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TWF - Tex Willer Forum

Diablorojo82

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Messaggi pubblicato da Diablorojo82

  1. <span style="color:red">17 minuti fa</span>, Leo dice:

    Però, ragazzi, è da DECENNI che Carson si becca le bonarie insolenze di Kit. Sono innumerevoli le volte in cui il figlioccio rivolge commenti "irriguardosi" nei confronti dello zio, che si lamenta, sempre scherzosamente, dell'insolenza dei giovani e del sentimento del rispetto che difetta alle nuove generazioni.

     

    Ma quale rispetto volete che possa provare Kit nei confronti di Carson, dopo millemila avventure passate insieme? Sono due amici, e come tali si comportano. L'inedito qui sta nel fatto che, per una volta, dormono insieme Kit e Carson, quando di solito Carson nelle stanze d'albergo dorme con Tex (nelle notti nella prateria magari i suoni si disperdono nel vento); ed ecco che Kit fa ciò che altre volte ha fatto Tex, in un siparietto che, santoddio, non contraddice alcun canone ma è messo lì quale intermezzo simpatico che vuole destare nel lettore il sorriso, e secondo me, se smettiamo i panni di una seriosità veramente eccessiva, ci riesce pure. 

     

    Siparietto nizziano? Ma ben vengano, Nizzi era un maestro in queste cose; come al solito, per Diablero "Nizziano" vuol dire automaticamente "antitexiano", "sciatto", "irriguardoso del canone", ecc. ecc. Dimentica però che Nizzi ha scritto per trent'anni, ed è chiaro che se una scena è apparsa ne La Tigre Nera (ma anche ne La Congiura c'è una scena simile, anche se non si arriva al lancio dello stivale), molti di noi la considerano perfettamente nel solco della tradizione. Molti tranne coloro, come Diablero, che vorrebbero cancellare decenni di storia texiana, a suo dire turpi e non salvabili.

     

    A suo dire, appunto. Ma non è così per tutti. C'è chi non si scandalizza al lancio di uno stivale del figlioccio verso lo zio, ma si fa una franca risata. Ma come? Hanno appena appreso che Higgins è vivo, ma insomma, che scandalo! Higgins è vivo: embé? I nostri avranno anche i loro mille pensieri che turbinano nella loro testa, ma una risata liberatoria quante volte la si è vista anche in cupi funerali? E non poteva starci un siparietto del genere in un contesto simile? Dai.

    👏👏👏👏👏

  2. <span style="color:red">4 ore fa</span>, Leo dice:

     

    Mi piacerebbe leggerli tutti ad avventura finita, ma questo è un proposito che non rispetto quasi mai. Infatti l'albo di questo mese l'ho letto ieri...

    Mmm...Per ora faccio il recupero della Tigre e poi vedo. Quando li leggo mensilmente mi sembra di non immergermi. La soluzione che ogni tanto provo è cominciare sempre dal primo albo 

  3. <span style="color:red">16 ore fa</span>, Leo dice:

    Finita la maratona sulla Tigre Nera nizziana con un'ultima storia che francamente ricordavo peggio di come invece mi è parsa oggi. Non che sia una storia esente da difetti, primo tra tutti la ripetitività dello schema. Nella seconda storia l'identico modus operandi della Tigre non mi è parso una debolezza, riproporlo in una terza tuttavia è forse un abuso. Qualcosa di nuovo tuttavia c'è: il principe non ha mutato il suo obiettivo, la sconfitta dell'uomo bianco, ma venendo a più miti consigli pensa di poterlo perseguire non già col terrorismo e con lo strapotere economico ma con l'oppio. Idea degna di un pazzoide anche questa, ma almeno è una variante, peraltro suggestiva, posto che richiama un problema, quello della tossicodipendenza, abbastanza attuale anche ai tempi della stesura della presente sceneggiatura. 

     

    Sceneggiatura che si ravviva un po' a metà del primo albo, con le divertenti trovate del cocchiere perplesso e soprattutto della "festa" organizzata da Carson a base di fuochi d'artificio a Chinatown, una scena veramente memorabile nella sua spettacolarità. In mezzo, la comparsata del vecchio cieco, col bel gesto di beneficenza di Tex.

     

    Più tardi, la trappola di Craig è ben architettata e sorprendente, anche se i nostri nello scontro con i nemici sembrano irriconoscibili: Carson che si fa catturare e Tex che si fa battere da uno sgherro qualsiasi cadendo nel vuoto. Nulla di scandaloso, ma fastidio sì, quello l'ho provato. Una volta ci può anche stare, ma il guaio è che non sarà l'unica trappola in cui i nostri cadono bellamente, in questa storia.

     

    Bello il confronto tra la Tigre Nera e Carson prigioniero, con il primo che mente dicendo al ranger che Tex è morto; poi però ecco l'altra trappola in cui il nostro cade: attenzione, anche questa può essere ben architettata, ma due volte in poche pagine significa non rispettare appieno le caratteristiche del personaggio glbonelliano. Evidentemente Nizzi se ne infischia, e la sceneggiatura va avanti con il bel duello con la Tigre e con la fuga ignominiosa di quest'ultima. La lotta tra i due, sul ciglio del burrone, in un contesto naturale reso stupendamente da quel gran disegnatore che è Venturi (la cui Lohana non è però conturbante e ammaliante quanto quella di Civitelli) è spettacolare e avvincente ma, anche qui, proprio quando Tex sta per avere la meglio, c'è un ribaltamento di fronte che lo vede alla mercé della Tigre, tanto che solo l'improbabile intervento di Devlin consente di avere un lieto fine.

     

    Insomma, una storia in cui Tex non fa certo una bella figura, e neanche Carson. Sono questi elementi che rischiano di demolire il personaggio Tex, non già i personaggi ruba-scena che Nizzi qualche anno prima imputava a Boselli. Eppure con solo pochi accorgimenti si poteva salvaguardare Tex e, tramite ciò, far incrementare il giudizio di questa che è una storia in sé niente affatto male, se non fosse per l'appunto per le situazioni sopra illustrate.  

    Ciao Leo...Anche io farò rilettura delle tre. Leggerò quella di Boselli a ciclo concluso e non andrò sulla pagina per evitare spoiler.

    Tu leggerai i singoli albi mese dopo mese invece?

  4. Allora...Io leggo quasi sempre le storie complete. Cioè aspetto i 2/3/4 mesi per leggere o Tex gigante o Tex Willer. Nel frattempo o leggo quelli autoconclusivi di Tex (cartonato, maxi, color), o leggo Storia del west o rileggo Magico Vento.

    Con il digitale però sto "affrontando" personaggi nuovi :Zagor, Dampyr e Mister No.

    Devo ammettere che cerco di diversificare...😄

  5. <span style="color:red">1 ora fa</span>, ymalpas dice:

    Una storia poco più che sufficiente se vogliamo essere del tutto onesti, cervellotica e senza grandi colpi di scena. Non sono a favore dei rimandi a Zagor, che resta una serie diversa da quella di Tex. Civitelli a colori non proprio il massimo: è meglio che impregni le vignette con le sue chine come fa, magicamente, da trent'anni. Complessivamente un prodotto che non lascia il segno e devo notare, purtroppo, che dopo i primi numeri che ne facevano un prodotto veramente d'eccellenza, la qualità di questi cartonati è lentamente scemata. Chi lo lascia in edicola posso capirlo.

    Addirittura? E Pearl allora? Cartonato da leccarsi i baffi per me.😄

    • +1 1
  6. Globalmente le discussioni sono spesso interessanti perchè ciascuno porta le sue impressioni, il suo modo di leggere e il suo background.

    Arricchiscono questi confronti.

    Quello che mi infastidisce a volte sono gli assunti di oggettività di alcuni, o l'atteggiamento da professore vs quasi analfabeti, oppure vedere macchinazioni o atti dolosi dove al massimo ci sono "errori".

    Comunque il forum arricchisce sicuramente al netto di qualche secrezione biliare di troppo.😅

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  7. <span style="color:red">1 ora fa</span>, borden dice:

     

    Non sono io sotto falso nome, eh! Non vorrei che qualcuno lo pensasse.:lol:

    La cosa bella è che io ho beccato la recensione on line di un appassionato di fumetti (unico personaggio che vedo perchè mi piacciono le sue analisi) ed era entusiasta della storia (disegni e sceneggiatura). Nei commenti gli ho riportato, a grandi linee, la bagarre sul forum e lui non si è scomposto. Rispondendo così : "Il Giuramento stava bene così, non spingeva ad un seguito, però quando prendi, racconti bene e non sposti nulla della meraviglia iniziale...Hai fatto bene".

    Testuali parole...😄

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  8. Allora...Partiamo dal comparto grafico (che per i cartonati alla francese è un elemento secondo me cruciale)...Le tavole di Civitelli sono uno spettacolo, i coloro di Laura Piazza sono evocativi e quindi per gli occhi è uno spettacolo.

    Giusfredi ci mette sangue, crossover tra personaggi, armi non convenzionali, un Tex in difficoltà e un finale in cui tenta dei guizzi.

    Una storia dove non ti annoi sicuramente...

     

  9. <span style="color:red">22 minuti fa</span>, Leo dice:

     

    Aggiungici anche che Villa si è commosso ed ecco che sei ancor più in difficoltà. Ma qui nessuno contesta la professionalità di Borden, il suo amore per il personaggio, la sua GRANDEZZA (arieccomi nel fans club...), sì, grandezza, come autore texiano e no. 

     

    Però può sbagliare. Lo ha fatto in passato e lo rifarà in futuro. Ma se gli errori riguardano una storia non riuscita, amen, ognuno se ne fa una ragione; se invece ciò che io ritengo non riuscito riguarda una sostanziale riscrittura di una sequenza iconica del passato, allora lo contesto e argomento. 

     

    Le sue controargomentazioni non sono state convincenti, ed anzi in un momento di sincerità ha anche ammesso che a volte si muove più da curatore che da autore.

     

    Sono le sue parole contro le opinioni di chi lo sta contestando: le sue pesano più delle mie, che non sono nessuno, ma con tutto cio' mi devono convincere. Se non lo fanno, non recedo. Ma senza offendere nessuno e sempre con rispetto verso il suo lavoro. E qui ho visto contestazioni anche feroci, ma non mancanze di rispetto. 

    Eh sì...Concordo con la tua analisi. Però ad esempio io sono più difficile da "convincere" sulla bontà della storia (mi piace o non mi piace) che sul problema incongruenze con Il giuramento (se lo dice Borden).

     

    • +1 1
  10. <span style="color:red">56 minuti fa</span>, Leo dice:

     

    Higgins è morto nel 2023 per una scelta opinabile di un autore su cui si sta legittimamente, e non sterilmente, polemizzando. Perché la palla non è di Boselli che decide e se la porta a casa. La palla (Tex) è di tutti coloro che lo leggono, e poiché questi non possono fare altro che dibattere, in luoghi tematici come questo, nati apposta, beh dibattono, argomentano, protestano. 

     

    Se Higgins è morto nel 2023 non si capisce perché la lancia si sia spezzata.

    Se Higgins non conta niente non si capisce perché lo si faccia tornare, e si faccia intervenire addirittura Lylith. 

    Queste non sono solo polemiche, sono argomentazioni, opinabili come tutto quello che riguarda ciò di cui parliamo qui. 

     

    Darsi del nerd a vicenda non ha senso, perché tutti noi che perdiamo tempo qui a dibattere ferocemente su un personaggio dei fumetti siamo tutti un po' nerd. Mi sembra che sia stato Boselli a tirare in ballo per primo questo termine per difendere la sua scelta. E mi sembra inutile prendersela e ribattere a "specchio riflesso". Basta darsi dei nerd a vicenda, nessuno di noi ne esce bene su questo piano ;)

     

    E mi sembra francamente assurdo anche chiudere come fai tu: Higgins è morto nel 2023. È come dire La palla mia e decido io (boselli, in questo caso). Allora facciamo prima a chiudere il forum, se vogliamo chiudere le "sterili polemiche" con queste repliche, no?

    Si sta dibattendo ciascuno con la sua opinione, portando esempi, mostrando vignette.

    È il bello di un forum secondo me.

    Poi alcuni modi secondo me dovrebbero essere limati un po'.

    Detto questo la palla non è di Borden sicuramente però le sue opinioni pesano un po' di più per me.

    Perchè è il curatore, perchè conosce Tex meglio di tutti, perchè è uno sceneggiatore professionista, perchè è quello che ha scritto di più su Tex, perchè ha cuore il personaggio.

    Quindi quando lui alle nostre (del forum) segnalazioni di "tradimento", "incongruenza" etc etc ribatte in modo preciso allora mi mette in difficoltà.

    Non se la storia mi sia piaciuta o no ma su tutto il discorso VS Il giuramento.

  11. <span style="color:red">7 ore fa</span>, Diablero dice:

     

    Premesso che un autore davvero scarso farebbe chiudere qualunque testata, diciamo che per alcune farebbe un po' più fatica...

     

    In altre parole, quando GL Bonelli ha iniziato a perdere colpi e ha dovuto condividere il ruolo di autore dei testi prima con Nolitta e poi con altri, si dice che Tex vendesse sulle 700.000 copie mensili (qualcuno dice anche 800.000, sono stato sulle voci più conservative). Se fosse vero Tex ha perso da allora l'80% dei lettori circa (o meglio, degli acquirenti, sospetto che il numero di lettori sia calato di più perchè all'epoca c'era un fiorente mercato di copie usate oggi ridotto ad ebay)

     

    Questo calo è dovuto indubbiamente a tantissimi fattori (prezzo, concorrenza di TV, internet e altri svaghi, vecchiaia, crisi economica), non solo agli autori (e anche nella "quota autori" bisognerebbe vedere quanto peso hanno avuto gli sceneggiatori e i disegnatori): ma proprio per questo non è molto affidabile come "indice di valutazione degli autori": personalmente ti ritengo molto più bravo di Nizzi (credo che le tue ultime défaillance abbiano più a che fare con una certa hubris e penso ad un certo livello di "rottura de cojones") e l'ultimo periodo di Nizzi è stato davvero pesante per la maggior parte dei lettori, ma poi alla fine l'effetto nelle vendite di questa differenza non è tanto marcato (personalmente, non ho mollato durante il periodo di Nizzi perchè COSTAVA POCO, se ci fosse stato l'attuale "spremitura" avrei mollato Tex negli anni 90). Ma non addentriamoci in discorsi teorici, stiamo sul punto: le vendite sono calate dell'80%

     

    Se invece di partire dai 700.000 di GLB si partita dai 48.000 di Ken Parker, uscirebbe ancora Tex? Penso proprio di no... o forse sì, se guardiamo la cosa da un altro punto di vista: sei stato capace di far durare Dampyr fino (per ora) a quasi 300 albi, con i TUOI fans, senza "ereditarli" da nessuno, quindi anche se tutti i vecchi lettori "ereditati" se ne andassero da Tex, saresti forse in grado comunque di mantenerlo in edicola.

     

    Pero...  i lettori di Tex sono comunque molti più di quelli di Dampyr: DA DOVE VENGONO? Come mai quando scrivi Tex ti legge molta più gente? È perchè il western è di grande successo e i vampiri non piacciono a nessuno?

     

    Dai, non prendiamoci in giro: per quanto tu abbia dimostrato che sei in grado di creare personaggi e storie in grado di reggere anche nell'anemica editoria a fumetti attuale...  non saresti mai in grado, oggi, di creare un nuovo fenomeno "Tex": sicuramente non ci riuscirebbe oggi nemmeno GL Bonelli, vero, ma non puoi negare che la maggior parte dei tuoi lettori...  non sono TUOI fan: sono fan di Tex.

     

    E se siete ancora in edicola con Tex, è perchè TUTTI, finora... non hanno esagerato nello snaturarlo.

     

    Sia Nizzi che Nolitta per me hanno fatto cose imperdonabili, snaturando completamente il personaggio. Ma non in maniera tanto plateale da "farsi scoprire" dalla maggior parte dei lettori. Certo, l'arrivo di Nolitta ha coinciso con il primo grande "crollo" e parlando con i vecchi ex-lettori in tanti citano le sue prime storie. All'epoca (siamo sempre sul "si dice", non avevano ancora l'abitudine di dire le tirature alle fanzine) in pochi anni pare che Tex abbia perduto il 50% dei lettori, arrivando a Nizzi con circa 350.000 copie mensili (qui invece avevano iniziato a dirle le cifre). Comprendendo in questa cifra sia quelli "che non se ne accorgevano" sia quelli come me che "se ne accorgevano ma teniamo botta, magari cambia".

    Ora, per me lo snaturamento fatto da Nolitta e Nizzi era PALESE. Per me vedere Tex che esclamava "lo prenderò o sono un pollo!" e poi non lo prendeva, dimostrando di essere un pollo, era chiarissimo... ma si vede, non per tutti. Molti lettori non si sono mai accorti di nulla.

     

    Ma se Nizzi avesse dato un altra moglie a Tex? Pensi che non se ne sarebbero accorti? Pensa alla reazione, anche nel forum, all'idea che Carson abbia una figlia... (e anche lì, la maggior parte dei lettori non si era accorta di nulla e non aveva sospettato... pensa se la cosa fosse stata resa palese e dichiarata nella storia con Carson che sposava Lena...)

     

    Certi "snaturamenti" esagerati e strampalati, come far dichiarare a Carson e Tex il loro amore gay, avrebbero ovviamente ucciso subito la serie, ma come si è visto non occorreva arrivare a tanto: una nuova storia d'amore per Tex avrebbe avuto i fan in rivolta: perchè? Perché avrebbe contraddetto "il giuramento".

     

    Puoi dire quello che vuoi: è vero che puoi essere orgoglioso che non solo Tex ha mantenuto tanti lettori con lo stato attuale del fumetto in Italia, ma che hai aggiunto nuovi capolavori alla serie (cosa che per me, a Nizzi non è mai riuscita e manco ci ha davvero provato): ma tutta la baracca ancora sta su solo perchè non avete snaturato TROPPO (per adesso) l'eredità di GL Bonelli (non per i lettori rimasti, almeno)

     

    Ed è un eredità ormai non più sostituibile: non hai infiniti "Il giuramento", ne hai uno. E non riusciresti a scriverne un altro (oggettivamente, perchè non sono più quei tempi e non potresti avere quell'impatto su tanta gente)

     

    Non molto tempo fa in risposta ad alcune mie iperboli retoriche hai reagito dicendo "saremo xxxxx ma non fino a questo punto". Parlavo di cose tipo far tornare Fraser, e ne parlavo appunto come esagerazione. E ci ho creduto che "non eravate xxxx fino a questo punto".

     

    Poi mi fai tornare Higgins. Che è MOLTO PEGGIO di Fraser. Higgins HA UCCISO LILITH (lo dici anche tu, nelle didascalie dell'albo! Papale papale!).

     

    (Oltretutto, Higgins come "villain" non ha un decimo del carisma di Fraser, quindi ha meno senso far tornare lui...)

     

    Sia "Massacro" che "Il giuramento" sono due storie iconiche di GL Bonelli. Entrambe finiscono con una punizione spietata dei colpevoli. Nel corso delle due storie Tex lascia a "morte certa" due criminali.

     

    Ma a uno dei due, lascia una pistola. Come a Sherman (pesce piccolo). Perchè lui NON HA UCCISO LILITH.  All'altro, non lascia la pistola e riserva una sorte molto più orribile di un colpo in testa.

     

    Se hai fatto tornare l'assassino di Lilith, che credibilità puoi avere quando dici che non farai tornare Fraser? Lucero? Sam Willer?

     

    La tua "difesa" di questo stravolgimento è circolare ad autoreferenziale: dici che la lancia era sintonizzata "solo sui mandanti", e che quindi quanto Tex ha fatto il giuramento di ucciderli TUTTI, si era scordato di precisare "li ucciderò tutti, ma scusa, Lilith, solo i mandanti, gli altri chissenefrega": cioè, la tua difesa di questo stravolgimento di una storia iconica si basa sullo stravolgimento di una scena iconica, la toppa è pure peggio del buco....

     

    Ma non c'è nessuna "lancia" su Fraser: hai detto "se GL Bonelli non l'ha fatto vedere morto vuol dire che era vivo": ma GL Bonelli non ha fatto vedere morti nemmeno Fraser e Lucero, e nemmeno Sam Willer e Lilith stessa...

     

    E non capisco. Dici che hai fatto questo scempio perchè la storia così sarebbe piaciuta un casino, ma non mi pare che abbia avuto tanto gradimento in questo forum. Siamo solo un branco di vecchi retrogradi e su facebook dici che è piaciuta un casino? Forse, ma quanti vecchi retrogradi comprano ancora Tex? Pensi sia una buona idea farli incavolare?

     

    Può darsi che tutto quello che so sulla reazione dei lettori sia sbagliato, e che hai ragione tu e che da domani addirittura acquisisci nuovi lettori al grido di "abbasso GL Bonelli" (e in questo caso penso che potremmo dare per sicuro il ritorno di tutti quanti, altro che del solo Fraser o di Lucero...), ma penso sia molto più probabile che un buon numero di lettori dica invece "OK, 75 anni bastano, smetto"

     

    E quindi torno sempre lì: a non capire: perchè? Davvero non c'erano soggetti più "tranquilli" che potevano accontentare i lettori senza andare a far tornare Higgins?

     

    poi vedo le ultime storie:

    Tex 756-758 torna la Tigre Nera (con ret-con della sua morte?)

    Tex 755: torna Higgins che ha gabbato Tex, a rifare strage di indiani con le coperte, con retcon di vecchie storie

    Tex 753-754 torna Wolfman, che Tex credeva morto, a rifare le stesse cose che faceva prima

    Tex 752: si svela un "mistero" del passato di Tex (per fortuna non torna nessuno... a parte la sfiga che porta Kit ai suoi amici!)

    Tex 750-751: tornano Holmer e Sam Spring, dopo aver gabbato Tex, a rifare le stesse cose che facevano prima, con retcon di vecchie storie

    Tex 748-749 tornano i Chupacabras (almeno qui Burattini fa tornare i mostri di una SUA storia precedente..)

    Tex 746-748 qui almeno non torna nessuno...

    Tex 738-745 tornano Mefisto e Yama (e Padma) con ret-con di vecchie storie.

    Tex 736-737 non torna nessuno

    Tex 732-735 tornano Dawn, Dallas (e Mike), e i Fox con un emulo di Sokami

    Tex 730-731 non torna nessuno

    Tex 728-729 torna Manuela Montoya

     

    Anche negli anni precedenti si era visto un certo numero di "ritorni" (negli ultimi anni abbiamo visto tornare Satania (in un certo senso), il Maestro, Bowen, i Netdahe, Proteus, Tesah, Lupe etc), ma questo numero è cresciuto man mano fino a vedere negli ultimi 31 albi, solo 8 albi in cui "non torna nessuno" e 23 albi con "il ritorno di". Davvero solo una coincidenza?

    Forse ancora più indicativo: NESSUNO degli 8 albi dove "non torna nessuno" l'hai scritto tu. 7 li ha scritti Ruju e 1 l'ha scritto Giusfredi

    Per vedere una tua storia sulla serie regolare dove "non torna nessuno" bisogna tornare al GIUGNO 2016, cioè a SETTE ANNI FA, con "Gli scorridori di Mackenzie"

     

    A questo si somma il numero di Ret-con: a parte quella di Higgins su "il giuramento", anche quelle si fanno sempre più frequenti (senza contare quelle su Tex Willer, inevitabili visto il concetto della serie)

     

    Con questi precedenti...  davvero, quanta fiducia dovremmo avere, che retcon dopo retcon, "ritorno" dopo ritorno, non fai tornare anche Fraser e gli altri?

     

     

     

    P.S.:

     

     

    Guarda che sei ben strano. L'interpretazione mia e di tutti quelli con cui ho mai parlato di questo aspetto della storia è stata "Higgins e Sherman sono morti nel deserto" :lol:

     

    Su Higgins Tex GARANTISCE (più volte, a più persone) che NON HA LA MINIMA POSSIBILITÀ DI SCAMPO. Su Sherman sono gli altri a dirgli "guarda che anche lui non ha scampo" ma Tex fa spallucce, gli ha dato la pistola per abbreviare le sofferenze, che si accontenti.  Cosa doveva fare il povero GL Bonelli per convincerti che erano morti, dopo la scena della lanciare fare una rapida panoramica esplicativa con le loro ossa che biancheggiano nel deserto? :blink:

     

    Inoltre, la lancia non è "programmata da Tex". Non che Tex gli ha messo un timer, e possa decidere "ho deciso di lasciare andare Higgins e Sherman, ricalibro la lancia".  Il fatto che si rompa in quel momento è una "mano superiore" che la spezza, a compimento della promessa che era recisa: TUTTI dovevano morire. 

     

    Pensare "no, nonostante tutto quello che la storia mi ha dertto, non avendo visto i loro corpi vuol dire che sono vivi, quiindi la lancia deve essere "tarata" solo sui mandanti" mi pare che vada non solo contro il Rasoio di Occam, ma sia persino auto-contraddittorio: non vediamo nemmeno Brennan morire, quindi se Higgins è vivo, perchè non lo è anche Brennan?

     

    Finisce che la lancia si rompe solo perchè si è rotta le palle di attendere che quel ***** di Tex faccia davvero giustizia, e quando anche Brennan si è salvato semplicemente nuotando fino a riva, ha detto "basta, dò le dimissioni da lancia della vendetta, me ne vado!"  :laughing:

    Sulla questione "ritorni" concordo in pieno...

  12. <span style="color:red">12 minuti fa</span>, frank_one dice:

    Io credo che nel confronto con i grandi sceneggiatori del passato spesso ci si dimentica che essi, pur nella loro grandezza, non si sono mai trovati a dover avere a che fare con personaggi che hanno alle spalle ben 75 anni di storia. Credete che lo stesso grande Bonelli non avrebbe ben più di qualche difficoltà a scrivere una storia di Tex oggi?

    Applauso...

  13. <span style="color:red">18 minuti fa</span>, Leo dice:

     

    Ok che è acritico. Nulla di paragonabile con quello che si può leggere qui, dove c'è una profondità di analisi stupefacente. 

     

    Ma è rappresentativo dei lettori? Del gradimento per questa storia? Credo possa esserlo quanto e più del forum. 

     

    Con quel metro, Boselli non ha sbagliato poi tanto. Il lavoro di curatore e autore lo ha svolto come doveva. 

     

    Per i puristi, è da crocifiggere. Anche per me, in questo caso 😜

    Secondo te (è una domanda forse retorica) sono più gli acquirenti del forum o di Facebook (o di quelli che non sono su nessuno dei due)?

    Se il presente e il futuro sono dettati dalle vendite (dai ricavi) meglio perdere come lettore qualcuno di noi o mantenere quelli di Facebook?

    Scusa off topic però quando ci sono storie così divisive mi vengono in mente queste cose.😅

    Detto questo dal forum mi sembra di capire che quasi nessuno ha gradito questo ennesimo ritorno(me compreso).

    Poi passiamo dagli estremisti bocciatori, ai moderati bocciatori, a quelli soddisfatti in modo tiepido, a quelli molto soddisfatti. Insomma la solita variegata platea.

    E la Tigre Nera è alle porte...😅

     

    <span style="color:red">1 ora fa</span>, paco ordonez dice:

    Ecco un commento di vero buon senso! E  Leo mi suggerisce di non nascondermi su Higgins.

    È vero, il fatto che sia sopravvissuto è inverosimile e addirittura non spiegato. Ma il punto essenziale in questo caso, almeno per me, è: chi se ne frega! Voglio dire che ritorni e resurrezioni strani ne abbiamo visti tanti (come dicevo a Boselli qualche tempo fa, troppi negli ultimi tempi!), e anche gente che resiste ad agguati mortali e trappole di ogni genere (emblematico Tex buttato nel burrone nel Texone di Kubert, o il wolfer che manca Tex svenuto a terra nella Strage di Red Hill). Se avessi usato il metro del realismo per giudicare Tex avrei smesso di leggerlo miriadi di pallottole vaganti fa!

    Ma c'è un altro punto, il più importante: se il "prezzo" della sopravvivenza di Higgins è stata una bella storia come questa, in un punto perfino emozionante, ben venga la sopravvivenza.

     

    @Leo piacere reciproco!

    Stessa lunghezza d'onda Paco😉

  14. <span style="color:red">1 ora fa</span>, paco ordonez dice:

    Una bella storia di Tex, disegnata benissimo e, questa volta, con colori degni (efficacissimi nella scena del tornado): quindi un'ottima celebrazione del compleanno di questo grande fumetto. L'unico problema è stato in alcune pagine, almeno nella mia copia un po' sfocate - ma in generale la carta buona per il colore è quella del Color con storie brevi.

    Passo oltre la polemica sul ritorno di Higgins: a me non ha in alcun modo rovinato la lettura e non sembra affatto il tradimento alla storia di GL Bonelli su cui pochi lettori in questo forum stanno insistendo (sto leggendo anche io i commenti su pagine e gruppi Facebook, e sono tutti generalmente tra il positivo e l'entusiasta). D'altronde che Tex non possa essere sempre infallibile ce lo ricorda proprio "Il Giuramento", dove il nostro lascia scappare Brennan e se ne frega per vent'anni o giù di lì, per poi ritrovarlo solo grazie alla lettura casuale di un giornale (su questo però nessun difensore della texianità ha nulla da ridire - per fortuna, aggiungo).

    La parte più emozionante della storia è certamente quella del sogno, aiutata da un Villa in stato di grazia: i rari momenti in cui viene mostrato un Tex più umano, in questo caso ancora sofferente e col rimorso di non aver potuto salutare un'ultima volta Lilith, sono per questo preziosi.

    Insomma, un ottimo numero celebrativo, che peraltro ha il merito di introdurre un personaggio interessante come l'agente Pinkerton - sarebbe bello rivederlo in futuro - e che vanta un finale abbastanza inusuale coi 4 pards assenti. Il tocco personale di Boselli, anche in queste piccole scelte, si vede tutto.

    Concordo con te Paco sulla "chicca" finale di Boselli. 

    <span style="color:red">25 minuti fa</span>, Leo dice:

     

    Su Facebook ci sono commenti entusiastici. Che sia o meno sul viale del tramonto, si tratta di lettori a cui questa storia non è solo piaciuta, ma ha addirittura entusiasmato. Dove sta l'assenza di buon senso nel dire che c'è una larga fetta di lettori che non si fa problemi su Higgins e che ha saputo amare questa storia? 

    Paco, ad esempio, non è un lettore della domenica, eppure leggete il suo bel commento.

    Io credo che Diablero abbia dimostrato perché Higgins non poteva sopravvivere, e ho trovato questa storia molto, molto infelice, ma evidentemente sono solo una voce in un coro composito e variegato. 

    Il buon senso non sta nel sminuire i contributi di Facebook, ma nel prendere atto che ci sono lettori diversi, livelli di lettura diversi, gusti diversi. 

    Se addirittura Villa si è commosso, chi siamo noi per dire che lui ha torto e che questa è una ciofeca indigeribile in modo indiscutibile e oggettivo?

     

    Ci siamo sovrapposti nel commento. Ciao Paco, è sempre un piacere leggerti ;)

     

     Questa è una parte bellissima. Vignette da incorniciare, da pag.21 a pag.24. Meravigliose.

    Infatti...Quella parte è da incorniciare, da 21 a 24. Poi la questione dei "lettori diversi" è sacrosanta. Lo dimostra il forum e lo dimostra Facebook.

  15. Mmm...Tra un eccessivo numero di ritorni concentrati in poco tempo, il toccare "Il giuramento" di GLB e le aspettative tra Villa/anniversario commerciale il risultato era scontato. Polemiche, fazioni, lettori più o meno dogmatici o "precisi".

    Boselli ha fegato...😄

    Detto questo credo che il curatore ami e conosca Tex quindi non ci vedo questo atto blasfemo.

    Non ho gradito questo ritorno e non gradirò quello della Tigre Nera (però naturalmente tirerò le conclusioni dopo la lettura).

  16. Allora...Dopo una prima lettura (a domani la seconda) devo ammettere che la storia è stata intensa.

    I ricordi, il punto di vista di Lilyth, le evocative tavole di Villa, gli eventi atmosferici, i tocchi alla GLB. Il Boss ha messo tanti ingredienti così da non rendere sterile questo ennesimo ritorno di un "cattivo" (ed in questi mesi ne abbiamo visti).

  17. <span style="color:red">17 ore fa</span>, Leo dice:

    Wolfman è vivo! Ed è fin troppo poco il punto esclamativo del titolo, per esprimere la sorpresa per tale circostanza. E' proprio un vecchio difetto di Ruju, quello di far risorgere i suoi personaggi. Lo ha fatto con l'indiano che non muore con l'impiccagione, lo ha fatto con Guillermo Blanco nella superba storia che vedeva protagonista questo personaggio, e ora lo ha fatto con Wolfman, altro suo personaggio eccellente, grande antagonista di una bellissima storia invernale. Come abbia potuto, con una ferita di pugnale al ventre che immagino non lieve, e dopo la caduta rovinosa del finale della prima storia, salvarsi e sopravvivere, è un mistero dietro il quale l'autore abusa della sospensione di incredulità del suo lettore.

     

    Comincia quindi una storia che sembra la falsariga della prima, con Wolfman che ricatta un'intera cittadina spinto da un desiderio di vendetta, che mette gli uni contro gli altri chiedendo la pelle di Tex e Carson (la volta scorsa era quella di Tara e del fratello Percy), e con un giallo che, qui come lì, aggiunge pepe alla trama principale. Trama che, di per sé, è ridotta all'osso, con un paio di occasioni in cui i nostri si trovano faccia a faccia col bruto senza riuscire, incredibilmente per gli standard del ranger, a chiudere la partita. Abbastanza inquietante, il doppio fallimento.

     

    Se la partita con Wolfman si gioca quindi in più tempi, cosa che come si sarà capito mi lascia più di qualche perplessità, il giallo che vede coinvolta la famiglia dell'Est è a mio parere ben congegnato. Non sono un lettore di gialli e non ne conosco bene le convenzioni e le caratteristiche, né credo di saper intercettare gli indizi che l'autore dissemina qui e là, quindi immagino di essere in questo senso un lettore di bocca buona. Non ho volutamente letto i post degli altri pard che mi hanno preceduto nel commentare la storia; magari hanno già palesato le eventuali debolezze della parte gialla della vicenda: tuttavia, a me probabile lettore sempliciotto, l'elemento poliziesco è piaciuto, l'ho trovato ben innestato in una trama che, pur riprendendo quella della prima apparizione del personaggio, non ne è una semplice scopiazzatura (bella anche la sottotrama di Wade con Jody, ad esempio). 

     

    Promuovo quindi questa bella storia, così come anche i disegni, efficaci, di Del Vecchio. Il suo Wolfman, incredibilmente, quanto a terribilità, non fa rimpiangere quello, poderoso e spaventevole, del maestro Font.      

    Concordo sulla trama gialla interessante e naturalmente su Del Vecchio. Sul ritorno di Wolfman e su alcuni difetti da te evidenziati personalmente sono un po' più severo.

  18. <span style="color:red">8 ore fa</span>, Leo dice:

     

    Mi piace scrivere, essere efficace nella scrittura. Una volta @Grande Texha scritto - e la cosa mi ha fatto molto piacere- che leggeva i miei commenti prima degli altri per farsi un'idea della storia di cui parlava il topic. 

    Ringrazio anche te, Bob, pard compaesano, per i complimenti, e capisco anche quando mi definisci un "edonista del Boselli pensiero": sono un boselliano, perché su Tex Boselli mi ha dato tanto, con storie che pur restando di Tex hanno pizzicato le mie corde andando al di là del ranger e del West (penso al tema del Tempo, declinato in maniera sublime ne Il Passato di Carson, ai patrioti della verde isola di Erin, alla delicatezza di certe scene di Colorado Belle sul bene e sul male, all'ambiguita' dell'animo umano, tema così presente in tante sue storie). 

     

    Il problema che poni del troppo zucchero è reale, me ne sono accorto leggendo un altro forum in cui ci descrivevano come dissennati. Come gente letteralmente ottenebrata dalla presenza del Vate, qui, nella nostra casa texiana. E capisco quindi anche Boselli quando è addirittura contento che ci siano delle voci critiche, tali da infrangere il coro stucchevole e sospetto di voci unanimi. 

     

    C'è qui questo coro? C'è davvero la tendenza a scrivere commenti che vogliono essere eclatanti? Non escludo a priori che ci sia qualche caso, ma proprio qui ho letto tante critiche a Boselli. Alla sua lunghissima saga di Mefisto, ad esempio. Certo, è più facile e da' più soddisfazione, qui, parlare bene delle storie del Bos, perché lui è qui ed è facile che un lettore texiano provi nei suoi confronti sentimenti positivi, di gratitudine. Ehi Bos, ci hai fatto stare proprio bene con questa storia, sei stato superlativo. Che male c'è? C'è spreco di aggettivi? Inflazione di enfasi? E se invece fosse solo genuino, sincero entusiasmo? Dove finisce il godimento (godimento della lettura ma anche il godimento di esprimere la propria soddisfazione al diretto interessato) e dove inizia il servilismo? È un confine che c'e', ma che magari a volte non si vede. O non lo si vuol vedere. E allora qual è il rimedio? Censurarsi? Siamo in un forum texiano, io dico: ben venga l'entusiasmo!

     

    È l'idolatria che non va bene, quella di cui ci si accusa nell'altro forum. Non vi nascondo di essermi sentito a disagio, quando ho letto certi giudizi sferzanti nei confronti dei commenti postati qui. Mi sono sentito parte in causa, ovvio. Ma il problema è nostro, che siamo lettori texiani e siamo portati ad entusiasmarci per una bella storia di Tex, o è loro, che vedono la lesa maestà, la distruzione del personaggio, spacciandola come verità oggettiva e non come una loro personalissima, e un tantino talebana, visione delle cose? 

     

    Il nostro forum potrebbe essere tacciato di lecchinaggio se OGNI storia del Bos fosse incensata acriticamente. Ma questo aspetto qui non lo vedo. Boselli è stato giustamente criticato per la sua saga mefistiana, ma anche per altre storie. Della scorsa annata, ricordo che c'è stata nel topic apposito una valutazione globalmente medio-bassa, molti lamentano i troppi ritorni, altri la presenza del passato non solo confinata su TexWiller ma anche sulla serie regolare. Io ho criticato il Texone di Carnevale, ho detestato la storia della figlia di Satania; ne ho scritto, ho storto il naso. Questo va fatto, e qui è fatto. Ma non va mortificato il gusto ad incensare una storia che ci ha appagato, che ci ha saziato, che riteniamo spettacolare. Va evitata la stucchevolezza, concordo (cosa non sempre semplice, magari), ma, per il resto, viva l'incenso, riempiamone il forum, se lo riteniamo giustificato. Tanto c'è sempre chi ammorba l'aria con i propri giudizi tranchant e ingenerosi, quindi non abbiamo paura ad esprimere soddisfazione :D ;)

    Concordo. Non vedo servilismo e lecchinaggio. Vedo sano entusiasmo o sane critiche. Basta fare una scorsa nei commenti. Il Boss ha avuto in questo forum anche molte critiche (anche su Tex Willer) però, giustamente per me, quando tocca corde profonde o ti conquista perché non deve essere sottolineato anche con enfasi?

    • +1 2
  19. Allora...I ritorni sono pericolosi e il ritorno di Wolfman mi ha lasciato perplesso. Devo ammettere che la prima storia di Ruju(con Font) non mi era dispiaciuta. Paesaggio innevato, un Trapper malvagio che con il suo fucile a lunga gittata metteva in ginocchio una cittadina.

    Stavolta Ruju imbastisce questo ritorno legandolo ad un giallo da sbrogliare (anche nella prima storia c'era un piccolo giallo).

    Globalmente questo ritorno non mi ha convinto. A parte gli splendidi disegni di Del Vecchio stavolta il vecchio Wolfman non scalda il cuore. La sfida con Tex non mi ha coinvolto molto e certe trovate (il finale dentro la miniera) non mi è piaciuto.

    Non è stata una lettura coinvolgente e non è stata fluida.

    Tutto questo ad una prima lettura e nonostante il giallo.

    Il 13/8/2023 at 04:53, Diablero dice:

    Nessuna delle ultime storie di Ruju mi è piaciuta. Anche se il giudizio è abbastanza variabile e diverse volte il primo albo mi aveva fatto sperare in una buona storia, il risultato finale anche se non era sempre una bocciatura piena non è mai andata oltre una "quasi sufficienza, se non fosse che...". Soprattutto trovo nelle sue storie la continua presenza di elementi che odio nelle storie: il tamarrismo gratuito, le storie che vanno da stentati "colpi di scenetta" uno dietro l'altro senza un senso, i pards che "citano" se stessi anche dove la cosa non ha alcun senso, etc.

     

    Insomma, ormai ho ben poca fiducia in Ruju come autore di Tex (magari su altri personaggi se la cava meglio). Però ho un dubbio: come ho detto, le sue ultime storie presentano aspetti che mi danno MOLTO fastidio, veramente TANTO: quindi com'è possibile che per anni abbia letto sue storie senza notare questi difetti? Forse non c'erano una volta?

     

    Il dubbio però non è stato sufficiente per andarmeli a rileggere, con l'attuale superproduzione la voglia di leggermi ALTRI Tex è molto calata, e semmai dovrei recuperare i Tex di Borden che mi mancano. Fino a oggi mi sono tenuto il dubbio. Poi, per leggermi questa storia mi sono (ri)letto la storia di cui è il seguito, "Wolfman".

     

    E ho trovato una sceneggiatura che, anche se presenta (sul finale) alcuni di quei difetti, in larga parte ne è priva, ed è molto meglio di quello che scrive oggi!

     

    Vediamo il Ruju di 6 anni fa, "Wolfman":

     

    1) L'impostazione (purtroppo) è come spesso accade con Ruju, tipicamente "gialla" e non western: condivide con Nizzi queste storie più da "quella casa nella prateria" che da John Ford, in cui il ruolo principale dei pards è come "investigatori" che devono "risolvere un mistero".

    Ma le similitudini con Nizzi (e con il Ruju moderno) finiscono lì: qui la storia è un BEL "giallo", in cui il colpevole non solo non è stra-telefonato, ma per gran parte della storia è una vera sorpresa (si capisce un po' prima rispetto al momento in cui viene svelato, ma non molte pagine prima). I personaggi sono tanti e diversi avrebbero un movente, e non sono sagome di cartone. E ti chiedi per gran parte del tempo cosa faranno, non solo "chi ha ammazzato chi".

     

    2) Con l'arrivo di Wolfman (che viene "presentato" bene, ancora prima di vederlo), il giallo assume tinte horror. Wolfman diventa un po' lo stereotipo del serial killer negli slasher movies, a cui riescono le cose più improbabili "solo perchè deve fare paura" ma la cosa viene appunto "venduta" e presentata bene, e comunque l'attenzione rimane più sui vari personaggi assediati e sulle loro reazioni.

     

    3) Probabilmente quando l'ho letta all'epoca la cosa non mi aveva stupito, probabilmente l'avrò data per scontata. ma reduce dalle delusioni recenti sono meravigliato da come l'azione e gli eventi si susseguano con un senso e una logica, senza cercare a tutti i costi il "colpo di scena" o la "scena fica"

     

    4) L'idea della città assediata è relativamente originale, nel senso che anche se è una situazione tipica negli horror e nei western, su Tex finora si era vista soprattutto con Tex nella parte dell'assediante (vedere "Arizona"), e non a cercare di organizzare i cittadini per difendersi. È già un pregio di suo, doppio pensando invece a come molte storie recenti di Ruju siano dall'inizio "citazioni" o "seguiti" di altre.

     

    5) Stavo per gridare al miracolo, quando alla fine...  arriva lo sbrago! i cittadini che vogliono aiutare Tex e che vengono solo massacrati è la classica scena in cui nello slasher movie il body count diventa tale da passare dall'horror al comico, e fosse solo quello... alla fine arriva la classica "citazione texiana a vanvera" con il duello che ci vuole "perchè su Tex ci deve essere un duello" anche se non ha nessun senso (in tutta la storia finora Wolfman ha mai dato il minimo segno di avere il minimo senso dell'onore o che si si possa fidare della sua parola? Ma se poche pagine prima ha sgozzato un tizio dopo avergli promesso salva la vita...). E per finire, la scena che vorrebbe "dare tensione" con Wolfman che torna da solo per primo (e poi cade) non è epica, è ridicola in pieno stile "colpo di scenetta" del Ruju recente.

     

    Insomma: alla fine c'è uno svacco, ma riguarda pochissime pagine, e non rovina quelle che le precedono.  Ad avercene di storie di Ruju così oggi!

     

    Vediamo il seguito pubblicato negli ultimi due mesi.

     

    Prima di tutto, è un seguito abbastanza senza scopo e senza necessità. La storia precedente aveva un bel finale, con Wolfman che cade insieme al suo compare e falso amico.  A che serve farlo tornare per fargli fare la stessa identica cosa ma fatta peggio? E una cosa purtroppo tipica... del Ruju attuale (vedi punto 4, e vedi anche il recente seguito di Taglia 2000 dollari) (e oltretutto, nella storia precedente i corpi si vedevano... nessuno è sceso anche solo per verificare che nessuno dei due fosse sopravvissuto? Li hanno lasciati lì agli avvoltoi? E come ha fatto Wolfman moribondo a muoversi dal fondo d una rupe alla cima di una montagna?)

     

    Wolfman torna a fare il protagonista di uno slasher movie, ma stavolta parte subito esagerando e senza una grande preparazione.. il suo body count è più gratuito e "buttato là" e meno motivato. Alla fine risulta sminuito da questa storia, era meglio se non tornava.

     

    I personaggi sono in gran parte gli stessi della storia precedente, ma non sembrano più avere una vita propria, fanno cose "perchè si", al servizio di una trama "gialla" stavolta molto più semplice e banale. Poi ho capito anche perchè i personaggi sembrano più di cartapesta: è al servizio di una trama che salta da una "scena pseudo-figa" all'altra senza molto senso.

     

    Da sola, questa ultima storia non è tanto male. Meglio delle ultime di Ruju (e la prima da anni che arriva alla sufficienza) , e il fatto di avere gran parte dei personaggi presi da una migliore storia precedente la "spinge" un po'.  Ma il confronto con la prima storia mostra quanto Ruju sia peggiorano negli ultimi anni.

     

    Anche nella prima storia, "Wolfman", si trovano alcuni suoi difetti tipici (qualcuno gli proibisca di far terminare le storie con duelli insensati, please...), ma lì si vede un impegno molto maggiore sulla costruzione di una trama solida e sulla caratterizzazione di un buon cast di personaggi, che poi agiscono in base a questa caratterizzazione. Tanto che alla fine quel duello insensato è solo una parentesi che non abbassa il voto complessivo.

     

    Oggi, invece, le storie sembra "telefonarle", andare di cliché in cliché, e l'impressione che ho, da lettore, è che ci metta molto meno impegno e passione.

     

    È il naturale esaurirsi delle idee? la routine? Si è stancato di Tex? È la sovrapproduzione che costringe a macinare più pagine in fretta? È un momento di crisi per altre cause? Chi lo sa... io intanto ho avuto la mia risposta: no, non ero io che non vedevo le magagne, le storie di qualche anno fa di Ruju erano DAVVERO meglio delle attuali (almeno questa lo era). È peggiorato dopo. Speriamo sia solo una crisi momentanea e torni presto a fare storie almeno al livello di "Wolfman"...

     

     

    Concordo sulla bontà della prima di Wolfman e sulla debolezza di questo ritorno.

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  20. Allora...Devo ammettere che questo Color, al netto dei disegni di Cossu che non mi fanno impazzire, mi è piaciuto.

    Atmosfera boom town mineraria in Colorado, pioggia, freddo, rocce.

    Mi sono immerso nella lettura, c'è un piccolo giallo, c'è un bel finale alla GLB a mio avviso, ci sono un paio di personaggi ben calibrati (Bennet il fuorilegge, lo sceriffo Bloom, il vecchio Shannon, il giudice).

    Le sparatorie sono godibili (cadaveri a iosa), alla fine ci sono anche riflessioni sulle boom town e sulla loro parabola.

    Un buon Color secondo me e con Zamberletti sul pezzo.

    Su Cossu già mi sono espresso più volte e continua a non convincermi al netto di alcune vignette ben fatte.

     

  21. <span style="color:red">13 minuti fa</span>, PapeSatan dice:

    Io leggo oggettivamente che quelli che hanno dato voti altissimi a "Pearl" e "Per l'onore del Texas" (e tra quelli ci sono anch'io) sono gli stessi che hanno altresì dato voti mediocri all'ultima quadrupla di Mefisto (e tra quelli ci sono appunto anch'io) e che gli stessi hanno considerato semplicemente buone storie più o meno allo stesso piano, e non certo capolavori, le recentissime storie di autori diversi come "Minstrel Show", "Comstock Lode", "Sulle tracce di Kit Carson".

    Quindi, non mi pare di riscontrare giudizi di parte o precostituiti.

    Anzi, ad una attenta lettura dei post, pure i giudizi entusiastici sulle storie di Boselli evidenziano i "difettucci": tra tutti, la macroscopica incongruenza tra quanto leggiamo in "Tra due bandiere" e quanto invece descritto in "Per l'onore del Texas" a proposito di quando Carson e Damned Dick siano venuti a conoscersi. Però, evidentemente, il passaggio che non sarà piaciuto ai puristi di GLB è stato ritenuto funzionale allo sviluppo dell'albo (e non si tratta, perciò, di un errore ma di un passaggio voluto dall'autore), senza dimenticare che le incongruenze erano presenti anche in GLB e ci piace pensare che lo fossero anche lì per esigenze funzionali (anche se non sempre sembrerebbe così).

     

    Certo...E se vai a ritroso trovi anche altre storie di Boselli non convincenti per gli stessi che hanno apprezzato molto le ultime due del Boss. Secondo me può esserci una preferenza di stili (chi preferisce più quello di Boselli, di GLB o di Nizzi o Nolitta, di Ruju) poi però la storia deve piacere. Anzi a volte sei più severo. Io sono sicuramente un Boselliano (nella mia top 10 ce ne saranno come minimo la metà sue) e quindi mi aspetto sempre tanto in ogni sua storia. 

     

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