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TWF - Tex Willer Forum

Gas Gas

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  1. Esatto. Come le nuvole in cielo: non c'è mica un cavallo che corre, ma a volte ne vediamo la forma. Per Tex mi aspettavo qualcosa tipo la cover di Wyatt Doyle delle collana Rodeo, episodio scritto da Berardi, ma di cui non so postare l'immagine.
  2. In questa copertina, secondo me, hanno suggerito il cerchio di luce: si sono rivolti alla mente del lettore creando una suggestione. Il cerchio giallo circondato da un colore grigio scuro è molto evocativo. Se metti una torcia in mano alla protagonista, il gioco è fatto. Non importa quello che vedi, ma quello che provi nel contemplare un'immagine. Non potevano disegnare Julia di spalle e hanno fatto quello che potevano per valorizzare qualcosa che altrimenti sarebbe risultato banale. Io la vedo così o almeno la mia mente la vede così.
  3. Ma certo Carlo! L'ha disegnato Villa a mano libera, come faceva Giotto 🤣🤣 Scherzi a parte, so perfettamente che si tratta di una immagine standard degli albi di aprile, ma ti invito a osservare bene la copertina di Julia: Spadoni le ha messo in mano una torcia e ha trasformato un cerchio anonimo in un cerchio di luce, impreziosendo il tutto. Ho osato sperare che anche Villa potesse sfruttare una grafica anonima per creare qualcosa di speciale, tutto qui.
  4. Può darsi. Io mi sarei aspettato che quel cerchio potesse essere un bel sole rosso alle spalle di un Tex grintoso pronto a estrarre la sua colt, oppure con le pistole già in mano pronte a far fuoco. Io adoro Claudio Villa, ma ultimamente non lo vedo molto ispirato... sono poche le copertine che mi entusiasmano. Forse è un problema mio che vorrei vedere quel qualcosa in più che altri disegnatori non hanno. La copertina di marzo è, per mio gusto, molto al di sotto delle aspettative ( i personaggi sono poco definiti) e nemmeno le precedenti mi rimangono impresse più di tanto. Per concludere, forse hai ragione tu: deve sbrigarsi a consegnare le tavole per il numero di settembre, e lì, sono sicuro, rimarremo estasiati ( sempre che non vengano rovinate dal colore).
  5. Copertina abbastanza anonima se paragonata a quella di Zagor e, soprattutto, a quella geniale di Julia in cui è bastato mettere una torcia in mano alla protagonista per trasformare il cerchio in un fascio di luce.
  6. Finito di leggere anche il secondo albo, esprimo il mio parere: Storia godibile nel complesso anche se credo che Tex e pards debbano presto ordinare una cassa di munizioni su Amazon; mentre nel primo numero un messicano uccide un chupacabras con tre pallottole, i nostri eroi devono scaricare interi caricatori per scalfirne uno. Forse alcune situazioni e personaggi potevano essere gestiti meglio per dare più drammaticità ad alcune scene, però come "debuttante" Burattini se l'è cavata discretamente. Storia: 6,5 Disegni: 8 ( personaggi ben caratterizzati, bei cavalli e un tratto che mi piace tantissimo) Copertine: 5,5 ( ultimamente sono un po' severo con Villa perché lo vedo poco ispirato rispetto al passato e la copertina del 749 mi pare troppo abbozzata)
  7. I gusti non li discuto. Anche a me l'albo è piaciuto, ma trattandosi di un'edizione speciale mi aspettavo delle pagine un po' più particolari e non credo che i numeri realizzati da Guera, Font, Gomez o De Vita siano incasinati. Ho espresso solo un mio parere. Se guardi bene Pearl ci sono spessissimo tre vignette per striscia che appesantiscono (a mio parere) la pagina. Il mio è solo un parere e non pretendo di avere ragione. Si hai ragione, ma spesso vi sono due vignette per striscia e non tre. Vedere 12 vignette in una tavola oppure 8, cambia l'impatto visivo. Ma non voglio per forza cercare il pelo nell'uovo e il volume lo trovo ben riuscito lo stesso.
  8. Si, ben spesi. Per il resto vedo che siamo in totale sintonia. In affetti da Laura Zuccheri mi aspettavo molto di più. Una che ha lavorato per il mercato francese avrebbe dovuto movimentare di più le tavole, invece sembra letteralmente ingabbiata. Magari è stata costretta dal tipo di sceneggiatura...non saprei.
  9. Finito di leggere. La storia mi è piaciuta molto e faccio finta di non notare che Tex e Carson non ne sono i veri protagonisti; trattandosi di un volume speciale, accetto questo tipo di racconto. Buoni i disegni di Laura Zuccheri anche se mi era piaciuta più sul color. Un appunto da fare a Boselli: Non capisco perché scegliere il formato alla francese se poi viene usata quasi sempre ( tranne rare eccezioni) la gabbia bonelliana. Non so se sia " colpa" della sceneggiatura o della disegnatrice, ma questo volume è lontanissimo dai lavori fatti da Gomez, Font e Guera. Detto questo, sono molto soddisfatto e faccio i complimenti al Bos.
  10. Questa è, in effetti, la parte più assurda di tutta la vicenda.
  11. Lettura scorrevole e, a tratti, piacevole. Non mancano le scene criticabili (come ha giustamente sottolineato qualcuno) ma tutto sommato si tratta di una storia che non annoia. A me il finale è piaciuto: una giusta punizione per il cattivo di turno secondo la legge del contrappasso. Le copertine di Villa non mi hanno convinto molto per gusti personali e i disegni di Mastantuono sono sempre di buon livello anche se alcune scene dysneiane ( tipo i paper...cioè gli uomini a cavallo) non mi convincono molto. Copertine 6 Storia 6,5 Disegni 7
  12. Pienamente d'accordo. Ii la chiamerei licenza poetica, poiché non ha nulla a che vedere con il personaggio.
  13. A furia di vedere quelle povere mucche ho sbagliato il verbo Leggasi squarciata
  14. Storia appena letta. Bella la copertina. Godibili i disegni di Giardo, anche se con gli uomini a cavallo non sempre azzecca le proporzioni. Storia vista e rivista con un quid che le dà un tocco di originalità (ma non troppo). Finale telefonato e pericoloso per i diabetici. Quando avrete finito, vi accorgerete di quanto siano brave le sarte del West: la camicia di Tex viene prima squartata e poi ritorna immacolata qualche scena dopo. Voto complessivo: 6
  15. La pensiamo esattamente allo stesso modo.
  16. Esatto. Erano molti, ma si ALTERNAVANO.
  17. Ovviamente la mia era una battuta e si riferiva alla mia incapacità di seguire trame con troppi personaggi. In effetti...ci mancava pure Loa. Boh! In conclusione sono dispiaciuto perché sono stato folgorato da molte tue storie e ti ho sempre considerato il salvatore di Tex, ma ultimamente ho tanta difficoltà a portare a termine alcune tuoi albi compresi, e la cosa mi preoccupa molto, quelli dell'ultima storia di Tex Willer ( serie che adoro). Bonelli aveva messo in campo solo Kit Carson e Arkansas Joe ( prontamente eliminato...si vede che era già di troppo), mentre tu hai buttato nella mischia un sacco di rangers. La stessa cosa, temo, succederà per la storia riguardante la guerra di secessione. Facendo così non mi affeziono a nessuno e la mia lettura diventa " distratta", perché nessuno viene fuori come successe a Gros Jean, Jim Brandon, Montales o Pat, dosati in cicli in cui erano in solitaria con Tex ( almeno inizialmente...per farli sedimentare nella mente del lettore) Non so se sono riuscito a spiegare il mio pensiero e se magari è condiviso da altri.
  18. Grazie Borden, anche un altro utente me lo ha fatto notare. Probabilmente tra tutti questi poteri e personaggi devo essermi perso su chi sapesse fare cosa. Un tuo grande pregio è quello di saper gestire una storia con tante figure che non sono semplici comparse, ma dal mio punto di vista diventa un difetto perché non riesco a starci dietro quando si tratta di avventure che durano tre o quattro mesi; questa cosa mi è successa per la storia della nave scomparsa di Bruzzo e per quella su Juan Cortina su Tex Willer: non riesco a godermela perché sarei costretto a tornare indietro per rivedere chi ha fatto o ha detto una determinata cosa mentre io vorrei concentrarmi su Tex e su quello che fa o decide LUI o il suo antagonista principale. Detto questo, mea culpa per aver saltato un passaggio chiave della vicenda. Si, per me troppa carne al fuoco; mancavano Vindex e Zhenda ed eravamo al completo 🤣🤣🤣
  19. Ok grazie. In mezzo a tutte le varie spiegazioni devo essermi perso e non ho più seguito il filo su chi faceva cosa e su quali poteri avesse l'uno o l'altro personaggio. Credo sia un mio limite, ma, quando Boselli infarcisce la storia di un numero considerevole di attori, mi distraggo abbastanza facilmente e non riesco più ad apprezzare ciò che viene narrato.
  20. Ho appena votato e dato comunque la sufficienza anche se la storia non mi è piaciuta. Non sono contrario al ritorno di Mefisto e quindi ti ringrazio lo stesso per averci provato. Volevo chiederti di Narbas: Non ho capito come mai prima doveva stare ben nascosto per non farsi scorgere da Mefisto ( cosa rimarcata più volte) e poi, improvvisamente, può avvicinarsi all'isola, sbarcare e andare in giro senza che Mefisto se ne accorga e in più rendendo "invisibili" i personaggi che gli stanno intorno. Mi è sfuggito qualcosa?
  21. Finalmente ho finito di leggere l'intera saga di Mefisto. Se ho espresso un parere negativo per la prima parte, per la seconda non va certo meglio . Copertine: 7 Bellissime le immagini usate da Villa per aprire e chiudere questo poker di albi, le altre due sono piuttosto anonime. Peccato non aver visto Yama in nessuna copertina. Disegni: 6 Bravo Civitelli a svolgere il suo ruolo in questa lunghissima storia, ma spesso i personaggi sembrano delle marionette e l'uso esasperato della griglia classica bonelliana non lo ha certo aiutato; questa storia avrebbe meritato più effetti speciali. Storia: 5 Sono tra quelli che aspettavano il ritorno del grande antagonista di Tex e che non disprezzano una variazione sul tema western, ma questa volta ammetto di essermi annoiato per lunghi tratti. Mettere insieme Padma, Morisco, Narbas, Lily, Mefisto, Yama ha solamente rallentato il ritmo della storia e ha deviato l'attenzione da quello che avrebbe dovuto essere l'epico scontro tra Tex e Mefisto. Nell'albo " Nel deserto di Altar" Narbas viene rinchiuso in un carro per sfuggire agli occhi di Mefisto ( che vede a distanza) e dei suoi accoliti, salvo poi, nell'albo successivo, vedere lo stesso personaggio fare quello che gli pare perchè non solo Mefisto non lo vede, ma non vede nemmeno chi gli è accanto. Buona l'idea di portare una certa rivalità tra i due diabolici "stregoni", ma non viene portata fini in fondo e Yama si dimostra un personaggio incomprensibile. Se Yama serviva per liberare Tex nella prima parte, Lily serve per liberare Padma nella seconda ( perchè proprio lei? e non l'infermiera o chiunque altro?) Spiegoni a parte, la frase usata dai vari attori per dire e ridire che Mefisto si era impossessato del corpo di Narbas e che lo stesso ne era in perenne contatto, mi ha fatto temere di avere poche capacità intellettive. Ringrazio Boselli per averci provato, ma, per quanto mi riguarda, non ha centrato il bersaglio.
  22. Il mio non vuoleva essere un commento negativo verso i fratelli Cestaro, che seguo dai tempi di Nick Raider e non certo da questa storia. Probabilmente non ci capisco granché di disegno, però mi sembra che passare da uno stile che ricordava Villa a uno che ricorda Albertarelli ( secondo il tuo parere) vuol dire che sono autori in cerca di una identità non ancora definita. Lo stesso Ticci ha avuto un suo percorso stilistico che lo ha portato a essere quello che è oggi. Nessuna polemica, ma solo mie impressioni. PS ho conosciuto personalmente i fratelli Cestaro durante una manifestazione fumettistica e non li ringrazierò mai abbastanza per gli splendidi disegni che hanno realizzato per me.
  23. Il mio sintetico commento sui primi tre episodi di questa lunga avventura: Per le copertine Villa è bravo come sempre, ma per questi albi avrei gradito qualcosa di diverso ( gusti personali) Disegni dei Cestaro molto buoni ( soprattutto nelle parti oniriche) anche se ,mi sembra, non abbiano ancora uno stile ben definito Storia che si legge bene, ma non mi ha lasciato la sensazione di avere tra le mani qualcosa di indimenticabile; il fatto che Mefisto lasci a Tex quel qualcosa che ne permetterà la fuga e il ruolo di Yama non mi hanno entusiasmato, assieme ad altre cose che non sto qui a elencare. Copertine 6 Storia 6 Disegni 7
  24. E, come se non bastasse, viene regolarmente riproposta in tutte le ristampe, anche le più recenti. Questo della camicia rossa è un mistero editoriale che non ho mai compreso. Per l'inedito, evidentemente, hanno paura che nessuno riconosca Tex in copertina. Tornando al tema della discussione, questo primo albo mi è piaciuto parecchio. Protagonista assoluto è il manicomio con Tex ancora in un ruolo marginale. I disegni dei Cestaro calzano a pennello con il tipo di storia; il loro stile lo vedo un po' cambiato rispetto ai precedenti albi e in un paio di vignette, il volto allungato di Tex e Tiger non mi ha fatto impazzire. Due cose mi vengono in mente: 1- Nelle scene iniziali il ragazzo appare giustamente terrorizzato di finire nelle acque delle fogne infestate dai topi, mentre Tex si apposta in agguato, e chissà per quanto tempo, proprio in quelle acque... speriamo non l'abbiano morso troppe volte 😀 2 - mi stranizza come Mefisto, che odia Tex fino allo spasimo, in questa storia lo "incontri" per puro caso ( o almeno così sembra in questo primo albo), mentre io mi aspettavo che architettasse qualcosa per attirarlo fra le sue grinfie (aspettava forse la guarigione di Yama?) Tralasciando queste mie elucubrazioni, davvero un bel numero che lascia la voglia di proseguire nella lettura del successivo. La cosa che mi preoccupa è il ricorso a un sempre vasto numero di personaggi che, a un certo punto, mi fanno perdere il filo del racconto ( speriamo non accada questa volta)
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