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TWF - Tex Willer Forum

ymalpas

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  1. E se Kit Willer nasce nel 1867? Ha 18 anni nel 1885. La sua età resta indefinita, sospesa tra l'adolescenza e l'età adulta. In una storia può averne 17, in un'altra 19 o 20 (di anni ma anche di ragazze ).
  2. ymalpas

    [680/681] La pista dei Forrester

    Senza entrare nel dettaglio, anche per me una buona prima parte. Ruju punta stavolta su una storia che mette in scena gli affetti familiari: da una parte Tex e il figlio Kit, coppia di pards poco frequente nella serie, dall'altra il "clan" dei Forrester con la famiglia al completo, di stampo matriarcale come lo era stato quella della prima storia di Medda "Bande rivali". In mezzo ci sarebbe la famiglia Wallace, più tradizionale. Infine non bisogna dimenticare neanche la famiglia del General, che sconfina per vendicare la morte del fratello. Insolita è anche la situazione che vede Tex e il figlio costretti a solidarizzare con i tre Forrester, che dovranno poi portare davanti a un giudice! La soluzione è fin troppo scontata: a pagare per tutti, tragicamente, sarà il più giovane Timothy che sta diventando un problema per la sua stessa famiglia (per via del suo stato mentale). Non a caso è l'unico, per aver freddato lo sceriffo, a dover fare veramente i conti con la giustizia di Tex. Gli altri probabilmente se la caveranno con la promessa di non sconfinare più, se vale la regola che solo due mesi fa abbiamo visto applicata a Jethro e Corbett, "perdonati" dopo aver unito le loro forze a quelle di Tex nel fare causa comune contro i Comanches. Interessante è il rapporto che potrebbe crearsi tra Kit Willer e Lizzy. Memorabile la vignetta in cui lei lo apostrofa. Ci sono un paio di tavole del secondo albo che suggeriscono un "aparté" tra i due, ma credo che dovremo aspettare l'albo di agosto con la figlia di Lupe per leggere qualcosa di più scoppiettante. Disegni di Filippucci penalizzati dalla stampa. Non so, forse dipende dal formato o dalla carta, ma hanno un aspetto quasi "grezzo" che non riscontro nelle poche tavole originali che abbiamo visto.
  3. ymalpas

    [678/679] Jethro!

    Vox populi. L' "amigo" barista Kristoffer di Comix Archive è rimasto, a quanto pare, abbastanza soddifatto dalla storia del ritorno di Jethro . Anche questa è una notizia . Le faccine, nella citazione, le ho inserite io. Lui si pretende serio. E più in là, nelle recensione, si spreca anche affermando che: Potete leggere tutte le sue elucubrazioni qui (e non stupitevi se dietro questi elogi il suo intento sia ben altro): http://comixarchive.blogspot.it/2017/05/tex-n-679-la-mega-recensione-si.html
  4. ymalpas

    Interviste Agli Autori

    Un'intervista a Nizzi di un paio d'anni fa... http://www.stamptoscana.it/articolo/cultura/inossidabile-tex-il-grande-nizzi-racconta-alcuni-dei-suoi-segreti
  5. Solo per specificare che la mia è solo una semplice segnalazione, la riproposta è venuta da F. Bosco. Si tratta di un'intervista fatta da Marcheselli (si proprio lui) e Spiritelli, anche lui nome notissimo nell'ambiente texiano, fatta nel 1982 per la storica rivista Fumo di China.
  6. In una lunghissima intervista del 1982 presente su http://www.baciespari.it/ il grande GL BONELLI esprime un parere, per me a torto, davvero poco lusinghiero sulla storia scritta dal figlio Sergio e intitolata "I ribelli del Canada". Che aspettate? Correte a leggerla!
  7. Ma Boselli non ti boccia un soggetto perché è presente un dato personaggio, ci mancherebbe. Nizzi, a parte l'ultima in cui Davis aveva un ruolo centrale, lo aveva sempre presentato in maniera defilata proprio da deus ex machina. Ma le storie avevano alti protagonisti! Nel 2006 o giù di lì si era vociferato di un progetto con il Davis protagonista di una storia cui era stata rapita, da indiani e intrallazzatori, nei lontani territori del nord-est, l'amata figlia, suggerito a Nizzi da una nostra comune conoscenza. La storia con Davis poi Nizzi l'ha scritta ma del tutto diversa. Per me quello spunto era interessante. Certo Nizzi non lo prese in considerazione dieci anni fa o gli fu bocciato come spesso accadeva allora ai suoi soggetti, difficile che diventi insomma realtà oggi. Però resta solo un esempio di come Davis si presti anche a storie in cui il suo ruolo non sia quello codificato dalla tradizione. Boselli fa male a sottovalutare un personaggio che in generale è abbastanza amato dai lettori, poi è naturale che c'è a chi non può piacere, però in generale è abbastanza amato.
  8. Tranquillo Carlo, te lo riporta in scena Claudio Nizzi (se non lo ha già fatto!).
  9. Non avrebbe senso! perché affidarsi a un sosia ? Avrebbe in questo caso potuto dare l'incarico di fermare o rallentare Tex a un qualsiasi altro dei suoi fanatici. E' proprio l'idea del sosia, a voler essere pignoli, che non sta in piedi. Perché la Tigre dovrebbe averne avuto uno a disposizione? Data la sua abilità nel cammuffarsi e assumere lui stesso altrui personalità, quella del sosia è già di per se una nota stonata e in completa antitesi con l'essenza del personaggio. L'ipotesi più credibile è che la Tigre non sia morta schiantata sulla roccia ma sia rimasta gravemente ferita. In ogni caso io confido in Boselli, lui dice di aver trovato l'idea giusta e visto che lui stesso è iperpignolo c'è da credere che, a parte quelli di TWO, nessuno resterà insoddisfatto della sua trovata. Ma io confido anche in un gran bel soggetto: difficilmente con un'idea mediocre Boselli si sarebbe sognato di riesumare un personaggio dato per morto e soprattutto il personaggio iconico del Tex di Nizzi. E' la prima volta che Boselli riprende un personaggio non creato da GLB. Che lo faccia con quello più celebre di Nizzi mi lascia davvero bene sperare. Poi sono contento che tra i due autori di Tex si lavori in sintonia dopo un periodo così così. Tex ne ha tutto da guadagnare e anche noi lettori.
  10. ymalpas

    [673/675] Il segno di Yama

    A voler essere pignoli il braccio c'è, anche se occultato in larga misura dalla roccia e con le pieghe del tessuto che si mimetizzano con la vegetazione circostante.
  11. ymalpas

    [211/213] Tucson!

    Non so se sia mai stato fatto notare prima, ma la copertina del terzo albo "Attacco notturno" nella figura del personaggio colpito da Tex ricorda molto quella di una celeberrima foto di Robert Capa. Il miliziano è visto da Galep da una prospettiva diversa ma l'ispirazione mi sembra palese.
  12. La copertina del n. 157 "Il tiranno dell'isola" è stata pubblicata con la variante del colore del cielo tendente al celeste chiaro oppure all'azzurro già nell'edizione originale datata 1973. Le copie con celeste chiaro sono decisamente maggioritarie rispetto a quelle azzurre. Possiamo azzardare per queste ultime una seconda tiratura, l'azzurro infatti dona maggiore contrasto alla copertina. Nella ristampa successiva le copie con il cielo azzurro, che tende a farsi ancora più marcato, sembrano più numerose rispetto a quelle col il cielo chiaro, un fenomeno inverso insomma. Stupisce comunque la presenza anche di copie col celeste chiaro. Col la ristampa Tutto Tex il cielo è invece ormai del tutto azzurro. ' uno dei rari, se non forse l'unico esempio, di colorazione così spiccatamente diversa. A livello di collezionismo queste varianti non hanno avuto nessun impatto, pertanto il valore di mercato è paritario e non dà quindi luogo a ingiustificate speculazioni.
  13. ymalpas

    [678/679] Jethro!

    Tanto per cambiare, queste due vignette provengono dalla pagina facebook "La leggenda di Tex", noto ritrovo di vecchi tradizionalisti, dove sono state postate qualche ora fa e assolutamente non dal sottoscritto! Esempio di scrittura GLBONELLIANA nel 2017 (non posto il messaggio originale per questioni di copyright, ma il riassunto è abbastanza fedele, trust me).
  14. ymalpas

    [678/679] Jethro!

    Io non sono ancora riuscito a capire, concretamente, cosa contesta a questa storia. a ) Jethro storia di sinistra ? b ) Jethro storia priva di avventura ? c ) Tex che stringe un patto di fratellanza con un jayhawker ? d ) Jethro una storia con un Tex in completa antitesi con i valori del personaggio glbonelliano ? e )Tex paladino che aiuta i negri invece di non intromettersi in una realtà ben definita come quella degli stati del sud ? Qualche mese fa sono stato tra i primi a denunciare una certa deriva "sinistroide" in "certe" storie di Tex e in particolare in una di Zamberletti che era incentrata più o meno su tematiche simili alla storia di cui stiamo discutendo. Tematiche TUTTAVIA affrontate da prospettive e con conclusioni diametralmente opposte. Jethro non è una storia di sinistra, è una storia di Tex. Tutto molto semplice. Su quella di Zamberletti continuo a conservare tutte le riserve. Il punto B che pretenderebbe criticare i due albi per mancanza di "avventura" o di "semplicità" per lasciare spazio invece a una storia sulle rivendicazioni sociali delle minoranze, presentate non in modo semplice e elementare ma confuso e arzigogolato, è una lettura CAPZIOSA. Il punto C non necessita nemmeno di essere discusso. Embè ? Il punto D parte dall'assunto che il Tex bonelliano e il Tex degli autori successivi siano diversi. Che siano in antitesi è un'idiozia. Nell'altro forum gli haters furbescamente giocano sulle sottigliezze per denunciare quello che loro definiscono illicitamente una radicale trasformazione del personaggio. Poveri loro, vedono solo quello che vogliono vedere, cioè quello che gli torna comodo, cioè quello che sposerebbe le loro sballate tesi, scritte ovviamente in completa malafede per screditare l'enorme lavoro di rivitalizzazione che un autore come Boselli sta portando avanti sulla testata. Sul punto E è lapalissiano il fatto che Tex intervenga in qualsiasi realtà egli si trovi a operare e lo faccia sempre in difesa di valori come la giustizia e indipendentemente dal colore della pelle di chi subisce le angherie. Dire che Tex è un cowboy sminuendo il fatto che sia un capo indiano e viva nella riserva, che su Tex gli indiani siano tutti buoni, che su Tex i negri vadano presi sempre e comunque a calci nella dentiera, e altre menate simili, si traduce con il NON CONOSCERE IL PERSONAGGIO. Come ampiamente dimostrato dalle citazioni di Paco Ordonez o di Magic Wind che puntualmente Texan ignora o declassifica a piacimento, ovviamente secondo un esclusivo criterio di comodità: la sua. Buon ritorno su TWO.
  15. ymalpas

    [678/679] Jethro!

    Il finale è malinconico per le foglioline ma non solo per le foglioline. Quelle ci sono anche nel Texone di Breccia e quello non è certo un albo malinconico. Ma quando si hanno dei preconcetti e tu ne hai parecchi, segui il mio consiglio e risparmiati i 3,50 euro mensili così come hai fatto negli ultimi anni e rileggiti le vecchie storie. Senza offesa, ma stai scrivendo un sacco di sciocchezze che dovresti leggerti.
  16. In realtà la storia di Capitanio era stata pensata solo per la serie regolare e diventa Texone solo nel 1994, cioè qualche anno dopo questo storico documento (che dovrebbe essere datato tutt'al più al 1992). Il quarto Texone della lista è invece quello di Nadir Quinto che non sarà mai pubblicato.
  17. ymalpas

    [678/679] Jethro!

    Kit Willer che "litiga" con Kit Carson, una nota di allegria dopo una notte di tensione, ma non solo. E' solo lo spunto che permette a Jethro una riflessione sull'unità dei pards che gli ricorda i bei tempi andati quando accanto a Tex c'erano lui e Corbett. Sembra di leggere quasi un retropensiero nel malinconico Jethro su come sarebbe stata la sua vita se il trio che mise a ferro e fuoco il Mississipi non si fosse sciolto, ma anche no. La seconda vignetta in cui Jethro afferma che Glenn è come se si fosse trovato lì tra loro, evidente allusione al racconto che ha appena fatto al proprio figlio, mette in evidenza il potere evocatorio legato alla memoria che è tale, cioè, da fare rivivere una persona cara, che non c'è più, per lo spazio di qualche ora legata al racconto. La scena, oltre che toccante, illustra anche una raffinata tecnica narrativa legata al flashback per cui è come se, proprio con la forza del ricordo, Glenn si fosse trovato realmente lì, accanto a loro, nello scontro decisivo contro i cowboys di Crane.
  18. ymalpas

    [678/679] Jethro!

    Mentre c'è chi perde tempo in altro loco a rinfocolare assurde e polemiche prese di posizione contro questa storia, mi sono riletto per l'ennesima volta il secondo albo e resto sorpreso e soddisfatto nello scoprire nuovi aspetti su cui avevo sorvolato. Parlavo di cinturoni slacciati e mi ero dimenticato che oltre a quella dello sceriffo c'è anche un altra sequenza in cui viene richiesto a Tex e Glenn di consegnare le armi, ovviamente quando il macchiavellico Landon Stevens, dopo il coup de théâtre dell'entrata in scena di Mary prigioniera, crede di avere ormai in pugno la vittoria e gli avversari. Accecato dall'odio, Stevens rapisce poi la ragazza e se non fosse un ostaggio tanto prezioso da consentirgli di raggiungere il villaggio (dove troverà manforte contro i rivoltosi) le dice che l'avrebbe data volentieri in pasto ai coccodrilli della palude! Non è un caso che muoia lui stesso invece finendo in pasto agli stessi coccodrilli, juste retour des choses d'ici bas, giusta "ricompensa" insomma che colpisce anche il dottor Beane, appeso a una fune dopo aver impiccato a sua volta nel corso degli anni non si sa quanta gente di colore. I personaggi negativi insomma muoiono secondo la dantesca regola del contrappasso. Ma è curioso notare, oltre al fatto che Tex lascia praticamente linciare il dottore, che lo stesso Beane è vittima del suo amatissimo camicione che nel momento in cui si appresta a una disperata fuga lo fa inciampare e lo consegna di fatto nelle mani degli odiati ex schiavi che da vittime sacrificali diventano boia: il camicione diventa nel momento della disfatta uno strumento che simbolicamente gli si ritorce contro. Ci sarebbe tanto da strappare un sorriso nel vederlo ruzzolare per terra se le pagine non avessero un impatto così drammatico. E' curioso leggere anche le medesime conclusioni cui giungono i pensieri di Stevens e Beane nel momento in cui sono costretti alla ritirata: per il dottore il ritorno al paese rappresenterebbe un modo di fare quello che nella sua mente ottenebrata dal pregiudizio razziale chiama "giustizia". Per Stevens, come detto poco sopra, il paese dovrebbe offrire soccorso per quella che lui chiama la sua "vendetta", mostrando cosi una impressionante labilità psichica per cui lui pretenderebbe di fare letteralmente piazza pulita dei negri e dei loro amici unionisti. Chiedendo a Borden nel mio precedente messaggio di una nuova possibile storia con Glenn, le pagine finali della storia davano già una risposta chiara: Tex dice che quella era stata l'ultima volta in cui i tre si erano trovati insieme. Quando Corbett chiede nella penultima tavola a Tex se si rivedranno, questi gli risponde con un "Quien sabe" che sembrerebbe possibilista se non leggessimo nell'ultima pagina un inequivocabile "adios" pensato da Tex nel guardare l'amico che si allontana sempre di più tra l'erba alta della prateria. Ma quanto sono belle nella loro malinconia queste due pagine che rasentano la poesia non sarà mai sufficientemente detto.
  19. ymalpas

    [678/679] Jethro!

    Si, scrivendo "Tex ha avuto ragione su di lui" pensavo proprio alle critiche formulate, non in questo forum, sull'orrida "stretta di mano" tra Tex e Corbett. Ma è anche colpa tua, quando a pagina 12 e 13 Tex non consegna le armi allo sceriffo (una delle cose più criticate dell'ultimo Nizzi), cos'altro vuoi che trovino da sputtanare? Una slacciatina di cinturone ogni tanto dovresti concedergliela, no ?
  20. ymalpas

    [Texone N. 32] Il magnifico fuorilegge

    Il titolo suggerisce implicitamente quello di lavorazione del film di Leone "Per un pugno di dollari" che era per l'appunto "il magnifico straniero". Protagonista del film è un cavaliere solitario, Joe, che giunto in una cittadina posta sul confine messicano, approfitta con un abile doppiogioco della lite tra le famiglie dominati (i messicani Rojo e gli yankees Baxter), riportando alla fine la giustizia in quella contrada. Ma il titolo del 32° Texone è anche quello di un vecchio film del 1951 di W. Russell, di cui vedete sotto la locandina: Il film, ambientato dopo la guerra di successione , vede il protagonista Clanton, dapprima impegnato a combattere i fuorilegge del sudovest, finire dietro le sbarre di una cella per un vile tradimento, liberato poi grazie all'aiuto di una figura amica, diventare infine un fuorilegge solo per vendicarsi. Come trama ricorda quella dell'albo "Fuorilegge". Se ci saranno delle reminiscenze tratte da questi due film è ancora presto per dirlo, sta di fatto che già dal titolo questo Texone si preannuncia ricco assonanze!
  21. ymalpas

    [678/679] Jethro!

    A proposito, credi in futuro di poter escludere una nuova storia che veda protagonista il nostro Glenn Corbett ? In effetti, è difficile pensare che dall'epilogo di questa storia al funerale dello stesso Corbett cui abbiamo assisitito ne "La grande invasione" i due non si siano più rivisti. Inoltre il Corbett di questa storia, con l'esuberanza della sua caratterizzazione, non meriterebbe una storia in cui ci viene mostrato che Tex ha "pienamente" avuto ragione a su di lui (anche se implicitamente questo è stato detto già nella prima storia) ? Una terza storia completerebbe, insomma, l'evoluzione del personaggio e non è detto che questa tua idea sugli unionisti non possa vederlo tra i protagonisti. Mastantuono, che dovrebbe aver finito il cartonato, magari non vede l'ora di ridisegnarlo!
  22. ymalpas

    [678/679] Jethro!

    Si, resterebbero esclusi. Quando ho avuto l'idea di inserire dei mini sondaggi anche sui personaggi ho dovuto fissare delle regole molto elementari. Tra queste, l'esclusione di personaggi che ritornano e magari creati da altri autori. Però sono regole che, volendo, si possono rivedere. Per me tali personaggi partono con un evidente vantaggio sugli altri nuovi: a ) il lettore già li conosce; b ) è curioso di rivederli all'opera; c ) beneficiano già di una loro caratterizzazione che nella seconda o terza storia può essere affinata. Apriamo subito un topic per discuterne, comunque. E' vero, è il personaggio più riuscito della storia, maiuscolo. Per una volta vorrei evitare delle polemiche ma ieri sera mi sono letto i commenti dei soliti Lucero e Michela su TWO, solo per la curiosità di sapere in che modo avrebbero recensito questa storia e sono rimasto cosi Ora, le critiche di lei mi sono sembrate più che altro pretestuose, riguardano infatti la prolungata assenza di Tex dalla riserva tenuto conto che ha un figlio in fasce. Per l'appunto la prima osservazione che mi sentirei di muovere è che Tex non è "madre". Fino a non molti anni fa poi, almeno nella mia terra, era consuetudine che le famiglie che lavoravano fuori dalla Sardegna lasciassero la loro prole accudita dai nonni, restavano senza vedere i propri figli anche per un anno: è il caso dopotutto di Kit Willer. Più legittimità mi sembra avere invece la critica di Lucero sul Tex fine conoscitore di uomini che si accompagna a una canaglia, per quanto vuoi simpatica, come Corbett. Qui mi sentirei di dire che Tex, a conti fatti, si limita solo a ottenere la grazia e tirar fuori dalla gattabuia un personaggio che si è riscattato. Poi mentre è in viaggio verso l'est con Jethro è raggiunto dall'esuberante Corbett ma è una scelta di quest'ultimo. Idem, le pagine finali suggeriscono una separazione definitiva. Corbett ci prova parlando del Messico, Tex gli pronone un qualcosa di impossibile come la riserva navajo. I due personaggi non sono destinati a diventare una coppia fissa e ci sono chiaramente un sacco di perché. Tex non ha mai dubbi, nel corso della storia, sulla natura "oltre le righe" del suo compagno di viaggio. Lo stesso Tex non è uno stinco di santo, specie all'epoca ( ma tant'è molti continuano a leggere nel personaggio solo sbirro che non è ). Tex che agisce da coadiuvante, tiene comunque sempre a bada l'amico (che gli ha pure salvato la pelle), e l'unica volta che Corbett la fa fuori dal vaso uccidendo il ragazzotto (ed è anche l'episodio che massimamente è contestato nell'altro forum) tutto avviene lontano dagli occhi di Tex e certo Corbett non glielo va a spiattellare. Se la coppia Tex e Corbett è destinata quindi inesorabilmente alla separazione e la coppia che si formerà è quella con Kit Carson, questo è chiaramente dovuto a tutti questi fattori. Non ci vedo nessuna incongruenza.
  23. ymalpas

    [678/679] Jethro!

    In totale disaccordo con questa tua affermazione, io ho votato Beane e non lo ritengo un personaggio mediocre. E il Corbett di questa storia quanto beneficia in realtà del suo "passato" ? A mettere anche i personaggi "vecchi" si crea disparità: per esempio Lupe sarebbe già la vincitrice del sondaggio della prossima storia che non abbiamo ancora letto: la scommessa semmai è rappresentata da sua figlia e se lei sarà un personaggio mediocre aspettiamo di leggerla la storia!
  24. ymalpas

    [678/679] Jethro!

    Si votano solo i personaggi nuovi, mai apparsi nella serie. Il voto è alla miglior nuova creazione! Altrimenti vincerebbero sempre gli stessi!
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