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TWF - Tex Willer Forum

Juan Ortega

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Messaggi pubblicato da Juan Ortega

  1. Soggetto interessante ed originale.

    A memoria non ricordo una figura come quella di "fast" Dan, pistolero che è l'antitesi dell'eroe "senza macchia e senza paura", che finirà però sulla strada delle redenzione grazie a Tex, all'affetto per una ragazza e, soprattutto, a se stesso.

    Anch'io ho trovato qualche analogia con "Gli spietati".

    Con i dovuti distinguo, "fast" Dan mi ricorda un pò Kid Schofield, contaballe e poco avvezzo all'uso della pistola.

    Così come la sparatoria nel saloon mi fa pensare alla strage che compie Munny per vendicare l'amico massacrato dallo sceriffo.

    Questo non per sminuire la storia, tutt'altro; trovo che gli spunti cinematografici calati abilmente nel fumetto siano sempre un punto di forza.

     

    Per gusto personale, in questa collana di Boselli preferisco "La legge del deserto", ma anche questo è sicuramente un episodio godibile.

    Andreucci, che se non sbaglio qui era al debutto, dimostra di avere stoffa da vendere.

    Cosa che le storie future confermeranno in pieno (vedi "Il magnifico fuorilegge").

  2. Storia che a me è piaciuta molto.

    Considerato il ridotto numero di pagine a disposizione, Nizzi è abile nel dare ritmo alla storia in un crescendo di azione che si conclude, purtroppo, in modo tragico.

    Anche qui Tex è in solitaria ma la sua presenza è più che sufficiente a dare spessore alla sceneggiatura.

    Uno dei meriti maggiori di Nizzi è quello di aver (finalmente) reso inevitabile lo scontro indiani/giacche azzurre.

    Generalmente Tex arriva sempre (a volte miracolosamente) a scongiurare il conflitto, spesso quando tutto sembra propendere per il contrario.

    Invece qui no, c'è tutto il realismo e la drammaticità di una battaglia cruenta e spietata, sceneggiata senza patetismo e retorica.

    E Tex può fare ben poco, se non rendere giustizia al fiero e saggio Maguas.

    Repetto ottimo! Magistrali alcune tavole della battaglia, soprattutto quella con i soldati accerchiati che tentano una disperata quanto inutile difesa dal furore degli indiani.

    Come gradimento (per quelle che ho letto finora) si piazza dopo l'inarrivabile "Zeke Colter" e "La legge del deserto".

     

  3. Il 6/6/2020 at 07:56, Leo dice:

    Vedo che la storia ha mietuto commenti entusiastici. Io invece alla lunga mi sono annoiato: soggetto scarno, solo azione, ripetuti assalti, qualche "bang bang" di troppo, passaggi lenti.

    Mi accodo al tuo giudizio. Sinceramente, oltre a trovarla noiosa, mi è sembrata anche un pò troppo prevedibile in diverse situazioni.

    Vogliamo parlare poi degli astuti strateghi militari messicani che non fanno altro che mandare al massacro i propri soldati attaccando scriteriatamente in pieno giorno senza un minimo di tattica?

    Qualche siparietto divertente, qualche bella scena d'azione ma poi non ci trovo molto altro di interessante.

    Come già fatto notare da altri commenti, il plot di questa storia verrà ripreso più volte in seguito da Nizzi con esiti molto buoni.

  4. Il 6/3/2021 at 17:36, Condor senza meta dice:

    Personalmente non ho smesso di acquistare il maxi per il presunto pregiudizio che ospiti storie dirottate (in alcuni casi secondo me capita ma è pur ovvio che non è una costante, ci mancherebbe) bensì perchè, non ospitando più un unico episodio come in passato, il formato non mi affascina più. Non sono un grande amante delle storie brevi, quindi non vedo il motivo per cui debba privilegiare questa collana rispetto ad altre uscite. Una delle ragioni alla base della mutazione della formula è ovviamente il fatto che al giorno d'oggi i disegnatori non sono più veloci come un tempo e la genesi di un "balenottero" è problematica, ma mi chiedo allora perchè continuare a lasciarlo semestrale. Evidentemente ormai si punta sulla quantità ed è legittimo, chi sono io per criticare una simile scelta editoriale! Però è altrettanto legittimo per un lettore scegliere fra le tante proposte, a maggior ragione nel mio caso in cui il vizio del completismo (citato da Diablero) mi è passato da un pezzo.    

    Pensiero più che condivisibile.

    Anche per me la formula delle due storie penalizza la qualità della riuscita finale o almeno è la sensazione che ho tratto nella storia dei Maxi.

    Se averne una sola significa passare ad un'uscita annuale, allora mi auguro si avveri al più presto!

    Credo che negli anni la qualità delle uscite sia stata abbastanza alterna: non so se dipenda dal fatto che ci siano storie dirottate dalla serie regolare (e sinceramente non mi interessa neppure) ma se anche fosse così...beh se il risultato è quello di "Oklahoma" allora va benissimo:D

    Inutile che ci giri attorno: io lo comprerò sicuramente.

    Fondamentalmente per due motivi:

    1) compro poche uscite di Tex e, se smettessi di acquistare il Maxi, ridurrei veramente molto le mie letture inedite.

    2) a differenza di @Condor senza meta (beato te) io sono ancora nel tunnel del "vizio del completismo" e non so se ne uscirò mai. Senza prendere il Maxi proverei un malessere fisico.

     

  5. Mitla...Guaimas...Mangos...Morisco&Eusebio...

    Personaggi indimenticabili per una storia indimenticabile.

    "Diablero" è un avvicendarsi di situazioni coinvolgenti e sconvolgenti, in un crescendo di tensione narrativa in cui GLB, ancora una volta, dimostra di essere maestro.

    La suspense è palpabile, l'arrivo della temutissima notte prelude sempre agli efferati crimini del mostro.

    Ricordo (non molto nitidamente ma quanto basta) che una prima lettura di tanti anni fa mi inquietò alquanto.

    Quando non c'è spiegazione per un mistero allora rimani disorientato e la paura non svanisce.

    Perché il diablero uccide?

    Perché tutto questo odio e questa malvagità?

    Come "Gli uccelli" di Hitchcock: perché improvvisamente attaccano l'uomo?

    Non lo sappiamo e non lo sapremo mai.

    Non c'è spiegazione.

    Esattamente come dice Mangos ad un alquanto ingenuo e un pò ottuso Morisco:

    "Un vero peccato non averlo potuto prendere vivo"

    "A che sarebbe servito?"

    "Avrei cercato di parlargli, per capire cosa lo spingeva ad agire in quel modo"

    "Un diablero è un diablero e basta. Nascono già così, con la mente piena di cattive cose e il cuore malvagio!"

    Letteri (come sempre) perfetto! Non occorre aggiungere altro.

    • +1 1
  6. <span style="color:red">16 ore fa</span>, San Antonio Spurs dice:

    Beh, a me hanno offerto tortellini come specialità locale a Miami e su un volo Iberia da Barcellona proposti tortellini al ragù con piselli. Avrei voluto dirottare l'aereo su Cuba

    Spaghetti alla bolognese niente?:D

     

    <span style="color:red">16 ore fa</span>, juanraza85 dice:

    Nel # 326 Desperados, a proposito di pesce dice: "Ne vado matto! Purché sia della razza a quattro zampe e con tanto di coda e di corna!"

    Eccola!! Ricordavo questa, in particolare per l'espressione "colorita" di Carson:D

    Più passano gli anni e meno la mia memoria funziona:(

  7. <span style="color:red">12 minuti fa</span>, San Antonio Spurs dice:

    Ecco, sul pesce non mi ricordo episodi particolari di frequentazione

    Se non ricordo male in un episodio Carson manifesta tutta la sua riluttanza verso pesce e simili.

    Sto spremendo le meningi ma non ricordo l'albo esatto:(

     

    In ogni caso, in trentino opterei anch'io per un menù più texiano:cowboy:

  8. <span style="color:red">8 minuti fa</span>, juanraza85 dice:

     

    Bistecca alta tre dita letteralmente sommersa da una montagna di patate fritte, il tutto accompagnato da birra a volontà (che, data la zona, dovrebbe senz'altro essere buonissima ed artigianale) :lol:...

    Nel menù ci dovrebbero essere anche baccalà, acciughe e spaghetti alle vongole:wacko:

  9. <span style="color:red">4 ore fa</span>, Grande Proteus dice:

    38) Tex n°135/136/137 Diablero!: G.L. Bonelli - Galep 9,2

     

    <span style="color:red">3 ore fa</span>, Grande Tex dice:

    N.38 Caccia all' uomo

     

    <span style="color:red">24 minuti fa</span>, MacParland dice:

    38) 

    Tex # 143 - La cella della morte :: ComicsBox

    di Bonelli-Nicolò (e qualcun altro)

     

    Tre titoli che inserirei nella mia TOP10!!!

    Devo giocarmelo al lotto il 38:D

    • +1 1
  10. <span style="color:red">12 ore fa</span>, Condor senza meta dice:

    Il compianto sceneggiatore fornisce l’ulteriore prova di come sia possibile proporre storie scoppiettanti e divertenti nonostante si attinga al classico e ripetitivo spunto di soggetto. In effetti non sarà la prima, né l’ultima volta, che Tex dovrà indagare su furti di bestiame e fronteggiare i tipici padreterni di paese, che credono che tutto gli sia possibile grazie al loro potere, tuttavia ogni volta il vulcanico G.L.Bonelli riesce a stupire il lettore, con trame avvincenti, condite da ottimo ritmo narrativo e dialoghi efficacissimi.

    Secondo me hai centrato in pieno un concetto fondamentale.

    Una delle grandezze di GLB sta proprio qui, in come riesce a sceneggiare con brio, pathos e tanta tanta azione soggetti western decisamente classici e già sfruttati in passato.

    Storie come queste sono come il pane quotidiano per un lettore come il sottoscritto. Ne sento veramente il bisogno.

    Ben vengano i Mefisto, i dinosauri, i vichinghi, le mummie e tutti quegli altri soggetti che esulano dalla pura tematica western, ma sono queste storie che rappresentano la testata d'angolo della serie.

    Pur non amando lo stile di Muzzi trovo anch'io che gli interventi di Galep provochino un effetto veramente negativo.

    Sostanzialmente peggiorano tavole che già non mi fanno impazzire, sia qui che in altri episodi della serie (forse il peggior risultato è nel "Cacciatore di taglie").

     

    • Grazie (+1) 1
  11. <span style="color:red">11 ore fa</span>, Leo dice:

    Intendevo dire che un "gran texiano" forse nel podio troverebbe il modo di mettere almeno una delle grandi storie di GLB, o storie con un grande Tex, cioè tutto il contrario delle mie scelte. Non Il Giuramento, né Sangue Navajo o La cella della morte, e nemmeno Sulle piste del Nord.  No! Ho scelto Il Passato di Carson, dove il protagonista è Carson, Gli Invincibili, che è una storia molto atipica e in cui il ruolo da leone lo gioca lo sconosciuto Shane, e infine Fuga da Anderville, dove al centro non c'è (solo) il nostro ranger, ma la guerra e una famiglia lacerata da divisioni intestine.

    Non voglio banalizzare il tuo ragionamento ma credo che le tue preferenze dipendano esclusivamente dai tuoi gusti personali. Magari sono quelle che ti hanno emozionato di più, quelle che ti piace rileggere o, che ne so, quelle che ti hanno lasciato qualcosa di particolare. Se nella tua TOP3 non c'è nessuna storia di GLB, non penso che per questo tu sia meno "texiano" di chi ne mette 3 su 3.

    Non mi scandalizza per nulla.

    Tra l'altro, a parte "Gli invincibili" che non ho mai letto, hai citato due storie che ritengo bellissime.

    Figurati che io, nelle mie 10 storie preferite di Tex, ne inserirei almeno due di Nolitta (lo so, rischio il permaban, pazienza:D).

     

     

    • Haha (0) 1
  12. A parte poche eccezioni (a memoria mi viene in mente "Zeke Colter") io invece prediligo le storie lunghe (è così ad esempio anche per Mister No), quelle dove ci sono sceneggiature di ampio respiro.

    "La congiura" l'ho trovata ben bilanciata, senza eccessive lungaggini ma, come sempre, è una questione di gusti e preferenze personali.

    • +1 1
  13. <span style="color:red">15 minuti fa</span>, Grande Proteus dice:

    39) Tex n°354/355/356/357 La congiura: Nizzi - Villa 9,2

    Il motivo del recente contendere:D

    L'ho già commentata nell'apposita sezione: per me è una bellissima storia che mi ha veramente appassionato.

    Nizzi in grande spolvero e magistrali disegni di Villa.

    Io non riesco proprio a stilare una mia TOP50, tante storie le ricordo poco e rischierei di fare una lista tanto per fare.

    Mi accontento di leggere le vostre!

  14. Storia che mi lascia sensazioni alquanto contrapposte.

    Da una parte c'è un soggetto validissimo, uno stallone nero che incarna lo spirito di Manitu quindi sacro per tutti i Navajos. Personalmente lo trovo molto affascinante e credo che avrebbe potuto essere lo spunto per una storia memorabile.

    Dall'altra parte secondo me c'è una sceneggiatura un pò troppo confusa, con alcune situazioni risolte frettolosamente e senza il consueto pathos.

    Escludendo la tragica fine di Bishop (questa sì drammatica), non c'è la solita tensione narrativa con cui GLB ci ha abituati.

    Resta il fatto che la rileggo sempre con grande piacere, sicuramente anche per gli ottimi disegni di Nicolò, artista per me eccezionale.

    Il suo "Silver Star" resta impresso e fa compagnia a "Dinamite" in un ipotetico olimpo texiano.

    Il 1/6/2020 at 23:47, Leo dice:

    Una buona storia, questa di Silver Star, che tuttavia ricorderò per un dialogo che ho trovato abbastanza sconcertante, sul quale mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.

    Dialogo che ha colpito anche me, lasciandomi alquanto esterrefatto.

    La metà oscura del vecchio Carson:D

  15. Mi trovo allineato col giudizio di @Magico Vento

    La cosa che più mi ha impressionato della storia è la complessità della sceneggiatura che, pur nella sua lunghezza, non ha mai cadute di tono e si fa leggere con grande voracità. Le basi su cui poggia l'intera vicenda sono estremamente solide, non ci sono forzature o punti deboli. Ogni situazione è cucita con la successiva con estrema cura.

    E questo rende estremamente credibile una storia che, più la si legge, più si rivela avvincente.

    Yama, come antagonista dei quattro pard, non vale nemmeno la metà di Mefisto ma, proprio per questo, è ancora più verosimile perché è al suo punto di partenza nell'arte delle magie oscure e quindi deve rivelarsi fallibile quanto basta.

    E' un neofita e non potrebbe già essere al livello del padre (cosa che non succederà mai).

    Soffre quando scende negli inferi più profondi e terribili per cercare la risposta all'inefficacia della sua magia; e ne esce ancora più terrorizzato tanto da esprimere la sua ferma riluttanza nel doverci mai tornare.

    In fondo qui il suo lato diabolico è ancora embrionale e, nonostante l'applicazione nello studio dei testi oscuri lasciati dal padre, è ben lontano da essere un antagonista letale.

    Trovo Loa estremamente affascinante (comprendo bene perché fosse diventata la schiava preferita del capo Seminole ;)) e compagna perfetta per il figlio di Mefisto. E' l'anello di congiunzione con il passato di cui Yama ha bisogno e di cui si serve per compiere la sua missione vendicativa.

    Un unico difetto che posso trovare per questa storia è il finale un pò troppo affrettato e semplicistico.

    Chiaro l'intento a lasciare aperta la porta per un episodio successivo (e questo sicuramente ci sta) ma poteva starci una soluzione più articolata.

    Infine tanto di cappello per i disegni di un Galep veramente al TOP. Partner perfetto per le storie di Mefisto di GLB, così come Letteri lo era per El Morisco.

    A parte la copertina de "I quattro amuleti" (generica e fuori dal contesto della storia) le altre tre sono delle piccole opere d'arte.

    • Grazie (+1) 1
  16. <span style="color:red">2 minuti fa</span>, Grande Proteus dice:

    Tex n°164/165/166 Il ribelle: G.L. Bonelli - Nicolò 9,1

    Mitico Apache Kid!!!

    Storia che ho sempre trovato molto "nolittiana".

     

    P.S.

    Mi piace moltissimo come presenti le storie, con la prima vignetta ed il relativo titolo, perché sono particolari che si dimenticano, focalizzandosi invece sul titolo dell'albo.

     

  17. <span style="color:red">46 minuti fa</span>, Grande Proteus dice:

    Me l'aspettavo molto più in alto.... 

    In realtà è una storia che non è amatissima in generale.

    Se guardi il topic apposito qui su TWF ha suscitato molte critiche/perplessità tra chi ha commentato.

    Io l'avrò letta non so quante volte e la trovo sempre meravigliosa!:)

  18. <span style="color:red">1 ora fa</span>, Grande Proteus dice:

    Tex n°190/191 El Muerto: Nolitta - Galleppini 9,1

    Ho come l'impressione che di storie del magico centinaio (101-200) ce ne saranno parecchie :D

    Rivisto qualche giorno fa "Per qualche dollaro in più" con la magica scena del carillon:colt:

  19. Storia breve, forse con poche pretese, ma che fila benissimo.

    E trovo anche una certa originalità nella sceneggiatura, non tanto per il tema (bianchi disonesti e indiano amante del whisky) quanto per come questo sia calato in un contesto di vita quotidiana di Tex. In effetti tutta la vicenda parte da un fatto abbastanza banale (Tex che si reca a Gallup per acquistare rifornimenti) ma che, grazie ad un'abile intuizione dello sceneggiatore, si trasforma in una vicenda drammatica, risolta forse un pò troppo in fretta.

    La dipartita della banda Dugan e dell'infido Cane Giallo è abbastanza insipida, senza il consueto guizzo di GLB.

    Ma la storia, nel suo complesso, è veramente gradevole, aiutata dagli ottimi disegni di Nicolò, artista che amo moltissimo.

    Tra i vari personaggi fa la sua comparsa Kelly, il proprietario del "Silver Star" (nome ripreso per una successiva, bellissima, storia) che ritroveremo in seguito in quello che considero il capolavoro di GLB.

    Le parole finali di Tex in risposta a Carson che considerava chiusa la faccenda, contengono "in nuce" le drammatiche vicende che il Ranger dovrà affrontare:

    "Il giorno in cui il segreto dei monti dell'Arcobaleno trapelerà sino a giungere alle orecchie di qualche avventuriero con alle spalle il solito pezzo grosso, allora sarà la fine di molte cose [...] Fatalmente succederà il grosso incidente che, abilmente gonfiato dai soliti politicanti, provocherà l'intervento dei militari e da quel momento lascio a te immaginare il resto".

  20. Per me questo è uno dei grandi classici di Tex.

    Soggetto tutto sommato semplice (ranchero truffaldino che, dietro l'apparente attività di allevatore, nasconde un commercio illecito di armi) ma sviluppato in maniera originale ed intelligente. La storia è ricca di colpi di scena, agguati, scazzottate, sparatorie e chi più ne ha più ne metta.

    Personalmente non ho riscontrato una eccessiva lunghezza, anzi ho trovato che ogni singolo tassello della vicenda sia stato incastrato molto bene e, alla fine, ti ritrovi un puzzle completo di ogni pezzo.

    Due personaggi rimangono impressi.

    In primis il giudice Bean, figura veramente memorabile. La scena del processo è assolutamente spassosa, l'assoluzione dell'irlandese è tutta da ridere.

    Peccato che nel prosieguo della storia scompaia: bastano comunque poche scene per renderlo indimenticabile.

    Il secondo personaggio è il nerboruto sceriffo di Pecos City, un maciste coi baffi.

    La sua devastazione del battello a colpi di accetta è da antologia.

    Ma uno dei meriti più evidenti di questa storia sono i dialoghi ideati da GLB, sempre funzionali alla storia ma realmente divertenti.

    Da quelli con Carson incatenato all'albero a quelli con l'insolente soprastante dei Fisher è un susseguirsi di battute sferzanti e brillante ironia.

    Su Letteri rischio di ripetermi: per me un grandissimo e le sue tavole un valore aggiunto non secondario.

  21. Interessante iniziativa!:clapping:

    <span style="color:red">37 minuti fa</span>, Grande Proteus dice:

    Ovviamente la mia sarebbe una classifica personale basata sui miei gusti, quindi ovviamente potreste trovarvi storie che per voi non sono di livello così come non trovarne altre che per molti sono eccezionali e hanno scritto la storia di Tex

    Chiaro. Va sempre tenuto conto che si tratta di gusti personali. E trovo sempre interessante conoscere quelli degli altri.

    <span style="color:red">39 minuti fa</span>, Grande Proteus dice:

    mi baso molto sulla scorrevolezza, sul tema della vicenda (amo le storie con sfondo magico/sovrannaturale e in stile poliziesco/giallo)

    Anch'io! Spesso le storie che esulano un pò dalla classica tematica western, si rivelano avvincenti se non addirittura memorabili.

     

    <span style="color:red">41 minuti fa</span>, Grande Proteus dice:

    Beh comincio con la posizione 50.

    Un classico che, tra l'altro, ho appena riletto e commentato nell'apposita sezione.

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