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valerio

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Tutto il contenuto pubblicato da valerio

  1. valerio

    [154/156] San Francisco

    Rileggere questa famosa storia nell'anno 2020 pone alcuni interrogativi. Innanzitutto quello di come giudicarla, se con gli occhi di allora o con gli occhi di oggi. Non vi è dubbio che i tanti anni passati e il cambio di stile abbiano messo parecchia polvere su una storia di questo tipo. Tuttavia si tratta di una delle storie più famose e, almeno all'epoca, più divertenti di Tex. Certamente un punto fermo della serie. La trama è presto detta: Kit viene rapito a Frisco da alcuni filibustieri e dato in mano al (mitico) pirata Barbanera con il compito di scaricarlo su un isola deserta. Tex e soci prima distruggono mezza San Francisco provocando megarisse, che al confronto Bud Spencer e Terence Hill erano dei dilettanti, e poi trovano il modo di imbarcarsi su una nave e di andare a raccattare il giovanotto con audaci travestimenti. Non siamo, forse, nel classico "Tex arriva e spacca tutto", ma quasi. GLB in queste vicende ci sguazzava, tuttavia solo pochi anni dopo troverà maggiore profondità anche in questi percorsi. Letta oggi, questa storia, rischia insomma di essere un pò banale e trita e ritrita, ma allora era una bomba. Ricordo che da bambino l'avrò divorata almeno 100 volte, tanto da ricordarmi quasi vignetta su vignetta. Galep era in piena forma ed è sempre Galep, ma ritengo che abbiamo visto disegnatori sensibilmente migliori negli anni a seguire. GLB: 7.50 Galep: 6.50
  2. valerio

    [Texone N. 06] La Grande Rapina

    Ah ah ah
  3. valerio

    [Texone N. 06] La Grande Rapina

    Riletta nella versione a colori, che ne esalta ancor di più il valore, se possibile. Bellissimo. Davvero ben caratterizzata la figura dei cattivi, degli assassini senza scrupoli, che si tradiscono e si uccidono a vicenda, e indimenticabile la figura di Linch il vero protagonista della storia. Una storia "Boselliana", in cui i protagonisti non sono i pard ma i cattivi. Storia che si differenzia quindi moltissimo dalle precedenti di Nizzi sul Texone, che erano molto più ricche di siparietti e più divertenti, ma certamente meno pregnanti e complesse di questa. Bellissimo poi il finale, con la coppia fuggitiva che si sfracella nel burrone ricoperta dai soldi rubati, che piovono su di loro a mò di pioggia macabra. Un capolavoro. Bellissimi anche i disegni di Ortiz. Le facce dei cattivi sono davvero spaventose, bellissimi i giochi di luci e ombre, soprattutto sui loro volti. Tex ha qualcosa di Ticciano invece. A me Ortiz piace molto. Uno dei Texoni più beli in assoluto. Nizzi 9 Ortiz 9
  4. valerio

    [600] I Demoni Del Nord

    Bella storia centenaria. Forse la migliore. Boselli si inventa una atmosfera rarefatta, con addirittura degli uomini lupo cannibali e spaventosi che vivono immersi nelle nebbie e spuntano fuori nelle notti di luna piena a cibarsi di chi transita da quelle parti. Storia affascinante, di quelle vecchio stile Bonelliane in cui apparivano figure mitologiche. Magnifici gli assalti di queste strane creature, in particolare quello al fortino. Borden negli assalti di questo tipo si scatena e tira fuori scene campali. C'è anche Jim Brandon. E insomma, nello spazio di un albo c'è tanta roba e tutta bella. Ticci strepitoso, sempre il mio preferito. Bellissimi i colori. Albo di gran classe. Boselli 8 Ticci 9
  5. valerio

    [Texone N. 03] Il Segno Del Serpente

    La grande rapina sarà una delle mie prossime riletture.
  6. valerio

    [Texone N. 02] Terra Senza Legge

    Che poi, secondo me, questa è parecchio migliore di piombo rovente e anche più articolata. E con diverse scene che restano nella memoria. L'altra a me pare divertente ma, a parte le scene con la grassona, deliziose,mi sembra ci sia meno da ricordare....
  7. valerio

    [Texone N. 02] Terra Senza Legge

    Si si, concordo alla fin fine. Però credo che il Tex di quei tempi fosse spesso poca roba come storia. In tantissime storie di Bonelli e Nizzi, ci sono ingredienti ben noti, e cucinati poi sapientemente, ma le storie davvero innovative sono poche. Quello era il Tex classico. Certo, vedendo le storie di Borden e poi rileggendo queste ci possono essere due possibili reazioni: 1) Trovarle piatte e banali. 2) Trovarle divertenti e classiche e sentirsi a casa. Bonelli era maestro nel usare questi ingredienti. Pensiamo non solo al clan dei Cubani, ma ad altre mitiche storie come San Francisco, dove i nostri arrivano e spazzano via la città, distruggono locali, incendiano, pestano, creano smisurate risse, spaccano teste e mobili, insultano etnie di tutti i tipi. A volte con motivo e a volte no. Quando nel clan dei cubani Carson chiede a Tex, mentre vanno al ristorante "Tex, e se il ristorante non sarà buono?" e Tex risponde "che domande vecchio cammello, lo distruggeremo" è ben chiaro quali sono le carte in tavola. Questo era il Tex di quei tempi. A volte la trama era solo un canovaccio utile a mostrare la forza (anche fisica) di Tex e soci, e a creare situazioni in cui i nostri distruggevano interi paesi fungendo da "satanassi infernali" a cui nessuno può resistere. Quindi un Tex Texocentrico, che ovviamente nel tempo è cambiato, ma che ancora all'epoca di questi primi Texoni quello era.
  8. valerio

    [Texone N. 02] Terra Senza Legge

    Mah, sui pestaggi penso che Nizzi abbia fatto esplicito riferimento a Bonelli. Con Bonelli, letteralmente, Tex arrivava e picchiava tutti. Bastava una occhiata di traverso e il poveretto si ritrovava col cranio fracassato. A me i pestaggi divertono. Vedere i cattivi volare sui mobili e per le finestre è uno dei Topoi Texiani per eccellenza. I pestaggi, oggi, sono molto diminuiti (immagino che, se non strettamente indispensabili, possano essere visti come inutile violenza dal mondo del 2020), ma ai tempi di Bonelli e del primo Nizzi erano la regola su Tex.
  9. valerio

    [Texone N. 03] Il Segno Del Serpente

    La lettura di oggi è questo Texone, che si inserisce in mezzo a Texoni belissimi e non riesce a raggiungerne il livello. Il grande Galep meritava un Texone e lo ha avuto. E' un Galep non più al massimo della forma, però. Non sempre i disegni sono bellissimi, tuttavia non siamo ai disastri di certe sue ultime fatiche nella regolare e tutto sommato la sufficienza la porta a casa. Nizzi imbastisce una storia onesta, anche abbastanza interessante. C'è il Morisco, c'è il Messico, c'è Sebastian che è un bel personaggio, c'è la Pietra Filosofale. Ingredienti ce ne sono ma il risultato finale non è indimenticabile. La vicenda si trascina un pò stancamente e non c'è nulla che si faccia davvero ricordare, anche nei dialoghi, belli ma non irresistibili come altre volte. Un Texone, insomma, interlocutorio, con i due autori decisamente sotto tono, pur raggiungendo una piena sufficienza. Nizzi 6:50 Galep: 6
  10. valerio

    [Texone N. 02] Terra Senza Legge

    Beh che quel primo Nizzi mi diverta non lo posso negare. Comunque cerco di prendere il meglio da ogni autore, e al contempo di evidenziarne i limiti. Mi sforzo di essere il più imparziale possibile quando leggo una storia. Non mi interessa il nome dell'autore, leggo e giudico secondo il mio gusto. Non sono un fan di nessuno e considero i fan abbastanza ridicoli, almeno quanto i detrattori. Leggere, giudicare, incensare quando se lo meritano, stroncare quando se lo meritano. senza guardare al nome di chi andiamo a giudicare. Questo tento di fare, per quanto posso.
  11. valerio

    [Texone N. 02] Terra Senza Legge

    Sai, si tende a sintetizzare. Nizzi è Fuga da Anderville e Furia rossa, Borden Il passato di Carson e gli invincibili, GLB il giuramento con Tex sulla toba di Lilith e sulle piste del Nord. Si sintetizza, appunto. No...Borden è anche omicidio in Bourbon street, è anche Colorado Belle, è la grande invasione e tanto altro. Nizzi è SOPRATTUTTO la leggenda della vecchia missione, più ancora che Anderville. Perchè nella leggenda della vecchia missione (e nei Texoni che stiamo commentando in questi giorni) c'è il Nizzi giocoso e dai dialoghi e situazioni insuperabili.
  12. valerio

    [Texone N. 02] Terra Senza Legge

    Si, chiaro. Beh il clan dei cubani riletto una decina di gg fa e recensito entusiasticamente. Certo. Io parlavo di divertimento, di commedia appunto. GBL era più epico, senza dubbio. E il suo Tex smargiassissimo, picchiatore, rissaiolo, minaccioso, implacabile e anche con battute al vetriolo spassosissime. Come insultava i nemici di ogni etnia lui, nessuno. Il Nizzi è più divertente sulla commedia. Il Carson travestito da frate che smadonna, Kit dolce fanciulla manesca, Tex che prende in giro Carson e le facce di Carson...beh qui Nizzi non si batte. E' il suo marchio di fabbrica. Con GBL mi esalto (e con certo Borden). Con Nizzi mi diverto, mi sganascio proprio. E poi anche i suoi pestaggi dei bei tempi, sono davvero spassosissimi. Carson al poveretto pestato a sangue da mezz'ora "ora lo vedi calmo, ma se si arrabbia è davvero terrificante". Tex "Te la pianti di tenere dei comizi e mi riporti quel sacco di letame?". Beh...cosa devo dire, io mi scompiscio.
  13. valerio

    [Texone N. 02] Terra Senza Legge

    Mah veramente mi sto rileggendo tutto, mica solo Nizzi. Borden e GBL soprattutto. Ora mi focalizzo un pò sui Texoni e quindi si, ci sarà parecchio Nizzi. Rileggitelo, questo è veramente una cosa strepitosa. Vabbè, quel Nizzi li....lo dico? Si, lo dico. Quel Nizzi li è anche meglio di Bonelli. E' Bonelliano al 100 per 100 ma è più divertente.
  14. valerio

    [Texone N. 02] Terra Senza Legge

    Mi sono buttato un pò a rileggere i Texoni. Oggi sono approdato su questo. Un Texone splendido. Storia classicissima, come si addice a Nizzi. Parliamo di un Nizzi in piena forma, Bonelliano al 100 per 100, con un Tex implacabile ed infallibile. Meravigliosi i numerosi pestaggi (i pestaggi sono una mia fissa. Mi piacciono troppo). Molte scene divertentissime. Oltre i pestaggi, la scena cult è certamente quella dei 4 pard travestiti in carrozza. Risate su risate. Carson reverendo, Tiger galantuomo con i capelli tirati su sotto il cappello e Kit addirittura vezzosa donzella, costretto a tirare un destro sul naso al balordo che voleva dargli un bacino. Bellissimi anche i bravi cittadini che si propongono comicamente per dare una mano, e poi la danno sul serio, oltre ogni aspettativa. Bella anche Lola, una vipera di prim'ordine, e continui i colpi di scena. Un Texone splendido, davvero splendido. Un Nizzi impagabile, all'epoca. Giolitti abbastanza bene, se togliamo i volti di Tex e Kit, praticamente identici, e Carson un pò vecchia capra. Purtroppo questi grandi disegnatori ospiti non convincono quasi mai sui volti dei pard. Nizzi 9 Giolitti 7
  15. valerio

    [438/440] Gli Invincibili

    Ma infatti ho scritto: "messe su storie normali possono infastidire, ma che in una storia del genere non hanno alcuna importanza, anzi sono forse un valore aggiunto". Cosa voglio dire con questo? Che in storie straordinarie come questa, certi vezzo Boselliani non solo non costituiscono un limite, ma anzi sono quasi una forza. Qui, per esempio, la capillare caratterizzazione dei cd comprimari è addirittura eccezionale. E questo serve nella storia e serve a renderceli così forti e indimenticabili. In storie normali o poco ispirate, il non vedere mai Tex, o il vedere eretti i comprimari a protagonisti, può risultare invece fastidioso. Come le famose patatine. Se Nizzi le mette ne la congiura che fastidio possono dare? Nulla. Anzi magari ti diverti, ti ricordi Bonelli, ti fai un sorriso con Carson e via. Se le mette invece in una storia qualunque come l'ultima , pare un escamotage per allungare il brodo e una mancanza di idee. Come gli origlioni. A chi danno fastidio in opere come Nelle paludi della Louisiana o nell'uomo con la frusta? Penso a nessuno. Se le mette nei Fucili di Shannon ti cade il pallato a terra. Ogni autore ha le sue fisse e il suo modus operandi (stile). Ma poi sai, quando scrivi 200 storie e usi sempre gli stessi stilemi, capita che se non si tratta di grandi storie finiscano per annoiare.
  16. valerio

    [438/440] Gli Invincibili

    Ah ah bellissimo. Una storia scritta a due mani da Nizzi e Boselli.
  17. valerio

    [Texone N. 01] Tex Il Grande!

    Si. Questo albo, per mio conto, vale per la grandezza, appunto, di Tex. Per i dialoghi stupendi, le scazzottate..insomma tutto quello che rende divertente il nostro Ranger e molto Bonelliano, diciamo. La storia è normale, a mio parere. Classica e funzionale.
  18. valerio

    [438/440] Gli Invincibili

    C'è a chi dà fastidio leggere di patatine e a chi dà fastidio vedere Tex apparire verso fine storia.
  19. Si. A me pare che Nizzi abbia deciso di provare, in carriera, tutti i tipi di "status" possibili.😀. Un genio all'inizio, con una serie molto lunga di storie, una più bella dell'altra. Uno scrittore molto alterno nella "fase 2", con ancora grandi capolavori e però anche vistose cadute. Un mezzo disastro nella terza fase, con sempre meno storie valide e sempre più storie scialbe o francamente brutte e piene di errori. Un autore solido, senza errori, Texiano e affidabile, ma anche senza assolutamente nessun guizzo nè al soggetto e nè alla sceneggiatura in questa quarta fase. Fase che, almeno a me (mio gusto personalissimo), ricorda molto Ruju. Leggendo questo ultimo Nizzi provo esattamente le stesse sensazioni di quando leggo Ruju. C'è molto Tex, molta classicità, si respira western, ci si ritrova a casa, ma finisci la storia e te la dimentichi.
  20. valerio

    [438/440] Gli Invincibili

    Riletto questo enorme capolavoro Boselliano. Beh, è sempre un bel leggere. Non c'è nulla che non sia men che perfetto. Soggetto enorme, trama enorme, sceneggiatura enorme. In particolare, la lunga scena del massacro è forse quanto di meglio mai scritto su Tex o giù di li. Una cosa a dir poco esaltante. Bellissimi i personaggi della banda di irlandesi, uno meglio dell'altro. Bello e romantico il finalissimo. Difetti? I soliti stilemi Boselliani. Tex che per i primi due albi appare ogni tanto, en passant. I personaggi cattivi ma buoni, insomma le solite cose, che messe su storie normali possono infastidire, ma che in una storia del genere non hanno alcuna importanza, anzi sono forse un valore aggiunto. Bellissimi anche i disegni, del mai troppo apprezzato Marcello, che con Borden funzionava alla perfezione. Borden: 10 Marcello:9
  21. valerio

    [Texone N. 04] Piombo Rovente

    Ma io sono d'accordo in toto con ciò che dici. Non dicevo che fosse un Texone brutto. E' bello, belissimo. Un divertimento totale dalla prima all'ultima vignetta. Dicevo solo che poi i Texoni, sono diventati una raccolta di storie forse più"particolari" e ambiziose.
  22. valerio

    [Texone N. 04] Piombo Rovente

    Approccio che condivido in toto. L'importante è divertirsi e leggere cose piacevoli.
  23. valerio

    [Texone N. 04] Piombo Rovente

    Ma guarda, io credo che se il texone fosse esistito ai tempi di GLB, GLB avrebbe dovuto scrivere storie diverse a un certo punto. Diciamo che il Tex classico, è un Tex dalla storia sostanzialmente semplice, classicissima,relativamente poco intricata, con dei canoni e degli ingredienti ben precisi, cucinati sempre in maniera diversa. I primi Texoni, tutti di Nizzi, presentano storie sostanzialmente simili a quelle che sarebbero andate sulla regolare. Sono Texoni bellissimi, perchè Nizzi era, all'epoca, irresistibile nei dialoghi e nei siparietti (compresi travestimenti dei pard eccetera), ma super classici e con canovacci triti e ritriti. L'unica diversità era la presenza di disegnatori desueti. Poi, pian piano, le storie sono diventate "altre" rispetto a quelle della regolare, prima ad opera dello stesso Nizzi, e poi Boselli e gli altri. GLB avrebbe probabiulmente cambiato tipo di approccio se ci fosse stato il Texone al suo tempo, a un certo punto.
  24. valerio

    [Texone N. 04] Piombo Rovente

    Si si, siamo d'accordo. Sarebbe stata una bellissima storia da regolare, divertente e tutto. Sul Texone, per restare a Nizzi, è più adatto un la valle del terrore o un l'ultima frontera. Sui disegni ok, è solo questione di sensazioni personali.
  25. Storia senza particolari lodi, questa di Nizzi, che conferma il trend attuale in un buon livello medio, senza errori e senza sussulti. Il soggetto è discreto, ma non mi ha esaltato più di tanto. La sceneggiatura senza errori, i pard in forma, i dialoghi abbastanza buoni (solidi e alcuni anche abbastanza divertenti. Nulla a che vedere con quelli del miglior Nizzi), alcuni buoni siparietti con Carson. Secondo albo meglio del primo, con più ritmo e maggiore azione. La scena più bella quella di Tex che va a un passo dal farsi sbudellare in acqua dal capo degli indiani. Storia, insomma, discreta. Nulla da farsi ricordare. Ribadisco, una buona media mi sta bene, storie come queste sono utili alla casa editrice e scorrevoli da leggere per i lettori, ma da un Nizzi è lecito aspettarsi qualcosa di più sostanzioso. I disegni buoni. Pare sempre che ridano, però i personaggi di Mastrantuono. Nulla di male, intendiamoci. Anzi, un Tex più allegro è positivo, ma questi ridono sempre tutti. Anche la caratterizzazione dei volti dei pard mi lasciano un pò perplesso. Bellissimi, invece, i disegni delle navi, gli indiani e i particolari del fiume. Nizzi 6.50 Mastrantuono 6.50
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