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John Walcott

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Tutto il contenuto pubblicato da John Walcott

  1. L'esordio di Claudio Nizzi sulle pagine di Tex fanno capire subito il potenziale di questo scrittore (che purtroppo oggi viene ingiustamente etichettato come autore di errori e storie disastrose, le cosidette "nizziate" ). Qui recupera un soggetto di GLB e ne ampia le potenzialità, a partire dal personaggio del Carnicero, che diventa ancora più interessante. Un personaggio micidiale, abile a mio parere anche negli scontri a fuoco (memorabile lo scontro con Tex nella casa) ma soprattutto furbo e di gran cervello (anche se si rovina nel suo ostinarsi). Un suo punto di forza è anche negli sgherri di cui si circonda, anch'essi abili nella pistola e nel cervello. La storia non perde mai il filo, e vediamo Tex che sa riscattarsi delle batoste iniziali e ribaltare la situazione a suo vantaggio. Insomma tutte e due le forze con grandi potenzialità (ovviamente quelle di Tex sono maggiori ) e uno scontro anche a distanza, che rimane. Aggiungici anche i disegni di Fusco, che raggiunge il suo periodo migliore, e si ottiene un capolavoro di uno degli autori che hanno lasciato maggiormente il segno su Tex. Lode a questa storia e lode soprattutto a Nizzi. clap clap clap
  2. Mi associo alle critiche negative su questa storia, che potrebbe essere (almeno tra quelle che ho letto) come la peggiore storia di GLB. Noiosa, senza interesse, personaggi come i piccoli allevatori che danno l'impressione di non avere nemmeno bisogno dell'aiuto di tex; insomma una summa di vari peggiori elementi che possono capitare su Tex. L'unica cosa che mi consola è che alla fine del n°279 "La foresta pietrificata" ha inizio la seconda storia del Carnicero, la prima scritta da Nizzi. Questo passaggio mi sembra come simbolico: il patriarca Bonelli, ormai verso la fine della sua carriera, lascia il testimone a un nuovo entrato che presto risollever? le sorti di Tex e creer? altri futuri capolavori. La fine di una parte della storia editorale di Tex.
  3. Storia piuttosto difettosa ma che ha comunque un soggetto piuttosto interessante. Alcuni punti che non mi sono andati già:1) il pessimo utilizzo di Kit e Tiger che devono sempre aspettare Tex; il nostro Ranger avrebbe potuto benissimo arrangiarsi da solo2) la scena in cui Tex viene costretto dai minatori (erano minatori? non mi ricordo bene) dal loro villaggio. Avrei preferito una bella risoluzione finale anche per loro, alla GLB insomma.3)l'incoerenza del predicatore mormone(non mi ricordo neanche il suo nome > ) 4) l'identit? del vendicatore, che sinceramente non mi ha creato grandi difficolt? (dopotutto non c'era molta gente a cui pensare)Storia neanche noiosa in effetti, ma non c'è dubbio che Nolitta abbia fatto di meglio per Tex.
  4. John Walcott

    [274/275] Dinamite!

    Di solito sono benevolo verso quelle storie boselliane, spesso accusate di avere troppi comprimari a discapito di Tex, ma qui proprio non riesco a essere tollerante. La storia mi sembra fin troppo concentrata sulla banda dei fratelli, che mi sembrano quasi i veri protagonisti della storia; al contrario Tex e Carson mi sembrano quasi dei fastidiosi estranei nel finale di una storia che a mio parere non sembra nemmeno del fumetto Tex. Insomma a rovinarla è proprio il marchio Tex, da cui ci si aspetta sempre molto bene. Fusco fa il suo, ma la mia opinione negativa non cambia comunque. A salvarla dalla stroncatura generale, è la firma di GLB. Se a scriverla, fosse stata Nizzi o Boselli, chissà che ne sarebbe venuto fuori (dalle critiche dei lettori).
  5. John Walcott

    [271/273] Il Disertore

    Quando lessi questa storia, avevo già letto anche la sua successiva "La leggenda della vecchia missione"; bramavo di mettere le mani anche su questa semplicemente per vedere della prima apparizione di Manuel Pedroza, uno dei miei cattivi preferiti nella storia di Tex. Infatti già in questa storia, soprattutto nel finale, mostra di essere un cattivo spietato e anche un po' furbo. Nolitta qui c'è lo fa intendere, ma sarà soprattutto con Nizzi, che questo personaggio si svilupperò meglio. Parlando esclusivamente della storia, penso che sia un po' più del semplice riempitivo, dato alcune sue potenzialità (l'ufficiale traditore, la grande industria sabotatrice): sono rimasto un po' deluso verso la fine, perchè speravo, visto queste idee di partenza, di essere maggiormente coinvolto. Nelle storie texiane, quasi sempre, casi come questi vengono risollevati dai disegnatori, e questo (fortunatamente) non fa eccezione grazie al maestro Ticci. Considerando tutto, penso che questa storia sia da sette e mezzo.
  6. John Walcott

    [270/271] Bandoleros!

    Un semplice riempitivo, con il solito Tex, che insieme a Carson e Tiger, arriva, brucia, spara e ripulisce tutto; insomma puro Tex giustiziere. Non dura neanche tanto e quindi non mi coinvolgo un granch?. Ciò che spicca di più sono, come avete già detto, i disegni di Monti, uno dei migliori disegnatori che siano approdati su Tex. VOTO: 6 e mezzo (mezzo voto in più grazie a Monti)
  7. John Walcott

    [220/223] Sasquatch

    Beh, storia piuttosto curiosa per via appunto della mitologica creatura. Nolitta interagisce bene Tex e gli elementi più classici con le sue visioni personali. Devo dire che l'approccio nolittiano, più riflessivo rispetto al padre Gianluigi Bonelli, mi piacciono anche di più rispetto alla visione classica bonelliana (condivido un po' queste attenzioni dedicate a paesaggi e altro). Non è un capolavoro per me, in quanto mi entra ma non mi lascia quella sensazione del tipo "Cavolo, voglio rileggerla". Ma comunque è pur sempre un ottima storia. Merita un bel 9, grazie anche ai disegni delll'eterno Nicol'.
  8. John Walcott

    Tex Awards

    Waco Dolan, hai fatto una proposta interessante (mi piacciono molto queste forme di sondaggi) e comincio subito con darti le mie nomination. ::evvai:: MIGLIOR STORIA: SANGUE NAVAJO (BONELLI) - LA CELLA DELLA MORTE (BONELLI) - EL MUERTO (NOLITTA) - FUGA DA ANDERVILLE (NIZZI) - LA STRAGE DI RED HILL (NOLITTA)MIGLIORI DISEGNI: INCUBO (GALEP) - EL MUERTO (GALEP) - UN RANGER DEL TEXAS (LETTERI) - IL SOLITARIO DEL WEST (TICCI) - IL PASSATO DI CARSON (MARCELLO)MIGLIOR TRAMA: MEFISTO nn 39-40 (BONELLI) - SANGUE NAVAJO (BONELLI) - LA CELLA DELLA MORTE (BONELLI) - FUGA DA ANDERVILLE (NIZZI) - L'UOMO CON LA FRUSTA (NIZZI)MIGLIORI DIALOGHI: LA CELLA DELLA MORTE (BONELLI) - APACHE KID (BONELLI) - EL MUERTO (NOLITTA) - IL PASSATO DI CARSON (BOSELLI) - LA STRAGE DI RED HILL (NOLITTA)MIGLIOR AMBIENTAZIONE: VICKSBURG (LA CELLA DELLA MORTE) - PUEBLO FELIZ (EL MUERTO) - GIUNGLA TROPICALE (IL SOLITARIO DEL WEST) - PALUDI DELLA LOUISIANA (NELLE PALUDI DELLA LOUISIANA) - NEW ORLEANS (OMICIDIO IN BOURBON STREET)MIGLIOR PERSONAGGIO ANTAGONISTA PROTAGONISTA: EL MUERTO (EL MUERTO) - EL CARNICERO (GUERRA SUI PASCOLI) - MARTIN STINGO (NELLE PALUDI DELLA LOUISIANA) - MANUEL PEDROZA (LA LEGGENDA DELLA VECCHIA MISSIONE) - JASON DUCAUX (LA STRAGE DI RED HILL)MIGLIOR PERSONAGGIO NON ANTAGONISTA PROTAGONISTA: APACHE KID (APACHE KID) - JOHN WALCOTT (FUGA DA ANDERVILLE) - NUVOLA BIANCA (SIOUX) - GENERALE DAVIS - TOM DEVLIN MIGLIOR PERSONAGGIO ANTAGONISTA NON PROTAGONISTA: LOA (BLACK BARON) - SHELDON (IL RITORNO DEL CARNICERO) - LASKISS (SANGUE SUL FIUME) - YAKAL (GLI SPIRITI DEL DESERTO) - WACO DOLAN (IL PASSATO DI CARSON)MIGLIOR PERSONAGGIO NON ANTAGONISTA NON PROTAGONISTA: FLOYD (SANGUE NAVAJO) - O'SULLIVAN (IL SOLITARIO DEL WEST) - MANUEL DOBERADO (GLI SPIRITI DEL DESERTO) - LUKE HARRIGAN (LA MANO DEL MORTO) - TOM (FUGA DA ANDERVILLE) - MIGLIOR PERSONAGGIO FEMMINILE: LUPE (KEN LOGAN IL DUELLISTA) - LILY DICKART (MEFISTO) - LENA PARKER (IL PASSATO DI CARSON) - SALLY McGUIRE (ORRORE) - FLORA KELLY (PUERTA DEL DIABLO)Ovviamente ci sono scelte piuttosto difficili e anche altri personaggi che meriterebbero di comparire. Conto però che siano gli altri a nominarli. Fuoco alle polveri.
  9. Senza dubbio la peggiore storia degli scontri di Tex con Mefisto e Yama. La successiva storia di Nizzi, nonostante sia così criticata, recuperer? decisamente un po' di livello. Purtroppo la storia riesce a carburare un po' solo nella parte iniziale, che visto gli effetti finali , poteva benissimo essere utilizzata come conclusione finale della saga di Yama. Purtroppo la storia si rovina nella parte degli Aztechi che, come detto da Tex, non valgono niente. La storia in questa parte è anche piuttosto noiosa e a volte non mi riesce neanche di rileggerla. Il povero Yama si dota sempre più di poteri ma il suo contrasto anche psicologico con Tex, non è niente rispetto a quello con Mefisto: quest'ultimo lo abbiamo visto diventare sempre più ossessionato e anche "traumatizzato" da Tex; la situazione riusciva a continuare ne "Il figlio di Mefisto" ma già dall'avventura successiva si notava questo calo che qui tocca il fondo. Non vedo come Boselli intenda recuperare Yama specialmente se accanto a Mefisto (un confronto tra i due sarebbe impietoso come si nota già qui). A mio parere la conclusione della storia di Yama l'ha scritta Nizzi e consiglierei di puntare su Mefisto e magari chiudere anche con lui. Al calo di Bonelli scrittore si associa anche il calo di Galep disegnatore, che si vede come fatichi nella stesura delle tavole. Non tolgo a niente a loro due, rimaranno sempre dei miti, anche se a questo punto avevano già abbandonato il picco.
  10. John Walcott

    [262/265] Inchiesta Pericolosa

    Storia divisa in due parti che semplicemente possono essere attribuiti ai due diversi disegnatori. La prima parte, disegnata da Monti, è una storia d'azione in cui Tex e Carson sistemano principalmente Sam Brendalle e Gila Kid, principali complici di Ned Turpin. Per il primo Tex e Carson riservano un duro trattamento Per Gila Kid invece, Bonelli disegna uno delle migliori sparatorie negli albi di Tex. Dopo la distruzione di Devil's Hole (concordo con quelli che pensano che Carlos se la cavi piuttosto alla leggera , inizia la seconda parte, disegnata da Ticci, in cui l'azione diminuisce e si lascia più spazio ai complotti di Turpin e alle idee di Tex e Carson per smascherarlo. Comunque non c'è un problema di scorrimento nella lettura e i cambi di disegni non creano problemi, visto che comunque Monti e Ticci non sono tanto diversi (personalmente preferisco leggermente Ticci). VOTO : 8
  11. John Walcott

    [250/252] Giungla Crudele

    COMMENTO CHE PUO CONTENERE SPOILERStoria che riprende alla grande elementi sia avventurosi come pure di giallo (rileggendolo avevo l'impressione che forse si poteva anche individuare l'identit? del traditore): Tex che mostra, come già detto, le sue preoccupazioni ma resta anche un uomo fermo e deciso nella migliore tradizione bonelliana (i numerosi pestaggi che infligge agli ufficiali spacconi); un Tex che diventa immancabilmente un punto di riferimento per i superstiti della colonna militare. Anche qui mi è molto piaciuto il clima di tensione e paura che si crea nella spedizione quando si addentra nella giungla e deve affrontare i ferocissimi Guaymi, spietati e praticamente imbattibili nel loro territorio. La giungla è già ostica all'inizio piena di calore, umidit? e un sacco di zanzare. Gli americani, abituati in gran parte alle aride distese del West, ne sono chiaramente distrutti. Aggiungici poi una feroce popolazione locale ferma nelle sue posizioni belliche contro i bianchi, simbolo di "progresso". Una curiosa dissertazione di Nolitta per bocca dei pards sullo sviluppo dei bianchi e dei loro imperi. Popolazioni schiavizzate o sterminate, durissime imprese che la spedizione nella giungla richiama, insomma tutto questo nell'eterno miracolo della ricchezza; accanto agli accampamenti si trovano delle rovine del precedente impero spagnolo e questo rivela come un certo scetticismo inserito da Nolitta sui grandi imperi andati sempre in rovina; imperi come quello statunitense costruiti sulla pelle degli Indiani d'America, fatto che Tex fa notare spesso. Direi un incredibile dissertazione nolittiana ricavabile da una storia di fumetti; sono queste cose anche che fanno i maestri. Mi ricordo soprattutto nel finale, la delusione di Tex di fronte al tradimento dell'amico Phil Turner. Tex in genere non sbaglia mai nel giudicare gli uomini ma questa volta si ritrova tradito non da una qualunque persona ma da un amico, una persona che conosceva e rispettava. E secondo me, Nolitta ha voluto far notare questa sensazione che secondo me è presente anche nello stesso Turner nel suo rimpianto della vita del west. La vicenda di Turner suona come un duro attacco alla "dannatissima gente di Washington": il povero Turner si è ritrovato invischiato nei sporchi intrighi della politica e non ne può uscire e quindi si ritrova costretto a trovare l'amico. Quando si rivela nel finale a Tex, sembra anche che voglia cercare di giustificarsi, non solo verso Tex ma anche verso se stesso attribuendo il tutto all'ambiente in cui si è ritrovato. Le giustificazioni non esistono però per Tex, semplice uomo del Far West: ciò che fa un uomo sono le sue azioni e Turner non può essere assolto. Dopo la morte di Turner a Tex rimane il rimpianto di come l'ex amico sia diventato, proprio non riesce a capacitarsi di come un fedele compagno gli abbia fatto questo. A consolare il nostro Ranger ci pensa il figlio Kit e qui i ruoli praticamentye si invertono nel rapporto padre-figlio su chi consoli l'altro; in questa maniera Nolitta porta a compimento quel suo interesse nel rapporto affettivo tra i due Willer, che sono comunque nettamente indipendenti l'uno dall'altro. Che dire concludendo, Guido Nolitta/Sergio Bonelli era un genio perchè sapeva riprendere l'elemento avventuroso di suo padre con Tex, e sapeva pure inserirci le sue personali visioni senza per questo contrastare con lo spirito texiano. clap clap clap
  12. John Walcott

    [219/220] Il Complotto

    COMMENTO CHE PUO CONTENERE SPOILERQuesta storia potrebbe esistere semplicemente per il suo primo albo. Non passano neanche dieci pagine e si legge subito con goduria: nella scena iniziale prima di assassini e complottisti Tex e Carson mettono le mani addosso a due burocrati e noiosi scribacchini che pretendevano il totale rispetto delle regole nell'incontrare Ely Parker. Poi ancora un altro Tex di memoria che "interroga" il complice del sicario che pure continua a rispondergli dando del vaccaro. Purtoppo come avete già detto la storia non è altrettanto memorabile nella seconda parte. Aggiunto anche Letteri che a tratti proprio non mi piace, se ne conclude che di questa storia rileggo solo la prima parte e poi metto via. Che gran peccato!
  13. John Walcott

    [217/219] Guerra Sui Pascoli

    Attualmente di questa storia possiedo solo l'albo "Requiem per una canaglia" in quanto gli altri me li avevano dati in prestito e li ho già restituiti da un po'. Per questo la mia breve opinione si limita sulla parte finale e tiene anche conto della storia successiva di Nizzi. El Carnicero è uno dei migliori cattivi creati e disegnati nella saga di Tex: spietato nel passato e altrettanto famigerato nel presente; nonostante il suo aspetto un po' grasso è comunque un nemico a cui bisogna prestare molta attenzione nonostante in certi tratti sia decisamente poco furbo nel suo continuo ostinarsi. Ho in effetti un debole per questi cattivi che non si arrendono mai e diventano più pericolosi nella loro fine. Una nota per la sua cartomante Nita A mio parere Nizzi nell'avventura successiva riesce a fare di meglio sia perchè qui Bonelli mi fa sembrare un po' troppo arroganti i pards quasi da diventare antipatici, sia perchè Nizzi evidenzia meglio la pericolosit? di Paul Balder. Inoltre i disegni di Fusco sono migliori nella storia di Nizzi e qui vorrei sollevare un dubbio. Gli albi di El Carnicero scritti da Nizzi li ho trovati nella versione originale mentre quelli di Bonelli li ho letti con la nuova ristampa: ho la sensazione che queste ristampe danneggino i disegni non solo di Fusco ma anche di altri come Galep e Ticci. Magari se confrontate gli originali con le ristampe potete darmi il vostro parere? Grazie
  14. John Walcott

    [215/217] Santa Cruz

    Storia piuttosto insolita nel primo albo, che fa uso dell'elemento soprannaturale spesso contestato in Tex ( e anche dallo stesso Tex quando ribadisce secco che certe cose non possono esistere). Nel secondo albo la storia diventa più western , più normale, più texiana. Per fortuna quest'avventura, nonostante il cambio di genere, ha un buon ritmo e buona leggibilità. Ciò che non mi convince nella parte finale Del resto questa idea toglie l'immagine dei due fratelli come completamente cattivi e inserendo in loro anche un residuo della loro precedente vita da pecorai, quando erano loro a soffrire per mano degli altri. Per quanto i disegni, ritengo che questo sia il mio Ticci ideale perchè sviluppa benissimo il suo tratto ma non lo porta ancora a quella esagerazione degli albi più recenti. VOTO: 8
  15. John Walcott

    [214/215] I Due Rivali

    L'unico valido motivo per leggersi un po' di questa storia, sta nella nuova relazione di Kit Willer; per l'altro come già fatto notare da altri, non viene nemmeno affrontata con spessore. Del resto però anche se Bonelli avesse voluto, lo stesso Kit Willer ammette che la prospettiva di finire come allevatore di vacche, fa venire i brividi. No, questa donna è stata introdotta solo per fare qualcosa di diverso dal semplice riempitivo, ma non è affatto la donna ideale per il giovane Willer. Una possibilità sarebbe stata con Fiore di Luna, ma come sapete non si conclude bene neanche qui. Sono dalla parte di quelli che sostengono: Tex e i pards FOREVER ALONE.
  16. John Walcott

    [211/213] Tucson!

    Non ho letto Tex dagli esordi e non so dire quanto Tex per essere Tex debba essere sfrontato. In questa storia lo trovo anche un po' più arrogante del solito (anche se sono comunque memorabili i trattamenti che riserva ai potenti del paese); forse lo preferisco più "ammorbidito" tanto per citare Ymalpas. In ogni caso trovo che Tex sia anche troppo idealista nell'auspicare un pacifismo indiani e bianchi: se li lasciammo in pace nelle riserve loro se ne stanno calmi e loro stanno buoni, bla bla bla.... Lo stesso Tex deve affrontare ad esempio capi indiani ribelli e quindi in questa storia lo trovo un po' ingenuo. Ritengo quindi che la storia sia un po' sopravvalutata nonostante i disegni di Letteri, che comunque non mi piace molto.
  17. John Walcott

    [190/191] El Muerto

    Potrebbe essere il capolavoro di Nolitta in Tex, ma per esserne sicuro devo rileggere altre storie sue. Di certo questa storia è una delle più memoriali di sempre nonostante la sua brevit?. Me la ricordo molto anche per via della sua trasposizione in TV e facilmente visualizzabile su Youtube; forse potrebbe essere l'unica conversione di una storia fumettistica ( a parte il film). Un'ultima nota sui disegni: sebbene le irregolarit? segnalate, ho ritenuto questa storia anche come una delle mie prove preferite di Galep.10 e lode pieno. -ave_ -ave_
  18. John Walcott

    [164/166] Apache Kid

    Storia evidentemente drammatica. Un Tex che stavolta non può cambiare il corso degli eventi, fatto a cui ci aveva abituato spesso: spara pochissimo e deve limitarsi a provocare il falsissimo capitano Pierce ("Voi in cattiva luce ci siete da un pezzo davanti alla vostra coscienza, sempre ammesso che ne abbiate una") e il rabbioso Al Sieber ("una volta eri un vero hombre ma ora sei soltanto un uomo pieno di rancore, inutile a se stesso e agli altri"), chiari responsabili del destino che capita ad Apache Kid. Tex che chiede ad Apache Kid ad affidarsi a lui, insomma come non dare fiducia al nostro Ranger? Gli eventi invece vanno completamente contro le sue previsioni e questi sono i casi in cui Tex ammette che, nonostante le sue abilità, non possa fare alcunch? verso le grandi ingiustizie storiche. Questa tragica idea di fondo ritorner? diverse volte nella fumettografia di Tex e in gran parte si tratta di storie spesso ottime.
  19. Ho sempre apprezzato questo sconfinamento di Tex nella fantascienza horror. Mistero, suspense e anche come dire "brivido" per via dei ricci verdi e del loro comportamento assassino e cannibale. Gli do un bel 9.
  20. Per come la penso io, questa storia potrebbe essere il capolavoro di Gianluigi Bonelli. Tex finisce dietro le sbarre, ma pur rimanendo fuori da buona parte degli avvenimenti, rimane sempre il Ranger deciso e indomabile di sempre (memorabili i confronti con il violento Murdock). Contemporaneamente questa sua assenza mette in risalto le doti degli altri pards: Carson, che da bravo uomo d'esperienza, organizza un efficace piano di fuga nonostante anche elementi imprevisti; Kit Willer ancora giovane dimostra di essere un valido leader per il popolo Navajo come Tiger Jack che anche se in misura minore rispetto agli altri, si dimostra un abile pard. Riuscitissimi anche gl altri personaggi come pure l'idea di nascondere il volto dell'uomo di Flagstaff (nasconderlo da davvero l'idea di un avversario che manovra dall'alto e che non è facile da incastrare). Il finale è un continuo crescendo come se ci preparasse per il grande atto: l'arresto dell'uomo di Flagstaff. Nonostante alcuni non siano d'accordo ritengo che sia perfettamente adatto e per di più ha maggiore pathos rispetto a un finale con un aula tribunale. Visto il capolavoro che è mi aspetterei quasi di vederla disegnata da Galep invece che da Nicol' che è pur bravissimo pur non essendo uno dei miei preferiti. VOTO: 10 e lode
  21. Capolavoro bonelliano anche se non al livello (secondo me) di "La gola della morte " e "Incubo". Gli alleati e le forze di Mefisto (Baron Samedi e i seguaci del Voodoo) sono tra i più affascinanti e intriganti dell'intera storia di Tex. Meravigliosa la caratterizzazione di Mefisto, vittima di attacchi nervosi( che Baron Samedi calma con il piano, punto magnifico) e che in questa avventura si ritrova ad essere vittima della paura per Tex. In questa avventura Mefisto non cattura nessuno e non riesce a creare difficolt? ai pards. Difatti Tex lo sbeffeggia non appena gli appare mentre Mefisto non riesce nemmeno più a impressionare e le sue minacce sono ormai vuote. La conclusione con la distruzione totale del regno di Mefisto e dei suoi occupanti, segna la fine di un primo ciclo della storia di Tex contro il suo maggiore avversario, ed è anche uno dei finali più leggendari (grazie anche alla storia successiva che spiegher? le tragiche conseguenze per Mefisto di quella sconfitta).
  22. Storia senza infamia ne lode. Bonelli e Letteri si limitano a realizzare una storia con elementi piuttosto classici: l'approssimarsi di una guerra indiana, Tex come mediatore, il capo giovane ribelle e anche un certo elemento magico. VOTO: 8
  23. Non posso fare altro che unirmi al coro entusiasto di lettori per questa storia. Vorrei aggungere una nota di valore per il simpatico giornalista Floyd Una figura di valore, determinato ad affermare la verità e che si conquista pienamente il rispetto di Tex e anche quello del lettore.
  24. John Walcott

    [Color Tex N. 02] I Banditi Delle Nebbie

    E' il primo Color Tex che leggo. Non capisco perchè questa iniziativa: il marchio bianco-nero ha sempre distinto Tex dai vari fumetti americani. Oltretutto questaq nuova collana aumenta sempre più il carico di storie per gli autori e i disegnatori. Di conseguenza diventa sempre più difficile creare storie eccellenti perchè gli autori, immagino devono fare sempre più di fretta. Dopo questo breve sfogo, passo alla storia in se: non è niente di eccezzionale ma si legge con piacere; il personaggio più interessante è sicuramente quello di Chase I disegni si adattano bene ai colori anche se condivido pienamente le affermazioni di Sergio Bonelli secondo cui questi disegni si possono apprezzare meglio in bianco e nero. VOTO: 8
  25. John Walcott

    Top 5 Personale Sui Disegnatori Texiani

    I miei 5 preferiti (senza alcun ordine specifico)GalepVillaOrtizFontTicci
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