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TWF - Tex Willer Forum

ymalpas

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  1. C'è stato un momento in cui Sclavi ha avuto la possibilità di scrivere una storia di Tex? Tra il 1979 e il 1981 circa scrive una sequenza ininterrotta di 12 albi di Zagor, con storie fantasy e horror, in cui sperimenta quello che poi scriverà su Dylan Dog. Poteva essere il successore di Sergio Boselli su Zagor? Forse si, sta di fatto che Toninelli lo soppianta già a inizio anni ottanta. Cosa fa dopo? Si occupa della versione italiana della famosa rivista francese Pilot. Fa il lavoro di editor sempre per la Bonelli con le storie di Tex scritte da GLB. In quegli anni Sergio Bonelli non si fida e scrive personalmente le storie di Tex. Ha trovato anche Nizzi, però. Quindi il problema non si pone. E Sclavi inizia a scrivere Dylan.
  2. Da un mio vecchio articolo: La prima storia in cui appare una traccia certa della sua collaborazione è "La lancia di Fuoco" ( n° 300 ). Nelle pagine finali, la presenza della parola medecine man sarebbe rivelatrice per attribuirgli la paternità di quella parte. Anche le due storie successive di G. L. Bonelli, "La minaccia invisibile" ( n° 309 / 310 ) e ''Il ranch degli uomini perduti" ( n° 311 / 312 ), vedono una sicura partecipazione sclaviana. Claudio Villa, che ha disegnato le tavole dell'ultima storia citata, ha infatti affermato che sarebbe stata "limata" da Sclavi. Non è possibile purtroppo quantificare l'intervento delle correzioni e dei tagli da lui effettuati, così come nulla ci è dato sapere della storia successiva "Gringos" ( n° 319 / 321 ). Trenta pagine de "La città corrotta" ( n° 323 ) sono invece attribuibili con certezza al ghost writer. Il contributo di Sclavi dovrebbe riguardare la parte incentrata sulla figura del mite e codardo portiere del Golden Gate, Mister Thorne. Sono sicuramente sue le pagine da 68 a 78 dell'albo in cui il portiere viene interrogato dagli scagnozzi di Tom Rever e quindi ucciso, nonchè del successivo intervento di Tex e Carson che fanno fuori i banditi. In più sono da contare altre aggiustatine qua e là per far arrivare la storia alla lunghezza di 110 pagine dalle circa 80 originariamente pensate da Giovanni Luigi Bonelli. Infine ''Il medaglione spagnolo'' ultima storia scritta dal Bonelli presenta altri sicuri interventi Sclaviani.
  3. Non ho commentato la storia perché come sempre mi accade, se la storia mi piace e non trovo in essa niente di anomalo, mi viene difficile scrivere delle righe di semplice approvazione. A me, parlando in generale, la storia piace soprattutto criticarla, ma qui c'è poco o niente da mettere all'indice. Prima di leggere Bedlam pensavo che il finale sarebbe stato pilotato, cioè era chiaro per me che gli amici di Frisco avrebbero risolto in qualche modo la situazione, poi invece mi sono dovuto ricredere, Tex e Carson si sono tirati fuori da soli dai guai. E Yama ha fatto una figura davvero misera, ma ci sta perché è nel DNA del personaggio, dello sfigato Blacky lanciatore di coltelli nel carrozzone ambulante della madre. Piccolo colpo di genio di Boselli è stato semmai di inserire nella storia la piccola infermiera Ruth, lei si diabolica, satanica, senza scrupoli, lei si degna aspirante al ruolo di ''figlia'' di Mefisto, anche se non potrà mai esserlo dal punto di vista biologico. E il finale è stato bellissimo, con lei che si mette pienamente in luce e mantiene quello che prometteva sin dalle prime pagine. E Mefisto che si trascina dietro il figlio, perché anche se è un gran coglione gli è pur sempre figlio (e la lettura dello speciale Le origini del male conferma questo aspetto dell'importanza degli affetti cari per l'antagonista di Tex) è un aspetto che Boselli ha introdotto e che trovo azzeccato, perché conferisce un gramo di umanità a un personaggio che è prima di tutto un megalomane. Tre albi perfetti per me, e complimenti ai fratelli Cestaro, con Raul avevo avuto anche uno scambio di battute quando la storia era stata affidata a loro ormai molti anni fa, non ce li vedevo a disegnare Mefisto e invece il cieco ero io: bravissimi, cupi, gotici, a loro agio in una storia tenebrosa che così poco spazio concede alla luce. Stanno disegnando se non ricordo male una storia breve proprio con la nemesi di Tex che leggeremo l'anno prossimo e sono curioso di sapere di cosa parlerà.
  4. Cercando di rimettere la discussione nei suoi giusti binari, di Nizzi abbiamo ancora da leggere sei storie, cioè il grosso della sua produzione in termini di pagine da quando è tornato. Se è vero che sono state sette le sue storie finora pubblicate, infatti, è vero anche che tre erano brevi da 32 tavole e una un color lungo per Torti. Da qui l'idea diffusa del compitino. In effetti di storie lunghe la Mezcali è del Nizzi degli anni della crisi (2008) come è stato ripetuto più volte, quindi non la storia più adatta a illustrare la sua nuova maniera. Il Tex della storia di Mastantuono a me è tutto sommato piaciuto, non mi ha dato fastidio la scena delle mutande, piuttosto quella della sparatoria in cui gli indiani cadevano come birilli. Niente comunque per cui gridare allo scandalo come avveniva per le storie più brutte della fascia 500. Questa storia contiene anche delle belle pagine che mi hanno ricordato il Nizzi che fu, poche, ma ci sono. Quello che più mi ha preoccupato è invece il maxi di Torti: qui si ci avviciniamo veramente al compitino. Non contiene errori eclatanti ma è noiosetta, insomma non mi è piaciuta. Delle storie in lavorazione sono tenuto al silenzio sulla storia di Ticci ma farà discutere. Prepariamoci. Mi aspetto qualcosa di più dal Maxi di Alessandrini in via di pubblicazione il prossimo ottobre. Piuttosto è passato sotto traccia quello che ha scritto Borden: Nizzi ha presentato tre soggetti pressoché identici, tutti che vedevano opposte delle compagnie fluviali (la storia di Mastantuono), minerarie (dovrebbe essere quella di Casertano) e quindi quella bocciata dei telegrafi. Sembra quasi un Nizzi a corto di idee, come succedeva nei primi anni duemila quando Traversa gli suggerì circa una decina di soggetti. Nell'estate del 2017 quando si discuteva del ritorno della Tigre e già si sapeva che Nizzi era tornato in pianta stabile, si vociferava che questa storia avrebbe visto il concorso di entrambi gli autori, sarebbe stato un fatto storico: da un lato li avrebbe avvicinati, dall'altro li avrebbe fatti già litigare cinque anni fa. Non lo sapremo mai. Mi chiedo però da cosa potesse essere dipeso il rifiuto di Nizzi, a non voler pensare male forse da una sua volontà di libertà, mi fece ben sperare che in quella occasione avesse ceduto il suo personaggio più riuscito al curatore dichiarandosi poco interessato alla storia.
  5. Io Nizzi l'ho sempre difeso dicendo che su Tex aveva scritto grandi storie, pur riconoscendo l'appannamento degli ultimi 20 anni. Mesi fa quando sono venuto a conoscenza della lite, sono rimasto un po' sorpreso e amareggiato. Che ci fosse dietro lo zampino di Guarino non mi aveva sorpreso più di tanto, lo conosco bene anche se ormai sono diversi anni che non ci sentiamo più. Per me Nizzi, con un curatore come Boselli a seguirlo,qualcosa poteva ancora esprimerlo. Gli ha fatto davvero un pessimo servizio. E Nizzi l'ha fatta fuori dal vaso con l'aggravante dell'intenzionalità. Adesso non gli resta che leccarsi le ferite, le porte della SBE erano definitivamente chiuse prima di questa uscita, ora servirebbe un miracolo, davvero un pessimo modo di chiudere una parentesi che gli ha dato onori, fama e un benessere economico che alla Fiat trattori, dove lavorava fino al 1980, si sarebbe solo sognato. Non mi fa piacere vedere un vecchietto montato, pronto a sentenziare su tutto e tutti, curandosi poco del rispetto dovuto al lavoro e alle persone che fino a ieri erano suoi colleghi. Ecco perché su questo piano non lo seguo e non lo difendo, ne mai lo farò con nessuno.
  6. Anche quando il degno erede, titolo onorifico che si era guadagnato anni fa, meritatamente, se la prende con Queirolo, il bersaglio resta l'assistente che aveva in quegli anni. Chissà chi era Chiedo all'assistente di Queirolo di quegli anni: adesso chi lo nutrirà dopo che verranno a mancare i così lauti introiti? Possiamo fare qualcosa noi del forum?
  7. Eccetto l'ultima che Bruzzo ha iniziato a disegnare nel 2021 tutte le altre storie sono concluse o in fase di ultimazione da parte dei disegnatori. Alessandrini finisce nel Maxi autunnale di quest'anno. Casertano dovrebbe aver concluso le ultime tavole ed è pronto per la pubblicazione l'anno prossimo (tripla sul mensile o Maxi autunnale del 2023). Ticci concluderà quest'anno o al massimo l'anno prossimo e potrebbe essere pubblicato anche lui nel 2023. Volante è un mistero. Resta Bruzzo che leggeremo sulla serie regolare o sul Maxi Tex (dipende se la storia vale). Filippucci è da Color estivo, passerà quasi inosservato l'anno prossimo o nel 2024. Mi chiedo quanto Nizzi guadagnasse per ogni pagina di sceneggiatura. Un decano come lui doveva essere ben pagato. Sulla questione dei soldini non mi sembra proprio un tipo che li schifi. Certe entrate nel suo budget cesseranno di colpo o quasi... l'idea che mi sono fatto è che almeno all'inizio forse voleva tirare la corda senza sospettare che si rompesse e invece si è rotta! Per chi si chiede quale chiave di lettura dare alla sua ultima uscita, più che il livore direi la frustrazione di aver dato calci alla gallina dalle uova d'oro. Potrà contare d'ora in poi sulle royalties di Nicoletta e Larry Yuma! O scrivere un altro giallo. Sic transit gloria mundi.
  8. Da quando Claudio Nizzi si è rimesso a scrivere Tex nel 2017 a quando i suoi rapporti si sono incrinati con la casa editrice e il curatore Mauro Boselli (l'anno scorso) sono trascorsi cinque anni in cui l'autore di Fiumalbo ha contribuito con 13 storie di cui sono state pubblicate 7 storie due pubblicate sulla serie regolare, una pubblicata sul Maxi Tex, quattro pubblicate sul Color Tex (una di un albo e tre storie brevi) le altre 6 storie restano ancora da pubblicare: tre da pubblicare sulla serie regolare, due da pubblicare sul Maxi Tex, una da pubblicare sul Color Tex (una di un albo) Vediamo nel dettaglio: NOVEMBRE 2017 COLOR BREVE ZAGHI Dal tramonto all’alba AGOSTO 2019 COLOR LUNGO TORTI Un capestro per Kit Willer DICEMBRE 2019 SERIE REGOLARE FILIPPUCCI L’assedio di Mezcali APRILE 2020 SERIE REGOLARE MASTANTUONO La Rupe del Diavolo NOVEMBRE 2020 COLOR BREVE CANDITA Sulla pista di Prescott APRILE 2021 MAXI TEX TORTI Il segreto della missione spagnola NOVEMBRE 2021 COLOR BREVE TORTI Funerale a Sierrita 2022 MAXI TEX ALESSANDRINI La grande congiura 2023 MAXI TEX CASERTANO Titolo non disponibile 2023 COLOR TEX FILIPPUCCI Un maledetto imbroglio 2023 SERIE REGOLARE VOLANTE L’uomo senza paura 2024 SERIE REGOLARE TICCI Fuga verso il confine 2025 SERIE REGOLARE BRUZZO Soldato Blu Questo è il quadro della sua produzione che andrà obiettivamente giudicata solo fra qualche anno quando anche l'ultima, presumibilmente quella di Bruzzo, sarà pubblicata. Probabilmente la tripla di Casertano finirà tra i balenotteri del Maxi Tex lunghi, quella di Volante potrebbe subire la stessa sorte ma nei maxi Tex brevi (formula 2+1) oppure essere pubblicata sulla serie regolare. Questo è tutto riguardo alle incertezze. Delle sette storie già pubblicate le due migliori, poco più che sufficienti sono finite sulla serie regolare, le tre brevi per il color contano poco ai fini del giudizio, il color lungo di Torti così come il suo Maxi Tex sono più o meno sufficienti a seconda dei punti di vista. Finora non si è visto niente di eclatante. Delle storie che dovranno essere pubblicate, quelle destinate ai Maxi Tex dovrebbero essere le più ambiziose, a cui aggiungerei volentieri la "Soldato Blu" di Bruzzo, una storia a cui Nizzi sembra tenere. Il color di Filippucci dovrebbe essere nella media finora offerta dall'autore. Non dovremmo invece contare troppo su quella illustrata da Ticci. Mistero assoluto su quella disegnata da Volante: se lui resterà su Tex finirà probabilmente sul mensile altrimenti direi che la sposteranno sul Maxi. La storia che è in lavorazione dal settembre 2018, è finità ? non è finita ? Quattro anni per disegnare due albi ? Se è finita perché non è stata ancora pubblicata (per dire la "Vancouver di Ruju e Mastantuono che leggeremo dopo Mefisto è dell'inverno 2020) ? A livello di disegnatori Nizzi ha lavorato con Alessandrini e Torti per sua scelta, aggiungerei anche Filippucci. Di Ticci non può lamentarsi, nemmeno di Casertano e di Bruzzo, direi. Quindi le sue storie non sono state ne saranno troppo penalizzate dai disegni (a me Torti non dispiace, ho dubbi su Alessandrini). Per concludere, Nizzi ha trovato e troverà spazio in tutte le collane di Tex. Per numero di storie è il terzo autore dopo Boselli e Ruju. La media di storie è alta e non fa di lui un collaboratore saltuario come Manfredi o Zamberletti. Le sue avventure, nonostante lui sia estremamente critico riguardo a quelle che hanno scritto gli altri sceneggiatori, finora non sono state tali da giustificare facili entusiasmi per il suo ritorno, resta il fatto che proprio numericamente si creerà nei prossimi anni un vuoto a meno che Boselli non tiri dal cilindro il nome di un autore capace di garantire una quindicina di storie in cinque anni. Dal momento che le storie dovranno andare comunque in edicola, anzi la Casa Editrice sta aumentando il suo volume di uscite, Boselli dovrà fare ricorso a sceneggiatori interni (i nomi sono stati fatti) e non tutti sono in grado di scrivere per Tex, per cui avremo i compitini semplici svolti con diligenza ma niente di cui strapparci i capelli. L'altra soluzione è che Boselli e Ruju aumentino il numero di sceneggiature, con certificato calo della qualità delle storie che assegneranno ai disegnatori nei prossimi anni. Che Nizzi se ne sia andato e che sia ora che si dedichi al meritato riposo non ci sono dubbi, d'altronde litigio o non litigio l'età è quella veneranda che ha, bontà sua. Ma non sarebbe il caso di pensare di coinvolgere qualche autore, magari un Tito Faraci, messo forse frettolosamente da parte? Oppure un Medda o l'eterno Berardi ? A voi, con i vostri commenti.
  9. Nel West pare che la "camicia gialla" fosse in realtà molto diffusa. Almeno lo era nelle dime novels. Una copertina tra le centinaia: E' il comandante Mark ? Chi quello con il procione in testa e la camicia blu ? Si. No, è Squatty Dick.
  10. ymalpas

    Interviste Agli Autori

    Delle beghe tra il vecchio Nizzi che sembra un vecchio disco rotto, a ben vedere nel video si è solo ripetuto, le stesse cose le ha dette negli anni in cento altre occasioni e salse, poco mi interessa e anche a voi dico che non ci conviene rimestare nel fango, lasciamolo con il egocentrismo e con i suoi rancori vecchi e nuovi. Il problema principale è che è stato richiamato nel 2017 in un momento in cui la Casa editrice ha deciso di moltiplicare le uscite perché è un autore che conosce Tex, un autore che è capace dei scrivere 330 pagine di fila, un'autore destinato agli speciali, un autore cui il curatore corregge le virgole. Un autore che ha ancora un vasto seguito tra i lettori di Tex, tra i quali mi ci metto anche io. Questo viene a mancare. A Tex restano Boselli e Ruju. Poi avremo le guest star tipo Burattini, Zamberletti, il giovanotto promettente che sta scrivendo per la serie Tex Willer. E intanto Airoldi ti aumenta gli speciali in uscita. Io ci vedo un problema e mi dispiace vedere persone di una certa età litigare per delle scemenze, perché poi lo scotto lo pagheremo noi. Come sempre.
  11. ymalpas

    Interviste Agli Autori

    Lo stesso vale per me. Sapevo che Nizzi aveva finito la sua collaborazione e come Carlo conosco anche i motivi, futili, che stanno alla base di questa rottura e di questo video abbastanza indecente, almeno negli attacchi rivolti a Mauro Boselli. Come Carlo mi attengo al più stretto silenzio. Però su due cose Nizzi ha sacrosanta ragione: la pubblicazione sul mensile di storie che con il mito di Tex hanno poco da spartire (non quelle di Boselli, chiaramente) e sulla spremitura tipo limone del personaggio di Tex, qui la sua analisi mi sembra perfetta e non posso non condividerla.
  12. Hai ragione, ho sbagliato incollando la seconda pagina! Rimedio subito:
  13. Le pagine richieste da In Viaggio Con Tex:
  14. Ci ho lavorato questo pomeriggio: GENNAIO 2007 DANUBIO La città del male AL INVERNO 2015 BOCCI Maria Pilar In edicola gennaio 2016 MG AUTUNNO 2016 CIVITELLI Il segreto di Lylith In edicola gennaio 2018 MG AUTUNNO 2016 DOTTI Dinamite In edicola gennaio 2018 MG GENNAIO 2018 BIGLIA Giubba rossa In edicola gennaio 2021 MG DOTTI Il ritorno del desperado In edicola gennaio 2022 MG AUTUNNO 2012 GENZIANELLA La valle sacra Genzianella a marzo 2013 è a 20 tavole C SETTEMBRE 2013 ROSSI Nel buio In edicola novembre 2014 C SETTEMBRE 2014 FRANZELLA Minaccia nelle tenebre In edicola novembre 2015 C SETTEMBRE 2014 BERTOZZI Abilene, Kansas In edicola novembre 2017 C PRIMAVERA 2015 DOTTI Rio Quemado In edicola novembre 2016 C AUTUNNO? 2014 BABINI FONT Teton Pass In edicola novembre 2019 C CARNEVALE La casa del giudice In edicola novembre 2020 C MASALA La terribile banda In edicola novembre 2021 C AUTUNNO 2014 ALBERTI Frontera! In edicola settembre 2015 RF AUTUNNO 2014 STANO Painted desert In edicola febbraio 2016 RF GENNAIO 2016 ANDREUCCI Il vendicatore In edicola settembre 2017 RF MASTANTUONO Giustizia a Corpus Christi In edicola febbraio 2018 RF GENNAIO 2016 BRECCIA Snakeman Nel settembre 2017 Breccia a pag. 10 RF MAGGIO 2016 DE ANGELIS Vivo o morto! De Angelis inizia nell’autunno 2016 TW BRINDISI I due disertori In edicola marzo 2019 TW DE ANGELIS Pinkerton Lady In edicola agosto 2019 TW GIUGNO 2016 RUBINI L'agente federale In edicola aprile 2020 TW BRINDISI I razziatori del Nueces In edicola ottobre 2020 TW DEL VECCHIO Sull'alto Missouri In edicola marzo 2021 TW BRINDISI I guerriglieri di Juan Cortina In edicola marzo 2022 TW
  15. In effetti ho puntato alla serie regolare anche perché per le storie degli speciali c'era il segreto redazionale e quindi o non se ne parlava o se ne parlava quando erano già in corso e prossime alla fine. Fai quello che puoi Mauro, tieni però presente che sarebbe ora che anche tu come già fatto da Nizzi ti dedicassi a un libro-intervista su tutte le tue storie, ovvero sulle storie degli ultimi trent'anni di Tex. Se vivessi dalle tue parti sarebbe cosa già fatta. Magari ci pensasse il buon Monni, la persona più indicata, o Diablero che non ho idea di dove viva. O meglio ancora, scritto di tua mano, anche se la presenza di un'intervistatore è di stimolo. E poi come già fatto con Guarino, non ci costa niente aprire un topic sul forum con le domande degli utenti e le risposte se le leggono comprando il volume. Sei troppo occupato, lo so, ma in un anno di tempo un libro così lo scrivi. Dovrebbero mancare, per semplificare il lavoro, queste storie (provo a spulciare il topic delle anteprime): (vedi messaggio sotto)
  16. ymalpas

    Storia dei Maxi Tex

    (Anche se non ci sono state reazioni particolari a questa fake news dei primo aprile )
  17. Cronologia delle storie di Mauro Boselli, corretta fino al 2005 circa e aggiornata fino al 2021. Chiedo a Borden se può correggere gli errori intervenendo direttamente sulla tabella (basta un semplice copia incolla) aggiungendo le storie che ancora mancano ? CRONOLOGIA DELLE STORIE DI MAURO BOSELLI 1981 LETTERI La minaccia invisibile Sceneggiata dal 1981 al 1983, disegnata nel 1985, nuovo finale disegnato nei primi mesi del 1986. 1992 MARCELLO Il passato di Carson Prime 99 pagine di sceneggiatura nel 1992, poi da gennaio all’estate 1994, Marcello finisce a settembre. AUTUNNO 1994 MARCELLO Cercatori di piste La lavorazione si conclude nell’estate 1995. AUTUNNO 1994 LETTERI La minaccia nel deserto La lavorazione si conclude nell’estate 1995. INVERNO 1995 CAPITANIO Bad River La lavorazione si conclude nell’autunno 1995. AL INVERNO 1995 GATTIA Glorieta Pass La lavorazione si conclude nell’autunno 1995. AL AUTUNNO 1995 FONT Gli Assassini La sceneggiatura conclusa nel gennaio 1997. T AUTUNNO 1995 LETTERI Wild West Show La lavorazione si conclude nel settembre 1996. GENNAIO 1996 MARCELLO Gli invincibili La sceneggiatura è conclusa nel dicembre 1996. SETTEMBRE 1996 CAPITANIO Matador La sceneggiatura è conclusa solo nel dicembre 1998, quando a Capitanio restano 60 tavole da disegnare. OTTOBRE 1996 LETTERI Il ritorno del Morisco La lavorazione si conclude nel novembre 1997. GENNAIO 1997 TICCI Golden Pass La sceneggiatura di Boselli inizia a pagina 15 del numero 467 ed è conclusa nel settembre 1998. FEBBRAIO 1997 MARCELLO Bufera sulle Montagne Rocciose La sceneggiatura è conclusa nel giugno 1997. MAGGIO 1997 ORTIZ Sulla pista di Fort Apache La sceneggiatura è conclusa nel luglio 1998. SETTEMBRE 1997 MARCELLO I sette assassini La sceneggiatura è conclusa nel novembre 1998. GENNAIO 1998 LETTERI La lunga pista La sceneggiatura è conclusa nel settembre 1998. MARZO 1998 FONT La legge del deserto La sceneggiatura è conclusa nel settembre 1998. AL GENNAIO 1999 MARCELLO Il diavolo della sierra La sceneggiatura è conclusa nel giugno 1999. GENNAIO 1999 FONT Nei territori del Nordovest La sceneggiatura è conclusa nel gennaio 2001. M FEBBRAIO 1999 ORTIZ La miniera del fantasma La sceneggiatura è conclusa nel ottobre 1999. MARZO 1999 LETTERI A sangue freddo La sceneggiatura è conclusa nel dicembre 1999. GENNAIO 2000 ANDREUCCI Eroe per caso La sceneggiatura è conclusa nel dicembre 2000. AL FEBBRAIO 2000 MARCELLO La grande invasione La sceneggiatura è conclusa nel dicembre 2000. MARZO 2000 LETTERI A sud del Rio Grande La sceneggiatura è conclusa nel giugno 2001. OTTOBRE 2000 CAPITANIO FONT Colorado Belle Le prime pagine di sceneggiatura affidate a Capitanio; nel gennaio del 2004 la sceneggiatura riprende da pagina 29 ed è conclusa nell'ottobre 2004. MAGGIO 2001 FONT I Lupi Rossi La sceneggiatura è conclusa nel settembre 2003. OTTOBRE 2001 LETTERI Il diadema indiano La sceneggiatura è conclusa nel marzo del 2004. NOVEMBRE 2001 MARCELLO FONT Morte nella nebbia La sceneggiatura è conclusa nel maggio 2002. Font la riprende nel 2004 e la termina nel maggio 2006. APRILE 2002 SOMMER L'ultima diligenza LUGLIO 2002 VILLA Tex l’inesorabile Interrotta a pagina 110 nell'ottobre 2005 quando Villa si ferma alla tavola numero 94. T GIUGNO 2003 SPADA Spedizione in Messico FEBBRAIO 2004 REPETTO Intrigo nel Klondike La sceneggiatura è conclusa nell’aprile 2005. MAGGIO 2004 SUAREZ I ribelli di Cuba T GENNAIO 2005 SEIJAS Polizia Indiana La sceneggiatura è conclusa nel luglio 2005. AL GIUGNO 2005 FRISENDA Patagonia La sceneggiatura è conclusa nel luglio 2008. T OTTOBRE 2005 TICCI Buffalo Soldiers NOVEMBRE 2005 SEIJAS Il fuggiasco DICEMBRE 2005 BIANCHINI Omicidio in Bourbon Street MAGGIO 2006 PICCINELLI Vendetta per Montales MAGGIO 2006 TORRICELLI Faccia di cuoio GIUGNO 2006 FONT Terre maledette GIUGNO 2006 MASTANTUONO Missouri OTTOBRE 2007 DE VESCOVI LEOMACS I sabotatori Leomacs inizia nell’inverno 2008. AUTUNNO 2007 FERNANDEZ Alaska M INVERNO 2008 TICCI Tex 600 INVERNO 2008 FONT La mano del morto LUGLIO 2008 MASTANTUONO I giustizieri di Vegas OTTOBRE 2008 PICCINELLI I trappers di Yellowstone Soggetto del gennaio 2008, disegni iniziati a ottobre. MARZO 2009 CIVITELLI Cavalcando con il morto Sceneggiatura pagina 46 nell’aprile 2009, Civitelli inizia nel giugno 2009. T MAGGIO 2009 FRISENDA Il segreto del giudice Bean GIUGNO 2009 VENTURI I pionieri OTTOBRE 2009 GOMEZ La pista dei fuorilegge AL MARZO 2010 BRINDISI E venne il giorno C NOVEMBRE 2010 ANDREUCCI Salt River Andreucci inizia nel gennaio 2011. 2010 CARNEVALE MASTANTUONO Luna insanguinata Mastantuono inizia nel febbraio 2011. PRIMAVERA 2011 FREGHIERI CIVITELLI Delta Queen Civitelli inizia nel febbraio 2012. C PRIMAVERA 2011 PICCINELLI La stirpe dell’abisso PRIMAVERA 2011 FONT Giovani assassini APRILE 2011 TICCI Lo sciamano bianco C LUGLIO 2011 DANUBIO Ricercato vivo o morto LUGLIO 2011 ACCIARINO Tombstone Epitaph SETTEMBRE 2011 DOTTI El Supremo LUGLIO 2012 CARNEVALE La vendetta delle ombre T OTTOBRE 2012 MASTANTUONO Jethro! Mastantuono inizia nell’autunno 2014? GENNAIO 2013 ANDREUCCI Il magnifico fuorilegge Andreucci inizia nell’agosto 2013. T MARZO 2013 MAJO I rangers di Finnegan Majo inizia nell’autunno 2013. T PRIMAVERA 2013 FONT Winnipeg SETTEMBRE 2013 CIVITELLI Il segno di Yama AUTUNNO 2013 ZUCCHERI Doc! T INVERNO 2014 BRUZZO Alla ricerca delle navi perdute SETTEMBRE 2014 PICCINELLI Il ritorno di Lupe GENNAIO 2015 CIVITELLI Tex 700 GENNAIO 2015 CESTARO Il manicomio del d. Weyland MARZO 2015 DEL VECCHIO Nueces Valley M GIUGNO 2015 DOTTI L’ombra del Maestro OTTOBRE 2015 BENEVENTO La maschera di cera FEBBRAIO 2016 TICCI L’ultima vendetta GIUGNO 2016 SEIJAS Netdahe! GIUGNO 2016 RUBINI L’agente federale TW SETTEMBRE 2017 VENTURI La Tigre NOVEMBRE 2017 PICCINELLI I tre fratelli Bill ? CIVITELLI "Mefisto parte III" NOVEMBRE 2018 DOTTI "Per l’onore del Texas" TX GENNAIO 2019 LAURENTI Una colt per Manuela Montoya Soggetto risalente al 2018. GENNAIO 2019 BOCCI "Il mistero della montagna" OTTOBRE 2019 VILLA "Lilith" APRILE 2020 ANDREUCCI Barbanera Sceneggiatura iniziata nella primavera 2020, disegni nel febbraio 2021.
  18. ymalpas

    Storia dei Maxi Tex

    Beh, io non posso che ringraziarvi per la vostra bontà, probabile che riutilizzi questo materiale per farne un articolo del prossimo magazine, magari più snello e riveduto. Ringrazio Mauro Boselli per il tempo che mi ha come sempre dedicato, certi retroscena devono restare coperti dal silenzio ovviamente e lo resteranno! So di incuriosirvi ma questa volta posso in parte farmi perdonare con una piccola anteprima che riguarda però la collana Tex Willer e che leggeremo l'anno prossimo prima della storia su "La mano rossa", una storia lunga affidata a un disegnatore che ancora non fa parte dello staff di Tex (di Dampyr?) e che sarà ambientata quasi del tutto all'interno di un penitenziario dell'Est dopo che il fuorilegge Tex cadrà nella rete tesa dalla legge e da un suo nemico. In effetti Mauro Boselli ha pensato che, anche per rompere la monotonia legata a un personaggio in eterna fuga, dovesse esserci uno stacco in cui far maturare sempre di più il suo concetto di giustizia a scapito di quello della legge. Contemporaneamente è in lavorazione da parte di un altro autore dello staff uno speciale che andrà a sommarsi a questa storia e che costituirà lo speciale estivo del 2023. Questo solo per farvi capire come la redazione sia incessantemente al lavoro su nuove storie di cui sappiamo poco o nulla
  19. ymalpas

    Storia dei Maxi Tex

    Parte quinta. La rinascita (2017 - 2022) Nel corso del biennio 2015 e 2016 sono messe in lavorazione tra brevi e lunghe almeno cinque storie che figureranno negli anni successivi nei Maxi Tex. Una di queste avventure Mauro Boselli inizia a sceneggiarla intorno al mese di marzo 2015 e ne parla sul forum di Tex come di una storia epocale. "Nueces Valley", disegnata da Pasquale Del Vecchio vede una riduzione del numero delle pagine a 276 (la storia ne ha 254) e un ulteriore aumento di quaranta centesimi sul prezzo di copertina (6,90 euro). Il nuovo Maxi Tex è impreziosito anche da una nuova grafica nella copertina, voluta dalla Direzione per dare una scossa alla serie. Ma è soprattutto la storia incentrata sui pionieri della valle del Nueces, sull'infanzia di Tex, la famiglia e gli amici, i primi amori, le prime avventure e l'incontro con Jim Bridger a essere molto bella, forse troppo per figurare in una collana che fino ad allora non ne aveva ancora conosciuto di così importanti. Eppure la storia in partenza nasce proprio per il balenottero (ma il Tex giovane è già una realtà nella collana dei Cartonati "francesi" e in lavorazione c'è una storia "speciale" di Boselli con De Angelis ai disegni che, ancora i lettori non lo sanno, si appresta a diventare la prima avventura della nuova serie "Tex Willer") e non possiamo non vedere in questa mossa da parte di Boselli un tentativo (riuscitissimo) di riportare i Maxi Tex ai fasti dei primi anni. Nel 2018 il Maxi Tex raddoppia! Ne usciranno ormai due numeri all'anno, uno primaverile e uno (come di consueto) autunnale. Anche questa decisione parte dai piani alti della Sergio Bonelli Editore e l'intento è chiaramente quello di raddoppiare le vendite annuali della collana. La storia "La grande corsa", che ricorda il film western "Bite the bullet" di Richard Brooks, incentrata su una gara organizzata dal San Francisco Examiner (il giornale di Sam Brennan) da Tucson fino alla California con un ricco premio in palio, è abilmente sceneggiata da Ruju che è affiancato, come già sappiamo, da Diso che l'ha disegnata nel 2015. Il disegnatore romano è proprio la nota negativa di questo Maxi Tex, però va considerato che la redazione ne ha preso atto, a oggi non è stata infatti pubblicata ne la storia breve ne la storia "La guerra di Owl Creek" (entrambe con le sue chine) la cui pubblicazione è certa ma sarà diluita, per così dire, negli anni, e dopo aver realizzato le tavole di questa storia Diso è tornato su Mister No. Il secondo Maxi Tex del 2018 comporta due storie (com'era già successo nel 2000 e nel 2015). Il tentativo si ripeterà anche con i due Maxi Tex del 2019 e con quello autunnale del 2020 e primaverile del 2021 e del 2022. La redazione si preoccupa evidentemente di garantire l'uscita regolare di due balenotteri semestrali ogni anno. La formula delle due storie permette di non affidare le tavole a dei velocisti come Diso e Cossu, lasciando spazio a altri disegnatori che sono in grado di garantire una migliore resa grafica senza doverli tenere impegnati anni e anni su un'unica lunga storia. Un altro ostacolo non di poco conto per il curatore Boselli è il trovare degli sceneggiatori capaci di scrivere due sceneggiature all'anno di oltre trecento pagine! Per esempio uno di quelli a cui l'ha allora proposto è Recchioni che ha rifiutato, un altro è Claudio Nizzi allora di ritorno su Tex che nel 2017 imbastisce invece un Maxi Tex lungo per Alessandrini. Nel Maxi Tex "Deserto Mohave" troviamo dunque una storia di due albi che dà il titolo all'albo (come nel caso di quello del 2016 il titolo inglese "Mohave Desert" originario verrà italianizzato in fase di stampa), l'avventura è sceneggiata da Manfredi dal 2016 e disegnata nel suo piccolo scantinato di Casalnuovo da Nespolino (come racconta divertito in un'intervista a La Repubblica). L'altra storia breve è sceneggiata dalla primavera del 2011 da Faraci e disegnata da Ginosatis (il cui titolo è "L'ultimo treno da Stonewell"). Se la prima storia nasce per la serie regolare ed è dirottata sul Maxi Tex perché, come la giudicano sul forum di Tex i lettori, è interessante ma anche un po' "bizzarra" e "cervellotica", la seconda di Faraci, molto più vecchia, era stata pensata per un Almanacco del West, una storia rimasta in giacenza dunque, è anche l'ultima pubblicata di Faraci (in attesa, ovviamente, del Texone di Altuna ancora in fase di perenne realizzazione). In copertina troneggia il bollino sui settant'anni del personaggio e un fastidioso triangolino sul bordo superiore che pubblicizza le figurine allegate in regalo. Il Maxi Tex "Il cavallo di ferro" contiene due classiche storie western (l'altra è intitolata "La carovana dei Cherokee") di Mignacco illustrate entrambe da Cossu. Nell'autunno del 2017 Mauro Boselli ha infatti deciso di provare la carta dello sceneggiatore ligure che aveva in precedenza scritto una breve storia per un Color Tex. La prima avventura che inizia come il classico di GL Bonelli "Sangue Navajo" e finisce come l'altrettanto classico "Canyon Diablo", vede un giovane Dakota preparare la sua personale vendetta contro la compagnia ferroviaria per cui lavora. La trama si intona bene sulle note della canzone di Guccini "La locomotiva". La seconda storia con una pacifica carovana di Cherokee in balia degli Utes che sono sul sentiero di guerra ricorda una altro capolavoro bonelliano, "Terra Promessa" illustrato negli anni settanta da Ticci. Non citiamo a caso simili capolavori, il fatto è che entrambe le storie di questo Maxi Tex restano tiepide e lo sceneggiatore se non bocciato è per lo meno rimandato (non risultano in lavorazione altre sue storie). Il secondo Maxi Tex del 2019, il venticinquesimo della collana, ripropone la formula delle due (entrambe buone) storie questa volta di Pasquale Ruju. La prima è disegnata da Miguel Angel Repetto e segna un suo ritorno sulla collana (dove mancava dal 2012). La storia è pubblicata appena qualche mese dopo la morte dell'artista argentino che si è spento a Lujan all'età di quasi novant'anni qualche mese prima il 10 maggio 2019. La sceneggiatura, provvisoriamente intitolata "Il re di Chicago" (il titolo è poi leggermente modificato in fase di stampa), nasceva da un soggetto della primavera del 2012 destinato all'Almanacco del West. Repetto, che a causa di problemi di salute aveva notevolmente rallentato i tempi di lavorazione già con la precedente storia da lui illustrata(per l'appunto il Maxi Tex "La legge di Starker" di Faraci), dà il benestare solo per una storia di un albo, ne disegna novanta tavole e dopo appena qualche anno deve però fermarsi. La storia è completata da Bruzzo dopo la sua morte (nell'albo interviene a pagina 97 cercando di imitare il tratto del maestro argentino): è la seconda volta che nei Maxi Tex assistiamo a un avvicendamento di disegnatori dovuto alla morte di uno di essi, era già successo nel Maxi Tex del 2006 con Della Monica che aveva completato la storia precedentemente illustrata da Letteri. L'altra storia del Maxi Tex è intitolata "Tempesta" e nasce all'inizio del 2015 con il titolo di lavorazione "Sull'orlo dell'abisso" per la serie regolare con i disegni di Rossi. Il balenottero subisce un ulteriore rincaro, questa volta piuttosto pesante, addirittura di un euro ed è perciò ora venduto a 7,90 euro! Due storie di Ruju finiscono anche nel Maxi Tex primaverile del 2020. La prima, illustrata da Cossu e intitolata "Caccia a Tiger Jack", risale come soggetto ai primi mesi del 2019 ed è disegnata velocemente dall'artista romano. La storia ha il pregio di dare spazio al pard navajo di Tex, coinvolto in una storia tra le nevi che lo vede alle prese con la tratta di alcune giovani indiane. L'ambientazione invernale riesce anche a rendere più gradevoli le tavole di Cossu per via del suo tratto "pulito". La seconda è invece disegnata dal quasi ottantenne Mangiarano in arte Felmang. Nella primavera del 2016 Ruju inizia a sceneggiare la storia provvisoriamente intitolata "Abissi di follia" per l'Almanacco del West. Con il personaggio principale, molto particolare, una chiromante (la bella Alithia che ricorda una giovane Gina Lollobrigida) l'autore omaggia il classico di Tex "La dama di Picche". Con la chiusura degli Almanacchi del West cambia anche la destinazione di questa storia che è pubblicata nel balenottero con il titolo "Il veleno della Zingara". Come è avvenuto negli ultimi anni queste rimanenze pensate per l'Almanacco sono pubblicate affiancate a una storia di due albi destinata alla serie regolare (vedi tra gli ultimi Maxi Tex le storie "Desert Mohave" o "Tempesta"), non è il caso comunque di "Caccia a Tiger Jack" che nasce destinata proprio a questa collana. Felmang termina solo a ridosso della pubblicazione e le tavole vedono ripetuti interventi di Germano Ferri, per esempio nelle pp. 269/274 o in 304/318. Sul conteggio totale del numero delle pagine ne mancano tre, due tavole sono state tolte dalla storia illustrata da Cossu mentre per errore Ruju scrive una tavola in meno per la storia disegnata invece da Felmang! I tre fratelli Bill, Sam, Kid e Black sono dei personaggi creati da G.L. Bonelli negli anni cinquanta (le prime strisce uscirono più precisamente nel 1952) che conobbero un certo favore popolare negli anni settanta quando le loro storie furono ristampate negli albi della collana Rodeo. L'idea di un team-up con Tex è almeno dal 2016 nella testa dello sceneggiatore e si concretizza da parte di Mauro Boselli nell'autunno del 2017 un po' come una scommessa, la redazione infatti ritiene quelle vecchie storie ormai sorpassate. Il Maxi Tex ha anche un'altra particolarità, si ricollega infatti alla storia "Netdahe" appena uscita sulla serie regolare con i disegni di Seijas che per l'appunto aveva un finale aperto sulla quale la storia del balenottero disegnata da Piccinelli si innesta. Simpatici, spericolati ma anche sopra le righe, i tre fratelli riescono nella sceneggiatura di Boselli a rimanere loro stessi e a convivere, senza troppo rubargli la scena, con Tex che come tutti i personaggi nati dalla penna di Bonelli padre a loro somiglia. La storia non è un capolavoro ma una di quelle che comunque segnano positivamente la collana dei Maxi Tex, tanto che l'autore ha pensato a un nuovo team-up con un altro personaggio bonelliano, questa volta il detective Rick Master, in una storia attualmente in fase di realizzazione con i disegni di Benevento e destinata a uno dei Maxi Tex dei prossimi anni. Nella primavera del 2021 si ritorna a un Maxi Tex con due storie. La prima è di Claudio Nizzi e nasce da un soggetto approvato nell'autunno 2018 con il titolo di lavorazione di "Dragoon Mountains". I disegni sono di Rodolfo Torti che per lui ha già illustrato una breve storia di 32 pagine per un Color Tex. Questo è il sesto Maxi Tex di Nizzi che mancava nella collana dal 2008, è infatti uno di quegli autori rari che conoscono Tex e hanno il favore del pubblico richiamati nello staff da parte di Boselli proprio per la sua capacità di produrre storie lunghe da destinare al balenottero (dalla primavera del 2017 infatti è in lavorazione "La grande congiura" una sua lunga e complessa avventura ambientata in parte in Arizona e in parte a Washington con i disegni di Alessandrini che sarà pubblicata molto probabilmente nel prossimo ottobre, mentre un'altra storia da tre albi da lui sceneggiata nel 2021 e quasi ultimata dal velocissimo Casertano potrà essere pubblicata già dal prossimo anno forse proprio su un Maxi Tex). L'altra storia "Neve rossa" è un'altra di quelle destinate originariamente all'Almanacco del West e rimaste a lungo in giacenza per essere poi pubblicate con una storia di due albi (come già "Caccia a Tiger Jack" anche "Il segreto della missione spagnola" nasce commissionata però per il Maxi, anche per via dei disegni che troverebbero difficilmente spazio nella serie regolare). Il soggetto di Ruju nasce nell'autunno del 2013 per José Ortiz che prima di morire fa appena in tempo a realizzare le matite di due tavole, viene quindi affidata a De Luca, qui alla sua prima storia western. Per Boselli sarà una storia destinata a restare unica, se infatti ne riconosce la bontà dei disegni, li ritiene poco adatti a Tex. Ancora una volta dobbiamo mettere in risalto da una parte gli interventi di una grafica invasiva con il bollino degli ottant'anni della Casa editrice e lo strillo triangolare che pubblicizza nel bordo superiore la medaglia in omaggio, dall'altra invece il cospicuo aumento di prezzo ancora di un euro, con il costo portato a 8,90 euro (erano 6,50 euro appena cinque anni prima). E veniamo a "Mississipi Ring", l'ultimo Maxi Tex, il ventinovesimo, uscito nell'ottobre 2021 con i testi di Manfredi e i disegni di Rotundo il cui Texone è andato in edicola nel mese di giugno. La storia è in lavorazione dall'autunno 2015 e con il titolo di lavorazione "Sulle rive del Mississipi" è prevista inizialmente per la serie regolare. Mauro Boselli a proposito della trama, dà un'analisi esemplificativa dello stile di Manfredi: "[...] è un viaggio lineare diviso in tre capitoli relativi ai diversi testimoni. In ogni capitolo appaiono nuovi personaggi e quelli precedenti (vedi il sicario delle prime cento pagine) vengono quasi accantonati [...] Il comportamento dei personaggi è manfredianamente e postmodernamente imprevedibile e bizzarro e i dettagli sono coloriti e barocchi [... ] Anche i motivo del contendere è complesso e poco limpido, con dettagli politico-sociali postmodernisti". Lo stesso curatore, sempre nel forum di Tex, parla anche di una sceneggiatura pesantemente riscritta nei dialoghi: "Le sequenze dinamiche sono tutte salve, mentre i dialoghi totalmente anacronistici, filosofici, politici o semplicemente "strani" e fuori centro sono stati eliminati o ridotti all'osso" e spiega anche perché alla fine la storia sia stata pubblicata sul balenottero: "Con questo andamento bizzarro e picaresco andava letta tutta assieme e non era adatta alla regolare". In effetti il dirottamento è reso possibile anche soprattutto dalla certezza della pubblicazione sulla serie regolare della storia in quattro albi di Boselli e Bruzzo. Con le correzioni apportate resta alla fine buon Maxi Tex da leggere e che riesce anche a divertire, certo Manfredi non è Boselli e anche i disegni di Rotundo sono forse un po' troppo personali. *** E con questo abbiamo concluso la breve, ma spero esauriente, storia di questa collana. Sulle nuove storie in lavorazione Mauro Boselli non si è voluto sbottonare e custodisce gelosamente i segreti della redazione, non ci provo nemmeno a tentare di tracciare il futuro di questa collana di cui abbiamo notizie solo frammentarie. Voglio però soffermarmi su due aspetti che generano un po' di preoccupazione: a ) il primo è l'aumento di prezzo biennale di un euro che ci porterà ben presto a pagare il Maxi Tex dieci euro e va bene quando le storie sono di tre albi e pensate in grande da Boselli, va molto meno bene quando le storie sono due per albo e risultano prive di "mordente" e illustrate da disegnatori che sono ormai vecchie glorie poco adatte a Tex e forse poco adatte al western in generale. b ) Anche se le storie di un albo in giacenza dovrebbero essere quasi finite (con il prossimo Maxi Tex ne eliminiamo altre due di Scascitelli dalla lista di quelle in giacenza da tempo, incombe però sempre la minaccia di una storia breve di Diso che ha disegnato circa dieci anni fa) resta il grande problema delle storie lunghe di tre albi. Il Maxi Tex è nato come contenitore di un'unica lunga storia di trecentotrenta pagine che i lettori potevano leggere in una volta sola, nel 2000 c'è stato il caso del Maxi Tex con le due storie di Repetto ma doveva restare un'eccezione e lo è rimasta a lungo! Negli ultimi dieci anni però i Maxi Tex hanno ospitato invece spesso due storie e questo può piacere e non piacere. Le storie lunghe le abbiamo avute con Boselli (e che storie!) ma Ruju ha evidenti difficoltà nel confrontarsi con le storie di più di 220 tavole. Su Nizzi sappiamo di poter contare con almeno altre due storie lunghe da pubblicare, ma anagraficamente... Manfredi resta lontano dalla Bonelli e le sue storie sono oggetto di correzioni profonde, revisioni che a leggere le parole di Boselli in redazione non sembrano più volersi fare carico. Venendo al dunque, la Direzione vuole i due Maxi Tex annuali, ce li farà pagare dieci euro, ci scorderemo le storie di tre albi se non con pubblicazioni una tantum (conto quattro storie lunghe più quella di Altuna se mai la finirà). Ho voluto intitolare quest'ultima parte "La rinascita" perché innegabilmente non si possono non cogliere i tentativi finora fatti per rimettere in sesto la collana, ma gli interrogativi restano pesanti e sono nodi difficili da sciogliere. Se questo è un discorso troppo pessimista lo diranno, spero, i commenti in questa discussione. E lo dirà una programmazione editoriale sulla quale per il momento Boselli non vuole sbilanciarsi, spero possa almeno rassicurarci su queste nere previsioni.
  20. Ma guarda che è solo divertimento, non stai togliendo il pane a nessuno!
  21. ymalpas

    Storia dei Maxi Tex

    Chiedo a Boselli se invece di fare il remake di "Alaska non possa imbastire più semplicemente una nuova storia ambientata li che coinvolga alcuni dei personaggi di quel maxi, anche i Tlingit, magari trovando proprio nel maxi del 2013 qualche appiglio narrativo per farli tornare e sfruttare quella leggenda da qualche altro punto di vista e farla disegnare questa volta a delle mani sicure ?
  22. AVVISO: Ultimi giorni per votare in questo sondaggio, avverto che chiudo la sera del 31 marzo! I ritardatari non aspettino l'ultimo momento
  23. ymalpas

    Storia dei Maxi Tex

    Parte quarta. Gli anni di Faraci e Ruju (2011 - 2016) Quello uscito nell'ottobre 2011 è il primo Maxi Tex pubblicato dopo la scomparsa dell'editore. I lettori sanno già anche che sarà l'ultimo sceneggiato dallo spagnolo, il quinto in coppia con l'amico Ortiz. A confermarlo, appena pochi mesi dopo, nel gennaio 2012, sarà anche la morte dello stesso Segura avvenuta a Valencia. Se guardiamo la programmazione dei Maxi Tex di quegli anni, osserviamo che tra il 2007 e il 2008 sono messi in lavorazione tre Maxi Tex (ma uno è in realtà il Texone di Fernandez che viene dirottato subito sul balenottero) che copriranno le uscite tra il 2011 e il 2013, mentre nel biennio 2009 e 2010 non viene avviata nessuna nuova avventura destinata a questo speciale. Tra il 2011 e il 2015 solo la velocità di disegnatori come Diso e Cossu permetterà la regolare uscita dei Maxi Tex con delle storie che riscontreranno il consenso dei lettori ma risulteranno anche penalizzate sotto il punto di vista grafico. Ritornando a parlare dello speciale "L'ora del massacro" il cui soggetto risale all'autunno del 2008, è una storia cupa e crepuscolare che vede un convoglio di cinque pendagli da forca diretto a Phoenix e scortato da Tex e da un gruppo di Rangers attaccato da misteriosi assalitori che liberano i prigionieri, che in breve tempo, dopo essersi dispersi, fanno perdere le loro tracce. La trama della storia ricalca un po' quella del precedente Maxi Tex di Segura, la sceneggiatura è rivista da Canzio e Boselli, si parla anche di 24 pagine con sequenze lunghe e troppo dispersive che vengono tagliate in fase redazionale. A peggiorare il tutto dei disegni di Ortiz non all'altezza! Le 324 pagine del Maxi Tex "La legge di Starker" (il titolo di lavorazione della storia pare fosse "La legge di Starkey", se c'è stato un cambiamento finale nel nome dell'antagonista questo potrebbe essere dovuto alla presenza in un recente Almanacco del West di Boselli e Danubio intitolato "La città del male" di un cattivo che aveva lo stesso cognome) sembra essere l'ultimo lavoro di Repetto che si è messo a lavorare sulla storia nell'autunno del 2007 e l'ha faticosamente portata a conclusione solo più di quattro anni dopo nei primi mesi del 2012. Si scopre poi un po' a sorpresa che si è messo al lavoro su una storia breve commissionata a Ruju per un Almanacco del West e ambientata a Chicago, anche questa sarà segnata da una lavorazione ancora più sofferta - il disegnatore resterà a lungo fermo a causa della malattia quando mancavano poche pagine dalla fine - sarà poi pubblicata proprio su un Maxi Tex nel 2019 di cui parleremo nell'ultima parte). Il protagonista del secondo Maxi Tex di Faraci è il temuto sceriffo Gregory Starker che rappresenta la legge a Blackfalls nella cui main street troneggia un cappio appeso a una forca. Tex, giunto in città, non tarderà a sentire puzza di bruciato. Il balenottero mediamente piace ai lettori che lo giudicano come uno dei migliori degli ultimi anni! Passa quasi inosservato l'aumento di trenta centesimi in copertina. Intorno al 2008 Boselli si mette al lavoro su un Texone per l'argentino Lito Fernandez intitolato provvisoriamente "Alaska" (il titolo sarà poi confermato in fase di stampa) che si ricollega un po', per la sua ambientazione, allo storico Maxi Tex di Boselli e Font "Nei territori del Nord Ovest" (non a caso della storia fanno parte sia Gros-Jean che Kathy Dawn). L'avventura imbastita da Boselli tra i fiordi dell'Alaska vede contrapposti da una parte la curma del capitano Roscoe e dall'altra i nativi Tlingit e il motivo del contendere è la misteriosa scomparsa di alcune giovani indiane... Quando Boselli è arrivato a circa pagina 50 giungono in redazione le prime venti tavole disegnate in modo alquanto scadente e poco professionale. Il fatto è che il disegnatore dirige una scuola ed è solito assegnare ai suoi allievi le matite delle sue storie che poi lui inchiostra. Sergio, che per ragioni contrattuali non può rispedire al mittente quelle prime tavole inguardabili (monetizzando un Texone costa all'editore non meno di 100000 euro) ordina a Boselli di proseguire con la sceneggiatura che diventa però, allungata di un centinaio di pagine, quella di un Maxi Tex. In un'intervista Fernandez giunge addirittura a lamentarsi della lunghezza della storia che per lui non finiva mai! In fase redazionale i disegni sono anche rivisti e corretti dai grafici della Bonelli: i personaggi sono per esempio uniformati a livello dei volti e dei vestiti che originariamente cambiavano da una tavola all'altra. Anche la storia che beneficiava di un soggetto originale che Boselli aveva tratto dai miti e dalle leggende del Nord risulta fiacca, l'autore mostra manifestamente difficoltà a lavorare partendo dal presupposto che le tavole saranno poi illustrate in un modo ai limiti dell'infantile, è l'unica storia di cui si pente, anni dopo dichiara che se mai si manifestasse l'occasione, sarebbe pronto a riscrivere e a farla ridisegnare, per esempio da Font. Tra i lettori si discute molto sull'opportunità della pubblicazione di un albo come questo, tenuto conto che c'era almeno un Maxi Tex disegnato da Diso pronto (e che sarà pubblicato l'anno successivo), alla fine valgono le ragioni meramente economiche e nelle edicole va il peggiore dei Maxi Tex, tra l'incredulità generale che si può leggere nei volti dei lettori per esempio nelle varie fiere del Fumetto del 2013. La china si risale lentamente anche con un Maxi Tex come quello pubblicato nel 2014. Infatti la storia di Ruju ottiene mediamente il consenso dei lettori, alle matite e inchiostri c'è invece il veterano Diso al suo quarto Maxi Tex, che ha iniziato a disegnare nella primavera del 2011 e con la sua media di una tavola disegnata al giorno ha finito poco più di un anno dopo. Tanto per chiarire le idee sulla velocità del disegnatore romano, sempre su testi di Ruju nell'autunno del 2012 si mette al lavoro su una storia di 146 tavole ancora inedita, nell'autunno del 2013 inizia un altro Maxi Tex intitolato provvisoriamente "La guerra di Owl Creek" ancora inedito, alla fine del 2014 inizia infine la sua ultima storia per Tex, è "La grande corsa"che finirà sul Maxi Tex dell'aprile 2018. L'avamposto dell'infamia, incentrato su un gruppo di disertori che dopo aver ucciso a tradimento il loro capitano per appropriarsi delle paghe dell'esercito, si rifugia in pieno territorio indiano in un avamposto abbandonato che dà il titolo alla storia, è la prima storia lunga di tre albi scritta da Ruju per Tex. Nuovo aumento in copertina di venti centesimi, Il Maxi Tex costa ora 6,50 euro. Nel 2015 Il Maxi Tex ritorna alla formula già sperimentata nel 2000, contiene infatti due storie che Faraci sceneggia nel 2013 per due disegnatori diversi. La prima a figurare nell'albo è quella di Cossu, "La rabbia di Rick Melville", un soggetto che ha la stessa base di partenza di altre storie sceneggiate da Faraci, in cui vediamo Tex giungere in aiuto del protagonista che pur di vendicarsi rischia di cadere in una spirale di sangue. La seconda storia intitolata "Il prezzo dell'odio" (che era anche il titolo di lavorazione) è illustrata (male) da Ortiz che morirà a Valencia il 23 dicembre del 2013 dopo averla finita. Il soggetto, più incalzante e meno prevedibile del primo, vede questa volta Tex riscattare da un'accusa falsa una banda di ribelli apache. La bella copertina di Claudio Villa, che riscuote parecchi consensi tra i lettori, presenta un titolo diverso "La giustizia di Tex" che, come spiega Tito Faraci, è stato scelto opportunamente per il filo conduttore che le due storie hanno in comune, per l'appunto il concetto di giustizia per Tex. Blackbull Bridge, ai tempi della guerra civile, fu il teatro di una sanguinosa battaglia. Quello che ne fu l'eroe, il maggiore sudista Sizemore, tenta ora di accaparrarsi le terre al di là del fiume e del ponte, dove sorge la cittadina di Bellefolk abitata da ex schiavi neri. La storia sceneggiata da Ruju nel 2015 per il veloce Cossu è, non a caso, intitolata provvisoriamente "Battle bridge", titolo che poi conserva nella copertina dell'albo tradotto però in italiano. La storia del ventesimo Maxi Tex del 2016 con un soggetto trito e ritrito convince i lettori senza però destare entusiasmi particolari, nelle 288 pagine mancano infatti guizzi e scene a sorpresa degne di nota e i disegni dell'onesto mestierante Cossu non soddisfano tutti i palati!
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