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TWF - Tex Willer Forum

juanraza85

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Tutto il contenuto pubblicato da juanraza85

  1. Giustissima osservazione circa un dettaglio che io nemmeno ho mancato di notare... Dici benissimo nel definirla un'occasione sprecata, poiché anche io sono un grande sostenitore di un minimo di continuity nel gestire figure ricorrenti come il buon Nat...
  2. juanraza85

    [Tex Willer N. 10 / 13] Pinkerton Lady

    Sono oltremodo impaziente e curioso di avere tra le mani questo volume, in particolare per potermi rendere conto di quale espediente utilizzerà il Bos per intersecare tra loro le vicende del giovane Tex e dei fratelli Dickart, che se ricordo bene nelle anticipazioni circolate mesi fa qui sul forum era stato lasciato intendere non si sarebbero incontrati direttamente. Sono altrettanto curioso di vedere come Tex si barcamenerà nel rapportarsi all'affascinante agente Kate Warne, con la quale dalle anticipazioni contenute sul numero 0 si poteva evincere ci sarebbe stata qualche difficoltà dovuta alle passate vicende burrascose del giovane presunto fuorilegge. I disegni di De Angelis sembrano promettere una storia di alto livello, e confido che i testi di Boselli possano essere di eguale tenore.
  3. juanraza85

    [Tex Willer N. 05 / 09] I due disertori

    ATTENZIONE, POSSIBILI SPOILER! LETTURA CONSIGLIATA SOLO A COLORO CHE AVESSERO GIA' LETTO L'ULTIMO ALBO!! Davvero un ottimo albo conclusivo per la seconda avventura del giovane Tex Willer, superlativo sotto tutti i punti di vista, degna appendice di una storia nel suo insieme altrettanto coinvolgente. Una vicenda dai ritmi serrati, evidentemente conseguenza diretta dei ritmi forsennati che le circostanze hanno imposto a Tex e compagni, ritmi che gli avvenimenti hanno giocoforza reso molto più blandi in questo ultimo albo. Pressoché un capolavoro la gestione della situazione di Tex: imprigionato, consapevole che la sua vita e quella dei compagni sono appese ad un filo, ha il sangue freddo e l'astuzia - con una piccola componente di rischio - di trascinare Ortega e Contreras alla ricerca del tesoro su una falsa pista, conscio inoltre di poter contare su un asso nella manica, che con mia grandissima sorpresa - e, a giudicare dai precedenti post, non solo mia - si è rivelato essere nientemeno che Juan Cortina, da quelle parti insieme ad una tribù di indiani suoi collaboratori ed amici. Una presenza davvero provvidenziale, che permette a Tex di mettere in salvo Tesah ed i suoi compadres Pesro e Miguel. Proprio riguardo ai due ex disertori messicani, vorrei tenere un discorso a parte. Al termine dello scorso albo, dopo aver visto Miguel stordire Tex per salvare le apparenze e la vita dopo che questi era stato smascherato, ero convinto che lui e Pedro ci avrebbero riservato ulteriori sorprese. Così è stato, ma non nel senso che avevo immaginato e temuto: ero infatti convinto che i due avrebbero a quel punto definitivamente saltato il fosso, accecati dalla possibilità di poter ottenere una parte del tesoro, ed invece soprattutto Miguel, mostrando un'intraprendenza ed un'astuzia che, personalmente, nei precedenti quattro albi non avevo colto, ha saputo reggere parallelamente il sacco a Tex, pur non potendo concordare piani con lui, ed insieme a Pedro hanno attivamente contribuito a distruggere del tutto l'armata di Ortega ed i comancheros di Contreras. Si sono infine dimostrati, dunque, quel che si era di loro lasciato trasparire nei precedenti numeri: due ragazzacci della frontiera dal cuore d'oro, magari non fiori di campo ma a loro modo leali e simpatici, nonché a loro modo coerenti, dal momento che, avendo infine compreso che Tex non ha l'indole del bandito, hanno deciso di aggregarsi a Cortina nella sua attività di contrabbando. Non avrei potuto immaginare gestione migliore dei due (che non escludo possano prima o poi ricomparire), e ritengo di dover fare i miei complimentoni a Boselli, bravo ad insinuare dubbi su di loro ma a smentirli nel finale.
  4. juanraza85

    [171/175] Il Laccio Nero

    Come non considerare questa storia, ottimamente sceneggiata da da Gianluigi Bonelli e magistralmente illustrata da Guglielmo Letteri, una delle più belle storie di sempre di Tex, se non addirittura uno dei capisaldi della narrativa del Ranger? Di certo, trattasi dell'avventura di gran lunga più riuscita ed emozionante di Tex e dei pards contro una tong cinese, che mai personalmente ho visto tanto determinata ed agguerrita, in grado di dare tanto filo da torcere ad Aquila della notte e company. Alla guida, una donna affascinante e del tutto priva di scrupoli come Ah-Toy ed il suo braccio destro Lao-Tan, altro individuo subdolo e spietato, che reggono la cricca criminale con pugno di ferro e, consapevoli della loro forza, a differenza delle altre tong con cui Tex ha avuto a che fare nel corso della sua settantennale carriera, non esitano a combattere apertamente chi si pone sulla loro strada. Tutto ciò chiaramente a vantaggio dell'azione e dei colpi di scena, e pone Tex e company di fronte alla necessità di agire come poche altre volte ai limiti: i quattro pards, infatti, non esitano a ricorrere all'alleanza con un altro aspirante capo tong come Lim-You, mentre dal canto suo Tom Devlin accetta sia pure controvoglia di chiudere un occhio pur di estirpare dalla sua città un cancro simile. Ottima la caratterizzazione di Ah-Toy, dark lady bellissima e crudelmente determinata, coinvolta in qualsiasi traffico illegale della città e non solo, capace di aver soggiogato al suo volere un esercito pronto a tutto, si dimostra pagina dopo pagina sempre più fredda e spietata, non esitando a far uccidere un prezioso alleato come Wong Ah-Gum nel momento in cui si rende conto che questi, preso esplicitamente di mira da Tex e Devlin, può costituire ormai un pericolo. Anche nel finale, nel momento in cui viene tratta in arresto, dà prova di grande fermezza e forza, giurando non troppo implicitamente vendetta nei confronti di Tex (e chissà dopotutto che, prima o poi, non la si riveda contro il Ranger). Assai ben gestita anche la figura di Lao-Tan, braccio destro di Ah-Toy, qualcosa di più di un mero esecutore di ordini. Altrettanto spietato e determinato, nemmeno lui esita a condannare a morte i sottoposti che ritiene abbiano messo in pericolo la setta, né esita a sottoporre i nemici ad orribili torture ed una fine ancor più orribile, che a mo' di contrappasso dantesco si ripercuote infine su di lui. Più marginale, infine, ma a suo modo rilevante ai fini della trama, il biscazziere Wong Ah-Gum, di fatto terzo in comando della tong - seppure ad una certa distanza dai vertici - ma anche anello debole della stessa: scoperto il suo coinvolgimento nella vicenda, Tex lo prende espressamente di mira e, ciò facendo, lo condanna a morte da parte della perdida Ah-Toy. A mio giudizio, due sono i dettagli - niente più che quisquilie, dopotutto - che io avrei gestito diversamente. In primis, ho trovato un po' poco credibile, o meglio priva di spiegazione, la pressoché perfetta conoscenza della lingua che Ho-Nan (il ragazzo che Tex salva dalla morte e poi lo mette sulla buona strada per l'indagine) dimostra nonostante, per sua stessa ammissione, sia in America da appena pochi giorni: nulla vieta che potesse aver appreso l'inglese in madrepatria (benché venga però specificato da lui stesso che viveva in un piccolo villaggio dell'entroterra, in cui verosimilmente era difficile si avventurassero occidentali), e per quanto io capisca le esigenze di sceneggiatura credo si potesse rendere meglio ed in maniera più circostanziata l'apporto del giovane cinese. In secondo luogo, avrei apprezzato un piccolissimo cenno in più alla parentela tra Wong Ah-Gum e suo figlio Lim-You: non viene lasciato intendere in che rapporti esattamente fossero, né soprattutto perché non ci tenessero a far sapere a tutti che erano padre e figlio. Una spiegazione in più non avrebbe guastato, ed anzi avrebbe fornito un ulteriore spunto di interesse.
  5. juanraza85

    [Tex Willer N. 05 / 09] I due disertori

    Pur consapevole di intraprendere un piccolo off topic - e me ne scuso con tutti - sono troppo curioso: dove vivi, se posso chiederlo? Qui da me a Chieti posso solo sperare che la consegna alle edicole rispetti il giorno prefissato, non di rado avviene con un giorno di ritardo, talvolta anche due o tre ...
  6. juanraza85

    Tex a 1 Mattina Estate

    https://www.raiplay.it/video/2019/07/Tex-Willer-il-vagabondo-del-west---10072019-c8b18a2e-ecb0-4353-9a0c-d9f58db7ff95.html
  7. Si, in effetti non sembra esservi notizia nemmeno della riproposizione di Redmond... Colpa mia, mi ero soffermato solo su Dry Tortugas! Non resta che fare affidamento alla bontà di eventuali bene informati anche in merito a quest'altra traccia ..!
  8. Ho ripescato questo vecchio topic e, nel rileggerlo, mi sono reso conto di come tutte le tracce di cui all'epoca aveva fatto cenno Ymalpas siano state riprese, alcune le abbiamo già potute leggere, mentre altre sono in fase di realizzazione. L'unica eccezione, almeno per quel che mi è parso di constatare sul forum, riguarda l'idea relativa ad un'avventura di Tex sulla famigerata Dry Tortugas. O, almeno, si tratta dell'unica traccia da cui non risulta - almeno a me - sia scaturito lo sviluppo di un vero e proprio soggetto per una storia. Per cui, chiedo ad eventuali bene informati se allo stato attuale se ne hanno notizie... Grazie anticipatamente!!
  9. Ricordo che, quando vidi un paio di tavole di questa storia - non rammento se fossero queste o altre - in bianco e nero sulle anteprime pubblicate a gennaio sul sito della SBE, dissi di trovare il tratto di Torti un po' troppo caricaturale. Impressione che, dopo aver visto le tavole a colori postate ad inizio topic, si è ancora più rafforzata, in particolare per quanto concerne i volti dei personaggi, che in alcune vignette mi sembrano anche un po' approssimativi, benché in effetti lo stile di Torti abbia una vaga somiglianza con quello del primo Ticci.
  10. Se ho ben compreso tu non sei rimasto entusiasta della riproposizione dello scimmione come nella prima avventura con Satania... Vorrei dire che, per quanto anche io in linea di principio non ami particolarmente la riproposizione spiccicata di situazioni già viste in precedenza contro gli stessi nemici (o, in questo caso, parenti o almeno ispiratori del nemico di turno), ritengo che dopotutto, trattandosi di un animale sicuramente non comune ma di per sé non irreperibile a prescindere, la riproposizione di un orango ci possa pure stare, anche solo per spirito di emulazione della nemica mascherata nei confronti di Satania. Sempre meglio una riproposizione di tal guisa, quindi, che aver rivisto nella sua sinora ultima apparizione la Tigre Nera prendere al suo servizio due gemelloni forzuti in tutto e per tutto identici - forse perché clonati con tecnoclogie sconosciute, chissà - a quelli che gli facevano da guardia del corpo la prima volta che la sua strada incrociò quella di Tex. Almeno secondo me...
  11. Visto che dietro il complotto vi è Mefisto, non può mancare l'elemento magico, infatti il Governatore, è una pedina del negromante, soggiogato dai suoi poteri, come, del resto, è già successo in passato con i due Kit diventati rapinatori sotto l'effetto dell'ipnosi. Per quanto riguarda l'omicidio si tratta sempre di un trucco del mago che, con un incantesimo, fa in modo che l'assassino del Governatore assuma le sembianze di Tex agli occhi dei presenti. E cosa c'è di più atroce e appagante dal vedere il tuo nemico più odiato penzolare dalla Forca? La vendetta starebbe proprio nel fatto che dove Mefisto non vi è riuscito con l'aiuto di Hualpai, neri del voodoo e con travestimenti vari (Atanas, Fiesmot) vi riesca sfruttando e manipolando la giustizia dei bianchi. Ribadisco il mio disaccordo, senza offesa si intende..! L'odio che Mefisto nutre per Tex, in particolare dopo essere stato divorato vivo dai topi prima di essere riportato in vita, è al pari della brama di vendicarsi di prima mano talmente forte ed inestinguibile che credo mai e poi mai Steve Dickart potrebbe più perpetrare una vendetta servendosi dell'opera di soggetti terzi e limitandosi - nelle sue speranze - a goderne i frutti. Se ho ben afferrato la psicologia del Mefisto post resurrezione, non ricorrerebbe più a simili macchinazioni anche solo per non rischiare che uno dei suoi sgherri possa sottrargli la vendetta. Non ricorrerebbe nè agli hualpai, nè ai seguaci del voodoo, nè ai maya, figuriamoci quindi se potrebbe accontentarsi di vedere Tex morire per una "banale" impiccagione...
  12. Al di là del fatto che l'idea è sin troppo simile alla trama dell'immarcescibile In nome della legge, secondo me alla base potrebbe esserci un problema "tecnico" (per quanto superabile, nel mondo dei fumetti): le riserve indiane, allora, erano se non erro sotto diretto controllo del Bureau of Indian Affairs, non dei governi dei vari stati o territori in cui esse si trovavano. Oltretutto, @Bob Rock, a mio parere la tua traccia è un tantino lacunosa riguardo l'attribuzione dell'assassinio del neogovernatore a Tex. Certo, spieghi che vi sono testimonianze che lo indicano quale autore dell'omicidio, ma non dimenticare che lo sceriffo Tom Rupert di Tucson è un caro amico di Tex, nonché un fior di galantuomo: difficile credere che possa essere coinvolto in una congiura contro Tex, ed ancor più difficile credere che, a fronte delle infamanti accuse mosse nei confronti del suo amico, non conduca successivamente indagini più che approfondite e certosine per cercare di proscioglierlo. Infine, voglio soffermarmi su colui che tu indichi quale deus ex machina di questo ipotetico complotto: non mi sembra proprio che questo sia lo stile di Mefisto. Personalmente, non ce lo vedo affatto il Vecchio Negromante, che dopo l'ultimo scontro immagino sia bramoso di vendicarsi nel più atroce dei modi di Tex, mettere in piedi un ambaradan del genere. Sarebbe nello stile di Marcus Parker, ma non - ripeto - di Mefisto...
  13. ATTENZIONE, POSSIBILE SPOILER..! Riguardo l'arrivo di Joan ed il suo successivo rapimento da parte dell'orango ho avuto le medesime impressioni di @dario63... Per quanto riguarda invece il dottor Fischer, le mie sensazioni hanno invece avuto origine da due dettagli: in primis, nel momento in cui si accinge ad entrare in albergo per riabbracciare la figlia (o presunta tale), il suo sguardo indugia in maniera sospetta sull'ingresso nella hall appena prima di lui dello sceriffo; in secundis, quando si presenta all'Alhambra pochi minuti dopo l'attentato alla cantante, e si prodiga per eseguire immediatamente l'autopsia del cadavere dell'attentatore malese. Riguardo quest'ultimo punto, non escludo che possa essere stato un modo per confondere le acque, o addirittura far sparire indizi compromettenti cui Tex e Carson sulle prime potevano non aver fatto caso.
  14. La mia stessa sensazione. Del resto, la bionda Joan nel primo albo è sempre apparsa e/o sparita di scena con tempistiche quantomeno sospette, ed altrettanto dicasi per suo padre il dottor Fischer, altro personaggio che sembra custodire molti scheletri nel suo armadio...
  15. ATTENZIONE, POSSIBILI PICCOLI SPOILER!! LETTURA CONSIGLIATA SOLO PREVIA LETTURA DELL'ALBO !!! Comprato e letto ieri, ne ho tratto impressioni più che positive. Rarissime altre volte ho avuto l'impressione che nessun passaggio della sceneggiatura - e per nessuno intendo NESSUNO - fosse stato lasciato al caso o inserito giusto per scopi riempitivi, soprattutto per quanto riguarda la presentazione e la gestione dei personaggi. In altre parole, ho avuto la netta impressione che, tolto Mac Parland che già conosciamo abbastanza bene e del quale è evidente il ruolo nella vicenda, i personaggi con cui Tex e Carson si sono trovati ad avere a che fare siano destinati nel prosieguo della vicenda ad avere un ruolo tutt'altro che marginale, in un modo o in un altro. A partire dalle due affascinanti donne, una bionda e l'altra mora, ambedue dal mio punto di vista contraddistinte da un alone di mistero che le avvolge, al pari del dottor Fischer, padre della bionda. Discorso diverso per lo sceriffo di Los Angeles: un pizzico presuntuoso, pieno di sé, apparentemente cortese nei confronti dei due rangers ma di fatto incapace di celare un certo fastidio nel saperli impegnati in una indagine in quello che lui considera il suo territorio. Semplice comportamento da gallo nel pollaio che non sopporta la concorrenza altrui, o potrebbe esserci sotto qualcos'altro?? Lo scopriremo certamente nell'albo di agosto, che mi aspetto ricco di sorprese. Capitolo disegni: pur avendo anche io notato qualche piccolissima imprecisione qua e là, soprattutto per quanto concerne i volti, non posso che esprimere apprezzamento per il lavoro di Benevento, il cui tratto ha ricordato anche a me il primissimo Fusco, unito a mio parere ad un pizzico di Milazzo.
  16. Il Mefisto di Muzzi è, a mio parere, quello che forse più si avvicina all'originale di Galep... Quello di Piccinelli somiglia moltissimo alla versione, altrettanto bella, di Villa... Ottima anche l'interpretazione di Candita, che conferisce al Vecchio Negromante un aspetto se possibile ancora più "disturbante"... Quest'ultimo, dai tratti palesemente caricaturali, mi ricorda vagamente lo stile di Magnus, benché consapevole non possa trattarsi di lui...
  17. L'ex governatore del Chihuahua Zamora è comparso solo in queste storie... Si trattava di un altro Zamora, fino a prova contraria solo un caso di omonimia
  18. juanraza85

    [Texone N. 34] Doc!

    Acquistato e letto tutto di un fiato in mattinata: storia di ampio respiro, che io mi azzarderei a definire espressione fedele dell'epopea western, in cui l'universo narrativo di Tex è stato ottimamente intersecato nella vita autentica di Doc Holliday, co-protagonista della vicenda. Da quanto ho potuto leggere nell'introduzione alla storia, Holliday era una personalità decisamente controversa, per non dire contraddittoria, e sia pure nell'edulcorazione adottata nella storia posso dire di aver riscontrato tali caratteristiche nell'adattamento del personaggio. Un giusto plauso dunque a Boselli, bravo nel non snaturarlo, ed altrettanto bravo nel caratterizzare e gestire l'altra miriade di personaggi, fittizi e non, nessuno dei quali banali né scontati, con cui Tex e Carson si sono trovati per un motivo o per un altro ad avere a che fare. Non ritengo oppotuno dire di più per non guastare il piacere della lettura a chi non dovesse averne ancora avuto occasione,, mi limito quindi a concludere dicendo che l'acquisto è ampiamente valso l'aumento di prezzo, anche per merito dei bellissimi disegni di Laura Zuccheri: tratto pulito, senza troppi orpelli ed al tempo stesso accurato, con particolare e d apprezzabile attenzione all'espressività dei personaggi. Davvero un debutto col botto sulle pagine di Tex per l'artista di Budrio !!
  19. juanraza85

    [Tex Willer N. 05 / 09] I due disertori

    Condivido il giudizio sulla copertina dell'albo uscito oggi, davvero forse è la migliore sinora uscita su questa collana. Quanto alle vicende narrate, personalmente ero impaziente di vedere Tex all'opera contro i comancheros, ma soprattutto vorrei spendere un plauso alla gestione di due figure come Pedro e Miguel, personaggi che non hanno smesso e credo nemmeno smetteranno di riservare sorprese...
  20. juanraza85

    [598/599] La Prova Del Fuoco

    Davvero una buona storia, una delle migliori scritte da Ruju per Tex, ma non esente da qualche piccolo passaggio a vuoto, almeno dal mio punto di vista. Il gudizio generale sulla trama non può che essere positivo, in funzione della inusuale contrapposizione di Tex ad un collega ranger impazzito dopo la drammatica morte del figlio sotto i suoi occhi, e ferocemente determinato a vendicarsi dei banditi che ne hanno causato la morte. Figura senza dubbio ben sviluppata nella sua complessità, quella dell'antagonista Jack Loman, che con l'incedere della storia e delle pagine appare sempre meno in grado di ragionare con lucidità e diretto sempre più speditamente verso un triste destino. La differenza di fondo tra lui e Tex sta tutta nel modo di reagire e comprtarsi a seguito di quanto accadutoai rispettivi figli: Loman si lascia sopraffare dal dolore e dal desiderio cieco di vendetta, Tex si lascia invece guidare dall'innato enso di giustizia che alberga da sempre in lui, mantenendo la calma e cercando fino all'ultimo di dover sparare al collega, pur sapendo che questi - sia pure per un tragico equivoco - ha quasi ucciso Kit. Magistrale, inoltre, la prova di Garcia Seijas ai disegni: davvero pochi i disegnatori che riescono ad imprimere sui volti dei personaggi emozioni in maniera così netta. Ciò che invece ho meno apprezzato nella storia, sono stati alcuni dettagli che, a mio parere, avrebbero potuto essere meglio curati. Il primoche ho notato: perché presentarci Fort White come un casermone di rangers e poi vestirli come soldati? La cosa avrebbe potuto essere meglio curata per creare meno confusione. Soprattutto, personalmente ritengo che lo scontro di Tex con gli apaches sia del tutto irrilevante ed inutile ai fini della trama principale, non intersecandosi in alcun modo con essa. Qualcuno obietterà forse che la ragione di ciò risiede nel fatto che in seguito i superstiti della banda apache si rifanno sul bandito mezzosangue imprimendo una svolta decisiva agli eventi, ma io credo che potessero essere adoperati infiniti pretesti alternativi.
  21. Probabilmente Ortiz aveva ottenuto di poter dare al "suo" Mac Parland un tocco extra, e se tale ipotesi può essere plausibile direi che tutto sommato, trattandosi di un comprimario di peso specifico poco rilevante, direi che ci può anche stare... Parimenti, ci può anche stare cambiare look ogni tanto, nella vita ed anche nel fumetto (tolti Tex ed i pards, per ovvie ragioni affettive comuni credo a noi tutti)...
  22. Bellissima la copertina, straordinariamente simile a quella di Minaccia su New York, e molto promettenti le tavole mostrate in anteprima: ho avuto modo di apprezzare Benevento sulle pagine di Dampyr, e credo che ils suo tratto si presti benissimo ad una storia in cui mi pare di capire che mistero ed esotismo giocheranno un ruolo non indifferente. Mi incuriosisce non poco, inoltre, la scelta di ambientare la storia a Los Angeles, all'epoca ancora cittadina di modeste dimensioni, ma comunque caratterizzata da un alone di suggestione. Quanto al dibattito relativo all'aspetto di Mac Parland, io ricordo che nella sua prima apparizione Tex e Carson si meravigliarono della statura minuta dell'uomo, stentando inizialmente a credere possa essere un agente della Pinkerton. Nelle successive apparizioni del personaggio, invece, ho avuto l'impressione che tale peculiarità non sia più stata resa al meglio graficamente, anzi ho avuto l'impressione che potesse essere un po' cresciuto ...
  23. In ritardo di tre giorni a causa della distribuzione in queste contrade, eccomi a commentare la doppia del ritorno di Kenneth Bowen. Uno dei rari casi, devo dire, in cui la riproposizione di un personaggio risulta meglio riuscita rispetto alla sua prima apparizione, ovviamente secondo il mio personale parere: Ruju ha secondo me valorizzato al meglio un personaggio controverso e soprattutto complesso come Bowen, risaltandone le sfumature psicologiche. Azzeccatissima, in tal senso, la scelta di adoperare il tipico tòpos dell'individuo dai trascorsi burrascosi che tenta di cambiare vita ma si ritrova fatalmente a fare i conti col passato che ritorna a tormentarlo, ed altrettanto azzeccato - oltre che decisamente logico, vista la piega che avevano preso gli eventi - il destino finale del pistolero. Ulteriore tocco di bravura da parte di Ruju, il vero burattinaio della faccenda che ha gettato la maschera solo all'ultimo, in una maniera che personalmente mai mi sarei aspettato. In sostanza, una storia non eccezionale ma decisamente di buonissimo livello, con un Carson molto più partecipe di come eravamo ormai assuefatti a vedere. Nota lievemente stonata, i disegni di Acciarino, che ho trovato meno "puliti" rispetto alla precedente storia, per quanto forse effetto di quei difetti di stampa che a quanto ho letto hanno martoriato molti di noi, me compreso: sul mio albo, le pagine 96, 104 e 112 sono coperte da grandi macchie nere che le rendono pressoché illegibili. Una nota, questa, decisamente STONATISSIMA, e dal mio punto di vista assolutamente INACCETTABILE, soprattutto a fronte dell'aumento del prezzo dei singoli albi, da parte di una casa editrice come la SBE, che anche io mi permetto di invitare a prestare maggiore attenzione per il futuro.
  24. Dopo essere stato estradato dal Canada in seguito allo scontro con i wolfers di Fort Whoop-Up di alcuni anni prima, Ska-Wom-Dee e la sua gente si trovano ora confinati in una riserva, che sorge però su un vasto territorio che ha ingolosito gli appetiti di un gruppo di potenti speculatori, determinati a fare in modo che la tribù venga spostata altrove. Avvisato delle manovre in corso dall'agente della riserva (un uomo onesto, che paga la propria correttezza con la morte), Tex si reca con i suoi tre pards sul posto, intenzionato a fermare i loschi piani della cricca di speculatori, rendendosi però presto conto di non dover solamente fronteggiare il ring ed il nuovo agente indiano che hanno provveduto a piazzare, ma anche di doversi guardare dall'ostilità nei suoi riguardi di Ska-Wom-Dee, in cui è ancora vivissimo il ricordo del ritorno forzato negli Usa, di cui il capo sioux incolpa in parte Aquila della Notte (senza dimenticare che, nella spedizione contro Fort Whoop-Up, il figlio di Ska-Wom-Dee era rimasto ucciso, evidentemente in modo vano dal punto di vista paterno). Solo al culmine della vicenda, in un dramamtico atto finale, Tex riuscirà a risolvere la situazione, ed a riguadagnare la fiducia di Ska-Wom-Dee.
  25. juanraza85

    Miguel Angel Repetto

    Ho letto la triste notizia della morte del Maestro Repetto e ne sono rimasto molto dispiaciuto... Mi è sempre piaciuto molto il suo tratto, realistico ed accurato...
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