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Il volume merita senza dubbio di essere acquistato, ricordo le caratteristiche già presentate da Ymalpas nella sezione della bibliografia di Tex
Autore: Aurelio Galleppini
Titolo: L'arte dell'avventura. Autobiografia professionale di un maestro del fumetto
Editore: Ikon
Luogo e data di pubblicazione: 1989
Dimensioni del volume: cartonato, 19,5 x 25,5 cm
Numero delle pagine: 130
B/n - colore: b/n e colore
Prezzo originario: 28000 lire
Reperibilit? in commercio: non disponibile, prezzo d'asta tra i dieci e i quindici euro
Contenuto del volume e recensione:
Il libro ripercorre le tappe più importanti della carriera del disegnatore. Le prime 60 pagine ripercorrono il periodo che precedette l'incontro con Bonelli.
Una autobiografia "professionale" scritta da Galep, riccamente illustrata, con descrizioni anche delle tecniche e dei mezzi che usava. Riccamente illustrato, con disegni, tavole, riproduzioni di quadri...Aggiungo solo che io l'ho ricevuto in dono da una persona che mi conosceva bene e che non ha trovato strano regalarlo a un giovane medico...
Per me il volume riveste un valore affettivo pari a quello artistico e lo consiglio a tutti.
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Come immaginavo.
Posto invece questa tavola che precede l'uscita di Tex
tratta dalla autobiografia di Aurelio Galleppini
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Concordo al cento per cento.
Relativamente a La banda del Campesino potrei postare la versione pdf, ma non so se si può. Che mi dici?
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Da notare come nella striscia l'uomo con il fucile non abbia centrato il bersaglio, mentre nel gigante, trasformato in Tex, vada a colpo sicuro.
Complimenti per la splendida galleria Sandro!
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Riletto nella versione a colori a distanza troppo ravvicinata dall'originale per poter modificare il giudizio.
La grandezza dello Speciale risiede più nella realizzazione grafica che nello sviluppo della trama, piuttosto lineare e scontata.
Intrigante la presenza delle due giovani donne rivali che il disegnatore rende al meglio.
La colorazione però non rende un grande servizio alle tavole di Seijas il cui evocativo bianco e nero più che arricchito, viene coperto dal colore...
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La 1/29 originale era una raccolta delle rese degli Albi d'Oro per cui le dimensioni riflettevano quelle del Tex quindicinale.
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Bentornato nel forum Pasquale!
Mi associo ai complimenti per la tua storia e per la gestione dei tempi narrativi.
una domanda:
Roger Strong alla fine ottiene il suo scopo di vendicarsi di Scure Nera a costo della propria vita (alla quale dimostra di non tenere più essendo comunque condannato dalla tubercolosi, consentimi questa diagnosi come la più probabile per chi presentava quei sintomi nella seconda metà dell'ottocento) e dell'imprevisto prezzo di rendere vedova per la seconda volta sua madre e orfani i suoi fratellastri. Nel bilancio complessivo lo consideri perdente o comunque vincente?
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voto 73
preferenza 64 e 71
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Ahahah non scherziamo ragazzi, da 8 anni a questa parte l'unico Carson possibile è lui:
http://img6.cache.netease.com/photo/0003/2012-06-23/84MJ60K151HC0003.jpg
In questo caso Capelli d'Oro...
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voto 47, con Satan che guida Aquila della Notte in sella a Dinamite e i Navajo sulle tracce della rapita Lilith... molto evocativa
preferenze 58 e 51
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Sarebbe fattibile ricorrendo al materiale in possesso di collezionisti privati...
...se parliamo di copie anastatiche e non di ristampe
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Ragazzi,ci siamo arenati?
Complimenti a Ymalpas per la galleria della serie rossa!
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Grazie e complimenti anche da parte mia, Sandro.
Hai disegnato veramente un capolavoro.
Speriamo di rivederti presto su Tex
Grazie Sam, sono al lavoro su pagina 100 del Color di 160 pagg., quindi mi ci vorrà ancora un poco...
Complimenti per i bellissimi disegni.
Una curiosità a proposito del color: ti limiti a realizzare le tavole in B/N o dai anche indicazioni sulla colorazione?
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Dopo la breve dello scorso anno Un covo di belve della coppia Ruju-Scascitelli sono curioso di vederli alla prova con una storia più lunga, per quanto limitata alle dimensioni da Almanacco.
Confido nella vena di Pasquale che ultimamente ha dato prova di grande capacità di gestione dei pards.
Le tavole in anteprima mostrano una cura del dettaglio e un discreto dinamismo sia nella drammatica sequenza dell'attacco indiano alla famiglia di coloni sia nella scena notturna che vede Tex e Carson alle prese con gli Hopi.
Nella copertina Villa ci regala un Tex incorniciato nella porta della casa distrutta, con il primo piano della scure che evoca il nome del protagonista e allo stesso tempo conferisce ulteriore drammaticità al disegno che ancora una volta ci conferma la bravura di Claudio.
La nuova e più moderna grafica inaugurata nel 2013 aggiunge eleganza all'albo.
Come dicevo in apertura aspetto di leggere questa nuova storia con molta curiosità.
Scusate l'autocitazione, ma riprendo da dove ero rimasto.
Le attese che nutrivo per questa storia sono state abbondantemente ripagate.
Pasquale conferma la sua padronanza del mondo texiano e confeziona una storia molto convincente con tempi, stacchi e richiami da manuale.
La sequenza iniziale, apparentemente scollegata con il resto della vicenda, ci consente di far conoscenza con il protagonista che, a dispetto del titolo non è Scure Nera che pur determina tutta la vicenda, ma una delle sue prime vittime Roger Strong, cresciuto con l'ossessione di Scure Nera e una volta divenuto da adulto uno scaltro fuorilegge senza scrupoli, condannato da un mare incurabile, dedica l'ultimo tempo che gli rimane a portare a termine la sua personale vendetta.
L'evolversi della storia con i continui flashback chiarificatori porta più volte a rovesciare il nostro atteggiamento empatico nei confronti dei vari protagonisti dal feroce Scure Nera, guerriero Navajo dalla testa calda che una volta uscito malconcio dallo scontro con Aquila della Notte si ritira a vita privata in solitudine trasformandosi in padre di famiglia. E il crudele e disperato Roger Strong trova quasi una giustificazione al suo modo di agire mano a mano che si svelano i retroscena di eventi che riaffiorano alla memoria e si mostrano alla nostra conoscenza. E il fido Will che guidato da un profondo sentimento di amicizia e riconoscenza nei confronti del suo capo lo segue in ogni impresa, anche la più nefanda per poi decidere di collaborare con Tex.
E il colpo di scena finale che illumina da un altro punto di vista quanto abbiamo appreso nel corso della lettura.
Bravissimo Pasquale e bravissimo anche Scascitelli che mostra una grande capacità di rappresentare il West con un tratto preciso e raffinato.
Relativamente alle incongruenze segnalate, sia relativamente alla durata della nomina di Tex a capo dei Navajo con relativa conta dell'età anagrafica di Kit (ma verrebbe da dire chissene...) che per l'appaloosa che bruca col morso (ha ragione John a dire che il cavallo col morso non può mangiare, ma l'equino probabilmente non lo sa e il muso all'erba lo avvicina...), a mio vedere non incidono minimamente sul risultato di una storia che ritengo ottima.
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Sto notando in questa discussione che molti degli attori del passato cinematografico che abbiamo citato sono adatti per Tex (due su tutti: Gary Cooper e almeno fisicamente John Wayne) a differenza di quelli moderni in cui non riusciamo ad accostare un nome convincente per il ruolo del ranger.
Consideriamo che si parla di star che hanno fatto grande il cinema western nel periodo in cui Tex andava assumendo la sua definitiva fisionomia.
Da un lato abbiamo quindi da parte nostra la versione western di questi attori che ben si presta a interpretare il ruolo di Tex, dall'altro c'è anche la possibilità che a suo tempo abbiano fatto da modello a chi si cimentava con la rappresentazione grafica di TW.
Aurelio Galleppini creatore del personaggio ne diede una prima caratterizzazione molto simile a Gary Cooper. In realtà il modello di riferimento era probabilmente se stesso, d'altra parte come ebbe modo a dire Galep riteneva di somigliare a Gary Cooper e sappiamo come fosse solito studiare inquadrature e espressioni allo specchio.
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A me piacerebbe poter leggere ...
un Tex d'autore scritto e disegnato da Civitelli,
un Tex d'autore disegnato e colorato da Ticci con i suoi splendidi acquerelli,
con peculiarità concesse ad autori nei quali possiamo immediatamente riconoscere l'appartenza e che a mio avviso niente hanno da invidiare ai pur grandissimi autori che hanno però minor dimestichezza con il personaggio.
In ogni caso qualunque cosa arriverà, se si conferma la periodicità annuale, vedrò di trovar posto in libreria...
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Tex inedito 12 uscite, Tex speciale 1, maxiTex 1, almanacco del west 1, Tex color 2, stiamo già a 17 uscite annuali ( solo per Tex, non contando altre serie SBE ), se si crea un altra collana ogni sei mesi a quante uscite arriveremo nel prossimo futuro ?
senza contare le 50 ristampe all'anno (12 trestelle, 12 tuttoTex, 24 nuova ristampa e 2 speciali)...
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Voto Tex color Delta Queen
Preferenza Tex color Storie brevi
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Storie che mi piacerebbe ammirare in versione cinematografica sono quelle con una rilevante presenza femminile, necessaria per un film.
E allora penso a Colorado Belle o al Passato di Carson che si presterebbero allo scopo.
Relativamente agli attori, esclusi per ovvi motivi i grandi del passato, non dovrebbero essere cercati tra le attuali star, ma con un buon casting non sarebbe difficile trovare tutti gli interpreti necessari.
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Magari Kit beve di nascosto e borden non se ne è mai accorto...
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Eh sì, c'erano più cose di quante ne abbiamo effettivamente viste, negli abissi sotto Villa Diago. Ma meglio così, per la nostra sanità mentale.
Citazione/parafrasi da HPL?
«Ho questa cosa orribile per le mani ma non posso descrivertela, se te la descrivessi diventeresti pazzo all'istante e quindi non lo farò»
citazione di Stephen King su HPLovecraft
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un ps sulla copertina de I misteri di Villa Diago: nell'intera storia non c'è Morisco che accende un qualsivoglia braciere... quindi è a maggior ragione evidente l'omaggio all'omonimo albo (il 102 se non ricordo male?) con la copertina di Galep di tanti anni fa
El Morisco n.101
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Che Charvez sedici anni fa sia stato salvato in extremis da una strega che l'ha portato a riprendersi il figlio e che ora si oppone all'azione di Tex?
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Anche per me Appuntamento con la vendetta.
Preferenza per Sotto assedio
PS ci vorrà un girone per le cover degli albi fuoriserie....
Non Solo Il Passato,ma Anche Il Futuro
in Domande dei lettori
Pubblicato
A questo borden ha già risposto a suo tempo dicendo che dopo Serpieri non verranno concesse altre deviazioni evidenti dai canoni di Tex.
Per quanto mi riguarda immagino la nuova collana caratterizzata dal formato editoriale e dalla presenza di storie riconducibili al fumetto d'autore per quelli che ne saranno chiamati via via a rappresentarle. Non credo invece che verranno anche messi dei limiti strutturali includendo solo storie ambientate nel futuro o nel passato o come nel caso di quella di Serpieri nel futuro per rievocare vicende del passato remoto...
Per quanto riguarda invece il quesito posto da Pallino relativo a una storia, qualunque possa essere la sua collocazione, in un futuro di Tex diverso da quello che conosciamo, francamente rimango molto perplesso e per quanto non escluda a priori che un'idea del genere possa essere prima o poi presa in considerazione, avrei difficoltà ad accettare un quartetto invecchiato di una decina di anni che conservasse l'attuale grado di performance pari quasi alla infallibilità, nè avrei piacere di sentire le lamentele di Carson accentuate dall'artrosi o vedere la precisa mira di Tex richiedere l'ausilio di un robusto paio di lenti o Tiger alle prese con la depressione che nel suo wigwam racconta ai ragazzi della riserva qualche impresa del tempo che fu.
Ben vengano invece riferimenti al passato con i flashback tradizionali che come giustamente dice borden rappresentano oramai uno stilema narrativo consolidato.