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TWF - Tex Willer Forum

Bob Rock

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Tutto il contenuto pubblicato da Bob Rock

  1. Bob Rock

    [Tex Willer N. 0]

    Vabbè ragazzi, mi arrendo, che se no co' sta storia del rifacimento non se ne esce più. A questo punto, però, mi aspetto che Borden abbia fatto un buon lavoro, se no ricomincio con la solfa del remake e lo prendo per sfinimento
  2. Bob Rock

    [Tex Willer N. 0]

    Scusami tu se ho percepito quel tipo di messaggio, ma visto che sei uno di quelli del forum che stimo di più, per i tuoi interventi ed il tuo comportamento sempre corretti, ci ero rimasto un po' male. Amici come prima
  3. Bob Rock

    [Tex Willer N. 0]

    Se il periodo delle storie parte da il totem misterioso, o è un remake o, come nei supereroi, si tratta di un universo parallelo, perché se si scrivono storie che ripartono dalle origini, e nel caso di Tex il totem misterioso rappresenta le sue origini, si parla di rifacimento, non fedele, come ho già detto, ma sempre di rifacimento si tratta, perché non descrive un periodo temporale come quello di Nueces Valley mai raccontato prima ma di un arco temporale del quale è già stato scritto.
  4. Bob Rock

    [Tex Willer N. 0]

    Scusa Gilas2, mi sembra che tu dica le stesse cose che dico io ma affermi che non si può considerare remake, ma se le storie che leggeremo sono comprese, temporalmente, tra il totem misterioso e oggi, si devono per forza di cose considerare un rifacimento perché oltre a nuovi avvenimenti, ci saranno albi in cui rivedremo cose già narrate, l’incontro con Carson, quello con Lilyth, l’arco narrativo di Montales ed il conseguente primo incontro/scontro con Mefisto, se non è riscrivere quanto già fatto 70 anni fa dimmelo tu cos’è. Molti del forum pensano che dire “remake di Tex” sia un anatema, io non la vedo così ed era questo tipo di operazione che mi auguravo venisse fatta dalla Bonelli, e Borden, volente o nolente mi ha accontentato.
  5. Bob Rock

    [Tex Willer N. 0]

    Con tutto il rispetto, NK, ma la tua risposta “asco’......basta che ci sia tex....” la trovo poco consona, perché, mi sbaglierò, ma tra le righe ci leggo: “chi se ne importa di quello che pensi tu, la sola cosa che conta è Tex”. Se ad ogni post tutti rispondessimo così non avrebbe senso di esistere neanche il forum, che ne parliamo a fare, l’importante è che ci sia Tex.
  6. Bob Rock

    [Tex Willer N. 0]

    Quando ho visto la tavola su Tesha del nuovo mensile Tex Willer, ho sorriso, perché, senza volerlo, nel mio topic "il remake di Tex si può fare?", avevo descritto la stessa scena ed ho capito anche perché Borden in quel topic avesse dato risposte piccate e sbrigative sulla possibilità di un remake di Tex, visto che era già in cantiere la collana Tex Willer e, probabilmente, aveva paura che venisse svelato in anticipo il nuovo progetto. Comunque, molti non saranno ancora d'accordo con me ma il nuovo mensile è proprio quello che intendevo con il mio topic, si, perché Tex Willer é un remake a tutti gli effetti visto che le nuove storie che verranno raccontate sono all'interno dell'arco temporale che va dal totem misterioso in poi e si andranno, inevitabilmente, ad incrociare con le storie che già conosciamo, con protagonisti come Carson, Montales, Mefisto, Lupe, Lilyth e delle quali sappiamo già l'esito, ma che saranno sviluppate, evidentemente, in maniera diversa dalle originali. Il Remake, che tradotto significa rifare, può essere fedele all'originale con la sola differenza dei disegni (ed è quello che, erroneamente, hanno pensato la maggior parte dei forumisti e probabilmente anche Borden) o presentare delle differenze come lo sviluppo di storie a suo tempo appena accennate, nuovi personaggi e nuove situazioni che si vanno ad amalgamare con quanto già narrato da Gl Bonelli. Molti considerano le storie che leggeremo su Tex Willer come quelle del giovane Tex, in realtà l'arco narrativo del giovane Tex è da intendersi quello che va da Nueces Valley fino al Totem misterioso, e del quale conosciamo ancora poco o niente, mentre quello successivo è il Tex classico del quale sappiamo tutto, più giovane di quello attuale ma che maturerà col tempo diventando marito di Lilyth, , padre di Kit, capo dei Navajos e tutto il resto.
  7. Bob Rock

    [695] L'ultima vendetta

    Bisogna ammettere che quando in un post interviene Kershaw la discussione diventa quantomeno stimolante visto che alcuni utenti pur di controbatterlo vanno a rileggersi vecchie storie di Tex o vanno su Wikipedia per verificare se quanto da lui asserito corrisponde al vero. Comunque in questo clima da uno contro tutti mi sento di dire che riguardo alla storia sono d’accordo con quanto detto da Ken51, Wasted e Kershaw, e cioè che è una storia esile con i soliti cliché (uno a caso: nel giro di pochi numeri, sia su cuore apache che l’ultima vendetta, abbiamo visto la stessa soluzione da parte di Tex, prima ha malmenato l’agente indiano e poi lo ha sostituito la prima volta con un perfetto sconosciuto e poi con un vecchio nemico/amico) che non definirei, come ha fatto qualcun altro, eccezionale o capolavoro. Se si desse un voto da 1 a 10 a questa storia, chi l’ha definita eccezionale significa che la considera da 10 o comunque almeno da 9 e, francamente, non mi sembra che sì meriti un voto così alto, gli stessi che hanno definito eccezionale l’ultima vendetta che voto darebbero, per esempio, ad un capolavoro conclamato di Boselli come il passato di Carson? Sul dare giudizi troppo entusiastici a tutte le storie di Boselli, senza la pur minima critica negativa, sono pienamente d’accordo con wasted e kershaw sul fatto che si ha l’impressione, da parte di alcuni utenti, che si voglia osannare a tutti i costi il curatore di Tex solo perché segue ed interviene su questo forum. Boselli ha scritto tante storie godibili (tipo nueces walley o il magnifico fuorilegge) ma può toppare anche lui è con l’ultima vendetta non si è superato, per me è una storia da sufficienza striminzita.
  8. Bob Rock

    [Texone N. 33] I Rangers Di Finnegan

    Una storia nel complesso da 6,5/7, Il soggetto era molto interessante, purtroppo la sceneggiatura non è stata all’altezza per renderlo una grande storia visti gli ingredienti a disposizione. Boselli sa scrivere fumetti, lo fa bene da oltre trent’anni, ma credo che ultimamente le sue storie, che partono sempre da ottimi soggetti, spesso anche originali, hanno subito un calo qualitativo probabilmente dovuto al fatto che le sue sceneggiature non subiscono revisioni da parte di altri, infatti, nei primi anni le storie del suo Tex erano spesso molto belle e appassionanti forse perché soggette alla supervisione di Sergio Bonelli che, verosimilmente, correggeva quei piccoli errori che oggi sono sempre più frequenti. Credo, per fare un esempio col cinema, che gli stia succedendo la stessa cosa che è accaduta a Carlo Verdone e Leonardo Pieraccioni che, avendo sempre scritto, interpretato e diretto i propri lungometraggi, dopo i primi lavori di successo hanno avuto un progressivo calo qualitativo che ha portato a diversi insuccessi. Su questo Texone sono state fatte tante disamine sulla sceneggiatura, più o meno azzeccate, e sono stati trovati tanti peli nell’uovo sui quali si può, francamente, sorvolare senza essere troppo pignoli (per esempio Tiger da dove ha tirato fuori l’arco per scagliare le frecce incendiarie? E Brooks che prima viene ferito alla mano destra da Kit e due pagine dopo impugna la pistola sempre con la stessa mano? ma chi se frega), il problema è che se nasce una lunga diatriba sull’utilizzo di utile idiota, Lipan o papagno è solo perché la storia non è stata avvincente come facevano presupporre le premesse, ed è questo che, piuttosto, va imputato a Boselli, perché se la storia fosse stata bellissima nessuno avrebbe fatto caso alle varie incongruenze presenti nella sceneggiatura. Per concludere vorrei dare la mia opinione sulla querelle tra Kershaw e Borden, io penso che Kershaw sia uno dei forumisti più competenti ed appassionati e lo ha dimostrato con diversi suoi interventi, il problema è che spesso ostenta la sua cultura western e cinematografica divenendone, quasi, ostaggio, ma, nonostante ciò, credo la sua opinione meriti lo stesso rispetto che meritano le opinioni degli altri senza scagliarglisi contro solo perché ha contraddetto Borden. Per quanto riguarda Boselli, se mi passate il gioco di parole, i suoi interventi sono spesso “Borden line”, ed un autore, su un forum formato da appassionati lettori, dovrebbe essere più neutrale e meno coinvolto, altrimenti si ritrova invischiato nelle tipiche discussioni “faziose” tra tifosi al Bar dello sport.
  9. Bob Rock

    [691/692] Cuore Apache

    Il soggetto di questa storia é interessante, anche se poi non così innovativo visto che il tema dell'indiano adottato dai bianchi era già stato trattato nel film Gli inesorabili di John Huston del 1960 e da Giancarlo Berardi con il suo Ken Parker, ma è la sceneggiatura che è un po' deboluccia per via di alcune ingenuità o banalità già ben evidenziate dai vari Ymalpas, Leo e Kershaw ( per nominare quelli che hanno sottolineato gli errori più evidenti) Ruju, secondo me, non ha toccato adeguatamente, ma solo sfiorato, la profondità del problema interrazziale non riuscendo a sottolineare l'incompatibilità delle due culture differenti e la difficoltà, per chi ha sangue indiano nelle vene di tornare alla radice delle proprie origini che, in realtà, non conosce affatto. Anche il rapporto padre-figlio adottivo non ha è stato approfondito con il giusto pathos e drammaticità che la situazione richiedeva. In un altro topic ("Tex come le fiction televisive" ignorato da tutti tranne per due risposte alla Borden di Borden) era proprio questo che intendevo, che a prescindere dalla lunghezza delle storie, dal ruolo di Tex o da chi sia il vero protagonista, é la scrittura che è fondamentale perché una storia diventi un capolavoro o comunque una bella storia e non le solite sceneggiature appiattite dagli stessi cliché sempre presenti nelle storie degli ultimi anni tranne qualche sporadica eccezione. Molti di voi sono convinti che il problema principale sia la lunghezza degli albi, io credo che un albo in più può migliorare una sceneggiatura ben fatta ma peggiorare una sceneggiatura fatta male, come nel caso di Cuore Apache. Ora voglio fare un esempio, ma se qualcuno di noi avesse scritto nel topic dei soggetti una trama pressappoco così: "Tex entra in un emporio e vedendo dei sacchi di farina con scritto Flour U.S. prende a cazzottoni il proprietario perché é la prova che sta vendendo merce destinata agli Apache e, per fare arrestare il furbacchione, all'arrivo dello sceriffo mente dicendo che la farina é avariata" ve li immaginate i commenti quantomeno irridenti di Borden? Per finire con i tanto osannati disegni di Ginosatis, nel complesso, e soprattutto nelle scenografie, non sono male ma le pose dei personaggi risultano spesso statiche, legnose e quindi poco dinamiche, ma il problema principale del disegnatore sono gli occhi dei comprimari ai quali spesso non disegna le palpebre col risultato di sembrare attaccati direttamente a delle sopracciglia improbabili e col risultato di dare loro delle espressioni spiritate; un esempio di quello che dico lo potete ammirare a pag. 86 del primo albo.
  10. Bob Rock

    Tex come le fiction televisive?

    Semplicemente intendevo dire che anche Tex, come le fiction, a prescindere da chi lo scrive, sembra scritto sempre allo stesso modo, ho specificato anche che non può avere la personalità che gli dava GLB (e comunque ha scritto diversi capolavori raramente replicati dai successori), ma forse per colpa di certi paletti e scelte editoriali la struttura narrativa, spesso, sembra sempre la stessa con poca qualità e tanta banalità, naturalmente questa è la mia opinione, ma non mi sembrava di essere stato così criptico.
  11. Uso questo parallelismo perché credo che a Tex stia succedendo quello che succede ormai da anni alle fiction televisive italiane che, seppur prodotte da Rai o Mediaset, sembrano tutte uguali tra loro, come se fossero scritte e dirette sempre dalle stesse mani nonostante registi, sceneggiatori e attori cambino di volta in volta (anche se poi alla fine sono più o meno sempre gli stessi a rotazione). Addirittura anche la colonna sonora sembra sempre la stessa, questo perché c’è la convinzione che allo spettatore medio piacciano solo determinate storie, confezionate sempre allo stesso modo, con il solo risultato di omologare e, di conseguenza, appiattire il prodotto finale. Ecco, la mia impressione è che anche con Tex stia succedendo la stessa cosa, con la scrittura delle storie, e non intendo le trame, sempre uguale a se stessa che ha il risultato di produrre albi spesso noiosi o, come è stato asserito in un altro post, impubblicabili. Anche i disegni hanno subito la stessa omologazione, si è passati dall’epoca d’oro con i quattro tenori (Galep, Letteri, Ticci e Nicolo’) ognuno con uno stile unico e personale, ai nuovi disegnatori che per la caratterizzazione grafica di Tex pensano di doversi ispirare unicamente a quello di Villa o di Ticci risultando poco distinguibili l’uno dall’altro. Molti rimpiangono il Tex di GLB, ma il problema è che i personaggi sono il proprio autore, hanno la vita vissuta, l’intelligenza e la cultura di chi li ha ideati, Tex era Bonelli, Zagor e Mister No erano Nolitta, Corto Maltese era Pratt, Ken Parker era Berardi, quindi quando questi personaggi diventano seriali e sopravvivono ai propri autori è normale che vengano scritti da altri sceneggiatori che hanno il compito di proseguire il lavoro di chi li ha creati. Per questo motivo si può rimpiangere il Tex di GLB ma non si può pretendere che i Nizzi, i Boselli o i Ruju lo scrivano alla stessa maniera, ma si può e si deve pretendere che lo scrivano bene, che scrivano storie che, anche se non originalissime (e dopo 70 anni di vita editoriale e migliaia di film e romanzi western non si può essere sempre originali), abbiano una scrittura di qualità che le renda belle e avvincenti. Per finire il paragone con le fiction italiane, se anche in quell’ambito sono riusciti a produrre prodotti di ottima qualità come Romanzo Criminale, Gomorra o La mafia uccide solo d’estate, si può fare la stessa cosa con Tex e pubblicare cicli di storie ben scritte con bei dialoghi e che non siano infarcite dei soliti luoghi comuni della serialità all’italiana.
  12. Bob Rock

    Il remake di Tex si può fare?

    Il titolo del topic è remake non reboot, non capisco come mai tutti abbiate capito reboot, meno male che Borden ha spiegato la differenza, oltretutto ho specificato che con il remake si eviterebbero i tanto abusati flashback con Tex che racconta ai pards intorno al fuoco.
  13. Bob Rock

    Il remake di Tex si può fare?

    L'Astorina, casa editrice di Diabolik, ha affrontato con successo il remake del Il Re del terrore, la riprova è nelle varie edizioni, in formati diversi, di questo rifacimento. Castelli, sceneggiatore del remake del mitico n. 1 di Diabolik, ha operato sul soggetto originale con profondo rispetto, rimanendo fedele a quella storia pur con qualche licenza più o meno importante, approfittando dello spazio a disposizione non solo per ammodernare dialoghi e ambientazioni, ma anche per dilungarsi sui passaggi meno chiari della sceneggiatura originale. Ora, mettiamo per assurdo che la Bonelli rifacesse la stessa cosa con Tex, e, oltre a riscrivere pari, pari, le storie dei primi 3 albi del gigante, completasse quanto non scritto a suo tempo con le cose che intende scrivere Boselli: mettiamo, sempre per assurdo, che questo rifacimento viene fatto disegnare a, che ne so, Villa? (praticamente impossibile, per questo ho premesso per assurdo), siamo sicuri che tutti i presunti "puristi" di Tex non comprerebbero l'albo? Ed ora mettiamo, sempre per assurdo, che l'albo in questione riuscisse a vendere 100/120 mila copie, sicuri che la Bonelli non continuerebbe a fare il remake delle storie succesive? Inoltre molti di voi sono entusiasti del giovane Tex (anche io naturalmente) ma, alla fine, è un altro personaggio rispetto a quello che conosciamo, con dinamiche diverse dal Tex classico, è giovane, non ha i suoi pards, non è ancora sposato, non è Aquila della Notte ecc., è, appunto, un altro personaggio; ed allora, invece di leggere le sue avventure giovanili sempre su albi diversi, il Texone, il maxi ed i romanzi, in formati e colorazioni diverse, perché non fare una collana regolare, magari non mensile, come succede in Francia con la giovinezza di Blueberry? Meditate e fatemi sapere
  14. Bob Rock

    Il remake di Tex si può fare?

    Io non intendevo un reboot vero e proprio nello stile dei supereroi americani dove ogni volta riprendono le origini e le stravolgono, ma se si vuole raccontare quello che non ha scritto Bonelli nelle prime storie, si possono rinarrare senza alterarle, ma cambiando semplicemente il punto di vista. Per esempio, conosciamo a memoria le prime vignette de la mano rossa con Tex che scorge gli uomini di Coffin, ma si puo’ rifare la stesa scena, senza cambiare il senso di quanto scritto da GLB, semplicemente partendo dal punto di vista di Tesah, inseguita, che vede arrivare Tex in suo aiuto fino ad arrivare a descrivere l’epilogo di Coffin. Stessa cosa con Mefisto. Cambiando semplicemente il punto di vista non si distorce quanto già si sa, ma si racconta la stessa storia in maniera diversa senza dover ricorrere sempre agli abusati flashback. Con un’idea del genere si potrebbe fare una miniserie cronologica e riannodare tutti i fili interrotti o in sospeso.
  15. Di Tex esistono ormai innumerevoli ristampe, ultima in ordine di apparizione la Classic che, se non altro, rispetto alle precedenti recupera alcune copertine degli albo d'oro, ma si tratta pur sempre della riproposizione dei soliti albi. Per questo motivo mi sono sempre chiesto se è improponibile pensare, come è stato fatto più volte coi personaggi dei comics ed anche con Diabolik, di riscrivere i primi albi di Tex in chiave moderna ed attuale andando a sviluppare quelle storie e quelle dinamiche che nei primi albi GLB aveva un po' tirato via? come la vicenda di Lilyth, per esempio, trattata molto frettolosamente da Bonelli o gli anni della crescita da bambino ad adolescente di Kit. Penso che un bravo sceneggiatore avrebbe tanta "creta" da rimodellare per riproporre in maniere interessante tutte quelle storie che risentono di una certa ingenuità di scrittura del primo periodo del grande GLB prima della sua piena maturità iniziata con sangue Navajo ed esplosa con i tanti capolavori contenuti nei numeri della fascia 100/200. Magari alla SBE ci hanno già pensato e non l'hanno trovata un'iniziativa proponibile, voi che ne pensate, vi piacerebbe l'idea di un remake di Tex?
  16. Comunque la Bonelli ci ha provato ad entrare in maniera importante nell'editoria digitale, ci sono gli ebooks di Zagor, Mister No, Orfani, Martin Myster, al prezzo di €.1,99, ma se andate sui più diffusi eReader vi accorgerete che la pubblicazione digitale è ferma al 2016, evidentemente, nonostante la buona volontà, l'iniziativa non deve avere pagato: http://www.sergiobonelli.it/gallery/news/39755/Zagor-anche-in-ebook-.html http://www.fumettologica.it/2015/03/orfani-bonelli-formato-digitale/ https://www.ibs.it/search/?ts=as&query=zagor&filterProduct_type=EBOOK&query_seo=zagor&qs=true Per quanto riguarda le ristampe anastatiche che propone Ymalpas, penso che molti appassionati, collezionisti o meno, apprezzerebbero, ma immagino sia un'iniziativa di "nicchia", proponibile nelle fumetterie ed in pochi esemplari, altrimenti ci sarebbe l'inflazione delle copie anastatiche. Sulla fattibilità, o meno, di questo tipo di iniziativa potrebbe dirci qualcosa di più Borden.
  17. Io sono d’accordo con Borden, il formato digitale non può essere la soluzione per continuare a vendere fumetti (considerati anche i bassi ricavi), se così fosse gli ebook avrebbero soppiantato i libri cartacei già da qualche anno. Il digitale deve essere un modo diverso di leggere, vista l’immediatezza e la velocità della sua fruibilità, non l’unico. Per questo motivo il settore che è stato realmente danneggiato dal digitale è, sicuramente, quello dei quotidiani, quanti di noi non comprano più un giornale perché leggono le notizie su smartphone o pc, praticamente ovunque, per strada, nelle sale d’attesa, sui bus, in ufficio, e questo in quanto si tratta di una lettura mordi e fuggi che dura pochi minuti. Con i libri ed i fumetti il discorso è diverso e faccio l’esempio di Zerocalcare, la notorietà gli è arrivata con il web, dove pubblicava le sue storie tramite il suo blog a fumetti e grazie al quale ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti, il vero successo, però, è arrivato con la pubblicazione dei libri che riproponevano le strisce pubblicate sul web, con conseguente record di vendite dai numeri mostruosi (e vengono distribuiti solo nelle librerie e fumetterie). Considerato che il pubblico che legge Zerocalcare è molto giovane (fascia 18/30 anni) direi che anche le nuove generazioni di lettori di fumetti preferiscano ancora l’albo stampato a quello digitale perché l'e-book, probabilmente, non è in grado di restituirgli la gratificazione che regala un albo o un libro appena acquistato.
  18. Se il problema è questo basta omettere il discorso scioglimento del corpo dei Rangers e dire che, comunque, dopo la guerra di secessione ha deciso di passare al "lato scuro della forza" per darsi al crimine. Il punto non è se il particolare storico può essere utilizzato o meno su Tex, ma se la trama nel complesso è interessante o no, se mi dici che, comunque, la storia non ti piace a prescindere, prendo atto
  19. Trappola mortale Carson ha ricevuto un telegramma dal suo vecchio amico John Miller, un ex ranger che non vede da anni, nel quale gli chiede di incontrare sia lui che Tex, a Laredo, per una faccenda di vitale importanza. Tex e Carson, giunti all’appuntamento lo trovano impiccato all’interno della sua abitazione. Tutto fa pensare ad un suicidio ma i due pards si rendono subito conto che si tratta di una messinscena e che l’ex ranger è stato ucciso prima che potesse dire qualcosa di compromettente. Cosa aveva da dire, Miller, di così compromettente, da fargli perdere la vita? Indagando, Tex e Kit, scoprono che era implicato in un grosso traffico di armi con il Messico e che faceva parte di una banda di mercenari agli ordini di William Scott ex comandante di una compagnia dei Rangers del Texas durante la Guerra di secessione. Scott, da sudista convinto, non aveva accettato lo scioglimento dei Rangers avvenuto nel 1865 da parte del governo dell'Unione (i Rangers furono poi ricostituiti nel 1870 quando il Texas tornò ad essere uno Stato Federale) e, insieme ai suoi uomini più fedeli, tra cui Miller, creò una “compagnia ombra” con la quale organizzare un redditizio contrabbando d’armi. La vicenda per i due pards si complica quando Scott, scoperto che Tex e Carson sono intenzionati a smantellare la sua organizzazione criminale, decide di preparare una trappola mortale per liberarsi, definitivamente, dei due tizzoni d’inferno.
  20. Sono d’accordo con te riguardo al mero copia e incolla che è, assolutamente, da evitare ma non sono contrario al copia e rielabora. Se si prende una storia esistente e le si cambia il “vestito”, attraverso la propria creatività, non ci vedo niente di oltraggioso, un esempio? “Per un pugno di dollari” di Sergio Leone, il film che ha praticamente creato il genere Spaghetti western ed ha lanciato la carriera internazionale di Clint Eastwood, è la copia, praticamente esatta e non autorizzata, del film “La sfida del samurai” del regista giapponese Akira Kurosawa. Leone, grazie al suo personalissimo stile di regia e a dei dialoghi superbi, lo ha plasmato a modo suo e ne ha fatto un capolavoro.
  21. Io porrei la domanda in maniera diversa, non perché i giovani non leggono più Tex, ma perché i giovani non leggono più i fumetti? Purtroppo la dura realtà è questa, il fumetto è destinato a vendere sempre meno perché non c’è più il ricambio generazionale tra i lettori come, invece, avveniva una volta. I ragazzi oggi sono più “passivi” subiscono le immagini prodotte da TV, Play, Tablet, Smartphone, guardano tutto in streaming e non sono capaci di dedicare 20 minuti a qualsiasi tipo di lettura (non leggono i fumetti, figuriamoci i libri) e non vengono aiutati probabilmente dai genitori che sin da piccoli per farli stare tranquilli li piazzano davanti al televisore o peggio ancora alla Play e non li abituano alla lettura. Quando noi ultra cinquantenni eravamo ragazzini, per tenerci buoni, ci mettevano in mano un giornalino anche se non sapevamo ancora leggere, intanto guardavamo le “figure”. Avete mai provato a dare un giornalino ad un bambino di 8/10 anni? fatelo, vedrete che lo scuote come se fosse una bottiglietta di yogurt e, quando vede che i personaggi all’interno non si muovono ma restano statici, lo buttano via perché non sanno proprio che farci. Discorso diverso, invece, per quanto riguarda il genere Western, che sia a fumetti che al cinema è un genere che non va più ed i fruitori sono sempre gli stessi, quelli che erano bambini negli anni 60/70 e forse primissimi anni 80, cresciuti con gli spaghetti western ed i film di John Wayne che nei suoi film proponeva l’eroe tutto d’un pezzo scolpito nella roccia, proprio come Tex. I bambini degli anni 90 sono cresciuti con i cartoni giapponesi tipo Ken il guerriero o I Cavalieri dello Zodiaco e sono diventati i trentenni che oggi che leggono i manga. I “Millenial”, come dicevo prima, non sono interessati alla lettura ma solo alla tecnologia e questa mancanza di attitudine alla lettura si ripercuote anche nello studio, dove è necessario ancora leggere e non fare semplicemente copia e incolla da Wikipedia. Per quanto riguarda i valori trasmessi da Tex devo dire che qualsiasi fumetto ben scritto può trasmettere qualcosa, non solo Tex, vero però che tanti lettori Texiani sono “integralisti”, non leggono cioè molto altro, e questo è discriminante nei confronti di altri tipi di fumetto come i comics o il fumetto franco/belga o quello argentino, per citarne solo alcuni, che hanno prodotto grandi personaggi, ottime storie e, soprattutto, grandissimi autori.
  22. Beh, per diventare sceneggiatori bisogna "farsi" una certa cultura e questa la si ha leggendo libri di ogni genere, guardando tanti film, anche poco conosciuti e magari parecchio datati. Questo topic comunque ha il pregio di farci pensare a delle storie ed anche se fare gli sceneggiatori oltre che un mestiere è anche tutta un'altra cosa, almeno ci permette di viaggiare con la fantasia alla ricerca della storia che vorremmo vedere su Tex
  23. Bob Rock

    [Texone N. 33] I Rangers Di Finnegan

    A me non convince come viene disegnato Tex piu' che Carson, comunque bisogna aspettare di avere tra le mani per giudicare meglio.
  24. No Kershaw, non sbagli, la storia è "molto" ispirata da quel film, ma penso che se non si hanno idee originali si può attingere da altre "fonti" quali il cinema, le serie televisive, i romanzi o generi diversi come il poliziesco e prendere spunti che possano diventare storie Texiane, del resto penso sia abbastanza comune tra gli sceneggiatori prendere qualche buona idea altrui e rielaborarla, tipo Sclavi che con il suo Dylan Dog infarcito di citazioni cinematografiche ha comunque scritto delle storie bellissime o Nizzi con il Texone disegnato da Brindisi, nel quale ha riproposto, pari, pari, "Una ballata del mare salato" di Pratt, ed in quel caso, oltretutto, si è rifatto ad una storia a fumetti già esistente. Per concludere, a mio gusto personale, anche se le storie di Tex non dovessero sempre essere originalissime, e dopo 70 anni di vita editoriale è complicato essere originali con il genere Western, l'importante è che siano storie avvincenti e, soprattutto, scritte bene.
  25. Io ci riprovo con un'altra storia, perdonatemi se non riesco a stare entro le 5/6 righe CACCIA SPIETATA L’ex ufficiale dell'esercito Ed McNeil organizza un assalto ad un treno portavalori, che trasporta le paghe dei soldati, insieme agli ex commilitoni Chris, Michael, Vincent, Alan ed al nuovo arrivato, il mezzosangue Tohopka (nella lingua Hopi: bestia) ex scout militare. Il colpo, grazie all’efficace uso di tecniche militari, ha successo, ma l'impulsività di Tohopka costringe la banda ad eliminare i militari di scorta, contro il volere di McNeil. Poche ore dopo, McNeil caccia Tohopka fuori dal gruppo e tenta di ucciderlo, ma questi riesce a scappare. Lo sceriffo incaricato delle indagini intuisce che si tratta di ex militari visto l'elevato livello di preparazione dimostrato dalla banda e decide di chiedere aiuto ad un suo vecchio amico: Tex Willer.McNeil, intanto, progetta un ultimo grande colpo alla National Bank di Phoenix prima di iniziare una nuova vita in Messico con la sua compagna Gwendy che non è a conoscenza della vera attività del suo uomo. Tex, indagando sulla rapina, viene a sapere da un ex-commilitone di Chris che questi ha un fratello che possiede un emporio a El Paso. Tex va a trovare il fratello di Chris e, dopo averlo fatto “cantare” alla sua maniera, viene a sapere di McNeil. Tex ha conosciuto McNeil quando era un giovane Ufficiale a Fort Laramie, e ricordandolo in gamba e con un forte senso del dovere fa fatica a capire quali possano essere stati i motivi che lo hanno indotto a diventare rapinatore. Quando tutto è pronto per il colpo alla Banca, Alan non si presenta e lascia la banda con un uomo in meno. La banda entra alla National Bank senza sapere che Tex con lo sceriffo ed i suoi uomini sono già sul posto ad attenderli (nel frattempo hanno ricevuto la soffiata da Tohopka) e la rapina degenera in una violenta sparatoria, al termine della quale Michael e Vincent rimangono uccisi, Chris rimane ferito e catturato e McNeil, grazie al caos che si è creato riesce a fuggire. McNeil crede che Alan li abbia traditi, ma quando arriva nella sua abitazione lo trova in fin di vita con accanto la moglie già morta. Nei suoi ultimi attimi di vita Alan rivela a McNeil che Tohopka, ha torturato sua moglie per sapere da lui dove avrebbero effettuato il colpo alla banca per poi comunicarlo allo sceriffo. Tex scopre da Chris che Tohopka faceva parte della banda e capisce che la sete di vendetta potrebbe trattenere McNeil dal far sparire le sue tracce. Infatti, quando McNeil va a prendere Gwendy (che pur sconvolta per aver scoperto che questi è un rapinatore decide comunque di partire con lui per il Messico) viene a sapere che Tohopka è ancora in città e decide di rinviare la partenza per vendicarsi. McNeil riesce a trovare Tohopka e lo uccide ma, mentre è pronto a fuggire con Gwendy, l'arrivo di Tex lo costringe a scappare da solo. McNeil, inseguito da Tex, appena fuori città decide di affrontare il Ranger in duello piuttosto che andare in carcere a vita.
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