Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

Diablero

Ranchero
  • Contatore Interventi Texiani

    3063
  • Iscritto

  • Ultima attività

  • Giorni con riconoscenze

    377

Tutto il contenuto pubblicato da Diablero

  1. A che scopo? La maggior parte dei viandanti che non fa la pista della palude (considerata insicura anche di giorno perchè piena di acquitrini in cui è facile perdersi (pagina 58)), ma seguono la strada per Beamont più sicura e percorsa anche dalla diligenza (pagina 55) attraverso il guado sul Sabine (pagina 58). Se sceglie le sue vittime a caso, cosa pensa la gente della palude è irrilevante. Se magari seleziona i viandanti che fanno quella pista (perchè magari sono più spesso da soli e può dare la colpa alla palude) non ha alcun bisogno dei fantasmi, la palude è considerata pericolosa e "la gente può perdersi in quegli acquitrini", anzi, più sale la paura dei fantasmi, meno vittime potenziali arrivano e meno incassa.... Riguardo al luogo dei delitti, la maggior parte delle vittime muore avvelenata dentro la stazione di posta (visto che passano lì la notte) o nella pista normale percorribile anche di notte, Hogan correndo nel buio verso la palude fa una cosa "strana" e considerata pericolosa anche senza fantasmi. Che senso ha mettere in giro voci per tenere lontana la gente da un posto da cui comunque sta lontana, e dove NON commetti i tuoi delitti? Al contrario, a Zachary farebbe molto comodo che più gente passasse da lì, se poi sparissero rischierebbe di meno che nascano sospetti Inoltre, le voci sono davvero molto diffuse... quando Zina e Bert si vedono per la prima volta, hanno già sentito parlare dei "fantasmi e spiriti" della Palude del Morto in una delle loro tappe precedenti (pagina 40), "le voci dicono che sia infestata dagli spiriti senza pace di quei poveri coloni" (lo dice il conducente della diligenza, non Zachary) Pagina 112, sempre Zina: "I McCullen erano innocenti!", a cui Tex replica "DOPO TUTTI QUESTI ANNI, quei poveretti HANNO AVUTO GIUSTIZIA! ADESSO finalmente POTRANNO RIPOSARE IN PACE". Subito dopo aver fatto secco Zachary.
  2. Scorretto? Io? Mi piace pensare di essere invece molto corretto (magari puntiglioso e pignolo, ma non scorretto), anche di fronte a reazioni abbastanza scomposte, quindi vediamo di cosa sarei "accusato"... SPOILER OK, qui hai ragione. Ho riletto il post e avevo male interpretato. Ma questa interpretazione sbagliata era andata a tuo favore: ho detto che, se quella era la "corretta interpretazione", allora tutte le mie obiezioni su come erano stati rappresentati gli spettri erano superate, perchè effettivamente sono stati rappresentati come oggettivamente esistenti per tutta la storia. In che maniera darti RAGIONE su un punto per sbaglio sarebbe "essere scorretti"? Adesso, CORRETTAMENTE, prendo atto della tua opinione su quello che hai scritto (che immagino corrisponda alle tue intenzioni quando l'hai scritto), ma non la condivido. L'interpretazione secondo cui "i fantasmi non esistono, sono solo sensi di colpa degli assassini", SECONDO ME, non solo non è minimamente supportata in nessun punto della storia, ma è palesemente confutata da quello che la storia mostra. Accetto che tu, come autore, avessi un altra intenzione, ma quello che è arrivato a me COME LETTORE (anche dopo aver riletto la storia per controllare) è diverso. Qui scusa, ma ad essere scorretto, travisando le critiche per addebitarle al fatto che "non mi entra nella testa", sei tu (l'ho detto che sono puntiglioso...) Non è che "non mi entra nella testa". È che proprio non corrisponde né a quello che si VEDE nella storia, né ad una forma di "etica" che possa condividere. Tu stesso sei contraddittorio, sul punto, contraddicendoti in diverse risposte. Vediamo questa versione, la "versione per Diablero", quotata qui sopra. Dici che anche se non ha "colpa", ha "responsabilità" perchè "il suo gesto ha causato la strage", "e dunque, per questo, è perfettamente logico che i fantasmi abbiano rancore per lui". Però, nella "versione per Laramie", hai invece scritto: Cercando di leggere le due versioni con benevolenza e cercandone una sintesi (anche in base a quello che scrivi dopo nella risposta a Laramie: ...abbiamo due indeterminatezze (nelle tue intenzioni sulla storia) 1) I fantasmi forse esistono, forse non esistono. 2) se esistono, forse provano rancore per Zachary, forse no. Forse vogliono vendicarsi anche di lui, forse no, nella storia non ci dovrebbe essere nulla a indicarlo (invece c'è ma lo vediamo dopo), però (e qui entra la risposta per me) è logico che il rancore lo provino, anche se (risposta per Laramie) nulla dovrebbe indicare che si vogliono vendicare Ma (3) anche se non si vogliono vendicare, e anche se non esistono, Zina con i suoi poteri sa quello che saprebbero se esistessero e compie la vendetta che vorrebbero se la volessero.... Insomma, quando dici "Però è tutto sfumato. Nulla è sicuro. Volutamente è così", non ti riferisci solo all'esistenza dei fantasmi! Praticamente TUTTO dovrebbe essere sfumato, insicuro, aperto ad ogni interpretazione.... (solo che poi non accetti le interpretazioni che non ti piacciono... ) A parte le battute, questa non è già una palese contraddizione fra gli obiettivi e le tue aspettative? PRIMA vuoi creare una storia dove "tutto è sfumato, nulla è sicuro"... e POI vorresti che tutti la interpretassero esattamente come vuoi tu? Se vuoi che la storia sia interpretabile in tutte queste maniere, perchè contesti l'interpretazione di Laramie (che tu stesso hai elencato fra quelle possibili) secondo cui gli spettri si volevano vendicare di Zachary, dicendo che non c'è nulla nella storia che lo dica (ma non era aperta ad interpretazioni?) e poi contesti la mia interpretazione dicendo che è perfettamente logico (e quindi ovvio) che gli spettri si volessero vendicare di Zachary? E poi questi benedetti spettri non hai detto che potrebbero non esistere? Come fanno a volersi vendicare se non esistono? Che casino incasinato.... Partendo dai tuoi post e dalle tua intenzioni enunciate, scusa ma non ne usciamo più. prendiamo la strada più diretta. Questo è quello che DA LETTORE la tua storia MI HA DETTO. Ho già spiegato come, secondo me, l'indeterminatezza sull'esistenza dei fantasmi è assolutamente inesistente. Raramente ho visto in storie di Tex fantasmi così concreti e "oggettivi" (confronta con Santa Cruz dove lo spettro viene visto solo da Tex in sogno, fra le storie di GL Bonelli credo che solo la Dama di Picche, così a memoria, appaia così concretamente a diverse persone in momenti diversi e porti alla morte qualcuno). Sommata alla precisione con cui Zina non solo li "vede" e li sente parlare, ma si fa pure raccontare dov'era nascosto il fucile, ed è proprio lì... (a proposito, il fucile, non hai risposto a questo: Ma che senso ha? Mica esisteva l'analisi balistica! Se il fucile era a casa sua, che prova era? il fucile diventa una prova PROPRIO perchè l'ha gettato nell'acquitrino! Ribadisco quindi la completa strumentalità dell'improbabile "prova del fucile" Sulla vendetta su Zachary: anche qui la storia è molto meno "indeterminata" di quanto affermi. 1) Come ho già rilevato nei post precedenti (e su questo non hai risposto), da nessuna parte nella storia si dice che TUTTI i componenti della pattuglia stragista siano morti. Non lo si dice, non viene implicato in nessuna maniera, nessuno nomina la cosa. La cosa viene oggettivamente trattata come IRRILEVANTE: Jack e Hogan sono morti perchè hanno attraversato la palude, ma gli spettri sono rimasti per anni, a terrorizzare chi li vedeva, anche senza la loro presenza. Non sono Jack e Hogan ad averli "risvegliati", la palude è considerata "maledetta" da vent'anni. Ma allo stesso tempo, se gli spettri attendessero a vendetta contro tutti i loro assassini... campa cavallo! Col cavolo che potrebbero "riposare in pace" alla fine della storia! 2) Per "riposare in pace" alla fine della storia, deve essere risolta la cosa che li tiene "in non-vita". Cos'è? La presenza di Jack e Hogan? Non può essere, sono attivi da molto prima del loro arrivo. Il fatto che i loro assassini sono ancora vivi? Non può essere, altrimenti alla fine non riposerebbero in pace. Può essere solo Zachary. è la sua morte che li può liberare. 3) Pagina 98, parla Zina: "quando dolore, quanta RABBIA... loro mi hanno raccontato tutto, sai? Questa storia non è ancora finita..." Pagina 112, sempre Zina: "I McCullen erano innocenti!", a cui Tex replica "DOPO TUTTI QUESTI ANNI, quei poveretti HANNO AVUTO GIUSTIZIA! e poi "ADESSO finalmente POTRANNO RIPOSARE IN PACE". Non vedo assolutamente nessuna traccia della vaghezza e dell'ambiguità che dici di aver voluto inserire nella storia. Quello che che vedo, evidentissima, è una chiarissima storia dell'odio e della vendetta dei McCullen VERSO ZACHARY. Tanto che ora possono "riposare in pace" mentre i loro veri assassini sono in gran parte ancora in giro... Non solo: Tex non parla di "giustificato rancore", non dice " è perfettamente logico che i fantasmi abbiano rancore per lui.", Tex parla di GIUSTIZIA. E non di giustizia per le vittime recenti come Hogan, no, dice ESPLICITAMENTE che "dopo tanti anni QUEI poveretti (I McCullen) HANNO AVUTO GIUSTIZIA. Immediatamente dopo aver fatto secco Zachary Non vedo insomma NESSUNA CORRISPONDENZA, in questi punti, fra la storia che sostieni di aver voluto scrivere, e quella CHE HO LETTO. La storia che ho letto sancisce che Zachary MERITAVA DI MORIRE ("giustizia") perchè aveva UCCISO IL COMANDANTE DI UN GRUPPO DI RAZZIATORI STRAGISTI che stava facendo stragi e massacri nel territorio in cui viveva.. Il resto sono palle.
  3. Andiamo Mauro, sai anche tu che fra "spiattelliamo gli spettri in primo piano" e "non si vede niente" c'è una marea di opzioni. Raimi (anche per motivi di budget) faceva vedere i mostri inseguire le vittime con la ripresa in soggettiva dal mostro, trucco usato un sacco di volte anche su Dylan Dog. Non si vedeva un tubo del mostro, ma dici che era come vedere un placido tramonto? Fantasmi diversi per personaggio si sono visti davvero un sacco di volte in un sacco di fumetti, basta che ciascuno veda le SUE vittime (ti potrei citare almeno una dozzina di Dylan Dog...). Oppure bastava che fossero ombre, presenze nascoste, occhi che vedono dall'ombra, e non personaggi in primo piano di cui vediamo ogni dettaglio... In ogni caso la questione ormai è puramente accademica e superata dal fatto che Rauch ha detto che lui ha considerato i fantasmi come "reali" e quindi è coerente con la maniera in cui li ha fatti rappresentare. L'interpretazione "potrebbero non esistere" avanzata proprio da Rauch non solo è smentita dalle tavole disegnate ma pure dallo stesso Rauch. Giusto! Mi ero dimenticato di questa scena quando ho scritto il mio commento, ma quando l'ho letta un po' mi ha fatto storcere il naso. Ho già visto diversi obiettare che Tex ha fatto tiri anche più difficili in passato, ma non colgono il problema: sappiamo tutti che Tex è un tiratore praticamente infallibile e che è capace di fare tiri simili, ma... lui può essere sicuro al 100% di non sbagliare? Da un cavallo in corsa? Se la risposta è sì, vuol dire che si vede Tex come lo vede Tito Faraci: "Tex agisce sapendo già che è il protagonista della storia e sa che vincerà, quindi può correre qualsiasi rischio senza problemi" [tanto per essere chiari: una precisione simile in quella situazione va quasi nel campo del sovrannaturale. Nessuno al mondo ce la può fare se non ha anche una bella dose di fortuna. Certo, Tex è notoriamente fortunato, e noi lettori lo sappiamo. La cosa stonata non è che riesca in un tiro "impossibile", la cosa stonata è quando (1) LUI E GIÀ SICURO DI RIUSCIRCI (Caso Faraci) o (2) QUANDO RISCHIA INUTILMENTE (Caso Tamarro, vedi qui sotto)] Se Tex non sa di essere l'eroe di una storia a fumetti e quindi non può essere certo di riuscirci, quando è che spara? 1) Quando non ha altra scelta. Quando il villain sta per uccidere l'ostaggio, o qualcun altro. Quando non ci sono alternative, e allora sei costretto a rischiare il tutto per tutto. Queste sono le situazioni in cui un "eroe classico" corre rischi simili, le situazioni in cui puoi fare il tifo per lui e trovarlo ammirevole. 2) Quando, come purtroppo si è visto in troppe storie recenti di Ruju, vuole fare "lo sborone", pur avendo altre alternative, mette a rischio la vita dell'ostaggio per fare un numero da circo. Questo è l'"Eroe moderno alla moda", cioè, "l'eroe tamarro". l'eroe, per fare un esempio zagoriano, modellato su SuperMike, che Nolitta disprezzava. Nella situazione vista in questa storia, Tex non aveva alternative, senza mettere a rischio l'ostaggio? Direi che probabilmente ne aveva. Era distante, in una zona con vegetazione usabile come copertura. Poteva gettarsi a terra e poi, da lì (e non da un cavallo in corsa) sparare con maggiore sicurezza. lo ammetto, la cosa non è chiarissima. Dal disegno non è chiaro quanto disti Tex, quanto disti il riparo più vicino, e insomma, si può anche ritenere che Tex in quella situazione non sia stato tamarro e che in realtà non avesse scelta, se non sparava si sarebbe fatto impiombare. Nel dubbio, qui assolverei Rauch per insufficienza di prove. Però, personalmente, visto proprio la tendenza "moderna" a fare eroi sempre più tamarri e meno classici, preferirei, proprio per la mia tranquillità mentale, che si chiarisse meglio in scene come queste che Tex rischia perchè non ha scelta, non per fare il numero da circo. Last but not least.... No, i cavoli ci sono, eccome: 1) Lo fai dire persino ai colpevoli, che nemmeno loro credevano alla colpevolezza dei McCullen, che lo hanno fatto "per sete di sangue" e che avevano fatto di peggio (quindi, massacri anche peggiori di civili), sia prima che dopo. 2) La responsabilità, non solo giuridicamente ma anche eticamente, è personale. Se Tizio ammazza Caio, non può usare a sua difesa "colpa di Sempronio che mi ha fatto girare le scatole". Quando mai si è visto un giudice che dice "l'imputato ha ammazzato sei persone ma l'ha fatto perchè era ancora arrabbiato con suo suocero, quindi lasciatelo andare e andate ad arrestare il suocero"??? 3) Era una zona di guerra, oltretutto contro bande paramilitari di saccheggiatori che agivano al di fuori da qualunque regola contro la popolazione civile e sarebbero stati fucilati sul posto se catturati. Esiste il diritto all'autodifesa o la popolazione civile può solo dire "prego, massacrate pure, volete che vi porti le mie figlie per stuprarle o vi basto io?" Fantasmi per fantasmi, se volevi far accusare Zachary avrebbe avuto molto più senso che i fantasmi non fossero stati solo i 6 McCullen, ma fra di loro ci fosse stata qualcuna delle sue vittime più recenti... No, no, non ci capiamo. Nemmeno sul senso di "storia di mistero". Io quando sento parlare di "mistero" penso ad atmosfera, tensione crescente, una rivelazione graduale, e soprattutto non penso alla cosa come un monolite unico per tutti i generi. Anche tu, come Borden più tardi, fai una falsa dicotomia, fra "storie di mistero" e "storie d'azione". Ma dove l'hai visto qui qualcuno che chiede una storia d'azione? La storia di spettri che avevi imbastito all'inizio era una storia "d'azione"? E allora quando dico che l'hai rovinata con il solito stucchevole "colpo di scena finale" per te significa che volevo che la trasformavi in una sparatoria fra Tex e un gruppo di indiani Apaches? No, non volevo che la trasformavi e basta. Perché non è vero niente che una qualunque storia d'atmosfera (Horror, gialla, fantascientifica, storica, romantica, gotica, etc.) abbia "bisogno della rivelazione finale con twist". Potrei citartene centinaia di esempi, ma faccio prima a dirtene solo uno direttamente "Texiano", e d'atmosfera: c'è forse una "rivelazione finale con twist" in "Diablero"? O in "La Dama di Picche"? O ne "il figlio di Mefisto"? Piuttosto, se si abusa della "rivelazione finale con twist", la cosa diventa superprevedibile, mina la "fiducia" dei lettori nella narrazione (ogni amico puoi già prevedere che sarà un traditore, ogni colpevole sai già che sarà innocente, ogni vittima inoffensiva sai già che si scoprirà essere un mostro sanguinario, etc.), mina profondamente l'immersione nelle storie (le storie con Twist finale le leggi come divertissment, come indovinello da settimana enigmistica se il twist non è banale come il più delle volte, ma quante di queste storie poi diventano memorabili rispetto a quelle dove la caratterizzazione è coerente? Mefisto sarebbe Mefisto se in una storia con un twist finale si scoprisse che in realtà ha sempre e solo ipnotizzato tutti e non è vero che evoca demoni? E che in realtà non è cattivo ma lo ricattano, e diventa amico di Tex con un imprevedibile twist finale?) Ma che senso ha? Mica esisteva l'analisi balistica! Se il fucile era a casa sua, che prova era? il fucile diventa una prova PROPRIO perchè l'ha gettato nell'acquitrino! Attenzione a non essere tu a rimescolare le carte qui, però. Ancora, vedo queste assurde dicotomie inventate e prive di senso... esistono solo le "storie piatte e prevedibili" e le "storie con rivelazione finale con twist" "Diablero" non ha nessun "twist finale". Il diablero è un diablero. Non ci sono rivelazioni finali sulla sua origine o sui suoi motivi. Idem per Mitla. Non scopriamo con un "twist finale" che era buona. Non scopriamo che era un uomo. Non scopriamo nemmeno che era una vecchia, anche da morta rimane uguale. Che gli scalini erano scivolosi e i serpenti molto pericolosi GL Bonelli ce lo ripeteva dal primo albo. Quindi è una storia "piatta e prevedibile"? Qualche altro esempio, per non citare sempre e solo GL Bonelli? "Adah" nella serie Ken Parker di Berardi e Milazzo? L'unico "twist finale" è "finalmente, arriva Ken Parker", che non mi pare un gran twist nella serie Ken Parker... oppure andiamo su D'antonio e la storia del west? Luna Comanche che twist finale ha? Boh, davvero, se vi (generico sceneggiatori Bonelli) siete convinti che senza una "rivelazione finale col twist" una storia è sempre "piatta e prevedibile", da una parte la vedo davvero male per il fumetto italiano, dall'altro capisco perchè non trovo quasi più nei fumetti bonelli attuali quelle storie "forti" di un tempo (una storia con twist è quasi sempre una storia "debole", in cui tutto è una mera appendice "finta" ad una punchline finale che nega tutto quello che era avvenuto prima) Su questo, onestamente non mi ricordo. Ho smesso di leggere Zagor da diversi anni, tranne alcune storie sparse "speciali" di solito di Burattini. Sono abbastanza sicuro di aver letto storie tue, ma dopo tanti anni non mi ricordo quali erano e com'erano.
  4. Esatto. Carson nelle storie di GL Bonelli fa scena, gli piace brontolare, ma poi quando si passa all'azione fa le stesse cose che fa Tex, senza mostrare la minima paura. per fare un confronto, basta vedere la differenza con Cico, che quando non è in pericolo (cioè quando Carson fa le scenette da pessimista) è (a parole) coraggiosissimo, e poi quando invece arriva davvero il pericolo è terrorizzato (poi a volte vince il terrore per aiutare Zagor, e salta fuori anche il suo lato eroico, ma rimane terrorizzato) E temo non abbia mai davvero capito la differenza fra Cico e Carson (infatti con lui l'appetito diventa la caratteristica principale di Carson)
  5. @Poe, @Letizia, a volte mi sembra di parlare (scrivere) arabo... Nei vostri post avete spiegato come le coincidenze che avvengono nella storia siano POSSIBILI. E quindi sono "repliche" che mancano il bersaglio: che sia tutta roba "possibile", l'avevo già scritto io nel post a cui stavate rispondendo. Io stavo parlando di cosa è PLAUSIBILE, in particolare in una storia, che è un concetto completamente diverso che ha più a che fare con la sospensione dell'incredulità che con la possibilità. È sempre possibile incontrare qualcuno per strada in una città. Se però l'investigatore trova nella stessa strada, a un minuto di cammino l'uno dall'altro, per puro caso, esattamente i 25 testimoni in fila che gli servono per chiudere il caso esattamente nell'ordine giusto (di cui 12 abitano in altre città ma qual giorno erano lì per caso), la cosa appare così implausibile, così artefatta, così "buttata lì", che non "credi" più alla storia. Anche se non è avvenuto nulla di davvero impossibile. È ovviamente una valutazione personale. A una percentuale di lettori, i 25 testimoni in fila sembreranno perfettamente sensati e normali. Alcuni lettori saranno più sensibili a certi tipi di "implausibilità" e meno sensibili ad altre, magari gli stessi che non fanno una piega di fronte ad una fila di casualità artefatte potrebbero trovarsi increduli di fronte a un colpo di pistola eccessivamente preciso o uno sfoggio di forza sovrumano. E qui entra in campo anche il tipo di personaggio e di storia, se qualcuno non riuscisse a sospendere l'incredulità per delle Colt troppo precise, gli direi subito che Tex non fa per lui. Mentre invece Tex è andato avanti tranquillamente ANNI senza abusare di "finali a sorpresa" (che c'erano, a volte. Non sempre. Non è l'uso, è l'abuso il problema) Essendo una valutazione personale, non capisco quale sia il problema se io ritengo la catena di rivelazioni finali esagerata e troppo "buttata lì". Chiunque è liberissimo di pensarla diversamente, come è normale. Sull'aspetto invece "etico" della vicenda, continuo a concordare con @Laramie Ho visto che il paragone che ho fatto con le SS naziste e i partigiani (che onestamente, vista la descrizione degli eventi, è stata ovviamente la primissima cosa che mi è venuta in mente mentre leggevo. Nella zona dove abito si raccontano di molti fatti simili avvenuti nel 1943-1945 con gente massacrata perchè qualche nazista era stato ucciso, pur sapendo benissimo che non c'entravano nulla. Ci sono molti casi simili che riguardano poche persone o una famiglia al di là dei più "famosi" casi di cui si parla sempre perchè hanno provocato centinaia di vittime) è stato visto come una provocazione. OK, lo capisco, è un tema ancora molto sensibile (anche perchè ci sono tanti che continuano a sostenere che la colpa delle stragi naziste sia stata dei partigiani), e per rispetto di queste sensibilità, questo paragrafo è l'ultima volta che userò questo paragone. Anche perchè i paragoni alternativi non mancano di certo... Vogliamo parlare del massacro del Sand Creek? I cheyenne di Black Kettle furono massacrati dai soldati di Chivington, ma "solo" perchè altri indiani prima avevano combattuto i bianchi e ne avevano uccisi qualcuno. Quindi i responsabili principali del massacro furono questi indiani, secondo la strana "morale" di questa storia. Anzi, l'intero sterminio dei nativi americani, da quest'ottica, è stato causato dai nativi americani che avevano ucciso dei bianchi. Sono loro i veri responsabili! Se i morti del Sand Creek fossero tornati come spettri, per uccidere i soldati di Chivington, la loro vendetta non sarebbe stata conclusa finché non avessero ucciso anche tutti gli indiani che avevano combattuto in precedenza i bianchi, no? Idem per Tex. Quante volte ha ucciso criminali, delinquenti, assassini molto meno colpevoli del colonnello Warren? Quante volte è capitato che fra i primi morti e la definitiva sconfitta di queste bande ci abbia rimesso la pelle qualche innocente? Dovrebbero tornare dalla tomba e perseguitare Tex perchè se si faceva i cavoli suoi e lasciava agire indisturbati i criminali, magari quelli se la sarebbero presa con qualcun altro? Uno dei pregi di questa storia è che non è ambigua su questo. i personaggi LO DICONO CHIARAMENTE: quello non è stato il primo massacro, e non è stato nemmeno l'ultimo.(pag 59, pag 83 dove Jack dice esplicitamente che PRIMA e DOPO aveva fatto DI PEGGIO, che quello fu solo l'ENNESIMO massacro (pag 85) e che non credevano davvero che quelli fossero i colpevoli, che erano spinti solo "dalla sete di sangue" È abbastanza chiaro che anche se Zachary si fosse presentato per sacrificarsi dicendo "sono stato io", li avrebbero uccisi tutti lo stesso. (pag 84, "a nessuno di noi importava davvero di vendicare il colonnello, ma eravamo inebriati dalla sete di sangue") Quelle truppe irregolari (cioè, criminali che sarebbero stati condannati a morte da un tribunale militare per crimini di guerra) dedite al saccheggio e che avevano già sterminato molte famiglie per puro divertimento, prima o poi imperversando nella regione avrebbero ucciso lo stesso quella famiglia. Probabilmente ne avrebbero uccise molto di più (non viene detto nella storia, ma è plausibile che dopo la morte del loro comandante, senza più ordini si siano sbandati o che comunque siano tornati dietro le loro linee a chiedere nuovi ordini: Zachary ha salvato probabilmente un sacco di gente con quel colpo di fucile) Certo, Zachary ha POI ammazzato un sacco di innocenti. Ma... non vi stona qualcosa? Zachary quella notte ha rischiato la pelle per uccidere il colonnello. Cosa lo ha spinto? Vendetta? Quegli irregolari avevano ucciso qualcuno della sua famiglia, o magari l'intera famiglia? O l'ha fatto per salvare le vittime che sarebbero state uccise dal Colonnello in futuro? Oppure l'ha fatto per patriottismo? in ogni caso, ha rischiato la pelle senza guadagnarci niente. La storia, mostrandocelo poi come un serial killer, cancella questi "nobili" motivi per ridurre la morte del colonnello a un omicidio fra tanti, come se Zachary l'avesse fatto per divertimento e magari pregustando la ritorsione contro i civili. Le storie non funzionano come la realtà. Nella realtà le cose accadono per caso. Nelle storie, il caso non esiste. È sempre la volontà dello sceneggiatore se una cosa accade, , in particolare, quando accosti due eventi in una storia causati dallo stesso personaggio, li vuoi legare in qualche modo. Cosa ci vuole dire questa storia, sulla vera natura di quelli che si battono contro le violenze delle truppe d'occupazione? E in base alla morale di questa storia, combattere contro bande di criminali che saccheggiano e massacrano la popolazione civile all'ombra di una bandiera, è una reazione lecita o è un crimine fatto da criminali che lo fanno per pura sete di sangue? Ecco, "crimine" è la parola chiave. Ruju tratta in questa storia l'uccisione del Colonnello come se fosse un "crimine", e lo tratta come tale per tutta la storia. Alla fine Zina dice "i McCullen erano innocenti". Si è innocenti di un crimine, non di un azione di guerra. Non si dice che un reparto è "innocente" se non ha partecipato ad una battaglia. E la frase finale di Tex conferma che Zachary è per lui (e per l'autore) IL responsabile (dopotutto, è abbastanza chiaro che gran parte delle decine di irregolari non è più tornato lì, e da nessuna parte si dice che sono morti TUTTI: si dice che hanno "avuto giustizia" quando muore Zachary, senza dire mai che sarebbe "l'ultimo"... Indipendentemente da quello che ha fatto Zachary negli anni successivi, per Tex (e per l'autore) sparare al colonnello è stato un crimine.
  6. I miei post tendono ad essere troppo lunghi, quindi per ridurne la lunghezza parlo separatamente delle due storie. Qui parlo de "La palude del morto" (non dovrebbe essere "dei morti"?) di Rauch e Mastantuono. La presenza di Rauch nella discussione cambierà radicalmente questo post. Se non fosse intervenuto questo sarebbe stato il solito rant contro gli sceneggiatori moderni e il loro abuso del "colpo di scena" nelle storie, mettendo in un unico pentolone questa storia e le ultime di Ruju, ma visto che abbiamo l'autore qui mi sembrerebbe un post sprecato a dedicarlo al solito rant. Parlerò quindi solo della sua storia. Con una premessa per specificare le "condizioni al contorno" di cui lui non ha colpa: negli ultimi mesi (anni) come sa chi frequenta il forum, sono stato sempre più infastidito dall'eccesso di storie "weird" più adatte a Zagor che a Tex e dall'abuso del "colpo di scena" come unica stella polare degli sceneggiatori, a scapito di caratterizzazione dei personaggi, atmosfera, logica e coerenza della storia, etc. Quindi, mi scuso con Rauch dell'importanza che darò a questi elementi, probabilmente esagerata se fosse un UNICA storia, ma quando una tendenza arriva all'esasperazione finisci per diventare più sensibile a certi difetti, se li trovi ogni volta... Da qui in avanti, ATTENZIONE, SPOILER!!!!!!!!!!!!!!!! Esperienza di lettura: all'inizio positiva. Mastantuono a volte è un po' frettoloso e alcune facce sono caricaturali (soprattutto nelle espressioni) ma non si può negare che sia bravo, e quelle espressioni "esagerate" (soprattutto gli occhioni spalancati di alcuni personaggi) non sminuiscono troppo la sua capacità di farli "recitare" e renderli ben riconoscibili. La storia segue un percorso coerente (almeno all'inizio), senza stravolgere tutto alla ricerca di colpi di scena, e riesce a creare un atmosfera di pericolo e tensione. C'è qualcosa, anche all'inizio, che mi ha disturbato un po', ma con un buon finale me ne sarei pure dimenticato (ne parlo dopo) Purtroppo, il finale per me fa precipitare la storia: come in tante storie recenti, la ricerca del "finale a sorpresa" (in questo caso, che gli spettri erano innocenti della morte di Hogan e che il locandiere l'aveva avvelenato E CONTEMPORANEAMENTE era pure il colpevole della morte del Colonnello e IN PIÙ era pure un serial killer) e il voler prendere subito una strada quasi "gialla" in poche pagine porta ad un finale frettoloso con cose che hanno ben poco senso. 1) Perché Zachary non è tornato a prendere il fucile? Già ha poco senso che l'abbia gettato (ti insegue gente armata e getti il fucile? Il fucile su cui, guarda caso, hai inciso le tue iniziali, così ti trovano subito?), anche se l'avesse perduto è un abitante della zona, non è credibile che non saprebbe ripercorrere il suo percorso per ritrovarlo, una volta andati via i soldati. E poi, in tempo di guerra, sta senza fucile? Come fa a cacciare per procurarsi il cibo? Non stiamo parlando di qualche giorno: Zachary ha lasciato lì il fucile per VENT'ANNI. E andava regolarmente nella palude (anche per recuperare i corpi delle sue vittime e derubarli, e i fantasmi non gli hanno mai dato il minimo fastidio, segno che anche per loro non era responsabile, direi...) 2) Perché nessuno ha trovato il fucile per vent'anni? Era "non lontano dall'albero dei McCuller", cioè in un percorso fatto probabilmente da dozzine di persone quando hanno recuperato i corpi e li hanno sepolti... già è strano che non l'abbia trovato un intera compagnia di soldati che ha organizzato il linciaggio e hanno girovagato per quell'area per chissà quanto tempo, e Tex lo trova in cinque minuti? Sa tanto di "devo sbrigarmi, ho chiuso la trama horror per aprirne una gialla ma mi rimangono solo 2 pagine, inventiamoci una cosa qualunque anche se molto improbabile" 3) Nella locanda ci sono 4 uomini armati compreso Tex (ed escluso Zachary, che è disarmato) e due donne. Ha senso che il ragazzino di sua iniziativa in preda al panico si metta a sparare da solo contro tutti? Anche questa, non è una cosa impossibile, si può sempre dire che il ragazzo era molto affezionato a Zachary, o aveva paura di essere impiccato, e ha perso la testa. Il problema non è tanto l'improbabilità, quanto la frettolosità: a differenza della trama "horror" creata con un adeguato numero di pagine e poi buttata via, questa nuova trama "gialla" post-colpo-di-scena deve risolversi in pochissime pagine e quindi tutto è "buttato là" rapidamente senza tante sfumature, il ragazzo spara perché mancano solo 7 pagine e così Tex li fa fuori tutti e due e amen. Ma riprendiamo dall'inizio parlando della cosa che mi aveva un po' disturbato: la maniera di usare gli elementi "weird". Su Zagor negli ultimi anni (decenni) si è imposta una maniera di utilizzare questi elementi molto "banalizzante": Zagor incontra alieni, aliens (quelli proprio del film Aliens), terminator, stregoni, etc ed è come fare una gita dal droghiere, niente lo scompone e tutto è normale. Su Tex, anche se si vedono anche qui stregoni, spettri, magie, etc, non vengono trattate in maniera così "quotidiana". Mentre Zagor ormai gli alieni li invita ogni domenica per il pranzo, Tex quando ha incontrato un alieno non l'ha nemmeno riconosciuto come tale, non ci ha proprio pensato. Anche se ha visto spettri, erano casi rari, e di solito l'elemento centrale della storia (La Dama di Picche, Santa Cruz, Colorado Belle, etc), non un "red herring" per distogliere l'attenzione dal vero colpevole... Adesso, specialmente con le ultime storie di Ruju, anche Tex ha preso un po' la strada di Zagor, e la cosa mi sta dando molto fastidio (anche perchè ho visto i danni che ha fatto su Zagor, che non leggo più) Ho visto che Rauch ha scritto "i fantasmi, ammesso che esistano", come se potessero essere visioni o allucinazioni, anche per il fatto che Tex in realtà non li vede mai. Onestamente, mentre la leggevo, quando ho visto che Tex non li vedeva ho pensato che mostrandoli così sfacciatamente Rauch avesse perso un occasione, e che sarebbero stati molto più inquietante se anche il lettore non li avesse visti, mentre Zina gli diceva che erano lì attorno. Insomma, l'idea detta da Rauch, che i fantasmi potrebbero non esistere veramente, mi piace... ma penso che per come è presentata la storia, come ipotesi non stia in piedi. Gli spettri vengono presentati da subito come reali, vengono mostrati chiaramente al lettore, e vengono addirittura usati come colpevoli della morte di Hogan. Più tardi vengono mostrati quando attaccano Jack, e sono IDENTICI. Due persone senza parlarsi hanno la stessa identica allucinazione? Poi, parlano a Zina... e gli danno informazioni ESATTE? Direi che l'interpretazione "gli spettri non esistono davvero" non sta in piedi, questi spettri non solo esistono, ma sono pure ciarlieri... Il fatto che Tex non li veda lo rende un po' uno "spettatore" della storia, i cui veri protagonisti sembrano essere gli ex confederati e gli spettri con la loro vendetta. E oltretutto, uno spettatore che, a differenza dei lettori, non vede niente... come ho detto, avrei preferito che non si vedessero, così che 1) L'idea detta da Rauch, che gli spettri in realtà non ci siano, fosse più plausibile, e il lettore avesse gli stessi dubbi che ha Tex (invece di vedere Tex che...brancola senza vederli) 2) Fosse minore il livello di "sovrannaturale palese", e venisse trattato con più "mistero" e quindi in maniera più adatta a Tex Però, fino a qui sono difetti minimi. Avrei potuto citare altri difetti, come il fatto che i personaggi sono un po' di cartone e praticamente degli stereotipi, ma mi rendo conto non è che si possa pretendere chissà quale approfondimento in una storia di 78 pagine. Nonostante questi difetti, come storia di vendetta sovrannaturale funziona, c'è l'atmosfera lugubre, la vendetta è un tema che funziona sempre, e ci sono abbastanza pagine per non avere un finale frettoloso. e finire la storia coerentemente. E invece no. Puntuale come la morte, le tasse e le nuove patacche dei settantacinquesimo in copertina, ecco che arriva il colpo di scena. I fantasmi sono buoni, al massimo fanno paura ma non uccidono (e se poi uno dalla coscienza sporca muore di paura a vederli, mica è colpa loro, era lui che aveva il cuore debole). Però fanno da origlioni, spiattellano tutto, e in una manciata di pagine Tex trova il corpo, deduce che è morto avvelenato, indovina subito chi l'ha avvelenato, e poi mentre torna alla taverna per sbaglio inciampa in un fucile che è lì da vent'anni con le iniziali del taverniere. Davvero, cosa ha dato "in più" questo "colpo di scena" finale alla storia? Per me ha solo tolto fascino e atmosfera, riducendo il tutto al solito "giallo", risolto con "origlioni" (spettrali) e coincidenze. Ed per mettere questo "colpo di scena", la storia prende anche una piega molto antipatica... il taverniere è un pluriomicida e va punito, e va bene. Accetto anche, come dice Rauch, che i fantasmi l'abbiano fatto sgamare dalla legge solo perchè sono chiacchieroni e non perchè la loro vendetta comprenda anche lui, Ok. Ma comunque la cosa rimane "storta". Che sia un pluriomicida viene detta alla fine ed è una mera deduzione da parte di Tex, anche se noi lettori sappiamo che ha ragione. Ma non non abbiamo "visto" nella storia tutti questi omicidi. L'unico che abbiamo visto è quello del Colonnello. E anch'io alla fine ho avuto l'impressione, anche per i dialoghi, che gli spettri volessero punirlo per quello. Durante la guerra, Zachary ha semplicemente sparato ad un ufficiale nemico. Un ufficiale che oltretutto si era macchiato di crimini di guerra contro la popolazione civile. Un buon paragone potrebbe essere quello delle SS naziste in Italia nella seconda guerra mondiale. Era un crimine sparargli addosso? La cosa diventa ancora più antipatica perchè effettivamente c'è una corrente di pensiero, in Italia, secondo cui le SS erano timidi agnellini indifesi, e se i cattivi partigiani non gli avessero sparato addosso non avrebbero fatto male a nessuno... Ora, non credo che Rauch aderisca a questa corrente di pensiero (altrimenti avrebbe detto chiaramente che Zachary andava punito per quell'azione di guerra senza aggiungere i viandanti avvelenati) ma per me come minimo la cosa è presentata in modo abbastanza maldestro, da dare l'impressione che si consideri Zachary come responsabile, LUI, della strage di civili, solo perchè ha sparato ad un ufficiale nemico, in guerra. insomma, per me non solo ha "annacquato" la storia diluendo la componente horror su cui si basava all'inizio, per fare il solito "colpo di scena", ma si è andato dritto dritto ad infilare per similitudine dentro un vespaio "politico" abbastanza "caldo" negli ultimi tempi. Tutto per fare un colpo di scena. Ma, dico... è una nuova legge? Gli sceneggiatori sono obbligati ad inserire una modica quantità di colpi di scena? (poi, chiamarla modica, pare che non fanno più una storia senza...) Davvero, una preghiera, a Rauch se sta ancora leggendo questo thread, e a tutti gli altri sceneggiatori che eventualmente lo stiano leggendo: provate a fare, per un po', storie senza "colpi di scena finali"? A fare storie basate sui personaggi, sull'atmosfera, che abbiano uno svolgimento coerente con le loro premesse? E magari con meno fantasy, grazie! P.S,: Alla fine Tex dice che "quei poveretti hanno avuto giustizia" e "potranno riposare in pace"... ma nel flashback si vedono DECINE di soldati... sono tutti morti? Sono tutti passati dalla palude? Quante cavolo di tombe ha trovato Tex per essere sicuro che sono finiti tutti? (e anche quella battuta fa davvero pensare che gli spettri fossero lì soprattutto per Zachary, e morto "il partigiano", le SS rimaste si potrebbero pure perdonare...)
  7. Pagina 125, "Forzuti con più muscoli che cervello tipo Conan". @borden , e tu non gli dici niente!?
  8. Diablero

    [Tex Willer N.50/55] Il passato di Cochise

    Jeff Weber, come spesso gli accade, capisce le cose a rovescio. Anche dopo che cli sono state spiegate un sacco di volte. Colpa mia. Lo spiego al secondo, terzo paragrafo, a volte addirittura in fondo ai post. È probabile che non legga così tanto prima di rispondere con le sue continue frecciatine multithread che si stanno moltiplicando. Stavolta provo con un post breve, chissà che non funzioni... 1) Analisi ridicole come quella che hai messo "ad esempio" (con affermazioni oltretutto FALSE) non le faccio MAI. Se lo facessi, saresti in gradi di ribattere. È proprio perchè non sei in grado che devi ricorrere alla parodia e alla presa per il xulo. 2) I miei post dove analizzo i dettagli, sono praticamente sempre per SMENTIRE BOIATE ALTRUI. Magari le tue. È quando devi smentire che ti tocca essere pedante (il problema degli smontatori di Fake News, per dire una falsità ci vuole un attimo, per smentirla poi serve un sacco di tempo) 3) I difetti che ho citato nell'ultima discussione (quella sulla serie regolare) si vedevano chiaramente in primissima lettura. Non stiamo parlando di velocità delle canoe (quella l'ho tirata fuori proprio per smentire un affermazione altrui, e l'ho fatto IN DIFESA DI RUJU, anche se questo concetto proprio non ti entra in testa), stiamo parlando di AZIONI SENZA SENSO, IMPOSSIBILI IN PRATICA E OUT OF CHARACTER. Se non sei capace di vederle in primissima lettura il problema è tuo, non mio.
  9. E non pensi che l'abbia fatto perchè, nonostante quello che pensi, sono ancora MOLTO diplomatico? Riguardo il sondaggio, non condivido le critiche: è stato fatto per "contare" chi stava da una parte o dall'altra di una precisa diatriba che c'è stata nel forum, fra chi dice (testualmente) "più tex ci sono meglio è", e chi si lamenta di una proliferazione vista come esagerata e incontrollata (Borden dice che non si può aumentare più di così, ma io ho i miei dubbi che l'editore si fermi qui...) QUESTE sono le posizioni su cui si è dibattuto per mesi se non anni, e quindi mi pare corretto che per "contarsi" un sondaggio debba citate le posizioni REALI viste nella discussione REALMENTE AVVENUTA, non in una discussione ideale in un forum ideale di saggi che filosofeggiano... Si vogliono informazioni invece su esattamente quanti albi di Tex ci vogliano e quali serie si apprezzino? OK, interessante, ma è una domanda SU UNA DIOSCUSSIONE CHE NON C'È MAI STATA. Magari chi è interessato a questo secondo questo potrebbe, non dico lanciare un SUO sondaggio, ma magari aprire un thread? Perchè finora non se ne è parlato... "la domanda per come è stata posta è fuorviante perchè tutti, borden compreso, risponderebbero no?" Beh, l'esito stesso del sondaggio ti smentisce: come puoi vedere, il 16% dei votanti ha risposto "sì". Per quanto anch'io la ritenga una risposta assurda (e non mi meraviglia che borden avrebbe votato no, per me è la risposta ovvia...), C'È CHI VOTA SÌ, e si voleva capire quanti erano. Perchè adesso vediamo che sono il 16%, ma in vecchi post qualcuno diceva che erano il 90%...
  10. Ogni epoca ha formati più adatti o meno. le strisce erano adattissime al dopoguerra, quando c'erano pochi soldi, ancora meno ne davano ai ragazzi e se li beccavano con il "troppo violento e peccaminoso" Tex magari il prete li menava. Si sono estinte poi negli anni 60 non per una cospirazione degli editori (che anzi per me Bonelli guadagnava di più in percentuale dalle strisce, visto che avevano un prezzo per pagina superiore) ma per i gusti del pubblico, che a quel punto preferiva albi più corposi e "collezionabili". Anche il formato Maxi è nato in tempo di "vacche grasse", per gente che stav al mare per settimane e voleva qualcosa di corposo da leggere. Oggi la gente non ha tempo, in vacanza non legge niente perchè sta tutto il giorno sullo smartphone come al solito (e comunque al mare ci vanno per un weekend per volta), la carta costa un botto... per me oggi il formato "Maxi" è obsoleto come negli anni 70 le strisce. Dare un numero di pagine inferiore a Tex Willer per me è sta un ottima idea (anche perchè tanto a che serve fare albi di 110 pagine se poi ti rendi conto che hanno "allungato il brodo" per arrivarci? Meglio 62 pagine con un ritmo meno sonnolento,,,). prevedo che man mano che il costo aumenterà, i Maxi caleranno le pagine per non superare la "soglia psicologica" dei 10 euro. Il colore è un tasto dolente... per decenni, stampare a colori costava UN CASINO. Quindi l'editoria italiana, che mirava a tenere bassi i prezzi (a differenza di quella Francese) ha puntato sul b/n. E questo ha portato allo specializzarsi di veri e propri "maestri del b/n", da Pratt a Battaglia a Galep a Ticci etc etc. Con l'avvento della stampa in digitale, quella differenza si è appiattita. Certo, stampare a colori costa ancora di più, ma non tantissimo di più. Visto che il pubblico italiano era abituato a pagare un sacco il colore, associandolo a "lusso e ricchezza", le cosiddette "edizioni da siuri" (di solito orrende), molti editori hanno pensato che fosse l'uovo di Colombo: stampare robaccia rovinata da colore economico e dato frettolosamente (che ormai costa così poco stampare a colori che il costo del colorista è diventato un fattore importante, metterci "tuo cuggino" per fargli fare una pagina in 5 minuti conviene), cioè dare roba peggiore che a loro costa praticamente uguale o poco più, ma farla pagare molto di più al lettore che si lascia abbindolare da specchietti e perline colorate. Da qui il boom di fumetti a colori, ristampe a colori di fumetti in b/n, etc in genere colorati malissimo e frettolosamente, a danneggiare ancora di più il senso estetico dei lettori abituandoli a cose sempre più pacchiane. Insomma, "come buttare a mare una "scuola" fumettistica che ha fatto grande il fumetto italiano per buttarsi a pesce sull'imitare gli americani"... Con l'inflazione che torna a crescere, la carta che costa sempre di più, paghe sempre più basse in termini reali, assistenza sanitaria praticamente eliminata per far largo ai privati e demonizzata assieme ad ogni altri tipo di assistenza alle fasce sociali meno abbienti, e una "forbice" sempre più allargata fra chi guadagna cifre assurde e non sa come spenderli e chi non avrà più manco i soldi per i fumetti, per me i formati del futuro" sono di due tipi: ultraeconomici, poche pagine (li voglio vedere però gli sceneggiatori attuali, abituati a praterie e lungaggini per allungare il brodo, ad imparare la sintesi...), bianco e nero, e ogni altro modo per ridurre il prezzo, e dall'altra parte albi costosissimi per chi vuole oggetti di lusso che magari non leggerà neanche. Quindi, per me formati come il Maxi o l'almanacco sono già obsoleti, e lo saranno sempre di più. Altro che aggregare più storie per fare "mallopponi" (che oltretutto il pubblico italiano non gradisce le "riviste contenitore" e le ha fatte fallire praticamente tutte...)
  11. Alla 2 ho vitato "solo regolare + texone" e alla 4 "serie regolare + 1 speciale". perchè, attualmente, mi sembra che sia l'unica combinazione che rende gli speciali davvero "speciali" e non contenitori da riempire (ovviamente, niente numeri bis), e inoltre credo che attualmente per mantenere una buona qualità bisogna "stringere" siamo già andati troppo oltre e la qualità è andata giù 12 albi regolari + 12 tex willer + 1 speciale TW + 1 texone sono già circa 2430 pagine, più di 200 pagine al mese, quasi il doppio degli anni 70, ma Boselli e un Ruju più "controllato" potrebbero farcela da soli (o con qualche aggiunta quando è valida, non perchè serve qualcuno a tutti i costi...) Ovviamente, è un volo pindarico, non esiste nemmeno una possibilità su un milione che la Bonelli riduca le uscite finchè Tex vende...
  12. Visto che la motivazione è puramente economica, dubito molto che la direzione della SBE sia minimamente interessata a "quello che i lettori vogliono" La cosa importante è "quello che i lettori COMPRANO" Questo sondaggio mi sembra utile PER NOI, per capire se poi è vero che quelli che si lamentano sono quattro gatti mentre il 99.99999% dei lettori vorrebbe raddoppiare o triplicare le uscite. Ma il VERO e UNICO voto che sarebbe ascoltato dalla Bonelli, è quello che si fa con il portafoglio. io per anni ho comprato cose che non mi ispiravano per nulla (Nizzi...) perchè (1) era una spesa minima, (2) occupavano poco spazio, e soprattutto (3) mi pareva... brutto mollare Tex, visto il legame affettivo che avevo (e ho) per il personaggio. Ma la proliferazioni delle testate è un atto ostile da parte della casa editrice, che vuole speculare sui miei affetti. Ad ostilità si risponde con ostilità, e i miei acquisti "Bonelliani" saranno MOLTO ridotti in futuro...
  13. Diablero

    [Tex Willer N.50/55] Il passato di Cochise

    E poi faceva vivere sua moglie in una capanna! Vergogna!
  14. Diablero

    [Tex Willer N.50/55] Il passato di Cochise

    Premettendo che la spiegazione di Boselli sul perchè qui sia basso mi pare soddisfacente: Mangas Coloradas fu ucciso nel 1863 a tradimento dai soldati unionisti, che quindi poterono tenere (e misurare) il corpo, tanto che la testa fu inviata a New York per essere studiata da un frenologo. L'altezza misurata era di "6 piedi e 6 polllici", circa 1,98 metr. Arrotondando, quindi: 2 metri. E sì, era un altezza eccezionale per un Apache La foto postata da @juanraza85 è si di "Mangas Coloradas"... ma di un ALTRO "maniche colorate", figlio di quello più famoso, ed è stata fatta nel 1884. (mentre quello di questo albo di Tex, come già detto, è morto nel 1863, quando di fotografi per il west ne giravano pochi...)
  15. Diablero

    [Tex Willer N.50/55] Il passato di Cochise

    Non ho visto questo miglioramento di cui si parla nel secondo albo... perchè a me era piaciuto anche il primo! Una sorpresa l'apparizione di "colui che sbadiglia"... che sia la volta che Boselli ci spiega come cavolo è diventato fratello di sangue di Tex? È un filo sottile, quello che separa spesso l'uso di personaggi storici dal suo abuso. Per adesso comunque tutti quelli che si sono visti in questa storia ha senso che stiano lì. La parte con il Tenente Bascom è l'unica dove la convivenza con la "storia ufficiale" pesa, visto che significa che sappiamo già cosa farà. Certo, lo sapevo anche prima che Boselli lo spoilerasse (altre cose no), ma preferirei che la storia ufficiale facesse più da "cornice", magari riassunta e raccontata, piuttosto che vederla svolgersi per l'ennesima volta. Comunque sono poche pagine, per adesso non è un problema. (temo più il prossimo albo da questo punto di vista) (a proposito di esattezza storica, sono rimasto un po' sorpreso di vedere Margas Coloradas rappresentato come più basso rispetto agli altri capi... non era un colosso alto 2 metri misurati all'epoca della morte? Licenza poetica, dimenticanza o era una notizia falsa?)
  16. Diablero

    [745/747] Vancouver

    No, non "troppo compassionevole." Troppo burocratico, troppo indifferente. Ignora completamente Kit ferito e Tiger steso a terra e forse morto. È Tex, quando arriva, a chiedere al figlio se sta bene e come sta Tiger. È solo allora che Kit Willer, dopo essersi chinato su Tiger, può tranquillizzare Tex, "È privo di sensi ma respira ancora". C'è un concetto CHIAVE, che cerco inutilmente di far passare, di SPIEGARE, in gran parte delle mie critiche a come scrivono tanti autori moderni di Tex (Faraci, Ruju, Nizzi, etc), e l'ho ripetuto ormai tanta, tante volte, ma è inutile. Non passa. Ho cercato inutilmente di spiegarlo a Letizia, che non tutto è uguale a tutto, che un personaggio ben caratterizzato non è nastro registrato che esegue sempre le stesse azioni e dice le stesse cose, totalmente indifferente a quello che gli sta intorno. Mi ha risposto con un elenco di cose che Tex e Carson non devono fare mai, indipendentemente in qualunque situazione. Gli ho citato un sacco di volte in cui, quando le circostanze lo richiedevano, il loro comportamento si adattava alle circostanze, anche sparando alle spalle. A quanto pare, ha capito che secondo me Carson invece di essere sempre burocratico deve sempre sparare alla schiena, insomma, sempre un robottino comunque, solo con la subroutine cambiata... Tex e Carson scherzano sempre riguardo al cibo. Ma farlo subito dopo aver scoperto la tomba profanata di Lility... no, caro Nizzi, non va bene. Tex cerca sempre di dare una possibilità di arrendersi ai suoi avversari, perchè non è uno che ami uccidere. Ma a volte non la dà. NON perchè è incoerente, ma perchè un uomo (e un personaggio trattato come un uomo, e non un robottino che fa sempre le stesse cose) in circostanze diverse fa cose diverse. Questa cosa era normale, una volta. Considero GL Bonelli un autore unico nel mondo del fumetto italiano dell'epoca, ma in questo non lo era. Il Paperino di Martina non si comportava sempre nello stesso modo. lo Zagor di Nolitta non si comportava sempre allo stesso modo. Era normale. Forse era perchè erano autori che si ispiravano più alla letteratura, dove, anche nelle storie più "popolari", c'era un minimo di profondità nei personaggi. (Oggi si ispirano di più al cinema, e ai film action, o peggio ancora, si ispirano a fumetti ispirati a fumetti ispirati al cinema, dove i personaggi vivono praticamente sempre la stessa storia) Forse per scrivere così, dovevi "immedesimarti" nel personaggio. Farlo agire come avresti fatto tu, o almeno come avresti fatto tu se fosti stato lui. Sentire le sue emozioni. Ma oggi piuttosto si "cita". Si sceneggia con il bilancino, "qui ci mettiamo un duello perchè ai lettori piace, anche se non cambia niente e non serve a niente. Qui ci mettiamo una battuta sul cibo che fa ridere a ai lettori piace... dici che ho messo una strage di innocenti due pagine prima e stona un po'? Ma perchè dovrebbe stonare? Anche nel numero 109 c'è una strage di innocenti, e nel numero 98 fanno un sacco di battute sul cibo, quindi in Tex ci devono essere sempre perchè ai lettori piacciono..." E allora, Carson ogni volta deve dire a fare esattamente le stesse cose. Quelle che ai lettori piacciono (fra cui apparentemente dopo Il passato di Carson è compresa una vecchia fiamma dal suo passato, anche se poi dopo che ha fatto la sua scena ci dimentichiamo di lei). Deve dire le stesse battute. Non importa cosa è successo e chi ha davanti. Non importa se c'è Tiger steso al suolo, forse morto. Non importa se Kit Willer ha uno squarcio insanguinato nella camicia. Nel "copione standard" non è previsto che chieda come sta, non è una cosa richiesta di solito dai lettori. Bisogna che chiami Tex "satanasso" o "Tizzone D'Inferno", solo questo è importante. io avrei PREFERITO che Carson fosse compassionevole, rispetto a questo burattino programmato a citazioni. Perché se fosse stato compassionevole, vuol dire che avrebbe PERDONATO. Invece no, ha DIMENTICATO. Avrei preferito che avesse detto "anche se meriteresti che ti facessi secco come un cane per quello che hai fatto a Taki, non lo farò perchè <inserire qualunque motivo compassionevole>" Invece no. "Taki? Chi?" e poi subito dopo "ah, mi hai detto che sarei scappato di fronte a te, questo no, questo non passa, questo è intollerabile. Mi sono dimenticato di stragi, omicidi, torture, incendi, ma i hai detto che avrei avuto paura di te e questa non te la perdono, hai ferito il mio orgoglio, adesso mi arrabbio e ti faccio vedere che ti batto lo stesso, poi, burocrati come prima" Ma la cosa che rende davvero pessimisti sul futuro di Tex, è che in realtà Ruju non ha pensato quello. Non ha fatto scientemente Carson dimenticare le azioni di Kircher. Non è stato Carson a dimenticarle. È stato Ruju. Che sceneggia copia-incollando "citazioni che piacciono ai lettori", senza, evidentemente, un briciolo di partecipazione emotiva e di immedesimazione nei personaggi (e, mi sa, senza rileggere le pagine che aveva sceneggiato prima..)
  17. Diablero

    [745/747] Vancouver

    (e fra sparare 24 colpi nella schiena e diventare Il Piccolo Ranger, c'è un bel po' di differenza. Tanta da farci stare dentro quarant'anni di storie che oggi si vogliono cancellare... )
  18. Diablero

    [745/747] Vancouver

    Subito! Ci aggiungo anche il primo incontro con i pards, con qualche considerazione sul rispetto della legalità...
  19. Diablero

    [745/747] Vancouver

    Kircher non viene "allontanato". In fondo a pagina 91 è SOPRA Kir Willer (che è disarmato, a terra e già sanguinante per la prima artigliata). Il suo pugno fa spostare LA TESTA di Kircher, con la gamba che invece rimane ferma bloccarlo al suolo. (oltretutto, due vignette prima UN CALCIO IN FACCIA non aveva spostato Kircher, come può riuscirci un pugno?) Poi si cambia pagina, e nella primissima vignetta si vede Kircher sollevare l'artiglio per infliggere un colpo con l'artiglio. dall'alto in basso. Quando poi si apre l'inquadratura, KIT È ANCORA TERRA. Non c'è nulla nella scena che possa far pensare che Kircher non fosse ancora sopra Kit Willer, e anzi, se non fosse così tutta la sua postura e il fatto che tenga il braccio così non avrebbero giustificazione (si mostra chiaramente che guarda Carson dal basso verso l'altro, quindi è ancora sopra a Kit. Oltretutto, di fianco a lui, C'È TIGER JACK STESO AL SUOLO. Per quello che ne sa Carson, potrebbe essere morto (e infatti poi Tex chiede a kit come sta, e Kit DOPO AVERLO CONTROLLATO risponde "respira ancora"). Eppure, per Ruju in quella situazione, è "ordinaria amministrazione" e Carson fa il solito "arresto standard del criminale standard"... In ogni caso, si può dibattere se in quel momento Kit fosse in pericolo di vita o no. Si può sostenere che Kit fosse sicuro al 100% che Kircher non potesse colpire più kit e sostenere che con il suo occhio di falco Carson anche da quella distanza ha visto a colpo d'occhio che Tiger respirava. Per me non può essere così, ma sono interpretazioni di una situazione mostrata in poche vignette. Quello che NON SI PUÒ SOSTENERE (e qui passo a rispondere a Letizia), davvero, è che Kit Carson è come Capitan Miki. Anche perchè GL Bonelli PER MANTENERE QUELLA CARATTERIZZAZIONE "ADULTA" dei pards ne pagava le conseguenze. Tex era all'indice, nell'elenco delle parrocchie delle "letture diseducative e violente". Suo figlio gli censurava i dialoghi e le storie, e Tex vendeva meno, molto meno degli eroi più "buffi e educativi" come Capitan Miki e Blek. Eppure, nonostante tutte le esortazioni del figlio perchè facesse storie più "per ragazzi"... un pochino si è limitato, ma il minimo indispensabile, e più di così non ha voluto TRADIRE la sua concezione del West e di Tex e dei pards. Mentre su Capitan Miki c'erano i comportamenti che poi sarebbero stati IMPOSTI al Tex di Nizzi, lui metteva nelle storie gente mangiata dalle formiche rosse o torturata, e il suo Tex era un personaggio duro, spietato a volte, che si comportava IN MODO SENSATO E ADEGUATO ALLA SITUAZIONE. E questa soprattutto è QUELLO CHE SI È PERSO: il Tex di GL Bonelli si accorgeva di quello che succedeva e cambiava atteggiamento di conseguenza, non era un robottino che faceva sempre le stesse cose. Certo che di solito avvertiva prima di sparare alle spalle per dare la possibilità di difendersi... QUANDO POTEVA E QUANDO AVEVA SENSO, non SEMPRE. Non trattava tutti i criminali alla stessa maniera, e non trattava tutti i pericoli e tutte le situazioni alla stessa maniera. Credete che non lo sapesse, che se faceva un Tex più "buffo e pacioccone", che non faceva mai niente che non potesse fare Capitan Miki, senza tutta quella violenza e presentando un West tipo quello di Rin Tin Tin, si sarebbe risparmiato un sacco di problemi sia con i censori che con l'editore suo figlio? Eppure, non ha ceduto. Alla fine Tex sono riusciti a castrarlo, ma solo dopo che se era andato lui. CANCELLARE PERSINO IL RICORDO del Tex che voleva lui, mi pare davvero eccessivo. E queste frasi equivalgono a cancellarne persino il ricordo: GLBonelli la pensava diversamente. Liberissima tu di pensare che facesse SEMPRE in tutte le decine di storie in cui ha mostrato chi era il suo Tex "gravissimi errori di sceneggiatura" Purtroppo oggi quella caratterizzazione è stata tradita così tante volte che vedo che se è perso pure il ricordo, e di "Tex" ce n'è una varietà, tutti diversi (alcuni addirittura se gli metti una torta davanti lasciano libero degli assassini...). Ma almeno così si accontentano tutti: vorrà dire che io mi rileggerò il Tex di GLBonelli, e tu quello di Ruju...
  20. Diablero

    [745/747] Vancouver

    Più che "il giuramento", un idea di cosa può fare (cosa DOVREBBE) fare Tex in una situazione simile viene da un'altra storia "classica". Infatti, c'è un altra storia in cui un criminale provoca una strage (stavolta Kircher ne fa DUE, non una sola), causando la morte di diversi innocenti che non rappresentavano nessuna minaccia, comprese donne (e si vede in scena in entrambe le storie), attaccando non singole persone ma UN INTERA CITTÀ (e nella storia di Ruju, se non intervenivano gli indiani, è chiaro che ci sarebbero stare CENTINAIA di vittime, non solo DECINE). Anche in quella storia vengono rapite donne, e la cosa complica l'azione di Tex che in momento chiave non può sparare. Anche in quella storia Tex sa benissimo che la strage è stata causata da una scelta errata. Giustificabile, fatta in buonafede, ma che si è rivelata tragicamente sbagliata. Solo che in quella storia TEX AGISCE DI CONSEGUENZA, con un intensità e un odio maggiore di quello che dimostra per il solito rapinatore di banche. Ruju, che ormai è evidente che come modello ha il Tex "ligio al regolamento" di Nizzi, invece segue la strada del suo modello: non importa cosa hanno fatto i suoi avversari, Tex si comporta impassibile sempre nella stessa maniera, a macchinetta come un robottino. Ma forse, semplicemente, Ruju non ha mai letto "Massacro"... (in realtà, credo che semplicemente Ruju stia sceneggiando troppe storie tutte insieme, e tende a dimenticarsi quello che ha scritto magari il mese prima: non è assolutamente normale che dopo pochissime pagine tutti quanti si dimentichino tranquillamente di una donna assassinata e dell'incendio e Tex e Carson si comportano come se Kircher fosse un normalissimo rapinatore, e reagiscano solo alle cose che fa in quella specifica scena. Per me Ruju proprio non si ricordava quello che aveva scritto) Ecco come reagiva il Tex che ricordo io contro chi rapiva e uccideva donne... Scusa, letizia, ma DAVVERO hai poca memoria. Non riguardo a questa scena, ma riguardo a cosa fanno o non fanno Tex e pards E questo è il danno che hanno fatto Nizzi, Nolitta e i loro seguaci: non è tanto qualche storia brutta (o qualche centinaio...), quanto il fatto che abbiano stravolto questi personaggi fino a fargli perdere non solo la loro caratterizzazione unica, ma persino la MEMORIA di come erano... Non sparano ad un avversario armato, e che magari sta per colpire uno di loro, senza prima avvisarlo della loro specifica presenza? Cioè, se Kurcher sta per colpire Kit, Carson dovrebbe comunque avvisarlo prima di sparare? Come in queste situazioni?
  21. Diablero

    [745/747] Vancouver

    Cheppalle questi stalker...
  22. Diablero

    [745/747] Vancouver

    Vedo che ciascuno di noi ha una sua idea del carattere di Carson e di cosa rende un personaggio "larger than life" ed eroico, e cosa invece lo rende stupido e tamarro. Forse era pure prevedibile, Tex siamo abituati a vederlo prendere decisioni, e almeno finché lo ha scritto GL Bonelli, Tex aveva un carattere e un comportamento ben definito. Nessuno potrebbe mai dire che il Tex di GL Bonelli era "ligio ai regolamenti" o che "non avrebbe mai toccato con un dito un uomo disarmato", a meno che lo dica proprio per far ridere. Carson invece di solito seguiva le decisioni di Tex, a volte anche proponendo obiezioni sulla legalità delle azioni del suo pard (notare però che subito dopo si metteva anche lui un fazzoletto a coprire la faccia e dava fuoco alla casa del riccone prepotente di turno), e quindi c'è più spazio per immaginarsi "Carson alternativi". Però c'è un punto chiave non eludibile: pur con un carattere differente, se Carson fosse stato "ligio ai regolamenti" e fosse il tipo che non tocca un prigioniero nemmeno con un fiore... non farebbe coppia con Tex. Non sarebbe suo complice in tutti i suoi atti evidentemente illegali (incendi dolosi, rapimenti, percosse, minacce, abigeato, e tutti gli altri crimini commessi dalla coppia di incalliti delinquenti...) Io non riconosco il Carson che conosco io nella tua descrizione. Non ho mai provato a scrivere un fumetto e non ci voglio provare adesso, riassumo in breve cosa avrebbe fatto in quella situazione il Carson che conosco io. ("in quella situazione", non "in quella storia" perchè il Carson che conosco io avrebbe vissuto una storia totalmente diversa, una storia dove lui e Tex sono protagonisti e motori degli eventi e non li subiscono passivamente) Quindi, per riportarci all'inizio di quella situazione, mettiamo che partiamo dal momento in cui, assurdamente, Kit Willer ha guardato come un baccalà un tizio pittoresco corrergli incontro per diversi metri attraverso una stanza urlando per graffiarlo, e non gli ha sparato con nessuna delle sue due pistole, e subito dopo prima è stato disarmato da entrambe le pistole con un unica smanacciata e poi ha preso un sacco di botte, finendo bloccato a terra prossima vittima dell'artiglione di Kircher.(e ribadisco che al Kit Willer che conosco io non sarebbe successo) il Kit Carson che conosco io se vede qualcuno che ha ferito kit Willer e sta per ucciderlo non gli punta la pistola come un ligio servitore del regolamento per intimargli l'alt. Il Carson che conosco io non si dimentica di punto in bianco di donne assassinate e di civili massacrati. il Carson che conosco io sarebbe animato dalla rabbia per QUELLE vittime, non per il suo fragile orgoglio maschile ferito, poverino, dalle parole di sfida di un farabutto già catturato. Il Carson che conosco io avrebbe subito sparato alla mano guantata di Kircher, per disarmarlo (non si gioca con la vita di Kit Willer contando sul senso di autoconservazione di un pazzo che ammazza a unghiate) Invece di stare lì a ghignare e a prenderlo per il xxxx mentre agita gli artigli, Kircher si sarebbe tenuto la mano fracassata con l'altra, stringendo i denti per il dolore. Magari anche così avrebbe provato a provocare Carson, a dirgli che Carson non avrebbe avuto il fegato di affrontarlo da solo in uno scontro "leale". Il Carson che conosco io non avrebbe giocato ai dadi con la giustizia dovuta ad una donna uccisa. Il Carson che conosco non avrebbe dato una possibilità di fuga al suo assassino solo per dire "visto? Vincevo io" Il Carson che conosco io gli avrebbe risposto "uno scontro leale? Come quando tu e i tuoi sgherri avete ucciso Taki? Vorresti affrontarmi faccia a faccia? Come hai fatto con i cittadini di Vancouver che hai ucciso da lontano con il fuoco, come il verme vigliacco che sei? Hai ancora il coltello, Kircher. Smettila di frignare e prova ad afferrarlo. O sei troppo codardo per provarci?" Ovviamente, appena Kircher prende in mano il coltello e gli si getta addosso, Carson gli buca l'altra mano. Kircher grida ancora "maledetto bastardo! Le mie mani! Ti ucciderò", al che Carson gli sferra un pugno allo stomaco, e gli dice "Tu non ucciderai mai più nessuno, Kircher. Non con quelle mani. Finirai sulla forca o in un penitenziario, incapace di difenderti dagli altri detenuti, e proverai finalmente il terrore che hanno provato le tue vittime!". E a quel punto aggiunge "e questo è per Angela" gli dà un altro pugno in faccia e lo fa volare fuori dalla finestra. La pagina successiva mostra Tex che ha visto la scena e dice "Ehi, vecchio cammello, non sono io quello che butta la spazzatura dalla finestra di solito?", e Carson risponde "Tranquillo pard, carogne come quelle hanno la pelle dura, si sarà al massimo rotto qualche osso. Se vuoi te lo riporto disopra così ti diverti anche tu" "Grazie per il gentile invito, ma preferisco che sia in grado di muoversi per sbatterlo in cella al più presto. Ho fretta di guardare negli occhi l'esimio Mister Warberg. E dargli la sua parte!" (lo so, i dialoghi sono troppo lunghi per un fumetto e andrebbero spezzati in più vignette e più inquadrature, ma come ho detto non mi interessa scrivere un fumetto, volevo solo descrivere come si sarebbe comportato un Carson degno di rispetto e non di derisione)
  23. Diablero

    [745/747] Vancouver

    Ah be se siete tu e Diablero a pensarlo... la stragrande maggioranza qui pensa il contrario Non mi pare che la divisione vera sia fra chi ha apprezzato questa storia e chi no. Sarebbe una divisione mutevole da albo ad albo e da buttare via ad ogni nuova uscita, visto che a storia diverse si danno giudizi diversi. E a parte pochissimi fanatici, nessuno qui è un fan a priori a tutti gli albi che escono o un "hater" che vorrebbe che Tex chiuda. La vera divisione, quella sì costante da albo ad albo, da discussione a discussione, è quella fra chi argomenta le sue opinioni in base agli elementi della storia, e quelli che invece ogni volta dicono "ho ragione io perchè tutta la pensano come me", e in questa beata sicurezza di "pensarla come tutti" si cullano e dormono tranquilli. Peccato che, se magari li leggevi davvero i commenti, forse ti saresti reso conto che, indipendentemente dal voto, praticamente tutti quelli che lodano questa storia se ne sono comunque accorti da tempo, che Ruju "parte dalla fine" sacrificando la caratterizzazione e la coerenza al "colpo di scena". (poi magari sostengono che "lo fanno tutti" o che "si può sceneggiare anche così" o più semplicemente che stavolta per loro gli è riuscita bene) Cioè, proprio quello che, unica mosca bianca in tutta la discussione, stai negando, solo soletto, ma convinto che tutti la pensino come te... E chi sono io per toglierti le tue comode illusioni? P.S.: se adesso, con questa pulce nell'orecchio, ti leggi finalmente i vari post e ti rendi conto che non è vero che solo io ed Exit ci siamo accorti che Ruju sceneggia così, cosa fai, cambi idea? È un bel paradosso, se cambi idea devi ammettere che non avevi ragione, ma se non la cambi,e rimani in minoranza, in base alla tua filosofia hai torto a prescindere...
  24. Diablero

    [745/747] Vancouver

    Io invece mi ritengo abbastanza equilibrato. Tanto che, quando in questo thread sono state fatte critiche a Ruju che ritenevo esagerate o sbagliate, l'ho difeso (con il bel risultato che le mie argomentazioni A DIFESA di Ruju sono state strumentalizzate per dipingere tutte le critiche a questa storia come tecnicismi... vedi cosa succede a cercare di essere onesti ed equilibrati quando si discute con i tifosi? ) Riguardo al fatto che a molti a la storia è piaciuta, e sono spesso persone che spesso Ruju in altre storia l'hanno criticato, non è una cosa strana, è già successa diverse volte. Quando è che succede? Quando il solito "colpo di scena" di Ruju, PIACE, gli viene perdonata qualunque illogicità, qualunque stravolgimento, qualunque attorcigliamento abbia compiuto per arrivarci. Per un altro caso abbastanza recente, basta vedere il caso del cartonato "Aguas Negras", dove l'effetto è ancora più chiaro per la breve durata della storia. Anche in quella discussione, ci si è divisi fra chi faceva notare che Tex agiva in modo assurdo e contrario alla sua caratterizzazione storica, sacrificando coscientemente la vita di altri per un piano assurdo che si basava sul far torturare o ammazzare qualcuno (altrimenti il piano falliva), causato dalla paura di "violare i regolamenti", una cosa da gridare vendetta al cielo e far rivoltare GL Bonelli nella tomba, superando persino Nizzi nell'opera di sputtanamento del personaggio. Dall'altra parte chi c'è? Quelli che si sono esaltati a vedere l'eroico sacrificio di Felipe. E quindi HANNO PERDONATO TUTTO. Hanno perdonato qualunque assurdità, qualunque stravolgimento della personalità di Tex e dei pards (che qui tradiscono platealmente promesse, non osano toccare con un dito un delinquente se non hanno un mandato e consegnano un innocente a chi vuole ucciderlo apposta perchè provi ad ucciderlo... e infatti muore) PERCHÈ GLI È PIACIUTA LA SCENA FINALE Questo è, credo siamo tutti d'accordo su questo, "l'effetto" a cui punta Ruju. Ruju, scrivendo praticamente sempre "a ritroso" (e questo credo che sia ormai indiscutibile e innegabile, dai...) PARTE appunto dalla "scena madre" finale, trascurando o sottovalutando tutti i contorcimenti che fa fare a Tex per arrivarci, contando appunto che se la scena finale "è fichissima abbastanza", tutto quanto (stravolgimento di Tex e pards compreso) gli sarà perdonato. (poi non lo fa solo con la scena finale, dissemina di colpi di scena simili tutte le sue storie, massacrando ogni coerenza e caratterizzazione dei personaggi) Ammetto che non sono per niente immune a questa "tecnica". Anch'io mi trovo a perdonare MOLTO alle storie che hanno un bel finale, e anche in questa storia, nel primo albo dove Ruju si era controllato di più, avevo tranquillamente perdonato l'assurda scena di Kit e Tiger che rischiano di farsi ammazzare come piccioni da sicari che avevano già catturato, per fare la solita scena da tamarri che vorrebbe probabilmente essere epica ma trovo solo ridicola, perchè altre scene dell'albo mi erano piaciute. Perché questa "benevolenza" per me non è scattata in questo albo finale, così come non era scattata nel cartonato? Perché trovo quei finali non così validi (eufemismo...) e perchè la mia benevolenza arriva fino ad un certo punto, ma Ruju davvero esagera... Cos'è in questa storia che ha fatto guadagnare a Ruju la benevolenza di molti forumisti? Non è chiaro come nel cartonato, dove la storia era molto più breve. Oltretutto molti invece di dire cosa è piaciuto A LORO, preferiscono fare attacchi personali a chi critica, oppure chiedono all'oste se è buono il suo vino. In base a quello che ricordo dei post delle persone che hanno motivato il loro giudizio positivo, questo è un elenco, sommario e probabilmente incompleto, delle cose che hanno fatto "perdonare" Ruju al punto di dare giudizi più che positivi, alla storia: 1) Soprattutto, il duello finale di Carson. il fatto che, per una volta, il "duello finale con il cattivo" non l'ha fatto Tex ma l'ha fatto Carson, e poi, NEL duello, la scena con cui Carson "inganna" Kircher fingendo un errore per prenderlo di sorpresa. Questa mi pare la scena più citata positivamente 2) Poi, in seconda posizione, direi la presentazione di un altro "interesse romantico" per Carson (che davvero, dopo "il passato di Carson" ormai si vede affibbiare flirt ovunque, siamo passati dal farlo prendere in giro bonariamente da Tex perchè aiuta le orfanelle nei saloon a presentarlo come uno che praticamente si innamora con tutte... ) 3) La caratterizzazione di Kircher, ritenuto da tanti un cattivo "memorabile", Questi sono i tre elementi che, a memoria, ho visto citare più positivamente (non sono stato a contare le citazioni in 10 pagine di thread, quindi non sono sicuro dell'esattezza della classifica, ma sono le cose più citate anche se magari non in questo ordine) Poi, vengono citati altri elementi, anche se in misura minora dei primi tre: 4) L'ambientazione "innovativa" (o anche semplicemente l'ambientazione canadese, per alcuni è un plus a priori) 5) L'incendio, e soprattutto il fatto che è "un fatto storico" 6) la "genialità" del trucco finale di Tex e la fine "da contrappasso dantesco" del vile affarista finito bruciato. Ecco, nei post precedenti mi sono concentrato sulle critiche ai punti deboli di questa storia, alle incongruenze, ai veri e propri errori di sceneggiatura, alle cose che sistematicamente Ruju pare dimenticare dopo cinque pagine come se le avesse sceneggiate a distanza di settimane senza rileggerle, etc. Qui voglio fare una cosa diversa: parlare del perchè questi 6 punti non hanno fatto scattare in me, nemmeno lontanamente, un livello di "benevolenza" che potesse compensare o mascherare tutte le cose che ha combinato Ruju in questa sceneggiatura. Parto dal più facile da commentare, il (2), perchè è l'unico che condivido: anche se ho fatto del sarcasmo più sopra sul numero ormai francamente imbarazzante di "amori" di Carson (che qui all'inizio quando fa gli occhioni sgranati lo fanno davvero sembrare un ingenuo facile da abbindolare), Angela è un bel personaggio, che si allontana sia dal cliché della "povera fanciulla da salvare" che della "donna dura e moderna che non ha bisogno di nessun uomo perchè è più brava lei". Mostra fragilità e paure, ma per due volte dimostra che nel momento del bisogno sa cavarsela, e alla fine si libera da sola (che se aspettava Tex, con il suo diabolico piano "mi faccio sparare addosso finché non si stancano", stava fresca...) Temevo che Ruju, visto il suo smisurato amore per i cliché, le facesse fare una brutta fine, magari per salvare Carson (che ci diamo arie di essere tanto moderni e disinibiti, ma poi, chissà perchè, se ci fate caso nei fumetti italiani le ex prostitute spesso per redimersi devono fare una brutta fine, anche se poi ovviamente vanno in paradiso), e invece per fortuna questa volta Ruju non è caduto in quel cliché. Invece mi è dispiaciuto che alla fine Ruju l'abbia estromessa dal finale, ci sarebbe stato bene che l'avesse fatto fuori lei il responsabile della morte del marito, o almeno che partecipasse. Non è vero che GL Bonelli li facesse fare sempre fuori a Tex, questa è una delle solite balle che si dicono, ma... Vendetta indiana, Silver Star, il cacciatore di taglie, etc.... insomma, questo aspetto della storia mi è piaciuto (anche se, come gran parte degli altri elementi, Ruju li tratta meglio nel primo albo per poi peggiorare nel finale), e HA conquistato benevolenza per Ruju da parte mia (e si è visto nei commenti al primo albo), sole che... Ruju ne ha fatte tante che quella benevolenza è finita prima della fine del secondo albo! Anche con i punti 4 e 5 me la sbrigo presto: per me non hanno alcun valore. Non aumento il voto ad una storia perchè è ambientata in Canada o perchè "tratta un fatto storico". (e oltretutto, come ho già spiegato nella discussione, qui il fatto storico che in origine era lo spunto per la storia diventa un breve episodio trascurabile che dura pochissime pagine sul totale, e Ruju per metterci la morale lo stravolge completamente rovesciando la realtà storica per evidenziare l'importanza dell'intervento degli indiani. Se il fatto di citare eventi storici non aggiunge per me benevolenza, il farlo MALE per me la toglie...) Il punto 6, con il poliziotto travestito con la pelle d'orso e le corde-napalm? Lungi dal considerarle "una trappola astuta" o "una fine poetica", le considero una trappola idiota (cosa facevano se la lampada del cattivo emetteva luce, come tutte le lampade normali, invece di emettere un buio tale da oscurare il fatto che invece del colosso servaggio kircher c'era il placito poliziotto con gli occhiali e i baffetti? Cosa facevano se, come una persona di normale intelligenza, il cattivo non partiva a raccontare a macchinetta a quello che crede un suo complice tutte le cose che il complice sapeva già?) e una "fine" ottenuta con tante forzature degli eventi da far vedere troppo le difficoltà dello sceneggiatore per ottenerla, risultando ridicola. Del punto (1) ho già parlato considerandola uno dei punti più bassi della sceneggiatura. Carson che fa un duello senza alcuno scopo comprensibile e che lascerebbe le cose come stanno, solo per dimostrare a kircher che ce l'ha più lungo, e lungi dall'essere esaltato dall'esito del duello, viene anzi ridicolizzato mostrando che, senza il solito intervento di Mamma Tex, si farebbe fregare come un pollo. E anche la maniera in cui "vince" inizialmente contro kircher... anche qui Ruju ricade nei suoi soliti tropes, visto che sceneggia a colpi di scena, qual è la tattica innovativa che fa fare a Carson? Facile, "il colpo di scena", fare errori apposta per fingere di stare per perdere e poi fare "il colpo di scena al cattivo"! A me, onestamente, a quel punto sono cascate le p###e! Questa è l'idea di "tattica" di qualcuno che evidentemente non ha mai fatto a botte in un cortile! Sembra uno di quegli sceneggiatori che nei fumetti Marvel faceva vedere i supereroi "riprendere fiato e riposarsi" facendosi dare un mucchio di botte (cliché giustamente ridicolizzato in Kick-Ass). Quando in un combattimento si "fa una finta", NON È PER RIUSCIRE A FARSI COLPIRE DAVVERO! Quando uno sceneggiatore ha un idea tanto "da supereroi" dei combattimenti da credere che farsi prendere a botte e colpire sia una buona tattica per prendere di sorpresa l'avversario, mi vengono forti dubbi sul fatto che sia adatto per sceneggiare qualunque combattimento non supereroistico... come minimo confonde il suo "voler prendere di sorpresa lo spettatore facendo prendere all'eroe un sacco di botte all'inizio" con una tattica sensata in un combattimento! Del punto 3, di Kircher come "cattivo", non avevo mi pare ancora parlato. lo faccio adesso, spiegando perchè lo ritengo un cattivo RIDICOLO che di memorabile ha ben poco. Kircher a dire la verità all'inizio parte bene. Ruju lo presenta bene, presentandone "la leggenda" prima ancora di farcelo vedere. Quando Warberg lo nomina la prima volta, già a pagina 82 del primo albo, il suo sgherro Bailey inizia visibilmente a sudare e a balbettare. Quando, nel secondo albo, lo vanno a chiamare, non lo fa apparire "magicamente" già nell'ufficio di Warberg, ma invece fa vedere il viaggio di Baley, in zone sempre più selvagge. Ruju qui fa montare con abilità le aspettative del lettore (ulteriore segno che, insomma, se ci mettesse più impegno e fosse più costante invece di buttarsi sempre nei soliti stantii colpi di scenetta, Ruju potrebbe essere davvero un ottimo sceneggiatore... ma se fa ancora così dopo tanti anni di carriera mi sa che ha fatto i suoi conti e preferisce macinare più pagine con i soliti clichè, qui probabilmente all'inizio la storia lo prendeva in modo particolare e ci stava mettendo più impegno, ma non è durata...). Poi, quando finalmente dopo aver costruito queste aspettative, Baley arriva nel covo di Kircher, prima ancora di vederlo "sentiamo" (vediamo il balloon) le urla delle sue vittime. Poi, quando finalmente lo vediamo, Mastantuono fa un ottimo lavoro a dargli un imponenza anche "fisica", un volto crudele ma non caricaturale e un alone di minaccia. E qui, deviamo anche per la prima volta "l'artiglio d'orso", che USATO COME STRUMENTO DI TORTURA aumenta il senso di minaccia e di crudeltà di kircher. Però, qui tocca fare qualche considerazione... quell'artiglio fa quell'effetto SOLO finché viene usato come strumento di tortura. Con una vittima legata che non può difendersi. o al massimo lottando contro vittime disarmate. Già contro qualcuno armato di un buon coltello di metallo, come Carson... fa un po' ridere. Gli artigli dell'orso sono molto più corti, e contro il coltello si romperebbero. il guanto è fisso e non puoi passarlo di mano, e oltretutto non può fare davvero "forza" per far penetrare gli artigli (che sono fissati al guanto, cioè ad un indumento, non alla carne dell'orso come quando era in vita). Sul serio, se vi trovaste in un duello, e vi dicessero "come arma, vuoi un coltello d'acciaio ben temperato con una lama di 20 cm, o preferisci un guanto con delle unghie un po' lunghe", voi cosa scegliereste? Figurati usare il guanto contro gente armata di pistola! Ve la immaginate la scena come si vedrebbe realmente? Un pirla che corre, corre, ringhiando, e Tex che con la massima calma e tutto il tempo del mondo estrae la pistola, gliela punta contro e lo fa secco da 10 metri di distanza... Ma non corriamo troppo. All'inizio Kircher non fa nessuna di queste cose da pirla. la prima volta che affronta Tex e Carson non usa mica il guanto, usa un fucile con grande precisione! (in quella scena è assurdo il fatto che spari a Baley, dando per scontato che serva a non farlo parlare, anche se Baley sono ore che è con i pards e potrebbe già avergli detto un sacco di cose. oltretutto, dopo aver rinunciato a far fuori uno dei pards per zittire Baley... gli tocca fuggire perchè gli avversari in due sono troppi! Quando se ne stecchiva uno poi potevano far fuori con calma l'altro avendo pure l'aiuto di Baley. Quella scena è per me il momento in cui la storia inizia davvero a svaccare, e Ruju inizia ad essere troppo frettoloso, pensando che la scena era salvabile semplicemente ragionando sul fatto che Baley potrebbe benissimo essere colpito perchè Tex si muove dopo che Kircher ha premuto il grilletto, ma ancora il personaggio di kircher non viene sminuito troppo) [da quel punto circa del secondo albo inizia davvero anche il ballo delle puttanate, con Tiger che per esempio si mette il fazzoletto davanti alla bocca per non farsi riconoscere dagli sgherri di Baley mentre lo rapiscono... e non si preoccupa di togliersi la penna o i vestiti da indiano! Segno che l'interesse e la cura di Ruju stanno rapidamente evaporando e sta iniziando a sceneggiare "col pilota automatico" senza preoccuparsi del senso delle cose] Comunque, tornando a Kircher, anche nelle scene successive, quando uccide il cercatore d'oro e attacca il villaggio, si conferma crudele, feroce e temibile. E, purtroppo, solo questo. Questo, fino a questo momento fa di lui un "buon" cattivo, uno che svolge egregiamente la sua funzione di rappresentare una minaccia. Per QUESTA storia. Ma non basta questo a farne un cattivo davvero "memorabile". Quali sono i cattivi "memorabili"? Quelli che i lettori ricordano per anni, o addirittura per decenni? Non basta rappresentare una minaccia adeguata (altrimenti molti degli anonimi capi indiani che Tex fa fuori nei primissimi anni ce li ricorderemmo meglio). Ci sono "scorciatoie", per esempio di può rendere memorabile un cattivo perchè fa qualcosa di particolarmente memorabile all'eroe (Brennan e Teller erano due cattivi assolutamente anonimi, e non avevano nulla di speciale nemmeno quando hanno ucciso Lilith. Ma quel crimine ce li fa ricordare). Ma non è una cosa che puoi fare spesso, altrimenti in breve finisci la gente da ammazzare (e se abusi di questa tecnica, diventano troppi i nemici che hanno ammazzato qualcuno di importante e non sono più memorabili). Un altro sistema è renderli "unici" e "caratteristici" per cose particolari (e qui Ruju ci prova con l'artiglio d'orso). Anche questa cosa può funzionare, se usata con parsimonia. Ma se esageri, se rendi gli avversari di un eroe una specie di fiera campionaria di tipi strambi (come è successo con Zagor), le cose "speciali" diventano la normalità, e smettono di essere speciali e memorabili (e questo rischio lo vedo, nelle storie di Ruju, che sembra cercare di rendere "speciali" i cattivi praticamente solo in questa maniera, fra pistoleri invulnerabili, streghe che prendono il controllo dei pards, mostri che fanno massacri nella nebbia, etc) Ma alla fine, in mezzo a tutti questi sistemi che funzionano solo se usati con parsimonia e che rendono "memorabili" solo i primi "cattivi" che ne beneficiano (mentre dopo un po' chi lo fa rischia di essere uno fra tanti), c'è un solo sistema che funziona, ripetutamente, e non "stanca": rendere i cattivi "relatable", parola inglese che non ha un corrispondente italiano ma che si può tradurre come "persona con cui puoi identificarti, che ha le sue ragioni che capisci, con cui puoi provare empatia". Se ci guardate tutti i più grandi "villain" del fumetto e della letteratura sono così, persino nei fumetti di supereroi (chi sono i cattivi più memorabili, Thanos e il Dottor Destino, che sono tanto "relatable" che hanno avuto testate in cui erano i protagonisti, o il Teschio Rosso, che è solo cattivo cattivissimo e nazista e quindi lo tirano sempre fuori solo perchè i nazisti come cattivi funzionano sempre? Eppure, fra mille supercriminali dai poteri sempre più pittoreschi, il Dottor Destino ha solo in pratica "e molto intelligente e indossa un armatura" e Thanos ha tutti i poteri che gli servono in una data storia perchè non sono mai stati ben definiti...). E anche su Tex, i cattivi più "memorabili" sono questi: Lucero, Capitan Barbanera, la Regina della Notte, persino Mefisto e Yama sono "giustificati" dalla loro vendetta, e per questo sono più memorabili di tanti altri maghi apparsi nella serie, anche quelli più potenti di loro che possedevano le menti dei pards. [non si confonda questo essere "relatable" con l'idea strampalata del giorno d'oggi che i personaggi si dividano in bianchi, neri e grigi, quest'ultima è una divisione farlocca, un personaggio può benissimo essere "relatable" ed essere totalmente cattivo, vedere per esempio Yama e la Regina della Notte] Ecco, mentre Borden RIESCE ogni tanto a creare personaggi simili (lo sceriffo Ray Clemmons per esempio, o anche la sua versione "giovane" di Mefisto), ho l'impressione che Ruju... non ci provi nemmeno. Quando cerca di caratterizzare i suoi "cattivi" e di renderli memorabile... segue sempre la strada del "superpotere particolare" (anche in senso lato, come in questo caso, considerando l'Artiglio come una specie di "superpotere" narrativo, come in un western possono anche essere abilità particolari con certe armi). Una strada che a lungo andare stufa, diventa stucchevole, e rischia di trasformare Tex in un caravanserraglo di mostri come Zagor, in cui essendo tutti "speciali", più nessuno è speciale... Ma sto continuando a divagare. Torniamo a Kircher. Che fino alla fine del secondo albo, anche se per me non ha NIENTE di memorabile, avendo la psicologia del "cattivo standard numero 5", svolge egregiamente il suo ruolo di rappresentare un validissimo e credibile antagonista per i pards in questa storia. Ma poi, dopo la fuga di Angela... svacca di brutto. Come tutta la storia attorno a lui, diventa sempre meno concreta e sempre più una vaccata. Scompare l'abile e spietato killer che abbiamo sempre visto usare il fucile, e viene sostituito da... ...Wolverine. Cioè, "quello con gli artigli" Cioè, di colpo Kircher viene "semplificato", ridotto unicamente al suo "superpotere", come se bastasse a caratterizzarlo (Ruju probabilmente ne è convinto, visto l'abuso di "superpoteri" nelle sue storie e la piattezza psicologica dei suoi antagonisti). Si mette, nel terzo albo, a combattere sempre con l'artiglio! Affronta un tizio armato di scure con l'artiglio! (gli è presa la "sindrome di Ruju", che poi colpirà anche Carson, fa idiozie tamarre per dimostrare quanto è fico ai lettori, tipo sgommare con il motorino smarmittato di fronte alla ragazzina che ti piace...) Arriva ad AFFERARGLI LA SCURE con la mano artigliata (guardate la figura, Mastantuono ci prova a renderlo credibile, ma è impossibile e deve nascondere la posizione delle dita...) Si mette persino ad affrontare Kit Willer (armato con 2 pistole) NON sparandogli con il fucile (che ha ancora), ma CORRENDOGLI INCONTRO PER TUTTA LA STANZA GRIDANDO CON L'ARTIGLIO SGUAINATO! È diventato un folle! La cosa è così assurda che Kit Willer evidentemente rimane imbambolato, perchè lo guarda corrergli incontro attraversando tutta la stanza (ci mette TRE VIGNETTE) senza pensare a sparargli. E subito dopo, con un UNICO COLPO dei suoi magici artiglloni, Kircher FA VOLARE VIA ENTRAMBE LE PISTOLE! (ultrarapido, questo è Superman, oltre che Wolverine...) (ma quanto sono fessi quelli che sparano ai pards a distanza e non li hanno mai colpiti? Basta che buttino le armi e gli corrano incontro per prenderli ad unghiate, i pards stupefatti non reagiranno e si faranno disarmare ad unghiate... ) Del duello stra-telefonato con Carson ho già parlato, non mi ripeto. Ma per me a questo punto il cattivo "supereroistico" ma comunque credibile dei primi due albi, purtroppo, si è già trasformato in una macchietta caratterizzata solo dal "magico artiglione"... Ecco, in poche parole (OK, diciamo più precisamente "in TROPPE parole") perchè questo "finale" non mi ha fatto "perdonare" nessuna delle cose combinate da Ruju. E perchè la considero assolutamente insufficente (il mio giudizio più articolato, se ci fosse questa opzione, sarebbe "inizia pure bene, ma poi svacca sempre di più fino ad un finale ridicolo", con il primo albo sopra la sufficienza e il secondo poco sotto, ma il terzo che fa precipitare la media complessiva )
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.