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San Antonio Spurs

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Tutto il contenuto pubblicato da San Antonio Spurs

  1. Scusate se esco dal seminato recente di questa discussione: da quanto tempo - se mai è successo - non accadeva che in un intero albo nessuno dei quattro pards sparasse un solo colpo di pistola o di fucile? Ovvio che per tornare nella media le prime pagine del prossimo numero saranno tutte un "Bang", "Zip", "Ungh"... Poi, magari, era accaduto anche cinque numeri fa; del resto io sono quel sempliciotto che nota quasi solo la chiappa di Tenera Betulla.
  2. Storia che in partenza propone situazioni già viste, però rivisitate in maniera efficace - ad esempio la scenetta al ristorante - e che acquista un buon ritmo arrivano anche ad una conclusione del primo album con la giusta suspense. Quando dall'analisi della rama si passa rapidamente ai disegni, vuol dire che la sceneggiatura merita almeno la sufficienza e l'uso della parola "almeno" non comporta un giudizio preciso (ovvero: non è un mio 6, anche perché sono per un voto più alto), ma una constatazione rispetto al diffuso scetticismo che ha a volte contraddistinto le reazioni di qualcuno al ritorno in sella di Nizzi. I disegni: nel tratteggiare i loschi figuri mentre studiano i trampolini e i bellicosi Sisika, qualcosa di Fusco in effetti sembra ispirare un Mastantuono anche per me più piacevole nelle panoramiche che nei primi piani. Inspiegabile e censurabilissimo lo sdoppiamento del volto di Tex in due pagine successive: roba che neanche ai tempi dei taglia e incolla del primo Galep accadeva in maniera così vistosa. Sarei propenso a credere nella buona fede e a considerarlo un errore e comunque sia andata è uno sbaglio marchiano. Nota su Tenera Betulla, ringiovanita e scosciata al punto che nell'ultima vignetta pagina 30 si intravede quella che probabilmente è una new entry nel panorama delle tavole dei 70 e passa anni di Tex: la chiappa. Dopo l'Alithia di Felmang nel Maxi - in pratica una Lollobrigida in versione Bersagliera - un'altra apparizione per così dire generosa.
  3. Anticipo che sul prossimo numero del Magazine c'è un'intervista che gli avevo fatto poco tempo fa, probabilmente l'ultima. Era un amico e a maggior ragione lo rimpiango. Naturalmente mi aveva parlato anche di Magnus e del famoso Texone, dove ci ha messo davvero tanto del suo. Posso anticipare che negli ultimi tempi era più attratto dalla pittura che dal fumetto, se si parlava di West e nel suo studio ho visto delle cose di una bellezza davvero incredibile che mi vorrei adoperare perché possano essere esposte.
  4. TUTTE LE MIGLIORI STORIE DI TEX PER CENTINAIO 001 - 100 101 - 200 201 - 300 301 - 400 401 - 500 501 - 600 601 - 700 Terrore sulla savana Sulle piste del Nord Gli eroi di Devil Pass il segreto del Morisco La maschera dell’orrore Mefisto! Il segno di Yama Sangue Navajo Il giuramento La piramide misteriosa La tigre nera L’oro di Klaatu Spedizione in Messico El Supremo Il grande re Massacro! Il segno di Cruzado La minaccia invisibile La grande invasione I demoni del Nord La stirpe dell’abisso I figli della notte Il giuramento I ribelli del Canada Attentato a Washington Gli uomini che uccisero Lincoln Colorado Belle Luna insanguinata Il tranello Una campana per Lucero L’ombra di Mefisto Sioux Il ritorno del Morisco Athabaska Lake Jethro! La gola della morte Chinatown Giungla crudele Gli strangolatori Matador! Buffalo Soldiers L’ombra del maestro Vendetta indiana San Francisco Il clan dei cubani La congiura La vendetta dei Navajos Omicidio in Bourbon Street Winnipeg Assedio al posto n.6 Il figlio di Mefisto Artigli nelle tenebre Nelle paludi della Louisiana Le colline dei Sioux L’artiglio della Tigre Wolfman Corsa alla morte El Muerto Il marchio di Satana Le rapide del Red River Yukon selvaggio Dieci anni dopo L’oro dei monti San Juan Dramma al circo Terra promessa Guerra sui pascoli I diavoli rossi Golden Pass Documento d’acccusa L’onore di un guerriero
  5. Mi chiamo SAS pensando che sarebbe la squadra per cui tiferebbe, ma il mio cuore è al Gardem da quando ci giocava un certo numero 33.
  6. Cresce il movimento a favore di una collana "Hard Tex".
  7. No, che di questo passo Tex potrebbe incontrare Jacula, che era pur sempre (anche) un vampiro. :-)
  8. Caccia a Tiger Jack Soggetto e sceneggiatura: Pasquale Ruju Disegni: Ugolino Cossu Un gruppo di spietati trafficanti di uomini rapiscono delle giovani squaw sulle montagne del Wyoming… Tiger Jack giunge al villaggio dei Black Foot per accompagnare un vecchio amico ed è pronto a correre in soccorso delle indiane finite schiavitù, ma finisce per trovarsi accerchiato dagli avversari e stretto dalla morsa delle nevi d’inverno… La cartomante Soggetto e sceneggiatura: Pasquale Ruju Disegni: Romano Felmang Tex e Carson sono sulle tracce di un gruppo di sanguinari rapinatori che cercano di fuggire in Messico dal sud dell’Arizona… La loro pista di sangue si intreccia con quella di Alithia, una misteriosa cartomante proveniente dall’Europa dell’est… Per vedere le anteprima di alcune tavole: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1059843651026790&set=pcb.2804883046260687&type=3&theater
  9. 1838, maggio. La decina di anni di differenza fra i due ci sta tutta, così come la comprensione per l'approssimazione di date relative ai primissimi numeri. Forse anche per questo ancora più godibili nella memoria di chi, come me, li ha letti da bambino un bel po' di anni fa.
  10. Ho un vuoto di memoria, nonostante ne abbia scritto io stesso. In un albo viene dichiarata la precisa età di Tex e Carson, che battibeccano su quella del secondo. Mi pare di ricordare che fosse per la creazione di due documenti di identità falsi che sarebbero serviti per entrare in un penitenziario a liberare un amico ingiustamente incarcerato. Qualcuno sa dirmi che albo era, se ricordo tutto tranne il particolare delle due età, che potevano essere tex 40 e Carson 55 o 56?
  11. Storia avvincente e convincente, al di là dell'assalto al carcere, in effetti poco credibile nella sostanza. Ma vabbeh, non è un trattato di fisica quantistica e in in tanti anni abbiamo visto situazioni ancora meno verosimili. Però è la seconda storia consecutiva con diversi, numerosi, attori non protagonisti e da qui alla conclusione ci si aspettano sorprese suoi ruoli. Una storia "sporca", nel senso di particolarmente dura e non solo nel penitenziario, ma anche nel paese in cui Carson - anche qui, seconda volta consecutiva - agisce da solo e in maniera tutto sommato efficace, in buona sostanza. Perplessità per le dimensioni del fucile di Tex in copertina, rafforzate dal confronto con quello del Texone proposto in quarta.
  12. il livello qualitativo di questa serie si conferma altissimo. E sento quasi un'aria nuova di entusiasmo per un personaggio più che ringiovanito, rinnovato. La trovo in chi scrive e in chi disegna, come se ci fosse più libertà di espressione, minor tradizionalismo e soprattutto meno rischi di confronto con la leggenda. Arrivo a dire (o addirittura oso'?) che si tratta quasi di un personaggio diverso e scomodo un paragone impegnativo. questo Tex sta a quello adulto come il Ringo di "Ombre rosse" sta all'Ethan Edwards di "Sentieri selvaggi". Davvero complimenti.
  13. Riletti il primo e il secondo albo, do un ulteriore giudizio. Avvio un po' macchinoso, ma storia in crescendo e con diversi colpi di scena. Quasi (quasi, eh!) come in Twin Peaks nessuno è come appare. E per fare un'altra citazione (Totò) specola morte è una livella. Gli Yaqui sono una quantità, non una qualità. Spaventano perché nella storia sono un elemento accessorio, ma è curioso che con un pericolo incombente in alcuni la faccia invece da padrone la cupidigia per quel sacchetto di pepite che in realtà è poco più di un pugno di dollari. I due pard: Tex appare come mai prima un po' bolso, vista la data di uscita del secondo numero deve forse smaltire ancora pranzi e cene delle feste (battuta, consentitemela), ma anche presuntuosetto. Carson invece si rivela individualista e decisionalista come poche altre volte; vuol fare e fa di testa sua e alla fine si rivela come il vero attore protagonista della vicenda. In conclusione, una storia insolita e inattesa. Migliore della precedente, molto più scontata.
  14. Seconda puntata con molti colpi di scena, in un crescendo di conferme e smentite sui personaggi. Ottima sceneggiatura di Nizzi, proprio perché non c'è nulla di scontato. Anzi. Senza spoilerare niente, sottolineo solo un'autonomia decisionale di Carson inattesa e che alla fine si rivela risolutiva, con un Tex difensivista per quesi tutto il numero. Mi piace il tratto di Filippucci, secco e arcigno con dei chiaroscuri molto equilibrati, con pagine 48 e 49 magistrali nella descrizione visiva dei cavalli spaventati.
  15. So bene che nel contesto generale delle storie, le feste comandate hanno un significato secondario e direi terziario se non corressi il rischio di scivolare nella geologia, ma qualcuno sa ricorda se nel corso delle avventure dei nostri pard si sia mai fatto riferimento ad un Natale, ho detto Capodanno ma giusto perché scrivo il 31 dicembre e in fondo questa è una maniera per fare gli auguri a tutti. Naturalmente non considero lo speciale Tex Willer appena uscito, il cui titolo "Fantasmi di Natale" è più allusivo (e Dickens non c'entra nulla) che reale. Buon 2020 texiano a tutti.
  16. Chiedo scusa anche per la sovrapposizione/confusione nelle risposte ma oggi il mio computer ha deciso di andare in ferie a momenti alternati. Beh, Buon Natale a tutti! Ho come l'impressione che postura e fisionomia dell'indiano all'attacco sulla copertina del numero di gennaio siano molto simili a qualcuno/qualcosa visto molto di recente, diciamo a novembre. Qualcuno ha avuto la mia stessa impressione? Ah, Buon Natale a tutti
  17. Caro Carlo... Ehm, ehm, sono uno studioso della Costituzione, lo sapevo, ma visto che siamo sotto Natale vado fuori tema e vi racconto una storia - vera - che pochi forse conoscono ma che la dice lunga su quel periodo. Preciso e preannuncio: faccio nomi di politici, ma erano quelli della Costituente, non esiste alcun nesso con il 2019. Storia che ho riferito in un intervento durante un corso del mio Ordine, quello dei giornalisti, alla vigilia del referendum dl 2016. Primi giorni di dicembre del 1947. Palmiro Togliatti chiede che i lavori si fermino, perché il testo già concordato venga proposto ad un esperto linguistico e poi, dove nel caso, doverosamente reso e trasformato perché sia il più chiaro possibile, a tutti. L'assemblea, tutta, approva e si ferma una settimana per dare modo al professor Concetto Marchesi, parlamentare e insigne linguista, di limare e semplificare il testo.Che entra in vigore l'1 gennaio 1948 Chiedo scusa per la digressione, ma è una vicenda che mi è piaciuto ricordare
  18. Articolo 140. Ah, l'anno è lo stesso e non a caso: 1948
  19. Beh, a proposito della baracca e di chi la abita in quel momento non ci discostiamo molto da quanto visto al cinema in "The Hateful Eight".
  20. Ottimi disegni. Storia con qualche probabile deja vu, ma con interrogativo di fondo su chi sarà il vero cattivo di fondo e di concretezza e sostanza
  21. Caro Carlo, ho un'età alla quale ho sviluppato molti anticorpi contro la permalosità (mia). Però mi dà fastidio il classico "Se non ti piace non comprarlo", quando ho precisato benissimo che l'avrei comprato, l'ho comprato, e solo dopo averlo letto ho espresso un giudizio negativo. Che sia quasi l'unico ad averlo espresso, mi fa essere certo in minoranza, ma non mi fa cambiare idea. Come avrei potuto esprimere il mio gradimento, non lo avessi appunto comprato e letto? Ecco, quella contestazione capziosa a prescindere non l'ho digerita. Finendo con il prezzo, ho dichiarato che, per professione ormai antica, di logiche editoriali me ne intendo, dunque non dico che siano sbagliate ma che a me possono piacere il giusto. Non sono un uomo di conti, ripeto che alla maturità ho preso 2 in matematica - è vero - e per fortuna che mi sono rifatto con il tema di Italiano e con l'orale di Storia, dunque alzo le mani e passo oltre. E' stato comunque un ottimo 2019 per Tex, ogni tanto uno scivolone -a mio giudizio - ci sta e te lo dice uno juventino il giorno dopo la partita con la Lazio. Non crocefiggetemi per il mio endorsement calcistico...
  22. La chiarezza è la buona educazione di chi scrive, io devo essere stato maleducato e allora ci riprovo. Tengo distinta la qualità del prodotto dal prezzo. Se all'epoca il Texone di Magnus me lo avessero fatto pagare 100.000 lire, le avrei spese comunque. Questo speciale non mi è piaciuto e il prezzo mi ha lasciato perplesso, sentimento che ho visto essere condiviso da altri. In quanto alle logiche editoriali, 32 anni di giornalismo - e quasi dodici di direzione - qualcosa mi hanno insegnato. Come il diritto di critica. Riassumendo, spero definitivamente: l'albo mi è parso essere costoso e la storia non mi è piaciuta. Penso che questo sito sia un luogo di confronto e io ho espresso un'opinione.
  23. Come a dire che se mangi in un ristorante il 12 luglio e il 15 agosto paghi due prezzi differenti per le stesse cose che hai ordinato. Metti su l'etichetta "Speciale" e sei autorizzato ad aumentare il prezzo: perché? Soprattutto in rapporto al Color. Poi, se mi dici che la trama l'ha scritta Papa Francesco e i disegni sono di Bansky, posso anche capire. Così no e non perché la sceneggiatura non mi sia piaciuta, avrei sostenuto la stessa tesi anche in presenza di un capolavoro come il Texone di Magnus. Metti un'etichetta e aumenti il prezzo; senza ragione e senza rispetto. Contando sull'affezione e, un bel po', sfruttandola. Poi se è perché necessario per tenere in piedi e in vita la struttura, capiamo e ci adeguiamo anche perché, parlo solo per me, conosco bene certe logiche editoriali essendo stato direttore di tre riviste a diffusione nazionale per dodici anni.
  24. Un'accozzaglia di storie varie assemblate, e come risultato , per me, la peggiore produzione SBE texiana da diverso tempo a questa parte. Un pessimo modo per finire (quasi, mancano ancora due uscite) il 2019 del nostro. Senza spoilerare nulla, mi è sembrato un albo con una storia a metà fra Zagor (vedi l'ultima uscita speciale) e Dylan Dog; più che fantasmi di Natale, spettri e sospetti che ormai per Tex si vada a volte un tanto al chilo pur di aumentare la produzione e diversificare l'offerta. Questioni economiche, immagino, che non mi riguardano, ma io esercito un diritto di critica per un acquisto da 6,90 euro che - ribadisco - ho contestato in modo preventivoal di là della qualità del prodotto. Pollice verso e comunque auguri di Buon Natale a Borden che nel suo pistolotto iniziale cita anche la "calda parlata" della mia Bologna. Dico Sorbole e non quell'altra più famosa espressione felsinea che inizia sempre per S.
  25. Tex mensile: 116 pagine comprese le quattro di copertina a 3,90 euro. Che fanno 0,03362069 euro a pagina. Tex Willer: 68 pagine a 3,20 euro, ovvero 0,04705882 a pagina Speciale Tex Willer: 132 pagine a 6,90 euro, cioè 0,05227273. Ripeto, 6, 90 euro, solo uno in meno del Maxi Tex che di pagine ne propone 340, cioè due volte e mezza in più rispetto a “Fantasmi di Natale” al prezzo di 0,02323529 l’una. Come avrebbe detto il Frengo interpretato da Antonio Albanese, ci sarà un “Why e un because”, ma a me sfugge. Mi si potrà dire: per via della bicromia. Ribatto: a mio parere inutile, soprattutto se comporta questo prezzo. Ad un altro post, per il giudizio, dopo che avrò visto e letto tutte le pagina che costano 0,052 euro e rotti ciascuna. Aggiungo che costa esattamente come il Color Tex di 164 pagine e vi risparmio il calcolo. Anzi no: Fa 0,04207317 per ogni pagina "realmente" colorata.
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