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Adesso, Carlo Monni dice:
Io avrei una domanda un po' maligna: secondo voi, quando nell'editoriale di pag. 4 Boselli dice che ci sono purtroppo ci sono alcuni sceneggiatori che non capiscono che i lamenti di Carson sono una posa, un atteggiamento di beffarda ironia, allude a qualcuno in particolare?
OVVIO !
AL DEGNO EREDE
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Il 11/07/2024 at 22:56, Laramie dice:
Tuttavia, nel mio cuore batte una sola parola: cartonato.
Concordoooo !!!
Qualche anno fa al Comicon, in presenza di Ticci e Boselli, lo chiesi esplicitamente.
Sarebbe un ritiro in pensione con il Botto. 50 tavole acquerellate dallo stesso Ticci .
Speriamo
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<span style="color:red">13 minuti fa</span>, Letizia dice:
Certe volte anche di più.
C'è una vecchia barzelletta su cosa fanno tre inglesi, tre tedeschi, francesi spagnoli...
Ebbene che fanno tre italiani?
Tre italiani fondano quattro partiti.
Ad onor del vero questa era valida qualche tempo fa ! In Francia , Germania e Spagna negli ultimi anni la frammentazione politica di italiana origine ha preso il sopravvento. Resistono le Monarchie nordiche ed il regno unito. Belgio e Paesi Bassi nemmeno se la passano bene
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Il 27/06/2024 at 16:09, Diablorojo82 dice:
La cosa particolare è che vedendo il video della presentazione del Texone è stato proprio Palumbo a chiedere a Rauch un certo tipo di ambientazione (da buon cittadino di Matera).😅
Ebbene si ! a confutare le teorie o meglio i "teoremi" di alcuni lettori
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Il "Texone" nasce per pubblicare autori che si cimentano con Tex per la prima volta, esterni al "gruppo di lavoro" della serie.
Ovviamente in quaranta pubblicazioni questa regola è stata infranta molte volte , ritenendo più importante , considerate anche le buone vendite, garantire la pubblicazione annuale. Qualche volta anche la peridicità annuale è stata superata con ben due pubblicazioni in un anno.
Tuttavia, con Palumbo, viene rispettata la regola iniziale. Le tavole in anteprima non sembrano male, attendo con ansia e senza pregiudizi la sua uscita. Sono anche molto fiducioso del lavoro fatto da Rauch ai testi.
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Penso sia un ritardo generalizzato di tutti gli albi della SBE da addebitare o alla ditta di stampa o a a quella della distribuzione.
Può CAPITARE !
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Il 28/3/2024 at 22:33, Condor senza meta dice:
Ritornando in topic, mi va di esprimere un pensiero che si è insinuato nella mia mente durante la lettura del secondo albo.
A parte l'esordio della saga, che lambiva e s'intersecava con "Il totem misterioso", il resto delle storie, sebbene legato da una continuity fedele alle vicende originali, manteneva una certa libertà narrativa, che ha permesso a Borden di sfornare trame interessanti come quella in Florida, o nel Montana, nonchè quella dei due disertori e l'episodio con Mefisto.
Il buco presente tra i primi due episodi bonelliani, ha fornito la possibilità di ottimi spunti da inserire nella continuity con Tex giovane fuorilegge, storie che si son fatte apprezzare per freschezza e stile narrativo più moderno e accurato in fase di documentazione, ma "La Mano Rossa" segna un passaggio cruciale a mio modo di vedere.
Mauro avrà ancora modo di dare sfoggio alla sua creatività, ma gli spazi da colmare diventano un tantino più stretti, vuoi per quei passaggi della saga imprescindibili, nonchè i personaggi bonelliani che giocoforza dovranno essere presenti e con caratteristiche ben definite.
L'episodio in questione è ben scritto, ma per quanto l'autore sia abile a dimenarsi nella sceneggiatura, non riesce ad aggiungere molto alla trama originale (e i lettori datati l'originale la conoscono a menadito). Definirlo un remake non è esatto, ma mi dà comunque l'impressione di una ottima cover musicale, ma niente più.
Mi auguro che questa sensazione che sto provando sia solo temporanea e riducibile al singolo episodio (confido difatti molto nella trasferta messicana o nel periodo della guerra di secessione), ma non nego che questo aspetto mi mostra "la prima crepa" di un progetto editoriale rischioso (reso interessante dal colpo di genio di Mauro che ha in parte rivoluzionato l'idea discutibile della redazione) ma che col proseguo può porre maggiori difficoltà per mantenere l'autonomia creativa della giovane saga, fattore che ha contribuito finora al successo della pubblicazione.
Capisco che il mio pensiero può apparire alquanto controcorrente e criticabile, ma mi andava comunque di esporlo. Spero tuttavia di sbagliarmi in toto con la mia sensazione.
Sin da ragazzo, pur apprezzando queste prime storie di Bonelli/Galep mi ha sempre colpito, avendole lette dopo oltre trent'anni dalla loro prima pubblicazione, la estrema sintesi dei testi e l'approssimazione grafica. E ho sempre sperato in una "rivisitazione" nella sceneggiatura e nei disegni. Rileggere la storia della "mano rossa" che diede il titolo al primo gigante , e che si sviluppava in 50 pagine circa , ampliata e risceneggiata e con i bellissimi disegni di Ghion mi ha molto gratificato. Anche io sono andato a rivedermi la vecchia storia di GLB ed ho notato le variazioni apportate da Boselli , tuttavia le ho apprezzate ! Molti hanno criticato il cambio del barbiere, da cinese a messicano; io non ricordavo questo dettaglio e leggendo la nuova storia non mi ha dato alcun fastidio, pienamente congruente con lo svolgimento della storia e rispettosa del periodo storico , aspetto a cui Boselli ha prestato attenzione sin dal primo numero. Tutti ricorderanno l'acconciatura dei capelli e del vestiario del padre di Tesah, consone alle attuali conoscenze dei popoli "rossi". Mi aspetto un analogo trattamento per Freccia Rossa , erroneamente rappresentato da Galep come un capo degli indiani delle pianure, quando sarà presente nelle prossime storie. Anche il contesto ha la sua importanza. Si sta procedendo a raccontare le prime avventure di Tex , integrandole con altre inedite ad inserire nuovi personaggi tenendo conto delle più approfondite conoscenze degli eventi storici, dei contesti degli usi e costumi di quegli anni e cercando di rispettare anche una cronologia storica. Tex, personaggio leggendario che si confronta con l'intera storia del West. Iniziativa che fino ad oggi apprezzo e spero di apprezzare ancora.
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<span style="color:red">14 minuti fa</span>, Tenente Castillo dice:
Font volevi dire?
Si si
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Storia di Ruju che mi ha convinto e coinvolto . Buon soggetto ottimamente sceneggiato. La Storia è appunto imperniata sulla "pattuglia scomparsa" di Mounties . Coinvolgente il dramma di La garde , analizzato a tutto tondo da Ruju.
Ruju riesce a far convivere l'avventura classica con l'introduzione di aspetti nuovi , come l'introspezione dei personaggi che rende non banale la storia. L'epilogo mi ha soddisfatto. ( in particolare l'ultima pagina).
Capitolo disegni: Ortiz è un maestro nella rappresentazione del "contorno" , tuttavia le anatomie umane ed i primi piani diventano sempre più "espressioniste".
Alla fine ne scaturisce un lavoro grafico, che io ho apprezzato . Lo si faccia lavorare di meno e gli si dia più tempo per migliorare ovvero curare con più attenzione le anatomie, anche se penso che in parte sia anche voluto dall'autore non so se volontariAMENTE O MENO.
STORIA 7
SCENEGGIATURA 8
DISEGNI 7,5
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Complimenti a P. Ruju che con sempre maggior autorevolezza ci offre sceneggiature , mai banali, di Tex. Auguriamoci che continui su questa strada
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Tex serie gigante in originale dal 200 circa con qualche integrazione TRE stelle
dal n. 1 al 199 misto (Tex gigante 2° edizione, TuttoTex (gran parte), Tex trestelle)
Texoni tutti originali , Almanacchi e magazine tutti originali , Maxi e "CARTONATI" tutti originali
Tex Willer + speciali originali
Attualmente leggo e compro solo gli inediti delle varie uscite .
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<span style="color:red">1 ora fa</span>, SaWi dice:
Più che buona la prova do Valdambrini, forse dico una sciocchezza ma in alcuni frangenti in particolare nei volti, vi ho visto qualcosa di Galep (pronto a schiaffi e pugni 😂
Sensazione che ho avuto anche io. Valdambrini cerca di rifarsi allo stile di Galep nel caratterizzare i volti , ma anche nel disegnare gli abiti ed i drappeggi. Condivido Pard
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<span style="color:red">4 minuti fa</span>, Jeff_Weber dice:
Penso anch'io che l'alternanza @borden/ Ruju sia salutare alla testata Tex Willer, ma non allargherei ulteriormente il ventaglio degli sceneggiatori. Mi va bene soltanto una storia di Giusfredi e Rauch l'anno. Altri ... meglio no !!!
Anche Giusfredi e Rauch hanno fatto bene ! Altri sceneggiatori non ce ne sono stati e non penso che ce ne saranno, almeno a breve termine. Considerato che di Tex Willer si pubblicano 12 albi da 64 pagine e 2 special da 128 pagine all'anno; 3/4 sceneggiatori sono anche troppi.
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Storia di intermezzo, dal soggetto semplice ma ben sceneggiato con continui colpi di scena, non prolissa. Disegni ottimi, forse troppo puliti, ma sempre dinamici. Ottimo anche la caratterizzazione dei vari personaggi.
Dall'abbigliamento di Tex e da come si sviluppa la trama, penso che Ruju l'abbia sceneggiata all'inizio della serie e solo la lentezza del disegnatore o la priorità data ad altre storie ne ha tardato la pubblicazione.
Condivido la strategia di intervallare storie intricate e di ampio respiro , appannaggio di Boselli, con storie più semplici e veloci curate da altri sceneggiatori.
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<span style="color:red">4 ore fa</span>, Carlo Monni dice:
Acqua.
Acqua anche tu.
Invito a rileggere attentamente i tre indizi che Boselli stesso ha dato:
1) grandissimo disegnatore;
2) velocissimo;
3) è attualmente impegnato non su una, ma ben su due storie contemporaneamente ed è abbastanza vicino a terminarle entrambe.
Chi potrebbe soddisfare tutti e tre i requisiti?
Riflettete.
CARLOS GOMEZ!
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<span style="color:red">1 ora fa</span>, borden dice:
Sì, c'è un errore dovuto al giornalista.
Lo scoprirete comprando il libro.
EH
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<span style="color:red">51 minuti fa</span>, borden dice:
Non sei il primo a dirlo, quindi terrò presente il problema. Ma, ripeto, è andata così, perchè l'ispirazione mi portava lì.
Non volete il ritorno di Barbanera? No? Non lo volete più? Scusate, devo aver capito male.
E Lena e Donna? E Juan Raza? E Big Nose Kate che cerca il bottino dei Cowboys? E Gros-Jean? E Pat l'irlandese? Troppi ritorni?
Se volete mi fermo e qualcuna di queste non le scrivo più. Dite voi quali.
E' chiaro che io guardo alle testate complessivamente e non solo alla serie mensile. Per esempio troverete presto un certo passaggio di personaggi tra TW e Tex classico. E non mi venite allora subito a dire che non se ne potrà più, perché sarà la prima volta in assoluto che questo succede.
Continua Bos !, ci sono tanti lettori invece a cui piace questa coralità ed il ritorno di amici e nemici ; ovviamente nell'ambito di idee valide, che sono la spina dorsale di ogni avventura
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<span style="color:red">15 ore fa</span>, Carlo Monni dice:
E allora fallo. Almeno un lettore ce l'hai.
due
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Auguri per il 70° genetliaco del grande Boselli. Che continui a regalarci storie appassionanti, intricate, avventurose ,... di Tex
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<span style="color:red">1 ora fa</span>, borden dice:
Per questo motivo non avete ancora letto la storia del ritorno di Lena e Donna (in effetti però l'idea ce l'ho da un po' e, da poco, ho anche il disegnatore...)
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Complimenti a Boselli per le 50.000 tavole sceneggiate
Gli auguro di continuare a sceneggiare con la stessa sensibilità che ha dimostrata fino ad ora
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Storia che si caratterizza per epicità e dinamismo, con tavole che raggiungono un alto lirismo (vedi ultime pagine). Consiglio: non andate a sbirciare l'ultima tavola !
Non entro nel merito per non spoilerare.
Mi congratulo con il duo Giusfredi/Font per la ricostruzione filologica di usi e costumi delle varie tribù coinvolte, nonché l'aver "indagato" in un periodo della vita di Tex poco conosciuto.
Ammirevole aver ripreso il "Tiger" giovane tratteggiato da Ticci nella bella storia sul suo passato , cui si rimanda e si collega. Il Carson dalle tempie argentate, ...
Ho intravisto qualche "citazione" dalla serie "1883" , che tuttavia ben si armonizza.
Soggetto: 9
sceneggiatura : 8,5 ( si poteva osare di più nella impostazione delle vignette, troppo classica)
disegni: 8 ( Font si difende ancora bene)
Copertina: 9,5
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Il 26/5/2023 at 23:19, borden dice:
????
Significa che non capisco le due ultime frasi.
In quanto alla prima domanda, la risposta è sì. Mai in Tex Willer.
Tra l'altro, incredibilmente, abbiano ricevuto una valanga di critiche per quelle sedici pagine in più (regalate). Per questo, in Casa editrice, siamo tutti d'accordo: col cavolo che lo rifacciamo!
(e invece stiamo per rifarlo! Se qualcuno ci critica ancora per un regalo, lo vado a cercare con la Colt o gli rispondo per le rime...)
Per me potete aggiungere quante pagine volete Non vi critico di sicuro, anzi vi aiuto a formare una "posse" per dal la caccia ai criticoni
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Mi sarebbe piaciuto che la serie del piccolo Ranger , che tante similitudini ha con Kit Willer , fosse uno "spin-off" di Tex.
Poiché Bonelli aveva deciso di cavalcare l'onda lunga degli eroi fanciulli, perché non fare di Kit Willer l'eroe fanciullo della serie del Piccolo Ranger . Sicuramente con eventuali partecipazioni, ogni tanto, di Tex, Carson e Tiger , avrebbe portato un valore aggiunto ad essa .
Non ci avete mai pensato?
[765 BIS] Un covo di vigliacchi
in Le storie inedite
Posted
Storia simpatica , che scorre veloce senza mai annoiare , buono il soggetto e buona la sceneggiatura. I personaggi sono caratterizzati in modo tradizionale , tutti personaggi canonici ( lo sceriffo, il maniscalco, l'albergatore,... la ballerina,...); Zamberletti promosso!
Capitolo disegni
F. Volante svolge il compito in modo sufficiente. Non è facile entrare subito in sintonia con il mondo di Tex. Il suo Carson è convincente , molto meno Tex , tuttavia penso che con nuove storie riuscirà solo a migliorare.