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TWF - Tex Willer Forum

valerio

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Tutto il contenuto pubblicato da valerio

  1. valerio

    [Maxi Tex N. 31] I Quattro Vendicatori

    Capisco la tua posizione. Non condivido che questo maxi sia indegno di pubblicazione, per me è una discreta storia. Ma certo, il problema esiste. Però scrivere Tex è moooolto complesso e sceneggiatori in grado di farlo non ce ne sono tanti, e molti di quelli che ci sarebbero, evidentemente, non lo vogliono scrivere per svariati motivi. D'altra parte Tex è stato nelle mani di una sola persona al comando per gran parte della sua storia. GLB prima, Nizzi poi, e comunque mai più di due "capaci" assieme. Difficile scriverlo.
  2. valerio

    [741/744] Sierra Nevada

    Si Letizia. Il problema è proprio questo. Tex, chiaramente, non può perdere, ma un avversario con dei superpoteri che perde sempre ha poco senso. E' proprio per questo che, forse, andrebbe lasciato ormai stare. E lo dico a malincuore perchè Mefisto era il personaggio che mi faceva impazzire da bambino.
  3. valerio

    [Maxi Tex N. 31] I Quattro Vendicatori

    Letto. Mah, condivido il giudizio di Borden, è una buona lettura, pur con molti limiti. E' evidente la difficoltà di Nizzi di mantenere alto il livello per tutte le pagine, ad un certo punto, nella fase centrale, ci si annoia e non poco. Lo stile dello sceneggiatore è facilmente riconoscibile. Ci sono tutti gli stilemi che lo fanno aprezzare da una parte di pubblico e non apprezzare da un'altra parte. C'è lo specialissimo rapporto fraterno tra Tex e Carson condito di continue battute (apprezzabili ma meno fresche rispetto al Nizzi giovane), si sono le abbuffate (troppe), ci sono delle belle scazzottate (finalmente), e ci sono anche i soliti colpi di fortuna che mettono i pards sulla buona pista...gente trovata li per caso che gli risolve i dubbi o li manda direttamente sulla strada maestra per risolvere il caso (clichè abusato). Chi si scoccia di questi stilemi darà un giudizio negativo di questa storia. Gli altri passeranno due buone orette in compagnia di una storia molto classica, di belle sparatorie, di un pò di noia per le troppe chiacchiere, e di un finale molto bello e anche un pò emozionante. La scena migliore, comunque, oltre al finale, è quando i due pards si salvano la vita a vicenda nel giro di pochi istanti e se lo rinfacciano simpaticamente. Per quanto mi riguarda considero questa storia da 6.50/7, ed è una sorpresa parlando di uno sceneggiatore ultra ottantenne e decisamente non più "nei suoi cenci" da molto tempo. Fatico a capire chi definisce questo maxi una truffa, forse non ci ricordiamo le ultime di Manfredi (a parte il potabile ultimo color) o il Ruju piatto degli ultimi anni (o disastroso della storia dei maghi, il peggio visto su Tex negli ultimi 10 anni). Anche sulle critiche ai disegni non concordo. Certo, è un tratto peculiare, le facce dei personaggi paiono talvolta gonfie, ma si tratta di un ottimo artista e ho davvero apprezzato il suo lavoro.
  4. valerio

    [741/744] Sierra Nevada

    Concordo su tutto. Ma nn credo nemmeno sia stato il troppo battege. Mefisto è un ritorno che crea già da solo grande attesa, è il nemico numero uno ed è logico. Poi chiaramente, se ne occupi ben 7 albi, chi ha grandi attese si aspetta il massimo, chi invece non sopporta Mefisto o comunque la Magia, si sente defraudato del suo western normale. Operazione coraggiosa, dunque, come dici tu non troppo riuscita. Ma certo, le battute si fanno con chi è in grado di coglierle. Con te continuerò a farle
  5. valerio

    [741/744] Sierra Nevada

    Molto strano. Come l'incomprensibile panegirico che mi hai costruito qui sopra e che boh, non so nemmeno che significa e quindi mi ci faccio una risata. D'altra parte oltre alla mancanza di umorismo c'è anche quella cronica di concisione e brevità, ma forse hai anche dei pregi. .
  6. valerio

    [741/744] Sierra Nevada

    La differenza tra chi mi risponde con una controbattuta (Virgin) e chi mi risponde piccato mi pare evidente. Non a tutti è dato avere senso dell'umorismo e sportività.
  7. valerio

    [741/744] Sierra Nevada

    Ma non credo sai. E' la gente che scrive su FB, piuttosto che quella che fa i video su YT o che trovi su instagram. Che sono poi spesso quelli che fanno davvero maggioranza, a differenza nostra qui che siamo pochi rombicojoni che ci picchiamo di dare giudizi critici a volte anche cervellotici e che siamo davvero minoranza. Che poi anche qui la percentuale di gente che non è stata entusiasta non è così distante da quella dei social eh, sicchè...
  8. valerio

    [741/744] Sierra Nevada

    Ma è quello il problema. Per molti non è stato mantenuto alto l'interesse, ma la gente si è annoiata. Ma dai, Borden, Kit Carson o Tiger sono i personaggi cardine, mica nemici o personaggi che tornano saltuariamente. Ma nemmeno si parla di Morisco o di Brandon, quelli sono amici e comuque si parla di nemici e direi anche di quelli ripescati così tipo la Montoya (per dire la prima che mi viene in mente), che sono davvero difficili da far tornare a distanza di anni e in modo plausibile. Può essere interessante ripescare un vecchio nemico o un personaggio apparso in una vecchissima storia di 60 anni fa, ma è quasi impossibile tirarci fuori una gran storia, o almeno la penso così. Comunque ripeto, un plauso al tuo coraggio, come dissi ieri.
  9. valerio

    [741/744] Sierra Nevada

    Ymalpas, come spesso accade la verità sta nel mezzo. I 7 albi non sono piaciuti affatto alla maggioranza, se devo giudicare dai giudizi che vedo in giro e non solo qui, molti parlano della sua conclusione come una sorta di liberazione. Questo non può certo dirsi un successo. Di contro, a te o a pochi altri è parso quasi un capolavoro. Non è nè una ciofeca nè un capolavoro. In questo seguendo le sorti del ritorno precedente di una ventina di anni fa. Sono quelle storie che è come scherzare col fuoco. Mefisto sarebbe meglio lasciarlo dove sta, a giudicare dagli esiti e dalle reazioni soprattutto, delle ultime sortite del personaggio. Bonelli ne concluse ingloriosamente la sua personale saga, e forse sarebbe stato bene comprenderne i cattivi auspici. L'unico consiglio che mi sentirei di dare a Boselli è di inventare personaggi nuovi e lasciar perdere i vecchi, che gli riesce molto meglio, e soprattutto le aspettative sono troppe. Ok, ora arriva anche la Tigre Nera, boh, speriamo bene. Per il resto, torniamo con fiducia al western e spero che ci sarà ancora da divertirsi.
  10. valerio

    [741/744] Sierra Nevada

    Mah, alla fine pur concordando sul fatto che non rientra tra i tre più importanti sceneggiatori di Tex della storia (e però è di importanza vitale nelle sue diverse cariche), devo dire che trovo abbia un suo perchè... Opere come la strage di Red Hill, El Muerto o i ribelli del Canada, se si chiude un occhio su certa "originalità" (chiamiamola così...) texiana e ammettiamo che esistano vari Tex, sono sceneggiature formidabili. Comunque nè Ruju, nè Manfredi, nè tantomeno Faraci hanno mai scritto nulla di paragonabile su Tex.
  11. valerio

    [741/744] Sierra Nevada

    C'ha le sue fisse...Chiaverotti, Nizzi, Burattini... E tu Nolitta
  12. valerio

    [741/744] Sierra Nevada

    Io la lessi molto in ritardo, non troppi anni fa, perchè all'epoca avevo interrotto. Mamma mia, mi annoiò moltissimo. Invece ho riletto settimana scorsa i ribelli del Canada e mi è ripiaciuta come le prime volte, nonostante da alcuni puristi sia considerata una ciofeca.
  13. valerio

    [741/744] Sierra Nevada

    Ma infatti quella storia di Nolitta è l'incubo maximo della storia di Tex. Intendiamoci: w le storie lunghe. Ma devono essere di un certo tipo...
  14. valerio

    [741/744] Sierra Nevada

    La durata è stata un altro problema credo, si. Si sarebbe giustificata per un grande capolavoro, ma così non è, e chi si è annoiato o comunque non apprezza Mefisto ha avuto una bella mazzata. Vedete, io credo che noi qui su questo forum non siamo un campione attendibile dei lettori di Tex. Il campione attendibile lo si trova sui vari gruppi social, gente molto meno esperta forse, ma poi alla fin fine sono quelli li che fanno "numero", sono molti di più e hanno molte meno aspettative critiche, si vogliono solo divertire con il fumetto. E leggendo quelli li si ritrovano i veri umori della base. E gli umori sono di chi si è molto annoiato. La maggior parte pare non aprezzare la magia su Tex, l'eccessivo spiegazionismo, le storie molto complesse, forse ne va preso atto se si legge di continuo che "meno male c'è sto maxi dove torna il western e scorre bene" . Non è il mio pensiero, al di là di come sia riuscita la Mefisteide, perchè amo chi osa e mi piacciono i soggetti coraggiosi, ma tant'è. Come dissi anche in passato, è stato proprio lo Yama di qualche anno fa a farmi tornare a Tex dopo anni di oblio. Yama e Mefisto erano i miei idoli da ragazzino e rivederli in edicola mi spinse a ricominciare (e quella storia di Borden è stata da me molto apprezzata). Ma forse a questo punto conviene di mollarla li. Anche perchè, di recente, abbiamo avuto magia anche con Ruju (ridicola, la peggior storia mai vista o giù di li), e spruzzate anche altrove. Comunque sono sicuro che se avessimo avuto una storia come quella con i dinosauri di GLB oggi, avremmo una specie di sollevazione popolare contro la puttanata maxima (per usare questo brutto termine che ho letto qui...evitiamolo, su.). Meno male che all'epoca non esistevano i forum...
  15. valerio

    [297/299] Fuga Da Anderville

    Ti capisco pard, a me le faccine che ridono danno un fastidio enorme quando sono messe sotto una opinione, questo mi accade spesso su Facebook su pagine varie (non Tex), che so, uno dice che gli piace il tal calciatore piuttosto che l'altro o commenti musicali boh...qualsiasi cosa. E ti piazzano la faccina che ride. Lo trovo molto maleducato e saccente. Quanto alla "santabarbara estiva", se non si è in grado di distinguere le vicende private (meschine o meno) degli artisti dalle loro opere artistiche appunto, siam messi male. Ma questo vale per tutti. Se dovessimo giudicare l'opera dei fumettisti sulla base dei loro scazzi privati, stiamo freschi. Che se li risolvano fra loro. Noi più che leggere e farci una opinione dell'opera non dovremmo.
  16. valerio

    [Maxi Tex N. 31] I Quattro Vendicatori

    Beh, perchè Nick Raider è un fumetto di qualità minore a Tex. Tex è tutt'oggi un fumetto di qualità superiore, per sceneggiatori, disegnatori e storie agli altri Bonelli. Però ha un target di anzianotti come noi. I giovani leggono i Manga più che altro, e poco Bonelli, ma men che meno Tex, però Tex resta il più letto di tutti i Bonelli perchè diciamo dai 40 in su ha ancora una fan base notevolissima. Poi ripeto, non sto facendo una gara a chi sia più bravo, cerco solo di spiegare che il gusto si evolve, gli sceneggiatori cambiano e cambiano stile eccetera. Poi io sono il primo che se dovessi indicare il miglior sceneggiatore di Tex indicherei GLB, se non altro perchè Tex è lui! Però se confronto Fuga da Anderville e tra due bandiere, non posso fare a meno di notare che quella di Nizzi è decisamente più moderna, anche e soprattutto per i suoi difettucci o piccole debolezze dell'eroe. In questo caso a me pare migliore anche la storia (altre volte è esattamente il contrario in queste "riprese" di vecchie situazioni o personaggi), ma non era quello che volevo intendere.
  17. valerio

    [Maxi Tex N. 31] I Quattro Vendicatori

    Aggiungo una cosina che forse può illuminare un pò. Il Tex di GLB perchè è "vecchio" per un giovane di oggi? Al di là che è un western e ok, questo vale anche per chi lo scrive ora. Ma il Tex di GLB è politicamente scorretto. Abbiamo si un eroe per metà indiano e che difende anche i pellerossa e questo ci sta bene nella mentalità odierna, ma abbiamo anche un eroe che chiama limoncino i cinesi, palla di neve i ne(g)ri, fa body shaming continuo (palla di lardo, nanerottolo, omuncolo etc...), che entra in un bar e picchia a sangue il primo che lo guarda di soppiatto, che tortura i nemici, che manda a fuoco tutto se gli gira male, insomma un eroe che infrange tutti i regolamenti del politically correct oggi seguito dalle nuove generazioni. Beninteso, la cosa che più mi fa godere di GLB sono proprio queste cose, che io infatti vorrei ritrovare sul Tex attuale ma che non ritrovo se non in minima parte, ma mi rendo conto che forse non si può. E qui rispondo a LedZep, perchè ti piace Tex il Grande? Perchè c'è esattamente il Tex che sbatacchia gli avversari come tappeti e insulta i nemici nei modi più pirotecnici possibili distruggendo tutto. Poi Nizzi si discostò da questo modo di scrivere, diventanto per l'appunto più moderno. Una volta diedi a mio nipote (che ha 20 anni) alcuni albi di GLB per vedere se si potesse avvicinare a Tex, lo ha mollato subito proprio per questi motivi. Non poteva sopportare un eroe che si comportava in quel modo così da boomer, questa è la sostanza delle sue parole.
  18. valerio

    [Maxi Tex N. 31] I Quattro Vendicatori

    Oh, ma oggi Nizzi è antico, su questo concordo (non so questo maxi, che non ho ancora letto)! Borden è ben più moderno, nel bene e nel male che questo significa, quindi nel bene di uno scavo psicologico ben superiore e delle trame ben più congegnate, nel male di una ben maggiore difficoltà di lettura e nella tendenza a una certa pesantezza e cervelloticità di chi ha troppe idee e le mette su carta tutte assieme e spesso è troppo. GLB è il Totem, nessuno lo mette in discussione, ma oggi un ragazzino apprezzerebbe più Borden (o persino Faraci), che GLB, ma tanto non sussiste il problema perchè a leggere Tex ci siamo solo noi cinquantenni e oltre. Nizzi aveva questa componente giallistica/commediante che in effetti alleggeriva molto quando era in forma. E' più semplice leggere la leggenda della vecchia missione che Terra Promessa tra travestimenti, battute e cose così. E oggi la leggerezza è l'unica cosa apprezzata dai ragazzi, che già se una cosa dura più di 5 minuti cambiano canale o spengono il cervello. Ma ripeto, non sussiste il problema dato che Tex non lo legge nessun ragazzo.
  19. valerio

    [741/744] Sierra Nevada

    E' molto difficile scrivere Mefisto, infatti ci si sono provati solo in due dopo GLB (che comunque, a sua volta, ha cannato clamorosamente l'ultimo episodio) e hanno provocato polveroni. Temo che comunque, ormai, sia fuori tempo massimo il Mefisto. D'altra parte Boselli non sempre ha azzeccato le storie dei personaggi ripresi da GLB, anzi, per quanto ricordi io ha quasi sempre ottenuto risultati inferiori al suo talento. In effetti la cosa peggiore mi pare il profluvio di superpoteri e raggi fotonici (mi si passi il termine) che debordano quinci e quivi, non solo in Mefisto ma anche nei suoi antagonisti. A volte pare di essere in un episodio di Guerre Stellari o qualcosa del genere. Ma nel complesso, ripensandoci, il problema principale potrebbe essere l'eccessiva aspettativa, cosa che inficia anche la Mefistolata, che per me è una discreta storia sommando lo stupendo albo iniziale e gli altri tra il sufficiente e l'insufficiente. Ma altro ci si aspettava. Qui anche, forse. Une "Mefisteide" di ben 7 albi deve essere per forza un capolavoro epico. Capolavoro non è, è una onesta storia in due parti, con momenti eccellenti (soprattutto nella prima parte della prima storia) e momenti davvero bruttarelli (le figuracce di Yama, le figuracce di Kit specie nel primo episodio, il pugnale a un cm dalla testa di Tex, il finale raffazzonato e intasatissimo di personaggi della prima parte, l'eccesso di superpoteri già detto della seconda parte, un Morisco che pare messo per completare il cast, le lungaggini della seconda parte e anche qui un finale discutibile). Il complesso pare di una storia più che sufficiente, ma se vuoi scrivere l'Aida devi fare per forza il capolavoro e questo è quanto. Un plauso comunque a Boselli che tenta spesso l'inosabile e, per lo meno, dal punto di vista dei soggetti proposti cerca di volare alto e qualcuno che lo faccia su Tex ci vuole.
  20. valerio

    [Maxi Tex N. 31] I Quattro Vendicatori

    Nessun Tex è realmente moderno, infatti oggi nessun tredicenne legge più Tex. Tex è un fumetto western, e già questo lo mette nel passato, e poi i ragazzi leggono ben altro. Però, per me, se oggi si vanno a rileggere le storie di Tex, troviamo che GLB è il più datato, Nizzi dei tempi migliori un pò meno (vuoi per la spruzzata di giallo, vuoi per la propensione alla commedia western, che è certamente meno pesante), e Borden, per motivi anche anagrafici, è il più moderno, proprio come tecnica di sceneggiatura, più vicina al gusto moderno nell'intreccio e nella psicologia dei personaggi. E' inevitabile che sia così. Questo indipendentemente dal valore dei vari autori.
  21. valerio

    [741/744] Sierra Nevada

    Si, secondo me non siamo più propensi ad accettare Mefisto e la Magia su Tex. Non abbiamo più 12 anni e questa cosa per noi ha fatto il suo tempo. Concordo su Yama, davvero troppo stupido qui.
  22. valerio

    [Maxi Tex N. 31] I Quattro Vendicatori

    Mah...leggo cose giuste e cose meno giuste. Dire che moltissimi hanno abbandonato con Nizzi non credo sia corretto. Per molti che hanno abbandonato molti altri ne sono arrivati. Credo ci sia una intera generazione che considera il Tex di Nizzi il vero Tex, per motivi anagrafici o per motivi di gusto. Ancora oggi, se leggete sui gruppi FB o Insta, Nizzi pare avere un seguito eccezionale quando escono dei suoi lavori. Ha detto una cosa giusta Diablero quando dice (magari ironicamente), che ci sono vari Tex e il tutto sta nell'ammetterlo e dirci quale di questi ci piace di più. Ci si chiede come sia possibile preferire Sioux a Sangue navajo eccetera...io credo che si possa preferire per un motivo semplice: è più moderno. Nizzi, venendo dopo, è una lettura che può essere peggiore o migliore, ma è certamente più vicina a noi. Un ragazzo penso preferirebbe un Nizzi a un GLB. Mi sto rileggendo tutte le opere Bonelliane e spesso ne sono entusiasta confermando la grandezza, ma nondimento molte appaiono oggi datatissime e se mi metto nei panni di un ragazzo di oggi, non credo che potrebbe essere adeguatamente apprezzato. Questo ovviamente non gli toglie un grammo quanto a storicità e grandezza, ma letto oggi può risultare talvolta pesante e vecchiotto. Poi si, non è corretto confrontare il GLB al top con il Nizzi bolso, semmai si confrontino nei rispettivi periodo buoni o cattivi, che GLB pure ha avuto un lunghissimo periodo di appannamento in cui personalmente lo trovo quasi illeggibile (fascia 200 inoltrata fino ai suoi ultimi lavoro). Concludo dicendo che io so apprezzare i vari Tex. Quello originale di GLB, quello un pò diverso di Nizzi, quello modernissimo di Boselli, persino quello pieno di insicurezze e umanissimo di Nolitta talvolta. Penso che, tenuti certi paletti inviolabili, considerare Tex come una entità immodificabile sia poco intelligente. Ogni autore ci mette dentro anche la sua sensibilità e il suo carattere, e io trovo persino divertente andare a scovare queste differenze che rendono immediatamente riconoscibili i vari sceneggiatori.
  23. valerio

    [741/744] Sierra Nevada

    Finalmente letta la seconda parte di questa interminabile Mefistoleide. Forse sono io a non avere più lo spirito bambino con cui mi godevo a occhi aperti le antiche storie di Mefisto, ma qui rischio di annoiarmi. E' ovvio che la magia, su Tex, ci sia sempre stata, come ci sono stati Diableri, dinosauri, morti viventi e via discorrendo. Ma oggi fatico a digerire tutta questa magia. La quantità di magia di questa seconda parte è enorme, c'è un continuo appropriarsi dei corpi degli altri, gente che pare morta e poi non lo è, andate e ritorni negli inferi, ipnosi, mostri e visioni, Magia nera insomma...dalla A alla Z. Tutto l'enciclopedia della Magia Nera al gran completo. Mi verrebbe da dire che Borden cade nella trappola che a volte lo insidia: fare troppo. Nella sua enorme capacità di sceneggiare e reggere fila intricatissime, a volte esagera e come nella prima parte e segnatamente nella sua parte finale ha inserito un numero abnorme di personaggi e di avvenimenti, qui mette una quantità abnorme di magia. Ad ogni modo, fatico molto a dare un giudizio chiaro. La sceneggiatura è certamente buona, le idee ci sono, ce ne sono forse troppe e si rischia l'eccesso, abbiamo la parziale novità di Yama che tradisce il padre e se ne va per i fatti suoi sperando di soffiargli il primato, e insomma ci sono tante cose. E' una storia che può essere considerata un capolavoro o una cagata, ed entrambe le cose ci stanno, a mio parere. Infatti, puntualmente, sia qui che su FB la storia è stata considerata ora un capolavoro, ora una cagata colossale. Io confesso, come dicevo, la mia difficoltà di lettore cinquantenne ad interfacciarmi con storie di questo tipo, e si che Mefisto è il mio nemico preferito. Tante lungaggini e troppi dialoghi comunque. Belli però i battibecchi tra i pards, segno che Borden sta sviluppando anche una vena ironica non indifferente. Civitelli è uno dei miei disegnatori preferiti e un maestro indiscusso. Il suo stile puntato è sempre un piacere per gli occhi. Forse ci sono stati disegnatori più portati alla magia, ma Civitelli non delude mai. Non riesco a dare voti alla sceneggiatura. I disegni 8 come minimo. P.S. Ma il Morisco cosa è stato messo a fare? A fare numero, come se i personaggi non fossero mai abbastanza? O si voleva fare una sorta di all stars game con tutti dentro? Non fa nulla e a un certo punto sparisce di punto in bianco. Boh.
  24. valerio

    [Maxi Tex N. 31] I Quattro Vendicatori

    Non ho ancora letto il tomo, che ho preso e leggerò quando lo leggerò, prima devo finire un libro e magari dare precedenza alla Mefisteide. Comunque, in linea generale le patatine, le bistecche e le torte di mele sono una invenzione di GLB, e sono presenti nella stragrande maggioranza delle storie del medesimo GLB, così come l'ironia tra i pards (poi accentuata da Nizzi, all'inizio in modo anche molto efficace). Non si è inventato niente il Nizzi da questo punto di vista. Persigno gli origlioni sono ben presenti soprattutto nei primi episodi di Tex, e qui davvero Nizzi ne ha abusato. Poi certo, bisogna anche vedere come si usano questi clichè. Il clichè di suo non è una cosa negativa, ne fanno tutti largo uso. Borden ha quello del nemico grigio e pure questo può venire a noia, o quello dei comprimari a dozzine. Tutti clichè o impronte seriali del proprio stile che dir si voglia. Mi fate venir voglia di leggere sto maxi per vedere che impressione mi fa, ma prima ho altre cose da leggere. Non vi dico che pila di roba ho sul comodino tra libri e Tex... ieri mi sono riletto anche i ribeli del Canada intanto...per non farmi mancare nulla.
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