Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

Dix Leroy

Ranchero
  • Contatore Interventi Texiani

    1485
  • Iscritto

  • Ultima attività

  • Giorni con riconoscenze

    43

Messaggi pubblicato da Dix Leroy

  1. 1 ora fa, MacParland dice:

    Mi dispiace smentirti, ma non rimuoveranno mai la continuity, almeno su questa serie. 

    Non ci sono sceneggiatori in grado di continuare la serie dopo Boselli, e poi, come detto nelle ultime interviste: hanno già pianificato quasi tutto fino alla fine della guerra di secessione.

     

    Nonostante sia così a me irrita moltissimo. Significherebbe che Bonelli aveva omesso storie molto più importanti di quelle effettivamente raccontate. Sarebbe come scoprire che mio nonno  per tutta la mia infanzia mi raccontò fino alla noia racconti della sua giovinezza a volte interessanti per poi scoprire che era sbarcato sulla Luna un mese prima di Amstrong...

    Comunque non intendevo rimuovere la continuity, ma non riallacciarsi periodicamente a storie passate e tenere tutto sul vago. Ossia quel che abbiamo letto sulla serie regolare rimane.

    Questo è il giovane Tex di Boselli, l'altro era il giovane Tex di Bonelli.

  2. 19 minuti fa, Diablero dice:

    In realtà non è altro che lo stesso fenomeno che si verificava con le strisce, che erano proprio scritte così: singole puntate, con un riassunto puntate precedenti e un cliffhanger alla fine.

     

    Quante volte hai sentito qualcuno dire (o magari l'hai pensato anche tu) che le vecchie storie di Tex sono pesanti da leggere, e poi c'è un agguato o un serpente a sonagli ogni 10 pagine, etc etc?

     

    E quanti, leggendo l'attuale ristampa anastatica, si sono resi conto che leggere quelle storie nel formato in cui erano concepite, cioè striscia per striscia, fa tutto un altro effetto?

     

    Questo tipo di narrazione non è una novità moderna ed estranea, è un ritorno al "giovane tex", anche nella maniera in cui vengono narrate le sue storie.  Quella che ho conosciuto da bambino.

    Si e no, in quanto una avventura a striscia raccolta non è poi molto lunga. Ma come è stato già detto oggi è molto difficile comprimere l'azione in poche pagine: le vignette sono più larghe e non si usano più in modo massiccio le didascalie. Ripeto, a me queste storie non piacciono tantissimo, ma bisogna saper ammettere che il "Tex Willer" è una delle cose migliori uscite in questi ultimi anni, e non solo Bonelli.

  3. <span style="color:red">1 ora fa</span>, Diablero dice:

    La storia continua ad essere inserita fra le pieghe della "storia ufficiale", entrandone e uscendone come una talpa.  Una cosa che evidentemente piace molto a Boselli...  :P

     

    Boh, alla fine mi sa che sarò breve nel mio giudizio: "per fortuna escono ancora fumetti così"...

    La prima parte di questa collana mi aveva molto stuzzicato, poi c'è stato un periodo in cui non vedevo l'ora che finisse l'odissea in Florida, ma ho resistito. A mio avviso l'espediente narrativo di inserire Tex in un west meno leggendario e più aderente alla realtà storica può essere una carta vincente, anche se questo stona un po' con l'inserimento nella continuity di Zagor. A questo punto, se come immagino le vendite sono soddisfacenti, propongo di togliere di mezzo ulteriori riferimenti alle vecchie storie di Bonelli (non so voi ma a me irrita moltissimo sapere che tutta questa roba si svolge tra "Il totem misterioso" e "La Mano Rossa") e continuare a seguire all'infinito una cronologia coerente ma del tutto slegata.

    Il fatto che la storia raccolta in volume risulti difficoltosa da seguire e si apprezzi meno della versione a puntate per me certifica l'idea che mi ero fatto già dai primi episodi: non è il tipo di storie che preferisco.

  4. Anche se sulla terza pagina non c'era scritto "Storia di C. Nizzi" (il tamburino a pag. 2 ancora non c'era) mio padre si accorse immediatamente che nei nuovi albi Tex c'era qualcosa che non andava e nel giro di un paio d'anni mi trovai da solo nell'acquistare e leggere il proseguo della collezione.

    Le sceneggiature di Bonelli padre non sono affatto perfette (vedi la storia di Satania nella versione non censurata in edicola in queste settimane), ma l'atmosfera che si respira è tutta un'altra cosa. Fuga da Anderville o l'Uomo nell'Ombra sono storie molto belle (anche Il Ragazzo Selvaggio o l'uomo senza passato), ma secondo il mio parere non reggono contro Il Giuramento, Tra due bandiere, Il passato di Tex o Il figlio di Mefisto, per quanto siano figlie del loro tempo e si confrontassero con le strisce sceneggiate in modo diverso.

    Oggi che ci siano storie in cui i pards girano a vuoto per la prateria raccontandosi continuamente le ultime vicende oppure siano immersi in vicende ingarbugliate e piene di personaggi più o meno utili, il mensile venderebbe lo stesso. Discorso diverso invece se per mesi i disegnatori non fornissero prove all'altezza.

    Penso che gran parte dei lettori accetterebbe le ultime nizzate in lavorazione senza battere ciglio, quindi non vedo motivo per tenere i suoi ultimi lavori nel cassetto, anche alla luce delle ultime esternazioni.

    Poi spero vivamente ci sia un ripensamento sulla gestione generale, perché anche un Texofilo di ferro come me è giunto da mesi  al punto di saturazione per il troppo Tex inedito a spron battuto.

    • +1 3
  5. Nizzi ha detto ciò che pensa e che almeno io già sospettavo.

    Sono d'accordo su diverse cose che ha detto, anche se un galantuomo certi pensieri li fa e non ne fa il tema portante di un intervento pubblico.

    Che poi quello che dice sia la sua personale versione non ci piove.

    Ritengo che per diverso tempo lui stesso non abbia più scritto storie con il vero Tex

    e questo molto prima di ideare storie che non erano neanche più fumetti!

    Come scrissi molto tempo fa (e venni investito da un polverone mai visto) arrivati a una certa

    età si DEVE lasciare posto ai giovani, bravi o meno bravi che siano, perché il tempo della

    massima espressione è limitato e non ci accorge quasi mai di essere già entrati nel declino.

    • Mi piace (+1) 3
  6. Visto che oggi siamo tutti felici, volevo approfittare per chiedere una cosa magari ai più scontata:

    visto che purtroppo è sicuramente successo il contrario, è capitato che una volta arrivati i primi disegni di una storia questi siano stati di ispirazione per modificarne la trama per "portarsi alla pari"?

    Ovvero una storia è stata migliorata una volta osservato che i disegni erano molto buoni?

    Dopo più di settant'anni di onorata carriera, il fatto di non aver mai definito perfettamente il viso di Tex è stato più un bene o più un male? Ovvero questa libertà di scelta sulla fisionomia è stato un intralcio per l'arrivo di certi disegnatori oppure è servito proprio per assicurarsi gli artisti migliori?

  7. Come ho già scritto in queste pagine nella mia vita di lettore di fumetti alterno lettura "bonelliane" a fumetti americani (Marvel, Dc, e qualche vecchia raccolta Image, Wildstorm o IDW). Per puro caso sistemando le pile di fumetti mi sono imbattuto in una storica avventura di Superman scritta da Alan Moore e disegnata da Dave Gibbons: "For the Man Who Has Everything", in cui il nemico Mongul crederà effettivamente di aver sconfitto per sempre l'uomo d'acciaio. Ho il forte sospetto che questa storia di Mefisto abbia qualcosa in comune.

  8. <span style="color:red">22 minuti fa</span>, PapeSatan dice:

    Provo a esprimere meglio il mio pensiero.

    Non è la continuity in sè (o, sarebbe meglio dire, il collegamento tra storie) che è un male, ma il modo in cui talvolta essa è gestita.

    Ben vengano i tanto cari asterischi di rimando (*vedi Tex nr. xxx), purchè sia uno, al massimo due, e dentro una vignetta il cui dialogo dice semplicemente "Tex! Finalmente ci reincontriamo!", senza tanti giri di parole e, soprattutto, senza riassunti-flashback che spesso non hanno solo lo scopo di colmare il vuoto conoscitivo nei nuovi lettori ma servono anche a giustificare e dare un senso gli eventi del presente. Ed è QUESTO USO del collegamento ad essere sbagliato. Ogni storia deve essere autonoma e deve essere compresa in ogni suo passaggio senza bisogno di agganci a storie precedenti, che i nuovi lettori potrebbero non conoscere e i vecchi lettori potrebbero aver dimenticato. L'esempio sbagliato tipico per i texiani è stato "Bandera", dove per dare credibilità all'incontro tra Tex e Zagor c'è stato bisogno di incastrare tale incontro dopo i mallopponi di "Comancheros" e "Fratelli di sangue", dove troppi erano i personaggi, troppe le premesse, troppe le motivazioni, troppi i dialoghi giustificativi.

    Un altro esempio sbagliato, ancora più irritante, è quello che ho già menzionato, l'ultimo ritorno del vampiro in "Zagor": troppi personaggi che ritornano in un tourbillon incontrollato, troppe citazioni di avventure passate, troppi asterischi, troppi flashback ridondanti con gli asterischi... troppo di tutto.

    E' comprensibile e legittimo, anche perché leggere un fumetto dovrebbe essere un momento di svago e non di stress o di ansia per non ricordarsi un evento passato o peggio di un passaggio avvenuto magari soltanto un centinaio di pagine prima.

    Ma la situazione su Tex (almeno sulla questione rimandi a storie precedenti) è migliore rispetto ad altre testate. Purtroppo anche gli altri media costringono il fruitore a un continuo esercizio di memoria, proprio quando si assiste a un abbassamento generale della soglia di attenzione. Una volta seguivo molti telefilm, anche più di uno al giorno, e mi piacevano proprio per il fatto che raramente quello che succedeva influenzava i successivi e si poteva tranquillamente saltare gli episodi, tanto che era comune prassi trasmetterli in ordine sparso specialmente nelle repliche.

  9. 11 minuti fa, PapeSatan dice:

    Si riferisce alle strisce inedite allegate alle anastatiche prima serie, infatti ha moltiplicato per 6 il prezzo di ogni uscita che ne conteneva una. Ricordati che @Diablero su queste cose deterministiche non sbaglia!

    Ah, quello che è giusto è giusto. Della "Silver Star" non avevo tenuto conto.

    A voler essere puntigliosi però tra una serie a striscia inedita e l'altra passeranno 60 settimane. Il calcolo sulla spesa di Tex mensile andrebbe così centellinato sulle pagine e non più sugli albi. Con la mia media scolastica in matematica che oscillava tra il 3 e il 4 non mi posso permettere di essere così preciso!

    Tornando al tema (altrimenti poi ci tirano le orecchie) la collana Maxi era partita come Texone all'incontrario, e poi siamo finiti con l'avere uno specialone semestrale con quello che al momento poteva essere pubblicato. Lo adoro per la sensazione che si ha nel tenerlo tra le mani, ne ho soggezione perché raramente ho la predisposizione per passare così tanto tempo a star seduto a leggere, lo odio perché non so mai dove ficcarlo una volta terminato. Non ne ho mai riletto uno, tranne forse Oklahoma.

  10. 8 ore fa, Diablero dice:

    Hai sbagliato i calcoli. Quelli sono solo 34 Tex, mancano le strisce. Sono 4,99x6=29,94 Euro.

     

    Perdona Diablero: le strisce sono inedite solo per il fatto che non le abbiamo comprate originali, ma non le conto (anche se le compro).

    A tutto questo accumulo di carta c'è il fatto che gli albi hanno troppe pagine e il tempo che possiamo dedicare alla lettura (almeno per quello che mi riguarda) è sempre meno.

    Quindi al fatto che ogni anno lo spazio dentro casa viene occupato dagli albi c'è anche il rammarico di non poter star dietro alla lettura o dare ai fumetti il giusto tempo per gustare il loro contenuto. L'unica pratica percorribile è prendere, leggere e buttare, anche perché è chiaro che ormai non si tratta più di letteratura disegnata ma di un prodotto commerciale a brevissima scadenza.

    In questo caso ogni volta che ho "fame" di Tex basterebbe andare in edicola e prendere il primo albo che capita e andrebbe bene anche una Nuova Ristampa o un TuttoTex di cui mi sono sempre tenuto alla larga. Il problema è che nel 90 percento dei casi alla fine del volume c'è scritto "continua"!

  11. 13 albi della serie "Gigante"    a 4,40 ciascuno 

    12 albi della serie "Tex Willer" a 3,50 ciascuno

    2 cartonati                                a 9,90 ciascuno

    2 maxi                                        a 8,90 ciascuno

    1 Magazine                                 a 8,50

    1 speciale Tex Willer                  a 6,40

    2 Color Tex                                 a 7,90

    1 Texone                                     a 9,90

     

    Non dovrebbe mancare nulla. Il conto fatelo voi.

    Ma non sono i soldi a far tremare i polsi (ne spendiamo di più in altre cose anche meno importanti di un sano fumetto realizzato ai massimi livelli). Bisogna trovare il posto dove mettere tutta 'sta roba e trovare il tempo e la voglia per leggerli. Io non ne ho più!

     

  12. Tutto questo convalida la decisione drastica che ormai ho preso. Con l'avventura di Mefisto termineranno tutte le mie collezioni di Tex. L'unica soluzione possibile per continuare a leggere le avventure inedite sarebbe stata l'edizione digitale (una bestemmia per i "piani alti" della casa editrice), quindi a fine anno scendo, ringrazio di tutto e mi godrò quello che possiedo senza più la spiacevolissima sensazione di una valanga di carta lenta e inesorabile alle spalle.

  13. Per riavvicinarmi un pochetto al fumetto dopo mesi passati a comprarli e innalzare una pila di carta in soggiorno

    che ormai arriva quasi al soffitto ho deciso di cominciare con la miniserie Star Wars Panini "EROI" in sei volumi.

    Ogni tomo contiene sei storie di 21 pagine, ognuna slegata dalle successive e con conoscenze minime pur se inseritein un universo che comprende film, cartoni animati, telefilm, romanzi, fumetti e pure videogiochi.

    Ne ho letta una al giorno e ognuna mi ha soddisfatto, pur raccontando un episodio non cruciale per ogni eroe e la settimana prossima attaccherò col prossimo.

    "Agua Nigras" l'ho preso, ho dato una occhiata ai disegni e l'ho messo sopra la pila, eppure Tex resta il mio fumetto preferito, ma ho come un timore ad affrontarne la lettura, per i vari motivi che piano piano mi hanno disaffezionato.

     

  14. 22 ore fa, Carlo Monni dice:

     

    Se il giovane Tex avesse avuto Jeff Bridges come idolo vorrebbe dire che aveva  doti divinatorie. Non solo il cinema non era stato ancora inventato ma l'attore in questione sarebbe nato 89 anni dopo.

     

    Sì, non perdi occasione per dimostrarti bigotto e sessuofobico, il che mi indice a pensare che tu lo sia davvero. Peccato.

    Ah... è la quarta vignetta non la terza.

    Accetto ovviamente la segnalazione del lapsus, e pensare che ci avevo anche riflettuto sopra. Pazienza, si vede che il mio destino è inciampare e che gli altri ridano del fatto (mentre quando capita agli altri non rido e aiuto a rialzarsi).

    Per la seconda questione accetto di essere apostrofato come bigotto e sessofobico (in mancanza di termini più adeguati e meno discriminatori) ma continuo a pensare che in un prodotto che non fa della mercificazione della figura femminile un suo tratto distintivo il mostrare queste immagini è inutile, volgare, diseducativo, offensivo (per i lettori e per le donne), gratuito, anticlimatico ecc... ecc... Capisco che è la norma e che ai più non frega un accidente, ma dispiacersi perché una vignetta (la quarta e non la terza) disturbi anche UN solo lettore e questi abbia il coraggio di scriverlo va accettato e basta. Non ho certo chiesto la testa del responsabile o detto che farò causa alla Bonelli o nemmeno che prenderò a sassate le auto di chi oserà controbattere al mio commento.

    Comunque Jeff Bridges sarebbe stato un ottimo Jeff Bridger (mi è piaciuto anche come nuovo Grinta).

    • Mi piace (+1) 1
  15. <span style="color:red">5 ore fa</span>, Gunny dice:

    Da quel che ne so Monti ritoccò i volti di Wilson e non quelli di De La Fuente. Cosa che, chiunque fosse stato il disegnatore "corretto", giudico un'eresia (specie su disegni strepitosi come quelli di Wilson).

    Da quel poco che ne capisco ha Monti ha messo le mani su tutti e due i lavori. Il suo tratto sapeva adattarsi a ogni stile quasi perfettamente, eppure quando disegnava da solo lo individuavi subito. A me piaceva, forse un po' troppo cartoonesco per Tex ma sempre godibile. A me manca un po'.

    Wilson è un ottimo artista, ma la sua prova migliore non è certo il texone.

  16. <span style="color:red">5 ore fa</span>, andreadelussu74@gmail.com dice:

    dovevano lasciare a Muzzi di disegnare il volto di Tex

    In effetti le facce di Galep sui dsegni di Muzzi molte volte risultavano sproporzionate ma il suo Tex era davvero pessimo

    Quelle storie anche se ero giovane e inesperto erano un pugno nell'occhio.

    Pur intuendo che c'era una specie di lavoro di squadra dietro e che c'era questa convenzione che Tex dovesse avere sempre la stessa faccia la resa finale mi portava a leggere più in fretta che potevo l'avventura sperando che nella successiva tornassero i disegni consueti. Dopo qualche anno (ma neanche tanti visto che rileggevo tutta la collezione a ogni estate) andavo a cercare quelle pochissime volte in cui il protagonista non era stato ritoccato e pur essendo un altro "attore" quel viso si adattava molto meglio al resto (soprattutto al compagno Carson che invece restava sempre "Muzziano"). Grande sarebbe stato che le correzioni non venissero operate negli originali perché oggi si sarebbe potuto ripristinare il lavoro originale, sempre se Muzzi non lasciasse lo spazio libero.

    Nei racconti sentiti in giro nel corso degli anni, sembra che il buon Virgilio non riuscisse ad essere molto veloce (anche se il suo tratto farebbe pensare il contrario) e quindi il motivo ufficiale della fine del suo lavoro su Tex era soprattutto perché le scadenze per lui erano insostenibili.

    L'unico suo altro lavoro sui racconti inediti della Collana Rodeo (Il serpente d'argento), mostrano che pur lasciandogli il tempo che richiedeva, il risultato finale non ne risentiva per nulla.

  17.  

    Finalmente i giorni a casa dal lavoro mi hanno ben disposto verso questa lettura.

    Diligentemente ho finito prima i due tomi di Zagor (100 pagine al giorno, di più è un suicidio) e ieri è toccato al volume motivo principale di questa maratona fumettistica che in normale periodo feriale sarebbe per me stato impossibile affrontare (come molti altri sarebbe finito in scaffale a prender polvere).

    Entro solo in merito delle considerazioni finali. Nel 1995 lo stile di Boselli è molto più chiaro, leggibile e piacevole. Come "eterno ragazzino" sono stato incollato alla lettura più che altro per la ricerca della miniera perduta e perseverando nella lettura alla fine sono stato accontentato.

    La seconda avventura è meno interessante anche se si cementa una grande amicizia tra tre persone tanto diverse e tanto simili, poi tutto quello che avviene è stato visto tante volte, ma comunque leggendo con la dovuta attenzione tutto fila e quadra.

    "Bandera": ma perché l'albo è intitolato così? Per richiamo ai luoghi delle precedenti avventure?

    Su 130 pagine scarse la carovana di coloni arriva in paese, Tex e Buck Barry parlano insieme e poi gran parte della comitiva si trasferisce a Frederiscksburg (immagino questo non fosse un buon titolo...). Le varie scene prese singolarmente funzionano molto bene, i dialoghi tra Zagor e Tex mi sono in buona parte piaciuti anche se per pure esigenze di "teamup" lo spirito con la scure effettivamente appare come un vecchio un po' tocco mentre di contrasto Tex è uno sbruffone con poco rispetto (ma prima dice di non volersi paragonare a Jeff Bridges che attualmente è il suo idolo). Per rispettare le caratteristiche che mi hanno reso "famoso" su questo sito una nota di biasimo per Piccinelli (o chi ha avuto l'idea): nella terza vignetta di pagina 42 con l'indianina nuda con la coperta che fatalità va a nascondere quello che andava nascosto ma in una scena dinamica e drammatica... non ho davvero parole. Per il resto sono stato colpito anche dalla scelta di vita fatta da Rose: non potendo sposare il migliore dei rangers va a sposarsi il peggiore. Ma d'altra parte chi le capisce le donne?

    Molto "vecchio stampo" invece la ragazzona tedesca in lacrime per aver perso in un colpo solo due possibili mariti. Datata e allo stesso tempo sessista, ma anche molto western.

    Mi è piaciuto questo incontro tra il futuro Aquila della Notte e lo Spirito con la Scure?

    Come terzo capitolo dei Fratelli di sangue è il più debole, come primo incontro tra il giovane Tex e il maturo Zagor devo dire di si, ma come primo incontro tra uno Zagor mai così avanti negli anni e un tizio bravo con le pistole forse no. Infatti nel probabile proseguo degli eventi (il recupero della madre di Quanah Parker) non credo che il magnifico fuorilegge avrà una parte, o sarà ficcato a forza perché bisogna.

     

     

    • Mi piace (+1) 1
  18. <span style="color:red">13 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

     

    Suppongo che si sia fatto ingannare dalla dicitura. "soggetto: Monni Carlo, Boselli Mauro" senza capre che si riferiva a due storie diverse.

     

     

    <span style="color:red">14 ore fa</span>, borden dice:

     

     

    Entrambe proprio no.

     

     

    Ebbene si, ho disimparato anche a leggere. Sapendo che avevo mal interpretato ho effettivamente capito adesso come andava letto

    il tamburino. Gli autori sono citati prima in gruppo e poi nello specifico storia per storia. Quando sbaglio sbaglio.

  19. <span style="color:red">21 ore fa</span>, borden dice:

     

    Io non ho detto niente del genere. E in Bandera Zagor  conosce Cico, solo che non è presente. Ma  hai seguito la discussione??

     

     

    Come quasi ogni volta mi rendo conto che più scrivo e meno mi faccio capire.

    Si, seguo la discussione e a volte si dice una cosa ma se ne fa capire un'altra e poi si ribadisce il contrario.

    Per quello prendevo una posizione e chiedevo spiegazioni in merito. Ma alla fine mi rendo conto che è meglio rinunciare, leggere la storia, decidere se è piaciuta o meno e passare alla prossima.

    Buon proseguo.

  20. In quanto scrittore (e curatore) Boselli ha bene in mente cosa è valido per la sua cronologia di Tex e cosa no, oppure i personaggi che ha realmente incontrato e quelli di storie "immaginarie" o "alternative", però noi no e quindi, che gli piaccia o meno, noi (o almeno io) tendiamo a reputare "vere" tutte quelle che abbiamo letto (tranne forse le solite trite due guerre di secessione oppure la storia con l'automobile).

    Leggiamo la storia con Zagor e vediamo lo spirito con la Scure soltanto un po' invecchiato, ma è comunque colui che ha vissuto tutte le avventure già lette (nel mio caso comunque poche). In più se "Bandera" è il continuato di "Fratelli di Sangue" il concetto dell'eroe "con memoria di solo quello che fa comodo" risulta ancora più fumosa e spiazzante. Allora anche quella saga era una cosa a sé che non centrava poi molto con quanto già narrato negli albi Zenith?

    Non sono capace a concepire che questo particolare Zagor non abbia mai conosciuto il pancione messicano e neppure che non abbia mai combattuto scienziati pazzi, alieni o robot, perché si tratterebbe di una versione alternativa creata apposta per incontrare Tex.

    Allora non è un vero Zagor e questo non è un vero incontro tra i due!

    Non è più semplice pensare che questo vecchio Zagor non viaggi più assieme a Cico (per motivi che verremo a sapere oppure no) e non combatte più mostri, scienziati pazzi e alieni soltanto perché li ha sconfitti in maniera definitiva? In trent'anni possono succedere tante cose, belle o anche brutte.

     

  21. 11 minuti fa, borden dice:

    Le profezie ci sono spesso anche in Tex, sotto altri aspetti... E anche la magia... Nuvola Rossa, Morisco, Padma... Hai voglia!

    Non c'è nessun problema (per me) in questo frangente.

    Un eroe "vecchio" non saprebbe riconoscere un giovane destinato a seguire le sue orme?

    Non è che ci vogliano i superpoteri: un vecchio campione sa se un novellino ha la stoffa o meno!

×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.