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Carlo Monni

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Tutto il contenuto pubblicato da Carlo Monni

  1. Scusate l'intervento, ma quando mi capita di leggere certe cose, non posso non dire la mia. Un conto sono le opinioni ed un altro la disinformazione. Nizzi ha scritto belle storie tra il suo esordio ed il n. 400? Certo, questo nessuno l'ha mai negato. Per la mia personale sensibilit? le sue storie erano eccessivamente manieriste ma avevano comunque un buon ritmo e buoni dialoghi. Dopo il n. 400 le cose sono peggiorate sempre di più fino a che dal n. 500 in avanti Nizzi ha scritto solo storie che io reputo pessime riuscendo a rovinare con le sue sceneggiature soggetti potenzialmente interessanti (ed ora sappiamo, e la cosa non mi sorprende, che non erano nemmeno scritti da lui). Non è certo colpa di Nizzi se ha avuto una crisi creativa, ma è certo colpa sua e di chi l'ha in certo modo costretto a farlo, se è rimasto a scrivere un personaggio con cui aveva manifestamente perso ogni sintonia. Le responsabilità dell'editore per me sono evidenti. Boselli non ha avuto alcun ruolo nell'allontanamento di Nizzi, che è stato in gran parte volontario, dovuto a contrasti gravi tra lui e Sergio Bonelli. Chi afferma il contrario non sa cosa dice. Per il resto, è solo questione di gusti e c'è poco da dire: per quel che mi riguarda appezzo molto lo stile di Boselli, le sue trame complesse e ricche di personaggi, il suo strizzare l'occhio al cinema western classico degli anni 50/60, l'attenzione anche al privato ed ai sentimenti dei personaggi. Ad altri questo non piace o piace di meno e lo trovo del tutto normale.
  2. Carlo Monni

    [637/640] El Supremo

    Acquistato e letto. Dico solo: Boselli in gran forma e Dotti strepitoso. Uno dei migliori esordi su Tex che io ricordi
  3. Mi rendo conto che stiamo parlando di Storia (uso la maiuscola trattandosi di Tex...), ma vorrei sapere se Sergio Bonelli abbia mai spiegato questo "buco". La Casa Editrice pensava forse di chiudere così le avventure di Tez, privilegiando qualche altro personaggio (Zagor?) o ci sono altre spiegazioni? Chissà come avranno reagito i lettori del tempo, visto l'importanza che il personaggio aveva già conquistato. Non c'è niente da spiegare. Si è trattato di pura e semplice strategia editoriale. La chiusura della serie a striscia ha comportato la continuazione della seconda serie gigante con nuovi episodi e con storie di ampio respiro. Nell'anno in cui non sono uscite storie inedite, infatti, le edicole erano rifornite mese dopo mese con gli ultimi albi giganti che riprendevano le ultime storie a striscia. Nel mentre Letteri disegnava la storia "El Morisco", Galep "La sconfitta" o "Il giuramento", Ticci "Massacro" ecc tutte più o meno storie di due o tre albi. Concordo ed aggiungo qualche precisazione. Quando si decise di chiudere la serie a striscia e proseguire direttamente sul "Tex Gigante" (denominazione ufficiale dell'attuale serie), i disegnatori dell'epoca erano già al lavoro su altre storie che avrebbero dovuto apparire sulla serie a striscia. Basta prendere storie come !La caccia", "La sconfitta", "El Morisco" e quelle immediatamente successive per rendersi conto che ogni 80 strisce c'è una sorta di interruzione e che la successiva striscia era stata concepita come la prima di un nuovo albo. Di fatto la prima storia concepita appositamente per il nuovo formato fu "Fort Apache" La domanda che ci si potrebbe porre ?: perchè Sergio Bonelli decise di continuare la serie direttamente sul "Gigante" invece di varare immediatamente una nuova pubblicazione che ricominciasse da uno? A mio parere i motivi sono due: la voglia di festeggiare il n. 100, ma soprattutto il fatto che se si fosse varata subito una nuova pubblicazione non si avrebbe avuto immediatamente a disposizione materiale sufficientee per riempirne le pagine. Anche se di fatto si produceva già l'equivalente di 110 pagine mensili, i ritmi produttivi erano diversi. Anche gli autori ne approfittarfono per portarsi avanti col lavoro. Galep, ad esempio, arriv? al fatale ottobre 1968 con quasi tre avventure pronte. Per Bonelli far restare il suo personaggio più popolare senza nuove avventure per un anno e mezzo fu un rischio calcolato: non solo, a quanto si dice, la serie "gigante", pur pubblicando ristampe della serie a striscia, vendeva più di quest'ultima, ma per noi bambini e ragazzini del 1967 le storie pubblicate sia sulla "Gigante" che sulla ristampa che in seguito sarebbe stata chiamata "Tre Stelle" erano sostanzialmente nuove. Io, ad esempio, nel 1967 avevo 9 anni e non avevo mai letto nella versione a striscia n° "Incubo" n° "La gola della Morte", le due ristampe (rispettivamente "gigante e "Tre Stelle") uscite nel mese di aprile 1967 quando usc? "L'orrenda notte", ultimo albo a strscia. Per una pura coincidenza c'era Mefisto in tutti e tre. Posso solo aggiungere che per me, bambino di 9 anni, l'attesa delle nuove avventure fu in un certo senso spasmodica. Ero molto curioso di vedere come sarebbero state ma intanto mi divertivo con quelle vecchie che non avevo mai letto e per me, quindi, era come se fossero nuove.
  4. Carlo Monni

    Team-up

    Mi permetto una precisazione: non esiste nessun Bush Texano antenato dei due presidenti. Entrambi i George Bush, infatti, sono Texani d'importazione. Gorge Herbert Walker è nato in Massachussetts e George Walker in Connecticut. Un antenato di presidenti che Twx potrebbe ragionevolmente incontrare ?, casomai, Samuel Ealy Johnson, Sr. nonno di Lyndon Baines Johnson, texano purosangue. Quanto a Wyatt Earp. premesso che secondo me l'ha già incontrato nella storia "Congiura contro Custer", anche se non è identificato per nome, sarebbe un bell'incontro. Con quasi assoluta certezza, la storia "Tombstone Epitaph" si svolge dopo la famosa sparatoria all'O. K. Corral, ma questo non è un gran problema.
  5. Carlo Monni

    Team-up

    Tralascio l'uso di volti di attori famosi o altri personaggi reali perchè queste cose rientrano nella normalit? fumettistica fin dagli albori del medium. Fin dal n. 1 gli esempi su Tex si sprecano. Questi non sono veri team up, come non lo è l'inserimento tra la folla di volti noti all'autore che rientrano piuttosto nella categoria inside jokes o dei cameo. Parlando di veri e realistici team up, a me piacerebbe vedere Tex incontrare vecchi personaggi bonelliani oggi non più pubblicati come Yuma Kid Tim Carter, il Ragazzo nel Far West o altri ancora anche come semplici cameo. Non vedrei bene team up con personaggi moderni o futuri perchè troppo forzati a medno che non si usi l'escamotage dell'incontro a distanza con, ad esempio, Tex che affronta un enigma nel suo tempo e Martin Myster alle prese con la stessa minaccia un secolo dopo. Non avrei problemi nel vedere Tex interagire con la base di Altrove. Se l'idea e buona e la storia mi piace non mi faccio mai preclusioni di sorta. Quanto a un incontro con Magico Vento, la vedo dura. A prescindere dai problenmi di diritti, facilmente superabili, visto che Manfredi ha un buon rapporto con la casa editrice, c'è il fatto che a mio parere i due personaggi non vivono nelllo stesso universo narrativo. Lo svolgimento della battaglia di Little Big Horn e la fine di Wild Bill Hickok basterebbero a dimostrarlo.
  6. Ah... in ogni caso, complimenti a chi ha scelto il titolo del topic: sembra quello di un'antologia letteraria. _ahsisi ::evvai::
  7. Ci saranno: sono già in preparazione quello del 2014 e quello del 2015. In quello del 2014, a parte una storia scritta da Boselli coi disegni di Luca Rossi, ci saranno solo autori ospiti sia ai testi che ai disegni. Per il 2015 potrebbero esserci solo ospiti. In ogni caso, che sia nel 2014 o nel 2015, avremo il primo caso di autore completo su Tex: Paolo Eleuteri Serpieri e potrebbe non essere un caso isolato.
  8. Di qualunque argomento si tratti, io non amo le critiche a priori. A me non interessa che una storia sia breve o lunga, mi interessa che sia bella. In ogni caso criticher? solo dopo aver letto.
  9. Non potrei essere più d'accordo con te. ::evvai::
  10. A tal proposito mi chiedo se mai vedremo Ticci alle prese con una storia breve per il color Tex, magari colorata coi suoi magnifici acquerelli... io spero proprio di si... ciao Secondo me fai bene a sperare. Se vuoi il mio parere, se non ci pensano loro, prima o poi glielo chieder? lui. Per seguire quella che sembra essere la filosofia di questa pubblicazione, però, a scrivere la storia dovrebbe scrivergliela un esterno allo staff. Chissà se l'idea di avere Ticci non scuoterebbe finalmente dal suo torpore Giancarlo Berardi? sperare non costa niente. Ah... secondo me Boselli e/o Marcheselli sarebbero pazzi se non gli chiedessero di fare una copertina :generaleN:
  11. Uhm... io da quel che ho capito si alterneranno Color con una singola storia di 160 pagine e Color con quattro storie di 32 pagine per un totale di 128 (nella copertina c'è scritto 132 perchè tiene conto anche della copertina stessa). Pu? anche darsi che semestrale sia un modo per dire che uscir? due volte all'anno. Il Dylan Dog color Fest, ad esempio esce ad aprile e ad agosto. quindi le date di uscita potrebbero rimanere invariate.
  12. Per non distrarlo dal texone è Ma anche (e soprattutto secondo me) per sottolineare la novità seguendo lo stile del Dylan dog color Fest in cui la copertina è sempre fatta da un disegnatore ospite che non è uno dei quattro delle storie interne.
  13. Ci puoi scommettere quel che vuoi. Cosè come in passato c'è stato chi si è lamentato ed in futuro ci sarà chi si lamenter? che certe storie potevano essere più brevi. Uhm... se ti riferisci alle primissime storie di Tex non ce n'? nessuna che abbia una lunghezza inferiore alle 32 pagine attuali. solo in tempi più recenti si sono prodotte storie più brevi e nessuna, finora, direttamente per la SBE A meno di non usare la formula di quest'albo. Rispettabile, ma curiosa posizione, specie considerando che la stragrande maggioranza dei fumetti in tutto il mondo è prodotta a colorii. Anche qui in Italia la produzione a colori è stata preponderante per anni rispetto al bianco e nero. Inutile dire che non sono d'accordo con te. il fumetto è bello anche a colori ed i colori, quando sono ben dati, specialmente dall'autore dei disegni o sotto la sua diretta supervisione, può anche esaltare il disegno e valorizzarlo. Avete mai visto un disegno di Ticci acquarellato da lui stesso? Lo si può definire semplicemente stupendo.
  14. Carlo Monni

    [233-236] Gli Eroi Di Devil Pass

    Curioso che tu affermi questo, visto che ormai è di pubblico dominio che proprio in questa storia ha debuttato su Tex Vincenzo Monti realizzando dapprima le chine degli sfondi e poi le matite su chine di Giovanni Ticci coadiuvato da suo fratello Alfio per gli sfondi.
  15. Carlo Monni

    [Maxi Tex N. 17] Alaska!

    Permettetemi di dire la mia sommessamente senza pretesa alcuna di oggettivit?. L'ultimo Galep era, con rispetto parlando, semplicemente inguardabile. In confronto L'ultimo Letteri e l'attuale Ortiz sono ancora dei maestri. L'affetto e la riconoscenza non possono e non devono renderci ciechi. Cheyenne dice che lo avrebbe visto ancora volentieri, ebbene io no. Avrei preferito per lui una dignitosa pensione che non guastasse il buon ricordo che avevo ed ho comunque di lui, basta che mi fermi al 1988. Le ultime due/tre storie e gli ulti tre/quattro anni di copertine mi mettevano addosso una pena indicibile. Se non fosse stato il creatore grafico di Tex, le sue ultime storie non sarebbero neanche state pubblicate e difatti, non a caso, le poche decine di pagine del suo ultimo lavoro sono state fatte ridisegnare a Ticci . Ed ora che l'ho detto, lapidatemi pure. Detto questo, ciò non giustifica il lavoro di Fernandez che è uno dei peggiri mai apparsi su Tex... e soprattutto non è un lavoro di Fernandez, non del Fernandez che avevo imparato a conoscere altrove e che era un grande disegnatore, degno "allievo" dell'ancor più grande Milton Caniff. Su Tex non è la prima volta che qualcuno si avvale di assistenti. Esemplare in questo senso è Erio Nicol', che negli ultimi anni di carriera si è avvalso dell'opera non accreditata di Francesco Gamba alle matite, ma che dava col suo apporto una omogeneit? ed uniformit? impeccabili. Qui il lavoro è stato chiaramente dilettantesco e superficiale e non ha scusanti per chi ha fama di maestro internazionale.
  16. Carlo Monni

    [Maxi Tex N. 17] Alaska!

    Io pensavo che, al contrario, i disegni dovessero adeguarsi alla trama Boselli scrive in genere a blocchi che vanno da 10 a 30 pagine per volta per ogni singola storia e non usa un soggetto rigido come guida. Perlopiù ha un'idea di cosa parler? la storia, una vaga idea su come debba finire, il resto è improvvisazione. Ne caso della storia "I sabotatori", ad esempio, è partito dalla scena iniziale con Mondego al cimitero e da l' è andato avanti fino ad imbastire una trama coerente ma all'inizio, per sua stessa ammissione, non aveva idea di cosa avrebbe fatto Mondego dopo quella scena. Man mano che va avanti, quindi, sceglie le soluzioni più adeguate alla personalit? del disegnatore con cui lavora ed alla sua capacità Logico che se i disegni non suscitano il suo entusiasmo (in questo caso è un gentile eufemismo ) anche la sceneggiatura non viene bene. Su questo credo che siamo d'accordo tutti. Buona questa.
  17. Peccato che Roy Bean fosse proprio così: la sua ossessione per Lily Langtry sfiorava il ridicolo ma era una cosa vera e Boselli non poteva non tenerne conto. Se un giorno andrai in Texas, vai a Langtry e fa una visita al museo di Roy Bean. Potrebbe essere educativo. Uno che non apprezza Frisenda? il mondo è bello perchè è vario.
  18. Perchè è evocativa, compito di una cover tra l'altro. _ahsisi Ora, però, spiegatemi una cosa: se la cover riprende una scena interna dell'albo non va bene, se non la riprende ma la rielabora o va di fantasia non vi v bene lo stesso. Decidetevi ragazzi. :malediz... _ahsisi
  19. Tu chi sei? Che ne hai fatto del vero Giambart e come hai fatto ad impadronirti del suo account? laughing Ehi... si scherza. _ahsisi
  20. Carlo Monni

    [Maxi Tex N. 17] Alaska!

    Comunicazione di servizio: Boselli mi prega di farvi sapere che per una svista è andata in stampa su questo albo un'introduzione non corretta contenente alcuni errori (tra cui "La trappola invece de "Il tranello" _thia-). La versione corretta e che doveva essere pubblicata sarà presto disponibile su Internet.
  21. Carlo Monni

    [Maxi Tex N. 17] Alaska!

    Guarda che questo Maxi è pronto almeno dal 2010, quando Sergio eraq ben vivo e non aveva affatto rinviato disegni al mittente ma si era limitato a commissionarne una revisiione ai grafici della SBE, quindi ti sei sbagliato. A onor del vero, bisogna, però, riconoscere che Sergio si era pentito di aver dato quell'incarico a Fernandez, tuttavia aveva deciso di pubblicarla ugualmente. Ci si potrebbe chiedere, casomai, perchè una volta vste le prime tavole, non leabbia davvero rispedite al mittente rompendo evdentualmente il contratto.
  22. Carlo Monni

    [Maxi Tex N. 17] Alaska!

    Di Maxi pronti per l'uscita ce n'era almeno uno, di Ruju & Diso. La verità, quindi sta nella tua prima ipotesi, considerato che l'intera storia deve essere costata non meno di 100.000 Euro.
  23. Carlo Monni

    [Maxi Tex N. 17] Alaska!

    Mai dire mai... anche se per vederli sul Maxi si dovrebbe aspettare fino al 2018 come minimo. In ogni caso Ticci (12 pagine al mese) e Civitelli (14/5 pagine) sono sempre veloci la metà dei vari Ortiz e Diso e Repetto quando era in salute (ci ha messo quattro anni per il Maxi dell'anno scorso ovvero almeno il doppio del suo standard abituale). In realtà si può dire che l'unico dirottato in pianta stabile sul Maxi perchè si ritiene che non sarebbe accettato sulla serie regolare per me è Diso (anche se in redazione non lo ammetterebbero mai). tutti i disegnatori scelti finora per il Maxi lo sono stati solo perchè erano i più veloci a disposizione. Allo stesso modo quelli più lenti è più facile che finiscano sull'Almanacco o lgi sia comunque data una storia breveAltro discorso è che nei primi Maxi ci siano finite storie che per un motivo o per un altro Sergio Bonelli non voleva sulla serie regolare. Direi che questa non è più la regola almeno dal 2002. In futuro, con l'inevitabile pensionamento dei "grandi vecchi", sarà più facile vedere sul Maxi disegnatori diversi. Io ad esempio, non sarei affatto sorpreso di vedere su un futuro Maxi Maurizio Dotti, disegnatore molto bravo e velocissimo che le 300 e passa pagine di un Maxi te le fa in un anno e mezzo.
  24. Carlo Monni

    [Maxi Tex N. 17] Alaska!

    Giusto per la cronaca, Boselli mi ha autorizzato a rivelare alcuni retroscena di questa storia. In origine Fernandez (che, è bene ricordarlo a chi non lo sapesse, è un artista di fama internazionale che è stato maestro di talenti indiscussi come Carlos Gomez e Domingo Mandrafina) era stato contattato per un Texone ma quando Sergio Bonelli vide le prime tavole cambi? subito idea ed opt? per un MaxiIn seguito pare che abbia spesso ripetuto di aver commesso un errore ad arruolare Fernandez. Val la pena di ricordare ancora una volta che da anni come metodo di lavoro Lito Fernandez usa affidare le matite ai suoi allievi e lui poi ripassa a china... aiutato spesso anche in questo da un collaboratore fisso, il disegnatore Ruben Marchionne. Diciamola tutta: gli "assistenti" in questo caso non erano certo all'altezza di Gomez o Mandrafina. Inoltre mi sa che a parte l'impostazione delle pagine, qualche vignetta qua e l' e le chine dei volti, in questa storia di Fernandez del vero Fernandez, c'è poco o nulla. I credits avrebbero dovuto correttamente riportare "Studio Fernandez". Sempre stando a quanto riferitomi da Boselli, ci sarebbero stati numerosi interventi redazionali sui disegni ma i grafici non hanno comunque potuto fare miracoli. Di sicuro lui non ha scritto la storia con la giusta disposizione d'animo, visti i disegni, ma non gli è comunque venuta poi tanto male secondo me.
  25. Carlo Monni

    [Maxi Tex N. 17] Alaska!

    Opinione rispettabilissima ma che non condivido... tranne che per un disegnatore. Mah... con l'eccezione dell'ultimo Ortiz, non sono affatto d'accordo. Per me Repetto è ancora bravo quanto basta e Diso forse non è molto a suo agio con Tex ma lo considero pur sempre un bravo disegnatore. Questo per nominare i disegnatori che più di frequente si son visti sul Maxi. Il criterio di scelta per i disegnatori dei Maxi è molto semplice: visto il numero di pagine si incaricano quelli più veloci. Ultimamente si sta cercando di affidare i Maxi anche ad altri disegnatori anche perchè le vecchie glorie potrebbero essere giunte ormai al capolinea della carriera. Diamo tempo al tempo. E chi ti dice che non sia successo? Innanzitutto non commettere l'errore di dare oggettivit? a quello che è solo un tuo parere personale. Per quel che ne sappiamo, alla Redazione i disegnatori che a te non piacciono vanno benissimo. Dopotutto c'è tutto un gruppetto di disegnatori che a te non piacciono ed a me sè, quindi la diversit? di opinioni esiste. P. S. Ma che piacere polemizzare finalmente con qualcuno che non sia uno dei soliti talebani.
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