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Penso di aver capito il tuo pensiero che, in parte, condivido. Premetto che non so e non mi interessa sapere se c'è una parte dei forumisti particolarmente "accomodante" verso le storie scritte da Boselli; se anche fosse non ci troverei nulla di troppo strano. A me capita ad esempio di essere ben predisposto con autori che amo particolarmente (es. GL Bonelli, Bilotta, Sclavi, Simeoni, ....) anche se cerco di avere comunque uno spirito critico. Poi capisco che certe esagerazioni/ruffianate possano risultare un pò fastidiose ma, come dire, fanno parte del gioco. Il punto del tuo post che mi permetto di sottolineare è quando scrivi: E' il pensiero esatto che ho avuto quando, non solo su questo forum, ho letto commenti entusiastici, mentre per me la lettura di questo Texone è stato una vera Via Crucis. Io sono arrivato a metà lettura e non riuscivo ad andare avanti, dovendo continuamente ritornare alle pagine precedenti per riprendere il filo della storia che si era terribilmente annodato. Arrivare alla fine è stata una lunga faticaccia e alla fine mi sono rimasti anche diversi punti non chiari. Io non riuscirei nemmeno a dargli un voto, non perché sia brutto, ma perché mi è rimasto tutto veramente incasinato. Ecco, questo non è il mio modo di leggere un fumetto: per me deve essere uno svago, magari anche impegnato e che oltre a divertire mi faccia anche, perché no, riflettere. Ma non può essere una sudata. Quindi? Colpa di Boselli? Se al 90% dei forumisti (in genere utenti più "skillati" rispetto ad altri social) è piaciuto così tanto, il problema, se così possiamo chiamarlo, è mio. Forse sono io che ho bisogno di letture diverse, almeno su Tex. Pensa che invece su Dylan Dog mi capita l'esatto contrario, tanto per dire: ultime storie (sia la regolare che gli OldBoy) veramente insignificanti mentre c'è chi grida al miracolo, al ritorno del vero Dylan!!! Magari sono tra quelli che Nizzi additava come bisognosi di "cazzotti e bistecche/patatine", dei siparietti Tex/Carson, quelli di bocca buona che non devono spremere troppo le meningi quando leggono un fumetto. Magari mi merito veramente i gemelli, ops, fratelli Donegan e Cagniaccio Giallo. Oppure sto solo invecchiando, vallo a sapere....
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Leopardi o giaguari, fa poca differenza... polpettone (indigesto) rimane Conosco solo una persona che va matta per questa storia (e me lo ricorda mooooolto spesso)!
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Anni identici e pure per le stesse storie!
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LE ULTIME STORIE DI GIANLUIGI BONELLI
Juan Ortega replied to ymalpas's topic in La Serie e i Personaggi
Parole sante -
[728/729] Una colt per Manuela Montoya
Juan Ortega replied to Sam Stone's topic in Le Storie dal 701 al 800
Fin lì ci arrivavo anch'io. Io ho solo risposto a "piesse", riportando che la frase fu effettivamente sua e non del figlio Sergio. -
[728/729] Una colt per Manuela Montoya
Juan Ortega replied to Sam Stone's topic in Le Storie dal 701 al 800
Sì, è una frase di GL Bonelli. Io l'ho trovata in una sua intervista (mi sembra riportata su un vecchio Dime Press), in cui alla domanda se Tex è ancora attratto dalle donne (o qualcosa del genere....) risponde: "Tranquillo: fra un fumetto e l'altro, un salto ai piani superiori del saloon Tex lo fa di sicuro". -
[728/729] Una colt per Manuela Montoya
Juan Ortega replied to Sam Stone's topic in Le Storie dal 701 al 800
Per me non c'era dubbio in proposito. Kit è senz'altro un gentiluomo e Manuela, per quanto innamorata, è legata ad un codice comportamentale ben radicato nella società di allora. Intendiamoci: questione di lana caprina e ognuno è libero di fantasticare come più gli pare e piace. D'altra parte negli anni ne ho lette di ogni sull'argomento, dal Tex "casto e puro" al Tex che si "sollazza con le gentili donzelle tra un albo e l'altro". -
C'è gente di una pesantezza unica, il cui sport preferito è lamentarsi, specie sui social (FB in particolare). Io ormai ci ho fatto il callo e non ci bado nemmeno più. Io non compro la collana del Tex Willer "giovane", ma avere una sua storia sul Texone mi fa molto piacere. Soprattutto se disegnata da Dotti!
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Per me scelta ardua, molto ardua. Tutte hanno almeno una storia che considero epica (o quasi). 1972 e 1979 entrano di diritto perché contengono le due storie che preferisco sopra tutte. Alla fine tra 1973, 1978 e 1974 opto per quest'ultima.
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Solo per averla riletta ti meriti tutta la mia stima. Io non ci riuscirei mai, in quanto la considero un mattone micidiale, uno dei peggiori Maxi. Solo un'altra storia mi ha dato un effetto sonnolenza come questa ( @Sam Stone sa a cosa mi riferisco....). Tra l'altro soggetto scopiazzato da "Silver Star" di GL Bonelli, quindi manco originale. Su Diso ho un affetto personale per il suo egregio lavoro su Mister No, perciò evito ogni tipo di commento.
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[141/145] In Nome Della Legge
Juan Ortega replied to Pedro Galindez's topic in Le Storie dal 101 al 200
Siccome amo follemente questa storia (per me la più bella di tutta la saga per distacco) vorrei che non venisse mai ripresa, nemmeno il più inutile dei comprimari. Anche solo come spunto per qualcosa di completamente diverso. Nulla. -
L'integrale De "gli Uomini Giaguaro"
Juan Ortega replied to Sam Stone's topic in La Serie e i Personaggi
Come suggeriva l'amico @Condor senza meta potrebbero servire per pareggiare le gambe di diverse scrivanie! Evidentemente qualcuno che deve espiare qualche colpa molto grave. Non vedo altre risposte... -
L'integrale De "gli Uomini Giaguaro"
Juan Ortega replied to Sam Stone's topic in La Serie e i Personaggi
Al di là delle battute e delle diverse vedute su questa storia, faccio mio questo commento del compianto pard @Ulzana, di cui condivido anche le virgole. Forse cambierei qualche titolo tra quelli citati (ad es. non sono un grande fan di "El Muerto") ma la sostanza per me è puro vangelo! -
L'integrale De "gli Uomini Giaguaro"
Juan Ortega replied to Sam Stone's topic in La Serie e i Personaggi
Dopo Sabato 27 Maggio ci sarà un moderatore in meno -
L'integrale De "gli Uomini Giaguaro"
Juan Ortega replied to Sam Stone's topic in La Serie e i Personaggi
Penso che tu sia un folle, fossi in te mi autobannerei!!! Certo, in serate di forte insonnia avrebbe poteri fortemente taumaturgici, ma credo che a tutto ci sia un limite. Io voto la terza opzione (che non c'è): distruggere gli originali! -
Mi sembra che in una storia di un Almanacco, se ben ricordo "Il fuggitivo", la storia è iniziata da Rossi e finita proprio da Civitelli (immagino per questioni di tempi di consegna), dato che c'è una continuità di tratto. Purtroppo ora non ho gli albi con me e non riesco a controllare ma ricordo questa cosa.
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Credo che il punto sia proprio questo. Non posso pronunciarmi su Zagor (che non leggo) ma "Sfida al Panatanal", al di là dell'autore, ha ben poco in comune con questa bella storia texiana. E penso che non fosse nemmeno nei pensieri di Nolitta replicare in Tex quella splendida avventura di Mister No. Se in "Sfida al Pantanal" rivedo certe atmosfere di "Apocalypse Now" e ancor più di "Cuore di tenebra" (il fiume come metafora del viaggio a confine tra bene e male, con la follia umana sempre sullo sfondo), questa storia è più incentrata sul misterioso traditore che agisce all'interno della spedizione nella giungla di Panama. Storia che ho sempre amato (come tante altre di Nolitta su Tex) ma non raggiunge comunque le vette del Pantanal di Mister No, che ritengo il capolavoro di Nolitta nelle avventure del pilota di Manaus.
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Minicopertine con soggetto "Tex": quali albi comprerete?
Juan Ortega replied to PapeSatan's topic in Sondaggi Texiani
A margine della discussione sulle mini-copertine di Tex, ho trovato su "Comicus" questo commento di Roberto Recchioni sui gadget in generale, che mi sembra possa essere interessante: "Gadegt e boost vari sono uno stratagemma che droga le vendite. Stunt editoriali, se vuoi. Per i mesi che durano ti fanno vendere di più, quando passano, di regola, qualche lettore in più ti resta attaccato, per qualche tempo. Certe volte, invece, no, e te li perdi tutti. Certe volte te ne perdi qualcuno in più di quelli che avevi. Ma, intanto, due o tre albi, quell’anno, ti hanno alzato la media complessiva. E i conti si fanno con la media complessiva. Quindi, servono? Aiutano. Funzionano sempre? Sempre, con diversi gradi di successo. Può durare per sempre? Sì. Basta non farne troppi di fila. Li fai. Li fai dimenticare. Li rifai."- 70 replies
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Confermo! Lo stesso Sergio Bonelli nella posta di TuttoTex ne fa cenno, stando in verità un pò sul vago: "Anche se la verità si perde un po' nella nebbia di quei tempi eroici, mi pare di ricordare che il bravo Erio avesse un impegno precedente, che da serio professionista intendeva rispettare. Dovemmo liberarlo dall'impegno preso con noi; e nella storia dei nostri rapporti professionali, che era appena iniziata, si aprì una parentesi. Durò almeno tre anni. Poi Nicolò disegnò la storia che comparve nel 1969 nei numeri 106-107-108 (Gilas!)".
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Sintesi perfetta e che condivido pienamente! Ci sono ristoranti migliori, dove si cucinano pietanze più appetitose oppure piatti "fusion" che riescono a sorprenderci. Ma, attenzione, ci sono anche ristoranti molto più pretenziosi, che ti promettono chissà quali prelibatezze e poi esci con la pancia vuota oppure, peggio, con un gran mal di stomaco. Qui so che la trattoria fa quei piatti: ogni tanto è bello tornare ad assaggiarli.
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Preso e letto. Ci sono i "classici" difetti nizziani, ovvero alcune forzature nella trama (tanto per dirne una il furbo Corvo Rosso che sbatte inopinatamente in faccia ai quattro pard), i soliti che sentono e vedono per poi spifferare tutto a Tex (il piccolo pastore spione, la prostituta con il cliente chiacchierone, il riottoso ufficiale di Fort Defiance, ecc.) e qualche evidente scricchiolio nella sceneggiatura. Mi ha anche fatto specie leggere che, se i Navajos fossero stati costretti ad andare in guerra, avrebbero avuto come alleati tra le tante tribù anche gli Hualpai che, se non mi sono perso qualcosa, sono sempre stati acerrimi nemici (i famosi "cani Hualpai"). Insomma, tanti difetti e non da poco. Eppure ... Eppure la storia fila e si legge senza tante pause, dato che si rivela scorrevole e persino avvincente in certi punti. Non sarà un capolavoro (non penso ne avesse l'ambizione) ma una piacevole lettura sì. Almeno per me. Capitolo disegni. Alessandrini è un grande professionista, che io vedo legato indissolubilmente al BVZM. L'ho sempre apprezzato e continuerò a farlo. Questa prova però a me non ha convinto per nulla in quanto trovo poco centrati i quattro pard con un Tiger a volte irriconoscibile e Tex e Kit troppo troppo simili (in alcune vignette ammetto di averli confusi). In definitiva Maxi onesto e che non mi sono affatto pentito di aver comprato. Come già affermato dal buon @Leo , un'oretta di "appagamento" nel mio caso prima di coricarsi a letto: non sarà tanto ma, di questi tempi, nemmeno così poco.
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[226/227] Taglia: Duemila Dollari
Juan Ortega replied to ymalpas's topic in Le Storie dal 201 al 300
A chi lo dici @Carlo Monni sicuramente può essere più preciso: ha risposto ad un mio commento su FB su questa storia puntualizzando proprio questo dettaglio! Mi autoquoto: il suo genio è anche qui, in storie cosiddette "minori" che però ci divertono e si fanno ricordare. -
Che bravo @Leo ! Non è solo un commento alla storia in questione ma un bel ritratto dell'autore di Fiumalbo o almeno di un aspetto del suo rapporto con Tex e, mi permetto di dire, anche con te stesso. Le sue bizze mi hanno sempre infastidito, sia nel passato più remoto (tipo l'intervista di anni fa da me postata) che in quello più recente (il pubblico attacco frontale a Boselli). Episodi inutili e francamente patetici. Ma come autore io continuerò a vedere il bicchiere mezzo pieno, per le tante belle storie che ci ha regalato, mettendo da parte invece quelle deludenti, che non sono poche. Non credo che stanchezza e pigrizia possano "ammorbidire" un giudizio; passare un'ora e mezza di appagamento come dici tu, oggi è tutt'altro che scontato per un fumetto, così come un libro o un film. A volte c'è voglia di capolavori, a volte di "semplici" letture rilassanti. Mi hai fatto venire voglia di acquistarlo: magari lo stroncherò con un bel 3 ma non me ne pentirò
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Ricordo che anche il suo Texone subì parecchie critiche, alcune proprio feroci. Alessandrini io lo vedo un pò come Diso, legato indissolubilmente al personaggio di cui è simbolo; quando cambia soggetto perde parecchio. Troppi concerti, caro mio
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Siccome non ho fiducia in te, sono andato a rivedermi la scena incriminata e ... risulta effettivamente comica!!! Bella l'intenzione ma il risultato non è granché. Confesso di non essere un grande fan di questa storia, anche perché il tratto di Blasco per me è veramente ostico. Ho apprezzato di più la seconda storia di Medda, molto dylandoghiana.