Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

virgin

Ranchero
  • Contatore Interventi Texiani

    2223
  • Iscritto

  • Ultima attività

  • Giorni con riconoscenze

    68

Tutto il contenuto pubblicato da virgin

  1. Lo dico da lettore entusiasta delle storie di Boselli: che le sue storie siano oggettivamente più belle di quelle di Gianluigi Bonelli è un'affermazione che non ha senso in quanto la bellezza di una storia non può in alcun modo essere oggettiva; al massimo si può dire che le trame e la scrittura di Boselli incontrano i tuoi gusti più di quelle di Gianluigi Bonelli. Allo stesso modo, io dico che la costruzione delle storie, i dialoghi e la caratterizzazione dei personaggi di Bonelli maggiormente si confanno ai miei gusti, non che sono oggettivamente migliori di quelli di Boselli. C'è, tuttavia, un'enorme serie di dati di supporto (la creazione dell'universo texiano, la caratterizzazione dei personaggi principali e secondari, la canonizzazione di tutta una serie di topoi, procedimenti e consuetudini narrative) per dire che qualsiasi successore di Bonelli sia imparagonabile al grande patriarca, che è indubbiamente l'autore di Tex più significativo: una volta che si è d'accordo con questo fatto, che ciascuno preferisca le storie che più gli aggradano. Ma, per favore, che non si tirino fuori argomenti del tipo "chi non lo ammette è un...": destituire aprioristicamente di legittimità qualsiasi opinione contraria non è un argomento. P.S.: a volte accuso qualcuno di antisemitismo semplicemente perché mi contraddice; ma lo faccio, appunto, per scherzare.
  2. virgin

    [686/687] La città nascosta

    Mi trovo a dare ragione all'Avvocato riguardo un argomento che in passato ci ha visti discordi: basta anche leggersi molte, bellissime storie di Gianluigi Bonelli per trovare anche in esse, talvolta, dei finali affrettati; ciò che non rende quelle storie meno belle, né meno memorabili. Non so se si tratta di specifiche scelte stilistiche, o piuttosto di congeniti meccanismi nella produzione di narrativa seriale (propendo per la seconda opzione, ma vedo che una persona certamente competente come Carlo indica piuttosto la prima), fatto sta che è così.
  3. virgin

    [684/685] Wolfman

    Tranquillo, Leo, se anche dovessi dimenticartene te lo ricorderà egregiamente...
  4. Le immagini sono state perdute sul sito originale di hosting, oppure è stato perso il link. Io purtroppo non posso aiutarti.
  5. virgin

    [684/685] Wolfman

    Dovresti essere un avvocato abbastanza intelligente da riuscire a non farti ingannare da una frase ironica, ma a quanto pare nessuno è immune da stupidi svarioni. Seriamente, Carlo, che pippone sei riuscito a tirare fuori da una semplice battuta? Rivelata tra l'altro in maniera evidente dal conclusivo "come la nostra". Se non si capisce, vorrà dire che sarò costretto a fare come il povero borden, che deve riempire ogni messaggio con faccine ironiche per non essere frainteso e scatenare guerre mondiali. Verissimo, ma non vedo che cosa c'entri con Tex. Se io dico che secondo me Ken Follett rende al meglio nei mattoni di mille pagine e qualcuno mi risponde che Cyril Kornbluth ha scritto capolavori di una pagina, io sono perfettamente d'accordo, ma rimane pur sempre una risposta fuori argomento. Né intento della mia risposta era affermare che sono belle storie solo quelle lunghe; volevo soltanto dire che i gusti sono gusti per spezzare una lancia in favore di chi, ogni volta che afferma: "Peccato che questa storia non sia più lunga", si sente pantografare l'inevitabile sequenza Massacro-La ballata di Zeke Colter-Fumettistatunitensbritanfrancobelgi.
  6. virgin

    [684/685] Wolfman

    Va be', ma stiamo parlando di un popolo che, da ciò che sento dire, ha una soglia dell'attenzione bassissima, un po' come... mumble, mumble... come si sta trasformando la nostra? Poiché ogni volta che si tira fuori la questione della lunghezza Carlo cita La sconfitta, Massacro, La ballata di Zeke Colter, io mi limito a dire che, sebbene vi siano state molte e bellissime storie brevi nella vita editoriale di Tex, è comunque un dato di fatto che, per molti lettori (altrimenti tali commenti non nascerebbero), la memoria delle belle storie di Tex sia legata a molti episodi di grande lunghezza. Poi, certo, se mi si dà la scelta tra qualsiasi storia-fiume di Nolitta ed "Eroe per caso", mi prendo la seconda senza esitare...
  7. virgin

    [682/683] Il ritorno di Lupe

    Non so voi, ma secondo me il fatto che la proposta di matrimonio avanzata da Lupe fosse parecchio divertente proprio per il suo palese carattere surrettizio, col "gulp" di Tex a sottolineare la mancanza di serietà, era uno dei dettagli che rendevano memorabile la storia originale di GLB e Galep: nessuno psicologismo, solo un escamotage... e poi via, verso l'avventura.
  8. virgin

    [Texone N. 32] Il magnifico fuorilegge

    Purtroppo non ricambia la mia stima, ma leggere un texiano preparato e appassionato come Bosco è sempre un grande piacere.
  9. virgin

    [Texone N. 32] Il magnifico fuorilegge

    Mi par di intuire "mi stanno ancora alle costole" nell'ultima vignetta dell'ultima striscia!
  10. virgin

    [02] [Almanacco 1995] La Carovana Della Paura

    Di due uomini sì... ma certo non di due innocenti, Leo! Una differenza piccola, ma sostanziale.
  11. Abbiamo la guerra di secessione di Schroedinger: nell'impossibilità di determinare se una delle due guerre di secessione sia vera o falsa, possiamo affermare che entrambe siano contemporaneamente vere e false.
  12. Per quanto riguarda "I ribelli del Canada", non posso esprimere il mio parere, altrimenti dovrei auto-bannarmi. Mi limito a dire che Gianluigi Bonelli mi ha tolto le parole di bocca... Quando intervistai Boselli, ormai negli anni del governo Crispi, mi disse che nella serie di Tex i personaggi hanno varie sfaccettature, che a seconda della storia si alternano. A proposito di Carson, disse che anche in Gianluigi Bonelli si alternava un Carson serio a un Carson buffo. Ciò non autorizza certo a parlare di macchietta, però mi fa dire che anche Boselli vedeva le maggiori potenzialità comiche del personaggio già latenti nel tardo GLB. Lo stesso Gianluigi, d'altronde, in quest'intervista non nega in alcun modo che Carson fosse, all'epoca, ormai una spalla comica.
  13. Be', nella sua ultima avventura, quando Tex e Carson lo trovano in villeggiatura presso gli indiani, ispira la simpatia di un tenero pensionato a Rimini!
  14. virgin

    [678/679] Jethro!

    Andiamo, borden, non commettere l'errore di confondere i razzisti con i reazionari: il razzismo è un'invenzione degli Stati Nazionali, quindi moderna; e non dimentichiamo che la tanto reazionaria Austria-Ungheria, con tutti i suoi difetti, era un modello di tolleranza che noi oggi ci sogniamo... Riguardo "Buffalo Soldiers", sulla quale ero stato io a fare dei rilievi, non ero certo spinto dal razzismo (sono un anglo-franco-italo-austriaco di origini ebraiche, come si sa bene sul forum), ma quanto piuttosto da un certo "cattivismo" per citare un termine apparso nelle discussioni qualche settimana fa e che anche tu hai utilizzato; da quel morbo del politicamente scorretto sono fortunatamente guarito e oggi mi tengo lontano tanto dal politicamente corretto quanto dal politicamente scorretto, consapevole che sono entrambe aberrazioni.
  15. virgin

    [678/679] Jethro!

    Come sempre, leggerti è un vero piacere, Texan. Riguardo alcune tue osservazioni mi sento di darti un consiglio: mi sto rileggendo una recente storia boselliana, "Gli schiavisti", che pure non è una delle pietre miliari di Boselli, e la sto ritrovando non solo molto piacevole, ma anche ricca di tutti quegli elementi che tu riconosci, giustamente, nel Tex delle origini: l'ultimo paragrafo del tuo messaggio descrive perfettamente il comportamento di Tex in quella storia, in cui non vi è assolutamente nulla di politico. Riguardo la storia in edicola non posso dire nulla, non avendola letta, ma poiché mi sembra che abbiamo alcuni gusti in comune, ("Downton Abbey", per dirlo esplicitamente ), mi sento di darti questo consiglio.
  16. virgin

    [678/679] Jethro!

    Ehi, oltre ai comunisti ricordatevi che qui ci sono anche i cattolici integralisti, altrimenti ci sentiamo trascurati! P.S.: al di là delle battute, mi sa che stiamo un po' esagerando a parlare di quanto si scrive altrove...
  17. virgin

    [678/679] Jethro!

    E anche quella è una somiglianza tranquillamente imputabile al caso, data la topicità della scena.
  18. Ahahah, hai ragione, Sam! Si potrebbe perfino salvare, nell'economia della saga, l'ultima, orrenda apparizione della Tigre!
  19. Credimi che non ne troverai: il principe si è schiantato in maniera inequivocabile... o meglio, inequivocabile, tranne che nella narrativa seriale!
  20. virgin

    [156/158] Il Tiranno Dell'isola

    Una seconda parte meno spassosa della precedente: più lineare, meno comica, ma non per questo meno piacevole. Catapultati in un universo estraneo, i quattro pards e il pard onorario Billy Bart dominano le avversità da autentici Robinson Crusoe, vivendo i classici canovacci dell'avventura. Gli elementi della storia sono pochi, la vicenda molto semplice, gestita con sapienza e visualizzata con la consueta grazia da Erio Nicolò. Il (sedicente?) barone Von Kramar e Vera sono figure di mondi lontani, mai visualizzati sulle pagine di Tex (si nomina più volte l'Australia, Shanghai...), che entrano in scena animati da passioni nette, primordiali, esattamente come primordiali sono le figure di re Mapua e dello stregone Narau, figura al tempo stesso ambigua, macchiettistica e simpatica. Soprattutto con questi ultimi due personaggi si nota l'abilità di Gianluigi Bonelli nel prendere personaggi dai tratti semplici, che in origine sono quasi macchiette, e farli recitare in maniera credibile: notevole da questo punto di vista l'evoluzione di Mapua che, pur senza mai dimostrare davvero il proprio valore, da caricatura di un sovrano tribale si mostra come un guerriero in fondo nobile e con un grande senso di lealtà e dell'onore. Sia il barone e la pretesa baronessa, sia Mapua e Narau sono quindi personaggi arcaici, elementari ed epici, e contribuiscono non poco a rendere questa storia un capolavoro. Una storia a dir poco da dieci, che soffre una rimarchevole esiguità di commenti su questo forum credo a causa della divisione in due distinte discussioni fra "La vendetta di Diamond Jim" (qui "San Francisco") e questa.
  21. virgin

    [154/156] San Francisco

    Era da anni che non (ri)prendevo in mano un Tex; perciò, bisognoso quanto mai prima di rilassarmi, ho deciso di ributtarmi sulla storia di cui faceva parte il primo albo completo di Tex che mi capitò fra le mani alla tenera età di nove anni, ovvero "Lotta sul mare"; e con l'obiettivo dello svago, mai scelta fu più azzeccata! Come rilevato da altri prima di me, la prima parte presenta numerose scene che, se fossero venute qualche centinaio successivo, sarebbero state bollate inevitabilmente come "nizzate"; ma, a riprova di come il talento del narratore non consista nel costruire vicende senza buchi, ma nel dissimulare gli stessi, come rimarcato da Wasted Years i passaggi più deboli sono proprio quelli in cui Bonelli dispiega alla grande il proprio talento di narratore: non c'è tensione nella cattura e prigionia di Kit, bensì la promessa di una sontuosa, spassosissima avventura, in cui le scene memorabili si sprecano. "Una delle meno belle della serie di Frisco", quindi, come dice Wasted Years? Probabilmente sì: come storia "Il laccio nero" è indubbiamente superiore. Ma in "San Francisco" si respira la sostanza pura del divertimento, che fa passare in secondo piano un intrigo risolto molto in fretta; anzi, proprio con tale debolezza di fondo alimenta la propria efficacia. Sontuosa, spassosissima avventura che continuerà nella successiva "L'uragano" (qui sul forum "Il tiranno dell'isola"), che per me costituisce un'unica storia con questa. Il mio voto finale non può che essere 10: 10 a Gianluigi Bonelli e 10 ad Aurelio Galleppini, sempre efficace nel rendere atmosfere, personaggi, pestaggi e risse, per non parlare dei velieri della seconda parte. Una storia perfetta? Che importa. Si respira la grande avventura di Salgari, che per quanto mi riguarda è complimento più bello che si possa fare a dei narratori.
  22. Civitelli dovrebbe essere impegnato, Villa... va be', è fuori discussione. A questo punto, dovrebbe essere proprio il Venturi che avevo cassato... e non posso dire che mi spiaccia! Ho come il sospetto che in realtà tutto questo topic sia una sofisticata trappola da parte tua ai danni del nostro inesauribile avvocato!
  23. A questo punto direi Rubini... o magari Venturi, ipotizzando un ritorno in due albi, che è sempre possibile (data la velocità di Venturi, difficile ipotizzare che i due albi diventino tre). Solo, sarà la mia mentalità da classicista, ma fatico a considerare un personaggio apparso meno di trent'anni fa come "un vecchio nemico" , ragion per cui escluderei Venturi. Molto affascinanti queste misteriose anticipazioni!
  24. Se davvero accadesse, una collaborazione fra Boselli e Nizzi sarebbe una pietra miliare del fumetto italiano. Accidenti, Carlo, mi stai facendo schiattare dalla curiosità! Ma che io sia dannato se mi viene un'idea sul possibile disegnatore...
  25. virgin

    [511/512] Ritorno A Culver City

    Se non ricordo male, al fratello e al padre Tex fa riferimento, eccome, quando dice che con Sam andava al fiume a pescare dei piccoli pesci che il padre amava molto.
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.