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TWF - Tex Willer Forum

Juan Ortega

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Messaggi pubblicato da Juan Ortega

  1. Penso che in generale le cose debbano essere prese con il giusto peso, compreso quindi anche il forum TWF.

    Amo l'ironia e le battute in genere: ma posso comprendere che a qualcuno possano dare fastidio e per questo non posso dar torto a @Diablero

    Permettimi però una cosa @Diablero: trovo incomprensibile il tuo accanimento su Nizzi, soprattutto perché in qualche modo va un pò a "rovinare" i tuoi post che trovo spesso interessantissimi perché danno tanti spunti di approfondimento e riflessione (come quello sul "Medaglione Spagnolo" ad esempio).

    Il 2/1/2021 at 21:09, Diablero dice:

    2) "piace a tutti, non vedi quanti commenti positivi qui"?

    Ah sì, sono d'accordo, per me non regge. Io in diverse occasioni non ho apprezzato oppure ho mosso critiche a storie che hanno trovato invece il consenso unanime (comprese pure alcune di Nizzi). Ad esempio ho appena finito di leggere "La pistola nascosta" che non mi è piaciuta per niente e, vedendo gli altri voti, ho scoperto di essere il solo.

    L'equazione quindi (piace a tutti = deve piacere anche a te) per me non ha senso.

     

    Il 3/1/2021 at 08:09, valerio dice:

    Io abbandonai Tex esattamente dopo Fuga da Anderville:D, quindi diciamo non esattamente dopo un flop.

    Non so nemmeno io perchè....probabilmente mi ero stufato.

    Io più o meno all'inizio del 400... e anch'io non ricordo il motivo!!! Immagino una fase di stanchezza oppure le varie vicissitudini della vita (inteso come lavoro, matrimonio, figli, ecc.).

    Il 3/1/2021 at 08:09, valerio dice:

    Fuga Da Anderville, naturalmente, mi era piaciuto moltissimo (mi piace meno oggi, come ho già detto altrove)

    Io l'esatto contrario: riletta da poco non la ricordavo così emozionante! Capolavoro no (ma per me in tutta la saga texiana ce n'è uno solo), indimenticabile sì.

    Il 3/1/2021 at 08:09, valerio dice:

    Ripensandoci oggi, forse smisi perchè tutti il centinaio 200 mi aveva sostanzialmente deluso.

    Centinaio 200 che amo tantissimo. Non al livello del precedente ma quasi.

    Forse perché ci sono diverse storie di Nolitta. E qui mi fermo prima del colpo al cuore del cecchino @virgin:colt:

  2. On 5/11/2020 at 21:08, Diablorojo82 dice:

    Trama già vista però ben orchestrata da Nizzi, disegnata in modo sufficiente da Blasco. Un bel 6,5...Lo " spione" non mi ha dato fastidio, idem il Tex investigatore. 

    Concordo con questo giudizio finale, compreso il voto.

    Storia poco pretenziosa ma ben fatta, quelle di cui hai bisogno di leggere proprio perché di stampo classico (nel senso GLBonelliano del termine).

    Soprattutto se arriva dopo il tour de force de "L'uomo con la frusta" e prima di una storia che esce un pò dai consueti canoni come "Thonga il tiranno".

    Su Blasco sarò sincero: a me non piace proprio. Non mi piaceva nei precedenti albi e non lo apprezzo nemmeno qui.

     

  3. <span style="color:red;">7 ore fa</span>, Leo dice:

    Ne approfitto per fare gli auguri a tutto il forum con questo mio primo messaggio del 2021. L'augurio che Vi faccio è che possiate (possiamo) leggere Tex con cuore leggero, che significherebbe che la vita non ci va poi così male, e che possiate (possiamo) inondare le pagine del forum con commenti entusiastici, che vorrebbe dire che Tex ci soddisfa, oggi come sempre, anche se siamo invecchiati di un anno e siamo sempre meno fanciulli (con le eccezioni di MacParland e Grande Tex, ovviamente :) ) e quindi magari più disincantati e meno esposti a facili entusiasmi. 

    Mi associo agli auguri che ricambio di tutto cuore!

    Permettetemi una chiosa finale: è scontato che i gusti di ognuno di noi siano per forza di cose differenti. E aggiungo per fortuna, altrimenti sai che noia pensarla tutti allo stesso modo.

    Trovo che i commenti e le recensioni in questo forum (evito di fare nomi, sarebbe oltremodo antipatico) siano spesso di alto se non altissimo livello.

    Anche e soprattutto quando non coincidono con il mio giudizio.

    Perché alla fine il tutto si riduce a "storie che mi piacciono" e "storie che non mi piacciono".

    Chi sia l'autore, alla fine, ha un'importanza relativa.

    Scusate il messaggio smielato ma, dopotutto, è il primo dell'anno;)

     

     

    • +1 2
  4. Ad inizio mese, grazie al ricco mercato di Ebay, mi sono regalato la collana di "Almanacchi del West" che mi mancava quasi completamente, esaurendo così il mio bonus natalizio.

    Incuriosito dai vostri commenti ho preso quindi in mano questa prima storia, che ho letto voracemente, tanto da spingermi ad una seconda lettura più meditata.

    Non c'è che dire, un piccolo gioiellino.

    On 3/6/2020 at 20:03, valerio dice:

    Qui [Nizzi] tira fuori il meglio e assurge addirittura a vette di vera poesia. Arrivo a dire che questa apparentemente piccola operina può stare tranqillamente in mezzo alle sue opere più celebrate come Furia rossa, la tigre nera, Anderville, La congiura et similia senza averne nulla da invidiare.

    Quoto completamente il buon Valerio.

    L'incipit con il "dialogo" tra Tex e il suo cavallo, l'incontro con Zeke e, soprattutto, il lungo racconto di quest'ultimo mentre aspettano l'arrivare della notte è sublime; la simbiosi di quest'uomo con la natura e ciò che essa può offrire, l'incedere del tempo che cambia inesorabilmente situazioni e persone che ne fanno parte, hanno una resa quasi cinematografica.

    Mi sono tornate alla mente film come "Balla coi lupi", "Dead Man" e soprattutto "Jeremiah Johnson".

    Il flashback del castoro è la ciliegina sulla torta: Nizzi da applausi scroscianti.

    Che dire di Anatra Zoppa? Altra caratterizzazione magistrale e molto originale (a pure molto divertente :D).

    Disegni di Calegari promossi a pienissimi voti: le immagini delle montagne rocciose innevate sono veramente evocative.

    Ma anche i vari personaggi mi sono piaciuti molto, compresi i primi piani di Tex che trovo molto centrati.

    Scusate la forse eccessiva enfasi, ma questa breve storia mi ha veramente emozionato.

  5. Vero, ma quella la vedo più come una continuità di situazione non come una storia unica.

    Mi spiego: "San Francisco" finisce con i nostri in navigazione e nella successiva, "Il tiranno dell'isola" riprende dallo stesso punto ma dipinge una storia completamente diversa (tra l'altro considero quest'ultima un piccolo gioiellino un pò sottovalutato).

    Qui invece la storia è proprio la stessa, potevano evitare il "Fine dell'episodio" al termine di quella di Fusco.

    Anche Nizzi si rammaricò un pò del fatto di non averla affidata completamente a Fusco, più veloce rispetto a Civitelli.

     

    In realtà c'è pure l'accoppiata "Giungla crudele"/"Artigli nelle tenebre" che gode della stessa continuità di situazioni.

    E penso anche di indovinare il motivo per cui l'hai rimossa :D

  6. <span style="color:red;">1 ora fa</span>, valerio dice:

    Si, in un certo senso concordo (non sul Carson che beve disperato, perchè per me ci sta, ci dice l'amicizia tra i due).

    Sicuramente ci sta. Nel contesto della storia non mi scandalizza assolutamente, mi ha solo un pò stupito.

     

    Mi sembra però un unicum nella storia di Tex che venga deciso a priori di affidare una storia a due disegnatori diversi.

    Situazioni luttuose a parte non ricordo un altro episodio simile.

    Curiosa come scelta...

  7. <span style="color:red;">38 minuti fa</span>, Diablero dice:

    Sospetto che il recupero, dopo anni, di vecchie storie o abbozzi di storie di GL Bonelli rimaste nel cassetto e mai pubblicate, abbia a che fare anche con il fatto che Nizzi non gradiva più lavorare con Letteri. (che all'epoca era pure velocissimo).  infatti se ci guardi per anni Letteri ha disegnato le storie di autori "ospiti" (compresi Medda e Berardi) e le storie recuperate di G.L. Bonelli, fino a quando non è arrivato stabilmente Boselli.

    Sinceramente non pensavo che potesse essere questa una possibile spiegazione.... mi spiazza decisamente.

    Anche perché mi erano piaciute tantissimo le sue prove precedenti con Nizzi ("Attentato a Washington", "La miniera del terrore" e soprattutto "La locanda dei fantasmi").

    Ma sono un pò un novellino del forum e tanti retroscena, effettivamente, non li conosco.

    Per inciso considero Letteri un grandissimo, sicuramente uno dei miei disegnatori preferiti di Tex.

    Al servizio di storie come questa ci rimette pure lui.

  8. Nella mia rilettura del centinaio 300-399 sono arrivato a questo 364, storia di cui non ricordavo assolutamente nulla. E rileggendola ho capito perché.

    Ingeneroso ed inutile aggiungere commenti a quelli già presenti.

    Una cosa però non l'ho proprio capita: perché è stato deciso di pubblicare questa storia?

    Non certo come omaggio al grande GLB; il padre del fumetto italiano non aveva certo bisogno di accomiatarsi dal suo pubblico e dal suo personaggio principe con una storia così misera.

    Dovere editoriale? Necessità di coprire un buco nelle uscite mensili?

    Non so... leggere questa storia mi ha un pò intristito, considerando la quantità di storie memorabili che GLB ci ha regalato.

    E non credo la riprenderò più in mano in futuro.

  9. Storia di ampio respiro, in cui Nizzi imbastisce una trama molto articolata con tanti personaggi che si muovono intorno ai quattro pard e Montales.

    Nizzi sa muovere bene le sue pedine all'interno della storia, rendendo credibili situazioni e colpi di scena.

    A parer mio però ci sono due grossi difetti che attenuano il mio entusiasmo per questa storia.

    Il primo (che è quello più evidente) è la divisione in due tronconi della storia con due disegnatori molto diversi nel tratto. Questa divisione spezza in continuità la storia e, oltre a farle mancare la necessaria omogeneità, sembra quasi frenare lo slancio creativo di Nizzi che nella seconda parte (quella disegnata da Civitelli per capirci) non riesce a reggere il ritmo narrativo iniziale e pecca un pò di banalità in alcune situazioni (vedi l'agguato alla miniera, che sembra un pò frettoloso e mal costruito).

    Il secondo è la figura di Zoro che, data la presentazione ("L'uomo con la frusta"), pensavo degno emulo del famigerato sergente Murdock di Vicksburg; invece si rivela una vera mezza calzetta, capace di farsi sbatacchiare per ben due volte da Tex quando questi è un recluso della prigione. Insomma una fama non proprio meritata quella dell'uomo con la frusta.

    Curiose poi due situazioni che, a memoria, non ricordo di aver mai visto prima: Carson che, per ingannare il tempo dell'attesa, trangugia whisky a ripetizione facendo un pò la figura del beone (un pò di dignità, suvvia ;)) e quella finale dei due pard che pestano duro i due intrallazzatori americani (Cantrell e Brooke), già rassegnati alla cattura e quindi non pericolosi.

    Situazioni che ci possono stare, ma le ho trovate un pò al limite.

    Complessivamente però la storia mi è piaciuta, con alcune figure molto ben riuscite (in particolare Padre Elias e l'odioso colonnello Olivera) e alcune situazioni veramente emozionanti come Tex davanti al plotone rassegnato alla morte.

    Giudizio positivo ma, restando in tema messicano, preferisco la precedente "I Cospiratori".

    • +1 1
  10. Ci ho pensato e ripensato ma 3 sole storie non riesco proprio a tirarle fuori.

    Per quanto ami le classifiche questa riduce troppo la scelta.

    A malincuore, ma ci rinuncio:(

     

    <span style="color:red;">2 ore fa</span>, virgin dice:

    Ad esempio... Gilas! Possibile lasciare fuori Gilas? :P

    Certo che no! Ma lasceresti fuori "In nome della legge"? "Il clan dei cubani"? "Santa Cruz"? "Una campana per Lucero"? "Black Baron"?

    Gna posso fa'...

     

     

  11. <span style="color:red;">34 minuti fa</span>, virgin dice:

     

    La seconda che hai detto. :D

     

    No, dai, ragazzi, siamo seri. Nolitta proprio non ce la fa: le sue storie sarebbero perfette sulla collana "Sbirro ottuso e isterico che non ne azzecca una, se la prende con le persone sbagliate, si fa menare per il naso dai farabutti e causa regolarmente la morte di chi si affida a lui"; purtroppo la collana si chiama "Tex" e c'entrano come i cavoli a merenda.

     

    Non si parla tanto di storie sghembe e costruite male (e quelle di Nolitta lo sono), di dialoghi verbosi e retorici à la Sandro Curzi (e quelli di Nolitta lo sono) e nemmeno di un personaggio caratterizzato in maniera diversa (il Tex di Nizzi non è intelligente come quello di GLB; quello di Boselli non è esplosivo e vitalistico come quello di GLB; ma sono comunque lo stesso personaggio): stiamo parlando di un personaggio che è la negazione e il rovesciamento totale di quello originario. L'anti-Tex.

    Insomma: o ti piacciono le storie di Tex di Nolitta, o ti piace Tex. Tertium non datur. Non è un caso che chi in questo topic ha espresso il proprio apprezzamento per le storie di Nolitta abbia anche fatto il distinguo: "Partendo dal presupposto che il personaggio non c'entra una fava con quello creato da GLB".

    C'è chi ci passa sopra... io no. Sarebbe come vedere Paperino che bestemmia o Topolino che spaccia all'uscita delle scuole elementari, per riprendere il tenore degli esempi di Diablero. :P

    Non sono d'accordo su una virgola di quanto hai scritto... ma mi hai fatto morire dalle risate :lol2:

    <span style="color:red;">24 minuti fa</span>, valerio dice:

    E' un Tex pieno di dubbi, ma non è un Tex che...che so...diventa razzista, tocca il culo alle donne e si mette a fare grigliate di pesce

    Questo dovrebbe essere Tex Miller se non ricordo male :D

  12. <span style="color:red;">9 ore fa</span>, Diablero dice:

    Io non ho ancora capito se avete paura che vi fucilino i Nolittiani o i GLBonelliani...  :laugh:

    Da come si stanno mettendo le cose temo da entrambi e forse pure dai Nizziani :(

    Spero che almeno restino neutrali i Boselliani...

  13. <span style="color:red;">5 minuti fa</span>, Magico Vento dice:

    ci tengo a dire che a me Nolitta su Tex non dispiace affatto

    Io dichiarai questa sorta di "peccato originale" addirittura nel mio primo post :D 

     

    <span style="color:red;">8 minuti fa</span>, Magico Vento dice:

    Non mi uccidete, andrò controcorrente, ma questa storia, secondo il mio umile parere, non è un capolavoro, ma solamente una storia più che buona

    Beh... siamo in due a pensarla così!

    Anch'io tra le varie storie nolittiane non la considero una delle migliori, semplicemente perchè credo che ne abbia scritte di più belle.

    Comunque tranquillo, sarò al tuo fianco davanti al plotone d'esecuzione che ci aspetta:colt:

  14. Storia che confesso di non aver apprezzato molto.

    Già trovo un pò forzata la situazione iniziale, ovvero Tex che dopo diversi anni torna a trovare un vecchio amico, scoprendo però che è morto da poco ma che ha lasciato proprio a lui una misteriosa lettera presso un notaio. Notaio che viene sapere che Tex è proprio lì e gli recapita la suddetta lettera.

    Insomma, un pò troppe casualità: si poteva far di meglio.

    Nizzi dichiara di essersi ispirato a "Linciaggio" ma in comune con quella bellissima storia c'è ben poco.

    Lì il razzismo era tangibile, ed era descritto oltre che nelle varie situazioni della storia proprio nell'animo dei personaggi. Qui, oltre al bullo Harding, non c'è granchè.

    Lo stesso linciaggio del nero Arch è un episodio totalmente isolato (la stessa Helga dice ai nostri pard che è la prima volta che il KKK colpisce nella zona) utile a McCook per intorbidare le acque e allontanare i sospetti su di lui. Sì insomma una messinscena che nulla ha a che vedere con le efferate persecuzioni della temibile setta.

    Sicuramente è una storia di transizione ma poteva riuscire decisamente meglio di come è stato fatto.

    I disegni di Della Monica non mi entusiasmano: trovo il suo stile un pò impersonale, in alcuni tratti molto "ticciano" in altri rivedo F.Gamba.

  15. In questa storia c'è veramente tanta carne al fuoco: l'ambientazione così caratteristica di Frisco, la polizia corrotta, un carcere famosissimo da cui evadere, l'inseguimento su un veliero, la caccia alla balena, gli indiani della costa canadese e, soprattutto, il ripescaggio di un vecchio antagonista dei nostri.

    Insomma il rischio di bruciare qualcosa era altissimo ed invece Nizzi riesce ad amalgamare il tutto alla perfezione confezionando una storia memorabile.

    Grazie soprattutto alla riproposizione del mitico Barbanera (alias capitan Drake), indimenticato protagonista di un'altra grande storia di GLB, questa volta però al fianco dei nostri pards.

    Sinceramente non riesco proprio a fare appunti a questa storia maiuscola, con una trama che non ha cadute di tono e riesce sempre a mantenersi credibile.

    Ben dosati anche i battibecchi Tex-Carson che riescono a divertire senza diventare stucchevoli (in altre storie trovo che Nizzi ne abbia troppo abusato) e, in generale, i dialoghi sono sempre calzanti con le situazioni proposte dalla storia.

    Che dire dei disegni di Villa? Splendidi è dir poco. 

    La nebbia che avvolge la zona portuale prima e il carcere di Alcatraz poi è quasi percepibile da parte del lettore.

    C'è una cura del dettaglio incredibile, senza però essere fine a se stessa ma sempre al servizio della sceneggiatura.

    Tra i personaggi di contorno mi è piaciuto Bixler, anima oscura della liberazione di Drake, persona sicuramente avida e senza troppi scrupoli ma, come Barbanera e Tex, fedele alla parola data.

  16. <span style="color:red;">10 ore fa</span>, valerio dice:

    Su Bonelli Padre. Mito intoccabile, ovvio. Sono nato con lui dall'ormai lontano inizio degli anni 70 e mi sono formato sulle sue storie. Tuttavia non è del tutto sbagliato dire che è invecchiato.

    Capovolgo il concetto: non è che siamo invecchiati noi mentre le storie di GLB sono sempre le stesse?

    Al di là dell'ovvietà di questa mia affermazione, non è che rileggendo i vecchi albi cerchiamo di rivivere le stesse emozioni di allora quando però avevamo un numero di annetti ben diverso, aspettative diverse, capacità di lettura diversa?

    Ti faccio un esempio: quando lessi "Santa Cruz" ricordo ancora nitidamente quante emozioni riversò su di me quella storia.... il senso tangibile di mistero, l'inquietudine del monastero diroccato, l'atroce delitto, la sagoma dello scheletro sulle scale. Credo di averla letta un'infinità di volte.

    Oggi la rileggo con occhi nuovi, ne traggo sensazioni diverse ma la ritengo sempre attualissima, più moderna che mai!

    No, per me le storie di GLB non sono invecchiate e sono sempre bellissime.

    Poi la penso come te: GLB è un mito, un eroe con le stimmate del genio.

    Praticamente un intoccabile.

    Troppe le storie che hanno lasciato un segno, i personaggi memorabili... mi considero un pò un talebano quando si parla di GLB.

    Nizzi lo colloco sotto di lui, in modo direi un pò pilatesco, al secondo posto insieme agli altri sceneggiatori della saga texiana.

    E' arrivato al momento giusto e ha sostituito GLB nel modo giusto.

    Con alti e bassi, ma di questo abbiamo già detto.

     

    • +1 1
  17. <span style="color:red;">8 ore fa</span>, Leo dice:

    Nolitta non ha mai scritto una storia di Tex con Tex, questo è evidente. Ma Caccia all'uomo, o Il Colonnello Watson, sono storie a mio parere davvero belle, delle perle indimenticabili. 

    Ora, Nolitta su Tex è stato un bene o un male? Il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto? Sarebbe stato meglio se avesse scritto solo i suoi personaggi, senza avventurarsi nei territori paterni, per lui impervi? Beh, io dico di no. Sono contento che Nolitta abbia scritto Tex, mi abbia regalato Andy Wilson, Paco Ordonez, il barone del bestiame Watson, Manuel Pedroza. Ho letto belle storie, mi ci sono divertito, le ricordo ancora. Non c'era Tex? No, non c'era, o meglio ce n'era uno poco ortodosso, un personaggio che tradiva i dettami del padre, e questo è un male. Ma le storie erano belle, e me ne sono fatta una ragione.

    Quoto al 100%

  18. <span style="color:red;">9 ore fa</span>, Gas dice:

    Io di Tex ho proprio tutto escluse le strisce (gli albi d’oro, la prima serie gigante 1-29 e gli spillati della seconda serie purtroppo solo in anastatiche) e per trovare posto per tutti i miei fumetti ho svuotato la camera di mia figlia quando si è sposata e ho allestito librerie su tutte e 4 le pareti e anche in mezzo alla stanza. Due anni fa si è sposato pure mio figlio e ho già cominciato a riempire di fumetti e di libri di Tex anche la sua camera. Tutta la collezione di Tex gigante la tengo poi su una libreria a misura sul pianerottolo della scala interna e la collezione storica a colori (assieme a quella di Zagor) in altre stanze.

    Confido sempre che i pavimenti reggano....e come @Leoun posto per gli albi di Kit Carson lo troverò sempre......e spero di riuscire, almeno al nipotino, a trasferire la passione per Tex visto che non ce l’ho fatta con i figli......per intanto lo faccio giocare con le statuine e già a due anni e mezzo conosce bene Tex, Carson e Mefisto.

    Interessante la soluzione camera figli ma temo che:

    a) mia moglie avrebbe qualcosa da ridire

    b) se il grande di 16 anni potrebbe accasarsi ipoteticamente tra una decina d'anni, le figlie di 13 e 8 anni impegneranno le camere ancora per un pò

    Superfluo dirlo, ma anch'io per Kit Carson il posto lo troverei senz'altro.

    E anch'io spero di trasmettere questa mia passione fumettara ai futuri nipotini dato che con moglie e figli ho fallito clamorosamente.

    La condividevo con mio suocero che, purtroppo, ci ha lasciati in questo maledettissimo 2020.

  19. <span style="color:red;">29 minuti fa</span>, Dix Leroy dice:

    Mi sono sbarazzato di gran parte dei supereroi, dei manga e delle videocassette.

    Tex non avrebbe dato problemi se si fosse limitato a una serie e ai texoni. Metti in fila le uscite di un anno di inediti

    e misura i dorsi con una riga. Ormai è impressionante mentre una volta erano meno di 10 centimetri all'anno.

    Oltre al volume le collezioni pesano. Il rischio di sfondare il pavimento non è da sottovalutare.

    Il rischio pavimento era reale anche per me così ho optato per la cantina.

    Tre begli armadi Billy IKEA e passa la paura.

    Peccato che sia finito lo spazio pure lì:(

  20. Storia a mio parere riuscita ma troppo sbilanciata tra una prima parte estremamente coinvolgente e una seconda affrettata e un pò deludente.

    Nella parte iniziale le situazioni coinvolgenti sono tante: l'agguato dei piedi neri ai nostri pards, la terribile corsa sulle rapide, lo scontro disperato del solo Tex contro gli indiani, la cattura di Caudill e l'ingegnoso tranello ordito da costui per farli catturare sulla nave. A partire dalla prigionia sulla nave di Tanakis, la tensione cala e il tutto si risolve forse un pò troppo frettolosamente e direi anche facilmente (vedi la liberazione dalla stiva).

    Ma credo che qualche banalità sicuramente perdonabile non possa scalfire una prova più che discreta, anche per via di dialoghi sempre spumeggianti, personaggi di contorno ben caratterizzati e credibili e, ultimo ma non ultimo, i soliti disegni meravigliosi del grande Fusco che, soprattutto nel grande Nord, non è secondo a nessuno.

     

  21. <span style="color:red;">1 ora fa</span>, Barbanera dice:

    Ha osato con la Tigre Nera, inventando un personaggio maiuscola ma,a parer mio,non è riuscito a trasformarlo in un cattivo seriale...la prima storia è favolosa,la seconda sufficiente,la terza scadente..

    Nizzi osa qualcosa in alcune storie,ma per convinzione e impossibilità non innova... inventare un nuovo personaggio è una cosa,innovare una serie è un altra... Nizzi non è mai stato un innovatore,e di per sé non è detto sia un male.

    Ma è un autore seriale che in una serie come Tex è fondamentale...

     

     

     

    Concordo in pieno anch'io.

    Nizzi lo vedo esattamente così.

  22. <span style="color:red;">7 ore fa</span>, Leo dice:

    Sono totalmente d'accordo con te, con una piccola differenza: anche dopo l'infortunio ha scritto belle storie, come L'uomo senza passato, o la storia di Alison, Rio Hondo e alcuni Texoni veramente felici.

    Sì concordo. E' una differenza che ci sta.

    Diciamo che dopo l'infortunio "non ha perso il vizio del gol e riesce comunque ad incorniciare delle buone/ottime prestazioni":)

    • +1 1
  23. Spostandosi in un ambito calcistico, la "parabola texiana" di Nizzi si può paragonare a quella di un calciatore che ha una carriera buona per tanti anni, con stagioni addirittura ottime, poi ha un lungo infortunio e quando torna è il fantasma di se stesso. Certo azzecca ancora qualche partita, più col mestiere che con il genio, ma non è più quello di prima.

    Allora cosa rimane del grande calciatore?

    Le buone/ottime prestazioni della sua prima parte di carriera oppure le mediocri/pessime della seconda parte?

    Probabilmente tutte e due, alle quali credo sia corretto dare il giusto peso.

    Il Nizzi iniziale, "erede" di GLB, ha sicuramente scritto storie molto belle, dando la giusta continuità alla saga texiana e apportando alcune sfumature molto interessanti (i dialoghi in cui è maestro, il Tex detective) caratteristiche del suo modo di scrivere senza tuttavia stravolgere o snaturare il personaggio.

    Sto rileggendo le storie del centinaio 300/400 (sono circa a metà) e, al netto di 2/3 episodi, si tratta di storie che ho apprezzato tanto, con punte molto alte ("Il ragazzo selvaggio", "La locanda dei fantasmi", "Il bisonte bianco", "I predatori del grande nord") per non parlare delle precedenti "Un diabolico intrigo", "Un Ranger del Texas", "Fuga da Anderville".

    E questa sua buona vena creativa è andata avanti ancora per diversi anni, anni di super-lavoro in cui ha saputo destreggiarsi benissimo.

    Poi, dopo la famosa crisi, è arrivato il calo netto e innegabile delle ultime storie, dove si evidenziano tutti quei difetti riportati nei post precedenti.

    Nizzi ha quindi bisogno di una "rivalutazione"? Per me no.

    Preferisco anch'io ricordare il calciatore che ci ha dato soddisfazioni per anni e, magari, ci ha pure fatto vincere qualche trofeo.

     

    Per chi non lo avesse consiglio il volume "Tex secondo Nizzi", in cui sono rivelati tanti retroscena sulla sua esperienza in Bonelli e del suo rapporto con Sergio e i vari disegnatori con cui ha lavorato. Ci sono un sacco di cose interessanti.

    • +1 2
  24. <span style="color:red;">39 minuti fa</span>, Sam Stone dice:

    Nella vita si può sempre cambiare idea :D

    Borden l'ha fatto pure con Jack Thunder, a suo tempo e per anni sui forum aveva sempre negato un suo ritorno, dicendo che dovevamo togliercelo dalla mente perchè era morto e sepolto.

    Eppure ha trovato una buona idea... una miniserie col giovane Carson penso che riscuoterebbe un buon successo, forse quasi pari al Tex Willer.

    E non ne sarebbe una copia, perchè il giovane Carson senza Tex e pards l'abbiamo già visto all'opera e se l'è cavata benissimo!

     

    Io tiferò sempre a favore

    Ben detto!

    Sicuramente tiferò anch'io a favore e poi, come si dice, domandare è lecito rispondere è cortesia;)

     

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