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TWF - Tex Willer Forum

Diablero

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Messaggi pubblicato da Diablero

  1. 7 hours ago, Letizia said:

    Togliere il duello perché si sa già come va a finire equivale a non scrivere più storie di Tex perché come vanno a finire lo sanno tutti.

    Questo è uno strawman: invece di replicare alla critica che è stata effettivamente fatta (il cliché usato a sproposito dove non ha senso) stai replicando ad una cosa che CI ASSOMIGLIA SOLAMENTE ("il cliché non va usato")

     

    Tex ha già sparato a gente che si avvicina con il coltello. Quindi se fa secco il cameriere al ristorante che gli sta porgendo le posato, è tutto normale, giusto?

     

    Il contesto in cui si usano situazioni già viste le può rendere assurde e ridicole, mentre magari nel loro contesto sono ancora usabili.

     

    Ma non ho voglia di rispiegarlo per l'ennesima volta, l'avevo già fatto con il duello precedente in questa stessa storia, quindi copio-incollo da https://texwiller.ch/index.php?/topic/5394-745747-vancouver/&do=findComment&comment=187590

     

    On 11/9/2022 at 8:01 PM, Diablero said:

    L'arrivo in città dei pards, l'incontro con Angela, la presentazione del "corpo di polizia" (anche qui, una situazione abbastanza inedita, ed è difficile presentarne ancora dopo quasi mille albi), va tutto bene e fa tornare le aspettative per una grande storia, ma poi...

     

    Ross, l'ultimo degli scagnozzi del boss, tanto in basso nella catena decisionale che manco l'hanno invitato a fare il lavoro pesante, vede i pards e di punto in bianco si mette a pagare LUI alcuni disperati per intervenire. Contro dei tizi dall'aria poco raccomandabile appena arrivati in città e armati. Boh, la cosa ha così poco senso che appare il cartello con il neon "poche botte e pochi spari in questo albo, Ruju si deve inventare qualcosa". E passi, tanto se leggi fumetti d'avventura a puntate alle Tigri di Martini ti ci devi rassegnare, se ti danno fastidio meglio cambiare letture. Ma non è il fatto che è una ovvia Tigre di Martini ad indispettire, quanto COME viene raccontata.

     

    - A "formuletta": la scena a parte il numero di avversari è praticamente uguale alla "tigre" precedente nel flashback: almeno cambiagli le strisce alla tigre se la usi due volte nello stesso albo, no?

     

    - Stile "tamarrata come se piovesse": e davvero, l'inflazione di tamarrate su Tex sta diventando davvero fastidiosa. Quando, in precedenza, Carson nel flashback mette via le armi, ha un senso: ha a che fare con un solo ubriaco molesto, disarmato (e lo era dall'inizio), che vuole riempirlo di botte e basta. È la classica scena della rissa da saloon, Carson ci fa bella figura nell'accettare un combattimento leale.  Ma Tiger e Kit hanno a che fare con un gruppo di QUATTRO persone, ARMATE, che li seguivano nei vicoli con pessime intenzioni. Riescono a prenderli di sorpresa e che fanno? Mettono via le armi per risolverla a pugni? Ha ragione Ross a dire che hanno "poco sale in zucca" (e infatti, a dimostrarlo, se non arrivasse Tex si farebbero impiombare da Ross che ovviamente ha ripreso la sua arma).

    Il segno distintivo, caratteristico, dell'autore che scrive tamarrate, è il NON RIUSCIRE A CAPIRE LA DIFFERENZA FRA CORAGGIO, ONORE E IDIOZIA. Quando Tex nelle risse da saloon mette via le armi, non lo fa per fare una tamarrata idiota: lo fa per senso dell'onore e per avere uno scontro "ad armi pari", senza il vantaggio della pistola spianata. Rifare la stessa scena, pari pari, in una situazione simile, vuol dire (1) non capire la differenza fra tamarraggine e senso dell'onore, e (2) non dare la minima importanza all'intelligenza dei personaggi, tanto da considerare "fico" il mostrarli come idioti integrali.

    E purtroppo, questi sfoggi di idiozia tamarra sono diventati sempre più frequenti su Tex: questa scena, quella di Carson nel Cartonato, il ridicolo "duello indiano" di Tiger nella storia di Ruju ambientata in sudamerica, gli esempi stanno diventando fin troppo numerosi...

     

    Con questa ridicola scena tamarra e idiota (i due termini sono sinonimi, il personaggio tamarro fondamentalmente è un personaggio idiota, che dimostra con la tamarraggine la sua capacità di vincere anche facendo sempre la cosa più idiota), Ruju si gioca tutti i "punti benevolenza" che aveva preso prima, e le speranze di vedere finalmente una "grande storia" da Ruju naufragano.  Ha ancora due albi per tornare a prendere quota, ma sinceramente la delusione di questa ennesima scena tamarra non dà grandi speranze...

     

    Borden, per favore digli qualcosa a questo stuolo di tamarri, che tamarri per tamarri a questo punto tanto valeva tenersi Faraci...

     

     

     

     

  2. 10 hours ago, Diablorojo82 said:

    Concordo su alcuni punti( irritante il teatrino finale, abuso delle sfide duello one to one, incendio forse poco sfruttato).

     

    Però sei molto severo perché questa storia ha qualcosa di buono(caratterizzazione dei personaggi ad esempio).

    Credo che sul giudizio sui vari punti della storia, più o meno, concordiamo un po' tutti, o quasi: tutti abbiamo detto che la storia non era la solita trama stra-telefonata di albi tipo l'ultimo speciale di Tex Willer o degli ultimi di Nizzi. Tutti abbiamo apprezzato il personaggio di Angela e le scene che la vedono protagonista da sola o con il marito all'inizio. Altre cose buone ci sono, tipo la caratterizzazione (anche grafica) dei "cattivi"

     

    Un po' meno unanime, ma comunque molto diffuso, è il fastidio per i soliti duelli alla c###o di c##e sparsi ovunque in questa storia (ci sono ben TRE duelli sceneggiati in maniera praticamente identica in questa storia, e solo il primo ha un senso), per l'abuso di cliché che rendono il tutto troppo prevedibile (Tex che arriva sempre all'ultimo secondo e non un istante prima, i colpi di striscio alla tempia, etc.), e il fatto che in questa storia davvero un sacco di gente muore solo perchè dà retta alle balzane idee di Tex (gli indiani) o perchè Tex non pensa a sparare ad una canoa e fa errori su errori (i cittadini bruciati)

     

    Se il giudizio e l'osservazione sono quasi unanimi sui singoli elementi, quello che fa la differenza nel voto complessivo è il PESO che si dà ai vari elementi.

     

    In tanti, ho visto, di fronte agli aspetti positivi hanno "perdonato" a Ruju un sacco di cose, decidendo di guardare il bicchiere mezzo pieno.

     

    Io la vedo diversamente: PROPRIO perchè nel bicchiere c'era roba che mi interessava bere, mi ha dato fastidio che poi abbia aggiunto un mezzo bicchiere di robaccia, rovinando tutto. Il fatto che la storia potenzialmente poteva essere molto meglio (e a tratti lo è) rende più "imperdonabile" il fatto che l'abbia rovinata. Se gli stessi errori li faceva in una storia di nessun interesse, mi avrebbero dato meno fastidio. Ma vedere gli elementi di maggiore interesse (Angela, l'incendio, etc.) così "sacrificati" nel finale (e nel secondo albo) in favore delle solite stantie scenette senza senso mi ha dato davvero fastidio. Vedere come Ruju "butti a mare" la storia che aveva imbastito per macinare pagine e pagine con cliché e scenette mi ha dato un impressione generale di scarsissimo rispetto per il lettore. In una storia senza alcun interesse posso dire che l'autore magari è scarso e più di quello non può fare (e a quel punto non è che lo compro turandomi il naso, smetto di comprare i suoi albi e risparmio tempo e denaro), ma quando VEDO che l'autore ha sbalzi qualitativi simili, si vede quando si impegna e quanto mette il "pilota automatico" con scenettine tipo i duelli-fotocopia a vanvera. Insomma, sono ancora più deluso, perchè all'inizio della storia Ruju mi aveva fatto sperare che, almeno stavolta, non sarebbe ricascato nei soliti errori.

     

    E c'è anche questo aspetto, la ripetitività di questi difetti: Ruju mette SEMPRE duelli a vanvera, mette SEMPRE insulsi "colpi di scena" stra-telefonati e prevedibilissimi (qualcuno nel finale aveva pensato che davvero Tex fosse stato ucciso da Kircher?). E ogni volta il fastidio aumenta. Le prime volte anch'io ci sono passato sopra, sono cose che A VOLTE capitano ad ogni sceneggiatore. Ma quando lo vedi che capitano SEMPRE e con quella frequenza, inizi ad aspettartele, e ti rovina l'esperienza della lettura. Specie se poi il tuo pessimismo viene sistematicamente SEMPRE confermato...

    • +1 1
  3. 3 hours ago, Testa di Vitello said:

    Eccaa lla ! Come avevo preventivato-ma sperato fino all'ultimo che non fosse così. Non ce ne liberiamo veramente più di sti colpi di striscio alla tempia, sono il vero cliche mefitico della saga,

     

    Con Ruju, il vero cliché ormai davvero insopportabile è il "duello alla c###o di c##e" ficcato a vanvera dappertutto, in spregio ad ogni senso e logica. Non solo sono soporiferi (c'è qualcuno che ha dubbi sull'esito?) ma sono piazzati in situazioni dove non hanno alcun senso, e servono solo a mostrarci i pards come totali co####ni (o come tamarri, che praticamente è un sinonimo)

     

    A parte la ripetitività esasperata (quante volte abbiamo visto questa scenetta PIÙ VOLTE NELLA STESSA STORIA come questa???) che fa cascare le sfere del lettore, la cosa preoccupante è che mostrano una di due cose:

     

    1) O Ruju, pur essendo uno sceneggiatore professionista con anni di esperienza, non ha mai capito il senso dei duelli nelle storie classiche, e sarebbe grave perchè vuol dire che belle storie classiche non sarà mai in grado di farne, oppure...

     

    2) ...Ruju lo sa benissimo che i duelli che mette ovunque non hanno senso, ma ha talmente tanta poca stima dei lettori Texiani che crede, come Nizzi, che basti dargli bistecche e patatine ogni 30 pagine per farli contenti (con la variante che invece di bistecche e patatine Ruju ci piazza un duello tamarro senza alcun senso), e visto che li scrive ormai con il pilota automatico gli permettono di produrre a macchinetta un sacco di pagine anche senza idee.

     

    @borden, davvero, una preghiera.  Per la sopravvivenza dei testicoli dei lettori e per la sopravvivenza della serie che io fra un po' inizio a smettere di comprare gli albi di Ruju come quelli di Nizzi, e dubito di essere il solo: la prossima volta che ti mette un duello alla c##o di c##e senza alcun senso in una storia, glielo rimandi indietro e gli fai rifare la scena? Perché ogni tanto quando si impegna le scene drammatiche le fa bene, ma finché gli approvate roba come quella, perchè dovrebbe sforzarsi quando gli basta mettere un assurdo duello ovunque per macinare pagine?

  4. Le vecchie copertine erano più drammatiche perchè potevano mostrare un Tex ferito, sofferente, erano più drammatiche le SITUAZIONI. Adesso al massimo si vede Tex in pericolo perchè c'è qualcuno in agguato, ma non si vede mai in difficoltà. Il poter far vedere un Tex febbricitante o spaventato o attonito è un corollario di questa maggiore libertà.

     

    Ho sempre pensato però che fosse la richiesta della casa editrice (anche implicita, senza dirglielo ma gliele bocciano tutte e ha smesso di farle), non una scelta di Villa.

     

    Altro problema, non può più usare la fantasia con scene che nell'albo non ci sono ma evocano il tipo di storia. E qui mi sa che buona parte della "colpa" ce l'hanno i lettori che vogliono per forza la vignetta interna ingrandita e si lamentavano che in "massacro" Tex e Carson non fossero mai circondati da indiani e in "Chinatown" Tex non si vedeva mai lacero....

    • +1 2
  5. 3 hours ago, Piombo Caldo said:

    L'arrivo degli indiani a salvare i cittadini di Vancouver ci può stare, ma possibile che questi abitando sulle rive del mare e del fiume non avessero neanche una barca.

    Infatti leggendo l'articolo di wikipedia sull'incendio, anche se cita l'intervento degli Squamish in soccorso di quelli rimasti in acqua, cita soprattutto oltre 200 persone che si salvarono sulla nave di 60 metri Robert Kerr, che fu per questo soprannominata "the ship that saved Vancouver", e la fuga sulle private imbarcazioni dei privati cittadini di Vancouver.

     

    "Licenza poetica", certo, un albo di Tex non è un documentario, licenza usata probabilmente ad dare più forza alla "moralina" enunciata da Tex. Solo che per me, una fuga più credibile in cui avessimo visto fianco a fianco collaborare le canoe e le barche dei cittadini avrebbe RAFFORZATO l'immagine della gente che si unisce di fronte al pericolo, mentre invece vista come viene presentata nell'albo la storia pare contraddire Tex: non è "la gente", sono SOLO gli indiani, come sempre buoni buoni, a salvare i bianchi incapaci, egoisti e corrotti...

     

    Un esempio, purtroppo, di come anche le buone intenzioni di Rujo vengano sistematicamente sabotate dal suo abuso di clichè e scene precotte, anche usate a vanvera senza alcun senso.

     

    Ma partiamo dall'inizio. Premetto che ci saranno SPOILER, perchè insomma, se siete arrivati fino a qui a leggere una discussione che da diversi post parla della trama, e siete adulti e vaccinate, ve li andate a cercare.

     

    Ho letto l'albo in due tempi. La prima volta subito all'inizio mi ha dato fastidio la pedanteria innaturale dei dialoghi.  A vedere Joe che, in una scena concitata e (magari) drammatica, che spiega per filo e per segno che il vento alimenta le fiamme, che per spegnere l'incendio ci vuole l'acqua, etc, rivolto ad un pubblico ritenuto incapace di fare il mimino ragionamento da solo, mi è venuta una fortissima nostalgia. Una fortissima nostalgia per i tempi in cui gli autori avevano abbastanza fiducia nelle capacità di comprendonio di bambini di 8 anni che in fumetti rivolti a loro scrivevano dialoghi tipo "formate una catena! Forza con i secchi" e non c'era bisogno di dire altro, o di ammorbare le pagine di quintalate di "testo esplicativo" per non capenti.

     

    Sarà perchè mi sono riletto di recente alcune storie di GL Bonelli, ma anche questo difetto ormai ONNIPRESENTE in tutti i fumetti moderni mi ha dato molto più fastidio del solito. Mi sono reso conto che, dopo l'albo precedente non avevo più fiducia in Ruju come sceneggiatore. E se non ti "fidi" dell'autore e non ti fai prendere dalla storia, finisci per notare troppo i vari difetti e le cose senza senso.

     

    Non mi piace leggere così, e piuttosto che passare una mezz'ora ad elencare i difetti di Ruju, ho preferito aspettare di essere di un umore più "caritatevole", magari non leggendo l'albo subito dopo uno di GL Bonelli, e attendere un momento migliore.

     

    Stasera torno a casa dopo una serata fra amici e amiche, cibo, bevande, limoncello e digestivi vari, e penso che magari con un sufficiente tasso alcolico la storia scorre meglio. E in effetti è così, riesco ad uscire dalla modalità "adesso conto quanti errori fa" e a immergermi di nuovo nelle vicende dei personaggi.

     

    O meglio, ci riesco a tratti, perchè ogni tanto Ruju ci si mette d'impegno a demolirmi l'immersione (il colpo di striscio alla tempia a Carson, che ci avrei potuto giurare che finiva così, Ruju non ha mai incontrato un clichè che non gli piacesse... e dialoghi ancora innaturali tipo a pagina 12 quando il feroce selvaggio uomo dei boschi dice che "metterà sotto scacco" Tex e Carson, e te lo immagini che scende in città ogni tanto dove è socio del locale club scacchistico...  magari legge pure la Settimana Enigmistica!

     

    La storia prosegue sulla falsariga dei due albi precedenti: scene anche fatte bene, intervallate ad altre scene "what the f##k" che ti fanno chiedere se davvero Ruju abbia i tasti con le scene tipo come gli sceneggiatori che si vedono in Boris.

     

    Esempio: Tex per una volta ragiona e torna a prendere le canoe invece di farsi far fesso con lo stesso trucco, OK, +1 per Ruju per averci mostrato un Tex che ragiona, e poi però, subito dopo...  qualcuno mi può spiegare CHE SENSO HA la scena a pagina 19-20?

     

    Tex e Carson NON POSSONO SPARARE perchè rischiano di colpire Angela. Vista la posizione della canoe, non la risolvono avvicinandosi, a meno di andare davvero MOLTO vicini: Angela è "in linea" con i banditi, che si stanno agitando a sparare e pagaiare. Non è nemmeno una questione di mira, basta che un bandito abbassi la testa un attimo subito dopo che Tex ha premuto il grilletto e bya bye Angela...  in compenso Tex e pards sono UN BERSAGLIO PERFETTO, messi in fila che se ne mancano uno prendono quello dopo. E oltretutto il "cattivo" ha un fucile dalla gittata utile molto più grande dei loro Winchester!

     

    In questa situazione... che senso ha che Tex si avvicini, da totale idiota?

     

    Dietro di loro stanno arrivando le canoe degli Squamish, che hanno molta più gente a pagaiare rispetto a quella dei banditi. Tex e Carson erano preoccupati di PERDERE LA PISTA dei banditi, ma ormai li vedono. Basta che li seguano a distanza finchè non arrivano gli Squamish. I banditi non possono fare del male ad Angela altrimenti perdono l'ostaggio. Al massimo posso tentare una trattativa, minacciandola per far desistere Tex. E anche questa dovrebbe essere una buona ragione per non avvicinarsi per costringere i banditi a rallentare se vogliono parlare con loro. E anche se i pards si avvicinano... poi che fanno?

     

    Esattamente come gli Squamish massacrati nell'albo precedente, Nagamo muore perchè Tex non ragiona e fa cose assurde "per esigenze di trama". Serve il momento drammatico con la morte di Nagamo e Tex gentilmente si avvicina bene per aiutare Kircher a prendere la mira.

     

    E Carson che quando vede Angela buttarsi in acqua (e sta NUOTANDO, non sta affogando, almeno non in quel momento) CON I BANDITI ARMATI MOLTO PIÙ VICINI A LEI DI LUI, che invece di farli fuori e DOPO saltare nell'acqua per aiutarla, si butta subito?

     

    i banditi che scappano perchè loro sono abbastanza intelligenti da forare la Canoa, mentre Tex non ci pensa nemmeno?

     

    (notare che se Tex era abbastanza intelligente da sparare alla canoa, non solo Kircher non scappava, ma non sarebbe bruciata manco la città... )

     

    Gia, a proposito...  il famoso incendio che alla base di tutta la storia...  risolto in pochissime pagine con qualche passaggio in canua. Viene da dire... tutti qui????

     

    Vuoi fare "una storia sull'incendio di Vancouver"...  e fai TRE ALBI delle solite stantie scenette, inseguimenti, sparatorie, duelli, allungando il brodo, e all'incendio dedichi pochissime pagine in modo che inizi e finisca nel tempo di lettura di un paio di minuti?

     

    Alcuni ho visto nei post precedenti che parlano di "storia originale" perchè tratta di un incendio. Secondo me è il caso opposto: Ruju, nonostante UNO SPUNTO ORIGINALE, non riesce a costruirci attorno altro che la "solita" storia piena di clichè, relegando l'incendio ad un brevissimo episodio tutto sommato trascurabile nell'economia del racconto. (Se Tex e carson arrivavano ad incendio finito e gli raccontavano che gli Squamish erano arrivati con le canoe, cosa cambiava? Praticamente nelle poche pagine dell'incendio Tex e Carson fanno solo quello: guardano l'incendio...)

     

    Verso la fine, contro ogni logica, mi lascio andare alla speranza: da come parla, ho l'impressione (sbagliata) che potremmo rivedere, almeno nel finale di questa lunghissima storia, il vero Tex, quello che di fronte a gente che si macchiava di una strage come quella, e gli parlavano di leggi e tribunali, toccava la sua colt e diceva "è questo, il giudice" (e in effetti, avrebbe senso: che senso ha fa montare l'odio verso un avversario mostrato come un bieco faccendiere che è disposto a fare una strage per arricchirsi, e se poi alla fine Tex lo tratta come tutti gli altri?)

     

    Speranza mal riposta. Il Tex di Ruju, purtroppo, è davvero lo stesso di Nizzi: mi sa che hanno ragione quelli che dicono che ne è l'erede. Abbiamo già visto l'abuso dei clichè, abbiamo visto il Tex imbecille, abbiamo visto il Tex inutile, abbiamo visto Tex che provoca con i suoi errori la morte di un sacco gente (tutte cose che accomunano questa storia a quelle del Degno Erede), cosa mamncava?

     

    Mancava proprio l'assurda "sceneggiata alla Nizzi", il trucchetto per ottenere la solita confessione che è necessario al Tex "sbirro integerrimo fedele ai regolamenti e ligio alla legge" per punire il malvagio. Che viene invece "punito" dalla solita stratelefonatissima "giustizia poetica" che fa quello che Tex non farebbe (nelle vecchie storie accadeva quando gli avversari non potevano essere puniti direttamente da Tex, tipo donne, vecchi, etc, ma adesso visto che Tex non punisce più nessuno, al massimo li arresta, la giustizia poetica deve fare gli straordinari)

     

    Del solito assurdo e inutile duello di Carson contro Kircher non ho voglia di parlare. Scena più patetica della storia. Visto che oltretutto ripete PIÙ VOLTE NELLA STESSA STORIA lo stesso assurdo e stantio clichè, ogni volta sempre con meno senso, meno pathos, scendendo invece sempre più nel ridicolo.

     

    I segni di ripresa che Ruju aveva timidamente dato nel bel primo albo sono progressivamente scomparsi, e alla fine ci ritroviamo le solite scenette-fotocopia di "guatemala" e tante altre storie di Ruju in cui i pards ripetono a pappagallo clichè appiccicati dove non hanno alcun senso.

     

    Qualcuno dice a Ruju che le storie dovrebbero avere un minimo di senso, please...

     

    -----------

    P.S.: l'incendio di Vancouver è del giugno 1886. Quindi in questa storia Tex ha 48 anni, e Carson circa 60 anni. Queste "datazioni" sono una sfortunata conseguenza del voler inserire per forza "eventi storici" citandoli tali e quali. Oltre all'altra spiacevole conseguenza: sai già come va a finire.

     

    Più saggiamente, autori come GL Bonelli su Tex o Guido Nolitta su Zagor "duplicavano" gli eventi storici. Tex in "vendetta indiana" non incontra il maggiore Chivington dopo il massacro del Sand Creek per vendicare la tribù di Black Kettle,  incontra il Colonnello Arlington dopo il massacro del Mac Elmo Creek per vendicare la tribù di Black Elk.  Chi riconosce gli eventi storici, li riconosce comunque, gli altri non li sanno ma non gli serve saperli e Bonelli non è stato limitato dagli "eventi storici" a far degradare l'ufficiale e basta (nella "storia reale" morirà nel 1894) ma può metterci un finale memorabile, un finale che la "fedeltà agli eventi storici" ci avrebbe tolto.

     

    Su Tex Willer è diverso perchè lì c'è un po' un "gioco letterario" dell'infilare Tex dentro la "storia ufficiale", ma su Tex "serie regolare" non c'è questa cosa, anzi normalmente si cerca, saggiamente, di evitare di inserire date precise.

     

    Ruju avrebbe potuto "duplicare" l'incendio e avere più libertà, senza avere un evento già noto e immutabile. Ma poi la sua "citazione" non gli sarebbe stata "riconosciuta", non gli dava "punti". E sono QUELLI che contano, mica la storia che stai raccontando...

     

     

  6. Per il 2023 sono 75 anni di Tex e quindi almeno 97 bollini li appiccicano (35 nuovi albi + 62 ristampe regolari fra supertex, tuttotex, texNR e ClassicTex) per un anno intero, e per il 2023 sono a posto. Idem per il 2028

    Per il 2025 c'è l'anniversario della casa editrice, lì di bollini ne appiccicano centinaia, si divertono (e per quell'epoca saranno diventati così grandi da coprire un quarto della copertina, disegnati dal nipote di Airoldi che a 5 anni disegna benissimo)

    Gli rimane scoperto il 2024, ma qualcosa troveranno. Se non ci sarà un ritorno di un nemico o una mostra da commemorare, potrebbero inventarsi qualcosa tipo i 25 anni dalla morte di Tea Bertasi o i 30 anni dalla morte di Galep.

     

    Insomma, scordatevi che vi sia, mai più, una copertina senza patacche (al plurale, perchè è ovvio che se avranno occasione di mettere una patacca per aver raggiunto un certo numero, tipo i multipli di 10 (750, 760, 770, etc) volete che se la lascino scappare a costo di mettere due patacche?)

     

    Sembrano discorsi assurdi, ma stiamo parlando di una PATOLOGIA, questa OSSESSIONE autolesionistica (perchè davvero, non servono a un xxxxx e fanno solo arrabbiare i lettori imbruttendo le copertine) per le patacche, non avendo ragioni razionali, non sarà applicata in maniera razionale. L'amore per le patacche è un ossessione che non ha niente di razionale.

    .

  7. 3 minutes ago, Letizia said:
    14 minutes ago, Dix Leroy said:

    facciamoli adesivi

    Utopia: i costi sarebbero proibitivi.

    Se si allegano all'albo. Non se si vendono a parte.

     

    Si fa una bella "busta patacche", venduta a parte, con varie pataccone di varie fogge e dimensioni, e così i fan delle patacche (e gli attuali dirigenti Bonelli) possono divertirsi ad appiccicarne quante ne vogliono su ogni copertina, senza continuare a rompere le xxxxx a tutti gli altri...

     

    (e così si capirebbe a quanti piacciono davvero...)

  8. C'era chi pubblicava fumetti con delle scritte sopra, oggi c'è chi pubblica Patacche con il fumetto sotto. Ormai è chiaro che lo scopo della Bonelli, l'obiettivo principale per cui si lambiccano i migliori cervelli della redazione, è escogitare nuove ragioni per mettere nuove patacche. Il fumetto sotto è secondario.

     

    Sono esagerato? Non credo. Ho l'evidenza dalla mia parte. Stanno moltiplicando fuori da ogni controllo le serie texiane, portando la qualità al crollo (per me il crollo è già avvenuto, altri avranno un giudizio diverso, ma è matematico che di questo passo continuando ad aumentare la qualità scenderà sotto l'asticella per tutti, prima o poi), ma L'IMPORTANTE, la cosa che studiano bene, è che su ogni copertina di ognuno di quegli albi, non importa a chi l'avranno fatto scrivere o disegnare, ci sia una bella patacca.

     

    Insomma, l'attenzione della casa editrice è totalmente sulla pubblicazione di pataccate, con bollini che attirino il pubblico più infantile (no, non i bambini, quelli i fumetti ormai li schifano, parlo dei nerd)

     

    Abbiamo appena finito di "goderci" i mesi di patacche Mefistoliane, e la patacca per Tex 50 (una volta si festeggiava il centenario, di questo passo, vista anche la loingevità in edicola delle nuove serie, festeggeranno ogni sei mesi), e oggi nella sua newsletter la Bonelli annuncia, tutta giuliva e trionfante:

     

    "È iniziato da una settimana l'anno in cui si celebra il settantacinquesimo compleanno di Tex, il ranger più famoso della storia del fumetto italiano. Lo festeggiamo con un logo speciale che apparirà su tutte le copertine"

     

    E stavolta, aggiungo io dopo averlo visto, il bollino è ancora più grande! Ancora più brutto! Sempre più invasivo!

     

    Ora, lo so che alla passione non si comanda. L'amore sfrenato dei pataccari verso le patacche è totale e assoluto. Quando saranno riusciti a far fallire la Bonelli continueranno a stampare patacche adesive e si godranno la pensione andando ad appiccicarle ovunque, in tutte le panchine dei giardinetti. Ma almeno, la smettano di dire che le mettono per onorare Tex o per "festeggiare" qualcosa. Si festeggia l'eccezionalità. Se ogni singolo mese c'è la pataccona, mese dopo mese, anno dopo anno, decennio dopo decennio, non è un "festeggiare", è la normalità.  Smettano di vergognarsi, e proclamino apertamente la loro insana passione per le patacche!

     

    Anche perchè così, uscendo allo scoperto, daranno voce ai pataccari purtroppo oggi discriminati. Aggiungendo all'acronimo LGBTQIA la loro "P", senza più nascondere questo amore...

     

     

    • Grazie (+1) 2
  9. La "storia ufficiale" può essere invasiva e ammazzare ogni tensione riempiendo tutto di spiegoni, cameo, e guest star storiche, o può essere un arricchimento e un valore in più. Come sempre, dipende COME LE FAI le cose. Per me (finora almeno) in questa storia Borden sta usando le vicende di Cochise nel secondo modo.

     

    Certo che se l'obiezione non è che le parti storiche abbiano difetti particolari, ma che "si vede poco Tex", non capisco come si possano reggere albi come "il figlio di Mefisto". o "il passato di Carson"...  :P

    • +1 1
  10. 5 hours ago, andreadelussu74@gmail.com said:

    Tex graffficamente,è stato ispirato da prima a Gary Cooper

    Per poco, pochissime storie.

     

    Poi, per la necessità di avere un "modello" (in assenza della documentazione che si può avere oggi con internet) ha fatto sì che Tex fosse sempre più ispirato a... Galep stesso! (ed è il periodo in cui Tex è più caratterizzato)

     

    In seguito con il tempo Galep si crea man mano un "modello mentale" di Tex che riproduce senza più bisogno di usarsi come modello e Tex non somiglia più a nessuno

     

    (men che meno a Giuliano Gemma, scelto per pure ragioni di "botteghino" ma che come Tex non era credibile)

  11. 4 hours ago, borden said:

     

    Qualche considerazione: un sacco di sceneggiatori ma quasi tutti hanno scritto pochissimo (solo 3 hanno superato le 1000 pagine: Borden - che arriva a 2400 tavole -, Ruju e Vigna.  Altri sette hanno superato le 600 pagine - che sono 6 albi tipici bonelliani.  Dalla posizione 11 in giù vediamo calare in fretta le pagine, alla 15-ma si va sotto le 400 pagine. L'equivalente di 2 albi si raggiunge con la 30-ma posizione, poi si va sotto. Dodici autori hanno fatto un albo bonelliano in un anno. e diciotto non ci arrivano.

     

    Per fare un confronto, quando ancora non c'erano special, magazine, etc, il titolare di una serie come Guido Nolitta su Zagor scriveva 1128 pagine (GL Bonelli arrivava a a 1320 perchè Tex ha più pagine)

     

    Tenuto conto che anche chi scrive di più, come Boselli e Ruju, poi deve dividersi fra più personaggi e poi fra più serie dedicate allo stesso personaggio, direi che l'idea che una serie abbia uno "sceneggiatore principale" che la caratterizza è morta e sepolta (sono sostituiti ormai dal ruolo dei curatori, ma non è la stessa cosa), e questo contribuisce alla generale perdita di identità e si "stile" delle varie serie.

     

    Guardando l'articolo precedente sui personaggi nel 2022 si vede che fra le pubblicazioni da edicola, ormai Tex + Zagor + Dylan Dog fanno il 53% delle tavole pubblicate (nel 2017 era il 31%)

     

    Di Tex come già segnalavo in un post alcuni giorni fa, sono usciti 35 albi per un totale di 3800 pagine. Citando dall'articolo: "Sono mediamente 73 pagine a settimana: di nessun personaggio a livello mondiale credo vengano sfornate così tante pagine ogni 7 giorni"

     

    Se vogliamo vederla in senso storico, considerate questo: di Tex, nei primi 16 anni (1948-1964) sono state pubblicate 8700 pagine circa, circa 540 pagine all'anno, poi per i successivi 24 anni si rimane stabili sulle circa 1320 pagine all'anno.

     

    Negli ultimi 3 anni sono state pubblicate 11000 tavole di Tex. Più che nei primi 18 anni. Più che in 8 anni del "periodo d'oro". Sono state pubblicate, in 3 anni, più tavole di quelle pubblicate nei numeri dal 101 al 200.

     

    4 hours ago, borden said:

    La Direzione ha escluso che possa farlo. Troppo lento e altrimenti impegnato.

    Non chiedete di Manara. Troppo costoso.

    Ci saranno altri.

     

    Credo che, in generale, i fan che spingono per avere "grossi nomi" sbaglino. Prima di tutto costano un sacco, e non si rientrerebbe dal costo, e poi come si è già visto con Serpieri verrebbero in generale a fare il "loro" Tex. Sono pochi quelli che, come Magnus, si mettono "al servizio dell'eroe"

    • +1 1
  12. 4 hours ago, Grande Tex said:

    no il motivo non è quello

    comparando le scene il motivo è che c' erano le istruzioni di un qualcosa i  italiano allora uno chiede alla protagonista " Tu parli italiano?" e lei " Certo perchè leggo Macchiavelli" 

    Ma non aveva senso,in un doppiaggio italiano, due che discutono se uno l' italiano lo conosca o no

    E non è patetico e condiscendente verso un pubblico considerato totalmente idiota?

     

    Danno per scontato che il pubblico sia così rintronato da non capire che, se la serie è ambientata negli USA, tutti in realtà stanno parlando in Inglese. E che quindi se ad un certo punto trovano una scritta in Italiano, e la protagonista dice "è in Italiano" e poi la legge... pensano che rimangano tutti sconvolti e incapaci di capire quello che è successo?

     

    Come quando prendono i riferimenti agli anchorman americani, e ci mettono battute su Mike Bongiorno o su "C'è posta per te"...  messe in bocca a persone che vivono a New York!

  13. Mauro, negli ultimi giorni ho "scoperto" la tua presenza in una delle più strane pubblicazioni della storia della Bonelli (uscì con l'etichetta "Isola Trovata" ma dopo che l'Isola Trovata era stata acquistata ed era diventate solo un nome fra i tanti usati dalla Bonelli). Mi riferisco al "Dottor Beruscus", una serie brevissima nel formato di "!Lupo Alberto" curata da Alfredo Castelli e dedicata al personaggio di Drive In, pubblicata nel 1986.

     

    Stavo facendo il solito ennesimo spostamento per recuperare qualche cm di scaffalatura in libreria quando, sfogliandone uno, ho visto il nome "Mauro Boselli" fra i collaboratori della testata.

     

    Cosa facevi in quella rivista? E puoi dirci qualche retroscena su come sia nata?  :P

     

     

  14. 1 hour ago, San Antonio Spurs said:

    Esistono dati quasi drammatici sull'analfabetismo di ritorno. Sono troppo lontano dal mondo della scuola per dare giudizi, ma se penso che nell'ultimo anno di liceo di mia figlia - 2008, dunque un secolo fa - in quinta l'insegnante di Storia fece saltare a tutta la classe il periodo del Risorgimento perché riteneva giusto spalmare il programma dell'anno solo sul recente passato mi vengono ancora i brividi. E amici e amiche docenti di università mi confermano che gli scritti degli studenti spesso sono da mani nei capelli. 

     

    Per uscire un attimo dalle scuole: avete visto la recente  serie Netflix "Wednesday" (Mercoledì)?

     

    In una scena, Mercoledì legge uno scritto in Italiano. E dice che ha imparato l'Italiano per leggersi in lingua originale i testi di uno dei suoi idoli, Niccolò Machiavelli

     

    Ora, questa non ho potuto verificarla di persona (la serie me la sono vista ovviamente in lingua originale), ma ho letto che il riferimento è stato eliminato dal doppiaggio italiano. Troppo difficile citare Machiavelli ad un pubblico italiano.

     

    Se è vero, e non è una bufala di quelle che spuntano tutti i giorni, sarebbe l'ennesimo esempio di doppiaggi che eliminano ogni riferimento storico e culturale considerato "troppo difficile" (il primo doppiaggio di The Big Bang Theory praticamente distrusse la serie, i cui dialoghi erano strapieni di citazioni di film, libri o fumetti).

     

    Sono oltre cinquant'anni che gli adattamenti e i doppiaggi italiani, sistematicamente "semplificano" tutto per "il grosso pubblico". (le produzioni italiani in genere nascono già ultrasemplificate)

     

    Negli anni 90 una rivista di anime giapponesi pubblicò una comparazione fra due diversi doppiaggi di uno stesso cartone animato giapponese, nella versione "piratata" degli anni 70 fatta per le TV locali e nella versione successiva "ufficiale" Mediaset.  L'articolo è davvero lungo ed approfondito (la rivista dovrei averla ancora ma non mi ricordo adesso titolo e numero, mannaggia...), ed è sconfortante: il doppiaggio Mediaset STRAVOLGEVA i testi, per EVITARE CHE IL GIOVANE LETTORE PENSASSE. Non per biechi fini totalitari, non era la Spectre che faceva il lavaggio del cervello: era per "renderlo di più semplice comprensione" e aumentare gli ascolti e quindi gli introiti pubblicitari. In tutti i punti in cui in originale il protagonista doveva fare una scelta (tipo, deve compiere una missione ma rapiscono la sua ragazza: fa il suo dovere, o va a salvarla?") nel doppiaggio il dubbio o la scelta viene tolto (nel doppiaggio ha tutto il tempo per fare entrambe le cose e non ha la minima scelta difficile da fare)

     

    La cultura non è MAI stata fatta solo con la scuola (saremmo freschi, visto il livello generale degli insegnanti e dei programmi scolastici), è fatta soprattutto di quello che esiste anche FUORI: cosa si trova al cinema e in TV, cosa si trovava una volta nelle riviste, anche nelle disprezzate (dalla critica snob) "riviste femminili" o per il grosso pubblico.

     

    Già un danno notevole alla capacità di leggere è stato fatto quando tutto il tempo libero un tempo occupato da riviste o fumetti o periodici è stato occupato dalla TV.  Rendendo la TV il mezzo principale attraverso cui ci arrivavano le STORIE. Ma il danno ulteriore è stato quando la TV, ottenuto il monopolio, ha iniziato a darci storie sempre più omogeneizzate e lobotomizzate.

     

    Oggi i ragazzi non hanno solo perso l'abitudine alla lettura, hanno perso anche l'abitudine a CAPIRE LE STORIE, se non sono davvero facili e terra-terra. (e non è una tendenza universale, anche se un po' è successo ovunque, in Italia è molto più grave, altrimenti non ci sarebbe bisogno di fare tutto quel lavoro di "rincoglionimento testi" per il pubblico italiano)

     

    E finisce che le "storie" che si guardano su You Tube ormai sono video di gente che fa scoregge con la telecamera nascosta...

     

    E in un simile stato di cose vi aspettate che la scuola italiana si erga come ultimo baluardo contro l'ignoranza? Contro la direzione in cui si muove tutto quello che gli sta intorno? Maddai, è ovvio che è la prima che si cala le braghe...

    • +1 1
  15. Piccolo errore di continuity (di cui sono accorto solo mentre lo riguardavo, la prima volta ero troppo preso dalle vicende narrate per guardare i dettagli)

     



    I quattro soldati che attaccano i quattro dikohe sparano solo con il fucile, e l'ultimo estrae la pistola dalla cintura (pagina 21 ultima vignetta), come faceva Cochise a sapere che la pistola era scarica?

  16. Altro che Tex Willer, io sono rimasto scandalizzato quando San Antonio Spurs ha detto che ha mollato Alan Ford di Magnus & Bunker proprio durante quello che viene considerato l'apice qualitativo della serie...   :blink:

     

    Dopo questa, può dirmi anche che mangia la buccia del cocomero buttando via la polpa, non mi meraviglierebbe più niente...  :P

     

    A parte le battute, e tornando a Tex Willer, a me questo numero è piaciuto.

     

    Su Tex Willer le necessità dell'Avventura e i volerci mettere più "Storia con la S maiuscola" possibile sono in un equilibrio abbastanza delicato, ed è vero che diverse volte in passato Borden ha esagerato, sconfinando nel nozionismo o nel "turismo storico fra i VIP" (quelle storie dove il protagonista pare faccia il giro dei personaggi storici, così che pare che non fosse possibile vivere in certi periodi storici senza incontrare Leonardo o Shakespeare). Ci era cascato per esempio nella storia ambientata nel Montana, in cui non poteva manco incontrare un giovane indiano in giro senza che fosse uno che sarebbe diventato un famoso capo (cioè, una cosa che non aveva nulla a che fare con la storia che stava narrando)

     

    Qui non accade. I flashback sono "concentrati" sul personaggio di Cochise, che è un "pard" di Tex Willer (è persino nel frontespizio...) e va benissimo narrarne le vicende anche se significa non tenere sempre la telecamera ossessivamente su Tex, così come si era già fatto per Mefisto, El Morisco, Kit Carson, etc.

     

    A questo si aggiunga un De Angelis che ormai sul western è più di una garanzia (e distinguere così bene le fisionomie di tanti Apache non era certo semplice) e il fatto che le vicende narrate sono effettivamente appassionanti, e direi che questa storia è iniziata molto bene e non vede l'ora di "scoprire cosa succederà"

     

    (e anche per questo mi hanno dato fastidio gli spoiler nella presentazione, se era una storia noiosa non me ne sarebbe fregato nulla)

  17. 1 hour ago, borden said:

    Non ho sinceramente capito l'obiezione.

    Rapido elenco (probabilmente non completo) degli spoiler:

     

     


    il primo si sa già da mesi, da commenti precedenti al filmato, ma il filmato lo ribadisce per gli utenti che non seguono forum e social network: la storia tratterà il Bascom Affair (ma assicuri che comunque Bascom "si vedrà nel terzo albo")

    Per chi non lo conosceva, riassumi le vicende che devono ancora vedersi su Tex fra due mesi: l'errore fatto dal "tenentino", i veri responsabili del rapimento, addirittura che fine farà Felix, e che la guerra durerà anni.

    Racconti che il fratello di Cochine morirà, che sua moglie e suo figlio saranno catturati (dettagli che non sapevo o non ricordavo)

    Cosa farà Tex? Già dici che non combatterà insieme a Cochise, ma che darà la caccia ai responsabili del massacro visto nel primo albo. Il che fa immediatamente capire che la tomba alla fine dell'albo è farlocca (era molto probabile, ma il video praticamente lo assicura)

     

    Dopo aver letto il primo albo non è più uno spoiler, ma visto che il video è uscito prima... chi lo leggeva sapeva già da subito non solo la figura del "cattivo" principale (che aveva comunque la freccia "cattivo" da subito), ma anche i suoi indiani si sarebbero resi colpevoli di un massacro in cui muore il padre di Cochise, e Tex li avrebbe inseguiti nel secondo albo (avendo aspettato di leggere il primo albo prima di guardare il video, almeno questi spoiler me li sono risparmiati)

     

     

    Per me la foga di "raccontare la Storia" (con la S maiuscola e anche minuscola) ti ha preso troppo la mano: un trailer dovrebbe accendere la curiosità dei lettori, non raccontargli la storia in anticipo...

     

    1 hour ago, borden said:

    E mi hai deluso alla grande col tuo comportamento su Dampyr. Per non ammettere di avere torto, hai semplicemente omesso di fare ciò che avevi promesso.

    Senti, mi sono comprato oltre 150 albi di Dampyr in blocco, e ho ricominciato a seguirlo, quindi ormai siamo a oltre 200 albi (che occupano un bel po' di spazio oltretutto), per te spendevo tanto se non avevo intenzione di leggerli?

     

    Semplicemente non è una priorità assoluta, e non ho fretta (come mi sembra che invece abbia tu), non tanto da sacrificare il tempo dedicato ad altro più importante. (e il poco tempo da dedicare ai fumetti se lo stanno mangiando le troppe uscite di Tex, anche se quello è un problema che risolverò tagliando molti acquisti texiani, altrimenti di questo passo non ho il tempo manco per leggere quelli)

     

    (Fra l'altro mi sono scontrato con lo stesso problema che ho avuto all'epoca quando avevo mollato Dampyr: se passa troppo tempo, come il mese che passava all'epoca, non mi ricordo gli albi indietro quando leggo i nuovi, la continuity è una rottura di scatole che richiede troppa continuità anche nella lettura. Quando ho preso in mano il primo degli albi da leggere mi sono reso conto che devo riguardarmi quelli che avevo già letto, almeno per rinfrescarmi la memoria. E quindi se non ho il tempo di leggerne un buon numero in fila non mi ci metto nemmeno)

     

     

  18. On 12/19/2022 at 5:38 PM, Poe said:

     

     

    Di gran lunga troppi spoiler in questo video. Mauro dovrebbe ricordarsi che non tutti i lettori sanno a memoria tutti gli eventi storici, molti non li sanno proprio, e altri (come me) hanno raggiunto un età in cui è facile dimenticarseli per potersi godere le storie come nuova... :P

     

    Io per esempio la storia degli errori di Bascom la conosceva già (e me l'ero pure ripassato un po' nella versione molto romanzata su Blueberry), ma avendone letto tempo fa non mi ricordavo un sacco dei dettagli elencati da Boselli (e anche se me li fossi ricordati, già l'esempio di Blueberry fa capire come non era detto che sarebbero stati presenti pari pari in questa storia di Tex Willer).  Figurati quelli che non ne sapevano nulla e non sapevano nemmeno che in quel periodo storico sarebbe iniziata la guerra...

     

    Ecco, qui Boselli dovrebbe ricordarsi la vera differenza fra i lettori di Tex e quelli di Martin Mystere: non è tanto la presenza di informazioni e curiosità (come dice bene, sono presenti in quasi tutti gli albi Bonelli, salvo forse Dragonero e Nathan Never...), quanto l'atteggiamento dei lettori: se su Martin Mystere si gioca sulla versione "mysteriosa" di cose che i suoi lettori sanno già a menadito, su Tex non essendo tanto legati al rispetto della ultrafedeltà storica, si legge con la curiosità di sapere cosa accade, che non sempre corrisponde alla Storia...  a meno che gli eventi non vengano spoilerati con sei albi di anticipo dal curatore! :rolleyes:

     

    Consiglio a chi non ha ancora visto il video di aspettare fino a dopo aver letto l'albo numero 55 (magari metteteci un bollino, "da questo albo potete vedere il video di presentazione!!!!" :P

  19. 7 hours ago, MarrFarr said:

    In ogni caso direi che sono i lettori che gridano allo scandalo per i bollini in copertina a essere in quattro gatti, per fortuna

    Ossignur, e sarei io quello che "drammatizza"

     

    Nessuno "grida allo scandalo".

     

    Si fa:

    1) un osservazione estetica: queste patacche e questi bollini sono BRUTTI e danneggiano l'estetica delle copertine.

     

    2) Un osservazione sulla politica attuale della Bonelli che mira a trovare qualunque scusa possibile per metterli in copertina, come se non avessero gli occhi per vedere che pacchianate sono.

     

    Cos'è questo 1-2...   critica e commento su quello che pubblicano e commento sulle politiche editoriale...  mi sembrava di averlo già visto....  ODDIO! MA È LO SCOPO DEI FORUM SUI FUMETTI!!!!!!!!!   :blink:

     

    Come al solito, si cerca di RIGIRARE LA FRITTATA.  Quelli che "gridano allo scandalo" lo stanno facendo perchè qualcuno "osa" criticare qualcosa che non dà fastidio A LORO. Però detta così, in maniera onesta e senza ipocrisie, suonerebbe la cosa squallida che è. Non suonerebbe così altisonante e "nobile" come l'atteggiarsi ad eroico difensore della ragione contro le orde barbariche degli odiatori di bollini.

     

    In pratica, è lo stesso atteggiamento verso le critiche di quelli che alla Bonelli strillano contro "I DETRATTORI"...

    • +1 2
  20. 35 minutes ago, Angelo1961 said:

    Sono completamente d'accordo con Monni.  Chissenefrega dei bollini, ma pure, per quanto mi riguarda, delle cover.  L'importante è il contenuto, non il contenitore.

    Sarà contento Villa, di sapere che delle sue copertine non te ne frega niente.  :rolleyes:

     

    Devo dire comunque che sei l'acquirente ideale, quello che risolverebbe qualunque problema a qualunque editore: adesso dici che del "contenitore" (come se la copertina fosse un contenitore, e non un CONTENUTO...) non te ne frega nulla. Tempo fa hai detto che più storie di Tex pubblicano meglio è, più ce ne sono e più sei contento, chiunque le faccia.

     

    Se non dico la maggioranza, ma un buon numero di lettori fossero come te, non esisterebbero problemi per gli editori, non esisterebbe crisi del fumetto: potrebbero risparmiare il costo delle copertine di Villa e farle fare a qualcuno che costa molto meno. Idem coi disegni e le sceneggiature. C'è gente che Tex lo farebbe anche gratis (con la qualità che ti puoi immaginare), E anche se le vendite calassero un poco, basterebbe decuplicare la tiratura.

     

    Visto che così non avviene, sospetto che siete invece piuttosto rari (in effetti, sei l'unico che abbia mai visto fare certe affermazioni)

     

    Se quindi siete rari, non so quanto convenga alla casa editrice fare politiche che fanno felici voi e scontentano tutti gli altri...

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