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ymalpas

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  1. ymalpas

    [678/679] Jethro!

    Nel nuovo albo, a pagina 25, Landon entra nel saloon vestito con l'uniforme sudista e dà luogo a un siparietto in cui recita la parte dell'uomo deciso a seppellire il passato. Corbett descrive la sua apparizione come una "mascherata" e nell'ultima vignetta Tex definisce il gesto della sciabola lasciata cadere sul pavimento come "molto teatrale". Avevo dedicato alla teatralità del primo albo un messaggio (che potete leggere nelle pagine precedenti) senza avere la certezza di aver azzeccato la tesi. Cosa ho vinto ? Nella serie di Tex non sono mancate le figure di ufficiali sudisti tratteggiati malinconicamente dai vari autori. Leslie Walcott è un nemico di cui Tex riconosce il valore. John Butler gli salva la vita nel decimo texone anche sospettando in cuor suo che Tex parteggi per il nord. Nell'almanacco "Glorieta Pass", nonostante la giubba grigia, Beau Danville è un gentleman con cui Tex fraternizza. Stessa cosa avviene con il John Rickfield protagonista della storia "La sentinella". L'ambiguo Fremont, il sudista del texone wilsoniano "L'ultimo ribelle", è un personaggio che anche lui ispira simpatia e che non manca di coraggio e risolutezza. Landon Stevens è diverso da tutti costoro: per la prima volta un ufficiale sudista non suscita in noi nulla di positivo a livello di sensazioni. Uomo delle piantagioni, colto e raffinato come esigeva allora il dettame della vecchia nobiltà del sud, ma anche profondamente segnato dall'esperienza della guerra civile, non solo nell'animo ma anche nel volto. Dovrebbe essere il più intelligente, si rivela infine il più clownesco e vile, un vero bastardo insomma che si nasconde dietro una gonnella che per di più minaccia con la sciabola puntata alla gola. Anche se solo un fiancheggiatore del Klan, è lui che detta la linea a Beane di cui condivide l'odio nei confronti dei neri, nelle sue piantagioni ancora ridotti in schiavitù, un leader con la giubba grigia per la prima volta su Tex interamente votato al male. Il dottor Beane è indubbiamente un personaggio di primo piano nella storia. La caratterizzazione grafica che ne dà Mastantuono è perfetta: un vecchio, con la barba fluente alla "babbo natale" che trasmette con la sua (falsa) bonomia una certa empatia al lettore. In realtà, come Stevens, non è l'uomo che dà a vedere, ha invece un'animaccia nera che si materializza, istrionicamente, ogni volta che indossa la maschera, cioè il cappuccio del Klan. Insisto sulla teatralizzazione come una delle chiavi di lettura della storia. La sua morte è dantesca: dopo aver impiccato ai rami di un albero non si sa quanti neri, finisce appeso lui stesso per mano dei detestati braccianti di colore. Lo sceneggiatore preferisce mostrarcelo già morto in una delle pagine tra le più violente di Tex che ci sia mai capitato di leggere: certo Tex forse avrebbe impedito il linciaggio, ma quale spezia avrebbe rappresentato per la storia una sequenza in cui i deboli e vessati fanno giustizia di uno tra i maggiori responsabili delle loro angherie ? E' una storia in cui Tex non primeggia, ma una storia in cui lo sceneggiatore eccelle nel presentare un trio di solisti, per molti versi anch'esso inedito nella serie. Corbett sembra rubare la scena spesso e volentieri ma in realtà anche Jethro, caratterialmente più sommesso, gioca in fondo tutte le sue carte. E Tex per una volta agisce da semplice coadiuvante, in diverse occasioni sposando delle linee di condotta che sono lontane dal convincerlo. Ma è anche un Tex che non fa dei passi falsi, anzi. Mi spiego meglio: c'è una sequenza capitale in cui Landon stringe la mano a Corbett e stringe la mano a Jethro: Boselli lo tiene opportunamente lontano dalla mano di Tex. Sembra un dettaglio da niente e invece è il dettaglio che ci mostra come sia Corbett sia Jethro siano infinitamente lontani dall'avere la caratura di Tex. Su dettagli di questo tipo si fonda l'aureola di grandezza che, albo dopo albo, si è guadagnato il personaggio. Non è facile scriverle pagine come queste, plauso a Boselli che l'ha fatto. Per il momento è tutto.
  2. Come soluzione mi sembra improbabile. La polizia di Frisco avrà pure cercato di recuperare il cadavere o no ? Non trovandolo dove era precipitato avrà setacciato a tappetto tutta la zona, come minimo sindacale. Boselli ha sicuramente pensato a qualcosa di più originale. Certo che la Tigre, che nei precedenti episodi si era segnalata nella sua scaltrezza nel prepararsi una sicura via di fuga, qui arriva al faccia a faccia con Tex. Se il trasformismo era un'altra delle sue peculiarità, penserei a qualcosa tipo una sostituzione, ovvero il personaggio che si è schiantato sulla roccia è solo un sosia.
  3. ymalpas

    [678/679] Jethro!

    Aggiunti i sondaggi alla storia!
  4. Potevi seguire la sfilata in Tv sul canale Videolina! Comunque meglio che ti sia concentrato sul finale del 700esimo numero di Tex! Sperando che sia all'altezza del n. 600, sembra ieri che lo abbiamo letto.
  5. Comunque guarda un po' tu che belle anteprime ne saltano fuori da un topic come questo puramente speculativo
  6. Sarà mica la Tigre il vecchio nemico ?
  7. Una nota assolutamente non canonica. Fa fede solo il testo, mica le introduzioni degli editori, ci mancherebbe. D'altronde anche a prendere per buona la data del 1858, in nessuna delle sequenze che compongono l'albo è suggerita l'idea di un Tex fuorilegge. Nel flashback, anzi, l'idea è che Tex stia ancora nel ranch paterno, ma già sogni di evadere da quella realtà per vivere l'avventura. Per cui flashback ambientato nel 1858, padre e fratello ancora vivi, e seguito nel Montana ambientato diversi anni dopo, ma prima che diventi fuorilegge. Così tutti i dati tornano.
  8. Io ho infatti messo Nizzi & ? A dire il vero non abbiamo nessuna conferma che la storia di Nizzi per la serie regolare possa vedere il ritorno della Tigre Nera, sono solo speculazioni. Ma forse il buon Monni ne sa qualcosa più di noi ma non può sbilanciarsi troppo con le anticipazioni...
  9. ymalpas

    [Texone N. 32] Il magnifico fuorilegge

    Eliminato il riferimento al 1866 e alla guerra civile.
  10. ymalpas

    [Texone N. 32] Il magnifico fuorilegge

    Guarda, per me vale la cronologia elaborata da Monni. In base alla cronologia boselliana, ovvero quella che tu preferisci, può valere anche il 1858.
  11. ymalpas

    [Texone N. 32] Il magnifico fuorilegge

    Grazie. E' una mia personale elaborazione . Approfitto per segnalare che sulla lavorazione di questo texone era stato aperto un topic qualche anno fa: The magnificent Outlaw
  12. Uscita : 20 Giugno 2016 Testi: Mauro Boselli Disegni: Stefano Andreucci Audace e solitario, ricercato dalla Legge, Tex cavalca in sella al fedele Dinamite tra i monti selvaggi dell'Arizona, per difendersi da una falsa accusa, sgominare intere bande di desperados e comancheros, salvare fanciulle in pericolo e incontrare (per la prima volta) Cochise dei Chiricahuas!.... © Testi e immagini SERGIO BONELLI EDITORE
  13. ymalpas

    [680/681] La pista dei Forrester

    L'uscita della storia era in programma nelle news del gennaio 2016, infatti, come ultima storia dell'anno, cioè prevista in edicola per il novembre e dicembre 2016 e poi sostituita dalla storia di Boselli & Civitelli con il ritorno di Yama. Quindi Filippucci ha impiegato poco più di tre anni e mezzo per 220 tavole, con una media mensile di cinque o sei tavole, piuttosto bassa.
  14. ymalpas

    [680/681] La pista dei Forrester

    E' vero, per il resto il solito Filippucci, dal tratto molto originale e per me abbastanza gradevole. La copertina di Villa per una volta non parrebbe spoilerante, sembra riprendere infatti la sequenza iniziale dell'arrivo (non di Tex e del figlio) dei Forrester a Kyle Creek. Della storia sono circolate in rete pochissime tavole, con le due di ieri ne conto in tutto otto. Tra queste figura la prima tavola che riporta anche la data di inizio dei lavori, ovvero il 24 ottobre 2012, il che ci dice che il disegnatore ha impiegato oltre quattro anni a disegnare le 220 tavole. Il titolo di lavorazione era "La legge dei Forrester", poi leggermente cambiato nel finale "La pista dei Forrester", sicuramente perché i tre fratelli, che spadroneggiano a sud del Rio Grande, sono forse dei banditi con minori pretese rispetto a quanto suggerirebbe un simile titolo, imo troppo grandioso, che ricalca peraltro quello di una vecchia storia del ranger di Mauro Boselli: "La legge di Tex". Delle altre tavole in anteprima, vediamo che oltre a fronteggiare i tre, Tex avrà a che fare anche con dei bandidos che probabilmente hanno preso di mira un ranch in cui si trova anche la giovane donna con cui Kit Willer potrebbe legare d'amicizia e forse anche più. La storia mi sembra dunque abbastanza classica nel suo plot e non sarà certo il tanto atteso capolavoro di Ruju su Tex, una storia però, come le precedenti dell'autore nuorese, che dovrebbe lasciarsi leggere con piacere.
  15. ymalpas

    Titoli Di Lavorazione

    Aggiunto anche il titolo di lavorazione della storia di Ruju e Filippucci che leggeremo a giugno.
  16. Soggetto e sceneggiatura: Pasquale Ruju Disegni: Lucio Filippucci Periodicità mensile: Giugno / Luglio 2017 Inizia nel numero 680 e finisce nel numero 681 A sud del Rio Grande, Tex e Kit Willer avranno a che fare da una parte con tre fratelli criminali, i fratelli Forrester, e una posse di sanguinari messicani dall’altra! © Testi e immagini della Sergio Bonelli Editore.
  17. ymalpas

    [511/512] Ritorno A Culver City

    Da una vecchia intervista del 2004, ormai introvabile in rete, di M. Bilancioni a Civitelli: Per “Ritorno a Culver City” avevi pensato alla presenza di un nipote di Tex. Come mai quest’idea – secondo noi ottima – è stata bocciata? Sì, io l’avevo buttata lì, però in effetti anche Nizzi, che pure l’aveva apprezzata, aveva delle perplessità: la casa editrice sta molto attenta a non inserire personaggi nuovi prima di averli molto discussi in redazione. Nella mia idea di partenza, il vecchio giudice aveva adottato come suo un bambino che era figlio di Sam Willer, che aveva una donna con cui non si era ancora sposato. Poi lo avevano ucciso e solo dopo lei aveva scoperto di essere incinta. Il giudice sa che il ragazzo è figlio di Sam e glielo rivela quando è in fin di vita. Il ragazzo allora va a Culver City a ritrovare le proprie radici, appena scoperte. Però era un’idea un po’ rischiosa, in effetti: Tex ha una struttura molto rigida, è difficile fare innovazioni unilateralmente, bisognerebbe discuterle prima con l’editore e il direttore.
  18. Se, come vuoi suggerire, sono quattro albi, ciò potrebbe dire che la pubblicazione potrebbe essere anticipata addirittura di qualche mese e trovare spazio tra il 695 e il 700. Ricordo bene peraltro di aver letto su facebook (sito ufficiale) che questa storia era stata messa in programma immediatamente dopo il 700.
  19. Questa non dovrebbe essere di Faraci? Si, è un semplice refuso. L'ultima di Faraci per la serie regolare. Due triple all'anno, come minimo. In realtà solo l'anno prossimo dovremmo avere un'unica tripla con Erebus. Semmai è proprio questo il dato interessante che emerge da questo elenco: la presenza ormai stabile di triple. Senza contare che non mancano ora i disegnatori da tre albi (Mastantuono, Dotti, Biglia, Andreucci, Rubini e anche Del Vecchio). Un ulteriore passo avanti potrebbe essere rappresentato da storie che si pongano sul solco della continuity. Non ho resistito, per esempio, a mettere vicino la storia di Manfredi e Bocci con El Morisco con quella di Mefisto dei Cestaro anche se in effetti quest'ultima non abbamo idea di dove possa essere ambientata.
  20. Questo topic è pensato per offrire una panoramica delle storie di Tex che si succederanno dal 2019 al 2022. Ho pensato di fare un po' di ordine tra i vari titoli in lavorazione e di elencare le uscite in base a delle previsioni basate sui tempi di ultimazione delle varie avventure. Stabilire delle scalette rappresenta sempre un azzardo, per cui vorrei che la vostra attenzione non si soffermasse tanto sull'alternanza dei vari titoli, alternanza soggetta a troppe variabili per essere studiata oggettivamente, ma che con questo topic si cercasse invece di fare le prime valutazioni su quella che inizia a delinearsi come l'impronta che il curatore Boselli sta imprimendo alla serie. Per questo motivo vorrei inizialmente soffermarmi su un ristretto numero di storie, da qui fino al febbraio 2019, che precedono il numero 700 e che anch'esse rientrano a pieno titolo nell'esperienza gestionale di colui che è anche il principale sceneggiatore di Tex. Le storie fino al 700. 682 - 683 ( agosto - settembre 2017 ) - LUPE (Boselli & Piccinelli) 684 - 685 ( ottobre - novembre 2017 ) - CUORE APACHE (Ruju & Ginosatis ) 686 - 687 ( dicembre - gennaio 2018 ) - STORIA "INVERNALE" (Ruju & Font ) 688 - 690 ( febbraio - aprile 2018 ) - EREBUS (Boselli & Bruzzo) 691 - 692 ( maggio - giugno 2018 ) - SANGUE MISTO (Faraci & Venturi) 693 - 694 ( luglio - agosto 2018 ) - "RITORNO DI PROTEUS" (Ruju & Ramella) 695 ( settembre 2018 ) - "STORIA DEI 70 ANNI: TEX CONTRO MALLORY" (Boselli & Ticci) 696 - 697 - ( ottobre - novembre 2018 ) - "STORIA DEL MOJAVE DESERT" (Manfedi e Nespolino) 698 - 699 - ( dicembre - gennaio 2019 ) - "STORIA DI SEIJAS" (Boselli & Seijas) Da quello che si evince da questa tabella un certo spazio sarà lasciato anche a Ruju e in parte a Manfredi. Con ogni probabilità leggeremo la storia del ritorno di Proteus, già da tempo in lavorazione, che andrà a sommarsi al ritorno di Lupe previsto per quest'estate. Ho spostato "Erebus" di qualche mese dal momento che Bruzzo è in forte ritardo per lasciare spazio invece alle storie di Font e di Ginosatis (già ultimate da tempo). Difficile inserire una storia tripla anche per via del numero del settantennale (servirebbe infatti una storia di un albo, per esempio "Chicago" di Ruju e Repetto che però risulta ancora in stand-by). Passiamo dunque alla fascia 700. Le storie dal 700 in poi. 700 - ( febbraio 2019 ) - TEX 700 "RITORNO DI TESAH" (Boselli & Civitelli) 701 - 703 ( marzo - maggio 2019 ) - MANHATTAN (Boselli e Dotti) 704 - 705 ( giugno - luglio 2019 ) - SULL'ORLO DELL'ABISSO (Ruju & Rossi) 706 - 708 ( agosto - ottobre 2019 ) - GUATEMALA (Ruju & Biglia) 709 - 710 ( novembre - dicembre 2019 ) - "STORIA HORROR COL MORISCO" (Manfredi e Bocci) 711 - 712 ( gennaio - febbraio 2020 ) - "TEX CONTRO MEFISTO" (Boselli & Cestaro) 713 - 715 ( marzo - maggio 2020 ) - "LA FIGLIA DI SATANIA" (Boselli & Benevento) 716 - 718 ( giugno - agosto 2020 ) - SULLE RIVE DEL MISSISSIPI (Manfredi & Rotundo) 719 - 720 ( settembre - ottobre 2020 ) - "TEX CONTRO LA TIGRE NERA (Nizzi & ? ) 721 - 722 ( novembre - dicembre 2020 ) - "STORIA DOPPIA DI COSSU" (Ruju & Cossu" 723 - 724 ( gennaio - febbraio 2021 ) - "STORIA DI VENTURI CON RITORNO DI VECCHIO NEMICO (Boselli & Venturi) 725 - 727 ( marzo - maggio 2021 ) - "STORIA TRIPLA DI RUBINI" (Boselli & Rubini) 728 - 729 ( giugno - luglio 2021 ) - "STORIA DOPPIA DI FONT" (Ruju & Font) 730 - 732 ( agosto - ottobre 2021 ) - "BARBANERA" (Boselli & Andreucci) 733 - 735 ( novembre - gennaio 2022 ) - "EPILOGO CICLO MEFISTO YAMA" (Boselli & Civitelli) Da quel che è noto la storia di apertura della fascia 700 dovrebbe essere propria la tripla incentrata sul ritorno del Maestro. Ragionevolmente leggeremo nel corso del 2019 almeno un'altra tripla e dovendone scegliere una tra le tante opterei per l'avventura che da Chihuahua porterà i nostri pards, in compagnia dell'immancabile Montales, in Guatemala (testi di Ruju e disegni del veloce Biglia). Completo con la storia horror di Manfedi e Bocci. Nel 2020 punterei nuovamente su due triple: quella di Benevento sulla figlia di Satania e quella di Rotundo ambientata in Louisiana. Nel 2020 leggeremo sicuramente anche il ritorno di Mefisto illustrato dai Cestaro. Perché così tardi per una storia di due albi ? E' ragionevole sospettare un certo ritardo data l'estrema lentezza dei fratelli Cestaro, chiaramente Boselli pubblicherà la storia non appena sarà pronta! Nel tardo 2020 potremmo forse leggere anche del ritorno della Tigre Nera, specie se la storia è in due albi (in tre anni dovrebbe essere pronta). Nel 2021 troveranno sicuramente spazio almeno altre due triple. La prima è quella di Rubini e Boselli, l'altra quella di Andreucci e (ancora) Boselli sul ritorno di Barbanera. Dovrebbe trovare spazio nell'annata anche la storia in lavorazione di Ruju e Font, quella di Boselli e Venturi. L'ultima storia che ho messo in programma (anche perché non ce ne sono altre) è quella di Boselli e Civitelli che chiuderà il ciclo di Mefisto. Per me non andrà in edicola prima del 2022, ma chissà non riesca a trovare spazio anche qualche mese prima. Le storie dal 735 al 750 sono ovviamente ancora da mettere in lavorazione (mettiamone in conto almeno una di Ticci, Dotti, Piccinelli, Acciarino, Mastantuono, Del Vecchio e forse Biglia). Magari i dati sulle uscite risulteranno alla fine tutti sballati, però mi interessava avere una visione d'insieme e nonostante la vaghezza delle ipotesi, cercare di ponderare ciascuna annata: tutte mi sembrano ricchissime di aspettative e tali da preconizzare un ritorno a livelli altissimi, cui contribuiranno ritorni eccellenti, ambientazioni e tematiche davvero speciali!
  21. ymalpas

    [511/512] Ritorno A Culver City

    Non dimentichiamo che questa storia, nata da un soggetto civitelliano, fu condizionata (per usare un eufemismo) dall'editore, poco propenso a lasciare troppo spazio a pagine che raccontassero del passato di Tex. Nizzi non aveva mano libera. Gli interventi redazionali, tanto auspicati al tempo da certi lettori, certo non mancavano e non tutti erano volti a migliorare, purtroppo, le sceneggiature di Nizzi. Così col bianchetto si cancellavano le date impresse da Civitelli sulle lapidi. La storia successiva ci suggerisce con il suo finale ignobile, laddove nell'originale nizziano era perfettamente texiano, che la riscrittura redazionale era più attenta a non sollevare casi incresciosi, mantenendosi cioè in linea con la correttezza politica. Nizzi fu censurato e chissà quante volte. Occorrerebbe fare un raffronto tra le sue sceneggiature dattiloscritte e ciò che poi è andato in edicola. Ricordo che ai tempi dell'uscita dell'albo del sessantennale Civitelli era preoccupato che la vignetta del bacio con Lilyth venisse censurata. Qualche ricordo di apprensione ce l'ho anche di storie di Boselli. Sì, la scena del ranch paterno è piuttosto fredda, ma non affrettiamoci a dare tutte le colpe a Nizzi.
  22. ymalpas

    [561/562] Soldi Sporchi

    Il Tex musone e antipatico così come la sequenza della fuga dei due dal trading post non è che si possa imputarli tutti a Nizzi. Il disegnatore avrebbe dovuto interpretare meglio le indicazioni della sceneggiatura, non ci pensi?
  23. ymalpas

    [561/562] Soldi Sporchi

    Il lungo e articolato commento del pard Pecos non può non ricordarmi certi messaggi che su Nizzi ho letto in passato fino allo sfinimento. Un tipo di analisi volta all'esclusiva ricerca di assurdità, quando sono evidentemente tali, può essere esteso a qualsiasi storia con risultati tutti da verificare. L'ultima di Faraci sul ragazzo rapito, per esempio, mostra paurosi buchi narrativi, scelte irrazionali dei personaggi, plot pilotato, protagonisti (Tex e Carson) in secondo quando non in terzo piano, dialoghi ridotti all'osso (che per i nemici dello spiegazionismo saranno ottima cosa, ma a me mi fanno soppesare l'albo e chiedermi se alla mia età e data la mia professione posso ancora permettermi di uscire dall'edicola con 'ste letture infantili. Sempre in tema di spiegazionismo, voglio ricordare che la ripetitività di situazioni, dialoghi, ecc sono un carattere primario del fumetto Tex, rileggetevi il saggio esemplare di Ercole Luccotti). Eppure a me la storia di Faraci tutto sommato è piaciuta, perché poi dovrei dirne peste e corna nonostante riconosca che non è strutturalmente perfetta, non mi trovo in compagnia dei beduini twoiaini, non devo compiacere nessuno. Per fortuna ho riacquistato quella facoltà che avevo dolorosamente perduta di leggere un albo di Tex senza farmi troppe seghe mentali, per cui per me Soldi sporchi è una buona storia, senza troppe pretese, una storia non impeccabile ma per cui Nizzi non deve certo arrossire (altre sono le avventure che tradiscono il personaggio nel peggiore dei modi). Il dialogo citato da Pecos come esempio negativo, quello dell'incontro dei pards a Sandy Well, è un semplice scambio di battute tra persone evidentemente abituate a tirarsi dai pasticci con una sana dose di ironia nella quale specchiarsi, quante volte da bambino non riuscivo a capacitarsi della durezza di certe parole rivolte da Tex al vecchio Carson... Ci ho messo degli anni a capire che quello era semplicemente lo spirito dei personaggi, dettato dal suo autore. Ricordate: il giorno in cui leggerete delle smancerie, sarà venuto il momento di chiudere con Tex.
  24. ymalpas

    [561/562] Soldi Sporchi

    Se ne era parlato nei giorni scorsi come di una storia del Nizzi da dimenticare. Non ricordo esattamente chi la riportava tra le "amenità dell'ultimo Nizzi, mi sembra tuttavia il caso di spendere qualche parola in suo favore. Letta al momento della sua uscita in edicola, l'ho ripresa in mano per una lettura che mi ha confermato come sia tutt'altro che scandalosa. Paragonata a certe recenti letture inedite, senza citare i soliti nomi, merita senz'altro una riabilitazione nella memoria texiana, mostra soprattutto come l'iniziativa di Boselli di richiamare dalla pensione lo sceneggiatore modenese possa essere davvero l'idea giusta per riportare la giusta dose di texianita vecchio stampo sul mensile. Diciamocela tutta, i tanto contestati origlioni e lo spiegazionismo eccessivo che costituiscono i principali difetti imputati a questa storia sono artifizi letterari cui l'autore dovrebbe mettere freno, ma l'atmosfera classica texiana che si respira in queste pagine è qualcosa d'inconfondibile per i lettori della vecchia generazione, nessuno dei nuovi sceneggiatori mi è parso in grado di suggerire la giusta empatia tra i due pards e la solita rappresentazione che viene contestata a Carson di "rincoglionimento" va catalogata per quello che è, ovvero un deliberato tentativo calunnioso da parte di un nutrito gruppo di lettori estremisti di delegittimare il lavoro di un autore che tanto ha dato a Tex, e che sul forum rivale ma anche sul sito specializzato di ubc (ma la penne sono le medesime) ha trovato il modo di spargere fiele, influenzando purtroppo molti e molti lettori che negli anni si sono avventurati nella lettura delle loro divagazioni. Mi fa sorridere una discussione sul rivalutare Nizzi, non ci ho partecipato, cosa dovrei dire... per diverso tempo mi sono fatto fregare anche io nel dare giudizi negativi, ma ora è tempo di dire che le storie veramente obbrobriose non si contano sulle dita di una mano e Nizzi ne ha scritto più di cento. Nel panorama attuale dove il solo Boselli, inesauribile, sforna storie sopra la media, vogliamo iniziare a discutere di Ruju (che mi fa strappare i capelli una volta ogni dieci storie e i cui due texoni sono tra i più deludenti pubblicati), di un inconsistente Faraci (capace di scrivere appena un paio di storie degne di nota), di un Manfredi (convincente finora solo nei color e cartonati)... beh se il curatore vede ancora qualche possibilità in questo ottantenne "manierista" invece di chiamare subito in pianta stabile sul mensile un Recchioni (per citarne uno) forse è che siete voi a dover rivalutare le vostre conclusioni su una storia come "Soldi sporchi" che a me ha personalmente divertito per un paio di ore. Ve ne consiglio dunque una serena rilettura lontana da idiosincrasie che non avevate nel vostro patrimonio genetico e che virali si sono infiltrate dentro di voi.☺
  25. ymalpas

    [678/679] Jethro!

    SUICIDAL TENDENCIES Alla terza o quarta rilettura dell'albo, il che è per me notevole, mi sono soffermato sulle prime 24 pagine che costituiscono nell'universo texiano un'anomalia o quasi: è infatti assente Tex e tutto lo spazio è lasciato al personaggio cui è intestato l'albo. Ora cosa ci dicono queste pagine ? Nessuno ne ha parlato finora o comunque non a sufficienza. Sono pagine crepuscolari, dominate da un assoluto pessimismo. Jethro è solo l'ombra dell'uomo d'azione che fu, dell'uomo che cercava giustizia per se e per quelli come lui con la pelle nera. Che ne è delle parole per cui se uno dei tre si troverà in difficoltà gli altri interverranno ? Non è certo l'orgoglio che impedisce questa volta a Jethro di chiamare in suo aiuto Tex contro un gruppo di appena venti uomini che per il nostro rappresentano una sciocchezza. Sembra in realtà di leggere tra le linee delle aspirazioni suicide nel personaggio, suicidal tendencies, desideroso di mettere in salvo il figlio ma anche di ricongiungersi alla moglie. Nell'incontro con la famiglia di Tom Caldwell a pagina 86 c'è tutto perché il personaggio possa rigenerarsi: una nuova moglie, Mary, sorella della precedente e un fratellino, Samuel, che non può non ricordargli il fratello minore impiccato dal Klan. Ora, sconfitto il Klan, la nuova famiglia si sposta dal Mississipi (il Nilo) in un piccolo ranch dello Utah (la terra promessa), quasi un esodo (biblico), dove crea un giardino nel deserto (come gli ebrei in Palestina): quale migliore metafora della vita ? Il Jethro che incontriamo vent'anni dopo è però un uomo finito, stanco, desideroso di morire pur vendendo cara, s'intende, la sua pelle. Ma è un uomo indurito chiaramente votato al suicidio che non ha più voglia di combattere per la sopravvivenza. Dell'antica voglia di rivalsa rimangono solo le belle storie che racconta di continuo al figlio e in particolare quella in cui con i due amici bianchi sconfisse i klansmen, ma questo è uno sguardo al passato che esclude qualsiasi finestra aperta sul futuro. Un personaggio così non l'avevamo mai visto su Tex, non c'è spazio per il nichilismo nel tardo west ottocentesco. Dopo aver guardato crescere il figlio, tutto l'universo si è spento intorno a lui con la morte dell'amata moglie. Ma possibile che il pensiero che il figlio presto si sposi e gli dia dei nipoti, rigenerando così il suo sangue, da solo non basti a fargli contemplare un serena vecchiaia ? Per una visione cristologica di Jethro, il redentore e castigatore dei malvagi, tutto questo pessimismo pare denunciare anche la sconfitta totale delle aspirazioni dei neri in un Sud che continua, a distanza di secoli, a rimanere profondamente radicato nelle sue convinzioni razziste. Il problema non è stato posto ma quanto spazio resterà alla fine del secondo albo per Jethro ? Sembra già di vederlo morto, a meno che Tex, che con lui condivide la stessa tragedia familiare, non riesca come al solito a cambiare le carte in tavola.
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