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Wasted Years

Ranchero
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Tutto il contenuto pubblicato da Wasted Years

  1. Wasted Years

    Tex e il gioco d'azzardo

    sarebbe sunset ranch, l'ultimo poker. Il gambler tenta una mossa mitica ma tex ha il mazzetto.
  2. vabbé, saranno anche avventure con la minuscola, ma niente che non abbia osato un grande autore.
  3. Con questo criterio Nolitta doveva essere imbottito nelle salsicce insieme all'anice e al pepe nero, Sandro, te ne rendi conto vero?
  4. Può essere, ma suppongo che lo saprei. Scherzi a parte, non aspettarti storie memorabili, però per essere delle brevi sono tutto sommato oneste e dignitose. E, anche se sono convinto che non valga la pena di acquistarlo, ho gradito questo più dei color, l'ultimo francamente orrendo. Ed è questo che mi spinge ad un giudizio positivo che percepisco anche io come una sovrastima, ma giuro che ho letto volentieri. Ora vado a incassare la paga di Giuda. xd
  5. Signori, vorrei che qua discutessimo e raccogliessimo gli incontri di Tex con il gioco d'azzardo. Mi piacerebbe discutere della verosimiglianza delle tecniche e dei sistemi per barare che si trovano in modo da costruire le basi di un post più articolato. Sareste tanto gentili da collaborare? Potremmo imparare tutti qualcosa.
  6. Sulla parte redazionale, stenderei un velo pietoso. Sembra roba raccolta qua e là tanto per fare volume. Il massimo è la parte sui bari, che oltre che errata dal punto di vista storico e scientifico, riesce ad annoiare in un paio di paginette. Una bella volta vorrei scriverlo io un articolo su Tex e il gioco d'azzardo, anzi aprirò un topic all'uopo. E siccome ho studiato l'argomento, diciamo che meglio di così sicuramente saprei fare. Sulle storie, la prima è una storia tutta action e con trama stranamente nizziana, a me è piaciuta e non l'ho trovata poco texiana. Devo dire che IMHO lo sceneggiatore ci sa fare e non condivido le critiche di chi lo demolisce. Belli i disegni, con molto di Ken Parker e una spruzzata abbondante di sporco. La seconda, che pare disegnata dal primo Ticci leggermente calcato ed è un piacere per gli occhi, ha una trama esile come una carta velina ed è di un serio mortale. Nel complesso una storia atipica che mi ha fatto piacere leggere. Parliamoci chiaro, se vuoi comprare un almanacco o un magazine butterai i tuoi quattrini, ma stavolta, dopo i due terrificanti color ho visto due brevi accettabili. E mi sono commosso fino alle lacrime.
  7. Capolavoro è qualcosa che resta, che resiste, che dopo tanto tempo si ricorda. Pure se è limitato e se tecnicamente scarso, aggiungerei. L'esempio perfetto è la fender stratocaster. Ponte pessimo, manico con vario radius, a V, certo non piatto e non veloce. Ponte pessimo, un colpo di leva e scordata, le corde che si incastrano dentro e ci vuole a volte una pinza per levarle. Single coil e selettore a parte, il volume è inutile perché taglia le frequenze e il tono va regolato la massimo. Tre manopole da devitalizzare. UN CAPOLAVORO IMMORTALE. Ci sono fiotti di chitarre molto migliori, versatili, inscordabili, regolabili e con manici con più tasti e veloci. Chitarrine, come la ibanez di Cesareo. Pappagonia, storia lenta e piena di spiegazioni UFFFFF, in cui Tex nolittianamente deve fare il capo della comitiva UN CAPOLAVORO. In nome della legge, con Tex gabbato come un somaro da un fesso carneadesco CAPOLAVORO. Il clan dei cubani, uno spasso da cima a fondo, storiellina. Tutto molto soggettivo, come è nell'arte perché sono giudizi di valore che non si basano sui fatti ma sui valori. Per cui recensire è perdere tempo e leggere recensioni è ugualmente perdere tempo.
  8. La domanda rispetto al prezzo può essere più o meno elastica. Ci sono individui ( e beni) per cui la domanda è anelastica, per cui anche se il prezzo aumenta la domanda rimane sostanzialmente costante, e individui (e beni) per cui la domanda è molto elastica. Per me un aumento di prezzo è un disincentivo all'acquisto e lo è per molti in un momento in cui i salari sono fermi da anni. Senza vivere in Bonellilandia ma lavorando per campare.
  9. Wasted Years

    Un viaggio nel tempo per Tex

    Mi sembra una sede poco adatta, se un moderatore ci spostasse il topic sarei grato. In realtà il viaggio nel tempo è possibile solamente tra universi paralleli, proprio per effetto dei paradossi temporali. Il viaggio dei gemelli è solo un effetto del fatto che spazio e tempo sono una cosa sola, ma a rigore non è un viaggio, il gemello più giovane ha vissuto meno perché il tempo è andato più lento. Un viaggio tra presente e futuro è quello che presuppone un ritorno possibile, non è immaginabile in quanto il futuro è indeterminato. Ha senso solo un viaggio nel passato, ma per effetto dei paradossi cambierebbe di fatto il mondo. E allora non sarebbe un racconto di fantascienza, ma una fantascemenza. Da Asimov in poi il rigore scientifico è la base di questo tipo di cose. Altrimenti è quel Tex di Nolitta con i dinosauri, IMBARAZZANTE. A dire poco.
  10. Wasted Years

    Un viaggio nel tempo per Tex

    È un paradosso temporale descritto magistralmente da Isaac Asimov in un grande classico che si chiama "la fine dell'eternità" che ti consiglio caldamente. Intanto viaggiare nel futuro è un concetto abbastanza arduo, ma se qualcuno ritorna nel passato e incontra se stesso, ecco che se stesso nel passato vedrà se stesso nel futuro. E se si vedrà decisamente invecchiato, saprà che non morirà entro 10 anni diciamo. Allora per dieci anni sarà invulnerabile alla morte, perché sa con certezza di essere sopravvissuto. Ne discende che deve cambiare la storia del pianeta per evitare l'incontro. Insomma, i viaggi nel tempo vanno evitati, nella letteratura, perché si scrivono delle robe da avanspettacolo che non tengono conto delle ipotesi scientifiche più elementari.
  11. Wasted Years

    Un viaggio nel tempo per Tex

    Vi rendete vagamente conto che se Zagor andasse nel futuro potrebbe conoscere le circostanze future della sua vita? E allora, venendo a conoscere fino a quando sarà vivo, potrà gettarsi nel fuoco o spararsi tranquillo di non morire. Siccome questo è insensato, dovrebbe cambiare tutta la Storia con la S maiuscola per evitare il paradosso. Ne discende che Tex dovrebbe essere riscritto integralmente ad esempio introducendo un Sam Willer che si fa la popò nelle mutande per ogni cavolata o un piccolo falco che si chiede "cosa farebbe papozzo" invece di far saltare una cassetta di munizioni per seguire il padre seguendo i suoi ordini senza seguirli. Immagino che andrebbe evitato, tutto ciò.
  12. Wasted Years

    Un viaggio nel tempo per Tex

    E poi bisogna riscrivere entrambe le serie dal numero uno. Sarebbe la giustificazione massima del revisionismo storico texiano e a questo punto pure zagoriano.
  13. Wasted Years

    [Maxi Tex N. 21] Nueces Valley

    Bah, Boselli è stato carinissimo, seriamente, e so che si è divertito molto a scoprire che sono incorreggibile, nel tuo caso, spalanca gli auricolari: Prrrrrrrrrrrrrrrrrr. Wasted years recensisce anche i baci, ragazze diffidate. Riporto dallo shout Ess, manco avessi recensito negativamente la Gioconda. Mi sono divertito a fare un pezzo dei miei.Se fossi stato il rompi che ero non avrei agito così. E poi la differenza tra i sioux e i merdules di ottana me la voglio leggere in un albo comprato con i miei soldie e comunque nueces valley è un bel leggere.contenti? Mi ricorda addirittura Nolitta chè Boselli ce l'ha quel tocco. mi complimento con l'autore. è il miglior albo di Tex che vorrei non fosse mai stato scritto
  14. Wasted Years

    [Maxi Tex N. 21] Nueces Valley

    Letto ma non digerito, mi sbilancio in una serie di considerazioni a caldo. 1 Una trama lineare, non evidentemente e artificiosamente arrotolata su se stessa, giova certissimamente al nostro curatore. Non manca la solita parte didascalica in cui si ricevono spiegazioni noiose e assolutamente non desiderate su come funziona il trasporto di una mandria e sulla differenza tra i famigerati Apaches e i Thurpos di Orotelli e sulla situazione politica della bassa valle del Tirso. Sarebbe stato pretendere troppo. Però la storia è avvincente è non prende all'anima, anzi, coinvolge abbondantemente. 2) Onestamente conoscere l'infanzia di Tex, vederlo nel pancione e bambino adolescente per me ha suonato come un qualcosa di posticcio e inserito a posteriori, non mi è suonato naturale affatto, e vederlo con l'eterno ritorno del Jim che gli fa da balia conferma la mia ipotesi che Boselli si piace e si esalta quando l'eroe è un altro. Poco da fare, se scrivesse liberi sarebbe un dio. Insomma preferivo che questa parte di Tex rimanesse indeterminata piuttosto che svelata in una sorta di Okhlaoma, un libero su Tex. 3) devo dire che la storia è scritta, concepita e disegnata molto bene. Innegabilmente c'è quel tanto di politicamente scorretto, dal grido "carboncino" alla sgualdrina spogliata e gettata in acqua da renderla saporita e l'azione è quella giusta. Singolare, corale, imprevedibile, movimentata e senza dubbio degna di una banda di scavezzacolli. 4) La parte finale è quella meno convincente, e forse è un bene, perché i finali non erano il punto di forza del Tex di un tempo. 5) Anche io ho notato una certa assonanza più generale di quanto ho asserito poc'anzi con il maxi di Berardi, mi riservo di rileggerle entrambe per capire perché. Insomma mi è piaciuta, bella, ben scritta e ben disegnata.
  15. yes, e ti ringrazio moltissimo anche pubblicamente. Non l'ho materialmente in mano perché sono fuori per lavoro. Muchusimas gracias.
  16. Wasted Years

    Tex e il razzismo

    Sono due cose che non ci azzeccano una con l'altra, ma mi sono venute in mente leggendovi.
  17. Wasted Years

    La sconfitta in Tex

    Il fatto che non ti piaccia Tex non ti autorizza a rendere soggettivo quello che è oggettivo. Con Nizzi Tex diventa più vulnerabile. Tu puoi dire che ti piace di più, non che non è vero. Se vuoi negare devi portare esempi convincenti, non parlare di opinioni. Cerca un topic che si chiama piccione della notte e vedrai quante pezze d'appoggio ho portato a suo tempo.
  18. Wasted Years

    La sconfitta in Tex

    C'è una history annosa sull'argomento. Nizzi da subito scrisse un Tex molto più ingenuo e piccione di GLB. Non sono duro con lui, è la verità.
  19. Wasted Years

    La sconfitta in Tex

    Il Tex Nolittiano è inumano quanto Prometeo che ruba il fuoco agli dei. Si fida e viene gabbato, ma questo è essere pollo e piccione, non umano. Duro come l'acciaio, inserito in un mondo cattivo che fatalmente vede sconfitti gli ultimi, è un western pessimista e crepuscolare. Diciamo che è come dire Mister No misto Zagor col cappello da cow boy. Quello umano è il Tex di Nizzi, brancolante nel buio, aiutato dalle vecchiette, tirato fuori dai guai 30 volte a storia (come fa anche Cochise nel Texone, in cui Boselli fa il Nizzi con aggiunta di OLD TIMER). Un Tex come il tenente Colombo e Poirot, ma se vuoi come Nick Raider che senza il soffia e senza un paio di cantonate bestiali e bernoccoli in testa non arriva a fine storia. Se vuoi leggere un Tex umano leggi Nizzi. Se vuoi l'angolo con la musica di Quark leggi Boselli, però sono lezioni frontali, poco inclusive.
  20. Preferisco una consegna di persona. Sono certo che di persona sei molto simpatico, mentre io sono timido e ritroso come una verginella. Vabbé, non la farei tanto grande, però sono certo che siamo entrambi meglio. Magari in cambio di una birra e con autografo, me lo incornicierei.
  21. Nah, lo compro se lo trovo a prezzo ridotto in fumetteria. Potevo anche ordinarlo, ma senza dargli una buona occhiata pregressa non si compra nulla. Per guadagnare gli spiccioli mi inerpico sulle montagne, meglio usarli a botta sicura. Tutto questo con tutto il rispetto per il giudizio degli utenti che lo hanno eletto, sia ben chiaro.
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