Carlo Monni

Una premessa: io non so niente. Avrei potuto leggere le pagine finali a casa di Civitelli ma mi sono rifiutato di farlo, non volevo guastami la sorpresa. Ho fatto un'ipotesi però e se ho ragione, se Boselli ha fatto davvero quello che spero, il finale spiazzerà un po' di gente , ne entusiasmerà parecchi e sarà criticato da altri che si dicono tradizionalisti..

Il problema non sono né Boselli né Burattini o almeno non sono il solo problema. Ovviamente il disegnatore deve piacere a loro in primo luogo, ma temo che i posti disponibili nello staff siano già tutti presi. Questo è almeno ciò che ha detto Moreno Burattini di recente per Zagor dove, è possibile ci siano di mezzo anche questioni di sovrapproduzione a un lato e di budget dall'altro. Ovviamente il discorso non vale per Texoni e storie brevi dove la guest star è la regola.

Torniamo al limite di qualunque nemico di Tex e di ogni altro personaggio seriale: è ovvio che non riuscirà ad uccidere il protagonista ed i suoi amici. Il divertimento sta nel vedere come sarà sconfitto e che fine farà.

Saranno seccati con loro perché con tutta la gente che gli mandano continuamente gli hanno aumentato il lavoro.

Forse perché all'epoca negli Stati Uniti i musulmani erano più rari di u una mosca bianca?

Io sono Cattolico convinto e non mi sono sentito affatto offeso dall'uso di simboli della mia religione in questa storia e non capisco perché qualcuno dovrebbe esserlo. Se l'uso di simboli cristiani e cattolici nello specifico fosse offensivo di per se stesso, allora lo sarebbe anche quello di simboli ebraici, Indù, Buddisti e Voodoo (e gli aderenti al Voodoo avrebbero anche buone ragioni per sentirsi offesi per come sono stati dipinti nelle storie di Tex) Riservo la mia indignazione ai casi in cui la religione è veramente offesa per il puro gusto di farlo.

Se intendi per la Bonelli, non mi risulta ma ha disegnato Lazarus Ledd e Samuel Sand per la Star Comics.

Non vedo perché non dovrebbero essere fratelli nel vero senso della parola. Vista l'evidente differenza di età, è possibile che siano figli di madri diverse ma dello stesso padre. Non vedo perché ipotizzare legami diversi. Non ce n'è alcuna necessità. *Quanto al legame incestuoso, diciamo che è un'idea che mi è venuta in mente perché sono malizioso.

Mediocre? Non è un capolavoro., certo, ma la scena della roulette russa e ed anche quella di Texche rapina la banca travestito da predicatore mormone sono da antologia, specie la prima.

I Il ragazzo si è evidentemente sbagliato. Intendeva ovviamente dire: " se escludiamo il celebrativo numero 100". E sbaglierebbe,comunque perché, anche se no n incontra Te, Jim compare anche in un breve flashback nel n. 75.

Il Monni sa solo che per ora Rauch sta scrivendo una storia di 78 pagine per un prossimo Magazine. Crede anche di sapere che Rauch sarebbe ben contento di diventare regolare anche su Tex. P.S. In genere gli sceneggiatori,. specie quelli a tempo pieno come Rauch , non hanno alcun problema a scrivere contemporaneamente per più serie, visto che un buon sceneggiatore può arrivare anche a scrivere 10 pagine al giorno se ci si mette, quindi non vedrei problemi per un suo impegno regolare su Tex come su Zagor.

Che provvederò il prima possibile.

Laurenti dovrebbe disegnare una storia breve di Kit sempre per il Magazine.

Uno lo sappiamo già: Rubini e un altro è Bocci, ma anche Walter Venturi e Mauro Laurenti li rivedremo in futuro (nel caso di Venturi in un futuro molto ma molto prossimo ), ma non nella serie regolare.

Voci innominate mi sussurrano che potresti essere accontentato.

Reali a quel che ne so.

Molto semplice: a pag. 69 seconda striscia, terza vignetta si vede una sedia che cade. Qualcuno si è chiesto se fosse stata un'idea di Civitelli inserirla e Boselli ha risposto, testuali parole: " La mia sceneggiatura è sempre ferrea Mi spiace dirlo, ma è così. Altrimenti sarebbe l'anarchia. ". A qualcun altro non è bastato e vorrebbe che Borden dicesse esplicitamente che nella sceneggiatura di tavola 65 (corrispondente a pag. 69 dell'albo) alla terza vignetta della striscia centrale c'era scritto: "Sedia che cade - Rumore: CRASH" Per me è una spigazione superflua e ridondante ma non per tutti evidentemente.

Ma lo ha fatto.

Ce l'hai già. è la mia.

La mia ipotesi resta la più realistica: al tempo del loro primo incontro Mefisto aveva almeno quarant'anni, diciamo che più probabilmente era sui 45. Lily era tra i 20 e i 25. quando e Blacky, il futuro Yama, aveva al massimo 15 anni. Non sono passati più di trent'anni ma presumibilmente meno di 25 e Lily non sapeva di myriam e Blacky semplicemente perché il fratello non gliel'ha mai detto. Inutile complicarsi la vita.

Per esempio?

In "Mefisto" Nizzi compie diversi errori di continuity, frutto del fatto che all'epoca non c'era una vera supervisione sulle sceneggiature. Tanto per cominciare fa dire a Lily che sono passati trent'anni da quando ha visto Mefisto per l'ultima volta e ci risiamo con l'età di Kit Willer. Tralascio per carità di patria che fa anche un po' il bacchettone dicendo anche che Mefisto e Miryam erano sposati, Io alla tenera età di 14 anni davo tranquillamente per scontato che fossero semplicemente compagni e che poi lui se la fosse filata all'Inglese per non avere l'ingombro del figlio, cosa che ha sicuramente comunque fatto per poi scegliere la sorella come compagna di viaggio.

Ti faccio solo una domanda: a te sembra che Yama abbia la stessa età o sia addirittura più giovane di Kit Willer?

Probabilmente sì per entrambi.

Alfredo Castelli ha detto di avere un'idea per una storia che narri come Mefisto da illusionista si sia trasformato in mago ma anche detto che non ha voglia di scriverla. . La mia personale opinione è che Mefisto avesse cominciato a studiare le arti magiche da giovane con l'aiuto della madre di Yama Miriam, lo si capisce dai dialoghi tra i due ne "Il figlio di Mefisto", e che poi lui li abbia interrotti forse perché spaventato da ciò che aveva visto e sperimentato. Dopo essere sfuggito alla forca l'odio per Tex è stato uno stimolo sufficiente per ricominciare e quando alla fine si è sentito pronto è tornato in scena. Sotto la guida di Padma era diventato più potente e nel finale di "Terrore sulla savana" poco prima che la palla di cannone facesse esplodere il castello si apprestava a tentare un incantesimo che avrebbe scatenato forze che avrebbero annientato i suoi nemici. A che prezzo non è dato saperlo. Il paragone col Morisco non regge. Sarebbe come voler paragonare la Nazionale di calcio spagnola col Liechtenstein.