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TWF - Tex Willer Forum

Exit

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Messaggi pubblicato da Exit

  1. IMHO Tex è morto.

    Non ucciso come si conviene da uno dei tanti sicari o rapinatori o da qualche indiano sul sentiero di guerra. Una fine certo tragica e nonostante ciò degna di un grande eroe.

    No, assassinato dalla volontà di renderlo più verosimile perché invischiato in eventi riscontrabili. Dalla Storia, per farla breve. E il killer è il giovane Tex Willer della nuova serie che ormai evade e invade tutte le altre testate.

     

    Non è più il tempo di nemici che si chiamano Bill, Tom, Clem, Jack. Hanno funzionato bene per i quarant'anni di regno bonelliano e poteva essere un buon motivo per continuare la tradizione.

    E gli indiani o pellerossa (la parola nativi è di recente conio) avevano bei nomi come Grande Alce e Nuvola Rossa.

    I bambini dei miei tempi erano soddisfatti, sebbene fossero Inventati di sana pianta e non rintracciabili su google.

    Markus Parker è probabile che non sia mai esistito, così come Golfield, Mefisto, Brennan & Teller e nessuno se ne preoccupava.

    E in questa storia forse gli unici (o quasi) personaggi con nomi simili sono Dick, Rod (solo citato) e i Willer, creazioni di un tempo.

     

    Da un po' invece persino l'ultima delle comparse è garantita dal bollino D.O.C.: sono tutti davvero esistiti! Manca giusto un rimando a piè di pagina. Un vedasi biografia su wikipedia, che è fra l'altro rispettata nel testo.

     

    Tex era fantasia. Era un mito moderno. Viveva un suo universo con qualche lontano aggancio al West. Minimo. E Bonelli se doveva violava tutti i precetti da enciclopedia Traccani.

     

    A nessuno fregava quando era nato, se le avventure erano ambientata nel 1870 o dieci anni dopo. Si poteva andare avanti e l'albo dopo tornare indietro. I navajo vivevano nei teepee e la riserva dei Pawnee era in Arizona invece dello Stato giusto.

    Sembra impossibile, ma niente popolo inferocito per le sviste.

    Col tempo è vero che lo stesso GLB prestasse più attenzione, però se gli andava di far scorrazzare i Dakotas liberi lo faceva e basta, disinteressandosi del fatto che nella realtà più o meno coeva ormai vivessero rinchiusi in riserve o fossero sterminati.

     

    Nelle varie osservazioni fatte in questa discussione rilevo che ormai questo gioco intitolato "trova l'informazione lasciata dell'autore" ha sostituito la lettura avventurosa.

    C'è il tal personaggio e inizia la gara per scoprire per primo tutto su di lui.

    Seguono i complimenti meritati al vincitore.

     

    Tex e soci servono, in primis, per soddisfare questo scopo. Poi viene il resto.

    Prendiamo Kate. Il Tex degli anni '60 avrebbe potuto annoverare tra le frequentazioni una donna del genere? Direi di no.

    Avrebbe potuto questa impartire lezioni di vita a Tex? Assolutamente no.

    Ma la Storia ci dice - o dice al narratore - che era una donna che è reperibile negli annali e ce la dobbiamo sorbire anche se zittisce l'eroe della serie. Le palle le ha lei.

     

    E qui all'interpretazione fedele alla realtà, se ne aggiunge un'altra. Quella ultramoderna che vuole le signore emancipate e più cazzute dei maschietti.

    Non che nell'Ottocento fossero delle mammolette e tutte intente a cucire e ricamare, ma la Rambo con i coltelli pure negli slip forse è un tantino sopra le righe.

    Quindi anche se è più probabile che una pulzella (Oddio illibata non è) del genere probabilmente sarebbe stata presa a cinghiate dall'uomo rude del periodo, si può pensare che operassero già le Commissioni ministeriali per garantire la parità di trattamento...

     

    Per concludere. Mi sarei aspettato che ci fossero delle osservazioni almeno sul fatto che si sta andando per la tangente. Riempire Tex di tutti questi orpelli non è positivo. A quale bambino di 10 anni può fregare del fatto che Houston è stato defenestrato, ma non perseguitato, perché fedele all'Unione nonostante fosse un patriota texano?

     

    Invece vedo che le questioni poste sul tappeto sono le prossime mosse.

    Con quale carpiatura con avvitamento si riuscirà a far convivere Tex con il tal fatto e con tal altro?

    Però, per l'appunto, sono questioni che solo al sottoscritto non interessano un accidenti e allora è possibile che io sia quello in contromano sull'autostrada che si lamenta degli altri che gli vanno in contro.

    E con questo vi lascio continuare a complimentarvi con gli autori (per Dotti mi associo volentieri).

  2. <span style="color:red">4 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

     

    Molto semplice: ad un certo punto, più o meno ad inizio autunno dell'anno scorso, Boselli e Giusfredi si sono accorti [...]

    Ehm. Stiamo parlando delle uscite della testata più importante della casa editrice...

    Ottimo che si sia posto rimedio, ma non imho non è quello mi aspetterei di sentire...

  3. A me la pizza con l'ananas non piace proprio. Mi hanno convinto ad assaggiarla e l'ho trovata pessima come mi aspettavo. 

    Gli spaghetti con la nutella non riesco neanche a provarli. Saranno buonissimi per carità, ma non fanno per me.

    Invece adoro la pasta e fagioli. L'ho mangiata migliaia di volte e ne desidero ancora.

    Certo è meno chic e su MasterChef fa meno audience.

    Si potrà dire che è sempre la solita "minestra" e che chiunque la può fare.

    Non è così. Quella di mia nonna era speciale. Unica. Forse solo perché la faceva lei. Aveva sempre un gusto leggermente diverso, vuoi i fagioli, vuoi mezza girata di pepe in meno, eppure tutte le volte mi stupiva.

    Era unica ogni volta.

     

    Tex è la pasta coi fagioli. Giufredi non la fa come quella che preferivo, però stavolta mi ha convinto.

    Ha messo un po' troppo sale e aggiunto qualche spezia che non mi ha convinto. Invece ha spento il gas al momento giusto e l'ho apprezzata con moderazione.

     

    Imho Giusfredi si dimostra autore con dei numeri, cosa che non rilevo in altri suoi colleghi più esperti.

    Devo sperare che continui a crescere, restando attento a non finire col servire Tex al sushi solo perché va di moda il cibo giapponese.

     

    Un grazie anche a Font che nonostante gli anni fa tuttora la sua bella figura.

    • +1 1
  4. Dire che si è stufi di leggere storie ambientate nel passato, ha la stessa valenza di dire che se ne vogliono altre.

    Sono scelte che riguardano i gusti.

    Io la vedo come loro e per quanto mi dispiaccia per i disegni di Dotti, passo.

    D'ora innanzi leggerò storie di questo tipo solo se capitano sulla regolare e temo che capiteranno spesso se continua questa moda, mentre altrove ne farò a meno.

     

    Anzi ne approfitto per chiedere di relegare, se possibile, solo il presente sul Tex classico, così facciamo contenti tutti.

  5. 2 ore fa, Diablero dice:

    Tutte le obiezioni che fa Exit su quello che "poteva fare Tex" per me nascono dal parlare senza avere nemmeno letto la storia. Tex non solo non avrebbe mai potuto salvare Querquer ma si sarebbe reso ridicolo, e persino odioso per il lettore che voleva "giustizia" per le cose che Querquer aveva fatto (quante volte avrei avuto voglia di inveire contro Zagor ogni volta che tipo Lupo De Lupis tradiva indiani amici per salvare assassini perchè era tanto buonino...  e pensare che in altre scene invece era lo stesso Zagor che si faceva prendere dalla furia omicida ed era Cico a impedirgli di uccidere qualcuno. Magari la stessa persona che aveva salvato poche pagine prima...)

    Leggo Tex da sempre posso dire. Sono passati decenni e ho sempre accettato le scelte che ha fatto (che GLB gli ha fatto fare).

    Lasciare Fraser alla mercè dei fantasmi o del suicidio, massacrare di botte Crandall fino a farlo delirare, radere al suolo Huerta, lasciare morire di sete (e stenti) Higgins, distruggere proprietà, commettere furti, incendi, barare, pestare testimoni. Uccidere centinaia di nemici senza battere ciglio.

    Con un'unica eccezione.

    In una storia bellissima e amatissima: L'idolo di smeraldo.

    Il ricordo è legato all'indianina senza nome, uno di quei grandiosi personaggi creati da GLB di cui nulla si sa eppure è impossibile dimenticarsi, anche grazie ai disegni di Fusco, disegnatore mai amato che però era un fenomeno nel rappresentare le belle donne.

    Ricordo il dolore - quasi reale - provato per la morte della ragazza e la soddisfazione per la strage di Hualpai.

    Ma, ed ero un bambino, rimasi scioccato dall'immagine della deportazione di donne, vecchi e bambini che si vede alla fine. Almeno questi ultimi sicuramente innocenti e Tex per me non può nuocere agli innocenti.

    Si potrà dire che uccidendo nemici avrà lasciato orfani e vedove, ma noi non lo sappiamo.

    Qui invece si capisce che la vendetta colpirà anche chi nulla c'entra e questo mi ha lasciato l'amaro in bocca.

     

    Con questo voglio dire che per quanto sia duro e talvolta spietato, capace di fare spallucce davanti al cadavere di un impiccato, anzi di scherzarci sopra. In grado di non fare una piega davanti alle grida disperate di Brennan, Tex imho non supera mai alcuni limiti.

    Spesso cammina sopra i bordi del confine dei suddetti, che non sono definiti, questo si.

    Le scene come quella dei cacciatori di scalpi, ma anche quella di Lupo Bianco o i capoccia del Ring (spero di ricordare bene), vanno benissimo.

    Ma Tex è solo spettatore. Fosse presente mi aspetterei che intervenisse. Magari ponendo fine alle sofferenze sparandogli ai disgraziati. 

    Questo non significa che proverebbe dispiacere per la loro dipartita, ma un uomo giusto la tortura non può digerirla senza problemi.

    Può insomma condividere che Querquer subisca la vendetta degli apache, senza che questo significhi che sia indifferente alle modalità.

     

    p.s. per favore con citarmi assieme a Zagor perché lo detesto e preferisco dimenticarne persino che esista :lol:

  6. <span style="color:red">54 minuti fa</span>, PapeSatan dice:

    In un perbenismo e politically correct imperante, ho respirato una salutare boccata di ossigeno nel vedere il pluriomicida di donne e bambini espiare le sue pene sotto tortura (peraltro non mostrata ma solo fatta intuire).

    Tex mica lo fa di persona, né lo lascia sistematicamente fare ad altri: questo é un caso sporadico e ci sta tutto. Non ce lo vedo proprio il Tex giovane che dice: "No, non potete ucciderlo, ma lasciate che sia un giudice ad appendergli il cappio al collo dopo un regolare processo!". Stesso destino finale per il delinquente, ma volete togliere la soddisfazione agli indiani e darla a un giudice o un boia che non fanno altro che svolgere il proprio lavoro senza coinvolgimento emotivo personale?

    Quindi il Tex di Sangue Navajo è schifosamente politicamente corretto perché inizialmente dice a Alce Nero di credere nella Giustizia dei bianchi e va a Fort Defiance a pretenderla?

    Doveva consigliargli di preparare un barbecue...

  7. <span style="color:red">55 minuti fa</span>, Diablero dice:

    In base a questo principio, tu sei corresponsabile della guerra in Ucraina.

     

    Se tu avessi mandato immediatamente un email a Putin per convincerlo a ritirarsi, il tuo eroico sforzo avrebbe potuto ovviamente convincerlo. Ma visto che qualcuno ha fatto qualcosa e tu avresti potuto provare a convincerlo (grazie alle attuali tecnologie non hai bisogno di essere presente) e non l'hai fatto, sei corresponsabile.

     

    Boh, a me pare un po' strampalata come logica...    "se non discuto con i responsabili una qualunque azione ne sono corresponsabile". Secondo me invece se ti metti a discutere con tutti solo per discutere diventi solo un rompiscatole senza fare del bene a nessuno...

    Siamo OT.

    Non credo che si possa confrontare un tizio qualsiasi che Putin neanche conosce e che non potrebbe, neanche se volesse, intervenire, con un altro presente sul luogo e amico fraterno di Cochise.:P

     

    Nella realtà, e non nella finzione fumettistica, molto meglio rompere le scatole che lasciare torturare qualcuno. Se non ci fossero stati uomini come Cesare Beccaria che in tempi non sospetti mostrava l'assurdità di tortura e pena di morte forse sarebbero ancora pratiche accettate in molti più stati...

    • Mi piace (+1) 1
  8. <span style="color:red">2 ore fa</span>, Letizia dice:

    Il discorso di Letizia non deve convincere nessuno.

    Ma il paragone con Pilato non è pertinente.

    Pilato doveva decidere, Tex no.

    Ti può non piacere che Tex si trovi in una situazione del genere e accetto che possa essere discutibile che @borden ce l'abbia messa.

    Ma c'è l'ha messa (e per me ha fatto benissimo).

    Tex non muove un dito per evitare un'atrocità, quando sarebbe bastato un [ipocrita?] tentativo (per salvare la faccia dell'eroe senza macchia e senza paura che non uccide le donne e non tortura i prigionieri) inutile perché Cochise non l'avrebbe ascoltato.

    È una scena amara.

    Se fossi una vera scrittrice, butterei giù fiumi di parole per descrivere il dramma interiore di Tex che in fondo è la causa involontaria delle torture di Querquer.

    Ma primo non la sono, secondo non devo convincere nessuno, terzo sono scarsamente interessata (eufemismo preso dal film Maccheroni di Scola del 1985) e quarto ritengo inutili le parole quando c'è una stupenda tavola di Roberto che é meglio di mille parole.

    Non la vedo così. Tex decide sempre. Si assume la responsabilità di quanto avviene in sua presenza.

    Non fa lo scaricabarile.

    Quindi - è qui parlo con un esempio- se Cochise gli dice: "Tizio morirà scuoiato al palo della tortura" a prescindere dalle ragioni e/o torti e Tex non discute la situazione è "corresponsabile" dell'atto.

    Quindi tutto dipende dal singolo lettore, se ritiene questo accettabile.

    Dico solo che a me questo non andrebbe bene (parlo dell'esempio fatto non dell'albo).

     

    Di certo non vorrei vedere Tex in preda ai sensi di colpa, che non è da lui.

    <span style="color:red">2 ore fa</span>, Diablero dice:

    Valuta quando sarebbe ridicolo Tex se a questo punto dicesse a Cochise "dai, scherzava, perdonalo..." :laugh:

     

     

    Io e te sappiamo bene che Tex non parlerebbe mai così, quindi non vale :D

  9. 1 ora fa, Diablero dice:

    E se ne pente di aver salvato Fraser...

     

    La versione "letteraria" del Massacro di Goldena (dei primi anni 50) credo che sia la scena dove Tex ci va più vicino al condannare qualcuno ad una morte lenta. Nel romanzo, NON dà a Fraser una pistola. lo lascia lì, immobilizzato, ad attendere di essere divorato dai lupi. Ma il Tex degli anni 50, come ho già mostrato nel thread della ristampa anastatica, era molto più sanguinario....

     

    (Coffin non lo considero, era svenuto e in una stanza chiusa sarebbe morto per il fumo prima che per le fiamme)

     

    Altre volte ha condannato qualcuno ad una morte preceduta da una attesa, tipo quando nel 201 abbandona i banditi su una canoa nel Colorado. Ma se contiamo quella dobbiamo contare anche tutti quelli che ha fatto condannare alla forca.

     

    Tutti i morti nella storia "il giuramento" sono casi speciali. Però anche lì, per quanto voglia che Brennan soffra prima di morire... si inventa una elaborata recita, invece di torturarlo personalmente. Anche Higgin lo lascia a morire nel deserto, non lo fa torturare dagli indiani. Non la vedo come "misericordia" (Higgin soffre lo stesso) quanto un personale disgusto per la tortura (anche quando deve iniziare a torturare qualcuno per minacciarlo lo fa fare a Tiger o ad altri indiani, lui al massimo prende a sganassoni o accende un cerino fra le dita dei piedi...)

     

     A parte queste considerazioni, la mia oponione l'ho già data prima nel post precedente. Se vuoi la riassumo.

     

    1) Tex riconosce il valore della vendetta e della giustizia. Sa che Querquer deve morire (Fraser probabilmente ha ammazzato meno persone e sicuramente per meno tempo, Querquer campava ammazzando bambini e strappandogli lo scalpo per 25 dollari l'uno). E sa che la vendetta deve essere di Cochise o di un altra delle vittime di Querquer

     

    Qualunque tentativo di Tex di far fuggire Querquer o anche di ammazzarlo lui prima di Cochise sarebbe inconcepibile. Sarebbe un tradimento imperdonabile (pensa come avrebbe reagito Tex se qualcuno avesse salvato Brennan o gli avesse tagliato la gola nel sonno rendendo vana tutta la messinscena)

     

    La sorte di Querquer deve essere decisa da Cochise, è GIUSTO, e Tex lo riconosce.

     

    (notare che questa è una differenza sostanziale da Zagor: Zagor, si è visto diverse volte, tradisce anche indiani amici che si fidano di lui per salvare la pelle anche a emerite canaglie. E di solito anche nelle storie di Nolitta è un errore, le canaglie fanno altri massacri, gente innocente ci rimette le penne, e tutto per colpa di Zagor. Per Nolitta questi fallimenti rendevano Zagor più eroico, ma questo è un punto su cui si vede che io e Nolitta non concordavamo, Zagor mi sembrava semplicemente più co###one...)

     

    2) Assodato che a decidere la sorte di Querquer deve essere Cochise, ha senso che Tex si metta a chiedergli pietà per Querquer?

     

    Per me no. Tex tratta gli indiani da adulti, non come bambini.

     

    lo dico, anche qui, in contrapposizione con Zagor (che mi piaceva ma preferivo Tex anche per questi dettagli caratteriali). In Zagor gli indiani sono come bambini che Zagor deve ingannare per il loro stesso bene. Zagor gli fa dei gran discorsoni per spiegargli cosa dovrebbero fare. A volte sono situazioni dove anche Tex farebbe discorsi simili (il classico "non uscite dalla riserva che scoppia la guerra, penso io a punire x che ha fatto y"), cioè suggerimenti PRATICI, ma nel caso di Zagor li fa anche per dire che la sua idea di giustizia è meglio, da inviato di Manito, di quella tradizionale degli indiani, insomma, "la vostra cultura è sbagliata, fate come vi dico io che sono un inviato di Manito"

     

    Una scena alla "Cochise, anche se sei un saggio capo apache, ascoltami me che a 18 anni ne so di più, non devi torturare quest'uomo perchè è sbagliato" sarebbe stata semplicemente ridicola.

     

    E, come dice, in realtà NON È VERO che GL Bonelli facesse sistematicamente salvare i peggiori criminali da Tex. Capita poche volte. Nella maggior parte dei casi, i criminali vengono puniti anche con la tortura. SPECIALMENTE i cacciatori di scalpi.  Solo che GL Bonelli se ne fregava del fatto che "deve essere Tex a fare giustizia". Lui puntava a fare storie memorabili, non a seguire formulette alla moda in tempi Tafazziani. (ma è come parlare ad un muro, i lettori ormai condizionati a pretendere il rispetto di formulette farlocche tipo "non devono passare più di tot pagine senza Tex" o "Deve essere Tex alla fine a sconfiggere il cattivo" non si renderanno mai conto che se GL Bonelli avesse seguito quelle formulette inventate da autori scarsissimi, più della metà delle migliori storie di Tex non esisterebbe....)

     

    Anche GL Bonelli faceva morire torturati i cacciatori di scalpi. Ma senza che Tex sia presente (vedere Tex 176, da pagina 75 a pagina 105, il combattimento finale dei "cattivi" della storia, e Tex non è presente). Quando arrivano i pards i cacciatori di scalpi sono già morti e Tex si limita a spazzar via in poche pagine i pochi apache presenti.

     

    Oggi una storia come questa sarebbe impossibile. O meglo, sarebbe impossibile che non provochi un sacco di proteste da lettori tafazziani che giudicano le storie da quante faccine di Tex trovano dentro le vignette.

     

    Insomma, alla fine la questione è semplice: anche GL Bonelli faceva finire torturati i cacciatori di scalpi. Lui e Borden sono d'accordo sulla fine che meritano.

     

    la differenza è che GL Bonelli in questa storia avrebbe potuto far scontare Cochise e Querquer senza la presenza di Tex (ricordo per l'ennesima volta che GL Bonelli fece uscire un albo di Tex senza che Tex fosse nemmeno in una vignetta, serie Pueblo 17, "pony Express" del 1965, 80 pagine senza Tex e senza nessuna spiegazione sulla sua assenza,: immagina farlo oggi...)

     

    A me onestamente dà più fastidio questo. Cioè mi dà più fastidio che finali come quello de "il figlio di Mefisto" non li potremo più avere a causa di "regole" tafazziane.  per questo l'unico finale che avrei preferito a questo sarebbe stato appunto che Cochise si vendicasse da solo, come avrebbe potuto fare ai tempi di GL Bonelli...

     

     

     

     

    Io sono d'accordo.

    Il problema, se un problema c'è e tu lo puoi sapere meglio di me avendo letto l'albo, è che Tex non dovrebbe assistere alla tortura di un uomo senza battere ciglio.

    In alcuni casi GLB lo faceva arrivare a cose fatte, in altre ci andava molto vicino, come quando minacciava i prigionieri per farli parlare e iniziava il rito, sapendo però che non si sarebbe arrivati a tanto.

    In altri la punizione che infligge è durissima, come con Higgins o Brennan, ma non accende falò sotto le loro teste o li spella vivi.

    Mi sembrano situazioni non identiche.

    E in ogni caso le libertà che lui si "concede" tende a non lasciarle agli altri.

     

    Non mi sconvolge che Cochise uccida in questo modo, non discuto che Tex possa accettare, a cose fatte, che così si sia vendicato.

    Tex non è certo un cherubino, anzi.

    Mi sembra sbagliato che non faccia una piega se ciò avviene in sua presenza.

    So che non avrebbe senso che si metta a questionare con Cochise, ma imho sarebbe bastato presentare la scena in modo differente.

     

    Spero d'averti chiarito meglio le mie perplessità.

    Torno a lasciarvi lo spazio per i commenti.

     

  10. 9 ore fa, borden dice:

    Chi non ha letto la storia non può giudicare per sentito dire. In quanto alle storie di GL, neanche su questo giurerei. Tra le righe probabilmente è accaduto anche questo.

    Infatti non l'ho giudicata. 

    Parlarne si può, sulla base degli elementi che vengono dati come corretti e nessuno mi pare abbia detto che la scena non è presente.

    Se si dovesse parlare solo delle pagine lette il forum si dimezzerebbe (per esempio le anteprime sarebbero da bandire).

     

    La scena di Brennan citata da @Poenon è compatibile con tortura e morte di un prigioniero.

    Che Tex ammazzi in modi spicci o lasci morire un nemico non è in discussione.

    Quando un avversario è a rischio di subire una pena terribile come la tortura di solito interviene.

    Salva Fraser dagli abitanti di Goldena o Clayton dalla fustigazione.

    La scena di Vigilantes devo rivederla perché in questo momento mi sfugge, la memoria, ma da com'è descritta è diversa.

    Una folla inferocita lincia un criminale. Posto che Tex di solito impedisce i linciaggi (come nei casi precedenti), qui si trova davanti a sconosciuti, qui c'è Cochise.

    Può cercare di fare qualcosa per impedire la tortura.

    Il fatto è che si poteva evitare un simile epilogo, facendo morire in altra maniera il tizio.

     

    Il discorso di Letizia non mi convince. Tex si comporta alla Ponzio Pilato. Potrebbe intervenire per alleviare una crudeltà che è comprensibile lato Cochise, ma imho indigeribile per Tex.

    Provare pena non vuol dire niente. Tex sarà anche d'accordo che muoia e lo ritenga un fatto anche dovuto, è le modalità che non ci sta.

     

    Poi se i lettori di TW la pensano diversamente mi sta bene. È una vostra lettura e deve piacere a voi, mica convincere me a riprenderla.

  11. <span style="color:red">20 ore fa</span>, Diablero dice:

    -------------

    C'è però anche una questione etica e morale: Tex in passato non ha mai fatto davvero torturare nessuno dagli indiani. l'ha minacciato, ha fatto iniziare torture per spaventare qualcuno, ma non ha mai abbandonato nessuno agli indiani per farli uccidere lentamente.  Vedere per esempio anche il finale del numero 201 dove li convince ad affidare la punizione al Grande Spirito (cioè alle acque del Colorado). Tex sa che moriranno quasi sicuramente, ma almeno non saranno torturati. inoltre per la mentalità di Tex avergli dato comunque una possibilità, per quando infima, è meglio dell'ucciderli a sangue freddo.

     

    In questo caso, ovviamente una volta che Querquer è a terra ferito Tex sa che non può levare a Cochise la sua vendetta.

     

    Ma sarebbe bastato che Tex non fosse sceso, e Querquer sarebbe stato semplicemente ucciso come gli altri. Tex poteva informare DOPO Cochise che quello era Querquer.  La vendetta sarebbe stata compita ma senza tortura.

    Non ho letto la storia ed è giusto che non mi esprima su questa.

    Però davvero non posso credere che Tex lasci TORTURARE A MORTE qualcuno, ma se lo dici tu che sei molto preciso e puntuale nelle osservazioni devo ritenere che sia successo.

    Se davvero arriva a tanto, questo Tex Willer per me è qualcosa di molto diverso dal personaggio che ricordo e mi sembra strano che una questione etica di simile portata sia passata quasi inosservata.

     

    Mi sembra, e ne sono quasi certo, che con GLB non sia mai successo...

  12. 32 minuti fa, borden dice:

    Parlavi di  "autori provenienti da altre serie"!!!

     

    Ti arrampichi sugli specchi. Ruju scrive Tex da quindici anni e Nizzi, il più prolifico autore di Tex in assoluto, da più di quaranta. Affermazioni grottesche.

     

    Ok.

    Avrei preferito non citarli, ma visto che insisti.

    In questi ultimi mesi ho visto esordire sulla serie inedita, Zamberletti, Rauch e Burattini.

    Quest'ultimo è probabile che sia di passaggio, ma gli altri?

    E non è che i loro esordi siano stati proprio esaltanti.

    Quindi penso che man mano che le altre serie chiuderanno, perché chiuderanno e che l'unica che moltiplica le uscite è Tex, qualcuno finirà per forza qui.

    D'altronde è già successo con i disegnatori, con risultati ottimi (De Angelis, Brindisi) o pessimi (Cossu, Diso).

  13. Rispondo.

    Un autore imho è Nizzi.

    Un altro per me è Ruju.

    Il primo si potrà dire che ormai si è allontanato ma ha ancora alcune storie che sembra usciranno in futuro, l'altro mi pare in piena attività e imho da diverse storie non fa che peggiorare.

     

     

    In effetti Nizzi non è un fuori uscito in senso stretto, semmai un rientrato. Ruju invece proviene da DD e altro, quindi è più corretto. 

  14. <span style="color:red">1 ora fa</span>, borden dice:

    Ma di chi diamine sarebbe questa "idea"? Tu vedi proprio la realtà con le reti deformanti  dei tuoi occhiali! Dove sarebbero gli autori fuoriusciti da testate chiuse che mandano a puttane Tex? Perché dai per assodato un futuro che ancora non è scritto, si può sapere?

    Da nessuna parte. Idea personalissima.

    Non frequentando via Buonarroti mi baso solo su sensazioni personali. Poi meglio se sbaglio di brutto.

  15. 1 ora fa, Angelo1961 dice:

    Ma questo, prima di noi lettori, lo ha ben presente il curatore.  Infatti non credo che Zerocalcare scriverà mai una storia di Tex, come non l'ha scritta a suo tempo Andrea Pazienza.  :)

    Il curatore non è in discussione, però è un fatto che ha richiamato Nizzi, che secondo me vuol dire che gli albi da sceneggiare sono tanti e gli autori non sufficienti.

    Il fatto stesso che il soggetto sia stato proposto da  un non professionista (con tutto il rispetto) è un segnale di crisi di candidati.

    Quindi penso che il curatore non possa essere eccessivamente esigente. Anzi mi domando quanti via libera abbia concesso incrociando le dita.

     

    p.s. Zerocalcare non ce lo vedo su Tex, però è un grande autore, molto più dotato di diversi che firmano Tex, quindi non mi sconvolgerei certo se ci provasse...

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  16. <span style="color:red">2 ore fa</span>, Angelo1961 dice:

    Hai portato un esempio debole e fuorviante perchè in tutta sincerità non vedo tra GLB o Boselli o Nolitta o Nizzi, o Rauch o Ruju o chivuoitu, la stessa differenza che c'è tra Ford e Parenti. O tra John Wayne e Boldi. Siamo parlandi di autori, pur diversi, che operano nel medesimo solco bonelliano. Inoltre è pure una serie, imparagonabile a film che serie non sono e che non hanno lo stesso protagonista. Personalmente, l'ho già detto, un Tex di Barbato o di Recchioni non mi piacerebbe, ma non per questo lo rifiuterei apriori. Leggo invece di gente che rinuncia a Tex perchè lo scrive Tizio anzichè Caio. 

    Il fatto che un autore collabori con la Bonelli mica lo fa automaticamente adatto a scrivere qualsiasi fumetto della casa editrice.

    Tex e DD p.e. sono molto diversi e uno scrittore potrebbe trovarsi bene col primo e malissimo col secondo.

    Quest'idea che in mancanza di meglio (perché liberato da testate chiuse o perché non ciò sono volontari disponibili) chiunque possa realizzare Tex è il male e sta mandando a signorine un fumetto ultrasettantennale.

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  17. Io non trovo sbagliato che si dica che le storie di GLB erano "semplici". 

    Va bene, perché la semplicità è tutto sommato una grande dote, non un difetto. Non mettere orpelli inutili e spiegare tutto, non sprecare tempo per rendere credibile un'opera di fantasia con riferimenti per iniziati e fregarsene di seguire trovate alla moda come la "continuity", io lo approvo.

    Non è un problema la cena al ristorante, né lo è neanche un albo pieno zeppo di sparatorie.

    Piuttosto, e qui concordo, lo è  come lo si racconta 

    In Terra promessa i discorsi tra Kit, Tex e lo straordinario sceriffo senza nome avvengono durante un pranzo e sono uno dei vertici assoluti di Tex.

    Ne voglio 100 così in ogni albo.

    Sono i dialoghi che rendono speciali e uniche quelle pagine, che solo GLB poteva condurre così brillantemente.

    E la grandinata di piombo e di morti ammazzati del ritorno di Montales è la dimostrazione che si può fare un semplice "bang bang" e far divertire come matti i lettori, perché le pagine che raccontano le orde di messicani che si assaltano in maniera scriteriata la fazenda di Montales sono fenomenali.

     

    I danni - IMHO - li fanno la convinzione che Tex sia una specie di prodotto farmaceutico che prevede 2 abbuffate, 2 sparatorie e 4 peste, beccaccione o vecchio cammello ogni 110 tavole (alla Nizzi, ma anche alla Faraci o Ruju) oppure l'inventarsi una carta d'identità e una biografia puntuale dei personaggi per ficcarli dentro contesti Storici precisi e raccontare ogni singolo dettaglio degli stessi non lasciando spazio alla fantasia del lettore (come uso e costume dell'attuale sceneggiatore principale).

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  18. <span style="color:red">7 ore fa</span>, borden dice:

    Andiamo. Non puoi paragonare il centenario dal 100 al 200 con quelli seguenti.  Giochi sporco. Io ho espressamente escluso gli anni 60 e 70.  Il confronto si fa tra le annate post Gl Bonelli. 

    Cosa sarebbe stato il post-400 se si fossero lette di seguito le storie da Il passato di Carson agli Eroi del Texas senza gli intermezzi nizziani?

    Se non è esistita una "silver age" di Tex è perché dopo la qualità della serie regolare è stata, nei momenti migliori, altalenante.

    Con l'autore giusto e con poche uscite sarebbe ancora possibile.

    Invece abbiamo un'alternanza continua di scrittori (e il discorso vale in parte anche lato disegni) con stili molto diversi.

    E purtroppo, secondo me, non all'altezza.

     

    In questa storia si capisce che Tex e Carson sono, come spesso accade con Ruju, di troppo. Quando entrano in scena non colpiscono il lettore.

    Le pagine su cui si concentra l'autore sono quelle che riguardano Sanders e moglie e la crisi esistenziale del vice, perché se potesse credo che solo di questo parlerebbe, invece gli tocca mettere quei due ranger perché è prescritto dal medico.

    Non è la prima volta, né sarà l'ultima che accadrà con lui.

     

    La questione non è che i bei tempi sono finiti e non torneranno più.

    E che Tex e noi lettori ci meritiamo solo il meglio...

  19. 1969 dal numero 99 La sconfitta a 110 Chinatown.

    La sconfitta è una storia da 9 con un nemico rimasto negli annali: Ruby Scott.

    100 Supertex. Storia da 6,5 un po' sacrificata per regalare una rimpatriata a Jim, Gros-Jean e Pat. 

    101-102-103 El Morisco, La Sierra Encantada e Il signore dell'abisso. 9,5. Storia bellissima, scelta anche per questo per il pessimo film.

    104-105-106 Il giuramento, L'implacabile e La paga di Giuda. da 10 e lode. La morte di Lilyth e la vendetta sono uno dei vertici della saga. La lancia che si spezza con la morte di Brennan è un finale incredibile.

    107-108 Gilas e Inferno a Robber City. 8,5 Il Tex con la barba di Nicolò da solo vale tutta la produzione post-GLB

    109 Massacro. 10 e lode. Inarrivabile. Con uno dei finali più belli mai letti. La pistola appoggiata per terra e i fantasmi di Goldena.

    110 Chinatown. 9 Inizio del racconto Co protagonista Jane(t) Brent, uno dei personaggi femminili più belli (grazie Letteri!) e memorabili.

     

    Questo è quello cui io ero abituato.

    E gli anni seguenti non erano mica da meno.

     

    Come si può paragonare quegli albi con quelli usciti negli ultimi mesi?

     

    Anche solo pensare che la qualità non sia calata a picco è imho mentire a sé stessi.

     

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  20. Letto il secondo albo che si può sintetizzare con una sola parola: Noia.

    L'ho trovato pesante, lento, pieno di scene inutili, prevedibile.

    A che pro tirare in ballo una vecchia storia per scriverne un seguito così scialbo.

    E non so come far arrivare allo sceneggiatore il messaggio che deve darci un taglio con questi suoi personaggi tormentati, di cui almeno a me non frega nulla.

    Basta anche con scene degne di un Harmony come le moine tra Sanders e moglie. Uno strazio.

    Più leggo Ruju e più mi domando se abbia la più pallida idea di cosa sia Tex.

    Sono ormai convinto di no.

     

    Giudicare il disegnatore è un'impresa, perché, tra che mi addormentavo o che saltavo pagine, l'unica cosa che ho notato è come somigli a Civitelli.

    Mi piacerebbe vedere il suo vero stile invece che quello dell'illustre collega.

  21. I più bravi non sono neanche professionisti, sono artisti con la A maiuscola.

    GLB (o Moore o Barks o Trillo, solo per citarne alcuni) sono qualcosa ancora di più. Sono gli Italo Calvino o i Pink Floyd del fumetto, ovvero dei fuoriclasse.

    Non fanno compitini, creano qualcosa di unico.

     

    Nizzi al più è stato un onesto artigiano e solo all'inizio. Lavoro rispettabilissimo e con la sua parte di creatività, ma il livello è un altro.

     

    Io non mi sono mai iscritto a Facebook, però non capisco l'importanza data ai giudizi favorevoli lì e l'insignificanza delle critiche attribuite in questa sede.

    Sotto il regno di Bonelli da zero si è passati a 700.000 lettori, sotto quello di Nizzi come minimo gli acquirenti sono dimezzati. E molti dei rimasti, come me, non hanno smesso certo non per merito suo.

    Poi ci si può attaccare a tutto,tipo Belushi nel monologo "le cavallette", ma la realtà resta.

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  22. Continuo a non essere convinto. Quando si dorme, specie nella fase di sonno REM, potremmo anche essere rilassati ma il cervello a suo modo lavora.

    Io mi rilasso magari ascoltando i Pearl Jam, ma porgo attenzione ai suoni, anche se penso ad altro.

    Abbiamo capito il concetto, resta il disaccordo sui termini. Io continuo a ritenere che se si spegne il cervello si rimane privi delle facoltà mentali :D

  23. 4 ore fa, Grande Tex dice:

    se posso dire la mia riguardo alle dichiarazioni su Nizzi sui lettori di Tex,credo che Diablero l abbia presa nel verso sbagliato perché ha preso per un' offesa quello che invece voleva essere un complimento.

    I lettori di Tex spengono il cervello non sono capaci di esaminare bene,non vogliono storie complesse,secondo Nizzi? Premesso che io credo corrisponda a verità,mi sembra ovvio che Nizzi  lo intendesse come complimento: chi legge senza impegno é intelligente,chi analizza le storie  é un vero imbecille.Secondo me é una vera dichiarazione d amore ai lettori di Tex come li intendeva lui, come dire che sono gli unici che non si abbassano a essere intelettuali

    Sai che non riesco a seguirti.

    Dire ad una persona che "spegne il cervello" dovrebbe equivalere a dire che è un idiota e non il contrario.

    Leggere un fumetto e pretendere che sia scritto bene non è una definizione chr ti qualifica come intellettuale, ma persona di intelligenza media.

    Forse è proprio vero che non ci sono più certezze...

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  24. <span style="color:red">7 ore fa</span>, Mister P dice:

    -----------------------

    EDIT: no, non è tutto. Dimenticavo che a un certo punto i primi Tex ingenui pubblicati sulla Nuova Ristampa mi entusiasmavano più, che so, del grande ritorno della Tigre Nera. Ma questa è un'altra storia...

    Sono sempre incuriosito da questa affermazione. Io il Tex ingenuo, se riferito ai primi numeri, non l'ho mai visto.

    Ci sono dei racconti dal sapore ottocentesco, ma ingenui no.

    A parte i morti ammazzati, i dialoghi piuttosto coloriti (nella prima vignetta Tex dà dello scagnozzo agli ipotetici uomini dello sceriffo), ragazze da saloon in abiti discinti che invitano Tex in camera e sparano assassinando un tipaccio.

    Imho semmai è vero in contrario. Quello che affascinava i bambini come me è che era roba forte.

    È un anacronismo guardare con gli occhi di oggi dove si vede di tutto, con uno scadimento del buon gusto spesso evidente.

    Ecco questa affermazione, specie davanti al Nizzi delle storie portate avanti grazie a informatori, paralitici che salvano gli eroi, ecc., non mi sento proprio di condividerla.

  25. Io non credo a questa divisione draconiana tra lettori.

    Tutti i lettori di Tex lo leggono per passare un'ora di divertimento e relax.

    Anche i supercritici, vero @Diablero:P

    Davvero credete che quando vado in edicola sono lì col fucile puntato sperando che Nizzi, Boselli, Ruju o il malcapitato di turno, mi faccia imbufalire?

    Questo è masochismo...

    Io non sono diverso dai miei molti amici ex-lettori che si sono limitati a dire che smettevano perché ormai gli faceva schifo. Un giudizio forse non molto articolato, ma chiaro.

    L'unica differenza è che in un forum si cerca di esprimere in modi più "elaborati" il mi piace/non mi piace, non che siamo un'altra categoria.

     

    E la prova è che il successo di Tex lo hanno decretato dei bambini, non degli adulti e non crediate che fossimo meno coloriti nel mandare al diavolo i fumetti che giudicavamo non riusciti.

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