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Diablero

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Messaggi pubblicato da Diablero

  1. 1 hour ago, PapeSatan said:

    O Yanez senza Sandokan.

    O Pippo senza Topolino.

    Sono d';accordo sul tuo post e sull'essere contrario alla continua proliferazione di testate, ma gli esempi sono sbagliati, ci sono molte storie di Pippo senza Topolino, e due romanzi della saga dei pirati della Malesia (Il Re del mare e Alla conquista di un impero) hanno come protagonista Yanez e Sandokan praticamente fa da comprimario, sparendo per lunghi periodi. :P

  2. 39 minutes ago, andreadelussu74@gmail.com said:

    A te non piace il suo modo di scrivere e ci sta bene

    Quello in cui Nizzi era bravo a scrivere,erano i Flashback dei personaggi di Gianluigi Bonelli che lui riprendeva

    Ha fatto così con Zhenda,dando la spiegazione più credibile di come si sia salvata e ha fatto così per Barbanera e per la mambo Loa

    Ha ripreso il personaggio di Cane Giallo così come mi aspettavo di ritrovarlo,ovvero esiliato e umiliato da tutti

    Di Nizzi tutto potrai dirmi ma tranne che hai personaggi Bonelliani da lui ripresi si sia inventato caratteristiche non gli appartenevano

    Sì, si vede proprio nella mefistolata la cura con cui li "riprendeva" e "dava spiegazioni"...  :rolleyes:

     

    "Yama era prigioniero in una caverna demoniaca" "no, adesso è tornato dalla Mamma". "ma come ha fatto?" "mistero." "adesso Mefisto lo contatterà". "No, soffre di depressione, eliminato"

     

    "Loa, che bel personaggio, ma l'ultima volta che l'abbiamo vista era in un veliero maledetto in balia delle forze infernali, e poi era caduta in acqua" "no, adesso fa la chiromante" "Loa? Quella che aiutava Yama ad evocare demoni? Non dovrebbe essere quasi al livello di Yama? E non era ossessionata da odio e vendetta" "no, adesso vive in una capanna, ha messo la testa a posto ma ha un gran bisogno di soldi" "e i poteri" "sticazzi"

     

    Per non parlare di:

     

    "Ah, il vecchio ranch del Texas dove Tex pescava pescetti gustosi (nelle storie di Nizzi Tex deve SEMPRE E SOLO pensare a mangiare...) e dove hanno ammazzato suo fratello..." "ehm...  veramente suo fratello l'hanno ammazzato in Arizona, a Calver City" "Che problema c'è? Questa è Calver City nel Texas" "No, il ranche era a Rock Spring, nel Texas, il fratello di Tex l'ha venduto e ne ha comprato un altro in Arizone, non li hai letti gli albi originali?" "oh, ma chi ne ha tempo? E chissenefrega?"

     

    "Hanno profanato la tomba di Lilith, a decine di miglia dal villaggio!" "Ehm, no, la tomba di Lilith è nel cimitero del villaggio, Tex ci arriva a piedi in pochi minuti, non l'hai letta la storia originale?" "Ma chi ha il tempo di leggere le vecchie storie, non rileggo manco le mie..."

     

    Eh sì, davvero un grande esempio di "cura" nel ripescare i vecchi personaggi di GL Bonelli...  :rolleyes::lol::craniate:

    • +1 1
  3. Oggi non è più come una volta che bisognava ordinare gli arretrati direttamente alla Bonelli per posta. Certo, si può fare ancora (e hanno pure aperto lo shop), ma gli arretrati si possono comprare più comodamente ordinandoli in edicola.

     

    Visto che Tex viene continuamente ristampato è probabile che un giorno prima o poi sarà ristampato pure Tex Willer, ma il fatto che vengano "silenziosamente" ristampati i singoli albi esauriti e pure i volumi cartonati (anche se se queste ristampe vengono annunciate), cioè che tengano in stampa e disponibile tutta la serie, mi fa pensare che per adesso a ristampe integrali non ci pensano.

     

    Io in ogni caso penso che è sempre preferibile un originale ad una ristampa, ma ciascuno ha i suoi gusti...

  4. Queste ultime storie di Mefisto mi hanno convinto di una cosa.

     

    Da quando è stato fatto tornare (pessima idea, alla luce dei risultati) Mefisto sulla serie regolare è stato mostrato come un ladruncolo che si nasconde in un retrobottega, e poi comunque come qualcuno che nonostante i suoi poteri (pompatissimi nelle ultime storie) si fa fregare ogni volta. Un coglione.

     

    A parte tutti i problemi specifici delle singole storie (Tex e pards idioti in quella di Nizzi, spiegoni e pessime retcon nella nuova), c'è un problema sottostante: Mefisto vivo deve, a quanto pare, per "verità rivelata della Bonelli", essere pompato.

     

    Perché? Perché è vivo, tornato dai morti, è "passato di livello", deve dimostrare la sua potenza! No?

     

    No. Per me no.

     

    Mefisto raggiunge l'apoteosi, il mito, nel momento in cui muore. Come Lilith, del resto. Fino a quel momento era solo un nemico ricorrente, va bene che Tex ne ha pochissimi, ma era al livello della setta del drago e aveva fatto solo tre apparizioni "da mago" in dieci anni.  Per me è stata la scena della morte a spingerlo nel mito. A farlo ricordare così.

     

    E aveva ragione da vendere GL Bonelli a non volerlo far tornare, se non come apparizione dall'aldilà.

     

    Farlo tornare sminuisce quel momento, sminuisce la cosa per cui è ricordato. Farlo tornare più potente non solo sminuisce il passato, ma forza a ridicolizzare il futuro: più Mefisto è potente, più è ridicolo quando perde, più deve essere un totale idiota.

     

    Attribuivo questa boiata alla faciloneria di Nizzi, al totale disinteresse che ha sempre avuto per il rispetto dei personaggi, ma lo stesso errore per me l'ha fatto Boselli con Padma. Far tornare Padma era potenzialmente un ottima idea, perchè introduceva qualcuno che poteva combattere Mefisto e quindi non era necessario che perdesse come un idiota. Ma anche Boselli ha iperpotenziato Mefisto, insistendo che ormai Padma era molto più debole, e così puntualmente Mefisto ha DOVUTO essere un idiota.

     

    La cosa migliore sarebbe stata non farlo tornare. Yama è MIGLIORE come cattivo, APPUNTO perchè non è invincibile Perchè è più debole. Puoi fargli fare errori e dire che è inesperienza o mancanza di conoscenza, mantenendo il "mito" di suo padre, come un santino, dove non rompe i co....

     

    Ma se proprio lo vuoi far tornare per il marketing, dagli debolezze, p###o Giuda! Fallo tormentare dai demoni che lo vogliono far tornare, dagli un limitato controllo sul suo nuovo corpo, qualcosa che lo obblighi a dipendere da Yama! Rendi il suo ritorno dalla morte una cosa HORROR, non un "pompaggio di superpoteri da supercriminale"

     

    (Boselli gli ha dato una singola debolezza, il fatto che non percepisse il santone, ma a parte che è davvero tirata per i capelli, è una debolezza tanto specifica da poter essere usata in solo modo, praticamente uno spoiler, come il tallone di Achille: appena sai la debolezza, potresti scommeterci su quello che succederà, e per farlo succedere... Mefisto deve fare errori da co####ne...)

     

    È lo stesso identico errore che ha fatto Ruju con il pistolero con il campo di forza e la strega di paese più potente di Mefisto. A parte che è uscito fuori dalle "specifiche" del mondo di Tex, anche lui alla fine ha dovuto mostrare che il suo "cattivo" era un totale imbranato e idiota, perchè solo un idiota perderebbe in quel modo!

     

    Pompando Mefisto, si è ottenuto (COME SI POTEVA PREVEDERE) l'effetto opposto a quello che ha avuto FARLO MORIRE: lo si è reso un personaggio ridicolo. Per questo secondo me molti lettori che non sarebbero ostili per principio alla magia non lo vogliono più vedere (io compreso). L'avete già rovinato abbastanza lasciatelo in pace!

     

    I "cattivi" più memorabili su Tex non sono mai stati supercriminali superpotenti. Chi è più ricordato dai lettori, Proteus o Lucero? I figli della notte o Capitan Barbanera? E Mitla, che passa un intero albo a fuggire inseguita da Tex?

     

    Succede la stessa cosa, identica, con i supereroi. Anche i migliori "villain" vanno costruiti con debolezze, come i supereroi. Debolezze che devono giustificare le loro sconfitte senza renderli ridicoli (ci sono supervillian deliberatamente messi lì per ridere che sono la dimostrazione in negativo, tipo Graviton: vengono mostrati senza debolezze, a parte la loro stupidità e arroganza, e vengono ridicolizzati quando perdono)

     

    Quindi, direi che non solo Mefisto non deve tornare (e nemmeno Yama, dopo essere stato ridicolizzato così, era meglio in crisi depressiva...), ma bisognerebbe ricordarsi di darsi una calmata, con i superpoteri dei "cattivi" (a meno che non si cerchi volutamente di rendere un cattivo ridicolo, ma Tex non è un fumetto comico...)

    • +1 1
  5. Quando ho letto questo volume poi ho fatto una ricerca per vedere se la protagonista fosse un personaggio storico (perchè la storia è incentrata tutta sulla sua presentazione, ci sono riferimenti al Rosebud e conosco i miei polli...) ma non ho trovato nulla e ho pensato che se la fossero inventata.

     

    Nel video da Lucca Boselli e Giusfredi svelano l'arcano! Non si chiamava Yellow Bird, per forza non ho trovato niente! :angry:

     

    Gli hanno cambiato nome (si chiamava "L'altra gazza") per non fare confusione con la Gazza Ladra del color. Che eccesso di prudenza! Così hanno vanificato lo sforzo di chiarezza dei Crow, che prevedendo eventuali disguidi negli albi di Tex l'avevano appunto chiamata L'ALTRA Gazza!  :lol:

     

    Ecco un articolo al riguardo:

    https://www.historynet.com/magpie-woman-chief-crow-warriors-weaker-sex/

     

    E la voce di wikipedia, più breve:

    https://en.wikipedia.org/wiki/The_Other_Magpie

     

    Fra l'altro, questa credo sia la primissima (e brevissima, una sola pagina) apparizione su Tex di un transessuale (non credo comunque che questo termine moderno sia il più corretto per i badé, infatti si preferisce usare il più specifico "two spirits", i crow avevano una visione diversa della cosa, se ne parla un po' qui nella voce di wikipedia su "li trova e li uccide"...

    https://en.wikipedia.org/wiki/Osh-Tisch  )

     

    e questo articolo più lungo sulla sua storia

    http://historyheroines.com/2018/04/04/osh-tisch-and-the-other-magpie/ in cui c'è persino una foto con sua moglie

     

    E sì che lo sapevo cosa vuol dire "due spiriti", ma non me lo sono ricordato mentre leggevo l'albo...  :rolleyes:

     

    P.S.: visto che quella nel fumetto è (almeno teoricamente) un altra donna con un altro nome (ma comunque non si assolutamente nulla dell'Altra Gazza, quindi non avrebbe rappresentato un problema per successive apparizioni in questa e altre storie) e che, storicamente, Osh-Tsch si vestì da uomo per quella battaglia, e quindi nel disegno non si dovrebbe notare nulla, il fatto che lo chiami esplicitamente "guerriero dai due spiriti" è un riferimento voluto e chiaro (almeno per i lettori non smemorati...  :rolleyes: ) senza però turbare i lettori che non conoscono il termine.  Mi pare un buon compromesso per rappresentare il fatto storico che esistevano senza far arrabbiare i lettori che preferiscono ignorarlo...

     

     

     

     

     

     

     

    • +1 1
  6. 47 minutes ago, borden said:

    No. Tradizione avventurosa.

     

    Sì, ma un po' troppo ripetuta! Nell'avventura classica non erano TUTTI vedovi! Mandrake e Phantom sono felicemente sposati (e sono stati praticamente fidanzati dalla loro prima avventura), Flash Gordon fidanzatissimo, Prince Valiant è sposato con prole, anche nel fumetto italiano erano molti di più gli "eterni fidanzati" tipo Capitan Miki o il Comandate Mark oppure quelli celibi come Zagor!

     

    Alla fine, oltretutto, la ripetizione nello stesso "universo narrativo" non conviene mai. La storia che tutti ricordano, che ha avuto più impatto è stata sicuramente "il giuramento", con la primissima vedovanza. Poi arriva "furia rossa" e ha un buon impatto, che se minore. Già con Kit per me Nizzi si stava ripetendo troppo e non so quanta gente davvero consideri Fiore di Luna importante nel "canone".

     

    A parte la qualità della scrittura, il "variare la ricetta" e non fare di Carson il quarto vedovo non è stata la scelta giusta? Non è necessario fare strage di donne per mantenere liberi gli eroi!

     

    (oltretutto, di questi tempi è un attimo beccarsi accuse di "fridging"...  ( https://knowyourmeme.com/memes/fridging )

  7. 24 minutes ago, borden said:

    Devo solo far notare, perché nessuno l'ha fatto, nonostante le evidenze contrarie, una inesattezza grave di Diablero a sostegno di una sua tesi.

     

    Non vado a cercare la frase esatta per mancanza di tempo.

    Diablero sostiene che la Bonelli ristampi solo le storie di GL Bonelli perché solo quelle vendono. Ma non è semplicemente vero! Basta guardare il catalogo dei libri per notare che ci sono anche storie mie e di Nizzi (e di Nolitta). I libri della serie Tex Willer, per es., vendono molto bene, prova ne è che vengono di frequente ristampati!

     

     

    Ma io non ho detto che "solo" i libri di GL Bonelli vengono ristampati.

     

    (sarebbe stato anche strano, visto che in questo momento dal mio PC posso vedere in libreria ad occhio almeno una mezza dozzina di volumi che ristampano storie tue...)

     

    Ho detto che l'evidente sproporzione fra i volumi dedicati alle storie di GL Bonelli e quelle di Nizzi o di altri, visto che la Bonelli non è un ente di beneficenza e mira a vendere, significa che le storie di GL Bonelli, dopo cinquant'anni e più, continuano a vendere tanto. Tanto che è appena uscita l'ennesima ristampa de "il giuramento", che non conto più quante volte è stato ristampato.

     

    Poi è ovvio che non viene ristampato solo lui (in questi giorni è uscito "l'uomo senza passato" in volume e la artist edition di "Il pueblo perduto"), vengono ristampate storie di Nizzi, tue, di Nolitta e persino di Manfredi. Ma quante?

     

    Nel tuo caso si è iniziato a ristamparle relativamente da poco, e ancora solo poche storie in gran parte molto recenti (quelle di Tex Willer, quella di Yama, etc), direi che l'unico "classico" uscito da molto tempo che ha avuto diverse ristampe è il Passato di Carson. Persino una storia epica come Gli Invincibili non era stata ristampata. Nizzi ha avuto diversi texoni ristampati, ma a fare traino era sempre il disegnatore "prestigioso" (Magnus, Kubert, etc.), che è il motivo per cui è stato ristampato anche Manfredi (e la tua Patagonia, anche se lì è innegabile che anche la forza della storia ha influito). Ma se escludiamo i texoni, quante storie di Nizzi sono state ristampate? Quante hanno avuto continue ristampe più e più volte, di quelle nella serie regolare? Così a memoria non mi vengono in mente più di una manciata di titoli, e comunque anche le storie più ristampate non arrivano nemmeno vicine al numero di ristampe delle storie di GL Bonelli.

     

    Tutti vecchi lettori nostalgici che si comprano 20 edizioni diverse de "il giuramento"?

     

    Ricorda che la discussione riguardava quanto fosse "superato" GL Bonelli e quanto poco piacesse ai nuovi lettori...

  8. On 10/31/2022 at 4:23 PM, Diablero said:

    Purtroppo, molto, molto, molto minori. La Bao ogni tanto lancia annunci trionfalistici sulle vendite di Zerocalcare (tiratura del nuovo libro, oltre 200.000 copie in prima tiratura, ha ufficialmente scavalcato Tex e ora è il fumetto italiano più venduto), e sulle vendite totali del suo catalogo. Ma se sottrai alle vendite totali dichiarate le vendite di Zerocalcare, rimane pochissimo, da dividersi fra tutti gli altri autori. Anche se pian pianino le vendite in libreria aumentano (ma è un effetto anche del maggior numero di volumi), non esiste il fantomatico "boom delle graphic novel": esiste il boom di Zerocalcare. Punto. È l'autore, non il formato o il punto vendita.

    A proposito, mi sono letto anche "No Sleep Till Shangal", il suo quattordicesimo libro uscito pochi giorni fa. Ed è il solito dannato capolavoro.

     

    Ed è, come Kobane Calling, un reportage fumettistico romanzato, stavolta riguardante un viaggio nell'enclave di Shengal in Iraq, controllato attualmente dalla minoranza etnica degli Ezidi dopo il massacro compiuto dall'Isis otto anni fa. Stavolta, a differenza che con Kobane Calling, non c'è una guerra in corso a pochi km di distanza. Ci sono attacchi di droni turchi costanti sulla popolazione civile, ma quella in Europa non la chiamiamo "guerra" (e il volume spiega perchè) e Zerocalcare non ne è testimone. Eppure, c'è una tensione fortissima ad ogni pagina, e ti tiene attaccato lì finché non finisci il volume.

     

    Questo è saper raccontare. A parte tutti i meriti informativi e divulgativi, a parte il fatto che è un bene che libri così esistono per farci sapere le cose di cui i nostri media non parlano mai, gli altri libri su questi temi (quando esistono) vendono un millesimo se va bene. Le cose è giusto dirle, ma se le sai anche raccontare bene, è meglio.

     

    Ed è un libro che in pratica è tutto una spiegazione, pagina dopo pagina, Zerocalcare che spiega, racconta, illustra, e divulga. Ci sono scene oggettivamente drammatiche (tipo una scena che pare presa da un film di Tarantino ad un posto di blocco) ma sono poche pagine, per il resto riesce a creare dramma (necessario per agguantare l'interesse del lettore) e umorismo (per non rendere insopportabile il contatto con certi temi davvero forti) semplicemente con la narrazione.

     

    Per certi aspetti mi ricorda Nolitta, e la sua capacità di "saper narrare" storie che, se le guardi, erano strapiene di buchi narrativi e di magagne, nei suoi Zagor e Mister No (se ti vai ad analizzare cosa succede ne "La Marcia della Disperazione", Zagor fa più danni che se non fosse intervenuto. Ma mentre lo leggi non te ne accorgi, finché non te lo fanno notare o una volta lo noti, e non capisci come hai fatto a non vederlo prima). Il narrare è un gioco di prestigio, devi far sì che il lettore veda certe cose e NON NE VEDA altre.

     

    Per questo lo "spiegone" è il nemico della narrazione, impedisce l'immersione nella trama e quel gioco di prestigio. "No Sleep Till Shangai" da questo punto di vista potrebbe essere un libro di testo per fumettisti: 200 pagine di spiegazioni, spiegazioni, spiegazioni...  e nemmeno uno "spiegone". Zerocalcare si inventa persino un dialogo immaginario con la testa mozzata di Cartesio (e uno con il fratello di Peppe Pig) per esprimere i suoi dubbi come dialoghi e non come monologhi (solo che è un metodo personale che funziona per lui, magari non è insegnabile ad altri, non vorrei vedere Tex che dialoga con Cartesio. D'altronde anche le storie di Nolitta con i loro buchi non le metterei come esempi per nuovi sceneggiatori...)

     

    La capacità di narratore di Nolitta si inceppava con Tex. Se vai a vedere i suoi dialoghi su Zagor sono prolissi, melodrammatici e ripetitivi come quelli su Tex, ma nei suoi Tex manca qualcosa di indefinibile: su Zagor non te ne accorgevi, su Tex sì. In mancanza di altre spiegazioni di solito dico che si vede se l'autore si è divertito a scrivere una storia o no. Nilitta scriveva Tex per "dovere" ma non ne aveva alcuna voglia, e si vede. (e poi sì, c'era anche il fattore "questo Tex è irriconoscibile", ma funziona su chi Tex lo leggeva, nessuno fra gli appassionati di Nolitta mette le storie di Tex fra le sue migliori, anche senza quel fattore)

     

    Per tornare in topic (stavolta l'ho presa molto larga), il Boselli di questa storia (la seconda, intendo, per me è sbagliato trattarla come un unica cosa con quella dei Cestaro), mi sembra come il Nolitta su Tex: pare il solito Boselli (anche se si nota uno spiegazionismo molto più accentuato del solito e dialoghi più pesanti e ripetitivi), ma manca qualcosa.

     

    Ho il sospetto (anche se probabilmente lui lo negherà sempre) che anche lui non si sia divertito molto a scrivere questa storia.

     

    Anche nei commenti, un po' troppe volte ne parla come di un "dovere" per "sanare" il finale della mefistolata. E questo ha ridotto questa storia alla "Mefistolata parte 2": scritta molto meglio della prima, ma alla fine invece di esserne la negazione (cosa che comunque Boselli ha detto che non era mai stata sua intenzione fare. Sbagliando. La Mefistolata andava negata, o almeno corretta, c'erano un sacco di cose inaccettabili, mica solo che Mefisto alla fine era libero), ne è diventata la celebrazione. Per fare la "seconda parte" che correggeva quell'unico problema (lasciando inalterati gli altri, sancendo infatti che è vero, Tex non sa seguire una traccia dopo cinque minuti) l'ha risollevata dal fondo, dove giaceva dimenticata da decenni, e ce l'ha risbattuta sul naso.

     

    La prima storia dei Cestaro, a parte il problema delle cinghie (a proposito, Borden ha ammesso che fu una correzione redazionale a fare il casino, magari sarebbe meglio la spiegasse, almeno per salvare l'onore dei Cestaro...) era, per sua stessa ammissione, "solo una storia di Mefisto" senza obblighi vero la Mefistolata, e infatti funziona molto meglio.

     

    Secondo me, purtroppo, con queste due storie e quella precedente di Yama, Boselli certifica che la sua visione "ossessivamente microspiegazionistica" del magico (che lo trasforma nelle notti di Luna Piena in un Burattini Mannaro) è incompatibile con i personaggi "Magici" di GL Bonelli. Quindi spero che non li tocchi più, ma che inserisca nella serie altri personaggi magici più affini alla sua visione. E che non faccia più storie "per dovere" per "correggerne" altre. Le storie "sbagliate" andrebbero ignorate e basta, non tirate fuori dal dimenticatoio per ri-sbattercele in faccia. E in questa ultima storia di Mefisto, queste cose si sono sommate insieme con il risultato che abbiamo letto tutti...

     

    P.S.: per me l'eccesso di "spiegoni" e di dialoghi prolissi e spiegazionisti nelle ultime storie è dovuto anche alla eccessiva richiesta di storie di Tex. È una cosa nota che la prima stesura di ogni cosa, in genere, è quella più lunga e prolissa. Quando la riguardi magari aggiungi qualcosa ma togli un sacco di lungaggini e ripetizioni. (Almeno, a me capita così, se li riguardo anche solo una volta i miei post dimezzano la lunghezza. E sì, anch'io scrivo troppo e dovrei postare di meno e controllarli con più calma, e si vede, ma se lo faccio poi non sto dietro a tutte le cose di cui voglio parlare). Molte delle lungaggini in questa storia sembrano cose che non sarebbero sopravvisute non dico ad una revisione di un Canzio o di un Sergio Bonelli, ma nemmeno ad un Borden che avesse più tempo per limare con calma le proprie sceneggiature...

     

    Poi vabbè, predico bene e razzolo male: dovrei limare anche questo post ma chi ne ha voglia? :lol:

    • +1 2
  9. 39 minutes ago, Chinaski89 said:

    ZC è un fuoriclasse assoluto,  ultimamente tra l'altro ha anche cambiato personaggi e ambientazioni al contrario di quanto dici. Io sinceramente mai e poi mai avrei pensato che Kobane calling piacesse e vendesse come i suoi lavori precedenti, invece con mia immensa gioia non solo è stato così ma il suo ultimo lavoro No sleep till Shengal racconta di una comunità praticamente sconosciuta al grande pubblico e sta andando benissimo comunque. Lui è praticamente Re Mida ormai, non  c'è nulla da dire se non chapeau. 

     

    Cambia genere, non i protagonisti.

     

    Finora ha detto che ha fatto un  unica storia totalmente di fantasia, "Dodici", che parla di un invasione zombie. E chi è "l'action hero" che salva il gruppo dei sopravvissuti? Secco. Il personaggio più presente in tutti gli altri volumi dopo Zero e L'Armadillo. E fra i personaggi c'è Zerocalcare e diversi altri personaggi "storici" della serie.

     

    Ha fatto storie che rasentano il thriller (Un polpo alla gola), storie totalmente autobiografiche (La profezia dell'armadillo, Scheletri), storie slice-of-life corali (Macerie Prime I e II), saghe familiari (Dimentica il mio nome) e ovviamente la famiglia è la sua.

     

    Con "Kobane Calling" ha fatto anche un reportage di guerra. Ma chi è il protagonista? Zerocalcare. Chi è l'amico a cui immagina di dover spiegare le cose? L'Amico Cinghiale. E ci sono, anche se in ruoli più piccoli del solito, la sua famiglia e i soliti amici.

     

    Cambia il genere, ma i protagonisti sono sempre gli stessi. Ogni tanto se ne aggiunge qualcuno che diventa importante in volumi successivi e puoi divertirti a trovarlo disegnato già nei volumi precedenti, sullo sfondo o in vignette dove fa qualcosa senza che si dica il suo nome. Altri vanno e vengono, ma i protagonisti sono sempre loro. Anche quando Zero va a fare un reportage dalla Siria...

     

    Mi piace il successo di Zerocalcare prima di tutto perchè lo merita, ma anche perchè è una enorme, plateale pernacchia a tutto quello che ci hanno detto per cinquant'anni sul "fumetto d'autore", sul fatto che i fumetti con gli stessi personaggi che tornavano sempre erano robaccia "non d'autore", che era comunque per pochi, etc.

     

    Zarocalcare è tornato, a quarant'anni di distanza da GL Bonelli, a fare un fumetto "popolare" che per oltre dieci anni ha continuamente aumentato i lettori spaziando fra diversi genere (come faceva lui passando da "Fra due Bandiere" a "sulle piste del nord" a "Diablero" e "il figlio di mefisto" a "San Francisco" a "il fiore della morte": bellico/storico, western classico, horror e mistero, storie urbane e viaggi per nave nei mari del sud, e fantascienza...). E sfido chiunque a dire che non fa "fumetto d'autore" (dimostrando definitivamente che è una divisione stupida e farlocca, e si capiva già 50 anni fa...)

     

    58 minutes ago, Chinaski89 said:

    più zerocalcare e soci (minori)

    Purtroppo, molto, molto, molto minori. La Bao ogni tanto lancia annunci trionfalistici sulle vendite di Zerocalcare (tiratura del nuovo libro, oltre 200.000 copie in prima tiratura, ha ufficialmente scavalcato Tex e ora è il fumetto italiano più venduto), e sulle vendite totali del suo catalogo. Ma se sottrai alle vendite totali dichiarate le vendite di Zerocalcare, rimane pochissimo, da dividersi fra tutti gli altri autori. Anche se pian pianino le vendite in libreria aumentano (ma è un effetto anche del maggior numero di volumi), non esiste il fantomatico "boom delle graphic novel": esiste il boom di Zerocalcare. Punto. È l'autore, non il formato o il punto vendita.

     

    1 hour ago, Chinaski89 said:

    Si è ristretto eccome però se si guarda in una libreria qualsiasi quanto è aumentato e aumenta sempre più lo spazio dedicato ai manga (che io non ho mai letto) direi che a naso quello un pubblico ce l'hanno e sembrerebbe aumentare dato che tra un po' lo spazio fumetti sarà solo loro

     

    I manga non sono paragonabili ai Bonelli. Tradurre fumetti costa un infinitesimo rispetto a produrli. Se ogni manga che vedi in edicola avesse un costo di produzione paragonabile al costo di un albo Bonelli (più di cento volte maggiore di quello di un manga) ne vedresti molti meno.

     

    Detto questo, i manga sono l'esempio di come si possono ancora vendere milioni di fumetti anche in un paese dove TV e Internet e Smartphone sono diffusi come da noi se non di più. Ed è un paese dove i manga sono comunque un po' "disprezzati" (praticamente come in Italia. Anche lì la stampa spesso associa fumetti ai peggiori delitti con articoli scandalistici), mica come in Francia dove sono sostenuti da fondi pubblici e i chi fa fumetti e non guadagna abbastanza può prendere il loro Reddito di Cittadinanza (un articolo che leggevo tempo fa citava cifre secondo cui un terzo degli autori francesi lo prende. Altrimenti dovrebbe cambiare mestiere)

     

    E ci sarebbero un sacco di idee da prendere dall'editoria a fumetti giapponese! Per esempio...

    1) Non si accettano nuove serie se l'autore non ha già un finale "possibile" dopo pochissime puntate (tipicamente abbastanza da riempire tre volumi monografici), il lettore non deve mai spendere soldi e trovarsi una storia senza finale (ogni tanto capita comunque, se l'autore muore o si chiude in un monastero o finisce in manicomio, ma è un caso fortuito, non il destino di tutte le serie open ended...

    2) Non esistono serie open-ended. Ogni serie deve avare un finale. Se ha davvero un successo straordinario possono tirarla in lungo anche per decenni (aumentando a dismisura il rischio che l'autore ci lasci la pelle per i ritmi di lavoro massacranti prima di scrivere il finale. Vedi Berserk), ma un finale ci deve essere. (Se Tex fosse stata una serie giapponese sarebbe probabilmente comunque durata fino agli anni 70 perchè vendeva così tanto, ma appena GL Bonelli avesse dimostrato i primi problemi di salute abbastanza gravi gli avrebbero fatto scrivere il finale della serie.

    3)...e un sacco di altre cose che spingerebbero gli autori a produrre più in fretta e fare solo cose che vendono, ma in Italia credo non si possano fare, lo schiavismo è proibito...  :lol:

     

    Ma già solo le prime due cose fanno vedere una differenza con il fumetto Bonelli: purtroppo la produzione Bonelli è sempre andata verso la pubblicazione di delusioni certe.  Se nessuno è in grado di scrivere fumetti che aumentino i lettori nel tempo, i lettori calano con il tempo, ma la serie si trascina comunque: i disegnatori migliori vanno altrove perchè quel fumetto non può più permetterseli (vedi Diso e Mister No, De Angelis e Nathan Never, etc.), gli autori originali invecchiano e si stufano, man mano che calano le vendite ci si affida sempre più a chi costa poco o non ha niente da fare, quindi esordienti o autori che non vuole nessuno perchè fanno crollare le vendite, in questa maniera si deludono sempre più lettori, le vendite calano ancora in questa spirale della morte finché...  la serie muore. Con un finale improvvisato e deludente o magari manco quello. Il lettore non può mai avere un finale soddisfacente, perchè se continua a comprare non avrà il finale, finché la qualità non sarà calata abbastanza da mandarlo via.

     

    E delusione dopo delusioni, arriviamo allo (scarsissimo) interesse dimostrato ormai dai lettori per le nuove serie, e la rassegnazione con cui comprano ancora testate solo per abitudine.

     

    Con questo tipo di modello editoriale la Bonelli può andare bene solo se ha autori in grado di tenere costanti le vendite per un sacco di tempo o addirittura di farle aumentare (tipo GL Bonelli e Guido Nolitta), e se presenta testate con storie autoconclusive che non prevedano alcun "finale".  

     

    E invece da quarant'anni ormai cosa abbiamo? Storie con forte continuity che richiedono (come tutte le storie con forte continuity) un "finale"  realizzate da autori che non solo non fanno aumentare le vendite (cosa oggi effettivamente difficile), ma spesso le fanno calare in fretta. Sfornando serie che seguono praticamente sempre la trafila vista prima, arrivando con certezza del 100% ad un finale deludente. (se non mi credete, pensate alla serie Bonelli più acclamata degli ultimi 50 anni, Ken Parker. E che finale ha avuto)

     

    Cosa hanno imparato invece gli editori e autori taliani dai giapponesi? Solo a fare gli occhioni e le linee cinetiche fitte...  :rolleyes:

    • Grazie (+1) 1
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  10. On 10/29/2022 at 2:40 PM, Exit said:

    Fino ai primi anni '70 c'è stata una crescita tumultuosa che si è più o meno stabilizzata ai tempi di Terra promessa. Fino ad allora le nuove leve sostituivano le uscite, perché anche ai bei tempi i giovani passavano ad altro.

    Vero. È una cosa che tendiamo (io per primo) a dimenticare, quando diciamo che è "naturale" che una serie perde continuamente lettori dal primo numero.

     

    Anche all'epoca era la sorte di gran parte dei fumetti "dimenticabili" che affollavano le edicole e di cui, oggi, non si ricorda più nessuno. Ma i grandi successi all'epoca diventavano "grandi successi" aumentando il pubblico man mano. Le massime vendite di Tex arrivarono dopo più di 20 anni di pubblicazioni in cui erano usciti 973 albi settimanali + più di cento Giganti.

     

    E questo non in seguito ad un boom improvviso dovuto ad un restyling o a un reboot, ma semplicemente perchè, per vent'anni, costantemente ai attirato più nuovi lettori di quelli che perdevi!

     

    Ma ve lo immaginate oggi un Magico Vento o un Dragonero che ha un continuo aumento di lettori fino a raggiungere il massimo dopo vent'anni con i numeri attorno al 250?

     

    La cosa sarebbe inconcepibile. La cosa più vicina che si è vista più recentemente nella Bonelli è stato Dylan Dog, ed è stato un fenomeno molto più breve, tipo una fiammata, esploso pochissimi mesi dopo la partenza e che ha cominciato la sua lenta discesa dopo nemmeno dieci anni. Ed è successo oltre TRENTACINQUE anni fa!

     

    Perché da allora le testate Bonelli (TUTTE, Tex compreso) perdono continuamente lettori mese dopo mese sin dal primo numero, tanto che è considerato un grande successo il "perderne pochi"?

     

    È vero che il pubblico potenziale si è molto ristretto (negli anni 70 i fumetti li leggevano davvero tutti, oggi è un hobby di nicchia), ma questo significa solo che calano i numeri assoluti, magari invece di arrivare a un milione di copie arrivi a duecentomila (come Zerocalcare - e ora che ci penso, Zerocalcare - considerando il personaggio e il fatto che tutti i libri di Zerocalcare hanno come protagonista lo stesso gruppo di amici - è l'unico esempio recente di un fumetto che aumenta sempre costantemente i lettori e ormai lo fa da più di dieci anni, segno che ancora oggi è possibile)

     

    Non tutto quello che ha fatto la Bonelli in questi 35 anni è da buttare, anzi.  Secondo me c'è stato un generale calo delle sceneggiature, ma è un dato medio fra tutte le testate, di fumetti sceneggiati benissimo ce ne sono stati un sacco. Perché non vendono? O meglio, perchè attirano un certo pubblico di curiosi, se va bene ne deludono pochi, e poi vanno avanti ad esaurimento man mano che i lettori si scocciano?

     

    Ci sono anche fattori legati alle "mode" fumettistiche, l'onnipresente continuity è il bacio della morte: Dampyr potrebbe anche essere il fumetto più bello del mondo, ma chi se li legge quasi 300 numeri arretrati per capire l'antefatto? (Boselli si è ridotto a cercare lettori uno per uno anche nel forum: me sta' a tampinà...  :lol: ), e il calo generale di tavole prodotte da ogni disegnatore e dall'altra parte la proliferazione di speciali per qualunque serie non sia sull'orlo del fallimento portano a serie molto più discontinue rispetto al passato (volete mettere che esperienza differente è leggere per anni e anni un Tex scritto sempre da GL Bonelli e disegnato a rotazione da soli 5 disegnatori del calibro di Galep, Ticci, Letteri, etc dall'avere una serie in cui nello stesso anno si alternano una mezza dozzina di sceneggiatori contando anche gli speciali e una ventina di disegnatori, in cui magari passi da un albo di Villa (esperienza rara ormai) a uno di Torti o Danubio?

     

    Ma credo che, a parte questi aspetti, la causa si può identificare con lo stesso nome del problema: gli albi Bonelli non sono più "popolari" (nel senso di vendite) perchè non sono più "popolari" (non sanno più parlare al "lettore comune" e non sanno attirarli)

     

    E non ci provano nemmeno più, ormai...

     

    On 10/29/2022 at 2:40 PM, Exit said:

    Arrivati all'apice, fino a Caccia all'uomo tutto stabile, poi cominciano le magagne.

    Si perché per chi c'era, e io ho letto in diretta la prima storia di Nolitta, fu la PRIMA vera sorpresa negativa, di cui non si capiva la causa anche se credo tutti pensarono non fosse un lavoro di GLB.

    Difficile far capire lo shock di quella storia a chi non l'ha vissuta "in diretta"...

     

    On 10/29/2022 at 2:40 PM, Exit said:

    Io ho distrutto Il segno di Cruzado per la rabbia tanto per dire.

    Io sono troppo collezionista per farlo, ma ti capisco benissimo! :censored2:

     

     

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  11. 22 minutes ago, valerio said:

    Ma figuriamoci se un ragazzino di oggi può accettare un personaggio (oltretutto western, genere quanto mai fuori moda) che dà del limoncino ai cinesi, della palla di neve ai negri, fa continuo body shaming, spara su avvoltoi e lupi, tortura la gente e fuma come un turco (parlo del Tex di GLB).

    Confondi la gente che gira per internet in cerca di motivi per dimostrare il proprio sdegno, e la gente che cerca qualcosa da leggere.

     

    Chi ha cercato di accontentare i primi pensando che gli avrebbero comprato copie, ha ben presto scoperto che non è così; cercare motivi per insultare gli altri è un hobby completamente diverso dalla lettura.  E infatti, se si guarda ai fumetti che hanno venduto molto negli ultimi anni, molti non sono certo "educativi" e anzi diversi sono politicamente scorretti (basta vedere titoli campioni di incassi negli USA come Preacher, The Boys - entrami recentemente diventati pure serie TV - Fables, etc.

     

    Vero che l'assedio di quelli che cercano scuse per linciare qualcuno sta restringendo sempre di più la finestra di quello che si può pubblicare, e questo porta NON ad avere "nuovi fumetti di successo educativi e politicamente corretti", ma semplicemente, a vendere sempre di meno e a meno persone.

     

    I giovani oggi trovano di tutto in internet. Chi glielo fa fare di perdere tempo a leggere cose "educative e politicamente corrette"?  (e uno dei motivi del successo dei Manga è che sono ancora molto liberi di trasgredire facendo fare ai protagonisti cose che ormai nei fumetti Bonelli non si possono più fare. Da questo punto di vista, sono più simili a GL Bonelli)

     

    Detto questo, io le rare volte in cui ho trovato gente molto più giovane di me che leggeva fumetti Bonelli, o leggeva tutt'altro (Dragonero, Dylan Dog tempo fa, comunque roba fantasy o horror) ma se leggeva Tex, aveva iniziato con le storie "classiche" e ancora le preferiva.

     

    Perché è vero che hanno aspetti "datati", ma non più dei fumetti Bonelli più recenti, che sono altrettanto "datati" (l'idea di "cosa che piace ai giovani" dei nuovi autori Bonelli è roba da nerd quarantenni), e... le vecchie storie sono onestamente, sono molto più divertenti e annoiano di meno! Oggi hanno POCHISSIMA pazienza, non li prendi certo con i ritmi lentissimi, gli spiegoni e le patatine fritte...

     

    E fai un paio di conti: ipotizzando che si inizi a leggere fumetti a 8-9 anni, gli ultimi lettori che hanno iniziato con il tex del SOLO GL Bonelli in edicola ormai hanno più di 55 anni.  Se fosse anche solo parzialmente vero quello che dici, secondo cui i "più giovani" dovrebbero preferire automaticamente cose "più moderne" (in quel caso, Nizzi), la stragrande maggioranza dei lettori sotto i 55 anni dovrebbe preferire Nizzi. Ti pare che sia così? Quelli sotto i 50 sono in genere quelli che comprano di più, se fosse così ormai la Bonelli dovrebbe ristampare solo Nizzi.


    E invece no: anche fra i lettori che hanno iniziato quando scriveva tutto Nizzi, e Bonelli era solo nelle ristampe, per la maggior parte preferiscono ancora Bonelli.

     

    Attribuire la preferenza ai classici solo per l'età dei lettori è un evidente errore: se fosse così, oggi Dumas sarebbe letto solo da chi ha più di 150 anni, e Gregory Hunter avrebbe dovuto vendere molto più di Tex.

     

     E a questo proposito...

     

    1 hour ago, valerio said:

    Non lo so, chiedi a Diablero, è lui che ha i dati.

     Dici che la Bonelli continua a ristampare continuamente le storie di GL Bonelli perchè vendono di meno, e gli permettono di guadagnare meno e andare in fallimento? È un ipotesi interessante...   :lol:

     

    3 hours ago, San Antonio Spurs said:

    Quali?

     

    Che domanda strana...   la risposta è ovvia: TUTTE. E non è certo un segreto riservato a pochi intimi...

     

    Per le ristampe "integrali" tipo La TuttoTex o la CSAC, ci si può dare anche spiegazioni "alternative" al fatto che i primi numeri con le storie di GL Bonelli vendano molto, molto di più: "in tutte le serie i primi numeri vendono di più" (non è sempre vero, ci sono molti esempi contrari, ma diamola buona). Però è cosa nota e dichiarata molte volte che la stessa Bonelli fu molto sorpresa dalle vendite della CSAC, vendite assolutamente inaspettate per materiali che i redattori fanzinari consideravano "superato" (e che invece quella volta ha stracciato praticamente tutti i personaggi "moderni" della Bonelli. (il fatto che sono i primi albi forse spiega perchè vendono più del numero 600, ma non spiega come mai straccia nelle vendite altre testate "moderne fatte per i giovani"...)

     

    Ancora più indicativo il fatto che questo grande successo, che ha avvicinato o ri-avvicinato a Tex un sacco di lettori... non si è tramutato in un aumento della serie inedita (all'epoca dominata da Nizzi). io ne conosco di gente che non aveva mai letto regolarmente Tex prima della CSAC (non tantissimi, ma qualcuno lo conosco). E praticamente tutti dopo aver apprezzato la CSAC hanno provato la serie inedita. Per abbandonarla immediatamente dopo un albo o due...

     

    Certo, non sono grandi numeri, potrebbe essere una caso fra le persone che conosco. Ma vedi, non è necessario che sia un campione rappresentativo per NEGARE una "cosa che fanno tutti". Quando qualcuno dice che una cosa è una regola generale ("GL Bonelli piace solo ai vecchi, non piacerebbe mai a un giovane), non mi serve tirar fuori campioni statistici di milioni di persone: basta presentare il caso di UN giovane, e la "legge di natura" già è andata giù per lo sciacquone... (ed erano comunque più di uno)

     

    Ancora più semplice dimostrare la cosa con i volumi: basta che vai a vedere i titoli. Che storie vengono continuamente ristampate in volume da 50 anni? Guarda l'elenco dei titoli e la risposta ti sarà chiara (a meno che anche tu non ritenga che la Bonelli ristampi apposta i volumi che vendono meno...)

     

     

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  12. Salve! Non sapevo dove mettere questo thread, visto che parla sì di ristampe, ma in un formato assolutamente "nuovo" per la Bonelli, poi ho visto che in questa sezione ci stanno tranquillamente anche le discussioni sui cartonati a colori e l'ho aperta qui.

     

    Quest'anno per Lucca è stato annunciato il quarto volume "ultragigante" dedicato alla ristampa di un Texone (dopo quelli di Villa, di Magnus e di Kubert) e quindi mi sa che è diventata una collana annuale, quindi dovrebbe avere un thrread dedicato oltre a quelli della specifica storia ristampata (che mi pare strano discutere della qualità di stampa di, per esempio, il volume di Magnus, nel thread dove parlano del Texone originale pubblicato quasi 30 anni fa. Poi è ovvio che se parliamo della storia va bene parlarne lì.

     

    Può darsi che invece la cosa migliore sarebbe fare un thread separato per ogni volume, non lo so, vediamo che dicono i moderatori...

     

    il nuovo volume stavolta è dedicato a Ticci, e ristampa il suo Texone, "il pueblo perduto".  È già uscita (oggi) la solita edizione Deluxe "da siuri" da 65 Euro:

    1665751087068.png--tex__il_pueblo_perdut

     

    Tex. Il pueblo perduto - Edizione limitata numerata

    Formato: 28 x 37, b/n

    Tipologia: Cartonato

    Pagine: 240

    ISBN code: 978-88-6961-745-4

    Uscita: 28/10/2022

    64,90

    Che trovate qui:  https://shop.sergiobonelli.it/tex/2022/10/11/libro/tex-il-pueblo-perduto-edizione-limitata-numerata-1022257/

     

    Prima di gettarvi a capofitto a comprarlo, tenete presente che, mentre le prime 2 edizioni numerate (quattro considerando le tre edizione del volume di Villa) sono esaurite, quella del Texone di Kubert dopo un anno è ancora disponibile, la "febbre del collezionista" si è abbastanza raffreddata.

     

    Ecco il numero di copie "limitate" nelle precedenti edizioni:

    Tex L'inesorabile copertina marrone: 699 copie.

    Tex L'inesorabile copertina rossa: 699 copie.

    Tex L'inesorabile copertina blu: 699 copie.

    Totale dei Tex L'inesorabile limited edition: 2097 copie. (tutte esaurite)

     

    Tex: la Valle del Terrore Limited Edition: 1996 copie (c'è una scritta strana, non è dato come "esaurito" ma come "non disponibile in questo momento": che fanno, ristampano una limited? Fanno un altra limited come hanno fatto con quello di Villa? Boh, forse è una scritta rimasta dall'epoca...)

     

    Tex: Il cavaliere solitario Limited Edition:  1996 copie, ancora disponibile.

     

    Tex: Il pueblo perduto Limited Edition:  1999 copie, uscito oggi. Notare che mentre le limited di Villa contenevano una stampa autografata (cosa che non è stata possibile per Magnus e Kubert per ovvi motivi), la stampa contenuta in questa limited non è indicata come firmata dall'autore. Ecco la descrizione:

     

    Edizione limitata numerata in sole 1.999 copie, in formato gigante e impreziosita da una copertina telata su cui sono impressi a caldo il logo di Tex e un primo piano dell'Eroe bonelliano. Il volume, inoltre, contiene una stampa esclusiva su carta di pregio di un disegno di Giovanni Ticci.

    ATTENZIONE: Non è possibile ordinare più di una copia per account, ed è possibile pagare esclusivamente via PayPal o con carta di credito. Non è possibile addebitare più di una copia su una singola carta di credito.

     

    L'edizione "comune" non limitata esce il 18 novembre con questa copertina:

    1665475704397.jpg--tex__il_pueblo_perdut

    (e mi convinco sempre di più che le facciano brutte apposta per spingere la gente verso le limited...)

     

    Formato: 28 x 37, b/n

    Tipologia: Cartonato

    Pagine: 240

    ISBN code: 9978-88-6961-744-7

    Uscita: 18/11/2022

     

    Link: https://shop.sergiobonelli.it/tex/2022/10/11/libro/tex-il-pueblo-perduto-1022252/

     

    Il prezzo come al solito non è ancora indicato sul sito Bonelli, ma è già prenotabile in ogni fumetteria a 34,90 Euro (davvero, Bonelli, perchè non metti nel tuo sito informazioni sui volumi che possiamo trovare da settimane in tutti i siti dei negozi italiani? Sigh...)

     

    Terzo texone su quattro con storie di Nizzi, sigh...  almeno questo è ancora un Nizzi "d'annata" e non è lo sfacelo del "cavaliere solitario" , e il Ticci dell'epoca è ancora uno spettacolo, anche se non è più nel suo periodo migliore.

     

    Sarebbe bello poter avere un volume simile con le tavole di "sulle piste del Nord" o di "Terra promessa", ma ormai quelle tavole originali saranno state disperse ovunque fra mille collezionisti (non prima di essere state tagliuzzate e rovinate per "migliorarle" per l'insulsa  TuttoTex...), e a questo proposito...

     

    ...qualcuno che sta in redazione o che bazzica nei pressi o che ha parlato con l'amico dell'amico di qualcuno può confermarmi che siano state ri-scansionate le tavole originali?

     

    Il dubbio viene perchè, se si poteva essere abbastanza sicuri dei primi 2 (le tavole di Villa erano state appena consegnate, e quelle di Magnus si sapeva da anni che erano state comprate tutte in blocco da Alessandro Pastore che le aveva usata per la sua edizione deluxe, anche se non le riscansionavano esistevano già scansioni ad alta qualità), questo texone di Ticci è uscito da parecchio tempo (1994, quasi 30 anni) e Ticci è uno che le tavole originali le vende...

     

    Ricordo a tutti che questi volumi hanno un senso solo se si dispongono di scansioni (nuove fatte apposta oppure da precedenti edizioni di lusso) di qualità SUPERIORE a quelle usate per la stampa dell'albo originale: altrimenti, se si usano le stesse vecchie scansioni (o, peggio ancora, non si hanno scansioni delle tavole e si scansiona l'albo originale come in un anastatica) si ingrandiscono non solo le tavole ma anche i difetti, e non ha alcun senso come edizione.

     

    (visto che la Bonelli nel sito non promette niente al riguardo, un restauro digitale BEN FATTO potrebbe forse essere accettabile, ma bisogna vedere il risultato finale per giudicare.

     

    Io a Lucca quest'anno non ci vado, chi ci va potrebbe sfogliare il volume e farci sapere com'è la qualità di stampa (cioè, di riproduzione)?

     

     

  13. 52 minutes ago, valerio said:

    Le ristampe di GLB vendono di più perchè i lettori di Tex sono settantenni e non c'è stato ricambio.

    Quindi sono legati a quei titoli, che considerano (e sono, alcuni) davvero mitici.

    Le cause possono essere quello che vuoi (per me, qualcosina c'entra anche il fatto che le storie di GL Bonelli erano più belle di quelle che le hanno seguite...), ma il risultato finale è lo stesso:

     

    Il pubblico ATTUALE di Tex preferisce le storie "classiche" di GL Bonelli (c'è una minoranza rumorosa che fa molto casino per Nizzi, ma se fossero davvero in tanti vedremmo molte più ristampe di Nizzi e meno di GL Bonelli, alla Bonelli le cifre di vendita le vedono...).

     

    Quindi, cosa facciamo?

     

    C'è quella vecchia battuta sulla politica... "noi abbiamo abbiamo un programma bellissimo, ma il popolo non ci vota! Bisogna cambiare qualcosa!" "Idea! Cambiamo popolo!"  :lol:

     

    Mi sembra quello che pensano, senza dirlo, molti autori Bonelli: "il pubblico non apprezza questa cosa che ho scritto, ma io insisto, prima o poi il pubblico cambierà idea e capirà quanto sono belle le mie storie!". Auguri!  :lol:

     

    In realtà è più facile che il pubblico capisca che può risparmiare 4.40€ Euro al mese...    :rolleyes:

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  14. 7 minutes ago, Letizia said:

    Dico solo che ci può essere più coerenza con il personaggio di Tex in un'opera del Bos rispetto a un'opera di GLB.

     

    Come affermazione, non si può dire se è vera o falsa se non definiamo cosa intendiamo con "coerenza con il personaggio Tex"

     

    C'è una visione molto "relativista" per cui chiunque scriva Tex scrive "il vero Tex" e non bisogna "mettere sul piedistallo GL Bonelli".  In diversi (non tutti) portano avanti questa idea come "cavallo di troia" per lodare qualunque Nizzata, perchè evidentemente per loro il "vero Tex" è quello che mangia patatine fra un cinturone slacciato e un "lasciatemi spiegare...". Ma è una posizione per me abbastanza fine a sé stessa, cioè serve solo a dire "anche il tex che chiede scusa in mutande è il vero Tex", ma poi da lì... dove vai? Per coerenza allora anche il Tex di Manfredi è il vero Tex, e persino se lo fai fare a Leo Ortonali con le orecchie da topo sarebbe il Vero Tex, perchè chiunque, a qualunque titolo o con qualunque risultato, farebbe il "suo" vero Tex e se sono tutti validi allo stesso modo...

     

    Credo che sia meglio, riguardo a questo, accettare quello che mi pare abbastanza ovvio pensando anche ancora oggi, a 40 anni dalle sue ultime storie, parliamo ancora della sua visione, ci chiediamo se gli autori attuali siano in grado di riprendere i suoi personaggi (e non dimentichiamolo, anche per fa capire a chi proclama di parlare a nome di tutti i lettori di Tex che invece parla solo per sè stesso, i volumi e le ristampe delle sue opere vendono di più di quelli di autori più recenti): Tex è stato definito da GL Bonelli.

     

    Gli altri autori possono scriverne versioni più o meno personali, più o meno fedeli, e più o meno riconoscibili, ed è una cosa inevitabile quando affidi un personaggio ad altri autori, ma il modello di riferimento rimane sempre quello di GL Bonelli.

     

    Quindi, dire che un altro autore può scrivere un Tex più coerente con quello di GL Bonelli di quello scritto da GL Bonelli mi pare un affermazione un po' azzardata: significa dire che ogni volta che scrive qualcosa di diverso da quello che scriverebbe GL Bonelli al suo posto, scriverebbe esattamente come GL Bonelli, e GL Bonelli invece no...  :lol:

     

    20 minutes ago, Letizia said:

    Dove sta scritto che "Il cielo in una stanza" la canta meglio Gino Paoli di Mina?

    È un caso diverso. È come dire che se hai una calligrafia migliore di GL Bonelli puoi "ricopiare in bella" i suoi appunti e sono più belli da leggere, ma le parole rimangono le sue, non le tue. Così come le parole de "il cielo in una stanza".

     

    Con i fumetti di Tex, l'esempio dovrebbe essere "dove sta scritto che se Mina canta "Le mille bolle blu" non sta in quel momento cantando "il cielo in una stanza" esattamente identica a come la canta Gino Paoli", che mi pare anche questa un po' azzardata come affermazione...  :lol:

     

    24 minutes ago, Letizia said:

    Volevo solo dire che, a volte, un bravo autore può surclassare, nella sua materia, il creatore di un personaggio.

    Tutto qui.

     

    "fare un fumetto più bello" dici? Perchè sei passata da "essere fedele" a "surclassare" che sono cose diverse.

     

    È possibile fare fumetti più belli del Tex di GL Bonelli? Ovvio. Per me "Anatomy Lesson" di Alan Moore (serie Swamp Thing) è un albo geniale, a cui non riesco a trovare un difetto.

     

    Però se il prossimo mese compro Tex, lo apro, e ci trovo una storia di Swamp Thing ci rimarrei un cincinino perplesso!  :lol:

     

    A me piace un sacco la cioccolata, ma ogni tanto vado anche a comprare il sale. E quando compro il sale, vorrei che nella scatola ci fosse il sale, grazie.

    • +1 1
  15. P.S.:

     

    6 hours ago, Letizia said:

    Benissimo.

    Il Bos ha sbagliato e va punito.

    Come possiamo fare noi miseri mortali?

    Non lo possiamo licenziare, al massimo possiamo proporne il licenziamento, che, sicuramente, lascerà il tempo che trova.

    Tranquilla, ci sto già pensando io a punirlo! Si deve leggere tutti i miei papiri su quanti errori abbia fatto nella storia, direi che è una punizione sufficiente!   :lol:

     

    (qualcuno potrebbe persino pensare che sia una punizione eccessiva e troppo crudele, ma non bisogna essere troppo pietosi! La punizione in questi casi deve essere inesorabile ed esemplare!)

  16. 2 hours ago, Letizia said:

    Essere creatore di un personaggio rende le persone immuni dal dire, su quel personaggio, delle fesserie.

    Il creatore di un personaggio, scrivendo del suo personaggio, non sbaglia mai.

     

    Boh, a me il pensiero di Exit appare chiarissimo sin dal primo post, mentre invece vedo che nelle risposte ci si attacca alle parole per ostinarsi a non capire le frasi e i paragrafi...

     

    Gli si risponde come se avesse detto che GLBonelli non poteva fare fesserie, per dispensa divina, mentre dice tutt'altro. Ovvio che GL Bonelli nella vita di fesserie ne avrà fatte (tipo spingere il figlio a scrivere Tex...), non ha nulla a che vedere questo con quello che sta dicendo Exit (e insisto, lo sta dicendo molto chiaramente)

     

    Quello che sta dicendo è che il ruolo, il lavoro di GL Bonelli è molto diverso da quello dei suoi epigoni.

     

    Ti chiedo una cosa: la nascita di Kit. È stata una "fesseria"? Pensaci, senza Kit ci saremmo persi una manciata di storie in cui rifulge, ma in compenso senza doverlo disegnare in tutte le tavole in cui c'è il gruppo al completo i disegnatori farebbero prima e produrrebbero più tavole, e gli sceneggiatori non dovrebbero lambiccarsi per trovargli qualcosa da fare. Dunque è stata una fesseria?

     

    E già che ci siamo, farlo sposare: abbiamo avuto un paio di belle storie, ma senza Lilith, quante avventure di Tex con bellone alla Mary Gold ci siamo persi? Che fesseria! Tex doveva restare scapolo!

     

    Oppure, come Exit, pensi che queste sono semplici scelte artistiche e narrative. E che un autore la storia del SUO personaggio la fa andare dove vuole. (E se non ne sei convinta, vuol dire che per te Kit, oggettivamente, è una fesseria, non sai quanto sia odiato da un sacco di disegnatori...  :lol:  )

     

    Tutti gli autori successivi, da Nizzi in poi (che Sergio Bonelli faceva ovviamente quel che gli pareva) sono stati assunti per un lavoro diverso. Non dovevano scrivere il LORO personaggio, ma scrivere il personaggio di GL Bonelli. Facendolo il più simile possibile a come lo scriveva GL Bonelli. Le loro scelte narrativa non sono libere, hanno un "patrimonio" da gestire e conservare (da cui oltretutto oggi dipende la sopravvivenza stessa della casa editrice: senza Tex la Bonelli fallisce in due minuti...). Se uno di essi facesse morire Kit, farebbe una fesseria. Se facesse risposare Tex con una sciantosa da saloon farebbe una fesseria, (se lo faceva GL Bonelli no, per la semplice ragione che lui automaticamente scriveva come GL Bonelli...)

    ------------------

     

    Ora, questo è quello che dice Exit, e mi è parso un discorso espresso con chiarezza, con una sua logica e con argomenti solidi.

     

    Sono d'accordo? No.

     

    Non esistono SOLO scelte narrative. Se per le scelte "consapevoli" potrei essere d'accordo con Exit, in un fumetto seriale non ci sono solo quelle. Ci sono i veri e propri errori, i nomi dei personaggi sbagliati, le cose dimenticate: quando bisogna macinare tante pagine in poco tempo non c'è tempo di stare a rifinire tutto con calma (a parte che poi questo tipo di errori si trova anche in capolavori della letterature i cui autori hanno fatto anni di revisioni prima della pubblicazione...)

     

    Però, sante cielo, se la pensate come me e non siete d'accordo con Exit rispondete nel merito invece di attaccare degli straw-men...

     

    ------------------------

    5 hours ago, valerio said:

    Molto più prosaicamente, c'è chi ritiene che il Verbo non si possa toccare e chi invece pensa di si.

    Non credo di sbagliare se dico che alla maggioranza dei lettori non frega nulla del cervello di Padma e di quanto questo cozzi con GLB.

     

    "Guarda, mo' me lo segno"....

     

    Ti ringrazio dell'indefesso lavoro che fai, quale portavoce di 150.000 lettori (di cui avrai le firme sulla delega, spero) a ricordarci sempre che dovremmo dire solo le cose che pensano quei 150.000 (cioè, te) e che l'avere opinioni personali qui non è permesso, ma sai...

     

    ..io me ne sbatto!  :lol:

     

    (e anche se ai Nizziani non piace che sentirselo dire, senza le storie di GL Bonelli oggi Tex non esisterebbe, la Bonelli stessa non esisterebbe, e quei 150.000 lettori si attaccherebbero al tram, quindi, un minimo di rispetto! :angry: )

    • +1 1
  17. 8 minutes ago, Piombo Caldo said:

    Sono d'accordo con Diablero su come è stato salvato Mefisto nel deserto.

    Leggendo la seneggiatura di Glb del drago rosso si capisce che Mefisto è stato salvato da Padma che lo porta fuori dal deserto lo cura per mesi e poi gli insegna le arti magiche.

    Mefisto nella caduta si è fratturato tutte le ossa, e cuore e cervello hanno smesso di funzionare per un minuto o poco più, cosicché Carson e Kit sono usciti dal incantesimo, ma poi Mefisto si è ripreso ma non è mai morto.

     

    A questo proposito, il fatto che Mefisto fosse morto fu un IPOTESI di Tex per spiegare la fine dell'incantesimo (pagina 119 ultima vignetta nell'edizione originale, non so se l'hanno  cambiata nelle ristampe). "In scena" non si vede.

     

    Fa un po' ridere che dopo aver IGNORATO ben QUATTRO discorsi "in scena" che raccontano come è stato salvato Mefisto, ci si attacchi ad una sola parola, "spentosi", apparsa in una didascalia e pronunciata da...   ????

     

    A parte che "spentosi" può voler dire di tutto, specie quando hai a che fare con stregoni e incantesimi, quella parola è detta da un narratore esterno (lo stesso GL Bonelli) che, come tutti i narratori, è per sua natura inaffidabile. Dire che GLBonelli lì ha fatto una "retcon" vuol dire gettare la palla in tribuna, gridando "tutto è retcon, il mio gatto è retcon, quindi niente è retcon".

     

    (ovvio che sì, GL Bonelli ha cambiato idea sulla morte di Mefisto. Ma se si confonde il cambiare idea con una retcon non si è capito proprio cos'è una retcon, eppure ormai la parola è pure nei dizionari... e il fatto che il corpo di Mefisto non si trovi per me è ovviamente l'esperienza del narratore seriale che si premunisce per eventuali ritorni, in ogni caso si lascia SEMPRE la porta aperta per un eventuale ritorno di un "villain", quindi era ovviamente aperto alla possibilità. Altrimenti gli faceva trovare il corpo, come capita con il 99.99% dei villain "dimenticabili"...)

     

    8 minutes ago, Piombo Caldo said:

    Plausibilissimo che Padma passasse dal deserto con i suoi seguaci diretto a Goldena, ed è come mi sono sempre pensato io la storia.

     

    Anche qui, a parte tutte le considerazioni sui poteri di Padma, molti si dimenticano che ne "il ponte tragico" è ribadito che L'UNICA strada per quel deserto, se non hai decine di otri pieni d'acqua (Carson e Kit avevano un carro pieno, per sole due persone + cavalli), passa dal punto in cui era Mefisto.

     

    Mefisto ci passa perchè per passare il deserto deve passare da lì, Carson e Kit quando scoprono che non hanno tutta quell'acqua si dirigono lì, Tex e Tiger seguendo le tracce sono sicuri che vanno lì...  In ogni caso se voleva passare il deserto, Padma da lì doveva passare...

     

    8 minutes ago, Piombo Caldo said:

    Certo che tutto il fascino che aveva lasciato Padma nelle due tre pagine del Drago rosso è andato un po'  a perdersi, sopratutto  quando ha sfoderato quell'aggeggio di cui non ricordo più il nome, molto meglio se usava solo i suoi poteri mentali.🙋‍♂️

     

     

    Eh sì, come personaggio esce totalmente demolito da questa storia. Ero stato contento della notizia del suo ritorno (Boselli se l'era cavata bene con "ritorni" precedenti) ma visto il risultato adesso avrei di gran lunga preferito che Padma fosse stato lasciato in pace (e pure Mefisto...)

     

    9 minutes ago, Letizia said:

    @Diablero "stato semicomatoso" e "in coma" sono concetti diversi.

    Come pure "praticamente in coma" (quel praticamente non è messo lì a caso).

    Volevo solo puntualizzare che Mefisto era ridotto così male che, se lo toccavi rischiavi di ammazzarlo.

    Dovevo essere più precisa?

    Poi io sto leggendo Mefisto e Padma di GLB e Boselli non lo conosco ancora.

    GLB non dice che Padma girava per il deserto con il carrozzone (magari quello di Yama), con tutti gli accoliti del Drago Rosso e vettovaglie varie.

    In verità non dice neanche che Mefisto è intrasportabile, quello l'ho capito io: ho capito male?

     

    Forse avrei dovuto capire che Padma viaggiava comodamente trasportato e che un suo servo, avvistato Mefisto quasi morto, invece di sparargli un colpo in testa (magari un colpo no, avrebbe disturbato e magari svegliato il suo padrone, una bella sciabolata) ha fermato la carovana (erano dodici carri, gli accoliti erano tanti) e ha informato del semidefunto il suo padrone Padma che, inalberatosi per essere stato svegliato, fa decapitare il servo ma salva Mefisto.

     

    Il bello è che tutte queste amenità GLB non le dice, però ti mette la pulce nell'orecchio su altre cose che mi portano a pensare che l'autore si sia bevuto il cervello.

    Ti ho trovato nel deserto che eri un ammasso gelatinoso di carne e frammenti ossei, ti ho preso e ti ho curato amorevolmente per anni durante i quali prima avevi le ossa fracassate e poi i muscoli atrofizzati.

     

    Ora,  tutte le cose che intercorrono tra la caduta dalla rupe e la guarigione di Mefisto sono cose di un'assurdità tale da mettere a dura prova la mia personale sospensione dell'incredulità per cui avrei gradito non essere presa ulteriormente per i fondelli con particolari che rendono ancora più assurda la vicenda.

    Padma incontra Mefisto nel deserto e gli salva la vita.

    Mefisto ha sofferto così tanto che l'odio per i suoi nemici è centuplicato.

    Basta.

    Questo è l'essenziale.

    Tutto il resto non serve.

    Anzi no, serve.

    Serve a farmi incazzare perché mi prendono per stupida.

     

    Già mi chiedevo come diavolo aveva fatto Padma a salvare Mefisto (ma era una domanda passeggera cui avevo già rinunciato a dare una risposta) e arriva GLB a dirmi:

    Ma lo sai che Mefisto era più grave di quello che pensavi?

    Ma lo sai che non aveva un osso sano?

    E io: belin, ma allora come ha fatto a salvarsi?

    E ancora: ma lo sai che ci sono voluti anni per la guarigione?

    E io: anni? Ma come cavolo ha fatto, se era così grave, a salvarsi?

    Con un'unica semplice frase, GLB ha preso la mia sospensione dell'incredulità e me l'ha frantumata.

     

    E allora ho preso e ho catalogato come fesserie tutti gli avvenimenti dalla caduta dalla rupe alla guarigione.

    Sono fesserie inconcepibili dalla ragione umana ancor più del demone-pipistrello parlante Aryman, perché credere al soprannaturale è "condicio sine qua non" ma, credere che un uomo possa morire poco, che gli si disispappolino le ossa e amenità simili non rientra nei casi indispensabili per la credibilità della storia.

    GLB si poteva inventare qualcos'altro o poteva sorvolare tacendo e fregandosene.

    Come tra l'altro ha fatto con la morte di Mefisto.

    Sì, Mefisto, nella caduta dalla rupe, muore, il cervello si spegne, belin, come lo deve dire per essere più chiaro?

    Poi ci ripensa, e va bene, chissenefrega, ma, cavolo, non esageriamo.

     

     

    OK, prima avevo qualche dubbio, ora sono quasi sicuro: ci stai prendendo in giro, vero? :lol:

     

    14 minutes ago, valerio said:

    Le pippe mentali di taluni lettori sono ben superiori a quelle degli autori, devo concordare anche qui, ahimè.

    Boh, io devo capire perchè noi che vogliamo parlare della storia pubblicata negli ultimi Tex dobbiamo continuare a sopportare un tizio che insulta a destra e a manca per farci stare zitti perchè lui vuole parlare solo di pippe...

     

    E fattele in pace a casa tua senza rompere le scatole, no?

    • +1 1
  18. 7 minutes ago, Letizia said:

    Lo dice, lo dice.

    Ma Mefisto è (è quello che ho capito) intrasportabile.

     

    Non lo dice mai. Certo, se aveva ossa rotte, è chiaro che non è potuto uscire dal deserto a piedi come ha fatto vedere Borden.

     

    Ma ANCHE PADMA è assurdo che giri lì a piedi! In quel deserto, proprio in quella zona, stavano per morire di sete CARSON e KIT WILLER, mica gli ultimi arrivati, e Tex, pur nell'ansia per la sorte dei due, prima di avventurarsi nel deserto TORNA INDIETRO a prendere "cavalli di scorta e otri d'acqua".

     

    Quando ho fatto questa obiezione a Boselli (sul fatto che è assurdo che Padma sia a piedi) mi ha risposto, proprio in questo thread, che anche se non si vedono è ovvio che Padma è arrivato lì con un carro oppure con cavalli, al plurale perchè (come fa anche Tex) bisogna portarsi dietro molta acqua per uomini e bestie.

     

    Quindi, ti giro la risposta di Boselli: È OVVIO che se era in quel deserto e ne è uscito vivo, Padma aveva un carro o cavalli di scorta e una notevole scorta d'acqua.

     

    Bonelli non ce lo fa vedere per lo stesso motivo per cui all'epoca se Zagor aveva bisogno di un tronco di metteva la didascalia "poco dopo" e il tronco già fatto, mentre oggi in uno degli ultimi Zagor che ho letto fanno vedere Zagor sfrondare un tronco per diverse pagine (questo risponde anche all'ironia di alcuni sul fatto che secondo me tutti gli autori attuali sono più scarsi: ironia fuori luogo, non ce li hanno gli occhi per vedere la situazione? Non è una questione del singolo autore, è proprio cambiata la maniera di fare fumetti, oggi i lettori sembra pretendano fumetti lunghi e pallosi pieni di spiegoni. Non è che di gente come GLBonelli non ne nasce più (anche se ho il sospetto che ci sia ANCHE questo problema), è che se oggi un GL Bonelli volesse fare fumetti, lo caccerebbero via dicendo che non è capace, scrive storie dove non spiega ogni cosa tre volte, oggi è inaccettabile... o cambia mestiere, o per farsi assumere dovrebbe cambiare stile e scrivere in modo "ultraspiegazionista" come Burattini)

     

    7 minutes ago, Letizia said:

    E' in stato semicomatoso (immobile, ossa fracassate, muscoli atrofizzati).

     

    "muscoli atrofizzati" non è una cosa che ti viene in seguito ad una caduta.

     

    I "muscoli atrofizzati" ti vengono DOPO una LUNGA DEGENZA, quando sei stato IMMOBILE A LUNGO TEMPO.

     

    Non ha NIENTE a che vedere con l'essere "in stato comatoso" (anzi, se in coma dei muscoli atrofizzati non te ne accorgi nemmeno, il lamentarsi dei muscoli atrofizzati e l'essere in coma sono stati INCOMPATIBILI.

     

    Mefisto è stato IMMOBILE A LETTO in CONVALESCENZA (con Padma che magari gli portava il brodino...), NON IN COMA, la frase è chiarissima ed evidente!

     

    Come si fa anche solo a pensare che con la frase "steso su un giaciglio di pelle, immobile, costantemente in lotta con la natura per ridare vita alle mie ossa fracassate e ai miei muscoli atrofizzati" si possa indicare una persona in coma? È EVIDENTEMENTE la cronaca di una CONVALESCENZA.

     

    Non so... forse a me pare così chiaro e lampante perchè UN SACCO di gente che conosco ha avuto incidenti, ma non penso che sia una cosa così rarissima... conosco persone che hanno avuto incidenti in moto, sono stati in coma pochi giorni, ma poi per guarire ci sono voluti MESI di riabilitazione (dopo molte settimane ingessati e in totale immobilità), esercizi, e per riacquistare l'uso degli arti come prima ci sono voluti ANNI

     

    E invece qui vedo te che leggi una frase così chiara e lampante, e vedo altri post dove si ironizza sul fatto che per fratture multiple si possa stare a letto settimane, roba tipo "tutti sanno che da fratture multiple guarisci in una settimana con l'aspirina"....,  insomma, ragazzi, capisco i danni fatti dai siti novax alle conoscenze mediche della popolazione, ma per non sapere davvero nulla di tutto questo significa che avete amici MOLTO fortunati (o che non ne avete...)

     

    7 minutes ago, Letizia said:

    Chi lo porta tra la gente civile dove potrà essere curato?

    Padma?

    Da solo, oppure passava di lì con un carro e dei servitori che lo aiutassero?

     

    A parte che ti ho già smontato prima in questo stesso post questa linea di ragionamento (è OVVIO che Padma ha COME MINIMO diversi cavalli e una grande quatità d'acqua, e lo dice Boselli), ma...

     

    ...per quello che ne sappiamo Padma viaggiava con tutto il primo nucleo della sua setta, decine e decine di persone, in una carovana per andare a Goldena!

     

    Vedi, qui torniamo al discorso della "differenza fra generazioni di lettori" (non te nello specifico perchè non so quanti anni hai, parlo di ragionamenti simili che vedo fare comunemente da molti lettori in tante discussioni o articoli su tanti fumetti)

     

    Io sono cresciuto in un mondo in cui AI LETTORI SI RICHIEDEVA UN MINIMO SFORZO MENTALE.

     

    Il lettore doveva "riempire gli spazi vuoti", che è impossibile non ci siano in una forma artistica (il fumetto) dove una storia deve essere raccontata da pochi "istanti" anche molto distanti nel tempo fra di loro. E questo, SIA a livello di disegni (Galep ti disegnava due righe mostrando un pezzetto di palizzata, il forte tutto attorno dovevi immaginarlo tu) che a livello di trame (se vedi Tex entrare di nascosto in una stanza di una casa privata, dovevi immaginare che avesse forzato la porta o fosse entrato dalla finestra, non scrivevi lettere arrabbiatissime all'editore perchè non ti aveva spiegato come aveva fatto Tex a entrare)

     

    E, pare (ci sono studi che lo indicherebbero, ma ovviamente non è che ci siano tanti soldi per fare ricerche in questo campo, hanno iniziato adesso perchè riguarda anche internet), questo processo di "riempire i buchi con l'immaginazione" sia FONDAMENTALE nel processo che ti fa immedesimare e appassionare alle storie, e sia alla base della straordinaria efficacia (dimostrata questa sì da studi per la pubblicità) del fumetto come mezzo di comunicazione/divulgazione/propaganda, ed è uno dei motivi per cui le vecchie storie ce le ricordiamo per decenni e le attuali no. A parte la vecchiaia e la memoria che se ne va, ovvio...)

     

    (Anche per questo trovo incomprensibile e francamente un po' ridicolo chi dice che per divertirsi a leggere fumetti bisogna spegnere il cervello. I fumetti più belli che ho letto in vita mia, sin da bambino, il cervello me lo accendevano e me lo facevano usare. Mi facevano immaginare, sognare, ragionare, pensare. E nessun disegnatore è mai riuscito a disegnare un forte come quelli che mi immaginavo io.  Se dicono che si legge a cervello spento significa che non hanno mai provato quel gusto e quel livello di partecipazione in una storia, o l'hanno dimenticato. Un po' li compatisco...)

     

    Ma torniamo a Tex. Il lettore dell'epoca quando trovava affermazioni come quelle che fa Padma, non avevano il minimo problema: si immaginavano istantaneamente una maniera in cui era andata e andavano avanti. Magari uno immaginava che Tex nella stanza era entrato dalla finestra, l'altro si immaginava che aveva scassinato la porta, un altro si immaginava che aveva rubato la chiave o l'aveva trovata già aperta. E tutti erano contenti perchè ciascuno aveva la versione che preferiva.

     

    Oggi, l'autore deve per forza spiegarlo. La spiegazione magari fa acqua da tutte le parti, e il lettore non può rifugiarsi in una soluzione migliore che è capace di immaginare: si becca lo spiegone con la spiegazione farlocca senza alternative. Quindi non solo non deve usare il cervello, ma se lo usa è PEGGIO: per godersi la storia non deve vedere o capire le falle e deve essere incapace di immaginare soluzioni migliori.  Così si allevano lettori col cervello spento, che a loro volta, o per indole o per abitudine, chiederanno altre storie da leggere a cervello spento e si lamenteranno se tutto non gli viene spiegato per filo e per segno.

     

    Nella storia originale, Padma poteva avere un carro. Poteva avere molti cavalli e i mezzi per costruire un travois. Poteva avere tanta acqua e viveri da poter accudire Mefisto fino a quando non fosse stato trasportabile. Poteva viaggiare in una carovana di suoi accoliti. Poteva avere magari anche un solo seguace o apprendista o servitore che ha mandato a prendere un carro mentre rimaneva ad accudire Mefisto. Poteva avere una guida della zona per farsi guidare e ha mandato lui. Poteva usare i poteri mentali che usa poi ne "il drago rosso" per contattare a distanza i suoi seguaci. Di possibili soluzioni ce ne potevano essere DOZZINE, il fatto che la scelta fosse lasciata al lettore, vista l'irrilevanza di questa cosa, era una RICCHEZZA del fumetto: il fumetto si concentrava sull'essenziale, raccontando agilmente e velocemente vicende appassionanti, senza massacrare i testicoli dei lettori con estenuanti spiegoni sulle cose più inutili.

     

    Oggi, Borden dice che i lettori attuali non avrebbero accettato questa intollerabile mancanza di spiegoni, e quindi ha dato una soluzione. Che per me è assurda e richiede che a Mefisto arrivino in prestito poteri che gli consentono di sopravvivere per mesi e che non ha mai avuto nè prima nè dopo. Quindi NON SOLO ha speso pagine e pagine per spiegare cose che fino ad adesso (50 anni di ristampe continue) non avevano messo in crisi nessuno, ma ha dato una soluzione (per me) carente e assurda, e non posso più fare appello alla mia immaginazione per trovarne una migliore (a parte poi quando litigo con lui nel forum, ma non è la stessa cosa): lo "spiegone" è compiuto, ha fissato tutto, e la fantasia del lettore è meglio che stia a cuccia, che mica siamo a leggere Tex per divertirci con la fantasia, ormai è il "TG della riserva Navajo, tutte le informazioni che non vi servono".

     

    Inutile dire, visto tutto questo, che anche il resto del tuo post...

     

    7 minutes ago, Letizia said:

    No, magari è andato a chiedere aiuto (a piedi) dicendogli: non morire, mi raccomando, io vado e torno in un lampo.

    La città più vicina probabilmente era dietro l'angolo.

    No no, la fesseria non è di Boselli (anche lui non ne è immune, naturalmente).

    La fesseria è proprio di GLB che, ha mio avviso, ha ecceduto in spiegazioni,

    Se fosse rimasto nel vago, sarebbe stato meglio.

    Mefisto: ah quanto ho sofferto [punto].

    Padma: ti ho trovato nel deserto [punto].

    Che ci frega a noi del come e del perché?

    GLB, già hai fatto la cappella di ammazzare Mefisto e ora ci ripensi e ce lo ritroviamo chenon era molto morto, ma solo un po': stattene zitto ché è meglio.

    Chi gli avrebbe mosso accuse?

    Io no di certo.

    Tu stesso hai riempito questo post di immagini dove GLB per bocca di Mefisto e di Padma dava spiegazioni non richieste, come volesse giustificare il suo ripensamento e di ripescare Mefisto dall'adilà/aldiqua (non si sa bene).

     

    ...per me non ha molto senso. O almeno, non corrisponde alla mia esperienza di lettore.

     

    7 minutes ago, Letizia said:

    Eppoi, per finire, ti dirò che non ho gradito gli applausi perché io sono una grande estimatrice del Grande Vecchio e, se qualcuno legge tra queste mie righe un anche benché  minimo tentativo di denigrarlo, vuol dire che non ha capito niente.

     

    Questo me lo immaginavo...  :P

    • +1 1
  19. 7 hours ago, Letizia said:

    Mefisto che lotta per anni, praticamente in coma nel deserto e ringalluzzisce non è una fesseria?

    Scusa Letizia, ti ho già visto in diversi messaggi citare questa "fesseria di Bonelli".

     

    Ma non c'è nella storia di Bonelli! È la retcon di Borden!

     

    Nella storia di Bonelli Mefisto viene trovato pochissimo dopo la sua caduta, agonizzante, da Padma, viene curato e portato via dal deserto.  La lunga convalescenza la fa curato da Padma. Lo DICE!  Poi, assume l'identità del dottor Fiesmot, quindi ha ripreso l'uso delle gambe (dopo una lunga riabilitazione, da quello che dice Mefisto ha perso per mesi se non anni l'uso delle gambe), ma ancora non è abbastanza forte da usare i suoi poteri contro Tex. Passa mesi se non anni come Fiesmot (i cittadini lo conoscono, non è un nuovo arrivato, ha una casa e dei servitori, etc.), e solo quando si è ripreso completamente e ha aumentato i suoi poteri grazie agli insegnamenti di Padma, torna ad affrontare Tex.

     

    I "mesi nel deserti" li passa SOLO nella retcon di Borden!

     

    Quindi, i casi sono due: o non hai capito questo passaggio della storia originale, e quindi la "fesseria" non c'è, è solo che non hai capito quel passaggio, oppure ti riferisci davvero alla grotta mostrata da Borden, e allora la "fesseria" l'ha fatta Borden.

     

    GLBonelli perfetto? Certamente no. Se vuoi ti posso anche fare l'elenco degli errori che ha fatto in diverse sue storie (tipo, solo per fare un esempio, si dimentica l'uccisione dei Navajos a metà di "condor pass"...).

     

    Ma che la sua versione degli avanti fra "il ponte tragico" e "il drago rosso" sia molto più sensata, logica e coerente della sconclusionata retcon di Borden con poteri nuovi che vanno e vengono e Mefisto che sopravvive per mesi da solo svolazzando chiss`come in una grotta, è semplicemente un FATTO.

     

    Quindi, chi strilla che dire questa semplice ed evidente VERITÀ vuol dire "adorare GL Bonelli e metterlo su un piedistallo" cercando di fare dell'umorismo da poveretti, sta semplicemente cercando di mandare la discussione in vacca, perchè nella sua totale mancanza di argomenti, in una discussione sui FATTI sa che si renderebbe solo ridicolo...

    • +1 2
  20. 16 minutes ago, valerio said:

    Un utente può essere criticato come può esserlo un autore, e non è che si debba per forza sempre sentire provocato.

    O gli si dà sempre ragione o è una provocazione.

    Non funziona esattamente così.

    Quello che volevo dire è esattamente ciò che hai detto ora tu, se poi una persona si sente provocata continuamente sono anche problemi suoi eh.

     Ci sono persone così, al mondo.

     

    Io quando non mi piace una discussione perchè non mi interessa, la salto, non la leggo. C'è gente, come Valerio, che si arrabbia e arriva a dire a tutti di smetterla insultando a destra e a sinistra. (o da una parte sola se gli sta più antipatica)

     

    Io quando qualcuno, in una discussione che mi interessa, dice qualcosa con cui non sono d'accordo, controbatto con argomenti, Valerio dice che quella persona deve stare zitta altrimenti è un fanatico prepotente.

     

    Se qualcuno fa notare a Valerio che è lui che ha atteggiamenti "io so' io e voi non siete un c###o" e che che si sta comportando da borioso arrogante, inizia frignare e fare la vittima, "ma non si può dire più niente, non mi lasciate parlare"..

     

    E se qualcuno si incazza di fronte agli insulti continui e ripetuti di Valerio, thread dopo thread, ovviamente è quella persona che non sa stare al mondo.

     

    E, per esperienza personale, come potete verificare in diversi thread, se qualcuno si azzardasse a  rispondere a Valerio con il suo stesso tono, Valerio dall'alto della sua arrogante prosopopea da saccente professorino che dice agli altri che se si offendono è colpa loro che sono permalosi, inizierebbe a strillare come una gallina chiamando i moderatori perchè qualcuno ha osato offenderlo...

  21. 34 minutes ago, borden said:

    Oppure sì lo vedo, ma non nel modo tuo adorante e acritico

    Credo che fra i tanti aggettivi che possano essere usati per  miei post, non avrei scelto "acritico"...  :lol:

     

    in compenso...

     

    7 minutes ago, valerio said:

    Minkia che discussione esasperante...:blink:

    Fatte salve tutte le critiche che io per primo ho fatto della Mefisteide, chi ha il Santino di GLB e sostanzialmente non sa apprezzare nessun altro autore, dovrebbe appendere un bel poster di GLB in camera e si, smettere di leggere Tex.

    Perchè la base di tutto è questa: l'idea che c'è un solo Dio e tutto il resto è ridicolo.

    Punto di vista molto parziale e che crea intorcigliamenti tipo quello qui presente.

     

    ...è arrivato il solito provocatore a cercare di trasformare una discussione finora accesa ma corretta nella scusa per i suoi soliti patetici attacchi personali...

  22. Ah, dimenticavo...

     

    1 hour ago, borden said:

    Usa meglio il tuo tempo e leggi Dampyr :Pperchè sei anche poco di parola...   (comincio a pensare che, volendo sempre aver ragione tu, su quello eviti il confronto...;)  Tanto hai già capito tutto tu, vero, che bisogno c'è?:lol:)

    Devi ancora rispondere al mio ultimo post nel thread di Dampyr!  (quello con le domande sulle 3 edizioni del volume)

  23.  

    P.S,:

    21 minutes ago, Exit said:

    @Poeimho stai cadendo nell'errore del "un tempo era tutto rosa e fiori".

    Tu pensi che la mancanza di social impedisse ai lettori di lamentarsi delle storie?

    Allora si parlava...

    Sai quanti fumetti di SUCCESSO vero hanno chiuso i battenti?

    Tex è un caso unico, quindi non sono per nulla d'accordo.

     

    Se GLB non fosse piaciuto e non avesse soddisfatto la clientela neanche staremmo qui a discutere, perché almeno io sono solo un suo fan e mi ostino a credere che i successori possano fare altrettanto bene.

     

    In effetti non so quanti anni ha Poe, ma mi fa tenerezza questa idea che prima dei social non si criticassero i fumetti, non ci fossero polemiche (gli consiglierei di cercare info su quello che successe negli anni 70 fra Luciano Secchi e la fanzine L'Urlo...) e che i lettori non discutessero le storie fra di loro...  :lol:

     

    O anche questa idea che prima dei social ci piaceva TUTTO e ci avrebbero potuto propinare le Nizzate di trent'anni dopo senza che nessuno si lamentasse...

     

    L'ho già spiegato in altri post: la realtà, invece, è che le storie di Nolitta fecero fuggire più di metà dei lettori in meno di 10 anni.  Magari i lettori invece di inveire sui social inveivano con gli amici (e l'amico in molti casi ero io, col cavolo che non si sentiva gente lamentarsi, anche se avevano 14 anni un lettore di Tex mica accettava tutto, altrimenti avrebbe letto Akim..), ma se le storie erano quelle di Nolitta invece di quelle di GLB, non stavano a leggere contenti, decerebrati e passivi: in realtà facevano in fretta a smettere di comprare...

     

    (in effetti alla Bonelli non dovrebbero proprio lamentarsi dei lettori attuali:  ci lamentiamo, ci lamentiamo, ma poi compriamo lo stesso: il me stesso di quando avevo 14 anni smise di comprare Tex dopo solo 3 storie di Nolitta, altro che 30 anni di Nizzi...  era lui il critico severo, io sono un mollaccione che alla fine non si decide mai a smettere. Se i lettori attuali fossero quelli di 50 anni fa Tex avrebbe già chiuso...)

     

     

    • +1 1
  24. 5 minutes ago, borden said:

    Diablero, che cosa significa questa tua affermazione:

     

    "Avevi un filo logico coerente, che filava senza problemi già nella storia originale, se uno non si fissava con l'idea che fosse stato un caso. Volevi dirlo esplicitamente? OK, basta seguire la logica della situazione: Padma trova Mefisto, e Mefisto non si era accorto di Padma, per questo non c'era nella storia precedente."

     

    Provo a spiegarmi meglio.

     

    Sia tu che GLBonelli che qualunque altro autore che scriva una storia su dei personaggi deve tenere conto delle storie precedenti.

     

    Questo "tenere conto" non significa prenderle come oro colato e come cose immutabili (altrimenti non sarebbero possibili le retcon), ma il punto è che ESISTONO e devi farci i conti.

     

    Nel tuo caso, se vuoi "far vedere" il primo incontro fra Padma e Mefisto, hai il problema che devi infilare questa scena in mezzo a scene già narrate, con punti fermi già impostati, cercando di rompere meno roba possibile (a meno che il tuo scopo non sia proprio di rompere roba)

     

    Nel tuo caso, per tua stessa ammissione, la cosa diventa difficile perchè infili, tipo elefante imbizzarrito in una cristalleria, un vincolo meta-narrativo che fa oggettivamente a pugni non solo con la logica interna della storia, ma pure con cose già dichiarate esplicitamente nella storia di GL Bonelli: per chissà quale incomprensibili motivo, ti sei convinto che in una storia debba sempre essere il personaggio più carismatico che chiama gli altri (insomma, Woody Allen non potrebbe mai telefonare a nessuno...), e visto che...

    On 10/26/2022 at 9:04 AM, Diablero said:

    E chi è il personaggio più storico e carismatico? Mefisto! Mefisto chiamava Padma

     

    Quindi, ti sei aggiunto un vincolo che contraddice esplicitamente quello che aveva detto GLBonelli,  e hai deciso di fare la retcon.

     

    Ora, se decidi che è stato Mefisto a contattare Padma è L'HA CHIAMATO (come avviene nella tua retcon), e Padma arriva SUBITO DOPO CHE MEFISTO VIENE FERITO, hai un problema: arriverebbe subito qualcuno (io per esempio) a dirti che la cosa non è compatibile con gli eventi narrati ne "il ponte tragico", dovresti fare una retcon in DUE storie di GLBonelli, andando a cambiare eventi che non sono stati solo raccontati, ma si sono visti accadere in scena in una storia iconica! Perché se Mefisto avesse saputo che stava arrivando Padma il suo comportamento nel finale del numero 40 non avrebbe avuto senso, avresti dovuto ri-narrare tutto il finale de "il ponte tragico" facendo una gigantesca ret-con che sovrascrive decine e decine di pagine.

     

    Fino a quando non hai detto questa cosa...

    On 10/26/2022 at 9:04 AM, Diablero said:

    E chi è il personaggio più storico e carismatico? Mefisto! Mefisto chiamava Padma

     

    ...non avevo davvero capito il perchè avevi inserito mesi e mesi di Mefisto che si cura da solo. La cosa mi sembrava totalmente gratuita e priva di senso (oltretutto come ho spiegato nel mio post precedente apre un vaso di pandora di poteri assurdi per Mefisto che poi non userà mai più). Non capivo a che serviva.

     

    Dopo aver letto la parte che ho quotato, mi si è illuminata la lampadina.

     

    Quei mesi ti sono serviti per rendere compatibile la tua retcon de "il drago rosso" con il finale de "il ponte tragico", giusto?

     

    Se Padma fosse arrivato subito con Mefisto a terra svenuto e moribondo, voleva dire che Mefisto l'aveva chiamato durante gli eventi de "il ponte tragico", ma se invece fai passare abbastanza tempo perchè non solo Padma possa essere chiamato DOPO ma Mefisto possa rimettersi abbastanza in forze da poterlo chiamare, allora puoi infilare nella storia la tua concezione secondo cui debba per forza essere Mefisto a chiamare Padma,  senza toccare gli eventi de "il ponte tragico" che sarebbero avvenuto mesi prima quando ancora Mefisto non sapeva di Padma.

     

    Ci ho preso? È questo il motivo per cui hai fatto arrivare Padma addirittura MESI dopo?

     

    Se è così, abbiamo una catena di retcon: hai voluto fare la retcon per far sì che sia Mefisto a chiamare Padma, ma questo comporta un altra retcon sul fatto che si devo incontrare molto più tardi di quanto tutti credevano, e questo comporta una retcon sui poteri di Mefisto che gli consenta di sopravvivere...  e alla fine comporterebbe anche la retcon sul fatto che allora Padma non ha davvero salvato Mefisto, ma su questa hai fatto finta di niente e tutti continuano a dirlo anche ciontrasta con quello che vediamo..

     

    Cosa volevo dire con la parte che hai quotato, cioè questa?

     

    5 minutes ago, borden said:

    Diablero, che cosa significa questa tua affermazione:

     

    "Avevi un filo logico coerente, che filava senza problemi già nella storia originale, se uno non si fissava con l'idea che fosse stato un caso. Volevi dirlo esplicitamente? OK, basta seguire la logica della situazione: Padma trova Mefisto, e Mefisto non si era accorto di Padma, per questo non c'era nella storia precedente."

     

    Volevo dire che se non facevi la prima retcon non era necessaria la seconda (e quindi nemmeno la terza e la quarta): se non ti fissi con questa idea che GLBonelli ha fatto un "errore", e accetti che sia stato Padma a percepire Mefisto, tutte queste retcon non servivano: Padma NON C'È fra i personaggi de "il ponte tragico" e quindi potevi raccontare quello che volevi sul modo in cui veniva a sapere che c'era Mefisto nel deserto, senza preoccuparti di contraddire nulla. poteva tranquillamente arrivare davvero cinque minuti dopo che Mefisto cadeva dalla rupe, senza bisogno di cambiare nulla nei dialoghi, nei pensieri e nelle azioni di Mefisto già raccontate..

     

    Insomma, hai capito la frase a rovescio: non ti stavo dicendo che dovevi infilare Padma nel Ponte Tragico, ti stavo dicendo che se invece di Mefisto era Padma (come indicato da GLBonelli) il "motore del salvataggio" eri libero di raccontarlo come ti pareva senza preoccuparti di dover fare retcon anche ne "il ponte tragico".

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