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TWF - Tex Willer Forum

Diablero

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Tutto il contenuto pubblicato da Diablero

  1. Diablero

    ....tutto è cambiato...

    Uffah, come al soluto sono partito per la tangente, e sono fino a fare un excursus storico e mi sono perso la risposta per la strada.. La mia risposta è che sì, vedo un cambiamento. Non netto da una singola storia in poi, lo vendo come graduale e progressivo, e va avanti nelle storie di Boselli da un pezzo... ma il Tex attuale non è nemmeno parente di quello che abbiamo letto per trent'anni nelle storie di Nizzi e Nolitta... (e questa è una cosa molto positiva)
  2. Diablero

    ....tutto è cambiato...

    Tutto è cambiato? Sì, e un sacco di volte in questi settant'anni! Il signore massimo del cambiamento, quello che ha cambiato Tex più di tutti, che ha cambiato più volte persino il tipo di storie che si raccontavano, l'unico finora che ha fatto una vera e propria ret-con del passato del personaggio è... Gian Luigi Bonelli! il suo Tex non è mai stato fermo un attimo! Prima era un fuorilegge, poi un ranger IN INCOGNITO (questa spesso molti se la dimenticano, che Tex era noto come fuorilegge anche quando lavorava da tempo per i ranger), poi si sposa, poi abbandona i ranger e rimane vedovo e diventa di nuovo un giustiziere solitario (anche se gira con un indiano, Tiger, esattamente come... Lone Ranger, il cavaliere solitario. Evidentemente c'è proprio il vizio di non contare gli indiani, sono omaggio...), poi si scopre che ha un figlio, poi passano più di dieci anni fra una vignetta e l'altra (!!!!), (vi immaginate cosa sarebbe successo se ci fosse stato internet allora?), poi la struttura della serie diventa "tex con il figlio", poi quando sembrava che Kit avrebbe avuto una testata sua "Tex con Tiger", poi diventa "Tex con Carson" (anche qui... quanti, non leggendo da anni le vecchie avventure, o non rendendosi conto che ogni albo di Tex Gigante copriva in realtà 4 mesi di storie a strisce, non si rendono conto di quanto la "classica" coppia Tex - Carson sia arrivata tardissimo nel corso della serie, tanto che in realtà Carson è stato l'ultimo dei 4 pard a diventare davvero coprotagonista delle storie? Anche per Questo Kit Willer si chiama così,. all'epoca Carson appariva tanto di rado nelle storie che non c'erano problemi di omonimia...) "Vabbè, Diablero, va bene, all'inizio Tex cambiava un sacco da un avventura all'altra, ma erano i primi tempi, poi si è stabilizzato". A parte che l'effettiva "stabilizzazione" sul canone "classico" arriva dopo oltre 10 anni di storie (alla faccia del "periodo iniziale"), non sono state fatte altre modifiche dopo? Dici? E quando, vent'anni dopo, G.L.Bonelli cambia il passato del personaggio facendogli fare due volte la guerra di secessione? (per me semplicemente se l'era scordato, ma è stata la principale ret-con di tutta la serie di Tex). Quando viene introdotta la fascia di Wampum? Quando viene introdotto "il tesoro dei Navajos" per spiegare la ricchezza di Tex? (anni 70, eh, alla faccia del fatto che G.L. Bonelli non si rendesse conto che i lettori volevano più "realismo" e si chiedevano come faceva Tex ad avere tanti soldi...). Quando Dinamite scompare così, fra una storia e l'altra, dopo vent'anni di storie, senza alcuna spiegazione? "va bene, modifiche al personaggio di Tex, ma non è che da un albo all'altro cambiasse la maniera di raccontare le storie, non è che si passa dai gonnelloni al nudo integrale" Ah no? li hai mai letti gli albi non censurati? Hai fatto il confronto con i castigatissimi albi censurati? Davvero non c'era già stato un cambiamento in Tex per "adeguarlo ai tempi"? (all'epoca, per renderlo più bacchettone, baciapile e sessuofobo, oggi il contrario, oggi si torna di più al Tex originale non censurato da Sergio Bonelli) E il tipo di narrazione? Davvero non hai visto cambiamenti dai primissimi albi tutta azione con una sparatoria ogni 10 pagine (anche perchè un albo durava solo 32 strisce, meno di 11 pagine...), e quelli post-100 dove una singola conversazione poteva durare più di 11 pagine? "ma adesso si vedono cose che in Tex non si eranbo mai viste!" Come gli alieni? (numero 56), come qualcuno che batte Tex a duello? (numero 99), come un albo intero dove Tex non si vede per oltre 90 pagine, dedicate a riti infernali e a visioni di entità malefiche? (Il figlio di Mefisto), come nemici che si pentono e muoiono prima che Tex li raggiunga (una campana per lucero), come gangsters che vengono lasciati andare da Tex senza punizione a parte una "multa" per non compromettere il figlio (degenere) di qualcuno? (l'ultimo poker). Come storie ambientate in polinesia? (il tiranno dell'isola), come storie dove il protagonista è un cavallo? (silver star), come storie dove Tex aiuta dei criminali ricercati a sfuggire alla legge? (il cacciatore di taglie), come storie dove Tex si limita a fare da agente ad un vendicatore sovrannaturale, e non è lui a fare giustizia? (la Dama di picche) O storie dove Tex ordina a qualcuno, a distanza di assassinare a sangue freddo una persona e di far sparire il corpo? (il giuramento) NESSUNO ha mai cambiato Tex più volte di G.L. Bonelli Quello che è successo poi (e che è comunque un processo abbastanza naturale, che accade a tutti i personaggi una volta morti o ritirati i loro creatori, vedi anche i Paperi di Barks) è che il personaggio rimane "congelato" per decenni, nella situazione in cui il suo creatore l'ha abbandonato. anche se magari per il suo creatore quella non era per niente una situazione "stabile" ma l'avrebbe stravolto di nuovo di lì a poco... quindi il primo grande "snaturamento" di Tex è che ha smesso, negli anni 80, di essere una serie "viva", e si è congelata in un tipo di storie fisso e immutabile. PEGGIO ANCORA, a gestire questo "congelamento" c'era Sergio Bonelli, grande autore in proprio, ma che Tex... non l'ha mai capito, nè amato. A lui piacevano eroi fallibili, che facevano sbagli, si facevano fregare facilmente, erano tormentati dai propri errori... e vedeva Tex come uno "sbirro", abbastanza antipatico (come era antipatico a lui, suppongo) Quindi il "congelamento" non è avvenuto davvero sul Tex di G.L. Bonelli "finale", ma su una sua versione caricaturale: lo "sbirro ottuso che si fa fregare dal primo che passa, gira con le manette e dice che a lui non gliene frega nulla delle ragioni dei criminali, lui fa solo il suo lavoro" (controntare con il comportamento del Tex di G.L. Bonelli in "il cacciatore di taglie"). Oppure il "Tex che fallisce sempre, suda goccioloni che pare Paperino, fa morire tutti quanti e torna a casa con la coda fra le gambe" del Segno di Cruzado. Negli anni 80 invece dei tantissimi,continui cambiamenti di G.L. Bonelli, abbiamo un unico, ENORME stravolgimento del personaggio, che davvero... NON È PIÙ TEX. Non agisce come Tex, non parla come Tex, diventa pieno di dubbi, fa un sacco di sbagli, provoca più danni di quelli che risolve, chi si fida di lui va a finire male, etc. Non so, davvero, come hanno fatto tanti lettori a non accorgersene. io non avevo ancora vent'anni e il fatto che a scrivere fosse qualcun altro, e che questo qualcuno stesse scrivendo avventure di qualcuno che non era Tex, mi era chiarissimo. Mi incavolai tanto che quello fu il periodo in cui smisi di leggere Tex più volte (cioè, fu l'unico periodo della mia vita in cui smisi di COMPRARE Tex, e lo feci più volte, ad ogni storia-pacco con un Tex imbelle, ma ogni volta dopo un po' cedevo e tornavo a comprarlo. Rimanendo di nuovo deluso. Arriva a salvare Tex un barlume di speranza, un nuovo autore che riesce, DI NUOVO, a darci un Tex ottimista, sarcastico, intelligente, e avventure che appassionano invece di deprimere. Claudio Nizzi. Certo, è un "giallista", le storie diventano mere investigazioni. Praticamente spariscono tutti gli elementi sovrannaturali, si diradano un sacco le storie indiane, sono tutte "indagini", e Kit Willer (non amato da Nizzi) scompare per anni ed anni fra un apparizione e l'altra (e quando appare fa la parte della donzella in pericolo). Ma anche un Tex "ridotto" a questo modo, sul momento... è molto meglio dell'alternativa (il Tex deprimenti di Sergio Bonelli. Sono tutte e due grossi stravolgimenti di Tex, ma almeno Nizzi fa storie appassionanti...) Si scoprirà anni dopo che Nizzi doveva combattere continuamente con Sergio Bonelli che gli bocciava un sacco di storie e lo spingeva a fare solo quelle piu banali (quindi non è chiaro quanto della sovrabbondanza di "indagini" sia davvero da imputarsi a Nizzi e quanta a Sergio Bonelli), che c'erano 2-3 lettori "nolittiani" che scrivevano per lamentarsi ogni volta che Tex faceva una battuta o picchiava un criminale perchè "quello non è Tex, non piange!", e Sergio Bonelli le usava per dire con Nizzi che doveva ridurre quelle cose, che Tex non doveva vincere troppo, non poteva avere la meglio su più di un avversario, non doveva per forza salvare tutti, che doveva essere più triste, depresso, etc. Non sto qui a fare tutta la storia (che molti nel forum conoscono già benissimo) di come Nizzi ebbe una vera e propria crisi, un crollo psicologico che gli impedì di scrivere per più di un anno (ed è allora che, per necessità, finalmente Bonelli fa provare altri su Tex, fra cui Boselli), e quando tornò, non aveva più voglia di combattere. Anzi, per me pensava "ah, allora vuoi un Tex fallibile e umano e che non salva tutti? adesso te lo servo io..." E, per i successivi 200 albi di Nizzi, Tex viene sonoramente ridicolizzato. Ogni singola volta. Mentre Sergio Bonelli per me semplicemente NON RIUSCIVA a scrivere un Tex decente, Nizzi lo sa benissimo, ma sa anche come ridicolizzarlo. "ti catturerò, o non mi chiamo più Tex Willer! Ops, non l'ho catturato...". "Tranquillo, bambino, ti garantisco che nessuno ti farà del male! Ops, me l'hanno rapito sotto il naso, mentre io imploravo praticamente in lacrime i banditi di lasciarlo andare" "Ops, sono entrato in una stanza buia dove ho sentito uno sparo, c'è un cadavere per terra, ovviamente NON accendo la luce o controllo la stanza, mi chino a 90 gradi a prendermi la mia meritata botta in testa" Ci sono anche cose "simpatiche" Nizzi accetta i consigli dei lettori. Una volta gli scrivo (mandando la lettera alla Bonelli ma indicando che era per lui) "la prossima volta cosa farà, lo farà salvare da un vecchio paralitico". Guarda caso, nel successivo Texone, Tex viene salvato da un vecchio paralitico. (e non mi ha mai nemmeno ringraziato per l'idea!) (il lascito peggiore di questa "epoca di merda in faccia" per Tex, è che un sacco di lettori si sono talmente assuefatti a questo Tex, che QUELLO per loro è "il vero Tex", e se ci parli insistono che no, davvero, anche il Tex di G.L. Bonelli si faceva salvare ogni singola volta da un vecchio paralitico, da un bambino, da un cane, da una massaia di passaggio... non ti ricordi "uno contro venti", quando è rimasto tutto l'albo nascosto rintanato in un armadio mentre un gruppo di bambini dell'asilo lo salvava?) Qual è dunque "il vero Tex"? Quello VERO di G.L. Bonelli, vivo e vitale, che cambiava sempre (davvero, tornate a leggerlo, nella versione non censurata se la trovate, e leggetelo a sè stante, senza ripetervi il mantra "non è uguale a quello di Nizzi, non perde sempre, si vede che erano fumetti ingenui..."). Quello depresso e imbelle di Nolitta? Il poliziotto infallibile del primo Nizzi? L'ispettore Closeau dell'ultimo Nizzi? O quello "pum pum bang bang patatine fritte vecchio cammello tizzone d'inferno" di Faraci, ottimo per conciliare il sonno in caso di insonnia? In realtà, non esiste un "vero Tex", perchè ciascuno lo fa secondo la propria sensibilità di autore. E i Tex davvero peggiori e insostenibili si hanno quando si vuole costringere qualcuno a fare qualcosa che non vuole fare (come nel caso dell'ultimo Nizzi). Ci sono autori assolutamente non adatti a Tex (Sergio Bonelli/Nolitta, Faraci, etc.) e quelli semplicemente Tex non lo dovrebbero fare. Boselli per me è adattissimo a Tex (erano letteralmente DECENNI che non mi divertivo così a leggere Tex), e con lui, finalmente, mi sembra di tornare a leggere un Tex "vivo" e vitale e non un santino in un cimitero. (parlo del Boselli ATTUALE, eh, che non sono sempre stato d'accordo con le sue scelte nel corso degli anni.... Chissà che legame c'è fra lo scrivere buone storie di Tex e la vecchiaia, anche G.L. Bonelli se ci pensi ha iniziato di colpo a scrivere le storie del "periodo d'oro" a 60 anni suonati, dopo vent'anni che già scriveva Tex...
  3. Diablero

    [Tex Willer N. 10 / 13] Pinkerton Lady

    Gran bel finale per quella che finora per me è stata la storia migliore delle tre pubblicate. Sceneggiatura e disegni sono sempre stati di alto livello in ogni albo della serie, ma la prima storia era ancora un po' "ingessata" sia nel sovrapporsi alla mitica prima storia di Tex, sia per la presenza di un "santino" come Tesah, e se la seconda era già un miglioramento con i due disertori, qui non solo Kate Warne e persino Lincoln sono più "vivi" nonostante il loro essere personaggi storici, ma anche un "pezzo grosso" della serie come Mefisto ritrova qui una verve e un senso di minaccia che non aveva più da parecchio tempo (decisamente, Boselli si trova più a suo agio con personaggi "cattivi" o borderline, che non con i "buoni"...) Kate è un personaggio femminile positivo di altri tempi. Non fino al punto di farsi ingabbiare nella classica dicotomia "donzella in pericolo oppure dark lady", ma comunque scritta come un personaggio estremamente positivo e simpatico e intelligente, ma fallibile. Parrebbe il minimo, ma di questi tempi un personaggio così è come un sorso di acqua fresca. Negli ultimi anni la rappresentazione delle donne come personaggi positivi un po' in tutti i tipi di fiction sembra essere tornata all'appiattimento su una dicotomia, stavolta fra "donna che con il potere dato dalla sua f*** è fisicamente più forte, più agile, più intelligente di qualunque uomo e non viene mai mostrata con un qualunque difetto" e "donna sfruttata nella sua ingenuità da un maschio violento e prepotente e dalla società maschilista, finché non si rende conto dei suoi errori e si tramuta magicamente nel caso 1 grazie al potere magico del femminismo". Insomma, oggi come ieri, anche se per motivi "di conformismo" diversi a diversi clichè, i personaggi donne tendono ad essere sagome monodimensionali. Kate non lo è. Il Mefisto giovane... ancora sostengo che presenta evidenti discrepanze con la sua rappresentazione nei vecchi Tex, che non è possibile giustificare logicamente... ma alla fine, chi se ne frega? Dopo la maniera "beffarda ed elegante" in cui esce di scena praticamente da vincitore (sì, fateci caso, alla fine quello che vince davvero è Mefisto...), la prossima volta che vogliono fare una nuova serie di Tex (perché prima o poi lo faranno, gli avidi...), propongo facciano una serie dedicata al Mefisto giovane! (sì, ma poi chi la scrive? Spero che le tecniche di clonazione facciano passi da gigante nei prossimi anni, servono più borden...)
  4. Diablero

    [Texone N. 35] Tex l'inesorabile

    Sono ridicoli. Dio mio in che mani è caduta la Bonelli... Che 699 copie fossero poche, era per me chiarissimo a chiunque, meno che a loro. Ma non mi meraviglia, DA SEMPRE sottovalutano i "fumetti vecchi" tipo Tex e Zagor (si vede chiaramente da mille cose, dal poco rispetto per le opere stesse, dal tipo di gadget, dalla comunicazione, dalle richieste di reboot, persino da cose come il mandare le striscie di Zagor in fumetteria come se fosse un gadget o un pupazzetto, senza capire che sarebbero state molto più richieste di "novità" tipo Darwin...), quindi hanno voluto fare la speculazione per spremere soldi ai fan, ma hanno sbagliato i conti. Hanno sottovalutato la richiesta. Vedo i volumi venduti a prezzo maggiorato su ebay e gli tira il c***! Così che fanno? Accettano il fatto di avere sottovalutato ancora l'appeal di Tex? Dicono "ci siamo sbagliati, amen?". NO! Come bambini capricciosi, dicono "parola ritorna indietro" e fanno una NUOVA edizione limited! Certo, avevano detto che quella prima era limitata e non la ristampavano, ma questa è diversa! La copertina è rossa! Se finiscono anche queste che dite, ne fanno una terza con la copertina verde? Per chi magari è contento di questo e gode a far prendere in giro i "collezionisti"... non avete capito niente! Anch'io non ho preso la limited, e non ho nessuna intenzione di prendere manco questa. Sono chiare ed evidenti prese per il c*** dei fans. Cioè, prese per il c*** di lettori come voi. Magari più ingenui, più completisti, più "ammalati" di Tex, o semplicemente più ricchi. Persone cioè che con la loro spesa... contribuiscono a tenere su la testata e a tenere il prezzo (relativamente) basso anche per noi. E sono gli ultimi poveri... ingenui, che ancora si fidano di questa gente, e della loro parola che questa sia un edizione "limited"... Quando entri nella produzione di "limited", vendi a gente che deve fidarsi della tua parola. Se la tua parola si scopre che non vale assolutamente niente... che credibilità hai? Che credibilità ha oggi la Bonelli? E se frega così i fans più accaniti e più ricchi... come fregherà noi? Che manica di buffoni... P.S.: Borden, per piacere rimani lì il più a lungo possibile, che se te ne vai gli dò al massimo tre anni prima che pianifichino il reboot con Tex donna, Kit Willer e Tiger che si sposano, l'aumento di prezzo a 9,95 Euro (ma con tutte le pagine a colori, roba da siuri!), la stampa fatta su carta velina e il cambio di tutto il parco disegnatori con precari di Taiwan...
  5. Diablero

    [Texone N. 35] Tex l'inesorabile

    Carlo, però qui stai facendo un gran calderone di cose molto diverse. La cosa davvero "bella" dell'uso degli incontri fra supereroi nei primi albi Marvel era proprio il fatto che NON ERANO crossover. il tipico "cross-over" come viene fatto in Bonelli (albo speciale con i due protagonisti, di solito descritti totalmente ingessati e con la sc**a in c**o per non offendere i lettori abituali, impegnati in trame banalotte in cui la maggiore difficoltà è pesare con il bilancino il loro contributo - e questa descrizione per me calza perfettamente ai Dylan Dog - Martin Mystere e successivi) è molto più "vecchio", e nasce negli anni 30 con i primi incontri della Justice Society, credo. E, come i crossover Bonelli, erano meri stunt pubblicitari, ignorati nelle continuity dei rispettivi albi. La Marvel lanciò qualcosa di diverso: l'incontro casuale, di passaggio. Doctor Strange o Devil che fanno una capatina in un avventura dei fantastici quattro, senza fare un vero e proprio crossover, ma per dare l'impressione di un mondo in cui tutti i personaggi vivono. E soprattutto... usare quei "cameo" dandogli un senso nella trama! Per esempio nei primi Uomo Ragno, l'uso della Torcia umana serve proprio come "confronto" la superstar giovane esponente di una famiglia di supereroi, amato dalle ragazze e pieno di soldi, con Peter che deve nascondere i suoi poteri. Non esiste e non può esistere un corrispettivo Bonelli (con l'eccezione forse di possibili comparsate di Legs in Nathan Never e viceversa) perchè i personaggi Bonelli NON fanno parte di un unico universo (puoi fare tutti i crossover che vuoi e puoi sgolarti quanto di pare a dichiararlo in piazza a Lucca, ma la cosa è EVIDENTE: gli universi che abitano hanno toni, stili, caratteristiche totalmente diversi. Non sono tutti disegnati da Jack Kirby, non hanno le stesse leggi che regolano non solo il sovrannaturale, ma nemmeno il karma e la giustizia. Metterli POI, a POSTERIORI, in uno stesso universo è una FORZATURA più che evidente. E infatti quando li metti insieme, si nota subito...) E quel che è peggio, le motivazioni attuali di quasi tutti i crossover Bonelli sono legate ad un concetto che ha già ucciso il fumetto supereroistico Marvel e DC: L'EVENTO. Quando una serie TV getta al vento ogni logica, ogni straccio di dignità, e chiede solo di essere chiusa prima di sputtanarsi al punto di far dimenticare ciò che di buono aveva in precedenza, si dice che "ha saltato lo squalo" (citazione da una precisa puntata di Happy Days). La politica editoriale di Marvel e DC, da decenni ormai, prevede espressamente di far saltare lo squalo ad ogni testata il più spesso possibile, per poterlo annunciare prima (tipo gli articoli di giornale prima di DD 399, ma anche negli USA prima della morte di superman). Questa non è la prosecuzione dell'approccio di Lee e Kirtby: ne è l'assoluta negazione. Invece di COSTRUIRE un universo fatto da storie, di DECOSTRUISCONO le storie impedendo qualunque sviluppo razionale, per piazzare assurdi "eventi" spacca-universo. Questa politica negli USA è stata adottata perchè a breve termine faceva aumentare gli incassi, e all'epoca a dirigere la Marvel c'erano veri e propri squali che volevano letteralmente prendere i soldi e scappare (infatti è scappato ed è tutt'ora ricercato). Quanto venderebbe il prossimo numero di Tex se si annunciasse prima che in quel numero Tex bacia kit Carson? E se nel numero successivo Kit Willer muore, ucciso da Tiger? E se nel numero successivo si scopre che Tiger in realtà è un robot di Hellingen, messo lì per aiutare Mefisto? Se nel numero successivo si scoprisse che Kit Carson in realtà è il suo clone, e il vero Carson è ancora prigioniero di Mefisto dai tempi della Gola della Morte? E se dal numero successivo si cominciasse a smontare tutto, facendo tornare il vero Carson che si è sostituito al suo clone per ingannare mefisto fingendosi un clone? E se si prendesse il vero Tiger Jack da un universo alternativo, che ha le memorie di un Tiger Jack che ha vissuto davvero quelle avventure? Se si scoprisse che kit Willer non è morto ma è tornato indietro nel tempo a trent'anni prima, ma ha ucciso per sbaglio Coffin e ha cambiato tutta la storia futura? E questo mese dopo mese, numero dopo numero, OGNI MESE, per trent'anni, ogni volta pubblicizzandolo prima sui giornali? l'effetto è che ogni volta ha sempre meno effetto, e i lettori si stufano,e se ne vanno. A quel punto non hai scampo. Ti comprano solo quelli che vanno in cerca di quei "colpi di scena" ridicoli, i lettori che tenevano al personaggio sono spariti. Se continui, vai incontro al calo continuo e inarrestabile delle vendite. Se smetti, fallisci il mese dopo (perchè i vecchi lettori se ne sono già andati e ti servono gli eventi continui per sopravvivere). Così i fumetti Marvel e DC hanno saltato lo squalo, centinaia di volte, piroettando con un intero branco di squali per decenni, perdendo qualunque senso e logica, e perdendo quasi tutti i lettori. Attualmente sono due case editrici che sono morti che camminano, con vendite ridicole rispetto a quelle che avevano prima che prendessero quella piega, che sarebbero state già chiuse da tempo se non avessero ancora i guadagni da film e telefilm. Hanno elevato "l'EVENTO" come stella polare che li guida, abbandonando la caratterizzazione, la coerenza, e qualunque buon senso, oggi sono buoni solo come ottimi esempi di come NON si fanno fumetti! E l'attuale dirigenza Bonelli ne è innamorata, sembrano tutti far parte del manipolo di "infoiati sAgaioli" che adora tutti questi ripetuti salti di squali, e sembrano quasi vergognarsi di essere legati a fumetti che hanno una storia di trame coerenti e sviluppi sensati... è chiarissimo che vorrebbero tantissimo essere la Marvel (li immagino singhiozzare di fronte a Tex, che vende 170.000 copie, chiedendosi "ma perchè invece di questo vecchiume noi non pubblichiamo Batman?" (che venderà 3.000 copie a dir molto in Italia) Il problema non è far sposare Dylan Dog. il problema è "lo fai perchè è una cosa sensata, coerente con lo sviluppo del personaggio, o lo fai perchè è un EVENTO e se lo fai ci saranno gli articoli su repubblica, la gente ne parlerà un sacco, ed è una bellissima maniera di vendere fumetti, così diventiamo fighi come la Marvel?" Credo che tutti sappiamo la risposta, no?
  6. Diablero

    Il Mio Primo Tex

    Non ricordo quando ho letto il primo Tex, ero troppo piccolo. Sono cresciuto sempre con dei Tex in casa (ma i miei genitori non leggevano fumetti, erano albi che ci portavano le mie zie e amici di famiglia, per me e mia sorella che eravamo lettori voraci di tutto). Ricordo distintamente il numero 70 che mi colpi per le armature e per l'inizio della storia successiva con l'assassinio dello stregone, ma sono sicuro che anche quello non fosse il primo Tex che leggevo (è comunque il primo Tex che riesco a ricordare di aver letto, per questo l'ho indicato nel profilo). Il primo Tex che ho comprato in edicola io personalmente con i miei soldi (e quindi l'inizio della mia collezione) è stato il numero 109, "Massacro".
  7. Diablero

    [Texone N. 35] Tex l'inesorabile

    È abbastanza normale che un fumetto, concepito da autori di un paese x per un pubblico del paese x, si venda soprattutto nel paese x... :-0 (fanno scalpore semmai le eccezioni, per esempio Don Rosa, che è una superstar ospite d'onore in tutto il mondo... tranne negli USA dove, dice, non lo conosce nessuno...) Succede anche con i manga, solo che lì spesso sono diverse le cifre di partenza... se per esempio One Piece vende oltre due miloni di copia in Giappone e solo 20.000 negli USA, come rapporto siamo lì, solo che con quelle vendite in Giappone ci fanno serie TV, film, videogames, e sono quelli che poi vengono conosciuti in giro (idem per Asterix e Lucky Luke). L'Italia semplicemente non ha nla capacità`e/o la volontà di fare certe cose...
  8. Albo "tranquillo", con una storia abbastanza telefonata, ma con alcuni siparietti inaspettati, tipo la fuga di Mateo di fronte a Tex. Su Font sono sempre stato fra quelli che lo apprezzano, ma l'ho visto molto più approssimativo del solito (forse perchè avevo letto recentemente una sua storia di diversi anni fa, mi sa che i 73 anni ormai si fanno sentire...) Sugli errori non beccati dai correttori di bozze: capisco la gioia in redazione quando il bos(s) non c'è, ma si mettono tutti quanti a ballare e a bere senza freni e senza più correggere le bozze? Borden, castigali come meritano! Un paio di scene mi hanno momentaneamente "uscire" dalla storia (dopo essermi disintossicato dagli ultimi residui nizziani, da quando ho ripreso a leggere Tex cerco di godermi le storie senza andare a caccia degli errori, quindi questo non è un criterio imparziale sugli errori: più la storia è appassionante, più mi sfuggono. Se non mi prende molto saltano più agli occhi). La prima è Tex che a pagina 48 corre a cavallo contro un fucile puntato... senza che ci fosse davvero bisogno di correre un simile rischio. Anche se Tex a pagina 49 sembra in grado di schivare le pallottole, cosa faceva se Black Claw colpiva il cavallo? Poi si getta dal lato OPPOSTO del cavallo per schivare il colpo e nella vignetta successiva è dallo stesso lato di Black Crow (vabbè, ha fatto in tempo a cambiare lato e Black Claw è rimasto tanto colpito dalla manovra che non ha potuto sparargli) Non ho problemi se Tex corre un rischio simile perché non ha altra scelta o per un motivo valido, ma qui sembra che lo faccia solo per puro esibizionismo... La seconda è sempre con Black Claw, a pagina 55... quando il terribile guerriere dopo UN SOLO PUGNO si mette a raccontare tutto quanto, compresi i dettagli... capisco che è un clichè texiano, ma fatto così sciattamente fa ridere, url=https://www.youtube.com/watch?v=DX76pZ4pS10]sembra questa scena[/url]... Le scene con Tex che fa volare banditi da un capo all'altro della stanza finché non parlano sono fra le "scene tipiche" della serie, ed è sempre un piacere vederle... se fatte bene. Anche nelle storie di G.L. Bonelli capitavano spesso avversari così risoluti che non parlavano nemmeno se pestati, e non solo guerrieri o simili, anche semplici trafficoni o cittadini. E se parlavano parlavano in maniera più "plausibile", con mezze verità o cercando proprio di raccontare balle a Tex (che ovviamente li sgamava subito perchè sapeva già qualche dettaglio) È nel periodo finale di Nizzi che, oltre ai noti "origlioni", si inizia ad usare questo clichè per far avere a Tex tutte le informazioni senza fare fatica (cioè, non la fa Tex e non la nemmeno lo sceneggiatore: non deve nemmeno sceneggiare una lunga scazzottata, se parlano al primo pugno...) La mia sospensione dell'incredulità non reggeva allora e non regge manco adesso, a vedere Black Claw che dopo un pugno non è che dice solo le cose necessarie per non farsi pestare, e non cerca nemmeno di fregare Tex, ma si mette tranquillamente a escrivere dettagliatamente i piani di Mateo, come se non aspettasse altro che la scusa per raccontarli in giro... Poi ci sarebbero anche in indiani Mescaleros che a pagina 38 non si preoccupano del riflesso delle armi come dei piedidolci, ma lì può anche essere che fra loro ci fosse effettivamente un novellino... Per il resto, a parte queste cadute e gli errori, la storia nel suo complesso regge. potrei dire che la sorte della tribù nel primo albo era tanto segnata in anticipo che davvero guardavi l'orologio per vedere a che ora arrivava Mateo, ma visto che l'hanno messo pure in copertina credo che nessuno si aspettasse che fosse una sorpresa...
  9. Belle tavole in b/n... perché, perché colorarle?
  10. Diablero

    [Texone N. 35] Tex l'inesorabile

    Ciao Mister P (e Carlo e tutti gli altri Texiani che si ricordano di me... :-) A me più che il matrimonio in sè, fa specie che, almeno dall'illustrazione di copertina, si sposino in chiesa, con l'abito bianco: che tragica fine piccolo borghese per Dylan Dog, mettere su famiglia così... alla fine è diventato democristiano! :-P
  11. Diablero

    [Texone N. 35] Tex l'inesorabile

    Stanno applicando le tecniche di vendita "evento dopo evento" tipiche dei comic book Marvel e DC. E visto che finora le hanno scopiazzate abbastanza fedelmente (fino allo spoiler pubblicato sui giornali strategicamente la mattina in cui esce l'edizione deluxe), si può prevedere che continueranno a farlo. Questa "tecnica" prevede che da adesso in poi per un po' ci sarà questo "nuovo" Dylan Dog, e vedranno come andranno le vendite. Se andranno bene, rimarrà per un po' se vanno male ci sarà un altro "evento" futuro in cui cambieranno di più o faranno tornare il "vecchio Dylan Dog", con rulli di tamburi, gran fanfare, copertine variant ed edizioni speciali, facendolo passare per un "dare ascolto agli appelli dei lettori". ...almeno fino all'"evento" successivo. È una maniera per "drogare" le vendite puntando sullo scandalo, la curiosità e continue promesse di epocali cambiamenti. È visto che sono vendite dragate, è un tunnel che porta le testate in fondo all'abiezione, e difficilmente riescono a riprendersi... La Marvel negli anni 90 è quasi andata a fallire con stò sistema, e la Bonelli adesso la copia...
  12. Diablero

    [Texone N. 35] Tex l'inesorabile

    Non ho ancora visto di persona nessuna delle varie edizioni, quindi mi baso sulle descrizioni. E in base alle descrizioni, per me finora l'unica edizione "da prendere" è il cartonato da 34,90 Euro (se fossi stato a Lucca giovedì probabilmente avrei preso pure la limited ma solo per pura speculazione, non vale per me la differenza in prezzo di copertina, figurati le cifre su ebay...) SE è stampato bene (e purtroppo, oggi con la Bonelli è un grosso "se") l'edizione cartonata è un tipo di edizione che si fa negli USA da anni (ad essere precisi, andando ancora più in là, riproducendo le tavole in b/n a colori per catturarne ogni sfumatura, ma non pretendiamo troppo dalla Bonelli attuale, è già molto che non abbiano fatto 17 copertine variant). E sono volumi bellissimi. L'avrei comprato anche avendo già l'edizione regolare. L'avrei comprato anche se avessi già preso più edizone. E a quel prezzo è regalato (i volumi americani viaggiano minimo sui 75 dollari...). Credo anche che sia l'UNICA maniera di avere le tavole di Villa prima degli interventi redazionali per uniformarne il formato (vedere il video di presentazione per i dettagli) (se mi sbagliano la stampa di questo volume li vado a prendere in Via Buonarroti con una mazza ferrata...) L'edizione rimpicciolita nel box non la considero neanche. Vero che le primissime tavole erano pensate per quel formato, ma... solo quelle. L'edizione limitata non dovrebbe avere, in base alle descrizioni, differenze di alcun tipo nelle pagine interne (se fosse su carta più pregiata o altro l'avrebbero citato da qualche parte, almeno suppongo). C'è la stampa firmata da Villa (cioè una cosa che molti di noi hanno già visto che la Bonelli le stampe le regalava una volta alle mostre...), la numerazione a scopo speculativo, e l'unica "miglioramento" effettivo all'edizione è una copertina più bella (la relativa "povertà" della copertina del cartonato "regolare" sospetto sia voluta, apposta per spingere l'acquisto della limited), ma non mi pare un motivo sufficente per spendere 30 euro in più, figurati per svenarsi su ebay...
  13. Diablero

    [Texone N. 35] Tex l'inesorabile

    Torno a scrivere in un forum texiano dopo quasi 10 anni solo per applaudire questo post! :-)
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