Mister P

Qual'era il problema nella cover di GOLDEN PASS, l'avevi già segnalato ma ora non lo ricordo ...

Verissima, personalmente io, Antoine Chats/Antonio Gatti e altri la sentimmo per bocca di Civitelli oltre tre anni fa a Lucca.

La vignettona di Ticci è degna di Escher :w00t: .

Una sola cosa: scritta bene, ma non la amo; inoltre non la riprendo da un sacco di tempo. Ma mi sa che, visto chi sta ritornando a febbraio sulla serie regolare, me la rilegger?...

:w00t: :w00t: :w00t: :w00t: Vabb? che hai l'età che hai, ma eccitarti per così poco :shifty: ... Perdonalo Claudio . Dov'? finita la faccina che ride (lol)? Volevo mettere quella. C'è, anche se non è più animata. Ma ora basta con l'OT.

:w00t: :w00t: :w00t: :w00t: Vabb? che hai l'età che hai, ma eccitarti per così poco :shifty: ... Perdonalo Claudio .

? già vecchio, allora! Dalla tua prosepttiva sè, caro il mio quindicenne . Un ventiseienne Piuttosto, è vero che il Tex che appare nei primissimi numeri è giovanissimo, però se davvero avesse avuto 21 anni, mese più mese meno, quando è nato Kit Willer, sarebbe dovuto essere adolescente all'epoca di TRA DUE BANDIERE e FUGA DA ANDERVILLE. E invece, Galep (quasi niente Ticci, anzi senza il quasi) lo rappresente già come uno che ha raggiunto e superato la ventina. Poi, personalmente, a Kit ho sempre dato sui 23 anni, ma questo non c'entra col discorso... anche se 26 anni mi sembrano un po' troppi per il rampollo dei Willer.

tu hai notato così tanta differenza tra i due?.. In GUERRA NEL DESERTO ho notato un po' più di cura e meno sciatterie nel rappresentare i personaggi. Ma forse ricordo male...

Sino all''80 nei credits non mettevano il nome dell'autore dei disegni. L'albo originale è del '74 e nel frontespizio di pag. 3 c'è scritto solo TESTO DI G. L. BONELLI.

L'adoro alla follia, perchè esalta il lettore, è un apologo sull'amicizia, sugli ideali, sl combattere per essi, sul senso d'appartanenza ad una comunit?, sul msenso della vera giusitiza: poi è piena d'azione, di sparatorie, di momenti toccanti... e ci sono i disegni di Marcello, belli come poche volte. Ecco cosa scrissi aprendo nel vecchio forum la discussione su questa storia:http://texwiller. forumcommunity.net/?t=3192008

E dici poco, l'adoro sia come storia (principalmente nella seconda parte), che da un punto di vista grafico (aneddotto: la lessi per la prima volta in età duesca e all'inizio non capivo chi fosse il disegnatore, in quanto avevo recuperato l'albo originale); in questa storia avviene una metamorfosi clamorosa nel tratto di Ticci, tanto che prima e seconda parte sembrano disegnate quasi da due autori diversi. TESTI: 9,5DISEGNI: 9,5

Grazie ad Ym per il chiarimento su LA MINACCIA INVISIBILE e per aver riportato questi aneddotti sul ruolo di revisore da parte di GLB per le storie del figlio Sergio.

L'avrebbe rivelato Sergio Bonelli non so quando; la fonte è l'avvocato Monni di TWO e SCLS, che solitamente è più che sicura.

Giorgio Bonelli sceneggia anche qualche tavola (una decina scarsa in totale).

Buon anno nuovo, Claudio .

Non hai mai visto un lottatore di sumo, probabilmente .

Premesso che il Grande Nord fuschiano garba molto anche a me, intendi anche più di Ticci ?

Già. Per alcuni, vedere Tex soccombere contro le guardie è stato come trovare una 'nizzata' ante-litteram. Oramai si critica Nizzi per sport, sminuendo anche i suoi lavori migliori. Invece secondo me, la scena è plausibile.

Nonché personaggio texiano da l'epoca di LA MESA VERDE (# 31/2).

Da non molto, dunque :shifty: ... E ti pareva!

Ora sappiamo da chi ha preso il vizio .

E' semplicemente un Maestro. Ecco cosa dice riguardo Tex: Tex: Personaje creado por GIOVANNI LUIGI BONELLI. En Argentina lo conoc? en la d'cada del '50 con el nombre de Colt Miller, fue uno de los primeros personajes que le? de ni?o, en la revista Rayo Rojo. Incre?blemente despuòs de tantos a?os he tenido la oportunidad de realizar los dibujos de un ?lbum especial con gui?n de Claudio Nizzi. Tengo ahora la oportunidad de continuar colaborando con este hist?rico personaje.Insomma, come molti altri disegnatori latinoamericani, conosceva già Tex perchè un tempo era pubblicato anche in Argentina, quindi è contento di disegnare una storia di un personaggio che ha letto da piccolo .

Più tradizionale di questa quale c'è? Tex va ad aiutare Brandon nel Grande Nord, cosa successa molte altre volte. Poi, veniamo a scoprire che anche Jim ha il suo Grande Nemico, Golden Eye e assistiamo ad una sorta di 'spin off' in flashback all'interno dell'episodio (gli scontri precedenti con Golden Eye), spin off che personalmente non m'ha disturbato. Boselli ha l'intelligente idea di recuperare il personagigo di Gros Jean, diventato, nel corso degli anni, una versione canadese, giusto con un po' più di sale in zucca, di Pat MacRyan e per questo gliene son grato . Bello il finale. Buonissimo il lavoro di Font, disegnatore che continua a piacermi molterrimo . Dunque: TESTI: 9+ DISEGNI: 9 Dissi.

Che di fronte alle storielle che Il buon Nizzi ci ha propinato nella serie regolare, questa si fa leggere, sia pur tra molti sbadigli e storture di naso. Forse mi sarebbe piaciuta di più, se non fosse stato per i disegni di Repetto, qui ai suoi minimi storici (molto migliori i disegni dell'allora contemporanea GUERRA NEL DESERTO).

Ehm... OKLAHOMA, anche se non è detto esplicitamente, è ambientata nel 1890... Cmq, in linea di massima, le storie di Tex si svolgono all'inizio del periodo crepuscolare del West, negli Ottanta dell''800.