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JohnnyColt

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Tutto il contenuto pubblicato da JohnnyColt

  1. JohnnyColt

    Il Mercato Di Tex

    Non ho capito il tuo messaggio, stai dicendo che con i Marvel sei abituato a vedere gli strilloni ma in Tex no e preferiresti non averli? Altra cosa che non ho capito è la frase sui mercatini tra 60 anni... Potresti spiegarmi per favore? I Marvel non li troverai con i loro strilloni nei mercatini tra 60 anni? Non ho capito proprio... Sono convinto che gli appassionati e collezionisti di Zagor o Dylan Dog non sarebbero d'accordo! Neppure i collezionisti di Superman o Bat-Man!
  2. JohnnyColt

    I Nuovi Libri Sbe

    Errore mio, mi scuso...
  3. JohnnyColt

    Il Mercato Di Tex

    Lo zoccolo duro va rispettato, è indubbio. Nell'ottica però di vendere ancora per diversi decenni più ci si fossilizza a vendere soltanto a quello zoccolo e più si va incontro alla disfatta. Lo zoccolo duro non è eterno e voler vendere solo a quella fascia di acquirenti non è una strategia lungimirante. A dire la verità i giovani conoscono sia il west sia Tex ma non hanno abbastanza motivi per approfondire. Per come va il mondo oggi i giovani devono prima conoscere il personaggio e poi il fumetto quindi ben vengala pubblicità e l'apertura agli altri media. Tutto ciò, che fa storcere il naso a tanti, è l'unico modo per sopravvivere nel 2018! Io penso piuttosto che questo cambiamento di gestione del personaggio e della casa editrice sia ESSENZIALE! Se si prendono ad esempio tutti i grandi personaggi del fumetto mondiale che ancora vendono non se ne troverà uno che non sia anche in qualche altro media o su gadget oggettivamente inutili e bruttini. Che piaccia o non piaccia per vendere nel 2018 non bastano buone storie ma serve tanta pubblicità, TANTISSIMA pubblicità, serve merchandise, serve apertura a media non convenzionali. Questo la Panini lo ha capito e sta facendo ogni anno un lavoro sempre migliore. Sia di nostro gradimento o meno, l'iniziativa dell'album, personalmente non mi piace ma non sento neppure il dovere di polemizzare su una cosa che sono liberissimo di cestinare, bruciarea, pasticciare o completare con le figurine, può essere una strategia per avvicinare nuovi lettori. Perchè non trovo polemiche sulla mostra di Milano? Semplicemente perché spesso si rischia di ragionare con questo paragone: "l'album non mi interessa e credo sia sfruttamento del personaggio quindi polemizzo al vento, la mostra può essere interessante ma pur sfruttando il personaggio mi interessa e me ne sto buono buono". E' ovvio che il suddetto album sia nato per sfruttare il settantesimo, è palese! Non per questo però trovo giusti parallelismi con trent'anni fa, discorsi tipo "il triangolino non c'è mai stato" o peggio ancora colpevolizzare questo o quell'altro per il lavoro compiuto. Sono cambiate le strategie dell'impresa Bonelli: si sta passando da una Casa Editrice che pur sapendo di vendere poco se ne fregava e cercava di smussare il gap tirando fuori nuove serie ad un'impresa che nota il calo nei lettori e pur continuando a produrre storie di qualità e serie nuove sperimenta in campi occupati da anni dai concorrenti. Non pretedo di dover sentenziare se sia una strategia vincente o meno quella attuale ma mi piacerebbe che non si facessero parallelismi a epoche passate. Le epoche passate sono passate, pensiamo piuttosto di vendere un prodotto di qualità, rispettoso della propria storia ma puntato verso il futuro. Ho già fatto questo discorso ma sembra proprio che non si voglia capire ciò che dico.
  4. JohnnyColt

    I Nuovi Libri Sbe

    Spero che sia privvisoria, non mi dice granchè. Questo Cartonato però me lo prendo perchè amo molto la figura del giudice Bean! Quando dovrebbe uscire?
  5. JohnnyColt

    Il Mercato Di Tex

    Pur preferendo la gestione passata del personaggio secondo me una qualche pubblicità al personaggio andrebbe fatta in maniera più attenta. Come rimarchi tu lo zoccolo duro è spesso incontentabile e legato ancora al Tex di Galep, purtroppo o per fortuna la Bonelli ha deciso di andare oltre a questo zoccolo e cercare giovani interessati. E' triste dirlo ma se vogliamo un Tex florido almeno fino al numero 1000 dobbiamo avere lettori, via lo zoccolo ad oggi ci rimane ben poco... Ben venga questo sfruttamento, continuo a rimarcare la fine dell'era del completismo. Vedremo se funzionerà la cura Panini! P.S. Tex porta avanti insieme a Dylan Dog tutta la baracca Ma davvero si sta facendo polemica su un triangolino e su un album in allegato? Boh mi sembra tutta una cosa assurda...
  6. JohnnyColt

    Il Mercato Di Tex

    Il rischio c'è purtroppo. E non sarebbe una cosa molto intelligente!
  7. JohnnyColt

    Il Mercato Di Tex

    Ma, guarda Ymalpas, molte delle critiche da te avanzate sono del tutto valide perchè effettivamente Airoldi in qualche modo sta un po' paninizzando la Bonelli... Detto questo concordo con te sul meccanismo speculativo delle due iniziative da te analizzate, vero è che se non sono interessato, parlo a titolo personale, non spendo soldi per avere cose che non mi aggradano. L'iniziativa delle carte da gioco, per esempio, mi è piaciuta fin da subito e ho recuperato tutto il mazzo tramite le ristampe, non ci ho fatto un gran dramma su quell'acquisto obbligatorio però un po' mi ha infastidito ugualemente... L'ennesimo album di figu da completare invece non me ne può fregar de meno: primo perchè non è esclusivo di Tex e secondo perchè mi toccherebbe spendere soldi inutili per figurine di personaggi che non mi piacciono. Lo lascio tranquillamente vuoto e con gli adesivi ancora nell'albo. Io non la vedo così tragica, è una strategia meramente commerciale che per me non fa male al personaggio in sé, piuttosto fa male ai collezionisti maniaci del completismo che poco si ritrovano con questo sfruttamento "all'americana" di un personaggio che ha sempre vissuto solo e soltanto di mensili. E' una strategia essenziale per tener testa alla concorrenza oggi, è un cambiamento importante ma non riesco a reputarlo così tanto negativo quanto te. Sul fatto del triangolino credo sia più che altro una questione di principio quella che tu esponi, o almeno immagino... Personalmente quel triangolino non mi fa né caldo né freddo. Potevano anche evitarcelo in Bonelli, e questo è indubbio, ma ora che hanno deciso di metterlo non mi farei del sangue amaro per una scemenza simile. Per quanto riguarda la cura Airoldi sugli arretrati e sulla pubblicità dell'albo successivo in quarta di copertina posso solo parzialmente convenire con te. Di certo manca l'albo successivo in quarta, è stata una decisione infausta e che mi ha irritato molto. Pur riconoscendo il fascino della pagina arretrati riconosco però la sua totale inutilità nel 2018... Alle stucchevoli pubblicità e alla fastidiosa e inutile rubrica di Frediani preferirei comunque qualche dossier sul west, o almeno qualcosa di simile. P.S: Per festeggiare il settantennale l'album potevano risparmiarcelo, avrei preferito non avere nulla in "regalo"!
  8. Non vedo l'ora di leggerla... Stai tranqillo, lo sospettavo
  9. Non capisco se sia un complimento o meno... Suona piuttosto male!!! Ma il prossimo pard protagonista chi sarà? Diablo? Di certo in futuro vedremo El Morisco, Pat, Gros-Jean, Montales e magari qualche cattivo. Non vi piacerebbe leggere una storia di Tex vista dagli occhi del nemico?
  10. Ritorno sull'argomento umidità, un argomento che mi tocca molto dopo essermi trasferito da un anno a questa parte. Nella nuova casa capita spesso che la colla delle bustine svanisca e che non attacchi più, inoltre la plastica delle bustina inizia a fare delle grinze. All'inizio ho pansato che fossero bustine vecchie che non tenevano più ma presto questo problema mi è capitato con nuovi pacchi, di vario formato. L'unica cosa che mi viene da pensare è che sia l'umidità, la maledetta umidità che attirava i pesciolini d'argento. Cosa ne dite? Tutti i giorni deumidifico l'ambiente e questo basta per eliminare il problema insetti ma questo nuovo disagio mi è ancora criptico.
  11. Importanti nomi visto che sia la ristampa de "La Repubblica" sia i cartonati CEPIM-MONDADORI-BONELLI hanno fatto da base a tutte le numerose e successive ristampe a colori. Ho recuperato i miei cartonati (Il mio nome è Tex - Tex e gli Indiani - Sfida nella città fantsma - Sentieri di sangue - Il ragazzo selvaggio - Il segreto degli Anasazi) Nel primo e nel terzo volume della collana i colori sono a cura di Gromolinea (Ugo Pietrafitta) Tutti gli altri volumi che possiedo sono realizzati da GFB come da te evidenziato. Faccio pochi nomi in più rispetto a N.Guzzi: Federico Giretti, Elena Sanjust, Valentina Mauri e Sara Villa. Dimenticavo che il cartonato francese di Serpieri è realizzato in toto dall'artista, anche per la colorazione. Buono spunto che mi ero dimenticato...
  12. Con le nuove pubblicazioni a colori volute dalla Sergio Bonelli Editore abbiamo potuto vedere sempre più il Nostro in quadricromia. Devo ammettere però che non conosco affatto i nomi dei coloristi ufficiali al lavoro sulle storie speciali della mensile, sui Color e sui cartonati. Tralasciando i lavaori colorati a mano da Galep e Ticci, chi ha realizzato tutte le tavole a colori di Tex fino ad oggi? Ogni colorista da una propria impronta evidente al lavoro o lavora sotto rigidi standard Bonelli? Vorrei capire meglio questo ambito oggi in crescente sviluppo. Conosco di nome Oscar Celestini ma non credo che lavori soltanto lui a Tex...
  13. Anche a me sembra una luna piena che si stava sopra al deserto... Comunque sia dalle poche righe di sinossi e da quelle anteprime mozzafiato si preaannuncia l'ennesimo cartonato coi fiocchi. Questa collana è ad oggi la collana esterna meglio riuscuta dal tempo dei Texoni. Ottimi disegnatori e ottime colorazioni! Bravo Vattani. Lo penso anche io, forse questo tratto c'è solo nelle tavole in anteprima ma devo dire che non mi dispiace affatto tale modifica al suo stile.
  14. Queste schede le possiamo trovare un po' d'appertutto... Io ricerco la fonte primaria, non supposizioni o riscritture del dato
  15. Chiamami stupido ma continuo a non capire. I dati nella rivista avranno pure una fonte... Gli ultimi direttori editoriali della Bonelli non c'entrano nulla con la genesi del personaggio di conseguenza lo Stato del Kansas deve essere per forza di cose uscito o dai due Bonelli, o da Nizzi o da Boselli. Nizzi e Boselli è improbabile che abbiano tirato fuori questo particolare, che io ricordi nelle storie dei Bonelli non c'è nulla. Rimane il problema di dove abbiano tirato fuori quel Kansas. E' possibile che abbiano parlato con GLB e che lui abbia detto loro l'origine del buon Carson ma allora, perchè non abbiamo altre testimonianze? Mi sembra troppo strano... Per me questo dato è stato tirato fuori di sana pianta dai collaboratori di una delle due case editrici che hanno redatto le schede. Mio lapsus, mi scuso. Si potrebbe dire che il Tex giovane, sbarbatello e con la camicia gialla senza tasche, sia basato su Gary Cooper mentre il Tex adulto con famiglia e con Carson al seguito sia basato su Gemma. Cooper era 190 cm, Gemma 181 cm... Tex da giovane era 190 cm ma con l'età si è ingobbito fino ai 181 cm
  16. Anche io ho sentito Kansas come pseudonimo più volte ma c'è una storia in cui viene detto palesemente che è del Kansas o sono vostre supposizioni? Non mi ricordo se nel passato di Carson si parli di questo particolare...
  17. Dove scopriamo che Carson è del Kansas? Mi sono perso questo particolare... Nella seconda parte del film Giuliano "Tex" Gemma indossa una camicia rosa, ricordo... L'altezza di Gemma credo sia stato l'ultimo dei problemi per il grande vecchio...
  18. JohnnyColt

    [Color Tex N. 13] Piombo e oro

    Non mi sento di essere così cattivo. Non vado oltre il 7 però i disegni e i colori sono molto belli. Ruju poi come già evidenziato ha fatto una godibile storia con i tempi giusti e non troncata per assurde paturnie boselliane/bonelliane.
  19. La fase finale è decisamente forzata... E' il punto debole di tutti i personaggi a fumetti che si mascherano, vedi Diabolik. Diabolik ormai è Diabolik ed è immutabile. Proteus è vecchio e stantio.
  20. JohnnyColt

    [Color Tex N. 13] Piombo e oro

    Ottima storia sotto tutti i punti di vista. Albo lineare e senza enormi colpi di scena ma è una storia che da un po' di tempo Ruju non ci dava, una storia senza ellissi o salti temporali, una storia bella, godibile, a volte divertente e abbastanza innovativa. Ho apprezzato l'incipit con i soldati e la rapina, di certo non mi aspettavo il cecchino tedesco (in realtà me lo aspettavo benissimo perchè me lo hanno spoilerato in casa editrice al momento della presentazione dell'albo ma se non fossi andato a leggere la trama o vedere l'anteprima sarei stato piuttosto incuriosito e stupito dell'elemento). Bella trovata Ruju! La presenza del crucco, che però poteva anche essere maggiormente approfondita, dona un tono differente alla vicenda rendendola dinamica e coinvolgente fino dalle prime pagine. Belle le sparatorie, sempre in grande stile, belli i personaggi molto caraterizzati e bella anche la rivolta finale dei peones che non leggevo da diverso tempo. Qui Ruju è tornato un ottimo sceneggiatore che si basa su una storia ben articolata e chiaramente rappresentata. Sul lato disegni noto dei commenti negativi che non comprendo molto. Se da un lato una leggera differenza tra i vari volti di Tex c'è, cosa che comunque a me non ha dato più di tanto fastidio, dall'altro troviamo vignette spettacolari e cinematografiche. Abbiamo masse di persone particolareggiate e ben definite, abbiamo l'inquadratura del mirino che si ripete più volte ma mai uguale alla precedente, abbiamo sia ambienti interni (vedi la stamberga della "bella" Adelita) sia paesaggi eccezionali (la parte ambienta negli Stati Uniti ne è l'esempio), realizzati con grandissima cura e attenzione ai particolari. Bellissima la caratterizzazione grafica di Carson e belli gli elementi che escono dalla gabbia bonelliana nelle scene frenetiche. I grandiosi disegni di Scasciatelli, che deve approdare al più presto al mensile, sono ancora più valorizzati dalla colorazione di Celestini qui ancora più curata e dinamica. I cieli eccezionali e le scene notturne sono le cose più rappresentative di questa colorazione. Pagina 38, il flashback e le pagine da 131 a 162 sono tra le cose più riuscite graficamente (sia a livelli di disegni sia di colorazione) di tutto l'albo. Ho apprezzato infine moltissimo un tocco di classe che penso sia di Celestini: pagina 160, quinta e penultima vignetta, il mirino è puntato su due figure in primo piano nitide e definite ma in secondo piano c'è un altro soggetto più lontano e su cui è stato attuato un ottimo lavoro (presumo in post-produzione al computer al momento della colorazione) di diminuzione della nitidezza per renderlo più sfumato e accentuare la capacità della lente del mirino da cecchino. La copertina di Villa è molto ben fatta ed è più corente con la colorazione interna rispetto alle passate pubblicazioni. Il titolo non ha abbastanza impatto anche se semplice e pulito. Ammetto di non essermene accorto affatto, dove si riscontrano tali errori? Ho notato anche io la somiglianza e l'ho molto apprezzata. A parer mio è tutto fuorchè una sola questa storia. Non è esageratamente complicata, fattore che troppo spesso Ruju gestisce in malo modo, ma è molto incisiva e godibile.
  21. Beh però il dubbio può effettivamente esserci per uno sveglio come Tex, conosce molto bene di cosa è capace Mister P e di come sia vanesio. C'è Proteus in città, ed è già un elemento che obbliga a drizzare le orecchie anche per ogni boiata. Il matrimonio è un grande evento particolare con tanti invitati e che non capita di certo quotidianamente. Se aggiungi che poi lo sposino potrebbe pure essere ricco credo sia il posto ideale per un rapinatore da quattro soldi come è Proteus. Grossomodo credo sia il ragionamento che ha fatto Tex. Ha chiesto poi chi fosse lo sposo e si è scoperto che tanto per non cambiare ci azzeccato in pieno. Per un predone come è il nostro Perry eventi simili, grandi con tanta gente sono una goduria... Di certo qualcosa da ciulare lo si trova, sia esso il collier della sposa o altro. La reazione di Carson è la reazione di uno che conosce il pard come le proprie tasche.
  22. Beh, è indubbio che non possa essere la coppia stantia di Mefisto. Più forte di Tex? Abbiamo già avuto nemici più forti di Tex ma sempre sono stati battuti grazie alla regola Forte e Grosso = Lento Pistolero migliore? E' impossibile, è dal '48 che viene ribadito che Tex sia il miglior pistolero di tutto il west, l'arrivo dal nulla di questo nemico renderebbe il tutto un po' strano. Personalmente mi chiederei: Ma sto tizio dove è stato fino ad ora? Senza contare che l'unica volta che Tex perse in duello è stato con quel cialtrone con la fondina Swivel. Non è fattibile. Più furbo? E' la via migliore. Tutti i più grandi nemici di Tex sono furbi almeno quanto lui ed è proprio su questo aspetto che bisognerebbe partire per il nuovo arcinemico. Ricordiamoci che in fin dei conti Tex non ha ricevuto istruzione, vive di vita vissuta, potrebbe effettivamente essere la carta vincente puntare su un nemico molto più istruito di lui! Potrebbe essere un buon rinnovamento ma forse anche troppo radicale. Sembra una cavolata ma da quando Tex è Tex, il Tex adulto, tutti noi lo abbiamo sempre visto come Ranger, Capo Indiano e Agente Indiano. Penso anche io sia giusto passare il ruolo al figlio ma sono convinto che sia una scelta che non andrà giù a tanta gente.
  23. Devo dire che non riesco ad avere una vera opinione su questo albo. L'ho letto in due volte a distanza da un mese con l'altro ma dopo aver fatto correre qualche giorno dall'ultima lettura sono ancora molto incerto sul giudizio. Di certo è una storia molto godibile e carina, ben articolata e in cui il nostro Mister P. è ben caratterizzato. Il fattore degli occhi è un ottima trovata che si sviluppa e viene affinato nel corso della storia fino ad arrivare al suo apice: Kit contro Kit. Tex riconosce Proteus travestito da Kit solo dagli occhi, un elemento che, parlando con il giudice Drayton (aka Proteus), aveva bellamente ignorato salvo poi accorgersi del tranello dopo qualche pagina. Se ci dovessimo basare solo sulla storia pre-Kit direi che scorre bene, senza pause riempitive ma senza neppure brusche accelerazioni narrative a cui tanto Ruju ci ha abituati nell'ultimo anno. Il flashback sulla fuga dal carcere è poco funzionale alla storia ma è inserito in una cornice in cui il lettore sente la necessità di sapere come è andata tutta la vicenda. E' oggettivo che a fuga da Yuma sia molto azzardata ma come molti di voi hanno evidenziato è una fuga alla Proteus, un personaggio vecchio e datato a cui bisogna perdonare alcune disattenzioni (vedi la barba). La trovata del matrimonio è anch'essa un'ottima chiave di volta, non banale. Sul fatto che in quell'occasione Tex sia onniveggente ritengo che sia un fattore superabile siccome più volte lo abbiamo visto sentire puzza di bruciato in situazioni apparentemente pacifiche. Carson inoltre conosce a memoria Tex, conosce le sue espressioni e conosce i suoi sguardi, solo un allocco non avrebbe capito all'istante che cosa frullasse per la testa a quel tizzone d'inferno di Tex. La storia, come detto, procede bene fino a che, praticamente dal nulla salta fuori Kit Willer, a pagina 100 del secondo albo. Ora, perchè? Il padre gli ha detto di trovarsi in stazione e fare ballare l'occhio, ci sta. Mi chiedo però perchè presentarcelo così, decontestualizzato, non c'entra nulla con la vicenda di Proteus ma riesce ugualemente a riconoscerlo travestito da vecchina. Inoltre la scenetta comica della vecchina/Proteus che urla "Aiutatemi, questo giovane mi sta minacciando!" è tanto ridicola quanto insulsa ma da la scusa alla storia per far sparire DI NUOVO E SENZA NECESSITA' alcuna il nostro P. Nel giro di poche pagine i due Willer si trovano di fronte il nemico vestito da Kit, una veloce sparatoria e rapidamente ci troviamo i due Kit menarsi pesantemente sui binari della rotaia mentre una locomotiva sta palesemente correndo (Ma non erano in stazione?). Tex salva il proprio figlio, Proteus riceve una bella pallottola tra il cuore e la spalla ed infine pare essere triturato dalla locomotiva in corsa. Devo ammettere che quest'ultima scena mi è piaciuta. Nulla da dire se non che Kit ha fatto solo la parte della marmotta in questa storia. La questione è un'altra, perchè spoilerare in questo modo lo scontro tra Proteus e Kit se poi nella realtà dura pochissime pagine a fine storia? Perchè aggiungere Kit e questa scena finale solo e soltanto per mostrare lo scontro tra i due Kit? Che poi, mostrare... E' palesemente un finale carino ma slegato dalla vicenda e nato solo e soltanto per far vedere lo scontro e l'orribile probabile morte del nemico. Siamo sicuri che non si sarebbe potuto fare attraverso altri metodi? Ramella mi è piaciuto molto perchè ha un tratto pulito ma sporcato nelle giuste situazioni. Spero di rivederlo presto perchè mi ha molto soddisfatto. Tra una settimana cercherò di leggere tutta la storia insieme e vedrò se il mio giudizio rimarrà incerto o prenderà una piega diversa.
  24. Devo dirti che sarei davvero curioso di vedere Tex in tali situazioni ma mi auguro non salti mai in mente a qualche autore perchè andrebbe a snaturare irrimediabilemente l'opera di Bonelli Padre. Sono contrario a What If perciò ancora una volta io sarei contrario ad una scelta tanto assurda. Fatto è che, per fortuna, sotto la gestione Boselli non vedremo questi soggetti perchè come dici tu è già oggi accusato quotidianamente, a mio modo di vedere ingiustamente, di aver rovinato il personaggio e di essersi infilato troppo nel suo per certi versi oscuro passato (oscuro perchè GLB fu il primo ad averlo lasciato frammentario). Carson è il primo a non dover morire perchè Tex senza Carson è nulla come è nulla Carson senza Tex. Io li ho sempre considerati una cosa sola, uniti da un legame fraterno sono un'unica faccia della ormai inflazionata medaglia. Le storie con Tex in solitaria sono molto belle, rudi e veloci, ma se c'è pure il buon "Vecchio Cammello" prendono un altro ritmo e un altro spessore. Sono dell'idea che con GLB funzionasse MEGLIO che con gli altri autori ma che già agli esordi si presentasse troppo troppo troppo oscurato dal padre. GLB stesso gli ha dato una caratterizzazione valida ma per tanti aspetti parziale. Questa parzialità del personaggio è peggiorata nel tempo, sia nell'ultimo periodo di Bonelli sia con gli autori che lo hanno seguito. Ho apprezzato molto il suo ruolo nell'ultimo texone perchè finalmente si è visto un Kit diverso. Alla fine ritornerà sempre sotto la gonnella del padre ma già potrebbero esserci le basi per l'evoluzione che forse si sta aspettando da 70 anni! Per Kit sono dell'idea di dargli una caratterizzazione più marcata, ad oggi è una sorta di Tex più giovane, con un'istruzione migliore e con qualche nozione Navajo in più. Vorrei vederlo di più come quello che è: un ragazzo. Cosa fa un ragazzo con un nome pesante nel West? Non ditemi che spara ai banditi e basta. Carson lo abbiamo visto molte volte scherzare con ballerine o parlare di cibo e alcool, ecco mancano secondo me siparietti simili di vita vissuta, non solo da eroe del west, come è giusto che rimanga suo padre, ma anche da ragazzo mezzosangue con Willer come cognome. Intrattenersi con ballerine o una birra in più del solito sarebbero cose che magari vi farebbero storcere il naso ma che secondo me darebbero aria nuova ad un personaggio che è sempre stato l'ombra del padre e di conseguenza piuttosto passivo. Boselli ha già fatto intendere che se ne frega dell'opinione del GLBonelliani incalliti, lui vuole dare il suo al personaggio senza snaturarlo, lo vuole arricchire e portare nel futuro ma senza uccidere le basi gettate dai predecessori. E' un compito gravoso che lentamente sta compiendo, penso proprio che ad oggi sia l'unico che possa rendere Kit un vero personaggio... Tiger è l'elemento che chiude il quartetto, tanto silenzioso e sottotono quanto essenziale. Lui è l'animo selvaggio, animalesco, senza di lui spesso i tre pard annasperebbero e invece di agire nell'ombra andrebbero a capofitto in trappole ben congegnate, ovviamente uscendone illesi a suon di sviolinate e di clarino. Il quartetto è ben equilibrato proprio perchè ognuno fa la sua parte, parte che non va ad influenzare il ruolo degli altri: Tex è l'eroe tutto d'un pezzo come è giusto che sia il protagonista; Carson è la simpatia, la "tonteria" goliardica, l'uomo agé con fascino e carisma ma che nei momenti difficili è tanto micidiale quanto il protagonista; Kit è il classico comprimario che non avrebbe una reale funzione ma che al momento dello scontro si trasforma in un formidabile alleato, istruito e di certo più colto di tutti gli altri tre "vecchi". Kit è inoltre la giovinezza, la spensieratezza, l'irruenza che gli altri tre hanno perso da molto tempo, Kit è l'azzardo e il bluff; Tiger è il Navajo. Punto, basta solo questo per identificarlo. Scrupoloso, silenzioso, animalesco, rude ma micidiale e furbo. Non mancano mai momenti gioviali che lui sfrutta per rendersi nel contempo diverso e uguale agli altri tre. Se Carson è l'angelo custode di Tex, Tiger lo è di Kit... Un vero arcinemico seriale che possa andare a sostituire il buon vecchio Steve "Mefisto" Dickard penso sia una mossa furba. Per quanto possa essere ancora la nemesi di Tex, a me personalmente la saga di Mefisto/Yama ha stancato. Ben venga che si eliminino Mefisto e quel cialtrone di suo figlio dalla serie con un uscita di scena degna dei più grandi, poi che arrivi qualcuno di altrettanto temibile. Una mossa simile e azzardata è stata fatta con Dylan Dog da Recchioni è sta avendo un discreto successo di conseguenza, non essendo più un'idea isolata, penso sia importante dare questa spinta verso il futuro.
  25. JohnnyColt

    [695] L'ultima vendetta

    Questa copertina è l'ennesimo capolavoro targato CVILLA. Lettering del titolo favoloso che adoro veramente. Il lettering dello strillone mi ha stufato, non mi è mai piaciuto ma ora è diventato abbastanza noioso secondo me. Per la questione Dinamite io l'ho sempre reputato marrone...
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