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TWF - Tex Willer Forum

Diablorojo82

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Messaggi pubblicato da Diablorojo82

  1. <span style="color:red">4 ore fa</span>, PapeSatan dice:

    Un semplice giochino per tutti, più facile per quelli della mia generazione.

    Cos'altro vi fa venire in mente il cognome (acquisito) di Pearl?

    Non si vince niente, solo la mia ulteriore stima e un like al primo che indovina cosa ho in mente. 😉

    Solo la migliore rock band degli ultimi trent'anni...Viene da Seattle 😁

  2. All'inizio non compravo questo formato. Poche pagine per il prezzo non mi convinceva. Poi ne ho preso uno e ne sono stato catturato recuperando poi gli arretrati.

    Ci sono storie più d'impatto grafico e meno di "ciccia" però il gioco per me vale la candela. In Pearl c'è un buon livello grafico ma c'è anche tanta "ciccia".

    Ho già voglia di rileggerlo. 😁

    • +1 1
  3. Veramente soddisfatto da questa lettura...I disegni della Zuccheri (che già mi piacquero sul Texone) sono deliziosi e sono valorizzati dal colore della Leoni. Magari ci sono vignette di minore "impatto " rispetto ad altri cartonati (penso a quello di Gomez ma non solo) però ci sono cura e stile.

    Per la sceneggiatura il Bos imbastisce, partendo da un personaggio storico, una trama ricca di sfaccettature e con almeno un paio di  personaggi veramente incisivi (Pearl e il suo fidanzato Boot). Tex e Carson fanno il loro e non solo con le armi, inoltre la sceneggiatura strizza l'occhio a noi lettori con un paio di citazioni che oscillano tra Buffalo Bill e il penitenziario di Yuma. Temi sociali e legali sullo sfondo ci accompagnano in queste pagine.

    Piacevolissima lettura.

    <span style="color:red">3 ore fa</span>, MacParland dice:

    Bene. Letto e apprezzato, MA pure io concordo con chi pensa che siano troppe le vignette per pagina. Ci sono dei vantaggi ad esempio ho trovato una maggiore introspezione psicologica dei personaggi e una storia più densa, se non erro pure Yellow Bird è una figura realmente esistita ma credo di non essere l'unico che ha preferito la caratterizzazione di Pearl e di Joe Boot. 

     

    Però paragonando i disegni di Gomez e della Zuccheri c'è un abisso già vedendo la prima pagina con il classico disegnetto a sè stante. Penso che ci possano essere dei compromessi tra il numero di vignette/pagine particolari e la caratterizzazione dei personaggi, per me sono grandi cartonati: il primo di Alberti, quello di De Vita e di Mastantuono. 

    Sì rispetto a quello di Gomez "perde" come impatto però sono funzionali alla storia, curati e precisi. 

    <span style="color:red">14 ore fa</span>, Poe dice:

    Sono d'accordo. Ho già detto che il cartonato mi è piaciuto da tutti i punti di vista e che apprezzo la Zuccheri, ma è vero che alcune pagine, anche se narrativamente funzionano bene, sono poco d'impatto e sono spezzettate in troppe vignette piccole. Per esempio p. 10-11 (quando Pearl conosce Joe Boot) il lettore si trova di fronte da una parte 10 vignette e altrettante dall'altra. Belle, per carità, ma una gabbia un po' troppo tradizionale.

    Lo stesso a p. 16-17 (Pearl e Joe sorpresi a dormire nella grotta), con 11 vignette da una parte e 7 dall'altra che danno un'impressione un po' di pesantezza.

     

    C'è anche da dire che Yellow Beard era più spettacolare nei disegni, ma era un po' carente nei dialoghi. Qui il contrario: ci sono più dialoghi e la storia e i personaggi sono maggiormente complessi e interessanti, mentre i disegni sono meno spettacolari ma più al servizio della trama (che sia stato Berardi a condizionare la Zuccheri, quando disegnava per Julia?;)).

    Concordo.

  4. <span style="color:red">6 ore fa</span>, Leo dice:

    E' faticoso per me votare in questo sondaggio, ma perché lo è? E' un problema di proliferazione di storie, di scarsa qualità delle uscite, di pessima qualità della mia memoria? Sto diventando vecchio io, o è Tex che sente il peso degli anni, o sono forse gli straordinari che lo costringono a fare con tutti quegli albi pubblicati, tra le tante testate e uscite bis? Non lo so. 

     

    1. Miglior storia serie regolare. La serie regolare risente molto dei sette mesi mefistiani, a me indigesti, che rendono l'annata troppo peculiare, e quindi per me ingiudicabile. Fortunatamente, ho apprezzato Vancouver, che quindi voto come storia.

     

    2. Miglior copertina serie regolare. Sono tante le copertine belle, qui l'imbarazzo della scelta è più giustificato. Come ho scritto nel topic apposito, credo che la storia Vancouver sia piaciuta anche a Villa, visto che per essa ha disegnato una cover veramente ispirata. 

     

    3. Miglior storia serie TexWiller. Mi dispiace, davvero, bocciare il 2022 di una serie che finora mi aveva dato solo soddisfazioni. Ma la storia dei Caddo l'ho trovata dimenticabile, mentre quella di Cortina, ambiziosa, reputo si sia persa alla distanza. Arrivato agli ultimi albi, ho perso di interesse alla lettura, ed è un peccato. La rileggerò, confidando che il problema la prima volta sia stato solo mio, e quindi la voto per l'ambizione e per stima nei confronti di Boselli.

     

    4. Miglior copertina serie TexWiller. Non amo Dotti in maniera particolare, mi è piaciuta comunque quella de La ley de fuga.

     

    5. Miglior storia Speciali. Voto il Texone di Manfredi, molto bello. Chi se l'aspettava...

     

    6. Miglior copertina Speciali. Voto i Quattro vendicatori. Classica, ma efficace.

     

    7. Miglior personaggio serie regolare. Angela Jewell, per la storia e per il personaggio in sé. 

     

    8. Miglior personaggio TexWiller. Juan Cortina, mi piacciono i personaggi storici.

     

    9. Miglior personaggio Speciali. La gazza ladra, per premiare una storia che mi è piaciuta molto.

    Concordo con i tuoi dubbi iniziali...Dovrò rileggere il Texone di Manfredi che alla prima lettura mi ha convinto poco. 😅

  5. <span style="color:red">15 ore fa</span>, Poe dice:

    Nel 2022 io ho letto 6 belle storie di Tex/Tex Willer. In ordine di gradimento:

    1) Mefisto: le origini del male

    2) Il manicomio del dottor Weyland

    3) La gazza ladra

    4) Vancouver

    5) La leggenda di Yellow Bird

    6) I guerriglieri di Juan Cortina

    Nessuna di queste è un capolavoro, ma tutte meritano di essere ricordate e rilette. I loro difetti non sono tali da rovinarle, secondo me.

    Sei storie interessanti non sono poche in un anno.

     

    Delusioni del 2022: 1) Il Texone di Manfredi e Freghieri 2) Sierra Nevada.

    Non brutte, ma storie da cui ci si aspettava molto di più.

     

    Unica storia insufficiente del 2022: "Rancheras", noiosa e a tratti irritante. (Però a molti è piaciuta, per cui... de gustibus).

     

    Tutte le altre così, così...

     

    Di personaggi interessanti io ne ho trovati parecchi: il giovane Mefisto e la giovane Lily (i migliori), Pedro, Gala, Juan Cortina e Milton Faver, Lorelai (la Gazza ladra), Angela Jewell, Yellow Bird e Ruth.  Diciamo che alcuni di questi potevano essere meglio sviluppati, indubbiamente, ma in ogni caso sono personaggi che ti restano impressi nella memoria. E si spera che alcuni tornino.

    I peggiori: Yama e le due rancheras. :wacko:

     

    Non sono un collezionista e completista, se una serie non mi dice più niente la interrompo e passo ad altro (l'ho fatto più volte in passato con altri personaggi). Per cui se continuo a comprare Tex/Tex Willer è perché ancora le sento serie vive, che mi viene voglia di leggere subito, appena acquistate, fumetti da cui ancora mi aspetto qualcosa: qualche volta un capolavoro, ogni tanto ottime storie, spesso albi così così, ma in ogni caso piacevoli da leggere. Se così non fosse avrei già smesso da un pezzo.

     

    Nel 2023 mi aspetto grandi cose da:

    1) Il Texone di Dotti

    2) Il passato di Cochise su Tex Willer

    3) Pearl (cartonato)

    4) Il Color estivo di Manfredi/Gomez

    5) Il ritorno della Tigre Nera

    6) L'albo di Boselli e Villa di settembre

    7) I due speciali Tex Willer

    Tutte storie che promettono bene. Speriamo che almeno una di queste sia un capolavoro! :lol:

    Concordo con Poe. Invece io, pur non essendo un fissato sul collezionismo, non riesco a mollare una serie perché spero si possa riprendere. Tranne le strisce e SuperTex compro tutto. Maxi, Color, Texoni, Cartonati(all'inizio non li compravo), regolare, Tex Willer.

  6. <span style="color:red">10 ore fa</span>, Claude dice:

    Permettetemi ma non sarà un annata indimenticabile ma gli autori invece sono dimenticabilissimi. Leggendo i post ho visto affibbiare a Manfredi il Maxi, il Color, lo speciale ma alla fine ha scritto solo il Texone .

    Troppe uscite e pessima memoria...😅

  7. Annata segnata da Mefisto e credo che la storia ambientata a San Francisco sia stata la migliore dell'annata. Anche Vancouver non è stata male però.

    Il Texone di Ruju mi ha un po' deluso, carina invece la Gazza ladra sul color.

    I disegni di Gomez sul cartonato sino stati splendidi.

    Per gli altri speciali tra Manfredi e Nizzi, pur con sbavature, si sono mantenuti interessanti.

    Su Tex Willer abbiamo visto un saggio avventuroso by Boss.

    Per alcuni è stata un'annata deprimente. Non concordo.

    È stato un anno anomalo, causa Mefisto, però il livello è stato discreto secondo me.

    Ci sono state annate migliori? Ci sono troppe uscite? Il limone lo stanno spremendo troppo? Sì su tutta la linea però nonostante tutto secondo me il livello medio delle storie è più che sufficiente.

  8. Il 13/1/2021 at 13:44, Diablorojo82 dice:

    Allora...Di Nolitta ho letto pochissimo(da adulto). Ho letto"El muerto" e mi è piaciuta. Questa è una storia piena di riflessioni (quando Tex vede le "tombe" miste) sia generali che sulle persone. Larrimer, i parenti, i soldati sono tutti coinvolti emotivamente da Nolitta che analizza e scandaglia. C'è del grigio, c'è amarezza e c'è umanità (anche in Tex). Devo recuperare le altre di Nolitta, questa è da 7 pieno. I disegni di Nicolò sono essenziali ma funzionano.

    Larrimer che aspetta il sergente? Ci può stare...Lo odia, è preparato e non uno sprovveduto così è plausibile la sua sopravvivenza. Forzatura per me accettabile.

    Riletta dopo due anni...Storia che trasuda umanità. I personaggi bucano la pagina. Partendo da Tex (molto umano) passando per Larrimer con il solito tocco di Bonelli junior quando sceneggia. I disegni efficaci e precisi.

  9. Allora...In primis ribadisco che a livello di contenuti il caro vecchio almanacco del West mi piaceva di più rispetto al magazine attuale. Quello attuale è probabilmente più dinamico ed economico da stampare, il vecchio almanacco più prolisso e costoso.

    Parlando delle due storie invece...

    Quella di Rauch e Mastantuono mi è piaciuta molto. Atmosfera, mistero, qualche colpo di scena, sparatorie, personaggi ben tratteggiato, un ritmo incalzante, un po' di "guerra civile". Complimenti a Rauch per avere in poche pagine architettato una storia così gustosa (mi aveva convinto meno la sua ultima fatica su Tex Willer). Un applauso a Mastantuono che mi garba molto in storie del genere.

     

    Quella del Bos è un antipasto con qualche spiegazione sulla "carriera " di Steve/Mefisto. Naturalmente sembra il preludio di quello che leggeremo su Tex Willer. I Cestaro mi piacciono come disegnatori e il Boss li sfrutta a dovere come ha già fatto nella tripla su Mefisto in quel di San Francisco.

    Con disegnatori così noi texiani siamo ben calzati per anni.😄

  10. 8 minuti fa, Diablero dice:

     

    Ne avevo già parlato:

     

    È ovviamente un inezia, rispetto alle magagne già citate, ma per me è significativo questo "scollamento" fra la "morale" enunciata da Ruju e quello che MOSTRA: la sua eccessiva semplificazione (direi "banalizzazione", tenuto anche conto che l'incendio è probabilmente lo spunto per la storia, e l'ha ridotto ad una piccola parentesi) che finisce per danneggiare la morale che enuncia. Segno che, o non ci ha riflettuto, o la morale l'ha messa lì così senza stare a preoccuparsi di metterla davvero, nella storia.

     

    (o magari ha messo gli indiani buoni salvatori, e solo loro, come un clichè fra i mille altri clichè, così come l morale enunciata da Tex, e non si è preoccupato del fatto che non stessero bene insieme esattamente come non si è preoccupato dell'effetto che faceva mettere "carson sfida a duello il cattivo per dimostrare che non ha bisogno di Tex" insieme con il clichè  "Carson viene salvato da Tex"...   :rolleyes: )

     

     

    Stai paragonando mele con pere.

     

    Se fosse un film, ti sarebbe credo tutto molto, molto più chiaro e ovvio.

     

    Un personaggio che SBAGLIA IL TIRO, se non arriva a livelli ridicoli di certe tarde nizzate (una dozzina di tiratori che mancano Tex da tre metri, per esempio), ci può stare SEMPRE.

     

    Ma TI SEMBRA che sia QUESTO quello che avviene qui in questa storia??????

     

    Ti sembra che Tex dica "accidenti, l'ho mancato?"

     

    No, Tex spara un colpo, a una ventina di metri....  poi spara DUE COLPI (ci mette due secondi) e LA BARCA È FUORI TIRO!

     

    Se fosse un film, l'assurdità sarebbe così ovvia e palese che sarebbe innegabile. E nessuno confonderebbe lo"sbagliare un colpo" con "una barca che scompare e riappare a 200 metri di distanza in meno di un secondo"

     

    Il fumetto lascia molto di più all'immaginazione. E quindi il lettore può benissimo immaginare una barca a 20 metri (e disegnata a 20 metri) come "fuori tiro", se proprio proprio vuole...

     

    Ma questa sua "benevolenza" non trasforma, magicamente, un teletrasporto di 200 metri in una cosa paragonabile ad un colpo di fucile mancato...

     

    Un colpo di fucile mancato è un errore DEL PERSONAGGIO, un teletrasporto di 200 metri è un ERRORE DELLO SCENEGGIATORE: non sono la stessa cosa.

     

    Ma guarda che le domande me le faccio, e molte!

     

    Solo che non sono sui MIEI gusti...  :P

    Eh...Io inizierei a farmele anche su quelli.😜

    Comunque ora seguendo un tuo consiglio sto leggendo Una ballata del mare salato e poi rileggerò (o leggerò) alcune storie di GLB...La tua utilità è innegabile.😁😁

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  11. 1 ora fa, Diablero dice:

    In realtà, non è una situazione insolubile. E nemmeno "strana".

     

    L'abbiamo vista già TANTE volte. E quindi sappiamo anche come agisce di solito Tex. (che almeno quando è scritto bene, è coraggioso, ma non scemo, e soprattutto non mette in pericolo innocenti, rischia in proprio)

     

    Ad "offuscare" questa chiarezza ci sono due elementi: l'acqua (e il fatto di essere su canoe) e il fatto che il fucile del "cattivo" ha una gittata più lunga.

     

    Ma alla, fine, non cambiano sostanzialmente una situazione che avremo già visto davvero un sacco di volte: è la tipica "Tex insegue i cattivi che hanno un ostaggio"

     

    E cosa fa Tex di solito quando i cattivi hanno un ostaggio? Si butta a capofitto sparacchiando in giro? Corre verso gli avversari gridando "sparatemi"? No, vero? l'abbiamo visto mille volte: Tex segue i cattivi non visto, ed escogita un piano per liberare l'ostaggio o per far fuori i cattivi senza metterlo in pericolo.

     

    Qui abbiamo tre "complicazioni" su questo canovaccio base:

    1) Angela non è un mero ostaggio, Kircher è pagato per eliminarla (dopo averle fatto dire dove sono i documenti) ed è anche un esca per uccidere Tex. Siamo quindi in una situazione in cui se Kircher pensa di non essere più inseguito, Angela è ancora più in pericolo.

    2) I cattivi sono su una canoa, e quindi anche Tex deve inseguirli nel fiume, senza la possibilità di nascondersi.

    3) Il famoso fucile di Kircher.

    Se ci pensi, le prime due "complicazioni" si risolvono da sole: il fatto che Kircher sappia che Tex lo insegue protegge Angela. D'altro canto kircher non può certo farsi inseguire fino in paese con una donna prigioniera inseguito dai ranger. Dovrà prima o poi fermarsi per tendere una trappola.

     

    Ripeto, non mi sembra un "territorio sconosciuto", l'avremo visto mille volte. I cattivi prima o poi si fermano per tendere una trappola per Tex (sono pagati per ucciderlo) usando Angela come esca, e non possono certo andare a chilometri di distanza da Angela per sfruttare la gittata superiore: alla fine diventa il soluto agguato a distanza ravvicinata. E Ruju poteva anche conservare l'idea di Angela che si buttava nel fiume da sola per far fallire l'agguato e avvertirli.

     

    Quello che è strano, qui, è solo il fatto che il Tex intelligente e pieno di esperienza che conoscevamo è completamente sparito. Al suo posto c'è un tizio che senza ragionare, senza idee, senza nemmeno chiedersi cosa farà, corre tipo toro furibondo verso un tizio con una donna in ostaggio. Lasciamo perdere l'arma di Kircher, basta l'ostaggio: Tex corre corre... a fare che? Cosa fa quando raggiunge kircher? Lo prende ad insulti? Gli fa finire i colpi facendosi sparare una ventina di volte nella tempia? Cosa vuole fare?

     

    Se ci togli la canoa e tutte le altre variazioni, è un Tex che, di fronte ad una banda di banditi con una donna in ostaggio, corre a cavallo verso il loro campo senza cercare in nessuna maniera di nascondersi, e senza avere la minima idea di cosa fare una volta arrivato. Tranne farsi impiombare e far ammazzare la sua guida, ovviamente.

     

    È vero che Ruju praticamente fa sbattere Tex contro Kircher, ma è un'altra delle cose strampalate che avvengono nelle sue storie, tipo le lampade che fanno ombra e le corde-napalm: che razza di fiume è quello? Tex non ha un motoscafo, non arriva addosso alla canoa di kircher al doppio della velocità, ci vuole un bel po' di tempo per passare da "distanza a cui lo vede" a "le due canoe sono così appiccicate che Carson corre a nuoto a prendere Angela". E in tutto questo tempo il fiume non ha MAI un tratto diritto? Che è, un fiume circolare? A spirale?  Se è così, basta che Tex e pards smettano di vogare perchè non siano più visibili (e impiombabili). E invece, appena li vede il fiume è dritto senza alcun riparo? (la questione comunque diventa irrilevante nel momento in cui Tex praticamente pensa "ci sparano  noi non possiamo rispondere, continuiamo ad andare avanti di corsa, altrimenti ci mancano!)

     

    Insomma, la situazione inedita e "impossibile" che descrivi non c'è. in realtà è una situazione tipica. Perchè stavolta, e solo stavolta, Tex non potrebbe agire con intelligenza ed è limitato a due opzioni, suicidarsi o rinunciare?

     

    Per non parlare del seguito: quando Angela si butta,  ECCO LA DISTANZA FRA LE BARCHE:

    1EDIT.jpg

    Sono VICINISSIMI, Carson ci arriva con poche bracciate. Kircher ha il fucile SCARICO, avendo già sparato, stanno sparando solo gli altri.
    2.jpg

    Da quella distanza "Tex non sbaglia un colpo", ma...

    3EDIT.jpg

    NEL TEMPO CHE PASSA FRA UN COLPO DI FUCILE DI TEX E L'ALTRO, abbiamo che:

    1) un solo "cattivo", pagaiando DA SOLO, percorre OLTRE DUECENTO METRI (distanza a cui la precisione dei winchester calava molto, ma erano comunque "a tiro")

    2) Kircher RICARICA LA SUA ARMA (mentre Tex non spara)

    3) E comunque... sono ancora disegnati vicinissimi! :P

     

    Dai, lo vedo che oggi è di gran moda ribattere alle critiche dicendo che "non bisogna vivisezionare le storie" (visto che lo dicono anche per errori madornali, che si notano alla prima lettura, credo lo usino come sinonimo di "leggere". Quello che dicono in pratica è "colpa tua che le storie le leggi, dovresti solo guardare le figure"), ma... davvero, a vedere un cattivo dichiararsi "fuori tiro", a quella distanza...  COME SI FA A NON METTERSI A RIDERE?

     

    "Vivisezionare le storie"...  :laughing: :laughing: :laughing: :laughing: :laughing: :laughing: :laughing: :laughing: :laughing: :laughing: :laughing: :laughing:

     

    E pensare che, come abbiamo detto un po' tutti, nel primo albo a parte qualche sbavatura (tipo il duello tamarro con Kit e Tiger, anche loro a farsi piccionare se non arrivava babbino Tex a salvarli...) Ruju pareva migliorato rispetto alle ultime prove. Ma era un illusione. Era perchè era ancora distante dal "finale". Nel finale, vuole che avvengano un sacco di cose... e le fa avvenire senza senso, senza ragione, senza logica, senza uno straccio di credibilità.

     

    Ecco, per me è questo "abuso di scorciatoie narrative che non hanno senso" (tipo le barche che fanno 200 metri nel tempo fra due colpi di fucile di Tex) che stanno devastando le ultime storie di Ruju (e il fatto che le usa di solito per arrivare ad insulsi "colpi di scena"). NON È UN FATTO "STILISTICO", non è che non è capace, è che sistematicamente SACRIFICA IL SENSO di quello che scrive per arrivare a scene, situazioni, "colpetti di scenetta" che ritiene "fichi". È una SCELTA (di comodo)

     

    Da lui, dovremmo pretendere di più! Non "accontentarsi perchè quelle prima erano peggio".

     

    (NOI dovremmo pretendere di più, non Borden, perchè se vede che va a bene a noi, perchè Borden dovrebbe lamentarsi con Ruju?)

    Io però vedo circa 80/90 % di utenti del forum soddisfatti. Attualmente la tua mi sembra una posizione e una disamina interessante ma fai parte di una minoranza su questa storia. Poi qualcuno ha gradito la storia nonostante le sbavature (attraverso il tuo modo di leggere, che per logica non è universale, ci sono voragini), e molti la ritengono ottima.

    Però se molti non si lamentano, se Borden non ha trovato le tue voragini, due o tre domande me le farei.😅

     

    7 minuti fa, Leo dice:

     

    Ruju spiega particolare per particolare quello che accade. Gli si può contestare che i cattivi riescano troppo velocemente a portarsi fuori tiro (duecento metri in poco tempo) o il fatto che siano disegnati ancora troppo vicini, ma con questo metro, concordo con @Poe, temo che non solo le storie di Tex (inclusi Glb e Borden), ma anche molte altre di altri personaggi o di film e libri non reggerebbero più di tanto. Senza contare che in una storia vera probabilmente Tex non potrebbe nemmeno essere infallibile così com'è, e che una scena così dinamica e convulsa, nella realtà, potrebbe avere tanti esiti diversi. 

     

     

    In questo caso io, e non solo io, lo abbiamo usato in termini critici, perché la sensazione è che tu spacchi in quattro il capello perché vuoi assolutamente dimostrare la fallacia di questa storia (glissando su decenni di storie passate che hanno effetti simili); in linea generale, invece, trovo il tuo modo di "vivisezionare" le storie intelligente e proficuo (per destare riflessioni in altri lettori). Non sempre sei convincente, ma ci tengo a dire che per me puoi continuare a farlo ;) , non era una critica in senso assoluto.

    Concordo. Il suo modo è interessante (per me sarebbe impossibile) e ti permette delle riflessioni. E sicuramente con questo metro ne stronchi di storie del passato (e non solo di Nizzi).

    • +1 1
  12. <span style="color:red">1 ora fa</span>, Exit dice:

    Gli invincibili di Boselli è un capolavoro fatto e finito. Si può dire che non abbia molto in comune con quello di Gianluigi Bonelli, eppure ci va per molti versi vicino.

    Quindi ritengo possibile per altri fare altrettanto bene...

    Ruju è uno sceneggiatore imho molto meno dotato del papà di Tex, a cui attribuisco come "colpa" quella di non saper cosa fare del personaggio protagonista e perciò di ficcarlo in situazioni sbagliate.

    In Massacro Tex involontariamente finisce per sentirsi responsabile, lo mostra con evidenza, della tragedia che si abbatte su Goldena. Eppure ha agito come da par suo evitando un linciaggio: inoltre non conosceva così bene Fraser da sospettare cosa avrebbe potuto combinare, ma soprattutto si accanisce contro lui e gli apaches con una violenza inaudita per punirli del crimine commesso. 

    Dal punto di vista del lettore, almeno per me, il solo finale con i fantasmi delle vittime che tormentano il loro carnefice, dimostra che si può mettere Tex anche in situazioni davvero spinose se sai come tirarlo fuori ancor più eroico.

     

    Qui Tex è oggettivamente responsabile dei lutti che colpiscono i Klamath (spero sia giusto) e il colpevole finisce i suoi giorni dopo una serie di circostanze quasi impalpabili. Nessuna punizione esemplare. Un finale quasi da pratica da sbrigare.

     

    Quindi la questione non è tanto che siamo nel 2023, che tutti nel tempo cambiano, che non si può chiedere a Ruju di fare le veci.

    Il GLB del Tranello sarà pure diverso da quello de Gli eroi di Devil Pass, ma si tratta di elementi secondari che non intaccano l'unicità del mondo del protagonista.

    In questa storia il tizio che risponde al nome Tex non è neanche lontano parente di quello di allora. È un alieno.

    Quindi il Bos come curatore avalla il Tex alieno? O non se ne accorge?

  13. <span style="color:red">12 minuti fa</span>, Exit dice:

    Se non ci fossero state centinaia di storie pessime di Tex scritte da parte di tutti i suoi successori, avrei scritto le stesse cose.

    Ormai mi sono rassegnato al fatto che non solo gli autori si sono dimenticati del creatore di Tex, come era già successo per Galep e i quattro storici cui, tranne Ticci, nessun nuovo disegnatore si ispira, ma purtroppo i lettori.

    O perlomeno molti.

    Ruju, come Nizzi, è straevidemte che non conosce Tex e non ha alcuna affinità col personaggio.

    Fa proprio quello che dici. Trova un'idea che gli piace e poi a forza ci caccia dentro Aquila della Notte.

    Per non scontentare qualcuno gli fa compiere alcuni "gesti" che immagina caratterizzino la serie.

    Se si vuole Nolitta che ha fatto grandi danni, aveva almeno una sua visione, distrortissima, e la seguiva, mentre chi è arrivato dopo non sa proprio cosa farci con i pards.

    Qui Ruju fa combattere Artiglio d'Orso con tutti i pards!

    In sequenza: Tiger sconfitto

    Kit: pareggio?

    Carson: fregato come l'ultimo dei fessi

    Tex.

    Quindi quattro eroi per far fuori un solo nemico!

    Si dovrebbe gridare allo scandalo solo per questo.

    Senza contare che come osservi si comportano da bulli al bar.

    Eppure i commenti sono per lo più favorevoli. Aldilà del fatto che non c'è nulla di male perché i gusti sono gusti, leggendo qui Ruju troverà conferme. Sa che è quelli che i lettori vogliono e di sicuro non cambierà registro.

    Chissà il Bos cosa ne pensa...Secondo me ci sono molti lettori a cui è piaciuta (basta leggere i commenti), ad altri è sembrata valida (al netto di alcune sbavature).

    Poi a parte la questione gusti dipende anche da che lettore sei e che background hai.

    Vivisezione della storia e continui paragoni con GLB non sono da tutti e non tutti possono (o vogliono).

     

     

  14. 1 ora fa, Testa di Vitello dice:

    Non sono d'accordo, secondo me qua il duello ci sta tutto (a differenza, per esempio, di quello estemporaneo di Tiger Jack nella storia del Guatemala, quello si davvero campato per aria).

    Per due motivi :

    1) Kircher non è un nemico qualsiasi, agli occhi di Carson...ha rapito la sua donna amata, ne ha minacciato la vita, e non pago l'ha oltraggiata verbalmente ! Una serie di sfregi che trasformano la faccenda in qualcosa di dannatamente personale, per un uomo dal cavalleresco codice d'onore come Carson, che come unico e più logico esito sfida il nemico in singolar tenzone...

    2) Un personaggio come Kircher, descritto per tutta la storia come amante delle armi da taglio e dotato dell'invitante guanto artigliato non poteva assolutamente sfuggire ad un duello all'arma bianca, sarebbe stato uno spreco imperdonabile.

    Sul fatto che l'esito sia scontato...ma c'è una situazione di conflitto in Tex, il cui esito oramai non sia purtroppo scontato ? Qui addirittura qualcuno lamenta che alcuni pellirosse vengano uccisi, addebitanto a super-Tex e super-pards la "colpa" di non essere riusciti a salvarli. Ma io dico : ben venga una volta tanto un po' di dramma !

    Poi se un giorno qualche prode avesse l'ardire di sceneggiare una storia in cui Tex se ne esce-anche parzialmente-sconfitto sarei il primo a gioirne, ma temo che il giorno dopo ci sarebbero i picchetti fuori dalla Bonelli.

    Per me è che ci sono troppi duelli in tre albi. Passi per l'ultimo di Carson, gli altri potevano essere evitati. Però questo elemento per me non affossa la storia sicuramente valida.

  15. <span style="color:red">9 minuti fa</span>, Diablero dice:

     

    Con Ruju, il vero cliché ormai davvero insopportabile è il "duello alla c###o di c##e" ficcato a vanvera dappertutto, in spregio ad ogni senso e logica. Non solo sono soporiferi (c'è qualcuno che ha dubbi sull'esito?) ma sono piazzati in situazioni dove non hanno alcun senso, e servono solo a mostrarci i pards come totali co####ni (o come tamarri, che praticamente è un sinonimo)

     

    A parte la ripetitività esasperata (quante volte abbiamo visto questa scenetta PIÙ VOLTE NELLA STESSA STORIA come questa???) che fa cascare le sfere del lettore, la cosa preoccupante è che mostrano una di due cose:

     

    1) O Ruju, pur essendo uno sceneggiatore professionista con anni di esperienza, non ha mai capito il senso dei duelli nelle storie classiche, e sarebbe grave perchè vuol dire che belle storie classiche non sarà mai in grado di farne, oppure...

     

    2) ...Ruju lo sa benissimo che i duelli che mette ovunque non hanno senso, ma ha talmente tanta poca stima dei lettori Texiani che crede, come Nizzi, che basti dargli bistecche e patatine ogni 30 pagine per farli contenti (con la variante che invece di bistecche e patatine Ruju ci piazza un duello tamarro senza alcun senso), e visto che li scrive ormai con il pilota automatico gli permettono di produrre a macchinetta un sacco di pagine anche senza idee.

     

    @borden, davvero, una preghiera.  Per la sopravvivenza dei testicoli dei lettori e per la sopravvivenza della serie che io fra un po' inizio a smettere di comprare gli albi di Ruju come quelli di Nizzi, e dubito di essere il solo: la prossima volta che ti mette un duello alla c##o di c##e senza alcun senso in una storia, glielo rimandi indietro e gli fai rifare la scena? Perché ogni tanto quando si impegna le scene drammatiche le fa bene, ma finché gli approvate roba come quella, perchè dovrebbe sforzarsi quando gli basta mettere un assurdo duello ovunque per macinare pagine?

    Concordo su questa storia dei duelli...Poi secondo me non affossa la storia che per me, e sembra per molti lettori, è stata comunque valida.

     

  16. <span style="color:red">49 minuti fa</span>, Arthur Morgan dice:

    Finito di leggere anche io questa tripla e l'ho trovata veramente un'ottima storia, una delle migliori finora scritte da Ruju. Ci sono molti elementi positivi come la caratterizzazione dei personaggi, degli antagonisti tosti ed imprevedibili e anche l'ambientazione cittadina e tra le foreste canadesi. Tutt'e quattro i pards sono funzionali alla storia e soprattutto Carson è in grande spolvero che da il fatto suo a Kircher. Però questa storia non è essente da alcune pecche anche se dovrò fare degli Spoiler!

     

     

     

     

     

    Le carte che teneva l'ingegnere Flynn per cui è morto contenevano prove contro Warberg se no non avrebbe mandato i suoi sicari a cercare di recuperale ma ad un certo punto della storia spariscono dalla scena. Tex e i pards le esaminano pure ma non riescono a cavarci granché eppure sono morte due persone per colpa di quelle carte (l'ingegnere e la domestica), magari se Tex avesse cercato prima qualche collega dell'ingegnere o un giudice onesto forse avrebbe potuto capire prima i piani del pezzo grosso, lo dice stesso Warberg che non può comprare ogni passacarte della città. Poi nell'albo finale mi aspettavo più scene sull'evento clou della storia ossia l'incendio di Vancouver, invece come nel Texone "Tempesta su Galveston" l'evento catastrofico ha un ruolo piuttosto marginale, bella la scena in cui gli indiani aiutano i bianchi con le canoe e ci fa passare il messaggio dell'aiutarsi a vicenda però mi aspettavo qualcosa di più. La fine di Warberg per la "legge del contrappasso" non mi è dispiaciuta, in tante storie il cattivo viene punito dalla "giustizia divina", anche se GLB creava delle situazioni in cui il cattivo era praticamente braccato da Tex (ad esempio i due pezzi grossi uccisori d'indiani in "Sangue Navajo) quindi anche senza l'intervento del destino Tex avrebbe fatto sicuramente giustizia.

    Concordo sulla questione delle "carte"...Però probabilmente dimostravano acquisizioni di proprietà a poco prezzo post ricostruzione a causa dell'incendio. Diciamo che poteva spiegarlo meglio però qualcuno lo avrebbe accusato di spiegazionismo.😅

  17. Allora...Di cose buone in questi tre albi ce ne sono. Ruju lavora bene con i personaggi partendo da Angela, il poliziotto Stewart, il cattivo Kircher, gli Squamish, il vecchio minatore, il sarto francese. Cioè te li tratteggia bene e li inserisce nella storia in modo efficace. Poi c'è l'incendio e il rapporto Squamish/abitanti di Vancouver. Poteva "caricare" meglio l'evento storico. Detto questo a me ha dato fastidio la parte finale.

    SPOILER SPOILER SPOILER 

     

    La messa in scena per far confessare Warberg il trippone con Stewart travestito da Kircher. Trama telefonata che speravo Ruju non scrivesse.

    Ho sempre l'idea che lui abbia gli ingredienti per fare meglio (come in Guatemala) poi si incarta.

    Globalmente una storia godibile e secondo me superiore a Guatemala ma che cade in alcune sbavature.

    Un ottimo Carson, Tiger e soprattutto Kit protagonisti, Tex che come al solito deve chiudere la faccenda (certe volte mi irrita che lui debba sempre essere il goleador).

    Capitolo disegni...Mastantuono non lo gradisco molto però non è stato male. In Luna insanguinata l'ho visto meglio però il suo tratto sporco e spigoloso per Kircher e per la location sono stati efficaci. 

     

     

    <span style="color:red">7 ore fa</span>, Diablero dice:

    Infatti leggendo l'articolo di wikipedia sull'incendio, anche se cita l'intervento degli Squamish in soccorso di quelli rimasti in acqua, cita soprattutto oltre 200 persone che si salvarono sulla nave di 60 metri Robert Kerr, che fu per questo soprannominata "the ship that saved Vancouver", e la fuga sulle private imbarcazioni dei privati cittadini di Vancouver.

     

    "Licenza poetica", certo, un albo di Tex non è un documentario, licenza usata probabilmente ad dare più forza alla "moralina" enunciata da Tex. Solo che per me, una fuga più credibile in cui avessimo visto fianco a fianco collaborare le canoe e le barche dei cittadini avrebbe RAFFORZATO l'immagine della gente che si unisce di fronte al pericolo, mentre invece vista come viene presentata nell'albo la storia pare contraddire Tex: non è "la gente", sono SOLO gli indiani, come sempre buoni buoni, a salvare i bianchi incapaci, egoisti e corrotti...

     

    Un esempio, purtroppo, di come anche le buone intenzioni di Rujo vengano sistematicamente sabotate dal suo abuso di clichè e scene precotte, anche usate a vanvera senza alcun senso.

     

    Ma partiamo dall'inizio. Premetto che ci saranno SPOILER, perchè insomma, se siete arrivati fino a qui a leggere una discussione che da diversi post parla della trama, e siete adulti e vaccinate, ve li andate a cercare.

     

    Ho letto l'albo in due tempi. La prima volta subito all'inizio mi ha dato fastidio la pedanteria innaturale dei dialoghi.  A vedere Joe che, in una scena concitata e (magari) drammatica, che spiega per filo e per segno che il vento alimenta le fiamme, che per spegnere l'incendio ci vuole l'acqua, etc, rivolto ad un pubblico ritenuto incapace di fare il mimino ragionamento da solo, mi è venuta una fortissima nostalgia. Una fortissima nostalgia per i tempi in cui gli autori avevano abbastanza fiducia nelle capacità di comprendonio di bambini di 8 anni che in fumetti rivolti a loro scrivevano dialoghi tipo "formate una catena! Forza con i secchi" e non c'era bisogno di dire altro, o di ammorbare le pagine di quintalate di "testo esplicativo" per non capenti.

     

    Sarà perchè mi sono riletto di recente alcune storie di GL Bonelli, ma anche questo difetto ormai ONNIPRESENTE in tutti i fumetti moderni mi ha dato molto più fastidio del solito. Mi sono reso conto che, dopo l'albo precedente non avevo più fiducia in Ruju come sceneggiatore. E se non ti "fidi" dell'autore e non ti fai prendere dalla storia, finisci per notare troppo i vari difetti e le cose senza senso.

     

    Non mi piace leggere così, e piuttosto che passare una mezz'ora ad elencare i difetti di Ruju, ho preferito aspettare di essere di un umore più "caritatevole", magari non leggendo l'albo subito dopo uno di GL Bonelli, e attendere un momento migliore.

     

    Stasera torno a casa dopo una serata fra amici e amiche, cibo, bevande, limoncello e digestivi vari, e penso che magari con un sufficiente tasso alcolico la storia scorre meglio. E in effetti è così, riesco ad uscire dalla modalità "adesso conto quanti errori fa" e a immergermi di nuovo nelle vicende dei personaggi.

     

    O meglio, ci riesco a tratti, perchè ogni tanto Ruju ci si mette d'impegno a demolirmi l'immersione (il colpo di striscio alla tempia a Carson, che ci avrei potuto giurare che finiva così, Ruju non ha mai incontrato un clichè che non gli piacesse... e dialoghi ancora innaturali tipo a pagina 12 quando il feroce selvaggio uomo dei boschi dice che "metterà sotto scacco" Tex e Carson, e te lo immagini che scende in città ogni tanto dove è socio del locale club scacchistico...  magari legge pure la Settimana Enigmistica!

     

    La storia prosegue sulla falsariga dei due albi precedenti: scene anche fatte bene, intervallate ad altre scene "what the f##k" che ti fanno chiedere se davvero Ruju abbia i tasti con le scene tipo come gli sceneggiatori che si vedono in Boris.

     

    Esempio: Tex per una volta ragiona e torna a prendere le canoe invece di farsi far fesso con lo stesso trucco, OK, +1 per Ruju per averci mostrato un Tex che ragiona, e poi però, subito dopo...  qualcuno mi può spiegare CHE SENSO HA la scena a pagina 19-20?

     

    Tex e Carson NON POSSONO SPARARE perchè rischiano di colpire Angela. Vista la posizione della canoe, non la risolvono avvicinandosi, a meno di andare davvero MOLTO vicini: Angela è "in linea" con i banditi, che si stanno agitando a sparare e pagaiare. Non è nemmeno una questione di mira, basta che un bandito abbassi la testa un attimo subito dopo che Tex ha premuto il grilletto e bya bye Angela...  in compenso Tex e pards sono UN BERSAGLIO PERFETTO, messi in fila che se ne mancano uno prendono quello dopo. E oltretutto il "cattivo" ha un fucile dalla gittata utile molto più grande dei loro Winchester!

     

    In questa situazione... che senso ha che Tex si avvicini, da totale idiota?

     

    Dietro di loro stanno arrivando le canoe degli Squamish, che hanno molta più gente a pagaiare rispetto a quella dei banditi. Tex e Carson erano preoccupati di PERDERE LA PISTA dei banditi, ma ormai li vedono. Basta che li seguano a distanza finchè non arrivano gli Squamish. I banditi non possono fare del male ad Angela altrimenti perdono l'ostaggio. Al massimo posso tentare una trattativa, minacciandola per far desistere Tex. E anche questa dovrebbe essere una buona ragione per non avvicinarsi per costringere i banditi a rallentare se vogliono parlare con loro. E anche se i pards si avvicinano... poi che fanno?

     

    Esattamente come gli Squamish massacrati nell'albo precedente, Nagamo muore perchè Tex non ragiona e fa cose assurde "per esigenze di trama". Serve il momento drammatico con la morte di Nagamo e Tex gentilmente si avvicina bene per aiutare Kircher a prendere la mira.

     

    E Carson che quando vede Angela buttarsi in acqua (e sta NUOTANDO, non sta affogando, almeno non in quel momento) CON I BANDITI ARMATI MOLTO PIÙ VICINI A LEI DI LUI, che invece di farli fuori e DOPO saltare nell'acqua per aiutarla, si butta subito?

     

    i banditi che scappano perchè loro sono abbastanza intelligenti da forare la Canoa, mentre Tex non ci pensa nemmeno?

     

    (notare che se Tex era abbastanza intelligente da sparare alla canoa, non solo Kircher non scappava, ma non sarebbe bruciata manco la città... )

     

    Gia, a proposito...  il famoso incendio che alla base di tutta la storia...  risolto in pochissime pagine con qualche passaggio in canua. Viene da dire... tutti qui????

     

    Vuoi fare "una storia sull'incendio di Vancouver"...  e fai TRE ALBI delle solite stantie scenette, inseguimenti, sparatorie, duelli, allungando il brodo, e all'incendio dedichi pochissime pagine in modo che inizi e finisca nel tempo di lettura di un paio di minuti?

     

    Alcuni ho visto nei post precedenti che parlano di "storia originale" perchè tratta di un incendio. Secondo me è il caso opposto: Ruju, nonostante UNO SPUNTO ORIGINALE, non riesce a costruirci attorno altro che la "solita" storia piena di clichè, relegando l'incendio ad un brevissimo episodio tutto sommato trascurabile nell'economia del racconto. (Se Tex e carson arrivavano ad incendio finito e gli raccontavano che gli Squamish erano arrivati con le canoe, cosa cambiava? Praticamente nelle poche pagine dell'incendio Tex e Carson fanno solo quello: guardano l'incendio...)

     

    Verso la fine, contro ogni logica, mi lascio andare alla speranza: da come parla, ho l'impressione (sbagliata) che potremmo rivedere, almeno nel finale di questa lunghissima storia, il vero Tex, quello che di fronte a gente che si macchiava di una strage come quella, e gli parlavano di leggi e tribunali, toccava la sua colt e diceva "è questo, il giudice" (e in effetti, avrebbe senso: che senso ha fa montare l'odio verso un avversario mostrato come un bieco faccendiere che è disposto a fare una strage per arricchirsi, e se poi alla fine Tex lo tratta come tutti gli altri?)

     

    Speranza mal riposta. Il Tex di Ruju, purtroppo, è davvero lo stesso di Nizzi: mi sa che hanno ragione quelli che dicono che ne è l'erede. Abbiamo già visto l'abuso dei clichè, abbiamo visto il Tex imbecille, abbiamo visto il Tex inutile, abbiamo visto Tex che provoca con i suoi errori la morte di un sacco gente (tutte cose che accomunano questa storia a quelle del Degno Erede), cosa mamncava?

     

    Mancava proprio l'assurda "sceneggiata alla Nizzi", il trucchetto per ottenere la solita confessione che è necessario al Tex "sbirro integerrimo fedele ai regolamenti e ligio alla legge" per punire il malvagio. Che viene invece "punito" dalla solita stratelefonatissima "giustizia poetica" che fa quello che Tex non farebbe (nelle vecchie storie accadeva quando gli avversari non potevano essere puniti direttamente da Tex, tipo donne, vecchi, etc, ma adesso visto che Tex non punisce più nessuno, al massimo li arresta, la giustizia poetica deve fare gli straordinari)

     

    Del solito assurdo e inutile duello di Carson contro Kircher non ho voglia di parlare. Scena più patetica della storia. Visto che oltretutto ripete PIÙ VOLTE NELLA STESSA STORIA lo stesso assurdo e stantio clichè, ogni volta sempre con meno senso, meno pathos, scendendo invece sempre più nel ridicolo.

     

    I segni di ripresa che Ruju aveva timidamente dato nel bel primo albo sono progressivamente scomparsi, e alla fine ci ritroviamo le solite scenette-fotocopia di "guatemala" e tante altre storie di Ruju in cui i pards ripetono a pappagallo clichè appiccicati dove non hanno alcun senso.

     

    Qualcuno dice a Ruju che le storie dovrebbero avere un minimo di senso, please...

     

    -----------

    P.S.: l'incendio di Vancouver è del giugno 1886. Quindi in questa storia Tex ha 48 anni, e Carson circa 60 anni. Queste "datazioni" sono una sfortunata conseguenza del voler inserire per forza "eventi storici" citandoli tali e quali. Oltre all'altra spiacevole conseguenza: sai già come va a finire.

     

    Più saggiamente, autori come GL Bonelli su Tex o Guido Nolitta su Zagor "duplicavano" gli eventi storici. Tex in "vendetta indiana" non incontra il maggiore Chivington dopo il massacro del Sand Creek per vendicare la tribù di Black Kettle,  incontra il Colonnello Arlington dopo il massacro del Mac Elmo Creek per vendicare la tribù di Black Elk.  Chi riconosce gli eventi storici, li riconosce comunque, gli altri non li sanno ma non gli serve saperli e Bonelli non è stato limitato dagli "eventi storici" a far degradare l'ufficiale e basta (nella "storia reale" morirà nel 1894) ma può metterci un finale memorabile, un finale che la "fedeltà agli eventi storici" ci avrebbe tolto.

     

    Su Tex Willer è diverso perchè lì c'è un po' un "gioco letterario" dell'infilare Tex dentro la "storia ufficiale", ma su Tex "serie regolare" non c'è questa cosa, anzi normalmente si cerca, saggiamente, di evitare di inserire date precise.

     

    Ruju avrebbe potuto "duplicare" l'incendio e avere più libertà, senza avere un evento già noto e immutabile. Ma poi la sua "citazione" non gli sarebbe stata "riconosciuta", non gli dava "punti". E sono QUELLI che contano, mica la storia che stai raccontando...

     

     

    Concordo su alcuni punti( irritante il teatrino finale, abuso delle sfide duello one to one, incendio forse poco sfruttato).

     

    Però sei molto severo perché questa storia ha qualcosa di buono(caratterizzazione dei personaggi ad esempio).

     

    Certe volte (quasi sempre) fai a pezzi gli autori con il paragone con GLB. Quasi sempre fai a pezzi gli autori perché scrivono cose senza senso, tratteggiando un Tex pessimo.

     

    È interessante leggere le tue dettagliate recensioni e le tue impressioni (e anche i tuoi clichè).😅

     

     

    <span style="color:red">12 ore fa</span>, Piombo Caldo dice:

    Anche stavolta niente capolavoro.

    Poteva anche esserlo, ma quando vedi lo stesso quello che si è visto in Guatemala, con Carson al posto di Tiger, duello che non ha nessuna logica sensata, la storia perde di qualità. Anche la scena dove prende fuoco Walberg è poco credibile.

    L'arrivo degli indiani a salvare i cittadini di Vancouver ci può stare, ma possibile che questi abitando sulle rive del mare e del fiume non avessero neanche una barca.

    Per mè Ruju ha gran ottime idee ma poi le rovina sempre un po'. Storia buona ma non ottima, per mè. 

    Mastantuono ottimo, dovrebbe però secondo mè migliorare il volto di Tex.🍺🖐

    Duello

    Pensato anche io la questione delle navi...Scena di impatto emotivo (pro Indiani, pro fratellanza) però su Ruju concordo.

  18. <span style="color:red">19 ore fa</span>, juanraza85 dice:

    Dei disegnatori facenti parte dello staff di Tex, vedrei con grande piacere alle prese con un Texone i Cestaro (magari con una storia non strettamente western), Piccinelli e Benevento.

     

    Degli esterni, (ri)vedrei più che volentieri Della Monica.

    Concordo...Cestaro e Piccinelli su tutti.

  19. Il 30/6/2020 at 23:09, Diablorojo82 dice:

    Allora...In primis concordo con Leo sulle gustose battute. Verso la fine Carson fa tre domande e Tex gli risponde in quel modo...:-) Comunque buonissimo Texone. Manfredi mi ha incantato su MV, su Tex si mostra non banale, ci mette del suo nel rispetto del personaggio. Crea storie con un bello spunto " reale", imbastisce una trama con donne, natura selvaggia, truffatori, serial killer devastati psicologicamente. Tutto tratteggiato dal bravissimo Gomez che "carica" con le sue pennellate la sceneggiatura di Manfredi.

    Bravi bravi.

    Allora riletto dopo più di due anni...Bel Texone. Avventuroso, i pards calati in una situazione atipica, un killer mentalmente instabile, la natura sia atmosferica che animale (l'orso ad esempio) protagonista in molte scene. Qualche battuta a condire la buonissima pietanza di Manfredi e le splendide vignette di Gomez.

    • +1 1
  20. <span style="color:red">55 minuti fa</span>, Jeff_Weber dice:

     

    Credo tutto sia partito dai bollini in copertina, anche definiti patacche ... sempre più spesso presenti a coprire l'arte di Villa o Dotti.

     

    A qualcuno non piacciono in assoluto perché rappresentano una sorta di mutilazione della copertina, ad altri sono indifferenti perché se ne fregano della copertina interessando loro soltanto il contenuto interno dell'albo, a mio avviso potrebbero essere inseriti come eccezioni, evitandoli quando non proprio funzionali.

     

    Certo un bollino con il 50 (ci può stare come primo traguardo della serie Tex Willer) appesantito dal punto esclamativo fa un pò storcere il naso. Nulla però di particolarmente grave.

     

    Spero di aver fatto un buon riassunto 😀

    Ottimo. Ci siamo fatti prendere la mano.

  21. <span style="color:red">2 ore fa</span>, Condor senza meta dice:

    Gran bell'album :wub:

    Certo che capita, ma una bella storia se non coadiuvata da disegni adeguati, finisce per essere facilmente rimossa dalla memoria o riletta senza voglia. L'aspetto grafico nel fumetto non è secondario, se no tanto vale leggere la narrativa.

     

    In questi giorni si ristampa "Matador": se la stessa storia fosse stata allora affidata al povero Letteri (ormai agli sgoccioli della carriera) la resa sarebbe stata la stessa?

     

    Le cover, a mio avviso, hanno pure il loro peso. Quante copertine della serie di Galep e Villa sono divenute iconiche a prescindere della qualità della storia che rappresentano? Non voglio dire che smetto di acquistare Tex per un bollino, ma non è il massimo vedere riempite di "zavorra" superflua una copertina.

    Visto che è solo un contenitore come si sostiene, tanto vale farle uscire tutte bianche, così si risparmia pure il compenso del copertinista e ognuno ci disegna o scrive ciò che vuole :P:D (Vedasi il Dyd "Dopo un lungo silenzio") 

     

     

    Eh sì...Alcune storie sono insipide mentre le copertine sono di livello (se hai un fuoriclasse come Villa poi...).

  22. Il 15/11/2020 at 20:15, Diablorojo82 dice:

    Allora...Storia finita ora per la prima volta. Il Boss mi ha tenuto spesso con il fiato sospeso e con il sedere attaccato al divano ignorando tutto. La scena dei carri è "spaziale" come architettura. I personaggi tutti ben fatti, dal cattivo e misterioso (magia) Charvez, ad Ada, a Rick, passando per Daniel fino a tutti i collaterali. Veramente complimenti, colpi di scena, un Tex "umano" ed in difficoltà. Perché ho dato solo 7 ? I disegni di Mastantuono e il suo stile non li apprezzo quindi il voto globale si abbassa. Poi tante belle scene in questa storia ma ogni tanto ho avuto la sensazione di "stacco" e di poca fluidità. Quindi sceneggiatura da 8,5 e disegni da 5,5 (e mi mantengo). Comunque storia che non dimenticherò e sicuramente un giorno rileggerò.

     

     

     

     

    Concordo su tutto tranne che sui disegni. Venivo dalla storia di Piccinelli...Però sono gusti ma devo ammettere che sono molto "dinamici" ed adatti a quello che voleva il Boss. 

    Allora...Riletta oggi con il balenottero  de Le Grandi Storie.

    Confermo la bontà della sceneggiatura del Boss, la tensione, il dinamismo, le scene crude, i personaggi ben delineati. In questa seconda lettura ho rivalutato i disegni di Mastantuono. Non sono di mio gusto ma hanno reso benissimo l'atmosfera della storia.

    Gran bella galoppata.

    Il 10/12/2022 at 12:02, Laramie dice:

    Premesso che posseggo già gli albi originali e quindi non avrei avuto bisogno di questa ristampa, ho deciso di recuperarla perché l'intera collana de "Le grandi storie Bonelli" mi piace tantissimo, così come apprezzo molto l'idea stessa alla base della serie: proporre a prezzi contenuti storie che magari non hanno il blasone dei classici, ma non sono da meno in termini di qualità complessiva.

     

    Ciò detto, la storia è quel capolavoro che ricordavo.

    Quasi trecento pagine intrise di dramma, inquietanti, ricche di personaggi complessi e variegati. Presentata in un unico albo, la storia si legge in scioltezza come se fosse un romanzo con le scene che si susseguono una dopo l'altra in vari cambi di ambientazione e con l'atmosfera generale che si fa sempre più cupa e tesa.

     

    Riguardo alla produzione di Borden, credo che questa storia sia il suo capolavoro. Forse il cuore batte di più per i classici firmati con Marcello (non ci si stacca mai dall'imprinting infantile/adolescenziale, ahime) e opere più recenti come i Texoni di Villa e Carnevale, ma la testa riconosce che qui Boselli ha raggiunto l'apice.

     

    Su Mastantuono posso solo ripetere ciò che ho già detto nel topic di "Vancouver", ovvero che è senza ombra di dubbio uno dei migliori disegnatori del mondo e che la sua presenza su Tex è un valore aggiunto, anche se riconosco che lo stile lo rende inevitabilmente ostico ad una parte di pubblico.

     

    Un 9 complessivo: muti, mani al cielo e tutti a casa.

     

    Concordo su molte cose ma  il duo Bos/Marcello non si batte.😃

  23. <span style="color:red">2 ore fa</span>, Angelo1961 dice:

    Qui però il discorso è diverso. La cover non si legge, i disegni della storia invece sì e hanno la loro importanza.  Cito a caso il ritorno della mano rossa, disegnata da Blasco. Sono talmente indigeribili per me, che è una storia (al pari delle altre disegnate da Blasco) che non rileggerei mai.  Così come una qualunque storia disegnata da Nicolò la rileggerei decine di volte.  Questo nonostante per me conti più la storia del disegno.  Il disegno è al servizio della storia, non viceversa (infatti si chiama letteratura disegnata, non disegni letterati), per cui possono solo migliorarla o rovinarla. La cover, è un'altra cosa.

    Infatti personalmente le attribuisco un peso ma non eccessivo.

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