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2 hours ago, Juan Ortega said:
Mi ha stupito apprendere che Gomez, da qualche anno, lavora solo in digitale.
Ero convinto del contrario o comunque che facesse un lavoro "misto" come , ad esempio, Biglia.
Ai tempi di Dago, Gomez creava in digitale gli sfondi negli ambienti interni e architettonici, ma disegnava a mano i personaggi e gli esterni, non so se poi ha cambiato metodo...
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2 hours ago, San Antonio Spurs said:
con mezzo punto in più per la contrapposizione sulla scena delle due figure femminili assai più profonde ed interessanti dei corrispettivi maschili.
Cosa davvero originalissima e mai vista prima con Ruju...
(in generale l'uso delle donne da parte di Ruju è MOLTO monocorde, confrontare la sua storia delle quattro vedove o i suoi personaggi femminili precedenti con una storia dove c'è un ottima caratterizzazione di diversi personaggi femminili come "Verso l'Oregon" di Manfredi, per vedere la differenza fra diversi personaggi femminili e lo stesso stereotipo ripetuto più volte...)
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3 hours ago, Carlo Monni said:
Sì, sono tutte sbagliate e per quanto mi riguarda Giusfredi scrive purtroppo troppo poco. Purtroppo i suoi sempre più pressanti impegni editoriali hanno ridotto la sua produzione ad un terzo di qualche anno fa. Per fortuna scrive comunque ottime storie, almeno secondo me. Non credo di svelare grandi segreti dicendo che sarà lui a scrivere almeno uno se non entrambi gli albi celebrativi in uscita a giugno 2027 e settembre 2028 e la cosa mi fa molto piacere visto che ormai siamo amici.
Ed il fatto che quest'onore sia toccato a lui dovrebbe suggerirvi qualcosa .
Mi suggerisce che non sarà lui il curatore. Se come vice-curatore non aveva quasi abbastanza tempo per scrivere...
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Più che il soggetto, di Letizia era l'idea di base. Ruju (come era suo pieno diritto come sceneggiatore) ha fatto ampie modifiche
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37 minutes ago, borden said:
Ho fatto altro. Non mi sembrava così interessante. Boh .
Concordo. Andare a "sistemare i fili pendenti" si è visto che è deleterio, sono storie "nate male", come certi Zagor di Burattini dove la cosa importante non è l'intreccio, il dramma, l'avventura, ma il far vedere quanto si è "bravi" a "sistemare" gli errori di storie del passato.
Non sarai ovviamente d'accordo, ma per me sia l'ultima storia di Mefisto che l'ultima della Tigre Nera soffrono di questa cosa. Meglio avventure che nascono per raccontare QUELLA storia, che non avventure nate per correggere UN'ALTRA storia....
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24 minutes ago, Jeff_Weber said:
Ottima notizia !
Adesso bisogna solo capire perchè la Gazzetta e la SBE danno un numero di uscite diverso...
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La Sergio Bonelli Editore dà informazioni diverse!!!!!
https://www.sergiobonelli.it/tex/2025/06/27/gallery/le-strisce-di-tex-1026191/#1
1 luglio 2025
L'ottimo riscontro di pubblico ottenuto dall'iniziativa di RCS, Gazzetta dello Sport/Corriere della Sera, ha prodotto il risultato che tutti gli appassionati si auspicavano: la collana Tex a Strisce, inizialmente annunciata in 197 uscite, proseguirà fino al suo naturale completamento!
Il piano dell'opera, infatti, prevede ora di giungere a 326 uscite totali, andando dunque a pubblicare tutte le strisce che compongono la Collana del Tex. Una volta conclusa la XXIII serie Dakota, si proseguirà con le successive: Città d'Oro, Drago Nero, Alabama... e così via, fino a raggiungere le ultime strisce, originariamente presentate nel 1967 tra le uscite della Serie Rodeo.
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Secondo questo annuncio, sono 326 uscite, quindi si dovrebbe proseguire con 3 strisce ogni volta (totale 326 x 3 = 978, meno le 6 inedite sono 972, quindi ci sarà un uscita con quattro strisce (credo l'ultima delle spillate) e le brossurate saranno ancora a tre per tre! Gaudio!
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3 hours ago, Loriano Lorenzutti said:
Scusate, ma per pura curiosità, se uno le ha prese tutte, quanto ha speso finora?
Anche più o meno, grazie
Tex finora sono circa 195 uscite settimanali, quindi in tutto 973,05 Euro spalmate in 195 settimane cioè 3 anni e 9 mesi, circa 260 Euro all'anno.
Può sembrare tanto se si fa il confronto con il prezzo dell'ultima ristampa, la Tex Classic, che ristampa 6 strisce ad albo per 4,50 Euro (e quindi per le stesse storie ristampate finora in anastatica avresti speso "solo" 440 Euro), ma a parte che non c'è proprio paragone per il prodotto, veste, fedeltà incensurata, etc bisogna dire che per un edizione anastatica questi prezzi sono BASSISSIMI.
Per gran parte della mia vita, le anastatiche sono state un miraggio, essendo pubblicazioni amatoriali costavano UN BOTTO, certo, molto meno degli originali (e infatti fino agli anni 80 ho comprato gli originali, poi i prezzi sono andati alle stelle e non ho più potuto permettermelo), ma le piacentini spillate costavano più di 6000 lire a striscia più di 20 anni fa, cioè PIÙ DEL DOPPIO DI UN ALBO BONELLI, come se oggi una striscia costasse più di 12 Euro!
Quindi, all'epoca pure le anastatiche COSTAVANO TROPPO, presi giusto le primissime serie perchè il fascino del "non censurato" era troppo forte... poi tutte le altre le ho comprate USATE nell'arco di VENT'ANNI cercando l'occasione su ebay! Aspettando per anni e anni "l'occasione del secolo!"
(e il fatto che CI SIA RIUSCITO, e che alla fine contando il fatto che ho preso "occasionissime" a prezzi stracciati di blocchi di molti numeri rivendendo poi i doppi, e con i soldi dei doppi rivenduti alla fine me le sia fatte praticamente gratis, spiega anche perchè sia stato felicissimo di avere questa nuova edizione... se avessi preso le piacentini a prezzo di listino spendendo un rene magari a vedere i prezzi di questa mi sarebbero girati i cosiddetti...
)
Oggi, grazie allo "sdoganamento" delle anastatiche, prodotte per il grosso pubblico, i prezzi sono molto più bassi (e purtroppo si sono buttati nel settore anche con operazioni malfatte e discutibili come quella di Alan Ford), e le anastatiche sono a portata di (quasi) tutte le tasche!
P.S.: io e altri miei amici erano quasi vent'anni che dicevamo, parlando anche con editori o redattori, che ci sarebbe stato il pubblico per pubblicazioni anastatiche... ricevendo risposte condiscendenti e snob da parte di questi "addetti ai lavori" secondo cui "a nessuno interessava quella roba vecchia", mentre questi stessi proponevano "fumetti moderni" che sono stati un flop dietro l'altro...
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Sì, avevo scritto apposta delle 6 inedite per aggiungerle... e poi mi sono scordato di aggiungerle!
Dopo 275 uscite settimanali da tre strisce si arriverà a 825 strisce, tolte le 6 inedite aggiunte all'inizio sono 819 strisce anastatiche, le spillate sono 820, ne mancherebbe una.
Quindi:
Uscita da 1 a 275 : contengono 6 strisce inedite e 819 anastatiche spillate.
Se le uscite complessive sono 351, e nelle ultime 75 (dalla 277 alla 351) mettono 2 strisce brossurate, ne ristampano 150.
Le strisce brossurate sono in tutto 153, ne rimangono fuori 3
Quindi, IPOTESI:
Uscita da 1 a 275 : contengono 6 strisce inedite e 819 anastatiche spillate.
Uscita 276: contiene l'ultima spillata + 2 brossurate
Uscita 277: contiene 3 brossurate.
Uscite da 278 a 351, sono 74 uscite, 2 brossurate l'una, sono 148 brossurate (portando il totale a 153)
Spero che, pur mettendo due albi invece di te (ma sono 2 albi da 80 pagine e non da 40) il prezzo rimanga lo stesso e non aumenti fino a raggiungere quello di Zagor, che ha meno pubblico...
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Le strisce spillate sono 820 (826 con le 6 inedie aggiunte all'inizio), pari a 273 uscite settimanali + un terzo (una striscia in più), se sono 351 uscite ce ne sono 77 in più + quello che rimane della 274. Per ristampare 153 strisce. Ce ne stanno appunto 2 ciascuna ma i conti non tornano esatti... che si siano decisi a ristampare qualche striscia che gli era venuta male? Ristamperanno altro? Mistero...
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Anche questo, la Marvel l'ha già fatto...
Non so chi di voi comprava negli anni 70 una rivista con storie di Hulk "fuori continuity" basate sul telefilm, edizione italiana di un magazine lanciato dalla Marvel per sfruttare il successo della serie TV... anni dopo, per giustificare storie fuori continuity e una caratterizzazione "strana", in una storia di Hulk "normale" si scoprì che quelle storie erano una serie TV anche nel mondo marvel, cioè una fiction ispirata all'Hulk "reale".
Visto che oggi la Bonelli copia la Marvel in tutto, magari se insistiamo a dargli questa idea, magari ci riusciamo a fargli stabilire in una storia che il Tex di Nolitta e Nizzi è quello di Ben il Bugiardo...
(e anche se non lo stabiliscono loro... nel mio head-canon ormai è così! È l'unica spiegazione possibile!
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@giulpo Rileggitele quelle tre pagine finali...
"vostro padre HA CAMBIATO TUTTI I NOMI".
Quindi, non ci potevano essere Tex Willer e kit Carson.
"ciò che ha scritto È LA PURA VERITÀ", con il controllo successivo dello stesso Tex Willer che ne certifica l'esattezza.
Quindi, in ogni caso, se il racconto "è la pura verità" non può essere diverso dagli avvenimenti reali, tranne che nei nomi.
Questa è un avventura di Mex Tiller e Kit Parson?
Tutto quello che sappiamo del romanzo scritto da Ben:
1) I protagonisti non si possono chiamare Tex, Carson Ben o Angela
2) Ma per tutto il resto, NON C'È NULLA DI FALSO.
Ti lascio fare 1+2 per vedere dove finisce la tua teoria sul fatto che il racconto sia pieno di cose assurde perchè è Ben si sta inventando fandonie...
Però ti dò atto che come difesa dello sceneggiatore, "ci sono magagne perchè evidentemente stava simulando un autore incapace che aveva scritto un romanzo con questa storia nel 1800" almeno è originale...
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Penso che l'idea che il tutto sia raccontato da Ben sia un vero e proprio "viaggio in una elucubrazione mentale" per giustificare le ingenuità... e poi dicono che si guardano le storie con il microscopio quando si fanno notare cose evidenti!
Per me si usa più spesso il microscopio per cercare di negarle, le cose evidenti...
Fra le cose evidenti, c'è il fatto che i racconti di Ben sono rappresentati con una grafica evidente proprio per far capire che non si tratta di flashback (ne parla molto Biglia nel video de Lo Spazio Bianco linkato alcuni post fa), e ribadiscono "abbiamo fatto quello sforzo per non far confondere il racconto di Ben con un flashback o qualcosa di realmente avvenuto", cioè per non confonderlo CON IL RESTO DELLA STORIA. Che senso avrebbe avuto se tutta la storia fosse un racconto di Ben?
Inoltre come finisce la storia? "Ben non avrebbe più raccontato bugie". Dire che tutta la storia è una bugia di Ben raccontata dopo gli aventi significa cancellare il finale della storia e l'intero arco narrativo del personaggio, che non avrebbe quindi imparato niente dall'aver provocato la morte dello zio con le sue bugie.
Non solo quindi è una elucubrazione mentale senza basi nel racconto, ma se magari fosse vera, farebbe precipitare il livello della storia a "barzelletta" (con l'aggravante "tecnica" dell'essere anche realizzata in modo fuorviante e incoerente mostrando i racconti di Ben in modo diverso)
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3 hours ago, Letizia said:
Un vecchio adagio dice: aspettati il peggio, non sarai mai deluso.
Magari! purtroppo è un detto bugiardo: ultimamente sto leggendo spesso Tex aspettandomi il peggio... e sono deluso lo stresso!
Stavolta, per una volta, Ruju non è sceso sotto le mie scarse aspettative: è già qualcosa! (di questi tempi poi)
Ora se solo la piantasse di riempire le sue storie di tamarrate...
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Ruju ha diversi problemi, nello scrivere Tex. uno dei principali è... che non riesce a scrivere Tex!
Cioè, non riesce a darci TEX come PROTAGONISTA, non riesce a rendercelo "vivo", a costruire davvero una vicenda sulle sue scelte: Tex nelle sue storie pare muoversi da cliché a cliché, da un "satanasso" a un "vecchio cammello", da una scena dove Tex punta le armi ma non spara mai per primo a un altra scena dove Tex punta le armi ma non spara mai per primo..
Non se è per ovviare a questo problema, o perchè proprio gli interessano molto di più gli altri personaggi, ma Ruju nelle sue storie cerca di basarsi su ALTRI personaggi che spingano la storia: cattivi "superumani" come Wolfman o il mostro del lago o il pistolero vudu (con scarsissimi risultati), o... co-protagonisti che gli interessino di più.
In questa storia ne abbiamo due: uno è il "bugiardo" del titolo (un personaggio non certo originale, e "l'eroe per caso" citato da Poe già non era originalissimo, me lo ricordo solo io "Cuore che fugge" dalla Storia del West?), e l'altra è la maestrina, il tipico ritratto femminile "moderno" stile "girlboss" delle storie di Ruju.
Però stavolta funzionano. E lo dico con una certa sorpresa. Pur essendo un po' un cliché (ma quale personaggio di Ruju non lo è?) nella sua indubbia abilità di cacciaballe Ben risulta simpatico. E a differenza degli altri esempi già citati, non dimostra alla fine capacità da "uomo d'azione", ma continua ad usare la sua capacità di sfornare storie per cavarsela anche contro assassini e rapitori. E anche la maestrina riesce a non diventare un manifesto ma a rimanere un personaggio tutto sommato credibile, anche se abbastanza monodimensionale nella sua assoluta determinazione.
Anche i banditi, sono dei cliché ambulanti e abbastanza caricaturali, ma funzionano come minaccia temibile per Ben e Angela (un po' meno per Tex e Carson, per cui servirebbero magari avversari meno caricaturali)
Però, come dicevo, devo ammetterlo: erano anni che non leggevo una storia di Ruju che non mi facesse venir voglia di scaraventare via l'albo. Questa storia magari meno "ambiziosa" (per la caratura dei cattivi e l'assenza di peculiarità supereroistiche degli stessi) rispetto alle altre recenti dello stesso autore riesce comunque ad essere leggibile e con personaggi simpatici.
Purtroppo una cosa però rimane costante, il fatto che, torniamo sempre al problema di base... il problema delle storie di Tex di Ruju, è proprio il Tex di Ruju.
Dovrei esserci abituato alla maniera caricaturale in cui OGNI VOLTA di fronte ad avversari armati e pericolosi si mette tranquillamente in posa plastica, con le armi spianate... e ASPETTA CHE GLI ALTRI SPARINO PER PRIMI! Ormai lo so che gli fa fare sempre questa pantomima idiota, ma no, non mi ci abituo, è insopportabile. BASTA. lo fa a pagina 28 e a pagina 221, e pagina 234 , e non lo fa a pagina 104-110 solo perchè lì fa spari "dimostrativi" stando attento a non colpire nessuno finché non gli sparano contro...
Vorrei fare una preghiera al prossimo curatore di Tex, magari potremmo fare una petizione firmata... MULTARE Ruju ogni volta che mette una scena simile in un albo di Tex! Chissà che così magari non la smetta!
Altro problema è il dare la precedenza alle "scene tipiche" anche quando non hanno senso. Tipo mettere la scena "tipica" di Tex al ristorante che mangia bistecche a pagina 78. una scena che "stona" spaventosamente con l'urgenza di inseguire i rapitori di Angela, che in qualunque momento potrebbero magari stuprarla e poi ucciderla per non essere rallentati.
Intendiamoci: non dico che Tex dovrebbe correre dietro come un treno dietro ai rapitori sfiancando il cavallo senza mangiare o bere, è chiaro che comunque non li può raggiungere in cinque minuti di corsa e quindi può mangiare qualcosa. il problema è la RAPPRESENTAZIONE di questa cosa. Se ci venisse mostrata comunque una cena fatta in fretta, con Tex che dice che non ha tempo da perdere, farebbe ben altro effetto di quella mostrata invece nel fumetto, in cui Tex viene mostrato prendersela calma e agire quasi con una certa flemma. Il problema insomma è il tono e uno "stop" che in quel punto. Visto che poche pagine dopo (pagina 92) è lo stesso Tex a dire a Carson che devono muoversi in fretta visto che quei banditi hanno fin troppo vantaggio...
(come illogicità comunque nulla batte la scena a pagina 56: i banditi hanno scorrazzato per tutta la città sparando all'impazzata, stanno inseguendo lo sceriffo per ucciderlo dopo aver ucciso il vice, sono entrati nella banca con le armi spianate... e Angela entra tranquillamente per "portare la colazione" senza essersi accorta di nulla!
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A parte questo: una certa disinvoltura nelle coincidenze per far avvenire proprio le cose che servono a Ruju (su quel ponte passano DUE CAVALLI senza problemi e poi le assi si sfasciano con il peso del solo Carson? Deve aver esagerato ultimamente con le patatine fritte...
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Ma, tutto sommati... temevo peggio. Stavolta Ruju porta a casa almeno le basi: una storia che si legge con due protagonisti interessanti. Nulla di eclatante, e probabilmente scorderò questa storia ben presto, ma molto meglio delle altre sue prove che ho letto negli ultimi anni. Dispiace che il giudizio, già non eccelso, debba essere diminuito per quei "vizi ricorrenti" che ho descritto tipo la scena-fotocopia con Tex che si mette in mostra e schiva le pallottole, giusto per "fare il tamarro": basterebbe così poco per evitarle, e invece le infila in ogni singola storia...
Ma vabbè, il texone l'ho preso ovviamente per i disegni di Biglia, ero rassegnato alla solita storia di Ruju e invece è stata meglio di quello che mi aspettavo, pur non essendo nulla di speciale: pretendere che non ci mettere proprio nessuna delle sue "scene tipiche" sarebbe stato pretendere troppo!
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23 hours ago, Letizia said:23 hours ago, Laramie said:
"Sono Chat gpt, fornisco risposte" 😝
Basta chiedere.
Però così non ha risposto Boselli!
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47 minutes ago, borden said:
Talvolta accade perché la qualità delle scansioni affidate scioccamente in passato a Pinco o a Pallo è colpevolmente bassa. Alcune storie le ho fatte riscansionare, ma è un costo.
Quali storie hai fatto riscansionare? (potrebbe essere un buon motivo per comprare storie che ho già..)
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49 minutes ago, MacParland said:
Iniziai, perché lo trovai ad un mercatino scambio, *“Reinventare il fumetto” ma non mi piacque troppo e lo riportai indietro. McCloud ora è più famoso per “Lo scultore” ma dovrei leggere prima la sua opera in versione integrale.
McCloud è famoso, ora e da sempre, per "Understanding Comics", che adesso è solo la prima parte dell'Omnibus (che ho il dubbio esista come edizione solo in Italia...) ma per anni è stata un opera a sé stante, e quando uscì nel 1993 fece scalpore (soprattutto nel mondo anglosassone dove c'era maggiore sottovalutazione del fumetto)
Per chi non l'ha mai letto, ecco due pagine (non consecutive) per dare un idea dello stile:
In precedenza la sua opera più nota era il fumetto indie "Zot" del 1984, che l'aveva fatto notare ma che non aveva mai avuto grosse vendite, e poi era noto per la stesura del "Creator's Bill of Rights" nel 1988 (cioè un atto "politico" per il sostegno ai diritti inalienabili degli autori), e per l'invenzione nel 1990 dei "24-hours comic" (una "sfida artistica" successivamente racconta da migliaia di autori in tutto il mondo: realizzare un fumetto di 24 pagine in 24 ore, partendo da zero)
Tutte queste cose l'avevano "messo sulla mappa", ma come si vede da quel sommario elenco, più come "attivista" che come autore.
Quando esce "Understanding Comics" nel 1993 è una bomba. A livello di critica ma soprattutto di pubblico. L'editore brucia diverse ristampe e poi quando chiude (era la Tundra, che meriterebbe un thread a parte) viene pubblicato da Kitchen Sink e poi quando le vendite davvero decollano dalla DC che lo tiene in stampa perennemente. Tradotto in non so quante lingue, venduto in milioni di copie, penso sia il libro che più ha aumentato la consapevolezza del fumetto come media e non come "giornaletti per bambini" nel mondo anglosassone (noi avevamo già avuto Zora la vampira e il Lando a farcelo capire ma comunque anche per noi "Capire il fumetto" era utile.)
Nel 2000 esce il primo "seguito", "reinventing comics" che si avventura in previsioni tecnologiche e quindi rischia di risultare superato dagli eventi con gli anni, e poi alcuni anni dopo "making comics" che va più sul pratico, ma nessuno dei due ha avuto un impatto paragonabile a "Understanding Comics".
"The Sculptor" è il suo ritorno alla fiction dopo decenni, ma è ancora molto più famoso per understanding Comics (tanto che nel 2008 ha realizzato su commissione il fumetto che introduceva il browser Chrome, nello stesso stile di Understanding Comics)
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1 hour ago, borden said:4 hours ago, Geronimo said:
La "sbavatura" che ha notato Letizia l'avevo notata anche io, chiedendomi: ma se era più lento di Aguirre, come mai può competere con Tex?
Tristissimo invece che la serie sia a rischio. Il volume di Zagor precedente non sono riuscito a trovarlo , benché lo abbia fatto cercare in 2 città e 6/7 edicole, segno che la tiratura è bassissima. E comunque vedo che Diabolik Magnum (stessa idea, ma con una uscita più dilatata, continua a uscire- il grande Diabolik Magnum ha più pagine e costa meno di Mondego, 9.90 contro 11). Io ho comprato quasi tutte le uscite anche, il per me, bruttissimo Nathan Never.Puoi sempre richiederlo al sito, è un peccato, però. Tenevo a questa serie, ma ora l'abbandonerò.
Viene spesso citata online un affermazione di un autore di Nathan Never secondo cui la serie vendeva solo quando conteneva Tex o Zagor. Confermi?
Per me patisce anche il fatto di essere una serie "eterogenea", difficile trovare qualcuno a cui piacciano Zagor, Tex, Nathan Never, Mister No tutti allo stesso modo, e quando inizi a lasciare numeri in edicola, uno tira l'altro...
Nell'edicola dove vado adesso (vicina ad una scuola, quindi con un reparto fumetti discretamente fornito, anche temo sia più per merito dei professori...) di Grandi Storie Bonelli continuano ad arrivate diverse copie, anche se non so per quanto ancora visto che continuo a vederle anche giorni dopo... quello che si esaurisce praticamente SUBITO è Tex Willer, fino a pochi mesi fa anche di quello rimanevano copie per giorni, stavolta per il secondo mese consecutivo sono arrivato il giorno dopo ed erano rimaste solo due copie, segno che stanno proprio mandando le copie che si vendono e stop...
1 hour ago, Geronimo said:P.S. Propio bella Mondego. Per la sbavatura, in una prossima ristampa si può correggere in modo semplice: eri in gamba Aguirre, ma non quanto me...
NO!!! Ebbasta con le ristampe "revisionate e corrette", la sbavatura fa parte della storia di quella storia e se la ristampano la voglio ritrovare!
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È ovvio che mettere qualunque accenno sessuale in Tex è una follia. E non per motivi "artistici", quanto proprio per motivi meramente ECONOMICI.
Quanti comprano Tex per vederci tette? Ovviamente NESSUNO. E aggiungere tette non ti farebbe guadagnare nessun lettore.
Quanti mollerebbero Tex se ci vedono una tetta? Certi lettori esistono. Saranno magari anche solo il 5%? (e per me sono molti di più). Bene. Ti sei giocato il 5% dei lettori.
Un editore non deve "vincere" come alle elezioni, non può dire "piace al 51% dei lettori, ho vinto". Perché dal numero dopo ti molla il 49% dei lettori e chiudi. Devi piacere a TUTTI i lettori (o almeno, non scontentarli tanto da farli smettere)
(Detto questo, visto che la nuova dirigenza mi pare abbia come scopo allontanare più lettori possibile, non mi meraviglierei se lanciassero una nuova serie di Tex "for mature readers"...
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14 minutes ago, borden said:
Davvero? Che cosa non ti piace in quella storia? La giudico migliore di tante altre, altrimenti non sarebbe stata scelta. Quindi sono curioso.
Mi è venuta una curiosità anche a me! Se dovessi mettere "in ordine di gradimento personale" per te le storie tue che hai pubblicato su questa collana, in che ordine le metteresti?
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18 minutes ago, Poe said:
Secondo me:
- "Gli invincibili"
- "Luna insanguinata"
- "Mondego il killer"
- "Cercatori di piste"
- "La mano del morto"
17 minutes ago, Il sassaroli said:Salterei Cheyenne Club e La tigre nera. Gli altri Tex delle GSB sono tutti eccellenti.
Mi associo ai consigli quotati. Evita soprattutto Cheyenne Club (di Nolitta), infimo in ogni senso. La Tigre Nera (di Nizzi) come storia "da ridere" funziona, ma è una storia comica dove non vedi manco un personaggio intelligente, Tex schiva oltre 100 proiettili da pochi metri di distanza e "trappole mortali" non fanno un graffio se ci cadi dentro..
Le altre storie citate da Poe sono invece tutte di Boselli e sono fra i suoi "classici"
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È chiaro che Boselli vuole che pensiamo alla figlia di Satania:
1) ce la ricorda con l'inizio storia a Los Angeles e i personaggi visti nella sua precedente apparizione.
2) Ce la ricorsa il modus operandi: creare un organizzazione di 13 persone (lei compresa).
3) gli occhi somigliano ai suoi.
4) Conosce già Tex e Carson e anzi li considera i suoi peggiori nemici.
A questo punto, dipende da che intenzioni pensi abbia Boselli:
1) Vuole aiutarci e darci utili indizi per risolvere il mistero da soli prima che lui lo sveli?
oppure...
2) Vuole metterci fuori strada?
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8 minutes ago, borden said:
La storia non era ancora stata disegnata. Nessuna scena è stata eliminata.
Puoi allargarti di più sulla dinamica della cosa?
Cioè, Manfredi aveva già consegnato tutta la sceneggiatura ed è stata accorciata dopo, o è stata accorciata "in corsa"? Nel primo caso, le ha fate lui le modifiche? Nel secondo caso, a che punto era quando ha saputo che passava sulla serie regolare?
P.S.: ne approfitto per ringraziarti ancora per aver salvato quelle tavole dalle spennellate di vernice del Color...
[Texone N.41] Ben il bugiardo
in Le storie inedite
Pubblicato
Non devi fare nulla, ho fatto semplicemente una battuta...
Più seriamente, personalmente trovo stucchevole questo tipo di rappresentazione femminile "necessariamente" sempre più abile e intelligente degli uomini, passi una, ma proprio tutte?
Poi, in questa storia non dà fastidio proprio per il tono "leggero" e per il ruolo comunque da "donna da salvare" che si presta meglio a questo tipo di inversione (avere il povero bandito frustrato che vorrebbe, chissà perchè, la collaborazione della prigioniera e non la ottiene mai, fa ridere e lo rende un po' ridicolo, ma IN QUESTA STORIA il fatto che i due fratelli siano due balordi banditi da operetta è proprio la loro caratterizzazione, e che la cosa faccia ridere funziona. Anzi, se ci fossero state conseguenze più serie avrebbe stonato parecchio con il tono dell'albo!
È in storie dove il tono vorrebbe magari essere più "serio", tipo le quattro vedove, che invece di essere un trope volontariamente umoristico... rischia di diventare involontariamente ridicolo...