di Fuga da Anderville è già più maturo del Tex di Tra due bandiere - il futuro ranger riesce ad avere la meglio (ok, grazie all'aiuto di Dolores) anche su un gruppo di uomini navigati come la banda degli Irlandesi. Alla luce di ciò, appare ancora meno credibile, quindi, che quello stesso uomo possa diventare in seguito il giovane - e magnifico - fuorilegge del Rainbow Canyon. Mentre diventa plausibile se le vicende giovanili vengono collocate sette-otto anni prima, quando ancora l'esperienza formativa della guerra è di là da venire.
  25. Leo

    La biografia di Tex

    Esattamente
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.