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Messaggi pubblicato da LedZepp

  1. 14 hours ago, Letizia said:

    Vorrei farti notare che la resurrezione di Mefisto è la più grande fesseria mai scritta in letteratura.

    La vogliamo accettare?

    Benissimo, accettiamola, tanto è un fumetto e non mi costa niente.

    Se accetto la resurrezione, devo accettare tutto, ma proprio tutto, compresa la realtà alternativa.

    Mefisto il 3 maggio 1883 cade da un dirupo, sta in stato semicomatoso fino al 5 maggio 1886.

    Contemporaneamente il 3 maggio 1883 si trova ferito in un dirupo, il 15 agosto (ferragosto) 1883 si ritrova in una grotta in cui il giorno 8 settembre 1883 richiama tele[p/m]aticamente Padma che si prende cura di lui fino al 25 dicembre 1883.

    Impara l'infernese fino al 5 maggio 1886, dove le due realtà si ricompongono.

    Ma, tu dirai, come è possibile che siano vere entrambe le versioni, quella di GLB e quella di @borden che sono contrastanti tra di loro.

    Eh, sì, hai ragione, è quasi impossibile più della resurrezione (quasi, però, la resurrezione è più impossibile).

    Attenzione, però, perché se si può fare tutto, poi bisogna ingoiare anche Tex in tutù che danza con gli elefanti rosa.

     

    GLB e Tex e Tex è GLB.

    Verissimo.

    Ma GLB è un essere umano e con il tempo cambia, così come con il tempo è cambiato anche Tex.

    E un essere umano sbaglia, fa errori e fa fesserie.

    E quando l'essere umano imperfetto GLB sbaglia facendo errori o fesserie mentre sta scrivendo Tex, fa errori o fesserie su Tex.

    La resurrezione di Mefisto non è solo quella di Nizzi, ma anche quella di GLB che lo fa morire perché  non aveva più intenzione di scrivere storie su Mefisto e poi lo fa "resuscitare" perché ci ha ripensato.

    Mettiamo pure GLB su un piedistallo con scritto sotto "Creatore di Tex" ma, per favore,  non adoriamolo.

    Io do per scontato che tu conosca Tex meglio di me. 

    E il Tex di GLB di errori ne ha commessi, quello che intendo dire è che quegli errori non sono mai fesserie, perché GLB per me aveva il diritto di modellare il personaggio e le storie a suo piacimento, assumendosene i rischi ma non potendo essere accusato di essere non ufficiale. 

    Lo stesso vale ad esempio per Sclavi con Dylan Dog. Lo devi tenere in conto altrimenti molti fan ti mandano a quel paese se te ne discosti troppo.

    Non vale lo stesso per Nizzi, non puoi completamente ignorarlo è vero, ma non devi a mio avviso sentirti in dovere di considerare ogni suo canone e decisione come inoppugnabile.

    E anche con GLB puoi cambiare le cose che lui aveva trascurato (ma non sono fesserie), ma devi farlo con più cautela. 

    Non significa idolatrarlo come dice qualcuno, vi prego, non siate così ingenui. 

    GLB è semplicemente il creatore di Tex, se stravolgi quel Tex, non hai più Tex e se trasformazione deve esserci deve essere graduale e rispettosa di alcuni punti saldi. 

    Se poi riscrivi alcuni passaggi minori per dare ad un personaggio una maggior linearità va bene.

    Ma il fatto che Borden abbia cambiato qualcosa non significa che GLB abbia scritto allora una fesseria.

    Significa che GLB aveva scritto una cosa e come succede spesso nei fumetti, per delle situazioni secondarie, a distanza di anni si apportano modifiche rinarrando quel frangente per farlo incastrare alla nuova storia.

     

    Non so che termine si usi, ma non è stata riscritta una storia intera di Mefisto e dato che per me Borden è l'erede naturale di GLB, vedendo l'enorme rispetto che ha non solo per GLB ma in generale per il personaggio di tex, accetto che il curatore decida certi aggiustamenti e semplicemente so che per GLB il modo migliore di narrare quell'evento è stato uno, mentre Borden lo ha immaginato diversamente. 

     

    La data della Mano Rossa è un dettaglio risibile in tutto questo, non conta nulla nell'essenza del personaggio per come inteso da GLB. Ci vuole tanto a capirlo?

     

    Non sto idolatrando GLB e non sto sminuendo Nizzi che pure ha scritto tantissimo di Tex, ma il successo di un personaggio come Tex sta anche nel saper essere riconoscibile e fedele a se stesso.

    Il problema è che però per molti il Tex vero è quello di Nizzi, vuoi per età anagrafica, vuoi per altri motivi, e quindi si riconosce in quel Tex.

    Ma questo non demolisce ciò che affermo, semplicemente i concetti che ho espresso su GLB per alcuni paradossalmente valgono nell'inconscio con Nizzi.

    Esempio? L'ultimo Maxi I quattro vendicatori.

    A me ha fatto davvero annoiare, ma per altri leggo essere un capolavoro dove finalmente si vede Tex. E se a quei lettori proponi un Tex alla Boselli si scoglionano e se ci mette dentro Mefisto, gridano al Tex fuori canone assoluto, perché quando mai si è vista questa Roba in Tex!!!!

    Se conoscessero Tex, il vero Tex, avrebbero letto tante storie di GLB dove tutto questo c'è mentre mancano le patatine e le bistecche ogni tre per due.

     

    Nella mia logica, non di adulatore di GLB, ma di lettore di Tex, per me il Tex vero è quello che resta fedele a GLB nei fondamentali, non nelle date di ambientazione delle storie che all'epoca contavano come il due di bastoni quando coppa è briscola.

    Ergo, su Padma non ho problemi come detto, perché so che Boselli scrive considerando GLB e cercando di mettere d'accordo il Tex di GLB, scritto spesso anche di getto (e questo pur avendo degli svantaggi, lo rendeva certamente molto attraente e dinamico) con la necessità di tanti lettori moderni di sapere tutto e di vedere ogni data e evento collimare alla perfezione. 

    Dato che ciò richiede tanti sforzi, perché GLB se ne fregava spesso di certi dettagli (ma non diceva fesserie che è diverso), io eviterei di aggiungere lo stesso sforzo anche per rimediare alle Nizzate che hanno per me un peso e importanza minore alla fine di tutto. Mi rovinano al massimo una storia ma non intaccano il personaggio. 

     

    La resurrezione comunque non era tale del tutto, Mefisto non si riprende il suo corpo ma semmai è più una possessione totale del corpo di Narbas, dove il corpo che ospita è completamente asservito ad un nuovo padrone.

    Nulla di così stupefacente se c'è Mefisto in gioco, della storia di Nizzi è la cosa che meno mi spaventa, anzi è la novità che è pure ben sceneggiata in un bel primo albo di quel ritorno.

    Non reputo nemmeno una fesseria il Mefisto nel retrobottega, quella è una caduta di stile, e non reputo una fesseria come i tre pard cadono in trappola, da fessi, loro, ma sono disposto a passarci sopra perché non sono mai tanto svegli nelle storie di Nizzi.

     

    La fesseria è Tex che con le tracce fresche e pochi minuti di svantaggio non insegue Mefisto e se ne dimentica totalmente.

    Con GLB, Tex covava la vendetta è anche quando la portava a termine a anni di distanza (vedi Il Giuramento e la vendetta per la morte della moglie) era come se fosse un ferita fresca ed era credibile.

     

    E questo come lettore lo senti, Nizzi qui ha fatto la fesseria, e Borden a modo suo ha provato a rimediare riportando tutto a una situazione pre-Nizzi con Sierra Nevada cercando di chiudere un cerchio. 

     

    Per me, una volta fatto questo, non c'è bisogno di preoccuparsi di altre Nizzate da dover spiegare, basta così. 

    Se vuoi riscrivere cose già in parte scritte da Nizzi, per me via libera, se lo fai con GLB, vediamo di che si tratta e fallo con cura. 

    Nemmeno GLB è intoccabile, ma non puoi dire che scriveva fesserie per una data fuori cronologia, quando eravamo nel 1948 e a nessuno fregava una cippa di raccontare le origini di Tex e di tutti i suoi amici.

     

    Ma soprattutto, a GLB la statua con scritto "creatore di Tex" sul piedistallo non vedo perché non la si debba fare; non è forse la verità? Significa idolatrare per te questo? 

    A volte resto basito leggendo certi commenti da grandi appassionati, rispetto ciò che dite, ma proprio resto confuso!

    • +1 1
  2. 44 minutes ago, Letizia said:

     

    Faccio fatica a comprendere.

    Il vero Tex, le carte in tavola, le piccolezze.

    Qual'è il vero Tex?

    Quello in cui non ci sono retcon?

    Se è così il vero Tex non esiste.

    Una retcon è cambiare le carte in tavola?

    Allora per scrivere Tex ci vogliono le carte esadecimali.

     

     

    Non poteva?

    Mefisto che cade da una montagna, muore ma poi non è più morto non è una fesseria?

    Mefisto che lotta per anni, praticamente in coma nel deserto e ringalluzzisce non è una fesseria?

    Aryman non è una fesseria?

    Vuoi che continuo?

    La Mano Rossa che si svolge nel 1898 non è una fesseria?

    Il figlio Kit nella guerra civile non è una fesseria?

    Andiamo, ma di cosa stiamo parlando?

    Vorrei farti notare che Mefisto è resuscitato, proietta la sua immagine a distanza etc etc etc.,

    Che sia rimasto per anni una sorta di vegetale che poi si risveglia e brama vendetta, mi pare tutto sommato realistico.

    Su mefisto davvero poco potrebbe risultare inverosimile ormai.

    La mano rossa nel 98 non è una fesseria, è semplicemente il Tex degli albori, quando GLB non immaginava nemmeno che sarebbero usciti Tex per oltre 70 anni, tanto che su un forum si sarebbe finiti a discutere di continuity e pezzi che collimano della biografia di un personaggio che ogni tanto si chiamava Miller e altre Killer. 

     

    GLB è il vangelo su Tex, che non significa che sia inattaccabile, anzi, la critica è la critica e tocca tutti, infatti si può dire che non piace, si può dire che all'inizio non avesse le idee chiare e scrivesse di getto, ma che siamo noi a dover dire cosa del Tex di GLB sia vero o no...beh non fatemi ridere. 

     

    GLB è Tex, e Tex è GLB, con il fondamentale contributo di Galep.

    Il resto è una conseguenza di quelle radici. Poi un personaggio si può smussare, rimodellare un po', ma la materia prima è quella e stravolgerla è una bestemmia. Ecco perché GLB non scriveva fesserie, ma cose con le quali bisogna fare i conti.

    E se commetteva errori di cronologia etc., non si tratta di fesserie, ma di errori al massimo, fatti però senza prestar loro peso, perché era altro a contare, ovvero il racconto di una storia. E nella storia singola, fuori dalle rotture delle continuity serrate e dal racconto dell'origine di ogni cosa, GLB era perfetto con Tex, come tu sei perfetta come Letizia e Diablero è perfetto come Diablero. Questione di identità, che va oltre la proprietà intellettuale e la capacità di saper scrivere.

    Chi viene dopo si adatta o se cambia le carte in tavola per un buon motivo, devono sussistere le motivazioni e va fatto bene.

     

    Non entro nel caso specifico di Padma, ma Boselli sicuramente fa degli aggiustamenti e li farà credo su Tex Willer non per cancellare GLB ma per completare il personaggio ed esplorarne l'inesplorato al meglio e anche per questa continuity e scrittura della biografia di Tex, che mi pare evidente sia un modo anche per ammodernare il personaggio, sfruttando sapientemente la serie Tex Willer e non solo.

    E siccome trovo che sia un grande scrittore e che ami il personaggio, oltre ad avere un enorme rispetto verso GLB, per me da fan, non ci sono problemi se lo fa anche non riuscendo sempre al meglio nell'intento.

     

    Ma alla fine con GLB i conti Boselli ce li deve fare e non può ignorare anche gli errori e farli collimare alla meglio e dove non si può, amen. Ma non può dire "ecco la fesseria di GLB", al massimo "forse qui riscriviamo questa parte sennò la storia mi va a puttane, ma le cose che contano, il personaggio i luoghi, sono quelli".

     

    Quello che semmai non credo serva fare e forse sta qui l'errore di Borden è dover porre rimedio alle cose fatte da Nizzi.

    Ok, chiudere il cerchio dovendo tener conto della Mefistolata, ma Nizzi non è GLB e mentre con GLB i conti li devi fare, il Tex d Nizzi seppur canonico (ahimé) non è il Tex delle origini e se ci sono delle storture o altro puoi farti meno problemi.

    Nizzi non è Tex come identità e spesso lo ha anche dimostrato.

     

    GLB da creatore del personaggio può permettersi di collocarlo come crede, l'importante è che gli dia una sua coerenza. Se poi ambienta la seconda storia di Tex in un periodo che cozza con la riscrittura del personaggio e della sua giusta collocazione storica, ma sti cazzi!

    La data la puoi correggere, è un errore, in fase di scrittura una roba che a GLB nemmeno interessava ed era totalmente ininfluente, non una fesseria, e qui sta la differenza!

    Che compaia quella data rende la storia brutta? No, si decide di collocare Tex? Bene, in ristampa si cambia a data, ma Tex è Tex!

     

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  3. Caro @bordenquali sono le sensazioni alla vigilia dell'uscita di Dampyr nelle sale italiane? ;) 

    Andrà nei prossimi giorni alle proiezioni, magari in incognito per sentire i pareri del pubblico?

     

    ps; alla fine anche se non si vedono pubblicità ad Ancona, oggi sono comparse googlando alcune proiezioni in più nelle Marche per cui credo potrò andare a vederlo!

  4. On 4/11/2020 at 9:43 PM, virgin said:

    Quando Gianni Morandi mi inviterà a pranzo a casa sua e io mi lamenterò perché mi offrirà un bel piatto di merda, immagino già che mi dirà che sono troppo pittimo, che guardo troppo i dettagli e che facendomi troppi problemi mi rovino il pranzo. :D

     

    P.S.: sia ben chiaro, mica sto dicendo che l'attuale storia di Nizzi sia una merda: non l'ho letta. Sto dicendo che le storie sono fatte da singoli episodi, mica si può non guardarli.

    Per dire, ne "I ribelli di Cuba" Tex sorprendeva alle spalle delle sentinelle qualunque e le accoltellava: scena davvero fuori personaggio e che in effetti pesa nel valutare la storia. E la feci notare nella recensione sul Magazine. Quando invece nella stessa recensione feci osservazioni sul tempo di ricarica dei fucili a otturatore scorrevole riconosco che stavo facendo la punta agli stronzi... tanto per riconnettermi all'inizio del post. :D

    Virgin mi riferivo a questo post, che secondo me nel suo essere colorito spiega in modo molto semplice cosa significa essere tanto pignoli rischiando di prendere il fumetto in maniera eccessivamente seria, e cosa significa leggere invece senza staccare il cervello del tutto e cercando anche una certa logica nelle storie (in altre parole, capendo cosa si legge). Nel secondo caso, ci si diverte comunque perché non si analizzano le vignette una per una, ma se si ama un personaggio questo deve essere un minimo coerente e riconoscibile, altrimenti diventa tutto un calderone e ogni personaggio può fare e dire tutto. L'esempio da te portato mi pare impeccabile.

     

    Su Galep, invece deve essermi sfuggita la diatriba. Posso solo dire che proprio su Galep ebbi un mezzo misunderstanding con Diablero al quale risposi stizzito, dopo una sua risposta in salsa "Diablero" che in realtà apprezzo il più delle volte, come il contenuto dei suoi interventi. Quandi dissi che Galep era, in una prima fase, minimalista (non ricordo in che topic), ma lungi da me il voler essere offensivo, tanto che poi spiegai il senso. Per me il minimalista stava a significare che Galep nella prima fase (anche e soprattutto per i ritmi di lavoro folli) non si perdeva in decorazioni e orpelli ma disegnava la vignetta con ciò che serviva e anche se mancavano puntini vari, dettagli microscopici, per definizione "minimalista" non indica qualcosa di negativo, ma semmai l'abilità di far a meno di ciò che in realtà non serve. E a lui serviva andar di corsa e coniugare questo con vignette dinamiche e accattivanti e direi che in questa ottica i suoi disegni erano da 10.

    E devo dire che quel Galep è uno dei più belli, vuoi perché sono le origini, vuoi perché Galep anche lavorando come un pazzo trasmetteva su carta tutta l'epicità di Tex. 

    In quel caso forse non ci siamo capiti con @Diablero sul primo scambio, ma alla fine penso che condividessimo entrambi una grande ammirazione per Galep. Tra l'altro, ci sono tavole e tavole del Galep maturo (e anche credo con più tempo a disposizione) a dimostrare, se ce ne fosse bisogno, di che artista fosse; i suoi disegni vivono.

     

    Per cui, per me chi ne parla volutamente in modo dispregiativo o sminuendolo merita davvero poca considerazione, già solo per quel che rappresenta per gli appassionati di Tex.

     

    Chiudo il mio OT (si ho introdotto io il tema del fare la punta agli stronzi), e torno qui a storia letta. Per altre eventuali su stronzi e mutande mi trovate in privato e chat pubblica

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  5. 5 minutes ago, Letizia said:

    Ma quale collaborazione con la SBE!

    Avevo chiesto di avere 10 centesimi per copia venduta e loro hanno chiesto a me 1 euro per ogni copia! :lol2:

    A parte gli scherzi.

    Nessuna collaborazione.

    Mi è venuto il ghiribizzo.

    Stavo scrivendo un racconto "Due amori" ma non andavo né avanti né indietro.

    Per un paio d'anni il racconto è rimasto nel mio cassetto digitale, quando qualcuno che ci aveva sbirciato dentro mi chiese: "ma perché  non scrivi qualcosa su Tex?"

    La mia vena scrittoria esplose e nacque "L'Aquila contro la Tigre", insomma Tex contro Tiger Jack.

    E siccome non mi piacque un granché, ne iniziai un altro "La luce nelle tenebre".

    Ma nel frattempo finii i "Due amori" che per me è il migliore dei miei racconti (non è un racconto d'amore, ma di fantascienza, anche se l'amore non manca).

    E la cosa proseguì.

     

    Ovvio che il mio Tex non è quello di GLB.

    Ma se qualcuno dicesse "ma dai, il vero Tex non si comporterebbe mai così", mi salterebbe la mosca al naso.

    Ah no? E perché?

    Ma perché l'ha deciso GLB.

    Ma scherziamo?

    Tex e le donne.

    Perché Tex non si può innamorare?

    Non è che non può, non deve.

    Il che è diverso.

    E quindi a Tex non si deve far incontrare nessuna donna degna.

    Ma io, chissenefrega, gliel'ho fatta incontrare.

    Non dovevo?

    Secondo i famigerati paletti, no, non dovevo.

    Ma se invece l'avesse incontrata, cosa sarebbe successo?

    Per saperlo non c'è che un modo: leggere il mio Tex.

     

    E Piccolo Falco, non avete i marroni glassati nel sentirlo chiamare ancora così?

    Ormai è adulto e vaccinato, perché non chiamarlo Falco Nero?

    Si è anche già innamorato di una dolce indiana e se io faccio altrettanto, cosa c'è di strano?

    Eppoi, se tre balordi gli ammazzano la donna che ama, come si comporterebbe un mezzo Navajo?

    Lo volete sapere?

    Leggete "L'urlo del Falco".

    Eccetera.

    Poi ci sono altri tre Tex apocrifi ma, in mezzo, ci sono due o tre "tranelli", il primo dei quali è "I due fratelli".

    Per i curiosi...

     

    Insomma il mio Tex è il vero Tex, ma è un Tex che prende una strada vietata dalla SBE. Vietata ma non impossibile.

    E' più vero di Texoldo, è meno superficiale di Texizzi e meno falso di Texlitta, ma ha sfortuna di esser nato nel Texas di Terra2.

     

    Insomma, mi si perdonerà la spudoratezza pubblicitaria, ma me lo hanno chiesto.

    Insomma, mi ci hanno tirata per i capelli, ancorchè corti.

    Ma la colpa non è mia (non lo è mai:P), è di tutti quelli che (li perdono perché non sanno i danni che fanno) mi fanno sperticate lodi ogni volta che scrivo qualcosa.

     

    Giuro che stanotte vado a letto senza cena.

    confermo, è colpa mia che ho chiesto. Se dovete punire qualcuno, punite me ;) scherzo. Grazie della risposta, non capivo, ora è più chiaro, grazie anche al chiarimento di Virgin poco sopra

  6. Il 28/5/2020 at 20:01, natural killer dice:

    Quando tra qualche anno i futuri forumisti incapperanno in questo topic, che ha già raggiunto 19 pagine, penseranno di avere a che fare con un... capolavoro :[whistle]:

    Io sono capitato qui perché molto spesso sul forum si parla di un Tex in mutande (l'ho appena rivisto citato nella discussione sull'albo in edicola della storia Sierra Nevada) ma pur avendo intuito si trattasse di opera Nizziana (e di chi altro sennò) non riuscivo a capire su quale storia fosse andata in scena questa bella commediola, essendomi perso tale capolavoro.

     

    Leggendo il topic deduco che è una storia dove Tex fa la figura del pirla, non tanto per il fatto di rimanere in mutande chiedendo scusa (con tanto di probabile intervento redazionale per mitigare la figura di merda), ma per come ci è finito in mutande a chiedere scusa.

     

    E non poteva mancare chi divertito, ha negato che questo non è Tex e che in fondo conta emozionarsi quando si legge e non bisogna esser pignoli. Il che significa che se domani Tex dovesse diventare un donnaiolo incallito andrebbe comunque bene, basta divertirsi, poco conta se il personaggio agisce come se colto da disturbi della personalità. Va be, lasciam perdere.

     

    Non so se ho fatto una sintesi troppo ristretta ma questo è quanto ho colto fin qui. 

     

    Però la leggero per farmi del male e perché ormai sto recuperando tante storie di Tex, anche di Nizzi, perché purtroppo Tex evidentemente è stato anche questo, per tanto tempo e per molti lettori questo è il Tex che campeggia nell'immaginario, un ingordo, pavido/sbruffone a seconda dei casi, pigro e spensierato cowboy ce mangia torte e patatine e appesantito preferisce l'aiuto degli origlioni ad una sana indagine

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  7. Tentato dalla presenza di Boselli, Gomez e Majo.

    Onestamente la presenza di una storia, seppur breve invece di un autore per me ormai completamente anacronistico e fuori dal canone di GLB (quasi sempre, anche in vecchie storie) per Tex, mi fa passar la voglia. 

    Fatico ormai a trovare interessanti anche le storie che si dicono carine o meglio riuscite dell'autore, è un Tex che mi fa passare la voglia di essere letto e comprato.

    Il Tex commediola tutto patatine e bistecche, beh...se devo comprare un Color per trovarci dentro il Tex alla naftalina, banale, ripetitivo, che ripete sempre le stesse frasi come un pupazzo a cui si preme la pancia per far ridere i bambini, lascio perdere. Ho problemi di spazio, e in casa voglio essere sicuro di mettermi solo belle storie di Tex.

     

    Vedrò dai commenti al massimo, ma i fondi di magazzino della Bonelli con storie da mandar fuori perché ormai realizzate, per me non sono "un regalo", ma qualcosa che pago, e a sto giro non vado a fiducia ma aspetto e valuto

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  8.  

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    Uscita: 24/11/2022 
     

    Soggetto:  Rossi (Majo) Mario, Burattini Moreno,  Nizzi Claudio, Zamberletti Antonio,  Boselli Mauro

    Sceneggiatura:  Rossi (Majo) Mario, Burattini Moreno,  Nizzi Claudio, Zamberletti Antonio,  Boselli Mauro

    Disegni:  Rossi (Majo) Mario, Volante Frederic,  Gualandris Giorgio, Barison Emanuele,  Gomez Carlos

    Colori:  Rossi (Majo) Mario, Bendazzoli Erika,  Celestini Oscar

    Copertina:  Venturi Andrea 
     

    Yavapai
    Soggetto, sceneggiatura, disegni e colori: MAJO

    La pattuglia di militari inviata a catturare gli Apaches ribelli è sottoposta a un assedio mortale... Ma da quale tribù?...

     

    Il professionista
    Soggetto e sceneggiatura: Moreno Burattini
    Disegni: Frederic Volante
    Colori: Erika Bendazzoli

    Il colpo fatale può arrivare all’improvviso… 

     

    Falsa accusa
    Soggetto e sceneggiatura: Claudio Nizzi
    Disegni: Giorgio Gualandris
    Colori: Oscar Celestini

    Nodo scorsoio per un giovane innocente… 

     

    Il sicario
    Soggetto e sceneggiatura: Antonio Zamberletti
    Disegni: Emanuele Barison
    Colori: Erika Bendazzoli

    Può un incallito killer pentirsi in punto di morte? 
     

    Johnny Il Mezzosangue
    Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli
    Disegni: Carlos Gomez
    Colori: Oscar Celestini

    Johnny cerca vendetta per la madre uccisa!

     

     

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    © Sergio Bonelli Editore 

  9. ps: a chi dice che Kit Willer fa la solita figura meschina nel duello finale, in quanto è l'unico a non beccare il nemico.

    In realtà, il primo cattivo a cadere è proprio Quincy che si trova davanti a Kit.

    Semmai, è proprio il cattivo principale, che si trova di fronte a Tex, a fare una mossa infida e a sorpresa, ovvero

    Spoiler

    pararsi subito dietro al corpo di Quincy e sparare a Kit Willer. Solo dopo qualche vignetta e un paio di colpi, Tex lo centrerà. 

    Per cui Kit Willer il suo lo fa, al massimo si può dire che Borden gli mette davanti il meno temibile degli avversari, anche se a naso il meno temibile potrebbe essere proprio Manuel, diretto avversario di Carson, che afferma di non essere avvezzo ai duelli. Va a finire che nel duello finale i migliori siano stati proprio i pard "minori" ovvero Tiger e Kit Willer.

     

    In generale, Tiger Jack è davvero un portento in questo albo

  10. Era li, nella mia libreria, recuperato da qualche mese direttamente dallo store Bonelli.

    Mi ero ripromesso, "lo leggerai solo quando non potrai più resistere e avrai un fine settimana interamente libero per poter essere sicuro di finirlo e di potertelo gustare".

    E così è stato. 

     

    Ragazzi, ma che storia ha tirato fuori @borden?

    Una sceneggiatura con un ritmo pazzesco dall'inizio alla fine, piombo, scazzottate, violenza nuda e cruda a tratti ma mai gratuita, semplicemente reale e vera. 

    Recitazione dei personaggi impeccabile, i 4 pards semplicemente perfetti, partendo da Tex e Carson che non hanno una sola battuta fuori posto e quando si punzecchiano lo fanno senza mai ridurre il tutto ad una commedia.

    Comprimari e cattivi caratterizzati alla perfezione.

    Non sto a soffermarmi sui vari escamotage elaborati da Borden per portare avanti la caccia agli uomini, è un Texone che va letto e riletto, l'autore tira fuori idee e soluzioni mai banali, ed ogni elemento è perfettamente dosato.

    Fatico a trovare una sbavatura o qualcosa che abbia smorzato il mio entusiasmo di lettore, anzi.

    Oltre 200 pagine sfogliate con la voglia di vedere cosa sarebbe successo nella prossima scena, ma con il rammarico di avere sempre meno pagine a disposizione.

     

    I disegni di Villa sono un inno al disegno e all'arte.

    Penso che questo Texone riassuma davvero l'essenza del Tex Classico pur essendo di epoca mderna. 

    Bello anche il ricordo di Villa sui suoi inizi come copertinista nell'intervista, con il suo rammarico per non aver avuto al suo fianco Galep e non poter disporre dei suoi preziosi consigli.

     

    Poche settimane fa lessi la vendetta delle ombre (altro Texone, se non sbaglio successivo a questo) e per certi versi ho ritrovato qui la stessa freschezza nei dialoghi e negli scambi tra Tex e Carson.

    Villa e Borden semplicemente magistrali ed una scena finale (il duello) da brividi che mi ha tenuto incollato su quelle 3-4 tavole per 15 minuti buoni. 

    Qui non si possono dare voti, neanche per gioco.

    Si va oltre, semplicemente c'è da apprezzare un vero gioiellino che rileggerò credo davvero a breve!

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  11. 22 minutes ago, texwiller.cover said:

    Secondo me Zeke Colter dovrebbe rimanere pietrificato in quello storico primo Almanacco '94

    beh... meglio recuperare le cose positive di Nizzi piuttosto che tappare i buchi delle storie mal riuscite o i torti fatti a Tex a questo punto, anche perché in quantità non prevalgono certamente le prime e a logica dovrebbe essere anche più conveniente per tutti riproporre cose belle e venute bene. Come personaggio secondo me può dare spunti Zeke Colter, magari anche sulla serie giovane, essendo un personaggio dotato di grande empatia. Un qualcuno che potrebbe far bene per la "crescita" di Tex giovane

  12. Comunque, @borden, dal sondaggio ad oggi,

    -17.5% circa la boccia (mediocre+insufficiente; mediocre non è una bocciatura totale ma va tra i negativi per una mia tendenza ad essere conservativo nell'analisi);

    - 21 % non ne è rimasto particolarmente colpito (sufficiente+discreta; anche se discreto per me ha un'accezione più positiva che negativa, ma voglio essere conservativo anche qui considerando le enormi aspettative ed il personaggio e avere una fascia intermedia )

    -54% l’ha apprezzata con più o meno entusiasmo,a ma certamente sono pareri positivi (buona33%+ottima21%);

    - 7% l’ha trovata eccellente.

     

    Direi che nel bilancio parere positivo vs negativo siamo a circa 61% contro 17.5%, con un 21 % nel mezzo che forse si aspettava qualcosa di più ma senza essere fortemente negativo (probabilmente sposta molto la valutazione dell'intera saga, perché mi pare di capire la prima parte sia piaciuta ai più). Per cui si vede già una valutazione secondo me buona della storia.

     

    Assegnando i voti di 10 (eccellente), 8.5 (ottima), 7.5 (buona), 6.5 (discreta), 6 (sufficiente), 4.5 (mediocre), e 3 (insufficiente) (a casa mia 2 si da a chi non si presenta all'interrogazione, in questo caso a chi ha lasciato Mefisto a piede libero e in grado persino di perculare Tex alla fine dell’ultima storia) e....

    Moltiplicando il voto per quanti lo hanno espresso e poi dividendo la somma finale per tutti i votanti, il voto finale è 7.

     

    La mia sensazione è che con qualche rammarico sulla seconda parte, penso che su Tex si possa ripartire per il “magico” con quanto mostrato nella prima parte della saga che vedo essere piaciuta a una stragrande maggioranza, anche a chi è particolarmente critico in fondo, ma che siamo secondo me ad un livello ben differente dal Mefisto 502 (quello del 501 non era male, intendo l'inizio della storia)

  13. On 10/18/2022 at 7:14 AM, andreadelussu74@gmail.com said:

     

    Troppa carne sul fuoco e per dimostrare che cosa?

    Molte domande sul passato di Mefisto sono ancora irrisolte

    CVome ha acqusito i poteri dopo il primo incontro con Tex?

     

    Certo che il tuo commento è singolare, lamenti la troppa carne al fuoco e poi vuoi che ti venga spiegato tutto.

    Non mi risulta che fosse una storia su come Mefisto ha acquisito o perso dei poteri per spiegare gli intrecci post Pinkerton Lady e Tex Willer speciale.

    Era una storia sul passato di Mefisto? No. Ci sono flashnack e spiegazioni sul passato che riguardano Padma, ma sono funzionali al fatto che c'è Padma in questa storia.

     

    Ma sono sicuro che se Boselli avesse messo ancora più roba dentro, parlando del passato di Mefisto, lo avrebbero crocifisso, quelli del club del "mai-contenti" si intende.

    Io ancora non capisco cosa cercavi nella storia, se spiegazioni a tutto o meno carne al fuoco e andare diretti allo scontro finale...

  14. 30 minutes ago, borden said:

    Comunque Padma non risorge, era in catalessi...

     

     

    In quanto all'ottima idea di Ymalpas di indire un sondaggio, avete visto i risultati, sia pure provvisori?

     

    Sono ben pochi quelli che hanno dato l'insufficienza.

     

    Sono contento per Civitelli , che era veramente afflitto e che addirittura temeva di essere lui il responsabile delle critiche negative!  Le quali ci sono, senza dubbio, ma, come volevasi dimostrare, sembrano di più perchè  fanno più rumore, sia qui che altrove, per es. Facebook

     

    Io direi che, senza picchi di alto gradimento, la storia  sia da collocarsi (rispetto al gradimento dei lettori)  nella riuscita medio-buona, con 80 per cento sopra la sufficienza e 20 per cento sotto.

    Io ho fatto delle critiche ma alla fine tra "ottimo" e "buono" per la storia nel complesso ho dato ottimo.

    Non mi sognavo comunque di valutare voti inferiori, perché al di là della critica siamo sempre nell'ambito di un fumetto di qualità e penso che chi si sforza anche di criticare lo faccia perché sa di avere dall'altro lato un autore con i coglioni (mi permetto) e lo stesso per i disegnatori.

    Per il peso della prima parte poi (eccellente), e perché comunque nell'insieme è una storia da rileggere e che rappresenta un tassello importante in generale per il personaggio e il mondo Tex.

     

    E poi in generale, permettimi, per una forma di riconoscenza ed "affetto" verso chi anche con umiltà sta qui a beccarsi critiche e talvolta insulti pur mettendoci fatica e sudore e tirando fuori delle belle storie, sempre e comunque, quando non eccellenti o capolavori, con dei difetti a volte, ma mai da "avvelenarsi" per citarti.

     

    La realtà è che ci si aspettava un capolavoro, e anche se fosse stato un capolavoro dal primo al settimo albo non sarebbe bastato perché la perfezione è sempre "alzare l'asticella".

    Paragonata alla Mefistolata ad esempio, per me non c'è storia poi

     

     

     

  15. On 10/14/2022 at 8:10 PM, Diablero said:

    A tutti quelli che dicono che Mefisto è "superato": allora è superato anche Tex. Vengono dallo stesso tipo di immaginario, classico, e oggigiorno se vogliamo guardare alle mode, i cowboys sono ancora più "superati" dei maghi (nessuno ha sentito parlare di un certo Harry Potter? Di un certo Trono di Spade? Di un ben evidente boom del fantasy con librerie ormai dominate da romanzi con maghi? I maghi non sono mai stati tanto di moda come oggi...

     

    Io vedo nelle reazioni dei lettori 2 grandi "campi", in cui le critiche arrivano da parti opposte:

     

    1) Nizzi ha ignorato per decenni tutta la parte "magica" di Tex. (sì, andreadelossu74, anche se non sopporti che lo dicano, non puoi fare finta di niente e dire che i decenni di Nizzi non esistano. Hanno STRAVOLTO la testata al punto che ormai gran parte dei lettori, che GLBonelli non l'hanno mai letto o non se lo ricordano, insistono a sostenere che Tex è una serie REALISTICA, su UNO SBIRRO CHE SEGUE I REGOLAMENTI, e che NON C'È MAGIA....

    Chi vede il Tex di Nizzi come "il vero Tex", se riesce a sopportare anche 10, 12, 16 scene "texoldo sbaffini che si abbuffa" a nastro per centinaia di pagine (legge Tex per quello, per ridere sempre della stessa battuta...), si inalbera alla minima traccia di magia (o di qualunque altra cosa tipica del vero "vero Tex")

     

    2) La reazione in chi GLBonelli se lo ricorda è però altrettanto negativa, perchè questa non è la magia di Tex! E non parlo solo dell'ossessivo spiegazionismo che vuole far luce su ogni ossessivo dettaglio fino ad illuminare il covo di Mefisto come una sala d'aspetto di una clinica estetica, cancellando ogni mistero e il fascino della magia: parlo anche del TIPO di magia: campi di forza anti-intercettazione, raggi perforanti, scudi anti-poteri psichici, superpoteri, "è più forte hulk o la cosa... anzi, Padma o Yama?"

     

    È in questa seconda (e molto più giustificata) reazione che mi ritrovo, perchè basata sul RICORDARE cos'era Tex e non SULL'AVERLO COMPLETAMENTE DIMENTICATO O NON AVERLO MAI SAPUTO. Quindi non mi si metta nel mucchio di una fantomatica maggioranza che "non vuole più la magia", please.  Io un ritorno della Magia su Tex lo vorrei eccome, ma NON QUESTA! Non una guerra fra poteri psionici fra bande di supereroi e supercriminali che fanno un team-up....

     

    Non ho fatto il nome di Burattini a caso. Questa è la stessa situazione che si è vista su Zagor: spiegazionismo al di fuori di ogni controllo (lì davvero sono arrivati alle origini dei vestiti...) e robottoni giapponesi, elfi e nani, aliens, splatter, etc in un mischione al grido "su Zagor ci può andare di tutto, si è già vista la magia...". Che è, rovesciata ma altrettanto assurda, la reazione che vedo su Tex "su Tex non ci può andare niente, solo patatine e roba realistica!"

     

    Sono reazioni egualmente assurde, irrazionali e smemorate, che non capiscono che NON TUTTO È UGUALE A TUTTO. Mettere un robot "stile anni 40" come Titan non vuol dire che da quel momento puoi metterci i robot terminator umanoidi, gli smartphone e internet.

     

    Tutto non è sempre uguale a tutto. Smettetela di parlare di "magia su Tex" come se fosse tutta uguale, come se Il mago Zurlì e Il Golem di Praga fossero la stessa cosa.  Qui il problema non è "su Tex ci può essere magia?" (domanda del cavolo, c'è stata per decenni...), ma piuttosto "che tipo di magia ci può essere su Tex?"

     

    E su questo punto, rispondo su un aspetto a borden, quando dice

    Vero, ma anche quei 2 esempi non sono che due facce della stessa medaglia: l'horror di chiaverotti non "non spiegato", è "privo di senso e logica". Da bravo nerd segue l'andazzo generale: si spiega tutto, con un puntiglio ossessivamente pignolo, poi la spiegazione può avere un senso o, se sei Chiaverotti...  non avere alcun senso.

     

    Ma dire che oggi l'horror va spiegato... è un assurdità. E proprio a livello COMMERCIALE, di PRODOTTI DI MASSA.

     

    La serie con magia di maggiore successo mondiale degli ultimi decenni è la serie TV del Trono di Spade. È stato l'ultimo grande fenomeno mediatico di massa che mai esisterà in TV, visto come si sta evolvendo il mercato (le TV hanno sempre meno soldi e si produce in economia per lo streaming frammentato con audience più piccole). Centinaia di milioni di spettatori ogni puntata, tanto da mettere a rischio le infrastrutture internet le sere in cui veniva trasmesso, in cui il carico sulla rete schizzava in alto di colpo.

     

    L'hai vista?

     

    Come spiegano i poteri dei maghi? Della Strega Rossa? Dei Senza Volto?

     

    Non danno spiegazioni, né "razionali", né "strampalate" alla Chiaverotti. Lasciano alla magia il suo mistero. La Strega Rossa non si saprà mai chi era, perchè ha dedicato la sua vita ad Dio del Fuoco, e muore senza spiegare nulla a nessuno.

     

    E avevano centinaia di milioni di spettatori, che non si lamentavano certo.

     

    (si sono lamentati dopo, quando hanno finito i romanzi di Martin, e dovendo andare avanti da soli hanno stravolto il setting e i personaggi rendendoli irriconoscibili...)

     

    Ma il problema degli "spiegoni" non si limita al distruggere il mistero: sono anche CONTROPRODUCENTI: crei delle masse di testo tali che la maggior parte dei lettori le salta o le legge distrattamente, e così NON LEGGE NEMMENO LE COSE IMPORTANTI.

     

    Sulla aspettative, hai ragione. Mi aspettavo di più. E penso che se non ti fossi voluti infilare nella tana del bianconiglio e spiegare tutto, avresti potuto fare di meglio. Che ci vuoi fare, è il dramma dei primi, anch'io mi incavolavo a scuola quando con gli stessi identici errori (o mancanza di errori) il mio compito prendeva un voto più basso di un altro "perchè tu potresti fare di più"...    :lol:

     

    Ma senza quelle aspettative, che senso avrebbe comprare Tex? Se non ti aspetti una bella storia sarebbe meglio non comprarlo, come ho fatto con l'ultimo Maxi. Magari se lo compravo dicevo "ma guarda, non fa tanto schifo come le ultime storie di Nizzi,  fa schifo solo un pochino, ci sono solo 4 sbafate di patatine ogni 100 pagine invece di 6, mi sono annoiato e non mi è piaciuto ma meno della volta prima". Sai che soddisfazione! :laughing:

    Condivido in toto, secondo me in questo post si riassume il perché questa storia pur essendo una buona storia (mettendo insieme la prima parte che a me è piaciuta molto e la secondo che un po' si è persa) poteva essere sicuramente migliore. Per me però rimane chiaro che c'è una grossa differenza tra una storiella (stile ultimo Maxi, per carità digeribile se lo si vuole ma pur sempre una storiella senza pretese) e una storia che poteva essere sicuramente migliore nel risultato ma che si colloca comunque su un differente livello per tanti motivi. 

    La storia dell'ultimo Maxi la rileggerò forse tra 10 anni per ammortizzare la spesa sostenuta, questa di Borden la rileggerò comunque con piacere perché c'è della buona materia dentro.

     

    Sul discorso Tex di Nizzi o GLB. Mi sono deciso a re-iniziare la lettura della collana, leggendo finalmente le strisce anastatiche che avevo gelosamente imbustato (avevo riletto i primi numeri solo un annetto fa in formato classico).

    L'ho fatto anche stufo del Tex patatine e bistecche riproposto sull'ultimo Maxi e il formato a striscia rende ancora di più l'esplosività di GLB alla scrittura. Lo raccomando a chi è appassionato di Tex.

    Credo che sia davvero fondamentale riscoprire GLB ed il suo Tex anche per quei lettori che se lo sono dimenticato e queste operazioni (le strisce) ma anche il Tex Classic, ma meglio una ristampa anastatica della colllana gigante in b/n siano prodotti sicuramente utili allo scopo. Per comprendere che il Tex di GLB datato è solo una bufala.

     

     

    On 10/15/2022 at 8:03 AM, Jeff_Weber said:

     

     

    Intervengo tuttavia e per l'ultima volta su questo topic per manifestare il mio disagio e profondo dolore per certe offese gratuite al lavoro di @borden definito una "mefistost******a" che a mio avviso avrebbero dovuto essere oggetto di censura o almeno moderazione.

     

    Anch'io ho criticato questo ciclo, ma l'offesa gratuita è inaccettabile sempre e nei confronti di qualsiasi sceneggiatore.

     

    Fra l'altro stiamo parlando di @borden che come ho appena scritto in un altro post, ha sempre prodotto storie innovative, intriganti e con spessore anche culturale per tutte le testate di Tex, specie negli ultimi anni nella serie dedicata alla giovinezza del nostro eroe.

     

    Concordo, la critica è una cosa l'offesa un'altra. Borden l'avrà presa a ridere, ma dal suo post e dai suoi interventi secondo me traspare una certa delusione forse alimentata non tanto dalle critiche  in sé (comunque bilanciate dai commenti positivi) ma da alcune critiche che sono obiettivamente fuori luogo. 

    Schernire il lavoro di un professionista serio che mette impegno e dedizione come Borden è una roba da poveracci.

    E lo dice uno che ha criticato alcuni aspetti di questa seconda parte della saga ma avendo ben chiara la dedizione dell'autore.

    On 10/15/2022 at 12:18 PM, borden said:

     

    Per questo ho parlato di 50 e 50. 

     

    Che poi siano 40 e 60 o 60 e 40, va a sapere.

    Io sono tra quelli che ha criticato alcune cose della seconda parte della saga (ripeto, sulla prima hai azzeccato tutto, alla fine anche il terzo albo forse leggermente calante è un ottimo episodio). Ma puoi mettermi comunque tra quelli che complessivamente sono contenti dell'intera saga. Nel senso che si, si poteva far meglio e penso tu abbia individuato dove, concordo con chi dice che l'eccessiva spiegazione della magia ha tolto pathos etc etc., ma rimane comunque notevole lo sforzo e in generale la qualità del lavoro. Non è certamente una storiella da giornalino o per semplice relax, ma una bella lettura, e ripeto, la prima parte è per me un capolavoro. Tra le tue recenti se la gioca con le Navi perdute che per me è anche bellissima (li c'è della "magia", forse più l'ignoto, un po' di fantastico tra demoni, campane, nebbia e cannibali, etc., e alla fine c'è una spiegazione, ma il tutto è bilanciato alla grande a dimostrazione che questa materia è roba che padroneggi alla grande!)

     

    On 10/15/2022 at 9:49 PM, Diablero said:

    In realtà, abilmente borden si è lasciato una scappatoia.  :P

     

    in questa storia ha spiegato TUTTO (la storia di Padma, come e perchè è arrivato in America, come ha trovato Mefisto (con addirittura una retcon per stabilire che non ha davvero salvato la vita di Mefisto, e ancora devo capirne il motivo...), cosa ha fatto dopo, che poteri ha rispetto a Mefisto, etc. etc.), l'assenza dello spiegone sul salvataggio di Yama ovviamente deve avere un significato, non può essere un caso. Unita poi al fatto del far rivedere il "caprone" (come lo chiamò GLBonelli) sul trono...

     

    Andate a rileggervi il numero 265. Il caprone È MEFISTO TRAVESTITO!  (vedere pagina 50)

     

    Quindi abbiamo questi "Yama Nizziano" depresso che appare al fianco della madre senza spiegazione, e un Mefisto "Nizziano" che viene evocato dal regno dei morti, senza alcun accenno al fatto che ormai da anni "regna" sui demoni con le fattezze di un caprone umanoide. E quest'ultimo "mefisto" viene ingannato e ricatturato dal caprone umanoide... che era il Mefisto di GLBonelli travestito.

     

    Astutamente, Borden si è lasciato la scappatoia. In una storia futura potrà far tornare Yama e Mefisto a partire dall'ultima storia di GLBonelli dicendo che quelli che si sono visti da Nizzi in poi erano simulacri, impostori, mandati sulla terra come marionette ma che, avendo fallito, sono stati eliminati.  :lol:

    What???????? Beh, se lo scrive Diablero c'è pur sempre una possibilità che possa finire così. Questo post potrebbe invecchiare bene e ne sarei contento. Borden mi pare abbia glissato su questo scenario, io questa storia non la ricordavo, ma dalla descrizione di Diablero ha senso e sarebbe anche un escamotage geniale e raffinato (e sarebbe nelle corde di Borden!)

  16. 28 minutes ago, Angelo1961 said:

    Ma non ti devi incazzare se ho questa oipinione. E' la mia e basta.  E non è rassegnazione, ma, almeno secondo il mio metro che non è e non deve essere il tuo, è un dare il giusto peso (ripeto, secondo il mio metro o bilancia) a ogni cosa. E siccome il fumetto, pur importantissimo perchè si occupa (e occupa) il mio tempo libero (non tutto ovviamente), è pur sempre "solo" un  fumetto, lo prendo con filosofia e se non mi soddisfa amen, tenuto conto che costa meno di una pizza, e non vale la pena di arrabbiarmi.

    Ho voluto fare un distinguo tra maxi e serie mensile perchè: la serie mensile ha cadenza appunto mensile, è entrata da decenni nelle mie abitudini, è, in fondo, parte di me.  Il Texone è il momento "alto" dell'annata, lo compro dal 1988, quindi anche questo ormai fa parte di me.  Il maxi è un "in più" di queste abitudini, è un "regalo" che trovo in edicola e che non sempre compro così come il color. A differenza del mensile e del texone che sono appunatenti fissi e irrinunciabili, il maxi (e il coolr) sono io a scegliere volta per volta, sulla base degli elementi che ho in mano per decidere. Sinceramente: se ho buttato 6-7 euro per un maxi scadente (e questo NON lo è, pr me), amen.

    Se dovessi incazzarmi per un fumetto scadente o se dovessi mettermi ad analizzare vignetta per vignetta (come qualcuno, legittimamente, qui fa) mi massacrerei i cojoni e perderei gran parte del piacer della lettura.

    Secondo me, troppi di noi qui guardano il dito (le bistecche, le patatine) e perdono di vista la luna ovvero la storia. :)

    Mi ero ripromesso di stare in stand by sul forum quando ci sono diatribe che riguardano Nizzi, per evitare i Nizzi fan vittimisti che finiscono poi per "segnalarmi" e attenzionarmi per aver espresso opinioni facendomi passare per uno che insulta e di fatto facendo come il piccione che rovescia la scacchiera e si rifiuta di giocare/affrontare una discussione sui temi.

     

    Rispondo a te, nonostante il discorso giri intorno all'autore che scotta per alcuni, perché a) sei un persona che si pone in modo rispettoso b) mi sembra giusto chiarire.

     

    Non mi incazzo con te anche se ho riquotato il tuo post, se vedi il contesto in cui l'ho messo infatti stavo rispondendo a Borden che aveva detto, in riferimento a questo tuo post che "questo è lo spirito giusto". 

     

    Ora, non sono veramente così incazzato, un conto è esserlo per cose serie, un conto sentirsi un po' presi in giro e delusi quando ti viene rifilata una sola (per me questo Maxi è una mezza sola, c'è di peggio eh, ma mi ha infastidito ad una prima lettura per situazioni che trovo davvero improponibili). Vorrei chiarirlo, ma a volte per lanciare un messaggio serve anche mettere enfasi.

     

    Però non ho problemi certamente con te che dici "per me il Maxi è un di più".

    Mi da fastidio che questa cosa non sia una singola opinione di un lettore, ma condivisa anche dal curatore.

    E mi dispiace dirlo, forse Borden voleva solo smorzare e attutire alcune critiche difendendo comunque un prodtto Tex, come è giusto che sia, dando un punto di vista leggero.

     

    Non c'è l'ho neanche con lui eh, ma in generale mi scoccia spendere 9 euro per una roba che secondo me non è ai livelli dei Tex che escono oggi, e intorno a ciò c'è una sorta di rassegnazione forse dovuta al fatto che su una storia già scritta non si possono fare stravolgimenti. Ma non amo l'idea che la si faccia passare per un regalo.

     

    Io ho comprato questa storia nel dubbio, ma anche dopo aver visto un commento di Borden che diceva in parole povere che la storia non era affatto male o qualcosa del genere.

    Per carità, l'azzardo è il mio e non ho speso cento euro ma 9 (che non sono comunque briciole), però poi mi sorprende leggere che per quanto riguarda il Maxi, lo spirito giusto è "che in fondo è un di più, amen se sono brutti"

     

     

    Resta che il fatto che la mia è un'opinione, vale 0 o poco più di zero nel mare di opinioni di tutti, ma al tempo stesso ho rivendicato solo la scelta di non comprare più nulla di questo autore e nulla di questa testata, se la filosofia è questa, che non posso condividere perché: occupano spazio, costano 20 euro all'anno quasi, e magari sono anche brutti o di minor qualità a prescindere (e con tutta la roba che esce di Tex e di altri personaggi) con quei soldi e spazio magari mi leggo altro!

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  17. 40 minutes ago, Grande Tex said:

    quello del Nizzi dei tempi d' oro sì

    per i gusti personali devo rendere conto a te? 

    quello è stato il primo in assoluto,ma poi non ho quasi più letto cose di Nizzi per un po' di anni

    ma guarda credevo che in un forum si potesse dire quello che si pensa senza che @LedZepp ti insulti.🤔

    che dite mi sono sbagliato?

    io mi sono limitato a quotare quello che ha detto Valerio,tra parentesi

    Sei il solito vittimista @Grande Texe per questo evito qualsiasi altro confronto con te, non perché io non ritenga questo forum degno di tale scopo in generale. Ma per il caso specifico.

    Dici che ti insulto (e non è la prima volta che provi ad attenzionarmi sul forum sulla base del nulla e di una ripicca, cosa che fai anche con Diablero) quotando una mia frase dove dico che mi autocensuro ed evito altri interventi per non dire ciò che penso, tra l'altro nemmeno su di te nello specifico ma in generale su chi osanna Nizzi calandosi le braghe ogni tre per due e dando del datato a GLB.

     

    Si ti sei sbagliato, perché mi pare che nessuno abbia mai ricevuto insulti da me qui per cui si può stare sul forum senza beccarsi insulti, se non quelli all'intelligenza da parte di alcuni utenti.

     

    E io mi sono limitato a quotare te che quoti lui, ma alla prossima se ci sarà, andrò indietro nell'intero topic e quoterò ogni singola persona abbia detto qualcosa di simile per essere inclusivo. 

     

    Sui gusti personali, fai la vittima. Non si parla di gusti ma di confrontarsi senza prese in giro.

    A Diablero dici che il suo ragionamento non sta in piedi perché hai scoperto Nizzi per ultimo ma poi dichiari altrove che il primo Tex letto è di Nizzi, fa sorridere (non ridere eh, sennò dici che ti insulto) ancor di più che tu ora dichiari di essertene allontanato per qualche anno dal Tex di Nizzi. Hai insomma assaporato il nettare degli Dei, il Nizzi che tu definisci moderno e attraente per un giovane e te ne sei tenuto alla larga per qualche anno, forse come forma di rispetto!

    Ma ora dici che i giovani lo dovrebbero trovare attraente! E tu quanti anni avevi quando te ne sei tenuto alla larga????

    Boh...

     

    E se io ti dico che non hai compreso GLB dato che gli dai del datato (o non moderno) e/o ricondividi tale giudizio, non critico i tuoi gusti ma una cosa che dici che è smentita dalla storia di Tex. Non mi pare di importi nulla, ma magari ci sta che il limite ce lo abbia tu nel non vedere la qualità di GLb e la sua modernità (e non è mica una roba brutta, ma magari quel Tex è diventato leggenda non grazie alle bistecche di Nizzi e forse sei tu ad esserti perso qualcosa)?

    E magari io ho qualche limite con Nizzi ma proprio non lo reggo? Posso dirlo senza che gli scudieri debbano difenderlo facendo paragoni folli con GLB? 

     

     

    Gradirei interrompere ogni discussione qui, perché ho inquadrato il tipo di discussione e me ne sto alla larga in genere, soprattutto se c'è del facile vittimismo! Ma una risposta al tuo ultimo post la dovevo

     

    28 minutes ago, valerio said:

    Nessun Tex è realmente moderno, infatti oggi nessun tredicenne legge più Tex. Tex è un fumetto western, e già questo lo mette nel passato, e poi i ragazzi leggono ben altro.

    Però, per me, se oggi si vanno a rileggere le storie di Tex, troviamo che GLB è il più datato, Nizzi dei tempi migliori un pò meno (vuoi per la spruzzata di giallo, vuoi per la propensione alla commedia western, che è certamente meno pesante), e Borden, per motivi anche anagrafici, è il più moderno, proprio come tecnica di sceneggiatura, più vicina al gusto moderno nell'intreccio e nella psicologia dei personaggi.

    E' inevitabile che sia così.

    Questo indipendentemente dal valore dei vari autori.

     

    Io quando avrò un figlio in età da lettura, gli metterò in mano le strisce anastatiche che sto comprando (si, le compro pensando anche a questo) e non di certo la roba di Nizzi, soprattutto perché di storie veramente belle ce ne son poche.

    Una eccezione per me incredibile è Tex il Grande che a me nemmeno pare scritto da Nizzi tanto l'ho apprezzato.

     

    Magari qualcuno lo criticherà, ma a me quella storia ha colpito davvero tanto e se c'è un Tex Nizziano che si avvicina a GLB come intensità e epicità, per me è quello. A dimostrazione che non ho preconcetti, sennò non avrei comprato questo Maxi e non mi sarei incazzato!

     

    Ma Io non sono abituato a giudicare 4 storie o spezzoni di carriera soprattutto per autori che hanno scritto tantissimo come Nizzi. Se guardo al Tex di Nizzi per me il Tex di Nizzi comprende tanta roba dopo il numero 500, e comprende anche questo Maxi che è una delle cose meno moderne mai lette su Tex...che devo dirti, dimostrami il contrario! :)

     

    Borden, con tutto il rispetto non è poi nemmeno un ragazzino, non è che appartenga alla generazione dei 40enni o dei manga alla One Piece. 

    Ha fatto scuola con GLB mi par di capire e ha una quindicina di anni in meno di Nizzi, non 30, eppure il suo Tex evolve, non si strafoga solo di bistecche e patatine per dare al lettore quel momento di ilarità ormai vetusta!

     

    Mi taccio, sennò qualcuno oltre a dire che insulto dirà che non sono di parola. 

     

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  18. 4 minutes ago, Grande Tex said:

    parole d' oro

    penso che ogni discussione sia inutile di fronte a certe esternazioni.

     

    Oggi i ragazzi guardano agli eroi e li vogliono cazzuti. Magari ironici si, ma non ridicoli e patetici.

    Sul serio credete che un ragazzino si avvicini ad un eroe che si ingozza di patatine e bistecche ?

    Sul serio per te Nizzi è moderno nella scrittura? Di tex? Lo scrive come 20 anni fa.

    Sul serio il Tex di Nizzi è un eroe attraente per i giovani? Se c'è un Tex forse un minimo attraente e moderno è quello pubblicato su Tex Willer e secondo me sul cartonato per il tipo di formato. 

    E Nizzi fortunamente sta alla larga da entrambi, ci sarà un motivo.

     

    Te lo vedi il giovane Tex che passa le giornate a mangiar bistecche in mano ad un ragazzino di 14 anni?

    Il Tex di Nizzi è perfetto semmai per i più anziani, senza grosse aspettative e impegno, al quale ormai si sono abituati, e che magari hanno un po' rimosso il Tex delle origini dalla loro mente e scelgono tra Tex e la settimana enigmistica nel tempo libero!

     

    Se vogliamo essere seri ok, ma se dobbiamo prenderci in giro no, abbandono ogni confronto perché è come rimbalzare contro un muro e l'impressione è di parlare con chi a prescindere difende qualsiasi cosa anche di fronte all'evidenza.

     

    Dire che GLB è datato è una bestemmia. 

    Semmai GLB è epico che è una roba ben diversa. Se poi gli preferite Nizzi affar vostro, massima libertà (ma anche quella di scontrarsi e criticare senza dire palesi eresie per rispondere).

     

    Io non ho mai avuto la sensazione, leggedo GLB o Borden, di essere preso per il culo, che Tex venga preso per il culo, e se a volte mi passa la voglia di leggere capita solo con Nizzi. Ed in passato ho abbandonato Tex (e avevo circa 13 anni) proprio con quel Tex.

     

    Ma che poi a dirla tutta, al di là di come scrive Tex, credo che ogni singolo fan di Tex dopo le dichiarazioni fatte da Nizzi di recente dovrebbe come minimo essere contento di vederlo fuori dalla Bonelli, fosse anche un fenomeno alla scrittura!

     

    Qui addirittura qualcuno lo continua a paragonare a GLB, lo mitizza, continua a parlare di unico erede, ignorando i disastri e soprattutto ignorando GLB o non capendolo nemmeno!

     

    Tex è ora una specie di maiale che si ingozza di cibo, e a me onestamente sta di nuovo passando la voglia di comprarlo leggendo la roba che viene passata in edicola e soprattutto quando mi si dice che un Maxi è una roba in più, se brutto amen!

    Amen un cazzo! 9 euro e quasi tre ore del mio tempo per una baracconata anche no, ve la continuate a sorbire voi questa roba!

     

    Con il costo della vita in aumento vorrà dire che da oggi comprerò solo le testate dove Nizzi non viene pubblicato perché questo Maxi è una presa per il culo e perché vedendo cosa viene pubblicato col nome di Tex forse non voglio più tanto seguire questo personaggio e alla lunga saluterò. Il problema è questo.

     

    Il Maxi non è un di più! Fosse un di più sarebbe non canonico, non considerabile nella biografia di Tex, una sorta di "Tex secondo XXXXX" e andrebbe pure bene. Ma quando si tratta di far cassa con ristampe varie, cofanetti, extra vari in più libretti, i Maxi sono sempre tra i primi a essere ristampati. Ecco perché lo compro, perché invece ci si aspetta una storia particolare, curata (esce ogni sei mesi).

     

    E con questo chiudo, mi autocensuro e sospendo perché alla prossima in cui leggo che GLB è datato e Nizzi ne è l'erede potrei non trattenermi e dire davvero cosa penso!

    Non ne vale la pena, tenetevi questo Tex, osannatelo, magari la Bonelli offre a Nizzi il posto da curatore e ci ritroviamo un Kit Carson con la prostata infiammata già su Tex Willer

     

     

    14 hours ago, Grande Tex said:

    @Diablero io ho iniziato con Glb e Nizzi è l ' ulrimo autore che ho scoperto( e anzi agli inizi manco mi piaceva) quindi la tua teoria non sta in piedi

    ps: @Grande Tex allora devi aver sbagliato a compilare la tua pagina personale dove indichi che il tuo primo Tex è il numero 303. Anche da queste cose si fa fatica ad avere un dialogo trasparente

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  19. 17 hours ago, borden said:

     

     

    Ecco lo spirito!

    Scusami Borden ma spero tu sia ironico.... riquoto il post che secondo te esprime "lo spirito giusto"

     

    "Mi ha fatto passare un paio d'orette in relax. Ho chiuso l'albo soddisfatto. Tanto mi basta per giustificare la spesa.

    Un elemento positivo dei maxi è che sono "in più". Quindi anche se sono brutti, non hanno tolto nulla alla serie principale.  E si fanno leggere senza pensieri.

     

    Perchè se penso alla quadrupla di mefisto o sull'esagonale texana di Texwiller, mi accorgo che faccio fatica a decidere di leggerle perchè mi sembrano cose preziose e cominciando a leggerle comincio anche a finirle, non so se mi spiego: la felicità sta nell'attesa della felicità, no :D?  Un maxi invece, essendo in più, è grasso che cola, oro colato, si legge con leggerezza. "

     

    La seconda parte (post spazio) la condivido.

    Ma che "anche se sono brutti" possa essere accettato a priori quasi con rassegnazione no.

    Che capiti la storia brutta ok (brutto sempre in termini soggettivi, ma in alcuni casi si può quasi dire in termini oggettivi che una storia abbia dei seri problemi), capita pure sulla regolare se è per questo e in oltre 700 numeri ce ne sono state diverse. Ma che uno parta dicendo che "Un Maxi è una cosa in più, quindi se è brutto sti cazzi, basta avere qualcosa in più da leggere"...allora lo applichiamo anche a Color, Texone, cartonato, bis vari, tanto è tutta roba in più...

     

    Credo che la filosofia giusta debba essere "abbiamo deciso di far uscire una collana aggiuntiva? Bene impegniamoci affinché dia qualcosa di più non solo come quantità di pagine" altrimenti non lamentiamoci se il Maxi viene etichettato come il bidone delle storie poco riuscite che non vanno bene per la regolare... 

    Io non ho speso quasi nove euro per comprare mezzo chilo di carta, ma sperando in una bella storia lunga (non epocale, ma nemmeno una roba che tanto a priori può pure essere brutta). Ora che lo so...

     

     

     

    9 hours ago, Poe said:

     

     

    Sul confronto tra gli sceneggiatori... A me non sembra strano che qualcuno nella sua classifica personale preferisca Nizzi o Boselli a GL Bonelli. Ci può anche stare, soprattutto in un lettore giovane.

    Quello che mi stupisce è che un lettore di Tex non apprezzi per niente (o poco) GL Bonelli.

     

     

    Sono d'accordo con quasi tutto il tuo post, ad eccezione di questa frase che riquoto... 

     

    Per me GLB è ancora oggi lo scrittore di Tex più fresco e moderno. Forse meno "tecnico" di un Borden che certamente scrive nel 2000 e si guarda anche intorno su come i fumetti li scrivono anche altrove (cosa che Nizzi per me non fa perché Nizzi scrive ancora come negli anni 90 senza un minimo di evoluzione, se non in negativo). 

     

    Ma GLB era pura dinamite alla macchina da scrivere, impaginato oggi in uno stile moderno, in un albo senza strilloni fatiscenti, con una grafica innovativa e magari copertine più "moderne e brillantinose" (sia chiaro io amo le copertine di Galep ma magari un ragazzino è più attratto dagli stili Villa/Piccinelli).... beh, ci chiederemmo chi è questo giovane autore che scrive come il fuoco Tex. Poi può non piacere come a qualcuno, per carità c'è chi non apprezza molto Galep... ma non confondiamo l'età anagrafica con la modernità dello stile.

     

    Dubito che a un ragazzino piaccia un eroe che si ingozza di patatine e arriva in ritardo perché appesantito...nel vecchio west. Praticamente una parodia western. 

     

    Chiudo l'OT

    ps: per chi dice che i fumetti si leggono per rilassarsi e può bastare quel motivo...

     

    Sarà vero in alcune serate particolari, ma è uno spirito che non posso comprendere a priori. Altrimenti leggerei le barzellette sulla settimana enigmistica. Voi fate come volete ma non ci sto ad essere etichettato come la minoranza!

    Non credo che la maggioranza compri Tex per sfogliarlo di corsa sulla tazza del cesso!

     

    Coi tempi frenetici di oggi e il poco tempo libero disponibile, uno fa delle scelte su come impiegare quel tempo libero.

     

    Io decido spesso di leggere fumetti in alternativa anche a un buon film o molto spesso a un buon libro.

     

    E non guardo film e leggo libri per spegnere il cervello e basta. 

     

    Non lo faccio nemmeno col piglio del critico ma le reputo attività che coniugano lo svago alla capacità di attivare aree del cervello che magari durante il lavoro tralascio. Mi piace cogliere citazioni, saper apprezzare una certa regia, una descrizione.

     

    Sul serio leggereste un romanzo come "delitto e castigo" per rilassarvi? Ecco, direte, che paragone assurdo!

    Ma nemmeno tanto, su Dylan Dog spesso vi è la pretesa di fare trattati psicologici, che non puoi certo leggere quel fumetto per rilassarti ma un minimo di sforzo lo devi fare per capirne il senso (ma più che altro perché spesso nemmeno gli autori capiscono cosa vogliono dire!).

    E allora, non paragono Dylan a a Raskolnikov, ma dire che i fumetti si leggono per spegnere il cervello è una boiata e di esempi ne troviamo anche su Tex.

     

    Ogni storia ha diversi strati di lettura, ma sono certo che in autori come Borden (di certo non Nizzi, non questo Nizzi di questo Maxi almeno) spesso serva leggere più di una volta una storia per coglierne sfumature che alla prima lettura non si colgono, ergo se leggete solo per relax, questo Maxi va benissimo e sono d'accordo (soprattutto se non vi urta che l'autore ripeta a sfinimento le stesse situazioni rendendo patetici i personaggi) ma vi perdete qualcosa di sicuro per molte altre storie di autori più raffinati, che io voglio provare a cogliere la maggior parte delle volte!

     

    Prendiamo sempre per paragone Calvino o Jules Verne, gente spesso etichettata come letture per ragazzi, ma che non leggi sono per rilassarti (altrimenti di nuovo, meglio leggersi le barzellette) ma per godere dell'ironia, della sagacia, della raffinatezza nell'uso delle parole, della descrizione della natura (Calvino era un maestro in questo) e tanto altro.

     

    Ecco, magari Tex non è quel tipo di lettura ma nemmeno l'opposto. Io lo leggo, soffermandomi su quel che leggo se ne ho l'energia mentale, altre volte vado più di corsa, ma ho ancora purtroppo conservato la capacità di annoiarmi di fronte a una roba scritta male o che reputo scritta male.

     

    E questo Maxi non mi fa rilassare, è un accozzaglia di patatine e bistecche, se avessi voluto leggere una parodia western o una commediola, o una barzelletta, avrei speso diversamente 9 euro.

     

    Con Mefisto mi sono rilassato, nella seconda parte un po' annoiato, ma comunque ci ho trovato quello che mi aspetto da Tex, una sceneggiatura di sicuro non banale.

     

    Ecco, sto Maxi è banale, e risponde proprio alla definizione di "un di più". Un tex che non mi piace nello stile ma anche nelle intenzioni!

     

    E mi incazzo onestamente se leggo che il Maxi è una cosa in più e quindi poco importa se brutta!

    Allora oggi vado a lavoro e siccome una delle mie mansioni è un di più che mi è stato assegnato dal capo, la svolgo come viene, tanto è un di più!

     

  20. 8 minutes ago, Grande Tex said:

    nella vita spesso non è così

    non è mica un cartone Disney con gli amimali che si redimono

    Nella vita reale c'è gente che vive con i leoni per anni e poi di colpo finisce sbranata. 

    E capita anche ai domatori.

    Non è redenzione dell'animale ma l'istinto naturale che manca. Manca la possibilità per noi di riabilitare quei cani, non mi aspetto certo che il cane decida di compiere un atto di giustizia e redimersi. Mi sa mi hai capito male. Gombo si redime forse in Satania?

    No, ma nel terrificante aspetto io non riesco a trovarlo cattivo, qui i cani sono fredde macchine e alla fine sono loro i cattivi più cattivi della storia. Mentre in un qualche modo almeno gli ultimi due vendicatori passano quasi per eroi tutti di un pezzo con un grande senso dell'amicizia e dell'onore. Da ridere!

    Ecco, mi sta bene che ad esempio un lupo sbrani un uomo, non mi sta bene che alla fine passi per il "personaggio" più stronzo di una storia, il male assoluto senza via di scampo.

    Nizzi in generale ha personaggi e protagonisti di un piattume atroce, qui non si fa eccezione.

     

     

    Poteva esserci più fantasia proprio perché è la vita reale ad offrire spazio per scenari diversi, ma da questo autore ormai è davvero chiedere troppo

     

  21. 3 minutes ago, virgin said:

    @LedZepp, non hai ancora letto Figlio del vento e Fort Sahara, vero? :D

    Figlio del Vento ce l'ho.. Ma l'ho letto quando è uscito, non ho particolari ricordi se non di un cavallo indomabile o qualcosa del genere, che poi viene domato alla faccia degli indiani che lo ritenevano una sorta di Dio.

    Potrei sbagliare ma è l'unica cosa che mi è rimasta in mente.

    Poi ho smesso di leggere e comprare Tex per circa 20 anni e ho ripreso un annetto fa. 

    Ma gli ultimi numeri "inediti" che ho in collezione di quell'epoca pre-rottura con Tex sono Figlio del Vento come Maxi e più o meno i numeri intorno ai fucili di shannon. Avevo credo sui 13 anni quindi ricordi anche confusi e mescolati.

    Forse non è un caso che ho smesso di leggere Tex con quei numeri, come un trauma avevo rimosso tutte quelle storie e alcune purtroppo le ho rilette...

     

    L'altro Maxi che citi mi manca. Ma se è di Nizzi lo evito, date le premesse. Più lo leggo meno fa per me tranne qualche rarissima eccezione. 

  22. Albo finito, grazie a Dio.

    Arrivato a pagina 200 circa avevo già contato tre situazioni con bistecche, patatine e torta di mele funzionali a far filare la storia liscia, senza troppo impegno e a qualche battibecco patetico tra Tex e Carson.

    In conto anche un origlione alla stazione che indirizza un Tex davvero tonto, e un origlione in casa del primo nemico che fa andare avanti la trama alla solita maniera dell'autore. 

     

    Speravo fosse finita lì e invece la guida michelin continua con Tex e Carson che affrontano nella parte finale anche un tacchino di 4 Kg e un'altra torta per gradire, ma non è chiaro se di mele, Nizzi si dimentica di dircelo. 

     

    Arriva un altro origlione/spione (il ragazzo della figlia di Ethan) grazie al quale si va verso il finale in modo liscio e facile. 

    Per digerire questo mattone devastante ci viene regalato un Carson finale che per farsi ripagare dalla giovane donzella tratta in salvo, in modo ironico e per nulla scontato e banale, le fa sapere che come ringraziamento sarà più che sufficiente se per colazione potrà trovare una mezza dozzina di uova fritte con bacon croccante e caffè. 

     

    Che originalità. Tra l'altro ok scherzare sul cibo, ma qui il contesto fa passare Carson quasi da cafone. 

    Una donna rapita e segregata, la liberi e il giorno dopo ti fai preparare la colazione. Ok che è un fumetto, ma sono proprio queste situazioni a classificare il cibo come un cliché e non uno stile narrativo.

    Nizzi lo mette ovunque, senza chiedersi se possa risultare sensato o meno, il caffè con Carson ci sta sempre bene, in fondo il lettore si ferma alla vignetta, non costruisce nel frattempo un contorno a quella situazione. E alla fine risulta ridicolo e ripetitivo.

     

    Finisce tutto bene, i pards digeriscono le patatine e le bistecche che in un primo momento si erano rivelate più temibili dei veri nemici, i quali alla fine in pratica si quasi suicidano (almeno due di loro), e ci regalano anche una mini guida dei migliori ristoranti del luogo.

     

    Tra i nemici spunta Muller o come si chiama (insomma il penultimo vendicatore) muore come un pirla, in pratica critica l'amico troppo impulsivo e lui si comporta allo stesso modo, dopo che ci era sembrato un nemico interessante. Buttato nel cesso.

     

    Resta il capoccia dei nemici, forse l'unico che rimane fino all'ultima pagina interessante e ben sfruttato ma tanto non basta a salvare questo albo dall'essere uno scempio. Fermo restando che lo si descrive come un galantuomo, ma non si fa scrupoli a rapire delle donne, per cui una caratterizzazione comunque traballante.

     

    Se da un lato l'idea dei cani era buona, alla fine l'assenza di una qualche redenzione per loro mi fa incazzare.

    Sono addestrati per uccidere è vero, ma non si rivoltano mai e poi mai non tanto contro il loro padrone ma nemmeno contro uno dei suoi scagnozzi o soci (questo si, poteva essere un bel modo per far morire il penultimo dei vendicatori).

     

    No, restano bestie cattive, e mentre c'è posto per un minimo di compassione persino verso il colonnello (che avrà anche delle ragioni nell'aver cercato vendetta verso il sadico nemico ai tempi della guerra, ma di certo non può riceverla per essere stato un feroce prepotente rapitore di donne e mi pare pure mandante di qualche omicidio di lavoratori innocenti), i cani vengono mandati a morire e fine della storia.

     

    Lo dico pur non essendo un amante sfegatato dei cani (sono più un gattaro), semplicemente l'utilizzo degli animali incattiviti lo gradisco ma se fatto con stile e impegno.

     

    Molto fa anche il modo di disegnarli. 

    Esempio? Il gorilla Gombo di Satania, un animale terrificante ma a cui Galep diede nel suo aspetto atroce un qualcosa di triste per cui alla fine nel suo ferimento/sconfitta si percepisce almeno per me una certa compassione. Qui per i cani nulla, tutti muscoli e ringhiate e nessun dubbio su chi azzannare. Rispondono a tutti allo stesso modo, sono macchine, non uno stralcio di emozione. 

     

    Disegni buoni che tengono a galla l'albo ma nulla di impressionante alla fine di tutto; voto 6

     

    Soggetto; 6.5

     

    Sceneggiatura: 4 (solo perché c'è stato anche di peggio). Ma ad oggi questo è il peggior Maxi che io abbia letto, noioso, non necessario se non per riempire la libreria. 

     

    A proposito di gradimento di cui si parlava con Letizia, io dopo questo mi sento preso in giro e non so se prenderò i prossimi Maxi a meno che non ci siano autori di cui davvero sento di potermi fidare (ovvero Borden). 

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  23. 11 minutes ago, Letizia said:

     

    Pagare di più per un capolavoro e di meno per una ciofeca?

    Oggettivamente non si può.

     

    Vero, ma il prezzo di una collana si può aggiustare e secondo me i conti si fanno anche con le vendite attese, leggasi gradimento. 

     

    Resta il fatto che se il consumatore ha il sentore che sul Maxi finiscono le ciofeche o gli scarti della regolare o storie non proprio spettacolari a lungo andare qualche influenza c'è. E salvo alcune belle storie sul Maxi finiscono o storie mediocri, o storie che si rivelano belle ma di autori magari meno in vista.

    Il penultimo Maxi con Scascitelli ai disegni era spettacolare graficamente, ma si trattava di un prodotto che crea comunque a priori minor attesa di un Texone. 

     

    Io se mi aumenti il Texone di 1 euro te lo compro ancora, per i Maxi non lo so. E molto lo fa l'esperienza. 

    Ci sono in generale delle collane considerate meno appettibili (non vale per tutti ma non dirmi che non è un sentimento discretamente diffuso), ed è un dato di fatto che il Maxi non ha lo stesso appeal del Texone e se resiste è solo perché appunto a un prezzo contenuto (per il numero di pagine) ti rifila 330 pagine. E quindi lo compri sperando pure di beccarci la bella storia, sennò male che va hai 330 pagine di fumetti da leggere.

     

    Il Maxi è un po' come il prosciutto nazionale, per carità lo puoi beccare buono e succede come con tanti prodotti in offerta o non di marca, ma è il prodotto in offerta perché magari poco stagionato o meno richiesto.

     

    Il Texone è un buon prosciutto di quelli da tagliare a mano. Ha meno pagine eppure non mi pare costi meno del Maxi. 

     

    Dici che dipende solo dai costi di produzione? Non credo che Nizzi e Casertano per 330 pagine prendano meno di Ruju e Freghieri per farne 240. E allora c'è qualcosa, l'appeal per il pubblico a determinare anche come piazzarlo in termini di prezzi. Quanto costerebbe un Texone di 330 pagine ai prezzi attuali? Poi per carità i Maxi te li tirano, si trovano anche ai mercatini più facilmente e ne escono due per anno... Ma volevo solo dire che per me questo Maxi è deludente e non lo dico con felicità ma con rammarico.

    Sto leggendo Nizzi e vorrei farmelo piacere ma queste letture non mi aiutano proprio

     

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  24. Evito di fare un pippone e cerco di esser sintetico.

    Ho preferito di molto la prima parte della saga, sia per i disegni secondo me più centrati sul genere, per le atmosfere, per i dialoghi, lo sviluppo della storia etc.,

    Ho reputato questa seconda parte lenta e un po' pesante soprattutto nei due albi centrali, mentre nell'ultimo la buona dose di azione la risolleva a scapito dei dialoghi che soprattutto sulla magia sono meno pesanti.

    Civitelli è un maestro sia chiaro, mi esprimo solo sul gusto personale e la combinazione tratto/tematica dove forse i Cestaro hanno reso meglio il mondo di Mefisto. 

    In generale una seconda parte che mi ha entusiasmato poco, ma che uscita in parallelo col Maxi di Nizzi appare un po' come la ragazza carina che si porta dietro l'amica racchia diventando di colpo una miss stratosferica (secondo i miei gusti).

    Una tecnica su cui sono certo non esserci lo zampino di Borden ma mi piace immaginarla così. Torno serio, non adiratevi era una battuta.

    Possibile spoiler

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    Yama torna imbecille, Mefisto torna all'inferno, Lily resta in sospeso per una nuova storia.

    Poche idee nuove, dal rifugio di Mefisto con gli indiani alla cattura di un pard. 

    Si fa notare in negativo il power ranger Padma che spara fasci di luce e si illumina come un albero di natale a seconda degli umori.

     

    Un Padma che passa dalla mano destra a quella sinistra senza ritegno peggio di un adolescente in preda ad una crisi ormonale.

     

    Si legge, ma non è epocale, lo è la prima parte,però complimenti a Borden per essersi assunto la responsabilità di rimettere a posto alcuni tasselli mal digeriti come la fuga e la lasciata a piede libero di Mefisto da parte di un Tex ridicolo. 

    Si poteva fare di più? penso di si, ma nel complesso il cuore e l'amore verso il personaggio di Borden portano a saltare l'ostacolo con un buon voto. La rileggerò, tra non molto, sicuramente la prima parte la rileggerò fino a consumarla! 

     

    Sono d'accordo con chi dice "Mefisto capitolo chiuso", difficile riaprirlo, ma Mefisto può tornare.

    Dove? Tex Willer vi dice nulla? Per cui anche dovesse andare a quel paese sulla regolare, per sempre, non sarà mai un addio! Per fortuna!

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