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Forse se fai uno sforzo... le storie d'amore che hanno a che fare col protagonista sono frequenti nei racconti d'avventura. Qui parliamo di presunte relazioni tra personaggi secondari più o meno rilevanti. Ora dimmi. Che cosa ha apportato di utile al racconto sapere che tra il ragazzo e la figlia del comandante c'era del tenero? Se la motivazione del contrasto con l'altro ufficiale era solo antipatia reciproca faceva forse differenza? L'utilità pratica è riempire vignette di nulla, ma vuoi mettere stare dalla parte di Nizzi pur di prendere in giro i GLBonelliani... Sono sicuro che avevi capito benissimo di cosa di parlava, ma i nolittiani in trasferta non possono che essere all'altezza di Cico
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Ni. Tex è un fumetto d'avventura quindi la storia d'amore è nella stragrande maggioranza dei casi più che superflua. Se fosse un romanzo rosa sarebbe indispensabile. Poi dipende uno cosa si aspetta... un lettore di Tex di solito gente che spara e non che fa effusioni
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Aldilà del buon I cattivo uso del flashback, quello che è sbagliato è la continua proposizione di questo strumento. Ormai non c'è storia senza uno o più narrazioni posteriori, in cui si parla spesso di tutto, annoiando il lettore. Nel cacciatore di taglie l'inizio è raccontato in diretta, si vede l'azione della famiglia che attua la rapina, poi tenta di fuggire ma è raggiunta dagli inseguitori e tranne il più giovane, trova la morte. A Tex verrà anche raccontata per filo e per segno, senza che noi si stia lì a vedere dei tizi seduti che ne parlano per pagine. Le cose che vengono aggiunte sono quelle che interessano al lettore: 1) la famiglia è caduta in disgrazia dopo la Guerra Civile, però ha già pagato a caro prezzo, ergo salvare se possibile l'unico sopravvissuto. 2) sulle tracce del ragazzo c'è un inseguitore della peggior specie. Non è più semplice e lineare? Insomma, se fosse stato seguito l'ordine naturale degli eventi non sarebbe cambiato nulla e il racconto sarebbe stato più scorrevole (Oddio con Nizzi poco probabile lo stesso...) Oltretutto nei tempi recenti si continua a inserire informazioni inutili, come la storia d'amore. Chi se ne frega! I motivi possono essere lasciati al lettore che se li può anche immaginare (cupidigia? meschinità? crudeltà gratuita?) e non sono utili se non a perdere tempo. Un tempo i flashback erano utilizzati per raccontare eventi perlopiù fondamentali per Tex (il passato di Tex, il giuramento, tra due bandiere) ed è per quello che erano interessanti. Adesso si spiegano cose assolutamente irrilevanti (la figlia del comandante è l'innamoramento del ragazzo, ma è desiderata anche da un altro) che hanno solo la funzioni di riempire tavole di nulla. Poi ci sono autori come Ruju che in pratica scrivono solo tramite flashback e ci si domanda perché calino le vendite.
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La precedente storia (lo so è una parola forte) di Nizzi l'avevo interrotta dopo circa venti pagine. Qui a dieci ero già in debito d'ossigeno e non so se avrò il coraggio di riprendere. Vignette sprecate a spiegare perché Kit e Tiger sono - come sempre - fuori dalle scatole, che il Degno Erede, non s'era accorto nessuno, se potesse li avrebbe fatti ammazzare al tempo del ritorno del Carniceiro... E quale incredibile escamotage avrà ideato? Sono impegnati in missione per conto di Dio? (cit.) Stanno sedando una rivolta apaches? Sono a caccia di bisonti nel Wyoming? Nulla di così scontato. Stanno scortando una mandria di vacche!!! Ma quanta carne mangiano i navajos? Dovrebbero integrare la dieta con fibre e vegetali, perché tutte ste proteine non fanno bene... Però questa fondamentale informazione non è soddisfacente. Scopriamo che Kit non solo è un buon mandriano che si prende cura del bestiame meglio di un maremmano-abbruzzese proteggendo i capi da animali feroci e dai criminali che si dedicano all'abigeato, ma da grande eroe qual è giunge in soccorso dei navajo in difficoltà, come ogni boy scout che si rispetti. Probabilmente aiuta anche le vecchiette ad attraversare agli incroci e porta fuori l'immondizia su richiesta delle squaw che incontra sul suo cammino. Terminato il racconto dei due pard impegnati nella transumanza, si passa al nuovissimo scambio di battute tra Tex e Carson. Argomenti originalissimi che fanno riferimento a capelli bianchi (o neri) per rompere il ghiaccio (e altro) in attesa che inizi l'azione. E quale sarà mai la molla che darà il via? Un ultra originale militare che si presenta davanti ai nostri. Ancora!!! Dopodiché ho ammainato bandiera bianca. Mi domando se il curatore almeno un'occhiata a cosa viene pubblicato la dia ogni tanto. Mi sa di no. Persino io riuscirei a inventarmi un inizio meno inflazionato (e palloso). Bene così. Ottimo lavoro da parte di Nizzi e di tutta la redazione...
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Boselli non potrebbe mai "deragliare" come Nizzi o Ruju. Troppo diversi come autori. Io semplifico la critica affermando che sta dampyreggiando. Ormai imho scrive per sé stesso, gli piace leggersi e dei lettori della testata che pubblica le sue storie pensa che sono solo una scocciatura inevitabile
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@Diableroun po' è anche colpa tua che insisti Dovremmo ritornare a leggere solo i dodici numeri di sempre. Otterremo alcuni effetti positivi: 1º con numero così ridotto di albi basta un solo sceneggiatore. Le storie potranno continuare a essere pessime, ma almeno il personaggio non è schizofrenico! 2º con meno uscite ci si arrabbia di meno. 3º forse in SBE capiscono che è ora di cambiare registro. 4º facciamo fuori la continuity. Possono esserci anche la negativi, ma sforziamoci di essere ottimisti
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Ma quale piagnisteo! L'idea che quella piaga di Zagor chiuda ben prima di Tex mi dà grandi soddisfazioni. Sono sopravvissuto ai kenparkeriani e voialtri siete già vedovi di Mister No... alla scomparsa di Cico bevo in tuo onore. Un caro saluto anche a Magico Vento... E ora ti lascio, ché non condivido lo stesso interesse "morboso" per i nolittiani
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Mi fa piacere sapere che mi segui con tanto interesse. Potresti commentare ogni tanto anche altri forumisti, così per non farli ingelosire, anche perché lo sanno tutti che non saresti d'accordo neanche se dicessi che il colore di un cavallo bianco è bianco. Hai trovato ben due esempi nei quali GLB ha messo in secondo piano Tex, lasciando le luci della ribalta ad un pard? A Kit e Tiger, come Carson nel celebre passato, ogni tanto direi che non mi dia affatto fastidio, perché li ritengo co-protagonisti. Noto però che di solito con GLB era Tex quello in primissimo piano, ma tu vedi addirittura un paio d'eccezioni e quindi non è mai così... Che Boselli narri persino della volta a cui di qual tal personaggio (Storico con la S maiuscola) è successo un fatto fondamentale nel proseguo del racconto (es. ha cucinato-per-primo le patatine fritte, che però non erano ancora quelle del Mc in quanto sono state copyrightate solo anni dopo + nota a margine), perché forse è più interessato a dampyrizzare che a scrivere storie di Tex è una mia illazione cui puoi mettere un "citazione necessaria" o un "senza fonte" (Boselli che segue wikipedia sa di cosa parlo). In quanto alla "pura avventura". Ammetto che è improprio e mi rallegro che ci sia tu a farmelo notare. Diciamo allora che Boselli non riesce proprio a scrivere storie basate sulla sola "fantasia". Tutto deve avere un riscontro da qualche parte. Perché a lui di scrivere storie di pura avventura, senza un nome tratto da un libro di storia oppure un fatto che i nerd (nel senso buono del termine) non possano trovare nella voce di en:wiki dedicata alla "nazione nativa" con tanto di bibliografia, gli secca. Davvero mi dispiace di non riuscire a trasformarmi in nolittiano per poter darti un cinque ogni volta che azzanni meritatamente un texiano con cui non concordi
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Nelle prime storie Boselli mette in secondo piano Tex, ma le storie sono ottime, ben scritte, insolite e la novità era per me era più che valida. Che Tex sia uno dei personaggi e non necessariamente quello principale non è una generalizzazione, ma un dato di fatto. Può piacere o meno, ma non penso che la definizione in sé dovrebbe dispiacere neanche all'autore. Ha dimostrato più interesse per i mille mila personaggi storici e a come infilarli nel mondo texiano, che a scrivere racconti di pura avventura di Tex. Non si è forse spostato su TW, che per i pochi numeri che ho letto scrive con più passione, perché il Tex classico è troppo caratterizzato e perciò noioso?
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Mi piace il tono pacato delle argomentazioni che però non mi convincono. Le cose cambiano, certo. Non è detto che sia sempre in peggio, infatti il passaggio dalle strisce all'albo attuale ha permesso al papà di Tex di sviluppare ancor più le storie, donandoci il meglio di questi quasi ottant'anni. Ciò è stato possibile perché non ha modificato le caratteristiche più profonde del personaggio. Tex dei primi albi e quello del 200, sempre un raddrizza torti rimane. Un uomo sicuro di sé, con un senso della giustizia innato, capace di punire i colpevoli e di accorrere in aiuto di chiunque, bianco, nero, pellerosa, povero o ricco, se lo meritasse. Un personaggio con una personalità unica e irripetibile, di grande umanità e con dei valori, che era il marchio di fabbrica e la fortuna della SBE. Non si chiedeva altro che si continuasse così. Certo con uno stile diverso, quello dei successori. Invece via via si sono succeduti sceneggiatori che hanno fatto tutto e il contrario di tutto. Nolitta l'ha trasformato da uomo profondamente giusto in aguzzino, Nizzi ce l'ho mostrato vigliacco, inetto e causa dei mali altrui e infine Boselli che prima lo marginalizza, poi si impegna a cancellarne la storia - l'unica storia di cui ai lettori dovrebbe interessare - sovrascrivendo ogni episodio fondamentale della saga. Guardate le ultime annate. Decine di albi di qualità scadente. Sempre più scadente. Questo in nome di una modernizzazione, quando è evidente che quello che funziona è il Tex di tanti anni fa, tanto è vero che hanno dovuto riesumare le storie di oltre 75 anni fa per riuscire a vendere qualcosa. Sarebbe comunque prima o poi finita. Cambiava solo lo stile. Si è scelto uno dei peggiori...
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Se prendi come riferimento il periodo d'oro è come dico io, perché è evidente che GLB sta calando. Un pard ha citato l'ancora interessante Marchio di Satana, nel quale però non tutto funziona come le storie precedenti... Se ti riferisci alla produzione attuale ti do ragione, perché perfino il medaglione spagnolo è inavvicinabile dagli autori attuali. Ma sei un Tex nolittiano e quindi per antonomasia non conosci la materia
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Io non sono come tuo zio, ma ci vado molto vicino, sebbene sia di qualche generazione dopo. Mi è capitato di rileggere alcuni Tex post-Gli eroi di Devil Pass che ritengo l'ultimo inarrivabile guizzo del mio autore preferito, alcuni anche più di una volta, con una differenza rispetto a quando riprendo un GLB. Quasi sempre, eccettuati casi rarissimi (uno su tutti Gli invincibili), la rilettura tende ad abbassare sempre il giudizio. Lo stesso capolavoro il passato di Carson oggi mi piace meno di quando uscì, in parte anche perché allora brillava immensamente mischiato in mezzo ad un Nizzi illeggibile. Però è vero che il 90% degli albi usciti dopo la fine dell'era ormai mitica sta ingiallendo intonsa eccettuata una sola lettura. Con GLB questo non succede MAI! Il giudizio delle storie fino alla conclusione di quel racconto è sempre confermato. Semmai migliorato perché ora ho negli occhi 40 anni di scempi. Persino le pessime storie di Gianluigi successive adesso le vedo in modo diverso. Sono oggettivamente brutte, piene di falle, rabberciate. Eppure una battuta, una breve scena e per un istante rivedo Tex. E che GLB sia stato un autore di livello inarrivabile lo dimostra il seguito boselliano del Monte Rainier. Una storia raffazzonata, ritoccata da altri e che sta in piedi con i puntelli e imho migliore di quella scritta da un successore in piena attività. Il mio feeling con il modo di scrivere di GLB è un caso fortuito, però che quest'ultimo sia uno dei grandi del fumetto, dopo che per anni è stato trattato come uno che casualmente aveva incontrato i favori del pubblico rubando un successo meritato da altri migliori di lui, è giusto dirlo senza più girarci attorno. In qualunque altro Paese gli sarebbero tributati gli onori che merita, in Italia invece al massimo ci si impegna per cancellarlo. In merito al quesito di Ymalpas. Voterei come detto Gli invincibili di Boselli, ma come eccellente Tex alternativo e quindi fuori concorso.
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Quello che dici è corretto. Ma io voglio andare oltre. Quando ho cominciato a leggere Tex avrò avuto sette anni (ho iniziato prima coi i Topi e i Paperi) non avevo alcun senso critico. Anzi forse non ce l'ho manco adesso E come me centinaia di migliaia di bambini e ragazzini di quegli anni. Quindi per me anche senza tirare in ballo capacità cognitive "superiori", il Tex di GLB è insuperabile se confrontato con quello dei successori. Punto. Anche irrazionalmente il Tex del periodo d'oro è migliore in tutto. Perché dunque insistere a comprarlo? Perché ci sono stati esempi di ottimo Tex di altri autori. Quindi non è escluso che domani un nuovo sceneggiatore possa riportare ai livelli di eccellenza questo funetto. Escludo che a riuscirci possano essere, per motivi diversi, Boselli e Ruju...