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Letizia

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Tutto il contenuto pubblicato da Letizia

  1. Letizia

    Tex Collezione Book

    Copertine? Sono 15 albi, tre strisce per pagina sono 5 pagine. Un po' troppe.
  2. Letizia

    [Texone N. 06] La Grande Rapina

    Andiamoci piano. Non ho mai detto che la storia è bella, ho solo detto che non è brutta. Tra il bianco e il nero ci sono almeno 254 sfumature di grigio. Il più bel texone di Nizzi è Tex il grande, cui segue Fiamme sull'Arizona. La grande rapina, l'ho già detto, senza infamia e senza lode, grigia. Si è tanto parlato dei texoni di Nizzi che me li sto rileggendo. Il 10 e 11, se non li rileggevo era meglio. Sangue sul Colorado non ce l'ho fatta a superare le prime 50 pagine perché mi stava venendo in mente il resto è non volevo soffrire ulteriormente. Diciamo "bravo" a Nizzi, ma solo quando lo è veramente. Ma non solo a lui, anche a Boselli e a GLB. Poi se GLB lo è praticamente sempre, Boselli molto spesso e Nizzi quasi mai, la colpa non è di nessuno. Calma e gesso. Le situazioni devono essere esaminate nel contesto. A volte si deve rischiare (e si può parlare di rischio calcolato) perché le circostanze lo richiedono e si sceglie il male minore. Ma qui? Perché rischiare? Vuoi che ti sviluppi una decina di trame in cui Tex e Carson, senza rischiare praticamente nulla, hanno ragione di tre rubagalline? [- Come hai detto? - Rubagalline, perché? - Ah!]
  3. Letizia

    [Texone N. 06] La Grande Rapina

    Non ti ci mettere anche tu, adesso. Non lo è per niente. Fiamme sull'Arizona, a parte il finale affrettato e "arrivano i nostri" (che però ci può stare, visto che è un "arrivo" costruito dalla spia di Cochise) è molto meglio. È più texiana. La grande rapina, l'ho già detto, non è una brutta storia ma, l'hai detto tu, va avanti da sola, senza Tex e Carson che si limitano a inseguire e inseguire e inseguire. I criminali, tranne i primi tre piccioni (la cui dipartita assomiglia di più a un suicidio), si sono eliminati da soli.
  4. Letizia

    [Texone N. 06] La Grande Rapina

    Non è una brutta storia. Quello che mi ha spinto ad andare a cercare il pelo nell'uovo è stato il considerare questo come uno dei migliori Texoni. Senza infamia e senza lode. E questo è sicuramente soggettivo.
  5. Letizia

    [Texone N. 06] La Grande Rapina

    Già, hai ragione, non ci avevo pensato. Tex sapeva che i tre erano polli, che non sarebbero scappati (cosa che li avrebbe messi in salvo senza possibilità di essere inseguiti), che avrebbe accoppato tutti e tre i polli e che gli avrebbero fregato i cavalli. E dove prendevano tanta sicurezza? Chi gli avrebbe detto tutte queste cose? Ma Nizzi naturalmente. Se vogliamo fare osservazioni, non partiamo dalla fine andando a ritroso. Poteva andare male qualcosa? No perché a posteriori non è successo. È un discorso che (per me) non regge. Senza contare che avevano quattro cavalli, due di riserva che gli avrebbero consentito di essere più veloci; ma li abbandonano perché (lo dici anche tu) avranno cavalli a iosa e non sapendo che farne, li lasciano in libertà Tanto ci pensa Nizzi.
  6. Letizia

    [Texone N. 06] La Grande Rapina

    Tex sacrifica un cavallo e, se qualcosa va storto, si ritrovano in due su un cavallo solo a inseguire tre manigoldi tutti a cavallo. Thorton poi, ancora più furbo, dopo aver abbattuto il cavallo di Tex, invece di fuggire sicuro di dileguarsi, affronta i due ranger perché tanto "siamo tre contro due, che ci vuole?" Ma c'è ne sono altre.
  7. Letizia

    [354/357] La Congiura

    Abbi dubbi.
  8. Letizia

    [354/357] La Congiura

    Non è un limite ma un autolimite.
  9. Letizia

    [354/357] La Congiura

    No. Non ho niente contro @joe7 né contro nessun altro. Ho già espresso il mio parere. C'è un'enorme differenza tra "è un" e "come un". La prima è un insulto: è un'affermazione netta. La seconda no lo è: c'è un "se" dubitativo, e può essere sostitutita in moto totalmente equivalente con "come se fosse un". La cavalcata del cretino è inequivocabile: Tex è un cretino e, conseguenza, anche l'autore lo è (a meno che l'autore intenzionalmente abbia deciso che Tex sia un cretino, ipotesi da scartare in questo caso). Tex si comporta come un cretino (come se fosse un cretino) è egualmente inequivocabile: Tex non è un cretino ma si comporta come se lo fosse. Adesso però devo ammettere che questa mia interpretazione, pur se ottenuta con una logica che ritengo ferrea, è soggettiva. Non posso certo negare ad altri di avere idee contrastanti con questa. Però, se la pensassi diversamente e cioè che la definizione "cavalcata del cretino" non è un'offesa e qualcuno mi facesse notare che per lui e per altri (non importa quanti) invece lo è, proprio per il rispetto che ho per gli altri, eviterei in futuro di usare l'allocuzione. Penso anche che l'ammonizione di @Mister P sia causata dalla reiterazione del "reato".
  10. Letizia

    [354/357] La Congiura

    No. GLB era superlativo, ma era un uomo e, in quanto tale non era perfetto. Nel senso platonico, socratico, aristotelic, pitagorico, metafisico non certo euclideo, kepleriano, galileiano, relativistico e nemmeno quantistico. Quindi non ti fare venire ciufoli in testa.
  11. Letizia

    [354/357] La Congiura

    Mi trovi d'accordo per il primo punto: qui non c'è contesto, c'è intenzionalità. Sul secondo punto non sono molto d'accordo. "Due amori" un bel romanzo? Ma è stratosfericamente meraviglioso, il miglior romanzo mai uscito da mente umana. Ti adoro.
  12. Letizia

    [354/357] La Congiura

    Cretino è o non è un insulto a seconda del contesto. La Cavalcata del cretino è un insulto. Tex si comporta come un cretino oppure fa la figura del cretino invece non lo è. Tex è un cretino è un insulto. Dire che Tex fa la figura del cretino, del pirla, del piccione ha il significato di: Tex non ci fa una bella figura oppure fa una brutta figura: è la stessa cosa detta con parole diverse, ma in nessun caso si può parlare di insulto. Poi vorrei fare una osservazione: quando si può parlare di figuraccia e quando no? Non ditemi che la cosa è soggettiva. Quando Tex ha un atteggiamento non gianbonelliano, fuori dai canoni da lui previsti: partiamo da qui. Quando Tex ha un atteggiamento che GLB non ammetterebbe mai, neanche sotto tortura. Se si parte da qui, siamo già sulla buona strada. Una volta trovate situazioni simili, è molto facile determinare se "è una figura di m...a".
  13. Letizia

    [354/357] La Congiura

    La mia sfera di cristallo mi aveva già avvisato, parola per parola, su quanto mi avresti risposto. Non hai argomentazioni. Forse non ti è nemmeno chiara la differenza tra l’opportunità di fare scelte che possono risultare non gradite perché ribaltano lo status quo ante e le situazioni che non sono accettabili non solo perché non rientrano nei canoni gianbonelliani ma anche perché mettono in ridicolo il protagonista. P.S. Chiederò a @Diablero di smetterla di farti copiare.
  14. Letizia

    [354/357] La Congiura

    Ti faccio umilmente notare è stato GLB a non far morire Higgins. Boselli, che abbia fatto male o no, ha deciso che Higgins l'ha scampata. Nella Cavalcata, Tex non fa la figura del cretino. Se sostieni il contrario, lo devi argomentare.
  15. Letizia

    [354/357] La Congiura

    Questo non è vero. Nella Cavalcata l'unica obiezione possibile è la scelta di far ritornare in vita un personaggio la cui morte era "sacrosanta" (se si può usare un simile aggettivo per la morte). Boselli non ha mai fatto fare a Tex la figura del cretino.
  16. Letizia

    [354/357] La Congiura

    Deo gratias. Quello che dovrebbe far pensare alla mia assoluta obiettività su Nizzi è il mio ultimo commento sul topic amore odio per Nizzi, quello in cui analizzo il primo Texone che, secondo me, è la sua più bella storia. E non l'ho certo scritto per chissà quale altro recondito motivo perché, se vi ricordate, ho già espresso le mie valutazioni positive, senza però circostanziarle.
  17. Letizia

    [354/357] La Congiura

    Hai ragione. Però c'è un fatto inconfutabile: per stabilire chi va contromano e chi no, basta osservare i cartelli stradali e, se sono rivolti verso di te e li puoi leggere, non sei tu che vai contromano. E questo è un fatto oggettivamente inconfutabile. Tu li guardi i cartelli stradali? Io sì.
  18. Letizia

    [354/357] La Congiura

    Più che dove (dappertutto), direi come: con gli occhi. Poi non vedo come leggere o meno dei commenti faccia sparire il fatto che è indiscutibile che Tex faccia la figura del cretino. Per accorgersene non devi leggere né i miei commenti né quelli di @Diablero. Devi solo guardare le figure, leggere i dialoghi e mettere in relazione ogni vignetta (immagini e dialoghi) con quelle successive e con quelle precedenti. Poi possiamo stare ore a parlare di cosa deve fare uno per fare la figura del cretino. Farsi fregare un dollaro: no, può capitare a chiunque. Rincorrere la mezza tacca che te l'ha fregato: beh, qui cominciano a venirmi dei dubbi; Tex non ha fatto certo la figura del pollo ma, guarda che strano, lui pensa di sì (e lo dice). Fidarsi di uno sconosciuto, [testualmente] anima caritatevole, che ti invita gentilmente a infilarti in una trappola: qui c'è la conferma della stupidità. Risvegliarsi con un bernoccolo in una carrozza e non prendere a sganassoni il cocchiere, che non può essere completamente all'oscuro, per fargli sputare la verità su quanto è successo: qui Tex rasenta la demenza senile. Se non vedi l'oggettività della figura da pirla è perché non la vuoi vedere.
  19. Letizia

    [354/357] La Congiura

    1) Non può 2) Deliberato e volontario, sicuramente; mettere in ridicolo Tex, sicuramente; che poi si tratti di dolo o di incapacità di scrivere in altro modo bisognerebbe chiederlo a Nizzi. Sul punto 2. Se non è deliberato e volontario è un difetto ancora peggiore: vuol dire che Nizzi scrive cose che sono al di là delle sue intenzioni, cioè non sa scrivere. Poiché è indubbio che Tex è messo in ridicolo, se Nizzi non lo vuole ridicolizzare, perché lo fa? Può essere che Nizzi abbia il desiderio di mettere in ridicolo tutti i personaggi e non solo Tex (non lo so, di Nizzi ho letto solo Tex e qualche Nick Raider) ma questo non toglie l'oggettività del fatto ma indicherebbe casomai un suo modo dii scrivere.
  20. Letizia

    [354/357] La Congiura

    Vorrei puntualizzare un paio di cosette, nel rispetto delle opinioni altrui. La lunga scena (che secondo me non è servita a niente nell'economia della storia) non è oggettivamente nei canoni gianbonelliani. Nella mia autocitazione, cosa ho contestato? La botta in testa? La piccioneria di Tex. No. Ho contestato quello che è (o meglio, quello che non è) successo dopo. Abbiamo preso una botta in testa? Ma sì... Testualmente: Incapaci di ricostruire l'accaduto, ma concludendo che, a parte essersi guadagnati un bernoccolo, non hanno perso niente, i due pards si rassegnano a mettere l'animo in pace... Capite? Si rassegnano. E perché? Perché non hanno perso niente. E se avessero perso, che so, 10 dollari? Quanti dollari dovevano perdere perché si chiedessero che cappero era successo? Oggettivamente, questo non è Tex. Eppoi, come è iniziato il tutto? Un dollaro rubato (bello come titolo di un film con John Wayne). Cosa avrebbe fatto il Tex di GLB? Avrebbe sparato due o tre colti a un centimetro dalle orecchie del ladruncolo per fargli dar sfogo alla sua incontinenza urinaria e gli avrebbe magari bucato, come ricordo, il berretto. E lo avrebbe mandato là, dove sapessi quanta gente che ce sta. Ma poi, che fa Tex quando, dopo averne sbatacchiato un bel numero di cinesi, ne arrivano altri? Scappa perché (testualmente) quel dollaro gli sta facendo spandere un bel po' di sudore. Si tratta cioè di soldi? Ma questo, lo ammetto, è un fatto soggettivo. in realtà anche il berretto bucato sarebbe un fatto soggettivo: è mia opinione che GLB non avrebbe mandato il suo vero Tex all'inseguimento di una mezza cartuccia. Ma questa mia opinione è suffragata da un'esperienza pluriennale di letture su tutti i diversi Tex che si sono avvicendati. È più vicina al vero Tex di tutte le altre? Di tutte quelle in cui non si vede tutta questa grande differenza? Io penso di sì. Bias? Non credo proprio.
  21. Letizia

    Nolitta e Nizzi: un eterno odi et amo

    Naturalmente non ero al corrente di tutte le informazioni che mi hai dato e che ho letto con piacere. Ti allego, in ordine di uscita, i mensili di Nizzi, dal primo a quello uscito in contemporanea del Texone nel giugno 1988. Scusa per la formattazione un po' spartana, ma non sono al PC e con lo smartphone di meglio non si può fare. Se vai sul mio sito, puoi fare meglio di così e ricerche con altri autori. 1 273 198307 ALLEATI PERICOLOSI GUIDO NOLITTA, CLAUDIO NIZZI GIOVANNI TICCI, ERIO NICOLO' 2 274 198308 UN DIABOLICO INTRIGO CLAUDIO NIZZI, GIAN LUIGI BONELLI ERIO NICOLO', FERNANDO FUSCO 3 279 198401 CAVALCATA SELVAGGIA GIAN LUIGI BONELLI, CLAUDIO NIZZI GUGLIELMO LETTERI, FERNANDO FUSCO 4 280 198402 IL RITORNO DEL CARNICERO CLAUDIO NIZZI FERNANDO FUSCO 5 281 198403 IL GIUSTIZIERE CLAUDIO NIZZI FERNANDO FUSCO 6 285 198407 UN RANGER DEL TEXAS GIAN LUIGI BONELLI, CLAUDIO NIZZI GIOVANNI TICCI, GUGLIELMO LETTERI 7 286 198408 I DELITTI DEL LAGO GHIACCIATO CLAUDIO NIZZI GUGLIELMO LETTERI 8 287 198409 L'UOMO NELL'OMBRA CLAUDIO NIZZI GUGLIELMO LETTERI, GALEP 9 293 198503 GLI OSTAGGI GIAN LUIGI BONELLI, CLAUDIO NIZZI VINCENZO MONTI, FABIO CIVITELLI 10 294 198504 FUOCO INCROCIATO CLAUDIO NIZZI FABIO CIVITELLI 11 295 198505 IL PASSAGGIO SEGRETO CLAUDIO NIZZI, GIAN LUIGI BONELLI FABIO CIVITELLI, GUGLIELMO LETTERI 12 296 198506 LUNA COMANCHE GIAN LUIGI BONELLI, CLAUDIO NIZZI GUGLIELMO LETTERI, VINCENZO MONTI 13 297 198507 GLI AVVOLTOI CLAUDIO NIZZI VINCENZO MONTI, GIOVANNI TICCI 14 298 198508 TERRITORIO NEMICO CLAUDIO NIZZI GIOVANNI TICCI 15 299 198509 FUGA DA ANDERVILLE CLAUDIO NIZZI GIOVANNI TICCI 16 301 198511 LA LOCANDA DEI FANTASMI CLAUDIO NIZZI GUGLIELMO LETTERI 17 302 198512 LA PORTA CHIUSA CLAUDIO NIZZI GUGLIELMO LETTERI, FERNANDO FUSCO 18 303 198601 MESSAGGERO DI MORTE CLAUDIO NIZZI FERNANDO FUSCO 19 304 198602 AQUILA DELLA NOTTE CLAUDIO NIZZI FERNANDO FUSCO, FABIO CIVITELLI 20 305 198603 LA TAVERNA SUL PORTO CLAUDIO NIZZI FABIO CIVITELLI 21 306 198604 I COSPIRATORI CLAUDIO NIZZI FABIO CIVITELLI 22 307 198605 IL GIORNO DELLA PAURA CLAUDIO NIZZI FABIO CIVITELLI, JESUS BLASCO 23 308 198606 IL RITORNO DELLA MANO ROSSA CLAUDIO NIZZI JESUS BLASCO 24 309 198607 ACQUA ALLA GOLA CLAUDIO NIZZI, GIAN LUIGI BONELLI, MAURO BOSELLI JESUS BLASCO, GUGLIELMO LETTERI 25 312 198610 GLI STRANGOLATORI GIAN LUIGI BONELLI, CLAUDIO NIZZI CLAUDIO VILLA, GALEP 26 313 198611 LA CAVERNA DEI THUGS CLAUDIO NIZZI GALEP 27 314 198612 LABIRINTO MORTALE CLAUDIO NIZZI GALEP, FERNANDO FUSCO 28 315 198701 SANGUE SUL FIUME CLAUDIO NIZZI FERNANDO FUSCO 29 316 198702 IL BISONTE BIANCO CLAUDIO NIZZI FERNANDO FUSCO, GUGLIELMO LETTERI 30 317 198703 L'INAFFERRABILE PROTEUS CLAUDIO NIZZI GUGLIELMO LETTERI, GIOVANNI TICCI 31 318 198704 IMBOSCATA AL BLACK CANYON CLAUDIO NIZZI GIOVANNI TICCI 32 319 198705 IL RAGAZZO SELVAGGIO CLAUDIO NIZZI, GIAN LUIGI BONELLI GIOVANNI TICCI, FABIO CIVITELLI 33 321 198707 L'ARMA DEL MASSACRO GIAN LUIGI BONELLI, CLAUDIO NIZZI FABIO CIVITELLI, VINCENZO MONTI 34 322 198708 IL PUEBLO NASCOSTO CLAUDIO NIZZI VINCENZO MONTI 35 324 198710 ATTENTATO A WASHINGTON CLAUDIO NIZZI GUGLIELMO LETTERI 36 325 198711 LA MORTE SCENDE DAL CIELO CLAUDIO NIZZI GUGLIELMO LETTERI 37 326 198712 BERSAGLIO TEX WILLER CLAUDIO NIZZI GUGLIELMO LETTERI, JESUS BLASCO 38 327 198801 I RAPINATORI DEL MISSOURI CLAUDIO NIZZI JESUS BLASCO 39 328 198802 IL MULINO ABBANDONATO CLAUDIO NIZZI JESUS BLASCO, CLAUDIO VILLA 40 329 198803 GLI SPIRITI DEL DESERTO CLAUDIO NIZZI CLAUDIO VILLA 41 330 198804 IL FIUME SOTTERRANEO CLAUDIO NIZZI CLAUDIO VILLA, FERNANDO FUSCO 42 331 198805 NELLE PALUDI DELLA LOUISIANA CLAUDIO NIZZI FERNANDO FUSCO 43 332 198806 ACQUE MORTALI CLAUDIO NIZZI FERNANDO FUSCO
  22. Letizia

    Nolitta e Nizzi: un eterno odi et amo

    Ho più volte citato il Texone n. 1 Tex il grande come una delle poche storie di Nizzi che mi sono piaciute. Il Texone è del 1988 e Nizzi ha cominciato a scrivere Tex nel 1983, quindi non è certo la sua prima storia, visto che si destreggiava con il ranger già da cinque anni. Naturalmente mi riferisco alle date di pubblicazione che possono anche differire da quelle della scrittura. Ma veniamo alla sceneggiatura. C'è da dire che la "comicità" abbonda: Pat ne combina di tutti i colori, forse un po' troppo, ma la cosa non dà fastidio e anzi può risultare anche piacevole. Ci sono poi citazioni alle famose bistecche e patatine ma, a parte che se ne parla soltanto e non si vedono scene al ristorante, ci possono stare: siamo nel 1988 e ancora non siamo andati in overdose. E poi I dialoghi sono frizzanti, il che non guasta. Insomma, fin qui tutto bene. I più rognosi direbbero che usare Thompson e sua figlia come esca non è proprio da Tex. Ma la cosa non è proprio così. Il ritorno di padre e figlia alla loro dimora è difficile configurarlo come "esca": i due ritornano a casa sotto la protezione di Tex e Carson e, se fossero rimasti in albergo, forse avrebbero corso più rischi. Inoltre, durante il primo attentato subito con i Thompson nella stanza vicina, cosa avrebbe dovuto fare Tex per evitar loro di correre dei rischi? Insomma, nessun difetto di sceneggiatura. Anzi i due pard si dimostrano lungimiranti nel prevedere i due attentati. Unico neo, ma solo di neo si tratta, è la cella comunicante con l'esterno tramite una finestrella da cui si poteva far pervenire al carcerato la qualsiasi cosa: colt, lime, coltelli, dinamite, veleno ... Non proprio il non plus ultra ma accettabile. Ma arriviamo al nocciolo. Tex, cercando il secondo fratello e la donzella rapita, si fa rinchiudere "comeunpiccione" in una segreta senza porte o finestre. E già perché Tex doveva prevedere la cosa e portarsi dietro un paio di mattoni (io ce li ho sempre addosso) per impedire che il muro girevole (lo sanno tutti che i muri girano) potessero richiudersi. Ci sta, eccome se ci sta. Eppoi, andiamo, arriva il cattivo un po' scemo che, non solo libera Tex ma lo aiuta, anche se inconsciamente, a far giustizia con l'astuto Patterson. Ma dai, ma non si poteva trovare un metodo un po' più intelligente per risolvere la cosa? No, capp[x]ri, non si poteva (bella la x a oscurare la parolaccia, vero?). È una figata. Sceneggiatura promossa a pieni voti. È una bella storia. È di Nizzi. Non è la prima storia di Nizzi. Tex non fa la figura del piccione. Sono contenta di averla riletta. La rileggerò. Adesso se qualcuno mi dice che amo Nizzi, rintraccio nome, cognome, indirizzo e vengo a ucciderlo.
  23. Letizia

    [354/357] La Congiura

    Confermo. Tex 311, Il Ranch degli Uomini Perduti, settembre 1986, è di Gian Luigi Bonelli su tavole di Claudio Villa.
  24. Letizia

    [Tex Willer N. 77/81] La Banda del Boia

    Grazie. Io adoro Parigi e ho avuto la fortuna di visitarla quando l'Orangerie era aperta. Ho avuto anche la delusione di trovarla chiusa in visite successive. Adoro l'arte figurativa (il Caravaggio e gli impressionisti i miei prediletti) e ho visitato talmente tanti musei che tenerne il conto è impossibile. Purtroppo mi mancano il Prado e l'Ermitage. Firenze è a un tiro di schioppo da casa mia e non so quante volte sono stata agli Uffizi e ho potuto vedere, grazie a un amico che lavora in comune, la marea di opere d'arte accatastate nei Depositi degli Uffizi e il Corridoio del Vasari sul Ponte Vecchio. Venezia l'ho rivoltato come un calzino (la prima volta ero in viaggio di nozze) e Roma l'ho praticamente razziata (ho visto la Sistina prima e dopo il restauro) e ho avuto la fortuna di assistere ad un evento eccezionale in Santa Maria del Popolo. La crocifissione di Pietro e la caduta da cavallo di Paolo sulla via di Damasco di Caravaggio e due copie dei due capolavori, sempre del Caravaggio, appartenenti a una collezione privata prestati per una mostra estemporanea (non sapevo neanche che ne esistessero delle copie autentiche dello stesso autore). Per non parlare di San Luigi dei Francesi, difficile da visitare perché quasi sempre chiusa. Scusa questo mio sfogo "leggermente" OT, ma avrai capito che sono proprio fissata (dicono anche che sono malata) e non perdo occasione, quando mi capita, di "dar aria alle trombe". E poi, c'è un'altra cosa: tutti questi fatti sono legati a bellissimi ricordi di gioventù. (Non proprio) l'altro ieri.
  25. Letizia

    [Tex Willer N. 77/81] La Banda del Boia

    L'Orangerie è più tranquilla e io adoro Monet. Ho anche visitato la sua casa a Giverny.
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