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SaWi

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Messaggi pubblicato da SaWi

  1. Recupero della storia grazie al Bonelli Digital Classic.

    Allora Giusfredi mi piace, la sua scrittura è fresca e conosce secondo me bene il mondo di Tex e riesce a disseminare qua e la rimandi alle ultime serie tv western (vedi 1883) e non.

    La storia è assolutamente da promuovere soprattutto nella prima parte di presentazione dei vari personaggi e dell'ambientazione, giudizio che si affievolisce nella secondo parte dove la velocità di sceneggiatura non è gestita nel migliore dei modi.

    Più che buona la prova do Valdambrini, forse dico una sciocchezza ma in alcuni frangenti  in particolare nei volti, vi ho visto qualcosa di Galep (pronto a schiaffi e pugni 😂

  2. Recuperata la storia grazie a "Bonelli digital classic". Ruju in questa sua seconda avventura conferma quanto di buono aveva prodotto nella doppia precedente, una sceneggiatura che fila via molto bene con un soggetto classico e dei dialoghi a tratti Bonelliani, che alcune battute che ricordano che quelle del papà di Tex. Non so se sia stato detto ma ho visto alcune citazioni a "per qualche dollaro in più" : il capobanda dei Lobos secondo me è ispirato alla figura dell'Indio di Volonte' mentre il buonty killer è palesemente Lee Van Cleef soprattutto quando nel finale dice....

     

     

    Spoiler

     

     

     

     

     

     

     

    "vengo giù a fare due conti" che è molto simile alla frase finale del film di Leone "niente... non mi tornavano i conti". 

    Ottimo esordio nella collana di Valdambrini che successivamente si ripeterà con la storia di Giusfredi. Proprio tralasciando quest'ultima storia che non ho ancora letto mi sento di dire che questa di Ruju insieme alla precedente sono al momento le due migliori storia della serie fuori dalla continuity di Boselli. 

  3. La disamina di @Arthur Morganmi trova perfettamente d'accordo. La serie TexWiller si conferma su altissimi livelli. 

    Quello di Gomez si rileva un acquisto con i fiocchi e al netto di qualche espressione di Tex i disegni di questi 3 albi li ho trovati eccellenti.

    Anche la sceneggiatura scorre via che è un piacere. Su questa collana Boselli pare scrivere ad occhi chiusi riuscendo a districarsi tra una miriadi di fili senza perdersi mai. Non saprei dire se è lo sceneggiatore che in questo periodo si trova più a suo agio con una serie piuttosto che nell'altra o se se è il mio palato che reagisce in modo diverso a seconda dei casi.

    Comunque, mi è piaciuta la fine di Felix, Raza è un avversario di spessore, Jesse e Tex formano una bella coppia...

    Mi hanno infine stupito in positivo i costumi delle varie tribù soprattutto quello di Freccia Rossa. 

    Siamo vicini alla "Mano Rossa", storia che attendo con trepidazione, anche se pensandoci bene mi dispiace un po abbandonare il nostro Tex in versione fuorilegge...

    • Mi piace (+1) 1
  4. Il nuovo utente, a cui do il benvenuto, leggeva Tex ed infatti ne vuole vendere gli albi, offre il suo parere perlopiù negativo in base alle storie in suo possesso che sono molto datate almeno stando alle sue affermazioni. 

     

    Mi ha fatto venire un'idea, sono juventino ma non guardo più le partite da tanto tempo. Pensavo di iscrivermi ad un forum di tifosi bianconeri in cui mettere in vendita le mie vecchie VHS e nel contempo lamentarmi di come Platini sia troppo lento Zoff soffra troppo i tiri dalla lunga distanza. 

    • Grazie (+1) 3
    • +1 1
  5. Riuscito a recuperare questa recente doppia che giudico come un buon "giallo" con un po di western come sfondo. 

    Ennesimo ritorno di un nemico non perfettamente riuscito, il ritorno di Wolfman di per sé non aggiunge nulla al personaggio, mentre ho trovato intrigante scoprire chi fosse il secondo assassino. Ruju riesce a caratterizzare bene i pards, anche se farsi sfuggire per due volte il nemico....

    Capitolo disegni, Delvecchio è fra i miei preferiti, l'ho adorato in Nueces Valley e nei vari Tex Willer, qui svolge un buon lavoro ma non mi ha emozionato come altre volte.

     

  6. Letto il secondo capitolo della saga. Senza fare spoiler dico che mi è parso un ottimo albo. Disegni di Gomez fantastici, la storie fila via che è una meraviglia, Boselli si districa alla grande fra Coyoteros, Hualpai, comancheros, Felix Ward e un amico che gli presta un grosso aiuto.

    Aspettando il terzo e ultimo albo per un giudizio generale e spoileroso la serie "Tex Willer" si conferma in splendida forma.

  7. <span style="color:red">1 ora fa</span>, Jeff_Weber dice:

    L'unica domanda importante, perché far tornare Higgins? Se ne poteva fare a meno senza incidere più di tanto sulle dinamiche di questa storia che, a mio avviso, avrebbe avuto bisogno di maggiore spazio dedicato a Lilith, anche per aprire nuovi scenari in Tex Willer senza modificare, anche soltanto le intenzioni non palesi (ma già evidenti) di GL Bonelli.

     

    A ben guardare, in questa storia di @borden non c'è nulla di incongruo se letta da un completo neofita, ma stiamo parlando di una storia che si ricollega ad un classico e per giunta serve a celebrare il passato. Quindi perché cambiare intenzioni e fatti dati per certi? Non serviva a mio parere dare questa piega ad un classico ormai consolidato nella nostra memoria.

     

    I nuovi lettori non si stupiranno certo leggendo questa storia e non grideranno al capolavoro, mentre i lettori di vecchi data possono (a vari livelli come ben evidente fra noi estimatori di Tex) sentirsi più  o meno defraudati di una parte dei loro ricordi fumettistici più cari. 

     

    Forse dovrò immaginare che questa versione faccia parte dell'universo di Tex Willer, quindi ad una frequenza vibrazionale leggermente diversa da quella del Tex Gigante.

     

    Vedrò pertanto in futuro come si sia giunti a questa soluzione narrativa seguendo Tex Willer.

     

    Complimenti, hai espresso in maniera più chiara ed esaustiva il mio pensiero.

    Anche io ero convinto che, in qualche flashback, Lilith potesse avere più spazio invece la vediamo solo in un sogno di Tex.

    Ottimo anche lo spunto sulla serie "Tex Willer" dove effettivamente Boselli sembra giocare più a briglie sciolte e i risultati IMHO si vedono...

  8. Provo ad esprimere nel mio piccolo un parere premettendo che non ho riletto "Il giuramento" di recente.

    Purtroppo anche io sono rimasto deluso dall'albo celebrativo dei 75 anni ma solamente per quanto riguarda il soggetto. È proprio l'idea di rendere protagonista un personaggio che si pensava morto (e Tex se non ricordo male ci mise poco a farlo fuori) e renderlo coprotagonista adesso che mi ha spiazzato. In effetti Tex dovrebbe cospargersi il capo di cenere dopo aver saputo quello che ha fatto Higgins ai Cherokee. Il tutto in un periodo che vede la serie regolare, da Mefisto in poi, una serie continua di ritorni di personaggi "vecchi" di cui molti si credeva fossero passati a miglior vita.

    Tornando a "La cavalcata del destino" la storia è sceneggiata egregiamente, non con i piedi caro Mauro, alcuni punti se non contestualizzati risultano anche epici. 

    Un gran bel peccato quindi anche perché Villa fa un lavoro pazzesco da stropicciarsi gli occhi e gran lavoro anche per Vattani, io che non gradisco la colorazione sulla carta del mensile, ho apprezzato anche questo aspetto anche se avrei preferito il b/n sulla regolare e la colorazione sul cartonato su carta liscia.

    P.s.: lunga vita al Bos!!!

  9. Episodio piuttosto breve che fa da ponte fra due capitoli di Boselli dedicati ai Chiricahua di Cochise e la fuga di Felix Ward del caso Bascom.

    Come spesso mi accade con queste storie di intermezzo, la sensazione che mi rimane è quella di aver bevuto un bicchiere d'acqua fresca. Rauch se la cava discretamente bene a sceneggiare un soggetto piuttosto banale mentre i disegni di Giardo li ho trovati molto validi. 

  10. Non siamo di fronte ad un capolavoro ma davanti a un'ennesima gemma creativa. Abbiamo il racconto e le canzoni del "Minstrel Show" che rendono speciale quest'albo. Abbiamo inoltre un artefatto con una pillola con Tex insieme ai suoi amici d'adolescenza. Abbiamo infine un lungo capitolo ambientato subito dopo la guerra civile in cui Tex e Carson giovani, accompagnati da Dan Bannion,  devono vedersela con dei nostalgici confederati (nelle quali fila milita Jesse James) intenti in opere di "disturbo" durante le elezioni del presidente della Repubblica.

    Boselli sviscera molto bene anche i temi del razzismo ed integrazione, così retrogadi negli stati del sud e apparentemente migliori nei stati del nord.

    Credo sia stata la prima volta che mi sono relazionato con i disegni di Ghion. Al netto di alcune fisionomie in poche vignette devo dire che ho apprezzato il suo lavoro "sporco" e, la sparo grossa, in alcune espressioni vi ho trovato qualcosa di Galep.

     

    Voto generale 8 pieno 

    • +1 1
  11. Finito di leggere il Texone e devo dire che sono completamente soddisfatto della lettura. Mi riservo per una sfogliata bis per riuscire a legare per bene tutti i fili, ma ciò non toglie nulla all'eccellente  giudizio che ne do, sia per a sceneggiatura che per i disegni. "Per l'onore del Texas" rientra a pieno merito gra i miei 5-6 albi speciali preferiti.

    Non mi soffermo sulla trama ma do il mio pare sulle questioni principali sorte nel topic.

    La figura di Kate secondo me si sviluppa bene, rispetto a "Pinkerton lady" si trova in una situazione ben diversa che a mio avviso implica anche una certa evoluzione del personaggio che deve adattarsi alle situazioni in cui si trova.

    Per quanto riguarda l'aderenza storica devo dire che apprezzo particolarmente questo fatto che si nota specialmente in "Tex Willer". Nel mio caso arricchisce la mia conoscenza e non mi toglie la magia. Sono quindi di parere contrario rispetto ad Exit, così come sono contrario agli attacchi che gli sono stati rivolti.

    • +1 1
  12. SPOILER!!!

     

     

     

    Pur promuovendo l'albo mi aspettavo qualcosa in più dall'esordio di Giusfredi e da Font.

    Il soggetto è piuttosto semplice e sicuramente sceneggiato discretamente bene, nelle prime fasi ho particolarmente apprezzato il funerale navajo e alcuni richiami alla serie "1883". Anche il racconto che Tex fa intorno al bivacco scorre bene ma mi sarei aspettato che il patto di sangue avvenisse in una situazione, come dire, più intima e non poco prima di una situazione di battaglia che i nostri pard affrontano praticamente in ogni storia. La parte di Carson rende molto bene, ma credo che la scelta migliore sarebbe stata quella di escluderlo dal patto di sangue.

    Buone le tavole di Font, ma reputo la qualità media del suo lavoro in calando, mi vengono in mente di primo acchito i suoi capolavori grafici come "Colorado Belle" "Giovani Assassini" o "La mano del morto". A mio giudizio Font si esprime meglio in un ambientazione meno arida e desertica rispetto al sudovest rappresentato in quest'albo dando anche il meglio di sé in campi meno larghi e scene da interno, forse Giusfredi poteva fruttare meglio le sue abilità.

    Molto bella la copertina di Villa che si concentra solo sui pards, approvo in pieno l'idea dello sfondo bianco e il font (non Alfonso 🤣) del titolo.

     

    Voto complessivo 7

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